L’Atalanta si prende gli applausi, il Napoli i tre punti: per i nerazzurri una sconfitta a testa altissima

SERIE A, TREDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-NAPOLI 1-2: DEA RIMONTATA DOPO IL GOL DI LOOKMAN

Bergamo: peccato, ma perdere partite così convince una volta ancor di più che l’Atalanta non è li in alto per caso. La squadra del Gasp crea seri problemi al Napoli capolista, lo manda sotto grazie ad un rigore di Lookman ma poi subisce il ritorno dei campani che ribaltano il match con le reti di Oshimen ed Elmas. Nella ripresa, nerazzurri all’assalto con anche una traversa colpita da Lookman ma il risultato non cambia più: vince il Napoli, la Dea stasera merita gli applausi oltre al rammarico per non aver almeno pareggiato questo match.

GASP PUNTA ANCORA SU HOJULUND: punta ancora su Hojlund davanti il Gasp con Lookman e Ederson a supporto del Danese mentre Pasalic arretra in mezzo al posto di De Roon con Koop e sulle fasce Hateboer e Maehle. Il Napoli risponde con il tridente formato da Oshimen, Lozano e Elmas mentre è out Kvaratskhelia, autentica sorpresa dei campani di questa prima parte di stagione.

MERET NEGA IL GOL A HOJLUND: un altro sold-out allo Stadium questa sera per il big match contro i partenopei, splendida cornice di pubblico all’ingresso delle squadre in campo con la partita che prende il via e c’è subito una grandissima occasione per i nerazzurri con Hojlund che viene lanciato a rete viene ipnotizzato da Meret che respinge con i piedi la conclusione del Danese.

LOOKMAN DAL DISCHETTO, RISPONDE OSHIMEN: al quarto d’ora il primo episodio che cambia la gara  sugli sviluppi di un corner da destra, spizzata di Toloi, Højlund nel cuore dell’area non riesce a spingere il pallone in rete, sulla respinta di Di Lorenzo, arriva Demiral che tenta la deviazione in rete, ma Kim salva in corner. In area c’era però stato un tocco con il braccio destro di Osimhen: dopo la revisione al Var l’arbitro indica il penalty per la Dea. Va Lookman sul dischetto e spiazza Meret portando avanti la squadra del Gasp. Il vantaggio nerazzurro dura però poco più di quattro minuti: il pari ospite arriva in occasione di un altro tiro dalla bandierina, traversone di Zielinski e implacabile incornata di Osimhen che supera Demiral e la palla alla destra di Musso che aveva abbozzato l’uscita.

ELMAS SPINGE AVANTI IL NAPOLI: ora è il Napoli ad aver in mano l’inerzia del gioco mentre l’Atalanta pare voler tirar il fiato con la squadra di Spalletti che insiste e a dieci dall’intervallo va avanti: Osimhen si libera di Demiral in area sulla destra e offre un invitante assist a Elmas che controlla e calcia di sinistro, deviazione di Hateboer che aveva tentato un disperato recupero e palla in rete con Musso impossibilitato a intervenire. L’Atalanta prova adesso a rialzar la testa e rincorrere, nel finale di prima frazione Scalvini crossa, deviazione di Hateboer, in agguato sul secondo palo, e Olivera devia in corner. Poi nel primo dei due di recupero,  un cross rasoterra da sinistra di Lookman taglia tutta l’area di rigore, ma è raccolto da nessun nerazzurro: ultimo sussulto di un bel primo tempo che si chiude con il Napoli avanti 2-1.

RIPRESA, LA DEA SBATTE SULLA TRAVERSA: nessun cambio dopo l’intervallo con il match che riparte con la Dea determinata a cercar il pari che i nerazzurri sfiorano al nono quando si scatena Maehle, che entra in area sulla sinistra e calcia in diagonale, Meret respinge, Lookman tenta di infilare il pallone in porta con un tap-in, ma la palla, che colpisce Olivera, s’infrange sulla traversa. Al ventiquattresimo primi cambi per il Gasp che getta nella mischia Zapata e Malinovskyi al posto di Hojulund e Pasalic.

I PUNTI AL NAPOLI, APPLAUSI ALLA DEA: al trentaduesimo è il Napoli ad essere pericolosissimo con il neo entrato Simeone che calcia da buona posizione in area e manda sul fondo di pochissimo. C’è spazio anche per De Roon e Boga negli ultimi dieci di partita con Koop e Lookman che escono dal campo per il finale di questa bella partita che la squadra del Gasp vuol provare a riprendere dando il tutto per tutto negli ultimi minuti dove c’è spazio anche per Soppy al posto di Hateboer sulla fascia. Non basta però alla Dea il cuore oltre l’ostacolo, dopo i quattro di recupero l’arbitro fischia la fine di un match che il Napoli porta a casa dimostrando ancora una volta la sua forza così come però anche i nerazzurri dimostrano, qualora vi fossero ancora dubbi, di non essere in mezzo alle grandi in alta classifica solo per caso. Voltiamo pagina e ripartiamo: bravi ragazzi!




Prima contro seconda: l’Atalanta prova la grande impresa contro il Napoli capolista

BERGAMO, ORE 18

LA DEA PROVA A FERMARE LA FUGA DEI PARTENOPEI

L’inedito duo la davanti arriva all’incrocio diretto: Atalanta e Napoli si sfidano nell’anticipo delle 18 del sabato in una gara in cui i nerazzurri proveranno a fermare quella che sembra una avanzata inarrestabile della squadra di Spalletti, sin qui imbattuta e capolista solitaria con cinque punti di vantaggio proprio sulla banda del Gasp che, dopo il successo di Empoli, si è ritrovata solitaria al secondo posto. Una sfida molto molto impegnativa per la Dea, sulla carta quasi proibitiva contro un avversario che sin qui non ha praticamente sbagliato nulla in questa prima parte di stagione e che si presenta senza dubbio con i favori del pronostico. Ma Demiral e compagni proveranno a ribaltare la previsione del match, magari sfoderando una di quelle partite che l’Atalanta è capace di disputare quando la posta in palio diventa molto alta.

STATISTICHE

Nelle ultime sette sfide tra Atalanta e Napoli in Serie A, i bergamaschi hanno ottenuto il doppio dei successi rispetto ai partenopei (4 v 2) – tuttavia gli Azzurri hanno vinto la più recente e non riescono a infilare due successi di fila in A contro la Dea dal dicembre 2018 (tre).

L’Atalanta ha trovato il gol in tutte le ultime otto partite di campionato contro il Napoli e mai nella sua storia in Serie A è riuscita ad andare a segno in più gare consecutive contro i partenopei.

L’ultimo pareggio a Bergamo tra Atalanta e Napoli in Serie A risale al 29 ottobre 2014 (1-1 firmato da Denis e Higuaín) – da allora tre successi della Dea e quattro dei partenopei.

Il Napoli ha vinto tutte le ultime quattro trasferte di Serie A e non ottiene cinque successi esterni consecutivi sotto un singolo allenatore nella massima serie dal 2017/18, nella gestione Sarri (sei).

Napoli (46) e Atalanta (84) sono due delle quattro squadre che sono rimaste sotto nel punteggio per meno minuti nel corso di questa Serie A: tra loro ci sono Lazio (81) e Inter (83).

Tra le squadre a cui ha realizzato al massimo una sola rete, l’Atalanta è quella contro cui Giovanni Simeone ha disputato più minuti in Serie A (924) – l’attaccante argentino ha trovato il gol contro la Dea solo nella gara d’andata della scorsa stagione, quando vestiva la maglia del Verona.

Duván Zapata ha esordito in Serie A con la maglia del Napoli, indossandola per 37 incontri di Serie A tra il 2013 e il 2015 – nelle sue ultime sei sfide contro i partenopei, il colombiano ha preso parte a sei reti, grazie a tre marcature e tre assist.

PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Demiral, Djimsiti; Hateboer, De Roon (Scalvini), Koopmeiners, Soppy; Pasalic; Lookman, Hojlund – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Palomino, Zappacosta, Muriel

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Osimhen, Raspadori – All.: Spalletti

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Rrahmani, Kvaratskhelia




Hate-Lookman, la Dea rialza la testa: sbanca Empoli e torna al secondo posto in classifica

SERIE A, DODICESIMA GIORNATA

EMPOLI-ATALANTA 0-2: CON UN GOL PER TEMPO LA DEA PASSA AL CASTELLANI

Empoli: l’Atalanta riprende la sua corsa vincendo a Empoli una partita gestita senza affanni con i padroni di casa che quasi mai sono riusciti a mettere in difficoltà quella di Gasperini che ha segnato una rete per tempo senza nemmeno dover accelerare il ritmo. Non è stata una prova scintillante da parte dell’Atalanta, che però ha fatto tutto quello che serviva per vincere senza concedere quasi nulla: insomma, il volto nuovo dei nerazzurri che adesso superano momentaneamente Milan e Lazio in classifica.

RIENTRANO MUSSO E TOLOI: mister Gasperini lascia Zapata inizialmente in panchina preferendo Hojlund, Pasalic arretra a centrocampo accanto a Koopmeiners mentre tra i pali torna Musso e dietro Toloi entrambi reduci da infortunio; Zanetti schiera due trequartisti (Bajrami e Pjaca) alle spalle di Destro e manda Henderson a uomo su Koopmeiners, mentre Marin incrocia Ederson sulla propria trequarti.

TRIPLA CHANCE PER EDERSON: quasi duemila i nerazzurri giunti al Castellani a sostenere l’Atalanta che all’ottavo è subito pericolosa: un insidioso rasoterra di Lookman viene deviato da Vicario e Hojlund manca il tocco a porta vuota. Al quarto d’ora tripla occasione per Ederson che, servito da Hojlund, si infila in area, costringe Vicario a una respinta, poi sul tap-in dello stesso Ederson è De Winter a opporsi poco prima della linea e infine il terzo tentativo del brasiliano è deviato da Cacace.

HATEBOER LA SBLOCCA: l’Empoli non riesce a costruire quasi nulla in avanti, solo un errore di Scalvini consente a Destro di provare un presuntuoso pallonetto che finisce alto. Alla mezz’ora l’Atalanta passa in vantaggio con merito dopo un’azione lunga che parte a destra e viene rifinita a sinistra prima di concludersi nuovamente a destra: Scalvini premia l’inserimento di Koopmeiners che scarica su Lookman, il cui tiro deviato diventa un perfetto assist per Hateboer che mette in rete da pochi passi.

KOOP SBAGLIA UN PENALTY: l’Atalanta rischia solo su un tiro di Ebuehi deviato in scivolata da Demiral e poi potrebbe raddoppiare tre minuti prima dell’intervallo: punizione di Lookman, Destro ci mette il braccio e l’arbitro Ayroldi fischia il rigore. Sul dischetto va Koopmeiners e Vicario è bravissimo a deviare la conclusione centrale alzando la gamba sinistra mentre si stava tuffando sulla sua destra. Ultimo sussulto di un primo tempo che va in archivio con la Dea avanti solamente di un gol nonostante le tante occasioni create.

RIPRESA, LOOKMA LA CHIUDE: dopo l’intervallo l’Atalanta gestisce ancora a suo piacimento la sfida e dopo pochi secondi Ebuehi è bravo a chiudere su Hojlund servito da Lookman. Un tiro fuori di Marin è l’unico tentativo dell’Empoli, che al quarto d’ora assiste al raddoppio dei nerazzurri: Hojlund porta avanti il pallone con un’azione insistita sulla destra e serve Pasalic che sbaglia il primo tocco per Toloi ma poi riesce a indirizzare il pallone sulla sinistra a Lookman che si accentra e, senza alcun intervento da parte della difesa schierata dell’Empoli, incrocia il rasoterra che chiude la partita.

LA DEA TORNA SECONDA: da quel momento la gara diventa una lunga attesa del fischio finale con pochi sussulti per le coronarie nerazzurre: Destro calcia alto dal limite, Zapata (subentrato a un buon Hojlund) segna in fuorigioco e nel finale Vicario evita la doppietta di Lookman con un grande intervento, Marin calcia centralmente da venti metri, e l’arbitro annulla una rete di Ebuehi per fuorigioco dopo un’ottima parata (l’unica del match) di Musso su conclusione ravvicinata di Walukiewicz. L’Atalanta continua a sognare, dopo il passo falso con la Lazio si riprende il secondo posto nella solita maniera cinica in cui questa Dea, passata da spettacolare fin troppo ad assai concreta, sta interpretando questa prima parte di stagione.




Pranzo in Toscana per rimettersi in moto: l’Atalanta a Empoli in cerca di riscatto

EMPOLI, ORE 12.30

LA DEA PROVA A RIALZARSI DOPO IL PASSO FALSO CON LA LAZIO

Ripartire: la parola d’ordine in casa Atalanta è questa dopo la sconfitta interna contro la Lazio di una settimana fa che ha improvvisamente fermato il volo dei nerazzurri nelle zone altissime della classifica. La squadra del Gasp, senza De Roon infortunato e Muriel squalificato, proverà a superare un Empoli anch’esso reduce da una sconfitta (contro la Juve) lo scorso week-end con la squadra toscana di mister Zanetti che è sempre un avversario molto complicato da affrontare e che lo scorso anno si è presa anche lo sfizio di vincere a Bergamo all’ultima di campionato. Ritrovar la giusta armonia e non sottovalutare l’avversario: se l’Atalanta riuscirà in questo doppio obiettivo potrà sicuramente dire la sua in queste ultime gare di stagione prima della sosta invernale per i mondiali in Qatar.

STATISTICHE

L’Empoli non ha trovato il gol nel 60% delle partite interne disputate contro l’Atalanta in Serie A – per i toscani, inoltre, un solo successo nelle sei più recenti (1N, 4P), 3-2 nel novembre 2018.

Dopo il successo per 1-0 dello scorso maggio, firmato Leo Stulac, l’Empoli potrebbe vincere due sfide di fila contro l’Atalanta per la prima volta in Serie A – risale inoltre al 2007 l’ultima striscia di almeno due clean sheet per i toscani contro la Dea (tre nell’occasione).

Nell’ultimo turno, l’Atalanta ha perso senza segnare la sua prima partita di questo campionato (record per la Dea con la prima sconfitta arrivata all’11ª gara) – i bergamaschi erano imbattuti dallo scorso maggio, quando persero due sfide consecutive, entrambe senza trovare la rete, una delle due contro l’Empoli.

Atalanta (cinque) ed Empoli (sei) sono due delle tre squadre che in questa Serie A hanno registrato meno sequenze su azione con almeno 10 passaggi terminate con un tiro o con un tocco in area – meno di loro ne conta soltanto il Verona (due).

Atalanta ed Empoli sono le due squadre che in questa Serie A hanno realizzato più gol da fuori area: quattro a testa – i toscani ne avevano collezionati in totale sei in 38 giornate dello scorso campionato.

Le prime 17 presenze in Serie A di Sam Lammers sono arrivate con la maglia dell’Atalanta tra il 2020 e il 2021 – tra gli attaccanti che sono al massimo a quota una rete nel campionato in corso, l’olandese è quello che ha tentato più conclusioni (23).

Duván Zapata ha segnato quattro reti contro l’Empoli in Serie A, gli ultimi due proprio al Castellani (nel febbraio 2016 e nell’ottobre 2021): dovesse trovare il gol, il colombiano diventerebbe il secondo straniero in rete in tutte le ultime 10 stagioni (dal 2013/14) nella competizione, dopo Matías Vecino.

LE PROBABILI FORMAZIONI

EMPOLI (4-3-1-2): Vicario; Stojanovic, De Winter, Luperto, Parisi; Haas, Marin, Bandinelli; Baldanzi; Destro, Satriano – All. Zanetti

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Akpa-Akpro, Grassi, Ismajli, Tonelli

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Okoli, Demiral, Scalvini; Hateboer, Ederson, Koopmeiners, Soppy; Pasalic; Lookman, Zapata. All. Gasperini

Squalificati: Muriel

Indisponibili: De Roon, Palomino, Zappacosta




E all’undicesima l’Atalanta si fermò: vince con merito la Lazio, primo K.O. per la Dea

SERIE A, UNDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-LAZIO 0-2: ZACCAGNI E FELIPE ANDERSON A SEGNO

Bergamo: doveva capitare, ed alla fine è successo. Prima sconfitta stagionale per l’Atalanta che disputa una partita davvero negativa e poco propositiva contro una Lazio che si prende i tre punti, agganciando al terzo posto i nerazzurri in classifica con le reti, una per tempo, di Zaccagni e Felipe Anderson. Poco da dire sull’opaca prova dei nerazzurri, che non tirano praticamente mai in porta e si fanno vedere dalle parti di Provedel che, di fatto, non compie parate degne di nota.

RIENTRA HATEBOER SULLA FASCIA: cambia poco il Gasp rispetto alla partita di settimana scorsa con il Sassuolo dove il mister recupera e schiera Hateboer dopo la squalifica con Soppy sulle fasce mentre davanti tocca ancora a Muriel supportato da Lookman e Pasalic. Nella Lazio, senza Immobile infortunato Sarri punta davanti su Savic, Pedro e Zaccagni più esterno con Luis Alberto che parte dalla panchina.

ZACCAGNI SORPRENDE SUBITO LA DEA: ennesima serata da pienone allo Stadium, splendida cornice di pubblico all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia e per la Dea al nono si fa subito in salita quando da un cross in area che pare innocuo di Pedro, spunta Zaccagni dalle retrovie e sorprende la difesa nerazzurra che pareva schierata e supera Sportiello portando avanti gli ospiti.

SOLO UNA CHANCE PER HATEBOER: l’Atalanta prova subito a reagire e al ventitre Soppy mette un bel cross in area per Hateboer che, in posizione di sospetto fuorigioco, manda alto di testa. Il resto, però, è una sorta di monologo biancoceleste che disinnesca ogni timido tentativo di rialzar la testa della squadra del Gasp e mantiene il controllo di una partita in cui i nerazzurri sembrano davvero capirci poco. Poco altro da dire per un primo tempo che si trascina sino a due minuti oltre il quarantacinquesimo con le squadre che vanno al riposo con gli ospiti avanti di un gol.

SI RIPARTE E LA LAZIO RADDOPPIA: la ripresa prende il via con subito due cambi da parte del Gasp che inserisce Malinovskyi e Djimsiti al posto di Pasalic e Okoli ma il copione non cambia in campo e gli ospiti al settimo trovano il meritato raddoppio: ripartenza della Lazio, lancio per Marusic che mette dentro per Felipe Anderon che prende la mira e fredda Sportiello. Si fa durissima per la Dea.

KOOP SFIORA IL GOL: con una montagna da scalare davanti a se, l’Atalanta prova a caricare a testa bassa e a farsi vedere dalle parti di Provedel: al quarto d’ora bel pallone dentro leggermente alto per Koopmeiners, il suo colpo di testa fuori coordinazione è sopra la traversa. Altri cambi per i nerazzurri col passare dei minuti, dentro prima Maehle per Soppy, poi Duvan Zapata rientra dopo l’infortunio e prende il posto in campo di Lookman ed infine Ederson alla mezz’ora dopo che De Roon chiede il cambio per un problema ai flessori.

ROSSO-MURIEL, GIORNATA NO PER LA DEA: poco altro da dire anche nel finale di gara, se non che piove pure sul bagnato per la squadra del Gasp che nel finale perde anche Muriel, che rimedia una sciocca ammonizione nel primo dei tre minuti di recupero che gli costa la doccia anticipata ed il colombiano salterà la partita di Empoli domenica prossima. Prima sconfitta stagionale dunque per la Dea, un 2-0 che non ammette replica contro un avversario che ha meritato e dominato la partita. Doveva capitare prima o poi, ora analizzar quanto prima cosa non è andato e voltare presto pagina, tutti insieme.




Atalanta, un altro terzo grado: c’è la Lazio, caccia al bottino pieno per restare ad altissima quota

BERGAMO, ORE 18

SFIDA TRA LE DUE MIGLIORI DIFESE DEL TORNEO

Gli esami non finiscono mai: specialmente per questa Atalanta che vuol restare nel gruppo delle prime il più a lungo possibile e dimostrare di non essere li per caso. La squadra del Gasp si prepara ad un altro match di quelli tosti, con i nerazzurri che attendono nella sfida delle 18 allo Stadium la Lazio. Le due migliori difese di questo inizio di stagione (cinque gol subiti dai biancocelesti, sei dai nerazzurri) si ritrovano contro in una partita molto intrigante in cui Muriel e compagni proveranno ad avere la meglio per conquistare altri punti pesantissimi e restare così tra le primissime del campionato. Un match tutto da vivere dove potrebbe esser la qualità dei singoli a far la differenza.

STATISTICHE E CURIOSITA’

L’Atalanta ha vinto 36 delle 108 sfide contro la Lazio in Serie A (42N, 30P), solo contro il Bologna (37) la Dea ha ottenuto più successi nella sua storia nel massimo campionato.

L’Atalanta è rimasta imbattuta in nove delle ultime 10 sfide contro la Lazio in Serie A (4V, 5N): l’unico successo biancoceleste nel periodo è arrivato il 31 gennaio 2021 (1-3 al Gewiss Stadium).

Atalanta e Lazio hanno pareggiato entrambe le sfide dello scorso campionato, l’ultima volta che hanno registrato tre pareggi di fila in Serie A risale al periodo tra il 1998 e il 2001.

La Lazio ha mantenuto la porta inviolata negli ultimi cinque match di campionato, solo una volta nella sua storia in Serie A ha registrato almeno sei clean sheet di fila: sette tra febbraio e marzo 1998 con Sven-Göran Eriksson alla guida.

Sfida tra la formazione che ha trascorso il maggior numero di minuti in situazione di vantaggio in questa Serie A (Lazio, 402 – con la Dea al 2° posto con 397) e quella che è stata meno minuti sotto nel punteggio (Atalanta soltanto 4 minuti, contro il Sassuolo nel match più recente).

Ademola Lookman ha segnato in tre partite di fila per la prima volta nei maggiori cinque campionati europei; l’ultimo calciatore dell’Atalanta ad aver trovato la rete in quattro presenze di fila in Serie A è stato Mario Pasalic lo scorso maggio.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Okoli, Demiral, Scalvini; Hateboer, De Roon, Koopmeiners, Soppy; Pasalic; Lookman, Muriel – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Musso, Palomino, Toloi, Zappacosta

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Marusic; Milinkovic-Savic, Cataldi, Luis Alberto; Pedro, Felipe Anderson, Zaccagni – All.: Sarri

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Immobile




Atalanta, compleanno indimenticabile: rimonta il Sassuolo e torna in vetta alla classifica

SERIE A, DECIMA GIORNATA

ATALANTA-SASSUOLO 2-1: SUPERMARIO E LOOKMAN A SEGNO

Bergamo: neanche il primo svantaggio stagionale frena l’Atalanta di Gasperini che, aspettando Napoli-Bologna, torna in testa alla classifica battendo 2-1 il Sassuolo in rimona: gli emiliani sprintano con Kyriakopoulos, ma poi si fanno sorpassare da Pasalic che trova subito il pari nel recupero del primo tempo e il solito Lookman ormai al terzo gol consecutivo e che regala il primo posto (almeno per una notte) ai nerazzurri che festeggiano così al meglio i loro 115 anni di storia.

SOPPY E MAEHLE TITOLARI: senza Hateboer squalificato, tocca a Soppy sulle fascia insieme a Maehle mentre c’è SuperMario Pasalic insieme a Lookman a supporto di Muriel davanti. Dietro conferme per la difesa che ha giocato a Udine. Nel Sassuolo, mister Dionisi recupera Laurienté che gioca in avanti insieme a Pinamonti e D’Andrea mentre Berardi è in panchina dopo il lungo infortunio mentre tra i pali c’è l’ex Consigli.

SUBITO GRANDE CHANCE PER PASALIC: splendida cornice di pubblico all’ingresso delle squadre in campo, pochi i biglietti rimasti invenduti per questa sfida che prende il via con la Dea che, dopo la classica fase di studio iniziale, ha una grandissima occasione con Pasalic, messo davanti a Consigli da una gran giocata di Lookman ma l’ex portiere nerazzurro è bravissimo e nega praticamente un gol già fatto al croato.

KYRIAKOPOULUS SEGNA, PASALIC RISPONDE: l’Atalanta fa la partita, Muriel pare avere gli spunti giusti però ai nerazzurri manca il passaggio decisivo al momento di concretizzare alla mezz’ora Lookman va giù in area, accentua la caduta, l’arbitro fa continuare nonostante le proteste nerazzurre. Poi ecco gli ospiti: Thorstvedt ci prova con una conclusione al volo con Demiral che ci mette la testa e la palla finisce in angolo e al trentanove, un po’ a sorpresa, i neroverdi passano con Kyriakopoulus che fredda il pubblico di Bergamo con un gran gol al volo su assist di D’Andrea. L’1-0 ospite dura tuttavia pochissimo, perchè la Dea reagisce subito e nel primo dei due di recupero concessi prima dell’intervallo trova il pari: Soppy, solo davanti alla porta finta il tiro e passa a Pasalic che da solo davanti alla porta insacca il facile gol del pareggio proprio a pochi secondi dal riposo: 1-1 dopo i primi quarantasette di gioco.

SI RIPARTE, LOOKMAN RADDOPPIA: la ripresa inizia e, dopo nemmeno un minuto, la Dea la ribalta: show di Lookman, servito benissimo da Soppy, che finta, scarta Consigli e infila sotto la traversa il gol del 2-1. Il vantaggio rende ora più accorta la Dea che lascia spazio all’iniziativa degli ospiti che crescono nel possesso palla e, al diciotto, vanno vicinissimi al pari con un tiro da fuori di Berardi che centra l’incrocio dei pali con la difesa nerazzurra che poi si rifugia in corner. Poi il Gasp cambia inserendo Ederson al posto di Pasalic e, un paio di minuti dopo, con Lookman e Muriel che lasciano il posto all’ex Boga e Hojlund.

LA DEA TORNA IN VETTA: proprio il giovane attaccante danese alla mezz’ora è bravo a eludere un difensore ospite, entrare in area e concludere in diagonale ma l’ex Consigli è bravissimo a respingere il suo tiro. Poi ultimi due cambi per la Dea con gli esterni che ruotano: fuori Soppy e Maehle, dentro Zortea e Ruggeri nel finale dove le due squadre appaiono entrambe piuttosto stanche. Buon per la Dea che non soffre praticamente più e può così festeggiare dopo quattro di recupero il ritorno al successo dopo il pari di Udine e si gode così una notte da capolista solitaria. Dopo essere andata sotto per la prima volta in stagione, la Dea ha dimostrato di saper anche rimontare. Che altro dire? Ah si, buon compleanno Atalanta!