L’Atalanta con l’abito da sera prova a rialzar la testa contro il Milan a San Siro

MILANO, ORE 20.45

HOJLUND-GIROUD SFIDA TRA BOMBER DI EPOCHE DIVERSE

Il clamoroso passo falso con il Lecce da mettersi alle spalle, e una reazione da mettere in campo: l’Atalanta questa sera gioca a San Siro contro il Milan una partita che ha diverse sfaccettature per i ragazzi del Gasp. Da un lato quello del campo, con una vera e propria sfida per l’Europa tra la quarta e la sesta, divise da soli tre punti, dall’altro quello della testa e il morale da ritrovare per una Dea che si è improvvisamente spenta la scorsa domenica, ma capace di regalare in partite contro squadre quotate, grandi prove di carattere e mentalità. Vediamo se ci riuscirà anche stasera contro un Milan che arriva da tre vittorie, tutte per 1-0, tra campionato e coppe e che, dopo un momento di difficoltà, pare aver ritrovato la quadra. Per la Dea insomma, un altro esame di quelli importanti da cercare di non fallire.

STATISTICHE E CURIOSITA’:

Il Milan è imbattuto nelle ultime quattro gare di Serie A contro l’Atalanta (tre vittorie e il pareggio nel match d’andata): i rossoneri non arrivano a cinque partite di fila senza perdere con i bergamaschi dal quadriennio 2008-2012 (sei gare in quel caso).

Il Milan ha vinto 2-0 nell’ultimo match interno con l’Atalanta in Serie A (15 maggio 2022), dopo una serie di sette partite consecutive al Meazza senza battere i bergamaschi (4N, 3P); l’ultimo tecnico rossonero in grado di vincere due volte di fila in casa contro la Dea in due massimi campionati consecutivi è stato addirittura Fabio Capello (stagioni 92/93 e 93/94).

Il Milan ha raccolto appena un punto (1N, 3P) nelle ultime quattro gare giocate contro squadre che occupavano le prime sei posizioni della classifica reale, l’ultima vittoria rossonera contro questo tipo di squadre risale al derby d’andata contro l’Inter (3-2 il 3 settembre 2022).

L’Atalanta ha perso tre delle ultime quattro partite in tutte le competizioni (1V), dopo aver ottenuto quattro vittorie e due pareggi nelle prime sei gare del 2023; i bergamaschi hanno vinto l’ultima partita di campionato giocata in trasferta e non ottengono due successi di fila fuori casa in Serie A da settembre 2022 (quattro in quel caso).

Solo Cremonese (sette) ed Empoli (sei) hanno subito più gol su sviluppo di calcio d’angolo di Atalanta e Milan (cinque ciascuna) in questo campionato; e solo Torino (0), Monza e Sampdoria (uno ciascuna) hanno segnato meno gol da questa situazione di gioco di nerazzurri e rossoneri (entrambe due).

Rasmus Højlund è il quinto più giovane straniero nell’era dei tre punti a vittoria a segnare almeno sei gol prima di raggiungere le 20 presenze in Serie A (meglio di lui solo Adriano, Icardi, Kessié e Pato).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

MILAN (3-4-1-2): Maignan; Kalulu, Tomori, Thiaw; Messias, Tonali, Krunic, Theo Hernandez; Diaz; Giroud, Leao – All.: Pioli

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Bennacer, Calabria

ATALANTA (3-5-2): Musso; Toloi, Djimsiti, Scalvini; Zappacosta, Maehle, Koopmeiners, De Roon, Ruggeri; Hojlund, Lookman – All.: Gasperini

Squalificati: Demiral

Indisponibili: Pasalic, Hateboer, Zapata




Atalanta, brusco ritorno sulla terra: il Lecce sbanca Bergamo e diventa la bestia nera della Dea.

SERIE A, VENTITREESIMA GIORNATA

ATALANTA-LECCE 1-2: COLPO GIALLOROSSO, NON BASTA HOJLUND

Bergamo: I sogni dell’Atalanta e di Gian Piero Gasperini si infrangono sul muro del Lecce eretto da Marco Baroni che diventa la bestia nera dei nerazzurri avendo vinto anche all’andata con lo stesso punteggio. I giallorossi vincono al Gewiss (1-2) con gol di Ceesay e Blin e solo un colossale errore del portiere Falcone che sbaglia un rinvio con Hojlund in agguato gli complica il finale. Ma l’Atalanta che nell’assalto spesso riesce ad essere speciale stavolta non compie neppure la rimonta. La Dea fallisce un esame che poteva sembrare tra i più facili, visto come era lanciata la banda del Gasp, bravissima all’Olimpico contro la Lazio: è andata male, stregata dalla compattezza dei salentini, attenti uomo su uomo a chiudere tutti gli spazi e portarsi a casa con merito la vittoria.

GASP COL TRIDENTE: con diverse assenze tra squalifiche e infortuni, mister Gasperini rispolvera Demiral che gioca al posto dello squalificato Scalvini al centro della difesa mentre in mezzo c’è Ederson al posto dell’assente De Roon e torna il tridente davanti con Boga, Hojlund e Lookman. Nel Lecce, mister Baroni punta anche lui sul tridente con Banda, Ceesay e Di Francesco con Strefezza non al meglio inizialmente in panchina mentre dietro c’è Baschirotto a guidar la difesa.

DOCCIA FREDDA CEESAY: c’è il pienone allo Stadium per questo match e ci sono quasi millesettecento tifosi giunti dal salento per seguire il Lecce che inizia col piede giusto il match, sorprendendo al terzo l’Atalanta con Ceesay che, sul lancio di Gendrey, con le spalle alla porta controlla il pallone, si libera dalla marcatura di Demiral, si gira e trafigge Musso dalla distanza.

MAEHLE SI DIVORA IL PARI: sotto di un gol, l’Atalanta ci capisce poco di un Lecce ordinato e ben organizzato ma prova una timida reazione: al sedicesimo cross di Maehle, Højlund in tuffo di testa anticipa Falcone, il pallone finisce fuori. Al ventidue Lookman si libera in area e calcia, Falcone respinge con i pugni. Il portiere salentino si ripete alla mezz’ora con una gran parata sulla conclusione di Maehle in area che chiama l’estremo difensore ospite alla gran parata. A un minuto dal quarantacinquesimo Lookman apre per Hojlund, l’attaccante danese però non riesce ad arrivare sul pallone; ultimo sussulto di un primo tempo decisamente sottotono dei nerazzurri che chiudono sotto dopo i tre di recupero concessi.

RIPRESA, DENTRO SOPPY: prima mossa del Gasp dopo l’intervallo con Soppy che entra in campo al posto di Zappacosta sulla fascia e con i nerazzurri che paiono più pimpanti: al secondo Lookman trova il pari ma la posizione è irregolare e l’arbitro annulla il gol; un minuto dopo Ederson recupera palla, si accentra e tira ma la palla finisce sopra la traversa. Al ventunesimo è il turno anche di Muriel, che da il cambio a Boga la davanti per cercar di dare la sveglia alla Dea.

BLIN RADDOPPIA, HOJLUND ACCORCIA: il problema per l’Atalanta è che la sveglia la suona nuovamente il Lecce, che al ventotto raddoppia: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Strefezza mette al centro, Blin colpisce di testa e segna bruciando una difesa di sale. A quel punto il Gasp gioca i cambi della disperazione: dentro Palomino e il baby Vorlicky, fuori Demiral ed Ederson. Tuttavia la Dea fatica a rialzar la testa, solo Toloi tira da posizione defilata, ma la palla sfila non distante dal palo. Poi è il Lecce stesso a rimetter in corsa la Dea a tre dal novantesimo quando sul rinvio di Falcone, Højlund in pressing respinge il pallone e lo manda in rete dimezzando lo svantaggio.

DALLA GLORIA ALLA MESTIZIA: nel recupero, proprio lo stesso Falcone si riscatta negando, nel terzo dei sette minuti di extratime concessi, il pari a Muriel con un colpo di reni a mandar in corner la conclusione potente del colombiano. Niente da fare per la Dea, che dopo la gloria di settimana scorsa a Roma, l’incredibile ed inaspettato passo falso di oggi che frena bruscamente la corsa all’Europa che conta dei nerazzurri. Onore al Lecce, che si prende sei punti su sei nelle sfide dirette con l’Atalanta e riporta i nerazzurri coi piedi per terra.




A pranzo con la Dea: l’Atalanta che vuol continuar a correre ospita il Lecce

SERVE VINCERE PER TENER IL PASSO DELLE MILANESI

Dopo la grande impresa di sabato scorso in casa della Lazio, l’Atalanta cerca il bis nel lunch-match della ventitreesima di A dopo i ragazzi del Gasp ospitano il Lecce: tra squalifiche ed infortuni è una partita, quella contro i salentini, in cui i nerazzurri sono chiamati all’ennesima dimostrazione di maturità contro un avversario molto rognoso e che ha saputo mettere in difficoltà diverse big in questa stagione, tra cui gli stessi atalantini che all’andata hanno subito una sconfitta al Via Del Mare che è costata punti molto molto importanti ad una Dea che oggi non vuole sbagliare.

NUMERI E CURIOSITA’:

Dopo il successo nel match d’andata per 2-1 lo scorso 9 novembre, il Lecce potrebbe vincere entrambe le sfide stagionali contro l’Atalanta per la seconda volta in Serie A, dopo il 1993/94.

L’Atalanta è rimasta imbattuta in 11 delle 12 partite casalinghe contro il Lecce in Serie A (6V, 5N): l’unica sconfitta risale al 13 marzo 1994 (3-4).

Solo il Napoli (18) ha guadagnato più punti dell’Atalanta nel 2023 in Serie A (14: 4V, 2N, 1P) – la Dea è la formazione che ha segnato di più nel nuovo anno solare in campionato (19 reti in sette match: 2.7 di media).

L’Atalanta ha vinto gli ultimi due match casalinghi di campionato, l’ultima volta che ha ottenuto più successi di fila al Gewiss Stadium in Serie A risale al periodo tra febbraio e maggio 2021 (sette in quel caso).

Il Lecce ha vinto l’ultima trasferta di campionato contro la Cremonese e non registra due successi fuori casa di fila in Serie A dal settembre 2019 (v Torino e SPAL in quel caso).

Sfida tra la squadra che ha segnato più gol su rigore in questo campionato (Atalanta, sei) e una delle due formazioni che ne ha subiti di più in percentuale dagli 11 metri (Lecce, 16% – al pari del Bologna).

Negli ultimi 50 anni solo due giocatori con al massimo 20 anni alla prima stagione con la maglia dell’Atalanta hanno realizzato almeno cinque gol in Serie A: Rasmus Højlund nel 2022/23 (cinque) e Franck Kessié nel 2016/17 (sei).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-3): Musso; Toloi, Palomino, Djimsiti; Zappacosta, Ederson, Koopmeiners, Maehle; Lookman, Højlund, Boga – All.: Gasperini

Squalificati: De Roon, Scalvini

Indisponibili: Hateboer, Pasalic, Zapata

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Gallo; Helgason, Hjulmand, Blin; Strefezza, Colombo, Di Francesco – All.: Baroni

Squalificati: Gonzalez

Indisponibili: Dermaku, Maleh, Pongracic




Colpaccio e… sorpasso! Un’Atalanta perfetta batte la Lazio e sente profumo di Champions!

SERIE A, VENTIDUESIMA GIORNATA

LAZIO-ATALANTA 0-2: LA DECIDONO ZAPPACOSTA E HOJLUND

Roma: l’Atalanta sbanca l’Olimpico, sorpassa la Lazio e sale al terzo posto al fianco del Milan. Al tappeto la squadra di Sarri nel faccia a faccia in prospettiva Champions. Cancellata senza problemi la sconfitta contro il Sassuolo, la formazione di Gasperini riparte con tre punti importantissimi grazie ai gol (uno per tempo) di Zappacosta e di Hojlund che spianano la strada di una vittoria sancita principalmente sul piano del gioco e dell’impostazione tattica. Nerazzurri che salgono così a quota quarantun punti in classifica e possono continuare a sognare un posto nell’Europa che conta.

ZAPPACOSTA SULLA FASCIA: rispetto alla formazione scesa in campo a Reggio contro il Sassuolo, il Gasp cambia solamente in fascia dove, senza lo squalificato Maehle, tocca al rientrante Zappacosta partire titolare mentre davanti spazio ancora a Ederson alle spalle di Lookman e Hojlund. Nella Lazio, ci sono Immobile e Zaccagni davanti nell’undici di Sarri che ritrova anche Luis Alberto e può contar così sulla miglior formazione possibile.

DEA SUBITO PERICOLOSA: circa quarantacinquemila all’Olimpico per il match, almeno duecento i tifosi giunti da Bergamo a sostenere la Dea per questo match che prende il via (dopo il doveroso minuto di raccoglimento per ricordare le tantissime vittime del terremoto che ha colpito Turchia e Siria questa settimana) ed i ritmi sono subito alti con la Dea a menar le danze in avvio con prima Koop e poi Hateboer che impegnano Provedel con due belle conclusioni dal limite dell’area. Poi il gol lo sfiora anche la Lazio dopo una bella combinazione con Luis Alberto e Immobile che conclude a colpo sicuro ma la sfera finisce sopra la traversa.

ZAPPA, SUPER-GOL PER L’1-0: l’Atalanta però non demorde e, anzi, insiste: al ventesimo Lookman calcia dal limite Provedel para fuori con l’aiuto della traversa; tre minuti dopo però la squadra del Gasp passa con merito grazie ad un bellissimo gol di Zappacosta che conclude dall’interno dell’area con un tiro a giro che finisce nel sacco. La Lazio fatica a tener il passo dei nerazzurri che gestiscono il match e al trentacinque va ad un passo dal raddoppio con Hojlund in velocità che conclude in diagonale fuori di un soffio.

MUSSO VOLA SU ZACCAGNI: la squadra di Sarri cresce nel finale quando i nerazzurri tirano un po’ il fiato e, a tre dall’intervallo, brutto errore di Djimsiti in fase di disimpegno, palla recuperata da Zaccagni che conclude a colpo sicuro ma trova un super Musso vola e devia in corner con una grandissima parata. Ultimo sussulto di un primo tempo praticamente perfetto per la Dea che chiude in vantaggio 1-0 dopo due minuti di recupero.

RIPRESA, PORTIERI SUGLI SCUDI: si riparte senza cambi dopo l’intervallo ma con subito fuochi d’artificio in campo: al secondo minuto grande chance per la Lazio di pareggiar la gara, con Immobile che salta la marcatura in area di rigore, si accentra e conclude ma trova l’ennesima stratosferica parata di Musso che salva l’Atalanta che, sul capovolgimento di fronte, va in campo aperto con Hojlund, e il danese salta in velocità due diretti marcatori e conclude ma trova anche qui la strepitosa risposta di Provedel che evita a sua volta che i ragazzi del Gasp segnino il secondo gol.

LOOKMAN INVENTA, HOJULUND FA 2-0: al dodicesimo primo cambio in casa nerazzurra con Scalvini (appena ammonito) che esce dal campo con Palomino che entra al suo posto, poi dopo quattro minuti anche Hateboer esce zoppicante dopo uno scontro di gioco ed entra Demiral al suo posto. Tempo una manciata di giri d’orologio e la Dea trova il raddoppio: bel pallone recuperato da Palomino che mette in moto Lookman che semina il panico nella difesa biancoceleste e offre un pallone su cui Hojulund si fionda bruciano due difensori laziali e superando nuovamente Provede per il 2-0 atalantino.

COLPACCIO E… SORPASSO!: il raddoppio atalantino rifila un altro colpo alle speranze di rimonta della Lazio, con i nerazzurri che arginano al meglio i tentativi dei biancocelesti di rientrare in partita. A ridosso dell’inizio dei sei minuti di recupero Gasp inserisce Boga e Zapata al posto dei bravissimi Lookman e Hojulund. Il risultato non cambierà più e l’Atalanta conduce in porto una vittoria importantissima che vale tre punti d’oro che portano al sorpasso in classifica sulla Lazio, il pareggio nel punteggio degli scontri diretti e il terzo posto in classifica. Che volere di più in questa serata perfetta?




Sabato sera… capitale: l’Atalanta nella tana della Lazio una sfida dal profumo d’Europa

ROMA, ORE 20.45

CON HOJULUND ALL’ASSALTO DELL’OLIMPICO

Dopo l’inatteso e brutto scivolone di Reggio Emilia contro il Sassuolo, l’Atalanta è di nuovo in scena questa sera nel match valido per la ventiduesima di campionato: i nerazzurri del Gasp sono attesi da un match molto impegnativo a Roma contro la Lazio di Sarri. Divise da un punto in classifica, le due formazioni sono in piena lotta per un posto in Europa e la Dea dovrà tentare in ogni modo di tornare con un risultato positivo dalla capitale per restare così vicina al gruppo delle prime in classifica.

STATISTICHE E CURIOSITA’

La Lazio ha tenuto la porta inviolata nelle ultime due partite di Serie A contro l’Atalanta, già striscia più lunga senza gol al passivo contro la Dea dal periodo tra il 2012 e il 2013 (quando i clean sheet furono quattro di fila).

La Lazio non vince all’Olimpico contro l’Atalanta in Serie A dal 15 gennaio 2017 (2-1 con i gol di Milinkovic-Savic e Immobile che ribaltarono il vantaggio di Petagna): da allora tre pareggi e due successi nerazzurri.

Dopo gli 1-1 contro Fiorentina e Verona, la Lazio potrebbe infilare tre pareggi di fila in Serie A per la prima volta da novembre-dicembre 2018, quando sulla panchina biancoceleste sedeva Simone Inzaghi (quattro in quel caso).

Dopo la sconfitta per 0-1 contro il Sassuolo, l’Atalanta potrebbe restare a secco di gol per due partite di fila per la prima volta in questo campionato: ai nerazzurri infatti non accade dal maggio 2022, con le sconfitte per 0-2 contro il Milan e 0-1 contro l’Empoli.

Se da una parte nessuna squadra ha segnato più reti della Lazio nella prima mezzora di partita (14), dall’altra l’Atalanta è la squadra più prolifica nei 30 minuti centrali di partita (22 gol tra il minuto 31 e il 60) nella Serie A 2022/23.

Duván Zapata ha realizzato finora una rete in 14 presenze di questo campionato: per il colombiano si tratta del peggior bottino in una singola stagione di Serie A dopo lo stesso numero di gare – delle sue quattro marcature contro la Lazio nel massimo campionato, solamente una è arrivata all’Olimpico, quella del 5 maggio 2019.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Marusic; Milinkovic-Savic, Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni – All.: Sarri

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Radu

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Djimsiti, Scalvini; Hateboer, De Roon, Koopmeiners, Ruggeri; Ederson; Lookman, Højlund – All.: Gasperini

Squalificati: Maehle, Muriel

Indisponibili: Pasalic




Le pagelle di Sassuolo-Atalanta

ALL.: GASPERINI 5: episodio arbitrale a parte l’atteggiamento della sua Atalanta stasera non era apparso dei migliori sin dalle prime battute. Gara condizionata si, ma alcune sue scelte non convincono. 

MUSSO 7: evita che la partita finisse prima del fischio finale. Due ottimi interventi e sicurezza nelle uscite. Nota positiva di questa sera (l’unica…).

TOLOI 6: gara attenta, senza particolari sbavature. 

DJIMSITI 6: anche lui svolge bene il compitino assegnato, 

SCALVINI 6.5: ultimo ad arrendersi, gioca ancora una partita di grande spessore. 

HATEBOER 5: in occasione del gol dorme sonni profondi su Laurentie. (PASALIC 5.5: ci prova nel finale con un colpo di testa alto. Troppo poco).

KOOPMEINERS 5.5: cresce un po’ nel finale dopo una partita decisamente anonima. 

DE ROON 6: un po’ meglio di Koop, anche se non è una serata brillante nemmeno per lui. 

MAEHLE s.v.: difficile esprimere un giudizio per una partita durata poco e condizionata da una espulsione apparsa davvero ingiusta. Fallo sacrosanto e intervento scomposto che poteva sicuramente evitarsi: giallo si… rosso decisamente no. 

EDERSON 5: poco di buono fino a quando è stato in campo. (RUGGERI 5: in continua difficoltà sin dai primi minuti, MURIEL 5: entra male e condisce la sua prova opaca con l’espulsione a partita ormai finita)

LOOKMAN 5.5: in una posizione diversa dalle altre gare non riesce a rendersi quasi mai pericoloso. (BOGA 5.5: qualche giocata buona e spinta nel finale, si sveglia però anche lui troppo tardi)

HOJULD 6: si ritrova ben presto da solo contro tutti. Gara complicatissima per lui. (ZAPATA 6: lotta e si sbatte con una determinazione che fa ben sperare. Sufficiente).




Terza, per una notte: l’Atalanta va, supera anche la Samp e continua l’Euroscalata.

SERIE A, VENTESIMA GIORNATA

ATALANTA-SAMPDORIA 2-0: APRE MAEHLE, LA CHIUDE LOOKMAN

Bergamo: non è stata l’Atalanta dei giorni migliori, ma non ce n’era bisogno: stavolta era superfluo dare fondo a tutte le energie. Così i tre punti sono arrivati lo stesso senza problemi e, almeno per una notte, l’Atalanta di Gasperini è andata a letto con un terzo posto (in coabitazione con Milan che gioca domani) che autorizza sogni di Champions. Decisivi Maehle e l’incontenibile Lookman per battere una Sampdoria dignitosa, soprattutto nel primo tempo, ma con il solito problema del gol che è un fardello pesantissimo. Per i nerazzurri invece terza vittoria nelle ultime quattro partite di campionato e martedì a San Siro la Dea si giocherà la semifinale di Coppa Italia contro l’Inter: sognare si può.

KOOP TORNA AL CENTRO: rispetto al pari spettacolare di Torino, il Gasp ritrova Koopmeiners in mezzo dopo la squalifica e dietro sceglie Djimsiti e non Demiral al posto dell’infortunato Palomino mentre nulla cambia davanti con Lookman e Boga ad ispirare Hojlund. Nella Samp, uomini contati per Stankovic che però non rinuncia a giocarsela con tutte le armi a disposizione e così davanti si affida ad una coppia di ex Lammers e Gabbiadini mentre in mezzo c’è Rincon.

MUSSO SUPER IN AVVIO: bella cornice di pubblico a Bergamo all’ingresso delle squadre in campo con circa milleseicento tifosi ospiti giunti da Genova per star vicino ad una Samp che sta vivendo decisamente una stagione difficile in campo ma anche fuori; il match inizia con l’Atalanta piuttosto sulle sue e gli ospiti che hanno la prima occasione con un bel diagonale in area di Gabbiadini su cui Musso è molto bravo e in una prima occasione e poi subito dopo salva sulla ribattuta successiva di Augello. Poi al quarto d’ora Boga mette in mezzo per l’accorrente Hateboer in area che però spara alle stelle.

MAEHLE LA SBLOCCA:poi l’Atalanta inizia a crescere intorno alla mezz’ora quando Højlund si accende, si libera e riesce a calciare in area, poi Lookman non riesce nella ribattuta vincente. Ancora il danese poco dopo ci riprova con un sinistro da posizione defilata, Audero vola e salva la Samp. Prove generali del gol che matura a quattro dall’intervallo quando su un cross di Boga, prima Lookman di testa prende il palo, poi Hateboer recupera e crossa, e Maehle di testa non sbaglia e firma la sua seconda rete consecutiva dopo quella di domenica scorsa alla Juve: 1-0 per la Dea che va così al riposo in vantaggio dopo un minuto di recupero di una partita sin qui tutt’altro che semplice per la banda del Gasp.

RIPRESA, LOOKMAN-SHOW PER IL 2-0: nessun cambio durante l’intervallo e si riparte con l’Atalanta che vuol stringere i tempi per segnare ancora e ridurre i rischi: al settimo su calcio d’angolo di Boga, Scalvini svetta di testa ma non trova la porta. Il raddoppio però arriva al dodicesimo ed è una perla, la dodicesima di questa stagione, di Lookman che salta Murru e si lancia palla al piede verso l’area blucerchiata: il diagonale potente non lascia scampo ad Audero: 2-0 per la Dea.

LA DEA SALE AL TERZO POSTO: al sedicesimo ci prova anche Boga, con una conclusione da fuori che si spegne a lato. Poi triplo cambio per il Gasp a metà ripresa con Maehle, Boga e Hojulund che escono e Ruggeri, Pasalic e Zapata che entrano al loro posto in campo. Match che perde inevitabilmente di intensità con il raddoppio nerazzurro, la Dea gestisce al meglio il risultato che le consente di star tutto sommato tranquilla e la Samp ci prova ma senza riuscir a pungere. Nel finale prende un colpo al ginocchio Scalvini, per precauzione il Gasp inserisce in campo Demiral al suo posto giusto negli ultimi minuti più i cinque di recupero che non cambiano le sorti della gara: vince 2-0 la Dea che ottiene il massimo risultato senza strafare ma continuando così il suo ottimo inizio del 2023 e salendo ancora più su fino al terzo posto che, in condominio col Milan, i nerazzurri occuperanno per una notte. E martedì tutti a San Siro per i quarti di Coppa Italia contro l’Inter!