Entra Hojlund, l’Atalanta mette il turbo: Empoli ribaltato e ritorno alla vittoria!

SERIE A, VENTISETTESIMA GIORNATA

ATALANTA-EMPOLI 2-1: DE ROON E HOJLUND FIRMANO LA RIMONTA

Bergamo: i bergamaschi hanno la testa dura e sono grandi lavoratori. L’Atalanta incarna questo Dna e viene a capo con le unghie di un Empoli umile, fortunato nel passare in vantaggio di carambola, colpevole di non chiuderla quando poteva ma alla lunga triturato dalla foga nerazzurra. De Roon e Hojlund nella ripresa ribaltano il guizzo di Ebuehi e regalano alla loro gente una vittoria vitale per credere ancora all’Europa dopo avere raccolto la briciole contro Lecce, Milan, Udinese e Napoli; la Dea torna a vincere dopo oltre un mese e sale a quota quarantacinque punti in classifica.

GASP PUNTA SUI COLOMBIANI: dopo la discreta prova di Napoli, il Gasp ripropone in attacco Zapata con al suo fianco anche l’altro colombiano Muriel e Pasalic alle loro spalle con Hojlund che parte così dalla panchina; in difesa c’è Palomino mentre in mezzo Zappacosta e Ruggeri sulle fasce con Ederson e De Roon in mezzo. Nell’Empoli mister Zanetti deve far a meno di Vicario in porta, al suo posto gioca Perisan mentre a centrocampo spazio all’ex Grassi e davanti Satriano fa coppia con Ciccio Caputo.

DEA SUBITO ALL’ASSALTO: splendida la coreografia della Curva Pisani all’ingresso in campo delle squadre per questo match che prende il via con la Dea subito determinata a spingere: al terzo Perisan è subito protagonista di una bella parata in corner sulla conclusione dalla distanza di De Roon. Al diciannove cross dalla destra per l’Atalanta, Pasalic salta in terzo tempo ma non riesce nella deviazione vincente.

DOMINIO DEA, MA SEGNA EBUEHI: alla mezz’ora ancora il croato protagonista, Ruggeri mette in mezzo ma di testa l’ottantotto nerazzurro non trova la porta; al trentaquattro Parisi salva sulla linea sulla conclusione di testa ancora di SuperMario. Al trentotto cross di Zappacosta, arriva Zapata in tuffo colpisce di testa e pizzica il palo. Il gol della Dea pare arrivar a momenti e, invece, a segnare è l’Empoli al primo, vero affondo: Ebuehi porta in vantaggio i toscani con Baldanzi che mette in mezzo, rimpallo su Caputo, palla a proprio a Ebuehi che mette in rete. Gelo allo Stadium, l’Atalanta si ritrova incredibilmente sotto all’intervallo di un primo tempo giocato praticamente a una sola porta.

RIPRESA, DE ROON FIRMA SUBITO IL PARI: dopo il riposo si riparte senza cambi e con il match che riprende con l’Empoli più pericolosa in avvio con una chance al volo per Caputo che manda alto da ottima posizione, poi però la Dea spezza l’incantesimo e trova il gol dell’1-1: Zapata apre per Ruggeri che mette una palla in mezzo perfetta per la testa di De Roon che batte Perisan e fa 1-1.

RUGGERI SFIORA IL SORPASSO: il pari ridà morale ai nerazzurri che vogliono provare a cercar ora la rete del sorpasso: ci prova Ruggeri al ventitreesimo con un colpo di testa su cross di Zapata che finisce sul fondo di poco. Poi il Gasp cambia alla mezz’ora inserendo Lookman al posto di Scalvini e, pochi minuti dopo, fuori anche Zapata e Muriel con Boga e Hojlund che entrano in campo per tentare l’assalto finale.

HOJLUND ENTRA E FIRMA IL 2-1: la mossa del Gasp paga pochi minuti dopo perchè il danesino nerazzurro mette la freccia alla Dea: De Roon mette in mezzo per Pasalic, che dopo un rimpallo e manda la palla a Højlund che da pochi passi batte Perisan e fa esplodere lo Stadium. Ultime cambi nei minuti successivi con Demiral e Maehle al posto di Zappacosta e Pasalic; sei minuti di recupero in cui è Perisan il vero protagonista negando il gol della definitiva tranquillità con due prodezze su Lookman prima e Hojlund poi ma la sostanza non cambia.

VITTORIA PESANTISSIMA: tre punti pesantissimi per la Dea che si mette alla spalle il periodo difficile e torna al gol ed alla vittoria dopo un periodo non certo facilissimo. Bene così, ora la sosta che, speriamo, possa dar ulteriore carica per il gran finale nella corsa verso l’Europa della banda del Gasp.




Atalanta, serve una scossa: contro l’Empoli alla ricerca del gol e della vittoria perduti

BERGAMO, ORE 20.45

CERCASI RISCATTO ALLA VIGILIA DELL’ULTIMA SOSTA

Imperativo, rialzarsi. L’Atalanta che si lecca le ferite del suo periodo difficile (tre sconfitte e un pari nelle ultime quattro oltre e tre partite senza andare a segno) cerca una disperata reazione questa sera nell’anticipo della ventisettesima di A dove i nerazzurri attendono l’Empoli allo Stadium: fondamentale ritrovare la via del gol ed i tre punti per i ragazzi di Gasperini alla vigilia dell’ultima sosta del campionato che consentirebbe così di poter lavorare con maggior serenità nelle prossime due settimane e di tentare di staccar ulteriormente le inseguitrici ad un posto in Europa che nelle ultime settimane hanno recuperato terreno su Lookman e compagni. Attenzione ai toscani, che l’ultima volta a fine stagione scorsa erano già riusciti nello sgambetto casalingo alla Dea che sicuramente non renderanno la vita facile ai nerazzurri.

STATISTICHE E CURIOSITA’:

In 15 delle 21 sfide tra Atalanta e Empoli in Serie A almeno una delle due squadre non ha segnato ed in ben sei di queste il match è terminato 0-0.

L’Atalanta è rimasta imbattuta in nove delle 10 sfide casalinghe contro l’Empoli in Serie A (4V, 5N), l’unico successo toscano è però arrivato proprio nel confronto più recente (0-1 al Gewiss Stadium lo scorso 21 maggio).

L’Atalanta non ha segnato nelle ultime tre partite di campionato, nella gestione Gasperini la Dea non ha mai registrato quattro match di fila senza reti all’attivo in Serie A, l’ultima volta risale infatti al periodo tra settembre-ottobre 2014 con Stefano Colantuono alla guida.

L’Atalanta ha perso quattro delle ultime sei gare di campionato (1V, 1N), tante sconfitte quante in tutte le prime 20 giornate di questa Serie A (11V, 5N, 4P).

L’Empoli ha perso le ultime tre partite di campionato e non registra una striscia più lunga di sconfitte consecutive in Serie A dal dicembre 2018 (quattro in quel caso, con Giuseppe Iachini allenatore).

Da una parte l’Atalanta è la formazione che ha segnato più reti su rigore nella Serie A 2022/23 (sei su otto calciati), dall’altra l’Empoli è una delle tre squadre a non aver ancora calciato dagli 11 metri, insieme a Udinese e Verona.

Atalanta ed Empoli sono due delle quattro squadre, insieme a Sampdoria e Torino, che hanno segnato meno gol nei primi 15 minuti di gioco in questa Serie A (tutte a quota due).

Duván Zapata ha segnato quattro gol contro l’Empoli in campionato – il colombiano non segna in un match casalingo di Serie A dal 20 novembre 2021 contro lo Spezia; in caso di gol venerdì saranno trascorsi 482 giorni.

Francesco Caputo non è stato coinvolto in alcun gol nelle sue ultime tre partite di campionato, con la maglia dell’Empoli non ha mai registrato quattro match di fila in Serie A senza prendere parte ad alcuna rete sommando gol e assist.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-3): Musso; Toloi, Palomino, Scalvini; Zappacosta, De Roon, Ederson, Ruggeri; Lookman, Zapata, Boga – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Djimsiti, Hateboer, Koopmeiners, Vorlicky

EMPOLI (4-3-1-2): Perisan; Stojanovic, Ismajli, Luperto, Parisi; Akpa-Akpro, Marin, Fazzini; Baldanzi; Caputo, Satriano – All.: Zanetti

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Bandinelli, Destro, Tonelli, Vicario




L’Atalanta resiste un’ora, poi si arrende: troppo Napoli per la Dea

SERIE A, VENTISEIESIMA GIORNATA

NAPOLI-ATALANTA 2-0: I GOL CAMPANI ARRIVANO NELLA RIPRESA

Napoli: niente da fare. Era una impresa impossibile e tale è rimasta: l’Atalanta incappa a Napoli nella terza sconfitta nelle ultime quattro di campionato e prosegue il digiuno dal gol che ormai dura da tre partite. Eppure la squadra del Gasp ha disputato una partita di spessore e attenzione difensiva ma senza però pungere molto davanti. Nella ripresa, la perla di Kvaratskhelia spiana la strada alla vittoria del Napoli che poi troverà il raddoppio poco prima della mezz’ora con Rrahamani. La Dea rimane inchiodata al settimo posto a quota quarantadue e attende il risultato delle altre.

SCALVINI E ZAPATA TITOLARI: mister Gasperini recupera Scalvini e Zapata schierandoli entrambi titolari dietro e davanti dove il colombiano agirà in coppia con Hojlund e alle loro spalle ci sarà Pasalic (anch’esso recuperato dall’infortunio); sulle fasce tocca ancora a Ruggeri con Zappacosta pronto a subentrare. Nel Napoli, poco turnover per Spalletti in vista della gara di Champions contro l’Eintracht: davanti insieme ad Osimhen ci saranno Politano e Kvaratskhelia, in mezzo spazio ad Oliveira con Lobotka. Tra i pali non c’è Meret (dolore al polso durante il riscaldamento) ma l’ex Gollini.

MUSSO SUBITO ATTENTO: bel colpo d’occhio allo stadio Maradona all’ingresso delle squadre in campo, entusiasmo a mille in casa partenopea, mai così vicini i campani a riconquistare uno scudetto che manca da oltre trent’anni ed il match che prende il via e Musso dopo una manciata di minuti è subito reattivo su una conclusione da fuori di Politano che il portiere nerazzurro devia in corner.

DJIMSITI K.O., DENTRO DEMIRAL: passato lo spavento, prende bene le misure la Dea al Napoli e il match diventa piuttosto bruttino con i padroni di casa a forzare ma senza superare la diga difensiva atalantina con Musso bravo anche a metterci due ulteriori pezze al ventisette su Kvaratskhelia e poi ancora su Politano al quarantadue. Nel finale, problemi muscolari per Djimsiti che chiede il cambio poco prima del riposo e quindi tocca a Demiral entrar in campo al suo posto; tre minuti di recupero e un primo tempo piuttosto scialbo va così in archivio con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, KVARA LA SBLOCCA CON UN GRAN GOL: si riparte dopo il riposto con Muriel che entra subito in campo al posto di Hojlund, ricomponendo così la coppia d’oro con Zapata la davanti ma è il Napoli che continua a far la partita: al quarto d’ora Oshimen manda fuori di un soffio di testa in occasione di un calcio d’angolo. E’ il preludio al gol che i campani trovano qualche secondo dopo con Kvaratskhelia che, servito in area da Osimhen, fa fuori mezza difesa atalantina e mette in rete un pallone su cui questa volta Musso non può fare nulla; bellissimo gol del Georgiano che spezza l’equilibrio.

RRAHAMANI CHIUDE IL MATCH: il gran gol con cui la partita si è sbloccata a favore del Napoli impone al Gasp ulteriori cambiamenti e per questo escono Maelhe e Pasalic per Zappacosta e Boga al ventiquattresimo. La rete la trova però ancora il Napoli alla mezz’ora con Rrahamani di testa che beffa Zapata prima e Musso poi mettendo il pallone in rete e, di fatto, chiudendo il match. L’Atalanta prova nel finale a trovare quanto meno il gol della bandiera ma al trentottesimo la bordata di Ruggeri trova l’ex Gollini attento con i pugni a respingere. A un minuto dalla fine c’è spazio anche per Lookman al posto di Toloi ma la partita è ormai praticamente finita: quattro minuti di recupero e la terza sconfitta nelle ultime quattro di campionato per la Dea diventano una triste realtà. Nessun gol segnato nelle ultime tre e lo spettro del girone di ritorno della scorsa stagione che aleggia sempre più se non si proverà a cambiar passo dalle prossime partite.




Sfida alla prima della classe: l’Atalanta fa visita al Napoli dei record

NAPOLI, ORE 18

MISSIONE (QUASI) IMPOSSIBILE NELLA TANA DELLA CAPOLISTA

Un’altra salita di quelle toste: l’Atalanta che non arriva certamente da un periodo brillante (due sconfitte e un pari nelle ultime tre giornate) fa visita nell’anticipo del sabato alle 18 alla capolista Napoli, dominatrice sin qui incontrastata del campionato e con un margine di oltre quindici punti sulla prima inseguitrice. Una prova che, mettendo sulla carta i momenti di entrambe le squadre, pare una sorta di missione impossibile per i ragazzi del Gasp che proveranno a sovvertire il pronostico e cercare quel risultato importante e di prestigio che potrebbe ridare morale ad un gruppo che ha sopratutto bisogno di ritrovare fiducia in se stesso.

STATISTICHE E CURIOSITA’

Solo una delle ultime 15 gare tra Napoli e Atalanta in Serie A è terminata in parità (2-2 il 30 ottobre 2019), completano questo parziale otto successi per i partenopei, sei per i nerazzurri.

L’Atalanta ha trovato la rete in tutte le ultime nove partite di campionato contro il Napoli: è la serie più lunga di gare consecutive a segno dei bergamaschi contro i partenopei in Serie A ed è anche la sua striscia in corso più lunga di incontri di fila in gol contro una singola avversaria nel torneo, insieme alla Juventus (sempre nove).

Il Napoli ha vinto solo una delle ultime quattro gare casalinghe contro l’Atalanta in Serie A (1N, 2P) e, dopo il ko del 4 dicembre 2021 per 2-3, potrebbe perdere due partite interne di fila contro la Dea per la seconda volta nel torneo, dopo il 1997.

L’Atalanta non ha vinto negli ultimi tre incontri di Serie A (1N, 2P) e non ha segnato nei due match più recenti; solo una volta con Gian Piero Gasperini in panchina, i bergamaschi hanno giocato tre partite di fila senza segnare in campionato, nell’ottobre 2018.

Il Napoli ha perso due delle ultime quattro partite di campionato contro avversarie nelle prime sei posizioni in classifica a inizio giornata (2V), dopo che era rimasto imbattuto in tutte le cinque precedenti (4V, 1N).

L’Atalanta ha segnato il 31% dei propri gol in questa Serie A nel corso dei primi 15 minuti del 2° tempo: 13 su 42, record sia in percentuale che in termini assoluti e ben sei in più rispetto ai sette del Napoli che, considerando invece gli altri intervalli temporali della partita, ha all’attivo ben 22 marcature in più rispetto ai bergamaschi (51 v 29).

Si affrontano in questa gara i due giocatori con la miglior media gol in questo campionato, tra quelli con almeno cinque reti segnate: Victor Osimhen (un centro ogni 93 minuti) e Ademola Lookman (uno ogni 127).

Jérémie Boga è il giocatore che ha servito più assist in Serie A nel 2023: cinque, nessuno dei quali tuttavia nelle sei gare più recenti, subito dietro troviamo Khvicha Kvaratskhelia (quattro).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim, Rrahmani, Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia – All.: Spalletti

Squalificati: Mario Rui

Indisponibili: Raspadori

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Djimsiti, Palomino; Maehle, de Roon, Scalvini, Zappacosta; Ederson; Lookman, Hojlund – All.: Gasperini

Squalificati: 

Indisponibili: Hateboer, Koopmeiners




Un brodino e niente più: l’Atalanta non sfonda, solo pari con l’Udinese. Avanti a piccoli passi.

SERIE A, VENTICINQUESIMA GIORNATA

ATALANTA-UDINESE 0-0: SILVESTRI NEL FINALE SALVA SU TOLOI

Bergamo: uno 0-0 che sa di classico brodino caldo, ma inutile per entrambe. Anche perché a Bergamo ci sono 8 gradi e tra Atalanta e Udinese fa freddo solamente nelle statistiche. La Dea, ora a -5 dalla zona Champions, raccoglie il primo punto in tre partite (ko con Lecce e Milan) dopo avere asfaltato la Lazio a domicilio. La squadra di Sottil invece tiene botta grazie a gatto Silvestri e alla difesa. Il pari comunque va stretto soprattutto ai padroni di casa, vicinissimi al vantaggio con Pasalic e Toloi in una ripresa a tutta che però non ha portato al gol.

IN DIFESA C’E’ DEMIRAL: senza Palomino e Scalvini out per infortunio, e con Zappacosta che si fa male nel riscaldamento (tocca a Ruggeri) il Gasp dietro torna a puntar su Demiral al centro della difesa mentre davanti torna il tridente con Boga, Lookman e Hojlund; nell’Udinese, mister Sottil punta davanti su Succes e Beto con Deulofeu ancora out con esterni Udogie e Arslan.

LOVRIC CI GRAZA, MUSSO CI SALVA: bella cornice di pubblico a Bergamo per cercar di spingere la Dea fuori dalle difficoltà in questa partita molto importante che inizia su ritmi piuttosto blandi e con le due squadre che restano molto abbottonate senza rischiare nulla. La prima occasione della gara è dell’Udinese, che al sedicesimo riparte bene con Becao che apre per Lovric che conclude (nostra fortuna) malissimo da ottima posizione e spedisce sul fondo. La Dea conferma di aver grosse difficoltà a tirar in porta e rischia la frittata al ventisei quando Djimsiti innesca Beto con un retropassaggio suicida e Musso salva la Dea con una uscita tempestiva sul giocatore friulano lanciato a rete.

KOOP SI FA MALE, ENTRA EDERSON: l’Atalanta prova qualche accenno di risposta ma fa davvero una grandissima fatica a farsi vedere dalle parti di Silvestri; piove pure sul bagnato in casa nerazzurra quanto Koopmeiners si accascia a terra al trentanovesimo e chiede il cambio: entra Ederson al suo posto. Poco altro da segnalare per questo primo tempo che va in archivio dopo tre di recupero con le squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, LA DEA CI PROVA: si riparte dopo l’intervallo senza ulteriori variazioni da parte del mister e con un’Atalanta che pare più volenterosa: al dodicesimo Lookman tira ma respinge Silvestri, poi sul seguire dell’azione bella giocata di Lookman che però conclude fuori di poco. Al ventitre altri due cambi per il Gasp con Muriel e Pasalic in campo al posto di Lookman e Boga. Un minuto dopo Maehle apre proprio per Pasalic che davanti alla porta tira ma Becao si immola in scivolata e salva i friulani.

SILVESTRI NEGA IL GOL A TOLOI: nel finale prova a stringere i tempi la Dea: prima Muriel si libera al limite, ma il pallone finisce altissimo, poi Pasalic da pochi passi ci prova ma il tiro è deviato in angolo da un difensore. Ma al novantesimo è di Toloi l’occasione più clamorosa del match: Ruggeri serve Toloi che tira bene, ma Silvestri gli nega il gol con una grandissima parata. Cinque minuti di recupero che non produrranno però altre occasioni (con Vorlicky che entra in campo al posto di uno stremato Hojlund) e l’inevitabile risultato al fischio finale è uno 0-0 che sicuramente soddisfa di più l’Udinese rispetto ad una Dea che porta a casa un punticino che sa più di magra consolazione che di passo avanti.




Arriva l’Udinese: forza Atalanta, con lo spirito giusto per uscire dalle difficoltà!

BERGAMO, ORE 18

CACCIA AI TRE PUNTI PER ALLONTANARE LA CRISI

Parola d’ordine: rialzarsi. Reduce da due stop consecutivi, l’Atalanta torna in campo alle 18 contro l’Udinese nell’anticipo della venticinquesima di A in cui i nerazzurri cercheranno di ritrovare gol e punti preziosi per una classifica che ha visto pian piano scivolare al sesto posto la Dea dopo i due bruschi stop contro Lecce e Milan che hanno complicato la corsa all’Europa dei ragazzi del Gasp. Contro l’Udinese occorre ritrovare ritmo e gol per poter sperare di portar a casa una vittoria che sarebbe di vitale importanza in questo momento così complicato della stagione.

STATISTICHE E CURIOSITA’

L’Atalanta è imbattuta da 10 sfide (7V, 3N) di Serie A contro l’Udinese: si tratta della serie aperta più lunga dei nerazzurri nella competizione al pari di quella registrata contro il Cesena; l’ultimo successo dei friulani risale al 2-1, del 29 ottobre 2017, con le reti di de Paul e Barak.

L’Atalanta ha sempre trovato il gol nelle ultime 15 sfide di Serie A contro l’Udinese, segnando una media di 2.3 reti a incontro nel parziale; l’ultimo ‘clean sheet’ dei friulani risale infatti al pareggio a reti inviolate del 15 marzo 2015.

L’Udinese ha vinto soltanto una delle ultime 14 trasferte contro l’Atalanta in Serie A (3-1, nel dicembre 2016, incontro aperto da Duván Zapata, all’epoca nelle file dei friulani); completano il parziale sei successi della Dea e sette pareggi.

L’Udinese ha vinto solo una delle ultime 16 partite di Serie A (9N, 6P) e solo una squadra nei maggiori cinque campionati europei ha registrato meno successi dei bianconeri nel periodo: zero per l’Angers.

Se da una parte l’Atalanta è la squadra più prolifica da fuori area in questa Serie A con otto reti, dall’altra solo la Juventus (zero) ha incassato meno gol dalla distanza rispetto all’Udinese (uno) nel torneo in corso.

L’Atalanta è la squadra che ha ricevuto più rigori a favore in questa Serie A (otto) e quella che ne ha segnati di più (sei) – l’Udinese è invece una delle tre formazioni a non averne ancora calciati finora (al pari di Verona ed Empoli).

L’Udinese è la vittima preferita in Serie A di Luis Muriel (12 centri, almeno quattro più che contro qualsiasi altra squadra), che sta vivendo la sua più lunga serie di gare senza gol in campionato (otto) dal maggio 2019, quando giocava con la Fiorentina (11 in quel caso); il colombiano ha realizzato 15 gol in 57 presenze con la maglia bianconera nella competizione.

Rasmus Højlund è il più giovane giocatore nei maggiori cinque campionati europei ad aver segnato almeno cinque reti nel 2023 – nell’ultima sfida di campionato, contro il Milan, non ha tentato alcun tiro e non è mai rimasto a secco di conclusioni per due gare da titolare consecutive in questa Serie A.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-3): Musso; Toloi, Demiral, Djmisiti; Zappacosta, De Roon, Koopmeiners, Maehle; Lookman, Højlund, Boga – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Hateboer, Zapata, Scalvini, Palomino

UDINESE (3-5-1-1): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Pereyra, Samardzic, Walace, Lovric, Udogie; Success; Beto – All.: Sottil

Squalificati: Ehizibue

Indisponibili: Deulofeu, Ebosse




Zero in tutto: Atalanta, un’altra partitaccia. Sconfitta dal Milan, ora bisogna guardarsi alle spalle.

SERIE A, VENTIQUATTRESIMA GIORNATA

MILAN-ATALANTA 2-0: UN GOL PER TEMPO, LA DEA VA ANCORA K.O.

Milano: senza grinta, senza reazione. L’Atalanta perde ancora, e lo fa anche peggio rispetto a domenica con il Lecce; al netto della superiorità del Milan, che vince con merito la partita con un gol per tempo, la squadra di Gasp non tira di fatto mai in porta e viene sovrastata di fatto dai rossoneri che sciupano anche diverse occasioni, due delle quali vengono sventate da Musso. I gol di Theo Hernandez e Messias sugellano la vittoria rossonera, lasciano i nerazzurri inchiodati a quota 41 in classifica con il Bologna dietro distante solo sei lunghezze. Urge una reazione il prima possibile o potrebbero riapparire i fantasmi della scorsa stagione.

EDERSON SI, BOGA NO: mister Gasperini ritrova dopo la squalifica Scalvini e De Roon che ovviamente tornano titolari dietro e in mezzo al campo mentre la vera novità è in avanti dove Ederson avanza a supporto di Lookman e Hojulnd con Boga che parte così dalla panchina. Nel Milan, torna Maignan dopo il lungo infortunio con in mezzo Krunic e Tonali con davanti Giroud assistito da Diaz e Leao.

GARA EQUILIBRATA: circa millesettecento i tifosi nerazzurri giunti a San Siro a sostenere la Dea in uno stadio non al completo, ma quasi per questo match dal profumo europeo che inizia e la gara risulta subito molto equilibrata: al settimo Leao apre per Giroud che gira al volo in porta ma manda alto; poi i nerazzurri rispondono con Maehle che si fa tutto il campo ma al momento del tiro viene contratto da un difensore rossonero.

HERNANDEZ LA SBLOCCA CON UNA SASSATA: la gara non regala grandi emozioni, come spesso accade è la giocata del singolo a sbloccare partite di questo genere e il Milan ci riesce al venticinque con un tiro al volo di Theo Hernandez, una vera sassata che prende il palo interno e poi va sulla schiena di Musso ed entra in porta per il vantaggio rossonero. Incassato il gol, la squadra del Gasp non riesce a reagire e concede il pallino del gioco ai rossoneri che sfiorano anche il bis con Leao in contropiede servito da Giroud, ma il portoghese manda fortunatamente la palla di poco sul fondo. Solo al quarantacinque Hojlund apre per Koopmeiners ma l’olandese non ci arriva di un soffio e la esce per l’ultimo telegramma della prima frazione che si chiude col i rossoneri avanti 1-0.

RIPRESA, MUSSO SALVA DUE VOLTE: si riparte dopo il riposo e senza nessun cambio con i medesimi ventidue della prima frazione e con Musso che diventa protagonista dopo la sfortunata circostanza del gol subito e tiene in piedi la Dea prima con un gran intervento su Giroud e poi, due minuti dopo, su Leao al quarto d’ora. Due cambi a breve distanza per il Gasp poco dopo con Boga e Muriel che entrano in campo al posto di Ederson e Lookman oggi a dir poco evanescenti.

GASP CAMBIA MA SENZA RISULTATI: i minuti passano ma è più il Milan a rischiare di trovar il bis piuttosto che la Dea di avvicinarsi al pareggio: al ventiquattro Leao non arriva su un pallone invitante di Diaz e cade in area chiedendo il rigore ma l’arbiro a pochi passi fa continuare. Due minuti dopo Messias si divora il bis da pochi passi. Poi Gasp cambia ancora con Zappacosta, Koopmeiners e Scalvini out e Ruggeri, Vorlicky e Palomino al loro posto.

MESSIAS CHIUDE IL MATCH: a tre dal novantesimo il 2-0 rossonero arriva con merito grazie a Messias, servito da Leao che arriva a tu per tu con Musso e lo scavalca con un pallonetto. Partita chiusa (ammesso non lo fosse già da tempo…) con i quattro di recupero concessi che servono solo per le statistiche. Secondo stop consecutivo per l’Atalanta, involuta e sconfitta meritatamente e che ora deve iniziare con preoccupazione anche a guardarsi alle spalle in classifica.