L’Atalanta sbatte sul palo, la Juventus no: passo falso della Dea, rallenta l’Eurorincorsa.

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

ATALANTA-JUVENTUS 0-2: DECIDONO ILING E VLAHOVIC

Bergamo: è andata male. Un vero peccato, specialmente per quanto visto in campo: l’Atalanta cede il passo alla Juve che vince 2-0 a Bergamo ed estromette di fatto la Dea dalla corsa per la Champions anche se i nerazzurri possono ancora competere per un posto in una tra Europa e Conference League. La squadra di Gasp colpisce due pali, sfiora il gol in almeno altre due/tre occasioni ma ancora una volta la differenza la fa la precisione, con i bianconeri più bravi

GASP PUNTA TUTTO SU ZAPATA: scelte praticamente obbligate per il Gasp che davanti sceglie il solo Zapata (out ancora Lookman a cui si aggiunge Hojlund e Muriel in panchina) con Ederson e Pasalic alle sue spalle mentre dietro torna Sportiello tra i pali; sulle fasce Zappacosta e Maehle. Nella Juve, mister Allegri punta in avanti su Di Maria e Milik con Rabiot che torna in mezzo al campo.

BRIVIDO DI MARIA, PALO DI SCALVINI: ennesimo sold-out allo Stadium per spingere la Dea verso l’ennesima grande impresa in questo delicato match contro la Juve che comincia con Koopmeiners che al quinto ci prova con un tiro da lontanissimo, alto non di molto. Poi al dodicesimo rischia la frittata proprio Koop, il cui errore in fase di costruzione innesca Di Maria che arriva al limite dell’area e manda fuori di un soffio con un tiro a giro rasoterra da buonissima posizione. L’Atalanta risponde al minuto ventiquattro sugli sviluppi di un corner dove svetta di testa Scalvini che colpisce in pieno il palo.

PASALIC, CHE OCCASIONE!: il gol sfiorato da ulteriore spinta alla squadra del Gasp che prende in mano la partita: al ventotto Koopmeiners crossa bene per Zappacosta che da buonissima posizione di testa mette a lato, poi ancora Scalvini va alla conclusione ma con scarsa precisione. La grande chance per la Dea capita però al quarantacinquesimo suoi piedi di Pasalic, che manda alto da ottima posizione dopo l’ottimo assist di Koop vanificato dal croato. Ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude dopo un minuto di recupero con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, ILING SBLOCCA IL MATCH: si riparte dopo l’intervallo con il Gasp che inserisce al quarto Boga in campo al posto di Ederson per tentar di dar più imprevedibilità la davanti ma è la Juve a passare al decimo quando Zappacosta sbaglia in ripartenza e Rabiot sulla fascia mette dentro un pallone insidiosissimo che balla in area fino a quando non interviene Iling Junior che mette alle spalle di un’incolpevole Sportiello segnando il suo primo gol con la maglia bianconera. 

KOOP SFIORA IL PARI: non c’è pace per l’infermeria nerazzurra, al ventesimo Boga subisce un brutto interveno di gioco ed è costretto ad uscire portato a spalle da due componenti dello staff atalantino con Soppy che entra al suo posto in campo. A testa bassa l’Atalanta va alla caccia del pari: al ventisei Muriel si mette in proprio e conclude da limite dell’area ma con palla che sfila sul fondo. Tre minuti dopo su una punizione potentissima di Koopmeiners, vola Szczęsny a negare il gol all’olandese.

PALO-ZAPPACOSTA POI VLAHOVIC RADDOPPIA: il finale è ricco di emozioni: a sei dal novantesimo da corner Toloi spizzica per de Roon che colpisce di testa fuori bersaglio, poi  Vlahovic da solo di fronte a Sportiello si vede negare il 2-0. Ancora un legno per la Dea a due dal novantesimo quando Zappacosta dal nulla, si gira e tira centrando il palo della porta bianconera. Nel lunghissimo recupero i nerazzurri vanno all’assalto senza successo e la Juve punge ancora in ripartenza al minuto novantotto con Vlahovic che riceve da Chiesa in contropiede e mette alle spalle di Sportiello il gol che chiude i giochi. Finisce così, l’Atalanta resta in corsa per l’Europa ma saluta quasi definitivamente ogni sogno di approdare in Champions League: ma a questi ragazzi oggi non si può davvero rimproverare nulla. Testa alla prossima.




Mezzogiorno (di fuoco) con la… Signora: Atalanta, la sfida con la Juve vale un pezzo d’Europa!

BERGAMO, ORE 12.30

ZAPATA GUIDA L’ASSALTO DELLA DEA ALLA JUVENTUS

Crederci, crederci, crederci! L’Atalanta che arriva da tre successi consecutivi e, comunque vada a finire oggi, sa che a fine giornata sarà almeno sesta in classifica, si prepara alla sfida dell’ora di pranzo contro la Juventus in quello che è una sorta di spareggio tra chi vuole un posto in Champions a tutti i costi e chi invece sogna l’ennesima impresa che solo qualche settimana fa pareva pura utopia. Una partita delicatissima contro un avversario importante ma anch’esso reduci da parecchi alti e bassi: la squadra del Gasp, che si affida al ritrovato Zapata per far male alla Signora bianconera, proverà l’assalto al grande sogno europeo con la speranza di mantenere la compattezza vista nelle ultime giornate anche nei momenti in cui le energie sembrano venir meno ove gettare il cuore oltre l’ostacolo diventa fondamentale più delle energie fisiche.

STATISTICHE E CURIOSITA’:

Atalanta e Juventus hanno pareggiato in 43 dei loro 121 precedenti in Serie A, completano 65 successi bianconeri e 13 vittorie dei nerazzurri – la Dea ha registrato più pareggi solo contro il Milan (44) nel massimo campionato.

L’Atalanta è rimasta imbattuta nelle ultime sei sfide contro la Juventus in campionato (2V, 4N), nella sua storia in Serie A la Dea non ha mai registrato una striscia più lunga senza sconfitta contro i bianconeri (sei anche tra il 1963 e il 1966).

Atalanta e Juventus hanno pareggiato gli ultimi due confronti in campionato, le due formazioni non pareggiano tre sfide di fila in Serie A dal periodo tra il 1990 e il 1991.

La Juventus è rimasta imbattuta in 16 delle ultime 17 trasferte contro l’Atalanta in Serie A (11V, 5N), l’unico successo dei bergamaschi nel periodo risale al 18 aprile 2021: 1-0 firmato Ruslan Malinovskyi.

L’Atalanta è la squadra che ha ottenuto più punti in Serie A nelle ultime sette giornate (16) e in particolare ha vinto gli ultimi tre incontri più recenti, l’ultima volta che ha registrato più successi consecutivi in campionato è stata nel dicembre 2021, quando arrivò a sei.

La Juventus ha perso quattro delle ultime sei gare di Serie A contro avversarie nelle prime sette posizioni in classifica a inizio giornata (1V, 1N), dopo che era rimasta imbattuta in tre delle quattro precedenti giocate in questo campionato (2V, 1N).

La Juventus ha perso sei delle 16 trasferte di questo campionato (7V, 3N), da quando la Serie A è tornata a 20 squadre (dal 2004/05) solo nel 2009/10 ha subito più sconfitte fuori casa in una singola stagione (nove in quel caso).

Luis Muriel ha disputato 17 partite senza trovare il gol contro la Juventus in campionato: il giocatore dell’Atalanta è l’attaccante che ha sfidato più volte una singola avversaria senza segnare nell’era dei tre punti a vittoria in Serie A.

Dalla prima stagione in Serie A del centravanti della Dea (2013/14), Duván Zapata ha segnato sei gol contro la Juventus nel torneo, nessun giocatore ha fatto meglio contro i bianconeri nel periodo (sei reti anche Giovanni Simeone).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Djimsiti, Scalvini; Maehle, De Roon, Ederson, Zappacosta; Koopmeiners, Pasalic; Zapata – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Hateboer, Højlund, Lookman, Palomino, Ruggeri, Vorlicky

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Alex Sandro, Bremer, Danilo; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Di Maria, Vlahovic – All.: Allegri

Squalificati: Paredes

Indisponibili: De Sciglio, Kaio Jorge




Va sotto, rimonta e poi soffre: l’Atalanta fatica ma trova la terza vittoria consecutiva!

SERIE A, TRENTATREESIMA GIORNATA

ATALANTA-SPEZIA 3-2: LA DEA LA RIBALTA IN UN QUARTO D’ORA

Bergamo: per l’Atalanta una vittoria da Europa, se da Champions si vedrà tra qualche settimana: sicuramente mette un po’ di pressione su Inter, Milan e Roma, almeno per un po’ scavalcate al quarto posto, con la terza vittoria consecutiva, che alla squadra di Gasperini mancava da tanto, troppo tempo: da settembre per l’esattezza. Superato 3-2 un buon Spezia in rimonta dall’1-0 al 3-1 e più volte sull’orlo del poker fino a quell’amnesia dietro che manda a segno Bourabia che la riapre e provoca un gran brivido nel finale ai tifosi nerazzurri quando verde Verde fa tremare la traversa sfiorando il clamoroso pareggio.

SPORTIELLO K.O., C’E’ MUSSO: un virus influenzale mette fuori causa Sportiello, così il Gasp ripropone tra i pali Musso in una formazione molto simile a quella che ha vinto sabato a Torino con l’eccezione davanti dove Zapata gioca titolare insieme a Muriel e non Hojlund, anch’esso vittima di un problemino durante il riscaldamento che induce il mister a non rischiare il baby danese. Nello Spezia, mister Semplici davanti non può contare su Nzola, spazio così a Shomurodov con Gyasi e Agudelo mentre in mezzo c’è Bastoni.

GYASI SORPRENDE LA DEA: nonostante l’orario inusuale ed in giornata lavorativa, è buona la cornice di pubblico allo Stadium all’ingresso in campo delle squadre con il match che comincia su ritmi discreti e con la Dea che prova subito a dettare il ritmo ma al diciottesimo sono gli ospiti a passare al primo tiro in porta della partita complice un intervento maldestro di Scalvini che mette involontariamente in azione Bastoni, assist per Gyasi che fulmina Musso con una precisa esecuzione destinata nell’angolino alla sinistra del portiere argentino.

DE ROON FA BOOM, 1-1!: l’Atalanta prova a reagire subito al gol subito, al ventiquattro un colpo di testa di Toloi viene respinto proprio sulla linea di porta dal portiere Dragowski, con Koopmeiners che va alla conclusione ma spara alto. Alla mezz’ora ecco il pari della squadra del Gasp che arriva sugli sviluppi di un corner da destra, con De Roon che pareggia con un collo destro al volo da lontano: una gemma dell’olandese che s’infila nell’angolino basso alla destra di Dragowski. Quattro minuti dopo il pari la squadra del Gasp tenta il sorpasso con Pasalic che segna a porta vuota, ma l’assist era stato di Muriel che era in fuorigioco. Poco altro da dire per un primo tempo che va in archivio dopo tre di recupero con le due squadre ferme sull’1-1.

RIPRESA, ZAPPA-LUCHO A SEGNO: si riparte senza cambi dopo l’intervallo ma con l’Atalanta che fa subito sul serio e, al terzo, trova il gol del sorpasso: corner da sinistra di Muriel, mischia in area, palla fuori e Zappacosta infila la porta di Dragowski con la complicità della deviazione di un giocatore dello Spezia. Nerazzurri scatenati, al quinto ancora Muriel apre per Zappacosta sulla destra in area, potente tiro respinto da Dragowski che nega la doppietta al giocatore nerazzurro; al nono però va ancora a segno la squadra del Gasp con Muriel che ritrova il gol dopo un lungo digiuno risolvendo una mischia in area dello Spezia ricevendo l’assist di Djimsiti e fulminando Dragowski con una rasoterra angolato alla destra del portiere: 3-1 per i nerazzurri.

BOURABIA RIAPRE IL MATCH: sulle ali dell’entusiasmo la Dea continua ad insistere alla ricerca del gol che chiude definitivamente i conti: al diciottesimo discesa sulla sinistra di Maehle, perfetto cross in area per Zappacosta che colpisce di testa in tuffo, ma è grande la parata di Dragowski che devia la palla sulla traversa e in corner. All’improvviso però si sveglia lo Spezia che, con la complicità della difesa della squadra del Gasp, torna in partita al diciannove: dopo un pasticcio Toloi-De Roon sulla sinistra, c’è il recupero palla e il traversone basso di Shomurodov e bel sinistro di Bourabia che infila Musso nell’angolino alla sinistra del portiere e riapre i giochi.

BRIVIDO VERDE NEL FINALE: il Gasp vede il pericolo e corre ai ripari: al ventidue entrano Boga per Muriel, Ederson per Pasalic e Palomino per Scalvini mentre lo Spezia al venticinque si rende pericoloso con un corner da destra di Esposito e il colpo di testa di Wisniewki che non va lontano dal palo alla destra di Musso. Il ritmo cala, l’Atalanta non attacca più con la spensieratezza che l’aveva portata avanti di due gol e gli ospiti ci provano: al trentasettesimo contropiede di Agudelo fermato da Toloi dal limite dell’area, poi Djimsiti salva su Shomurodov che prova la conclusione. Al trentottesimo poi è sfortunatissimo Palomino che si fa male ed è costretto ad uscire poco dopo il suo ingresso in campo con Demiral che entra al suo posto. Ma è al quarantaduesimo che i brividi vengono ai tifosi nerazzurri quando Verde colpisce una clamorosa traversa con una bordata da destra a Musso battuto.

L’EUROSCALATA PROSEGUE: è l’ultimo brivido per i nerazzurri che nel recupero (quattro minuti) non rischiano più, con il Gasp che inserisce anche Soppy per Maehle negli ultimi secondi di match. Il triplice fischio sancisce la terza vittoria consecutiva di un’Atalanta che, in attesa di capire cosa faranno le sue dirette concorrenti nelle partite di questa sera si gode, per qualche ora questo incredibile quanto meritato quarto posto in rimonta, proprio come stasera.




Arriva lo Spezia allo Stadium, dai Atalanta non fermarti sul più bello!

BERGAMO, ORE 18

LA DEA PER SPICCARE IL VOLO, I LIGURI PER NON AFFONDARE

Caccia al tris: dopo Roma e Torino, l’Atalanta va alla ricerca della terza vittoria consecutiva in campionato per non perdere la scia del gruppo in corsa per un posto in Europa/Champions League. Con il settimo posto praticamente acquisito, la Dea prova a puntare più su per essere certa di tornar nella prossima stagione a disputare una competizione europea: attenzione però a non concedersi distrazioni in questo rush finale di campionato, stasera allo Stadium arriva uno Spezia con disperato bisogno di punti ed in crisi di risultati che non vorrà certo fare da spettatore. Se i ragazzi del Gasp manterranno lo spirito giusto visto nelle ultime settimane può gettare oggi le basi per un finale di campionato tutto da vivere e ricco di grandi emozioni per i sostenitori nerazzurri.

STATISTICHE E CURIOSITA’:

Considerando Serie A e Serie B, l’ultima vittoria in campionato dello Spezia contro l’Atalanta risale al giugno 1931 in “cadetteria” (0-1) – da allora i liguri hanno registrato sei pareggi e sette sconfitte contro i bergamaschi nelle 13 sfide dei massimi due tornei italiani.

Dopo aver pareggiato senza segnare nel primo incontro di Serie A contro lo Spezia, l’Atalanta ha realizzato almeno due reti in tutte le successive quattro (13 gol).

L’Atalanta ha vinto le ultime due partite di campionato e non arriva a tre successi consecutivi in Serie A dallo scorso settembre – considerando solo le ultime sei giornate di campionato, i bergamaschi hanno raccolto 13 punti (4V, 1N, 1P), primato nel parziale nel massimo torneo.

Per la prima volta dopo cinque gare casalinghe l’Atalanta ha realizzato almeno tre reti nell’ultimo incontro di Serie A in casa; è da novembre 2021 che non segna più di due gol per almeno due gare interne consecutive nella competizione.

Lo Spezia ha perso due delle ultime tre partite di Serie A (1N), tante sconfitte quante nelle precedenti otto (1V, 5N).

Lo Spezia ha pareggiato quattro delle ultime cinque trasferte di Serie A (1P), tanti pareggi quanti nelle precedenti 30 gare esterne nella competizione (7V, 19P).

Gli ultimi 10 gol segnati dall’Atalanta in Serie A sono arrivati da 10 giocatori diversi: da inizio marzo ad oggi, solo la Fiorentina (11) ha mandato a bersaglio più giocatori nella competizione della Dea (10 appunto).

Lo Spezia ha segnato appena un gol (Nzola contro l’Inter) negli ultimi 15 minuti di gioco di questo campionato (record negativo nel torneo in corso), parziale nel quale ne ha concessi ben 13, tra cui due degli ultimi quattro (solo Sampdoria e Empoli hanno fatto peggio).

Mario Pasalic ha segnato sei reti in cinque confronti contro lo Spezia in Serie A: nessun giocatore ha realizzato più reti contro questa avversaria nella competizione (sei anche per Ciro Immobile).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Djimsiti, Scalvini; Maehle, De Roon, Koopmeiners, Zappacosta; Pasalic; Zapata, Muriel – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Hateboer, Lookman, Okoli, Ruggeri, Vorlicky

SPEZIA (4-3-3): Dragowski; Amian, Ampadu, Nikolaou, Bastoni; Bourabia, Agudelo, Ekdal; Verde, Shomurodov, Gyasi – All.: Semplici

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Beck, Holm, Maldini, Moutinho, Nzola, Zovko, Zurkowski




Ruggito-Zapata: l’Atalanta vince a Torino e va a due punti dalla zona-Champions

SERIE A, TRENTADUESIMA GIORNATA

TORINO-ATALANTA 1-2: L’EX ZAPPACOSTA E DUVAN MATANO IL TORO

Torino: c’è anche l’Atalanta in corsa per la Champions, ed è il messaggio che la squadra di Gasperini lancia al campionato da dalla serata di campionato in casa del Torino. La rete di Zappacosta con la complicità del portiere di casa apre un match soporifero alla mezz’ora del primo tempo, poi nella ripresa arriva il pari granata di Sanabria sempre al trentesimo ma a due dal novantesimo il ruggito del colombiano Zapata valgono tre punti importantissimi per la Dea che sale sale a 55 punti, a meno due dalla coppia Milan-Roma che occupa il quarto posto.

IN AVANTI C’E’ HOJLUND: un po’ a sorpresa il Gasp si presenta con il danese Hojlund unica punta preferito inizialmente a Zapata con Koop e Pasalic a supporto del biondino ossigenato nerazzurro mentre il Toro con l’allievo Juric punta forte su Sanabria e sperando di concretizzar maggiormente la superiorità in mezzo al campo con il possesso.

GARA A RILENTO: nella buona cornice di pubblico allo stadio Olimpico sono circa settecento i tifosi della Dea giunti a sostenere i ragazzi del Gasp in questo match molto avaro di emozioni in avvio con il Toro che tiene palla, mentre l’Atalanta ha difeso con assoluta puntualità non concedendo nemmeno un tiro al Toro ma facendo molto male sulla fascia destra.

ZAPPA ALL’IMPROVVISO FA 1-0: alla mezz’ora è la Dea con l’ex Zappacosta a sbloccare l’equilibrio: un paio di sgroppate nei primi minuti avevano già fatto scattare il campanello di allarme dalle parti di Lazaro e Djidji ma al trentaquattro una sua percussione diventa devastante con la complicità del portiere Savic che prende un gol che mai va preso sul primo palo; quanto basta però ai ragazzi del Gasp per arrivare avanti 1-0 all’intervallo.

RIPRESA, DENTRO BOGA E ZAPATA: in avvio di ripresa Gasp dopo sei di gioco manda in campo Zapata e Boga al posto di Hojlund e Pasalic; sempre al sesto spunto interessante per Ilic e subito la cui conclusione è intercettata da Sportiello. Il Toro ci mette maggiore intraprendenza: un sinistro di Rodriguez è bloccato a terra da Sportiello al quarto d’ora in una gara che resta comunque sempre molto spezzettata.

SANABRIA PARI, POI MAGIA DI DUVAN: alla mezzora arriva però il pari dei granata: l’ex Miranchuk scarica un sinistro che Sportiello non trattiene, Sanabria porta la gara in parità intercettando la sfera e segnando un un diagonale che passa sotto il corpo del portiere nerazzurro. E così mentre ci si aspetta a questo punto l’assalto finale del Toro, quando la partita stava scivolando via, a due minuti dalla fine Zapata si mette in proprio, riceve palla da Zappacosta poi salta il malcapitato difensore granata in un nulla e trova la magia che vale il nuovo vantaggio atalantino che fa esplodere il settore ospite di fede nerazzurra.

LA DEA TORNA A SOGNARE: il Toro prova a caricare nei restanti minuti ma senza successo: il colpo da tre punti per la squadra di Gasperini vale il -2 dal duo Milan-Roma in zona Champions, il momentaneo sorpasso all’Inter al sesto posto e, più di tutti, il ritorno di quel campione amato e aspettato da tutti i tifosi atalantini: Duvan Zapata è tornato, l’Atalanta in questo finale stagione vuol provare a stupire ancora!




Una corrida per l’Europa: dai Atalanta, prendi il Toro per le corna!

TORINO, ORE 20.45

DEA A CACCIA DEL COLPO PER PUNTARE SEMPRE PIU’ SU

Proseguire senza altri passi falsi: dopo il bel successo di lunedì sulla Roma, l’Atalanta cerca continuità per provare a guardar avanti in classifica, oltre che alle spalle. La squadra di Gasperini è attesa questa sera dalla delicata sfida contro il Torino dell’allievo Juric che proverà sicuramente a far lo sgambetto all’amico e maestro Gasp. Una prova molto importante a cui è attesa la truppa nerazzurra per proseguire su quanto di buono visto nelle ultime due gare con Fiorentina e la stessa Roma. Un altro risultato positivo questa sera darebbe ulteriore spinta ai nerazzurri, attesi da una settimana molto importante che inizierà oggi, proseguirà mercoledì con la sfida allo Spezia e si chiuderà domenica con il big match interno contro la Juventus.

STATISTICHE E CURIOSITA’:

Dopo aver vinto due partite di fila contro l’Atalanta nel 2019, il Torino ha perso quattro delle ultime sei gare contro i nerazzurri in Serie A (2N); per i granata sono tante sconfitte quante nelle precedenti 19 sfide con i bergamaschi (10V, 5N).

L’Atalanta ha vinto le ultime tre trasferte di Serie A contro il Torino; nella competizione i bergamaschi hanno una striscia aperta di successi esterni più lunga solamente contro il Cagliari (quattro).

Il Torino non è riuscito a segnare più di un gol nelle ultime cinque partite di campionato e in Serie A non rimane per più gare senza almeno due reti all’attivo da ottobre 2022 (sette in quel caso).

Il Torino ha ottenuto un solo punto nelle ultime tre partite casalinghe di Serie A e non rimane per più gare interne di fila senza successi dall’aprile 2022 (3N, 2P).

L’Atalanta ha vinto tre delle ultime cinque partite di Serie A (1N, 1P), tanti successi quanti quelli ottenuti nelle precedenti nove gare disputate nel massimo campionato (2N, 4P).

In trasferta l’Atalanta ha conquistato quattro punti in più che in casa in questo campionato (rispettivamente 28 e 24), solo il Napoli ha una differenza più alta tra punti fuori casa e tra le mura amiche in questa Serie A (otto).

Atalanta e Torino sono due delle tre squadre, con l’Empoli, ad aver segnato meno gol nei primi 15 minuti di gioco in questo campionato (due).

Antonio Sanabria ha segnato nove gol in questo campionato, ma solo due in casa, cinque in meno che in trasferta; l’unico giocatore che in questo campionato ha una differenza maggiore tra gol fuori casa e gol in casa è Ciro Immobile (sei).

Teun Koopmeiners è il primo centrocampista olandese a realizzare sette gol in un singolo campionato di Serie A da Clarence Seedorf nel 2007/08 (sette reti anche per lui) – l’ultimo ad arrivare a quota otto è stato Ruud Gullit nel 1994/95 (12).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Schuurs, Buongiorno; Singo, Linetty, Ilic, Rodriguez; Miranchuk, Vlasic; Sanabria – All.: Juric

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Aina, Vieira, Zima

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Djimsiti, Scalvini; Maehle, De Roon, Koopmeiners, Zappacosta; Pasalic; Zapata, Hojlund – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Hateboer, Lookman, Okoli, Ruggeri, Vorlicky




Una notte da EuroAtalanta: la Dea rifila tre gol alla Roma e ritrova il sorriso.

SERIE A, TRENTUNESIMA GIORNATA

ATALANTA-ROMA 3-1: APRE SUPER-MARIO, CHIUDE KOOP

Bergamo: l’Atalanta centra una splendida quanto inaspettata vittoria sulla Roma e rientra un po’ clamorosamente anche in corsa per la qualificazione alla prossima Champions battendo la Roma 3-1 e rovinando la centesima panchina giallorossa di José Mourinho. Partita praticamente perfetta dell’Atalanta che segna con Pasalic, Toloi e Koopmeiners. Inutile la rete del momentaneo 2-1 di Pellegrini che non rianima una squadra apparsa anche piuttosto stanca. Una serata di festa per i tifosi nerazzurri dopo un periodo decisamente complicato che ridanno anche speranza ad un ambiente che torna a sognare un posto in Europa.

ZAPATA UNICA PUNTA: parte prudente il Gasp nella delicata sfida ai giallorossi, infatti è Zapata l’unica punta con il supporto di Ederson e Pasalic che rientra dall’infortunio ed è subito titolare; dietro tra i pali c’è ancora Sportiello in porta. Nella Roma, Mou lascia Dybala in panchina e non ha Smalling in difesa dove giocano i due ex Mancini e Ibanez e in mezzo c’è pure un’altra conoscenza di Bergamo, Bryan Cristante; davanti c’è Abrham.

AVVIO LENTO DEL MATCH: altro pienone allo Stadium per spingere la Dea nella sua rincorsa europea il pubblico bergamasco si stringe intorno alla squadra del Gasp in questo match che inizia su ritmi piuttosto bassi e con le due squadre che finiscono di fatto per annullarsi a vicenda. La Roma tende a portar maggior possesso in mezzo al campo per cercar sbocchi in area di rigore nerazzurra dove Toloi e compagni si difendono con ordine e cercano a loro volta di ripartire.

RIECCO SUPERMARIO, 1-0!: al ventiduesimo Ederson scappa a Ibanez sulla fascia mette al centro ma chiude la difesa giallorossa; poi alla mezz’ora Toloi con un intervento su Abraham in area scatena qualche polemica da parte degli ospiti ma il direttore di gara tira dritto (dopo anche un breve check con la sala Var). Poi, all’improvviso, l’Atalanta sblocca il match: è il trentanovesimo quando Scalvini recupera un ottimo pallone, apre per Zapata che crossa al centro per Pasalic che di prima intenzione batte Rui Patricio e porta avanti la Dea. Il vantaggio nerazzurro scuote all’improvviso un match sin li davvero soporifero che però la squadra di Gasp è brava a portare al traguardo del primo tempo in vantaggio dopo quattro minuti di extra-time concessi dal direttore di gara.

RIPRESA, DE ROON SFIORA IL GOL: il match ricomincia senza cambi dopo il riposo con la Roma che prova a spingere sin da subito ma con l’Atalanta che non sta a guardare: al nono una punizione da ottima posizione di Koopmeiners è respinta dalla barriera, con De Roon che ci prova sulla respinta ma con scarsa precisione. Al ventiduesimo è pericolosa la Roma con Dybala, ma la difesa dell’Atalanta sbroglia tutto anche in questa circostanza.

UNA AUTORETE MANDA LA DEA SUL 2-0: al ventiquattresimo Pasalic ancora servito bene in area da Zappacosta ci riprova, ma stavolta il pallone va fuori da buona posizione. La Dea però sente che è il momento buono per cercare di affondare ancora: e mentre Djimsiti ha un problema ed è costretto al cambio, proprio il neo entrato Palomino è decisivo alla mezz’ora con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner che respinge Rui Patricio sui piedi di Toloi che calcia in rete, Llorente di testa la infila nella sua porta e i nerazzurri vanno sul 2-0. 

PELLEGRINI ACCORCIA, POI KOOP FA TRIS: con il doppio vantaggio, Gasp prova a mettere definitivamente in ghiaccio il match inserendo Pasalic e Maehle per Demiral e Hojlund ma nel giro di un minuto accade praticamente di tutto: al trentottesimo una distrazione difensiva costa cara alla Dea, con Pellegrini che in azione solitaria trova il jolly da fuori per dimezzare lo svantaggio ma, nemmeno un minuto più tardi, l’Atalanta torna a due gol di vantaggio grazie ad un erroraccio di Rui Patricio che non controlla un pallone facile, ne approfitta Koopmeiners che mette in rete il terzo gol.

SIGILLO SUL SETTIMO POSTO: il 3-1 ridà ulteriore fiducia ai nerazzurri in un finale in cui è ancora Pellegrini a far venire i brividi ai nerazzurri con una punizione di Pellegrini che supera la barriera e colpisce il palo interno per poi sfilare sul fondo. Poi c’è poco altro da dire per il finale di partita, nei sette di recupero concessi Gasp inserisce anche Soppy e Muriel concedendo gli applausi meritatissimi a Ederson e Zapata. Finisce così, la Dea scava un bel solco tra il suo settimo posto e le inseguitrici ed può ricominciare a sognare qualcosa di più di un possibile piazzamento in Conference League l’anno prossimo. A patto però di dare continuità al suo cammino da qui a fine stagione.