Il ciclone-Koop si abbatte sul Monza: l’Atalanta chiude quinta e vola in Europa League!

SERIE A, TRENTOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA-MONZA 5-2: A SEGNO ANCHE HOJLUND E MURIEL

Bergamo: sette gol e due espulsioni nella sfida tra Atalanta e Monza che vede la Dea imporsi 5-2 con uno straripante Koopmeiners (tripletta, tra cui uno spettacolare da 50 metri) e i gol anche di Hojlund e Muriel per i bergamaschi, mentre per i brianzoli segnano gli ex Colpani e Petagna. La squadra del Gasp (che lunedì incontrerà la società per sciogliere la riserva in merito al suo futuro) chiude con un quinto posto e si mette in tasca il pass per la prossima Europa League tornano nelle coppe dopo un solo anno di distanza.

GASP CON HOJLUND: rispetto alla vigilia mister Gasperini lascia tutto come le previsioni mettendo Hojlund al centro dell’attacco. Negli ospiti, Raffaele Palladino recupera Caldirola e lo rimette in difesa sistemando Marlon in panchina.

LA PROTESTA DELLA CURVA: altro pienone allo stadium nonostante il tempo decisamente piovoso con i primi venti minuti che trascorrono senza il sostegno della Curva Pisani che per protesta dopo la squalifica per i cori verso Vlahovic resta in silenzio mostrando lo striscione “Repressione…” completato appunto 20’ con “Non fermerà la nostra passione”.

KOOP SBLOCCA IL MATCH: i brividi iniziali li procura Caldirola con una partenza dal basso troppo imprecisa che si trasforma in un passaggio a Koopmeiners che invece di controllare e calciare declina solo il secondo verbo senza prendere nemmeno lo specchio. La partita è leggera e aperta: il colpo di testa di Scalvini fuori e il sinistro di Colpani deviato da Sportiello scaldano i primi dieci minuti. Poi al dodicesimo la gara cambia: cross da sinistra di Maehle con la palla che arriva sulla testa proprio dell’olandese dell’Atalanta con il numero sette bruciando anche la reazione di Di Gregorio che non ci arriva: 1-0 per la Dea.

SPORTIELLO SALVA, POI KOOP FA BIS: intorno alla mezz’ora un paio di lampi: prima Hojlund può rifinire una bella riconquista palla della Dea ma Di Gregorio blocca a terra. Poi bello scambio Colpani-Caprari-Colpani, sinistro a giro dell’ex, ma Sportiello respinge e a porta praticamente spalancata Carlos Augusto spara alto di destro. A pochi secondi dalla fine del primo tempo arriva il raddoppio: Rovella sbaglia scelta e cede in impostazione a Izzo che viene aggredito subito con Koopmeiners che parte spedito, scambia in area con Maehle e dopo un primo tentativo ribattuto da Di Gregorio dribbla il portiere e infila in rete il 2-0.

RIPRESA, ACCORCIA COLPANI, ROSSO A GASP: a inizio ripresa al quinto il Monza riapre la partita: sponda per Colpani che dal limite con il sinistro pesca l’incrocio e supera Sportiello. S’intensifica la pioggia rendendo la serata molto più complicata: ad alimentare la pesantezza ci pensa anche il direttore di gara che prima ammonisce e poi espelle Gasperini.

ROSSO-MARLON, HOJLUND FA 3-1: la gara, sin li davvero tranquilla, diventa infuocata: Marlon entra per Izzo e dopo un minuto e poco più viene espulso per un pugno sulla schiena di Koop nel tentativo di liberarsi dalla sua pressione. A quel punto l’Atalanta capisce che è l’ora di chiudere i conti per evitar brutte sorprese: quando Ederson si infila nello spazio e Rovella entra in scivolata la palla finisce sulla corsa di Koopmeiners: palla al centro e Hojlund a porta vuota insacca alla mezz’ora.

MERAVIGLIA-KOOP, TRIPLETTA!: ma il vero capolavoro della serata arriva qualche minuto dopo ancora con Koopmeiners: calcia da cinquanta metri, defilato lungo la fascia sinistra e il suo mancino finisce direttamente in porta: un gol straordinario che sigilla la serata praticamente perfetta dell’Atalanta.

ANCHE L’EX PETAGNA E MURIEL A SEGNO: nonostante la pioggia incessante e il 4-1 che ormai non lascia molte altre speranze, il gol di un altro ex, Petagna, serve solo a rendere meno pesante il distacco tra Monza e Dea che nel chilometrico recupero (otto minuti!), si allunga ancor di più grazie al gol di Muriel su assist di Lookman. Finisce 5-2, l’Atalanta riaore il suo il viaggio europeo con l’Europa League: da capire (cosa non di poco conto) se con o senza Gasperini: per il momento a mister, squadra e società va il nostro immenso grazie per l’ennesima stagione da incorniciare.




Ultimo giorno di scuola: l’Atalanta contro il Monza per restare quinta e prendersi l’Europa League

BERGAMO, ORE 21

LA DEA SI AFFIDA A HOJLUND PER L’EUROPA LEAGUE

Ultimi novanta minuti di campionato, poi sarà tempo di riflessioni e considerazioni: prima, però, c’è un quinto posto da preservare e una qualificazione in Europa League da portar a casa. Nell’ultima di campionato 2022/23 l’Atalanta chiude tra le mura amiche dello Stadium aspettando il Monza: con un successo i nerazzurri saranno certi di chiudere quinti e di staccare il pass per l’Europa League. In tutti gli altri casi la squadra del Gasp dipenderà dai risultati di chi sta dietro (Roma e Juve) per capire quale coppa europea disputerà il prossimo anno. Per questo i ragazzi del Gasp dovranno pensar più a se stessi che a quel che succede altrove cercando di portar a casa un successo contro un Monza ostico e difficile da affrontare anche se ormai privo di obiettivi: con l’arrivo di Palladino sulla panchina biancorossa, i brianzoli sono risaliti dall’ultima posizione all’attuale decima con un ritmo quasi superiore a quello della stessa squadra nerazzurra. Per questo sarà importante stasera la giusta mentalità per chiudere in bellezza una comunque ottima stagione e iniziare, da domani, a programmare quella che verrà.

STATISTICHE E CURIOSITA’:

L’Atalanta ha vinto sei delle ultime sette partite contro il Monza, considerando tutte le competizioni (1P), mentre aveva ottenuto solo tre successi nelle precedenti 19 (11N, 5P).

L’Atalanta ha vinto tutte le ultime tre partite casalinghe disputate contro il Monza, considerando tutte le competizioni; una vittoria in più di quelle ottenute nei precedenti otto confronti interni contro i lombardi (2V, 4N, 2P).

L’Atalanta ha perso tre delle ultime quattro partite di campionato (1V), tante sconfitte quante nelle precedenti 10 gare di Serie A (5V, 2N).

L’Atalanta non pareggia in casa in Serie A dal 4 marzo scorso (0-0 v Udinese), da allora per i bergamaschi quattro vittorie e due sconfitte, con almeno un gol subito in tutte le partite.

Il Monza ha guadagnato 52 punti in questo campionato; in caso di vittoria contro l’Atalanta arriverebbe a 55 e l’unica squadra neopromossa a fare meglio a fine stagione in Serie A nell’era dei tre punti a vittoria (dal 1994/95) è stata la Juventus nel 2007/08 (72 punti).

Il Monza è rimasto imbattuto nelle ultime sei trasferte di Serie A (3V, 3N); l’ultima neopromossa con una striscia di imbattibilità esterna più lunga nella competizione è stata il Verona (sette tra febbraio e maggio 2000).

L’Atalanta ha segnato 61 gol in questo campionato, peggior risultato per i bergamaschi in Serie A dal 2017/18 (57 in quel caso) – inoltre, l’Atalanta ha concesso 46 reti e l’ultima stagione in cui ha fatto meglio è stata proprio la 2017/18 (39).

L’Atalanta è la squadra che ha segnato più gol da fuori area in questo campionato di Serie A (12); l’ultima stagione in cui i bergamaschi ne hanno realizzati di più dalla distanza è stata nel 2019/20 (20).

Matteo Pessina ha disputato 67 partite di Serie A con la maglia dell’Atalanta, squadra con cui ha anche segnato tre reti nel massimo campionato; contro la sua ex squadra ha trovato il gol il 18 luglio 2020 con il Verona.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Djimsiti, Scalvini; Maehle, De Roon, Koopmeiners, Zappaccosta; Pasalic; Lookman, Højlund – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Boga, Hateboer, Palomino, Ruggeri, Soppy, Vorlicky, Zapata

MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio; Izzo, Pablo Marì, Caldirola; Ciurria, Pessina, Rovella, Carlos Augusto; Caprari, Mota; Petagna – All.: Palladino

Squalificati: Donati

Indisponibili: nessuno




Più ombre che luci a San Siro: Atalanta niente impresa, vince l’Inter 3-2

SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA

INTER-ATALANTA 3-2: LE RETI DI PASALIC E LUCHO NON BASTANO

Milano: semmai una piccola speranza ci fosse ancora, con lo spegnersi delle luci a San Siro, anche quest’ultima è svanita. L’Atalanta perde una partita davvero strana contro l’Inter e saluta così definitivamente le sue mire (semmai tali sono state) di Champions League. Bergamo dovrà così “accontentarsi” di una coppa tra Conference ed Europa League il prossimo anno per rivedere l’Atalanta in Europa: che viste le incognite ad inizio stagione sono davvero tanta tanta roba. La gara di Milano rappresenta un po’ la sintesi di questo anno: folle. Sotto 2-0 dopo due (si, due!!!) minuti per le reti di Lukaku e Barella, la Dea non si scompone e riapre il match con Pasalic nel finale di primo tempo. Nella ripresa ti aspetti una Atalanta d’assalto ma è invece l’Inter a tener il gioco e fare tris con Lautaro alla mezz’ora; pare finita, ma Muriel con un gran gol fissa sul 3-2 il risultato nel recupero. Un vero peccato.

IL GASP PUNTA SU HOJLUND: per la delicata sfida di San Siro, mister Gasperini propone davanti Hojlund con Pasalic e Koop che agiranno alle sue spalle mentre in mezzo con De Roon ci sarà Ederson; sulle fasce Maehle e Zappacosta. Dopo la vittoria della Coppa Italia, Simone Inzaghi punta comunque su molti titolare per questo match che può consegnar ai nerazzurri di Milano la qualificazione in Champions: davanti ci sono Lautaru e Lukaku, dietro c’è l’ex Bastoni a guidare la difesa.

SCHOCK-DEA, SOTTO 2-0 DOPO DUE MINUTI: c’è il pienone a San Siro in questa che è l’ultima gara interna della stagione della squadra di Inzaghi, ci sono quasi mille tifosi atalantini giunti da Bergamo per spingere la Dea in questo match che inizia in maniera da incubo per il ragazzi del Gasp: dopo quaranta secondi l’Inter è già avanti con Lukaku, che scappa via da metà campo saltando tutta la difesa atalantina ed arrivando solo davanti a Sportiello dovendo solo depositar in rete il pallone dell’1-0. Passa poco meno di un minuto e la squadra di Inzaghi fa bis:  l’Inter spinge ancora e va in gol con Barella al volo all’incrocio dopo che Sportiello aveva respinto un tiro di D’Ambrosio in precedenza.

REAZIONE DEA, ONANA SALVA DUE VOLTE: l’Atalanta ci capisce davvero poco in questo incredibile avvio e al nono solo una posizione di offside di Calhanoglu evita che il turco possa siglare il terzo gol che avrebbe chiuso probabilmente il match. A quel punto la Dea esce dal guscio approfittando del fatto che l’Inter, dopo un avvio folle, cala i propri giri del motore: al ventunesimo Hojlund va al tiro ma respinge Onana; ancora il portiere dell’Inter protagonista alla mezz’ora su un tiro al volo di Koopmeiners deviato in angolo.

SUPERMARIO ACCORCIA, 2-1: prologo al meritato gol che la Dea trova al trentaseiesimo con Pasalic che sfrutta un’azione confusa dentro l’area e conclude in porta trovando il bersaglio firmando il 2-1. Ancora Atalanta nel finale con un cross di Maelhe dove sono in quattro sulla traiettoria del pallone ma nessuno riesce a deviare verso la porta. Con due minuti di recupero si chiude così un primo tempo davvero incredibile con i nerazzurri di Milano avanti di un solo gol.

RIPRESA, DENTRO LOOKMAN E MURIEL: si riparte senza cambi dopo l’intervallo con l’Inter che al sesto sfiora il gol con un diagonale di Lukaku su cui Lautaro manca la deviazione decisiva a due passi da Sportiello. Poi il Gasp cambia al quarto d’ora inserendo Lookman la davanti al posto di Pasalic; una manciata di minuti dopo c’è spazio anche per Muriel che entra in campo al posto di Ederson.

LAUTARO FIRMA IL TRIS INTERISTA: alla mezz’ora però è l’Inter ad allungare di nuovo: gran giocata di Lukaku che con un tocco serve profondo Brozovic che davanti a Sportiello apre per Lautaro che non deve far altro che spingere la palla in fondo alla rete. A quel punto per la Dea c’è davvero poco da fare, a nove dalla fine tocca anche ad Okoli entrar in campo per Maehle.

LUCHO ACCORCIA, MA NON BASTA: nel finale l’Atalanta ha un sussulto d’orgoglio in pieno recupero quando Muriel trova un gran tiro da fuori con il pallone che finisce sulla traversa e poi sulla schiena di Onana che la fa carambolare in porta. Nel primo dei quattro di recupero i ragazzi del Gasp rientrano un po’ incredibilmente in partita ma senza riuscire negli ultimi scampoli di gara a disposizione a trovar il guizzo per un pari che avrebbe dato sicuramente morale ma che avrebbe comunque sancito la fine dei sogni di Champions League per il prossimo anno. L’Europa della Dea sarà una tra Europa Conference League: e direi che, per quanto visto in questa stagione tribolata, è già tanta roba di suo.




L’Atalanta con l’Europa in tasca cerca il colpo a San Siro contro l’Inter

MILANO, ORE 20.45

HOJLUND GUIDA L’ASSALTO DELLA DEA A MILANO

L’Europa c’è, resta da capire quale: l’Atalanta negli ultimi 180 minuti del suo campionato ha tagliato mercoledì sera, complice la vittoria dell’Inter in coppa Italia sulla Fiorentina, il primo traguardo con la certezza di aver centrato il pass per una coppa Europea nella prossima stagione, per la settima volta nelle ultime otto stagioni. Ora però bisogna capire in quale coppa approderà la squadra del Gasp che vuol difendere il quinto posto che la porterebbe in Europa League, con uno sguardo anche al sogno-impossibile chiamato Champions League, tornato di moda dopo la penalizzazione di dieci punti inflitta alla Juve all’inizio di questa settimana. Questa sera contro l’Inter i ragazzi del Gasp proveranno a cercar il bottino pieno contro un avversario molto forte e reduce dal successo di coppa di mercoledì: ma chissà che con la serenità di chi alla fine non ha nulla di particolare da perdere, la Dea non riesca a regalare ai suoi tifosi una serata da protagonista.

STATISTICHE E CURIOSITA’:

L’Inter ha vinto la partita più recente di Serie A contro l’Atalanta (3-2 all’andata) e non ottiene due successi in una singola stagione in campionato contro i bergamaschi dal 2014/15.

L’Atalanta non è riuscita a segnare in cinque delle ultime otto trasferte contro l’Inter in Serie A; nel periodo, dal 2014/15 in avanti, quella milanese è la squadra contro cui i bergamaschi non hanno segnato in più gare esterne nella competizione.

L’Inter ha perso 12 partite in questo campionato; in Serie A, nell’era dei tre punti a vittoria, ha fatto peggio in quattro occasioni a fine stagione: 14 sconfitte nel 1998/99, nel 2011/12 e nel 2016/17, 16 ko nel 2012/13.

L’Inter ha segnato sette gol nelle ultime due partite casalinghe di Serie A, tante reti quante quelle realizzate nelle precedenti otto gare interne nella competizione.

L’Atalanta ha vinto quattro delle ultime sei partite di Serie A (2P), tanti successi quanti nelle precedenti 12 partite disputate in questo campionato (3N, 5P).

L’Atalanta ha subito gol nelle ultime sei trasferte di campionato e non fa peggio da ottobre 2020, quando arrivò a otto gare esterne di fila con almeno una rete concessa.

L’Inter ha realizzato sei gol in seguito a un recupero offensivo in questo campionato, record al pari di Milan e Napoli, segue l’Atalanta a quota cinque reti; la squadra milanese si trova in prima posizione anche per gol arrivati da sequenze su azione con almeno 10 passaggi (otto).

Luis Muriel, che ha segnato cinque gol in Serie A contro l’Inter, ha fornito un assist nell’ultima giornata, contro il Verona; l’attaccante dell’Atalanta non partecipa ad almeno una rete per due gare di fila nella competizione dallo scorso ottobre.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

INTER (3-5-2): Onana; D’Ambrosio, de Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Gosens; Lautaro, Lukaku – All.: S. Inzaghi

Squalificati: Gagliardini

Indisponibili: Dalbert, Mkhitaryan, Skriniar, Correa

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Djimsiti, Scalvini; Zappacosta, De Roon, Ederson, Maehle; Koopmeiners, Pasalic; Højlund. All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Hateboer, Palomino, Ruggeri, Soppy, Vorlicky, Zapata




Sbanda, si rialza e vince: l’Atalanta ribalta il Verona e blinda (almeno) il settimo posto

SERIE A, TRENTASEIESIMA GIORNATA

ATALANTA-VERONA H. 3-1: VITTORIA FONDAMENTALE PER LA DEA

Bergamo: la disperazione di Montipò per il grave errore commesso, mentre l’Atalanta festeggia il 2-1 di Pasalic è l’immagine di questa sfida in cui la Dea ribalta la squadra di Zaffaroni e centra il primo obiettivo stagionale: comunque vada a finire la squadra del Gasp enterà almeno nelle prime sette: e fino a lunedì sarà sesta in classifica aspettando la partita della Roma. La squadra di Gasperini, dopo due sconfitte, torna a sperare in posto in Europa League e mercoledì, se l’Inter vincerà la coppa Italia potrebbe esser già certo di andar almeno in Conference League.

GASP PUNTA SU MURIEL-HOJLUND: ci prova con due punte il Gasp per la delicata sfida con l’Hellas e si affida a Muriel e Hojlund per far male al gialloblu con Pasalic alle loro spalle; sulle fasce torna dalla squalifica Maehle mentre dietro recupera e gioca subito Djimsiti. Negli ospiti a caccia di punti salvezza e guidati dall’ex tecnico dell’AlbinoLeffe Zaffaroni, c’è Djuric come unica punta con gli ex De Paoli e Tameze a centrocampo.

LAZOVIC GELA LO STADIUM: colpo d’occhio vistoso della Curva Nord vuota all’ingresso delle squadre in campo a causa della squalifica subita dopo i recenti avvenimenti durante il match con la Juve. Dopo il minuto di silenzio in ricordo delle vittime dell’alluvione che in questi giorni ha colpito l’Emilia Romagna la partita prende il via e per l’Atalanta al decimo il match è già in salita quando Lazovic si inserisce perfettamente in area sul filo del fuorigioco e batte Sportiello con un diagonale imprendibile per il vantaggio ospite.

ZAPPACOSTA TROVA IL PARI DALLA DISTANZA: la Dea prova subito a reagire, al quarto d’ora protesta per un presunto tocco di gomito in area ospite ma il l’arbitro fa proseguire dopo check con la sala Var ma al ventidue arriva il pari della squadra del Gasp: bellissima azione sulla fascia destra, combinazione tra Muriel e Zappacosta che conclude con un diagonale imprendibile da Montipò e firma l’1-1.

HOJLUND SFIORA IL RADDOPPIO: cresce la Dea dopo il pari, il Verona arretra il baricentro e la squadra del Gasp prova a cercar la via del sorpasso: dopo la mezz’ora grande giocata di Hojlund che di tacco serve Maelhe che viene steso da dall’ex De Paoli mentre era lanciato a rete: giallo per lui. Un minuto dopo ancora il giovane biondo nerazzurro di testa insidia Montipò che salva un gol che pareva fatto. Nel minuto di recupero concesso prima dell’intervallo è ancora Hojlund in evidenza saltando un difensore e mettendo al centro per Muriel che è anticipato in corner all’ultimo secondo da un difensore del Verona; ultimo squillo di un primo tempo che termina con le due squadre ferme sull’1-1.

RIPRESA, PASTICCIA MONTIPO E SUPERMARIO FA 2-1: nessun cambio dopo il riposo con il match che ricomincia e con l’Atalanta che al decimo si ritrova in vantaggio complice un clamoroso errore del portiere Montipò che, in controllo della sfera, la perde su pressing di Pasalic che può così segnare il gol facile facile del sorpasso atalantino. Due minuti dopo il gol del 2-1 il Gasp inserisce Okoli e Lookman al posto di Zappacosta e Muriel.

HOJLUND-GOL, LA DEA VA SUL 3-1: il Verona adesso è costretto a rincorrere e a quel punto spinge: al tredicesimo De Paoli ci prova da fuori ma con scarsa precisione. Poi al diciottesimo Hojlund incornicia la sua partita perfetta andando a segnare un gran gol da fuori area di sinistro.

IL VERONA SBATTE SUL LEGNO: con due gol di vantaggio, la Dea può ora amministrar meglio una partita che si era messa davvero male; il Verona dal canto suo ci prova: prima con Verdi al tiro in semi sforbiciata che finisce alto. Poi gran tiro di Sulemana da fuori che finisce sulla traversa a Sportiello battuto poco dopo che il Gasp aveva inserito Ederson per Pasalic. Poi ci prova l’Atalanta stessa a regalare il gol agli ospiti con uno svarione di Scalvini che serve in area Gaich, sull’uscita decisiva di Sportiello che riesce a deviar la palla sul palo.

SIGILLO SUL SETTIMO POSTO, E ORA…: nel finale c’è spazio anche per Demiral che entra al posto di Hojlund; poi al novantesimo Ederson si libera di tre difensori in area ma trova Montipò, stavolta bravo a negargli il punto del poker. Restano a quel punto cinque minuti di recupero in cui il Verona alza definitivamente bandiera bianca e la Dea porta al traguardo una vittoria magari non bellissima ma fondamentale a blindare (almeno) il settimo posto e mettersi per ora al sesto in attesa della partita di lunedì sera della Roma contro la Salernitana.




L’ultima curva per Europa e salvezza: Atalanta-Verona è quasi decisiva per entrambe

HOJLUND SI PRENDE SULLE SPALLE LA DEA

Mettere le cose a posto quanto prima: l’Atalanta continua la ricerca di quel punto che le garantirebbe quanto meno il matematico settimo posto in questa stagione cercando magari di mettersi alle spalle le due sconfitte consecutive raccolte contro Juve e Salernitana. La squadra del Gasp, falcidiata dagli infortuni, se la vedrà nel pomeriggio di sabato alle 18 contro l’Hellas alla disperata ricerca di punti salvezza nella drammatica sfida a tre con Spezia e Lecce per evitare il terz’ultimo posto che porta in serie B. Stati d’animo diversi ma, volendo vedere, anche piuttosto simili per due squadre che vogliono provare a uscire dalle difficoltà per raggiungere i rispettivi obiettivi: chi per l’Europa (la Dea), chi per restare in serie A (il Verona).

STATISTICHE E CURIOSITA’:

Dall’arrivo di Gian Piero Gasperini (2016/17), l’Atalanta ha vinto sei delle nove sfide contro il Verona in Serie A (1N, 2P); nelle precedenti sette gare contro gli scaligeri nel torneo la Dea aveva invece ottenuto solo due punti.

Il Verona ha vinto le ultime due trasferte contro l’Atalanta in Serie A, tante vittorie esterne quante nelle precedenti 20 gare fuori casa contro la Dea nel torneo (7N, 11P) – gli scaligeri hanno ottenuto tre successi fuori casa di fila contro una singola avversaria in Serie A solo contro il Pisa, tra il 1982 e il 1985.

L’Atalanta ha perso gli ultimi due match di campionato senza segnare, l’ultima volta che ha registrato tre sconfitte di fila senza realizzare alcun gol in Serie A risale al periodo tra settembre-ottobre 2014 (quattro in quel caso, con Stefano Colantuono alla guida).

Il successo per 1-0 contro il Lecce è stato il primo fuori casa per il Verona in questo campionato, i gialloblù potrebbero registrare due clean cheet di fila in trasferta in Serie A per la prima volta dal febbraio 2020, mentre l’ultima volta che hanno ottenuto due vittorie consecutive lontanto dal Bentegodi risale all’aprile 2022 (la prima delle due proprio contro l’Atalanta).

Da una parte l’Atalanta è la squadra che ha segnato più gol (30) nella mezz’ora centrale di gara – dal minuto 31 al minuto 60 -, dall’altra solo la Salernitana (25) ha subito più reti del Verona (20) nello stesso periodo di gioco.

L’Atalanta è la formazione che ha segnato più gol da fuori area in questo campionato (10) – queste reti sono state realizzate da ben otto calciatori diversi, l’unico con più di un gol dalla distanza è Teun Koopmeiners (tre).

Da un lato il Verona è l’unica squadra che non ha ancora subito un gol su rigore nella Serie A 2022/23, dall’altro solo Napoli e Sassuolo (entrambi sette) hanno segnato più reti dell’Atalanta dal dischetto (sei).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Demiral, Scalvini; Maehle, De Roon, Ederson, Zappacosta; Koopmeiners, Pasalic; Højlund – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Boga, Hateboer, Palomino, Ruggeri, Soppy, Vorlicky, Zapata

VERONA (3-4-2-1): Montipò; Ceccherini, Hien, Cabal; Faraoni, Abildgaard, Tameze, Lazovic; Ngonge, Braaf; Djuric – All.: Zaffaroni

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Dawidowicz, Doig, Duda, Henry, Hrustic, Lasagna, Magnani, Veloso, Verdi




L’Atalanta dura un tempo poi esce di scena: e la Salernitana si prende la vittoria nel recupero.

SERIE A, TRENTACINQUESIMA GIORNATA

SALERNITANA-ATALANTA 1-0: LA DECIDE CANDREVA NEL RECUPERO

Salerno: la salvezza della Salernitana potrebbe essere arrivata aritmeticamente oggi, il settimo posto matematico dell’Atalanta purtroppo no. Per l’Atalanta poteva essere sicuro almeno il settimo posto, che varrebbe almeno la Conference, se l’Inter vincerà la Coppa Italia, ma il punto che manca alla squadra di Gasperini l’ha visto sfumare in extremis oggi, con il rimpianto di non aver sfruttato il dominio del primo tempo e quello di essere arrivata a questa sfida, e poi ai suoi momenti decisivi, con gli uomini contati e le energie prosciugate.

GASP PUNTA SU DUVAN: scelte confermate per il Gasp che fa di necessità virtù tra squalifiche e infortuni: davanti gioca Zapata (Højlund parte dalla panchina), sulla fascia grande chance per Soppy mentre l’ex granata Ederson agirà con Pasalic alle spalle di Duvan. Nella Salernitana mister Paulo Sosa davanti punta su Piatek con il pericolosissimo Dia alle sue spalle mentre in difesa c’è l’ex Lovato.

ZAPATA SFIORA IL GOL: discreta cornice di pubblico nonostante il tempo uggioso all’Arechi in questa sfida in cui entrambe si giocano molto per i rispettivi obiettivi che prende il via in sostanziale equilibrio nelle prime battute con la Dea che mantiene di più la sfera e al diciottesimo va vicinissima al gol: gran galoppata di Soppy che crossa perfettamente sulla testa di Zapata che però manda fuori da ottima posizione.

EDERSON CI PROVA, VOLA OCHOA: gioca bene la squadra del Gasp che insiste e al ventisei va ancora vicino al vantaggio con un gran tiro dalla distanza dell’ex Ederson con Ochoa che vola e nega il gol a centrocampista atalantino. Poco dopo la mezz’ora irrompe un vero e proprio diluvio sull’Arechi con il campo che si fa pesantissimo: tuttavia l’Atalanta ha ancora una grande chance per sbloccarla a quattro dal riposo sempre con Duvan che manda fuori di pochissimo di testa dopo un ottimo cross di De Roon. Poco altro da dire per questo primo tempo che si chiude dopo un minuto di recupero con le due squadre ancora ferme sullo 0-0.

RIPRESA, ENTRA HOJLUND, SI INFORTUNA SOPPY: subito una novità dopo l’intervallo per il Gasp che inserisce subito Hojlund al posto di Pasalic per dare maggior spinta offensiva alla Dea in questa ripresa che prende il via con una nuova tegola in casa nerazzurra al terzo quando Soppy in un allungo di gioco si tocca dietro e cade a terra: altro infortuno sugli esterni per la Dea, e Gasp non può che mandar in campo Okoli per metterci una pezza.

DIA-PIATEK, CHE OCCASIONI!: al decimo l’Atalanta rischia tantissimo dopo un clamoroso pasticcio di Zapata che regala palla ai padroni di casa, Dia si ritrova una prateria davanti a se ma calcia alle stelle a tu per tu con Sportiello graziando letteralmente la Dea. Ancora la squadra di Sousa pericolosa tre minuti dopo a seguito di un cross in area che Sportiello smanaccia, poi arriva Piatek che manda alto anche lui da buona posizione.

CANDREVA GIUSTIZIA LA DEA: al ventesimo il Gasp cambia in avanti, inserendo Muriel al posto di Zapata ma quattro minuti dopo è costretto ad un’altra sostituzione perchè anche Djimsiti va KO e così Demiral deve entrar al suo posto in questa davvero sfortunata partita dei nerazzurri. Passano i minuti e la squadra del Gasp va sempre più a corto di energie mentre la Salernitana prende campo e inizia ad arrivar prima sui palloni e nel secondo dei cinque di recupero gela i nerazzurri: è il neo entrato Candreva a portare in vantaggio la Salernitana con una conclusione nell’angolino basso dopo un bel fraseggio con Piatek. Brutto colpo per la squadra del Gasp che aggiunge all’ennesima serie di infortuni anche la seconda sconfitta consecutiva mancando quel punto che le avrebbe garantito almeno il settimo posto con tre turni di anticipo; piazzamento che può comunque arrivare per una serie di risultati già in questo turno, oppure conquistando almeno un punto nelle prossime tre giornate: cosa che oggi, con il morale a terra, sembra quasi una impresa impossibile…