Altro che pancia piena: l’Atalanta ne fa tre al Toro e ora punta il terzo posto.

SERIE A, TRENTOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA-TORINO 3-0: DEA SUPER, TORO AL TAPPETO

Bergamo: insaziabile! Dopo il trionfo di Dublino, l’Atalanta non placa la sua fame: Scamacca, Lookman e Pasalic travolgono il Toro con i ragazzi di Gasperini che superano il Bologna al quarto posto a -2 dalla Juve terza che potrà provare a sorpassare vincendo il recupero della settimana prossima con la Fiorentina.

DEA COL TRIDENTE DI COPPA: Gasp non molla neanche il campionato con l’obiettivo di puntare al quarto/terzo posto. Formazione con tantissimi titolari e qualche variazione rispetto a Dublino: Toloi in difesa e Carnesecchi tra i pali oltre a Pasalic in mezzo al posto di Ederson infortunato ma in panchina con i compagni; sugli esterni c’è Holm con Zappacosta. Nel Toro, infortunio dell’ultimo minuto per Milinkovic, in porta c’è Gemello mentre davanti l’ex Zapata è affiancato da Pellegri con Ricci alle loro spalle.

IL TORO OMAGGIA I CAMPIONI: picchetto d’onore da parte del Toro all’ingresso della Dea in campo per celebrare i vincitori della Europa League al meglio in questo match che, ambizioni di classifica dei nerazzurri a parte, conta molto per i Granata che puntano ad un posto in Conference League l’anno prossimo e che inizia su ritmi davvero molto bassi per una ventina di minuti abbondanti di gioco, poi CDK al ventiquattro si libera al limite dell’area e tira con scarsa precisione.

SCAMACCA-LOOKMAN, DEA SUL 2-0: quattro minuti dopo però il belga trova la precisione quando serve Scamacca, che si gira e lascia partire un diagonale che supera Gemello e porta la Dea sull’1-0. Dopo aver preso gol il Toro, che sin li aveva tenuto comunque discretamente il campo, accusa il colpo: la squadra di Gasp non pare voler affondare più del dovuto e resta in controllo del match. Poi, a quattro dal riposo Lookman, servito al centro dell’area si libera per il tiro con una serie di finte, poi tira alto. Il grande protagonista della notte di Dublino però colpisce a due minuti dal gong con CDK che apre per Pasalic al centro dell’area e conclude, Gemello controlla maluccio e sulla respinta Lookman mette in rete il 2-0, risultato con cui la Dea va a riposo dopo un minuto di recupero.

nessun cambio dopo il riposo e la ripresa inizia con la prima occasione per il Toro con Pellegri che mette al centro, ma Carnesecchi esce in tuffo e devia. Al settimo De Ketelaere va via sulla linea di fondo e crossa al centro per Scamacca che mette in rete ma si alza la bandierina del guardalinee poichè il pallone controllato da CDK era uscito. Sempre CDK al quindicesimo si libera per andare al tiro, ma il suo diagonale è preda di Gemello.

PASALIC FA TRIS DAL DISCHETTO: poi è il turno di Ruggeri e Hien in campo per Djimsiti e Holm. Poi Lookman mette in rete al ventunesimo ma l’arbitro annulla un po’ misteriosamente per un fallo precedente. Il nigeriano avrà poi modo di rifarsi al ventitreesimo quando si guadagna calcio di rigore per un pestone in area dell’ex Tameze: dal dischetto va Pasalic che non sbaglia e firma così il tris della squadra del Gasp.

SIAMO QUARTI (PER ORA!): alla mezz’ora escono anche Scamacca e De Ketelaere ed entrano Tourè e Miranchuck, nel frattempo ennesimo gol annullato a Lookman che scatta in fuorigioco e segna vanamente. Nei cinque finali entra anche Rossi tra i pali al posto di Carnesecchi e si esibisce subito in una gran parata sulla conclusione di Ilic a colpo sicuro a ridosso dei tre di recupero. C’è poco altro da raccontare, se non che il triplice fischio finale fa arrampicare fino al quarto posto l’Atalanta che avrà addirittura l’occasione domenica prossima, in caso di vittoria nel recupero con la Fiorentina, di chiudere questa fantastica stagione al terzo posto. Vincere aiuta a vincere e crescere, con quella coppa li che brilla nel cuore di tutti noi tifosi.




Le pagelle di Atalanta-Bayer L.

ALL.: GASPERINI 10: missione compiuta. Ha fatto l’impossibile, ha realizzato sogni che qualche annetto fa nemmeno il più folle tifoso avrebbe mai immaginato. Grazie Maestro, per sempre nella storia della Dea! 

MUSSO 7: impegnato mezza volta ad inizio ripresa, si fa trovare pronto in una gara che lo ha visto clamoroso spettatore non pagante. È parecchio sua questa coppa, che ha giocato praticamente sempre da titolare, dimostrandosi spesso decisivo in barba alle tante (spesso ingiuste) critiche di questi anni in nerazzurro. 

DJIMSITI 8: partita perfetta, coronamento di una stagione silenziosa ma spaziale. Uno dei grandi leader meno pubblicizzati di altri di questa squadra. Capitano della grande notte, alza lui la coppa al cielo. Applausi!

HIEN 8: si mette in tasca anche il terribile attacco del Bayern che ieri sera è stato annientato dalla potenza della Dea e dalla sua retroguardia. Mostruoso. 

KOLASINAC 9: un tempo da autentico eroe, a lottare su ogni pallone. Ha voluto esserci ad ogni costo, arrendendosi di fatto solo al ritorno del fastidio muscolare che lo costringe al cambio in avvio di ripresa. Gigante! (SCALVINI 8: c’era qualche timore dopo le ultime prestazioni non al top. Spazzate via: entra al meglio nel loop della gara e non fa rimpiangere il compagno sostituito).

ZAPPACOSTA 8: dal suo piedino parte l’assist magico al primo gol di Lookman che spiana la strada all’incredibile trionfo. (HATEBOER 7: meritata gloria anche per lui, tra i pochi superstiti della prima Atalanta di Gasp con cui entra anche lui di diritto nella storia nerazzurra)

EDERSON 9: che partita! Festeggia come meglio non poteva la prima convocazione nella nazionale brasiliana dimostrando ancora una volta di essere un pilastro del centrocampo nerazzurro.

KOOPMEINERS 8: partita da incorniciare anche per lui, devastante li in mezzo ad annientare la temibile squadra di Alonso.

RUGGERI 7.5: qualche errorino un po’ da brividi, poi però prende fiducia con il passare dei minuti e le gambe non tremano più (TOLOI sv: giusta passerella per il capitano in campo e fuori di questa squadra!).

DE KETELEARE 6.5: probabilmente il meno extraterrestre di questa serata spaziale per la Dea. Tutto sommato la sua prova non è stata per nulla negativa anzi, ha dato anche lui il suo importante contributo verso il trionfo finale (PASALIC 7: mezz‘oretta buona in campo a dar una mano ai compagni e stringere i denti quando necessario. Bravo!).

SCAMACCA 7.5: ti aspetti un suo gol, invece qualcun altro ha pensato bene di farne tre, l’ultimo dei quali proprio grazie ad un suo assist. Sente un po’ il peso di questa partita in avvio ma poi riesce a venir fuori e tirar dritto verso il traguardo. Seconda coppa in due anni (conference League vinta con il West Ham lo scorso anno) ma stavolta da vero protagonista. Leone! (TOURÈ sv: entra negli ultimi minuti poi si può godere la festa insieme ai compagni).

LOOKMAN 10: l’uomo dei sogni. Tripletta in una finale europea, roba che probabilmente non avrebbe immaginato nemmeno lui. Partita capolavoro di questo ragazzo che trova l’acuto più importante della sua carriera nella partita che porta lui e l’Atalanta nella storia. Leggenda! 




Atalanta, finalmente torna il sorriso: vince 2-0 a Lecce e stacca il pass per la Champions League!

SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA

LECCE-ATALANTA 0-2: CDK E SCAMACCA FIRMANO IL BLITZ

Lecce: l’Atalanta è in Champions League! I gol di De Ketelaere e Scamacca a inizio ripresa regalano a Gasperini la partecipazione alla prossima coppa dalle grandi orecchie e cancellano un po’ della delusione per la sconfitta in coppa Italia di mercoledi e si prepara alla finale di Europa League col Bayer Leverkusen di mercoledì a Dublino.

EL BILAL-SCAMACCA DAVANTI: formazione con diversi cambi da parte del Gasp (oggi squalificato, in panchina Gritti) che va a caccia dei tre punti per blindare il posto nella prossima Champions League. Tra i pali tocca a Musso, in difesa gioca il baby Bonfanti mentre in mezzo c’è Scalvini con Pasalic e davanti la coppia El Bilal-Scamacca con Miranchuk alle loro spalle. Nei padroni di casa, mister Gotti propone il tridente offensivo composto da l’ex Piccoli, Krstovic e Dorgu mentre in mezzo c’è l’esordio da titolare per il giovane Berisha.

DUE OCCASIONI PER PARTE IN AVVIO: pioggia e vento sul Via del Mare all’ingresso delle squadre in campo, ci sono anche una cinquantina di tifosi nerazzurri giunti in Salento a spingere la Dea in questo match che inizia e al quarto primo squillo dell’Atalanta con Miranchuk sulla trequarti, la conclusione del russo è parata da Falcone. Tre minuti dopo Touré vede bene per Pasalic che conclude da distanza ravvicinata, ma Falcone d’istinto salva il Lecce. Poi i salentini sono pericolosi due volte nel giro di pochissimi istanti: prima il lancio di Gallo per Piccoli che calcia di prima, il tiro finisce tra le braccia di Musso; subito dopo, rapita verticalizzazione di Krstovic, ancora per Piccoli che calcia sul primo palo, e Musso para deviando in corner.

SCAMACCA PERICOLOSO: al diciottesimo destro potente di Scamacca dal limite, Falcone para ma non riesce a trattenere il pallone, lo salva Baschirotto che allontana. Alla mezz’ora ci prova Krstovic che da destra attraversa l’area orizzontalmente cercando spazio per il tiro ma Bonfanti è attento e chiude bene. A cinque dal riposo Zappacosta rientra sul destro e calcia, la respinta della difesa pugliese gli rimanda il pallone sul piede da cui fa partire un tiro potente che sfiora il secondo palo. Al quarantacinque Dorgu va a segno ma scatta oltre la linea di difensori atalantini e il gol viene giustamente annullato. Un minuto di recupero e si va al riposto: tante occasioni ma zero gol.

RIPRESA, CDK ENTRA E SEGNA: subito due cambi dopo il riposo per il Gasp che inserisce CDK e Ederson al posto di Tourè e Zappacosta per una ripresa in cui l’Atalanta prima rischia tantissimo su una ripartenza di Piccoli che mette in mezzo per Krstovic che manda alle stelle il possibile vantaggio salentino e, sulla azione successiva passa con CDK subito protagonista di una grande ripartenza e il belga, una volta in area, supera Falcone con uno splendido pallonetto che vale l’1-0 atalantino.

SCAMACCA DI TESTA RADDOPPIA: tempo cinque minuti e l’Atalanta allunga ancora sugli sviluppi di un calcio d’angolo dove spunta la testa di Scamacca che anticipa tutti e infila ancora la porta salentina per il 2-0 della Dea. Tre minuti dopo i nerazzurri vanno ancora dalla bandierina con Hien che ci prova con un colpo di testa e palla fuori di poco. Poi altri tre cambi a breve distanza con Djimsiti, Adopo e Bakker che entrano al posto di Scamacca, Pasalic e Bonfanti.

SI TORNA IN CHAMPIONS LEAGUE: nel finale c’è spazio anche per una gran parata di Musso che nega il gol dell’ex a Piccoli, poi non resta che attendere con il sorriso il triplice fischio finale che arriva dopo tre di recupero. L’Atalanta centra un obiettivo prestigioso qualificandosi con una (due in realtà) giornate di anticipo alla prossima Champions League a tre anni di distanza dall’ultima partecipazione. Missione compiuta, ora c’è mercoledì ed una finale europea da giocarsi con serenità per cercare una grande, grandissima impresa in questa già positiva stagione. Carica!!!




L’Atalanta è sempre una meraviglia: batte anche la Roma e mette mezzo piede in Champions!

SERIE A, TRENTASEIESIMA GIORNATA

ATALANTA-ROMA 2-1: CDK-SHOW, CHAMPIONS VICINA

Bergamo: dominante, devastante e padrona; che poi rischia di complicarsi incredibilmente la vita ma che poi alla fine la porta a casa con grandissimo merito. L’Atalanta batte 2-1 la Roma grazie alla doppietta di De Ketelaere (inutile il rigore di Pellegrini nella ripresa) e rafforza il quinto posto che vale un posto nella prossima Champions; se la Dea vincerà a Lecce sabato prossimo ne avrà anche la certezza matematica. Nel mezzo però la finale di Coppa Italia di Mercoledì contro la Juve per cercare di portar a Bergamo un trofeo che manca da tanti, troppi anni.

GASP CON CDK-SCAMACCA: per la sfida champions con la Roma il Gasp punta davanti su CDK e Scamacca mentre in mezzo ci sono Koop ed Ederson con Pasalic a ridosso delle punte. Dietro c’è De Roon con Hien e Djimsiti. Nella Roma, out Dybala, Spinazzola e con Abrahm non al top, De Rossi davanti punta su Lukaku con El Sharaawy e Baldanzi larghi e gli ex Cristante e Mancini in mezzo ed in difesa.

PIU’ ATALANTA IN AVVIO: ennesimo pienone allo Stadium per spingere la Dea in queste ultime fatiche che valgono una intera stagione tra campionato e coppe a partire dalla sfida di stasera che comincia con al quarto il primo avviso dei nerazzurri alla Roma: prima una deviazione fortuita di un difensore e Svilar, sorpreso, mette in angolo sui cui sviluppi c’è il colpo di testa di Scamacca che va fuori di poco.

CDK BUM-BUM, DEA SUL 2-0: match tutto sommato tranquillo fino al quarto d’ora, poi la squadra del Gasp mette il turbo. Al diciottesimo De Ketelaere prende la palla sulla fascia sinistra si accentra lascia sul posto l’ex Mancini e con un tiro preciso sul palo lontano la mette alle spalle di Svilar che nemmeno si tuffa; due minuti dopo altra bella azione corale con Koopmeiners che semina il panico in area giallorossa e mette al centro, pallone smarcante ancora per CDK che mette facilmente in rete il gol del 2-0.

MONOLOGO NERAZZURRO: la Roma resta stordita dal terribile uno-due dei ragazzi del Gasp che rischiano di dilagare: al trentasette Scamacca ruba un pallone a metà campo e serve ancora De Ketelaere che si libera in area e tira fuori di poco; poi sempre il belga centra il palo un minuto dopo dopo l’ennesimo acuto. In chiusura di primo tempo c’è tempo per un altro legno (colpito da Koop su punizione), un miracolo di Svilar su un colpo di testa di Hateboer e una conclusione di Pasalic che esce di un soffio. Si val al riposo dopo un minuto di recupero con la Dea sul 2-0.

RIPRESA, ALTRE OCCASIONI PER LA DEA: si riparte dopo il riposo con Gasp che non apporta modifiche al suo undici in campo con la gara che riparte sulla falsa riga della prima parte con i nerazzurri a creare occasioni, senza però capitalizzare: prima con Ederson (parata di Svilar), poi con Scamacca (conclusione da fuori potente, fuori di un nulla) l’Atalanta va vicina al tris. Poi i primi cambi con Scamacca, Ruggeri e CDK che escono ed El Bilal, Zappacosta e Lookman in campo al loro posto.

PELLEGRINI RIAPRE TUTTO DAL DISCHETTO: al quarto d’ora De Roon ci prova da fuori con la palla che anche stavolta esce di un soffio. Poi un minuto l’olandese è protagonista nella propria area di un contrasto con Abrham: per l’arbitro è rigore per gli ospiti (molto molto dubbio) e che Pellegrini dal dischetto non fallisce riaprendo incredibilmente il match.

TRE PUNTI E MEZZO PIEDE IN CHAMPIONS: la prende male il Gasp (che viene anche ammonito per proteste in occasione del rigore) che a ridosso della mezz’ora cambia ancora inserendo Scalvini al posto di Pasalic mentre inizia ad esserci lavoro anche per Carnesecchi che respinge bene un tentativo da fuori ancora di Pellegrini al trentunesimo. Momento di maggior pressione dei giallorossi che a sette dal novantesimo ci provano ancora: Lukaku, controlla e calcia ma c’è Carnesecchi in presa bassa. Ma il finale è ancora tutto della Dea che tra il novantesimo e i quattro di recupero sfiora il tris con Koop due volte e poi anche Miranchuk (tutte conclusioni fuori di un soffio ma che tengono aperto il discorso). Finisce 2-1, l’Atalanta mette un bel piede e mezzo nel posto che vale la prossima champions League ed arriva come meglio non si può alla finale di mercoledì contro la Juve che vale la Coppa Italia: quel trofeo che Bergamo sogna, e probabilmente merita, da tanto, troppo tempo.




In rimonta, con qualche affanno: l’Atalanta ribalta la Salernitana e aggancia il quinto posto.

SERIE A, TRENTACINQUESIMA GIORNATA

SALERNITANA-ATALANTA 1-2: SCAMACCA E KOOP A SEGNO

Salerno: quinti, con qualche sofferenza di troppo. L’Atalanta aggancia la Roma al quinto posto in classifica all’inizio della settimana che porta proprio allo scontro diretto in campionato domenica con i giallorossi. Nel mezzo, ovviamente, la semifinale di Europa League di ritorno con il Marsiglia che vale il pass per una storica finale europea; intanto però la Dea vince a Salerno pur con qualche affanno di troppo ed in rimonta. La rete di Tchaouna lancia gli uomini dell’ex Colantuono, ma nella ripresa i gol di Scamacca e Koop rimettono le cose a posto e fissano il punteggio sul 2-1 finale.

POCHI CAMBI PER GASP: turnover ai minimi termini per il Gasp che gioca con buona parte dei titolari la sfida dell’Arechi. de Roon scala in difesa con Hien e Scalvini mentre davanti tocca a Miranchuk agire alle spalle di Scamacca e Lookman. Nella Salernitana, l’ex Colantuono sceglie tra i pali Fiorillo con davanti Ikwuemesi di punta con dietro Fazio al centro della difesa con Pirola e Pasalidis.

TCHAOUNA SORPRENDE LA DEA: l’orario abbastanza improbo e la situazione non certo rosea dei padroni di casa non portano un gran pubblico all’Arechi per questo match che ha importanza solo per i ragazzi del Gasp che iniziano bene con un paio di occasioni per Lookman e Miranchuk non concretizzate e invece i padroni di casa che passano al primo affondo: al sedicesimo Tchaouna scatta sul filo del fuorigioco con una bella azione personale mette alle spalle di Carnesecchi l’1-0 per la Salernitana. 

DEA TIMIDA, SOLO LOOKMAN CI PROVA: l’Atalanta prova a reagire: al ventitre Scamacca, mette una bella palla al centro per Lookman che però mette fuori anche se di poco. A dieci dall’intervallo ancora Salernitana pericolosa: Tchaouna scappa in contropiede, uno contro quattro difensori atalantini, riesce a liberarsi per il tiro e a ottenere un calcio d’angolo. Poco altro da dire di questo (brutto) primo tempo della Dea che va al riposo clamorosamente sotto all’Arechi.

RIPRESA, SCAMACCA TROVA IL PARI: ne cambia subito tre Gasp dopo il riposo: entrano CDK, Ruggeri e Koop per Scalvini, Ederson e Miranchuk ma al secondo è la Salernitana ancora pericolosa con Tchaouna da fuori, Carnesecchi riesce a respingere. Poi, finalmente, suona la sveglia in casa Dea: al quarto Lookman si libera in area ma a colpo sicuro mette a lato ma al decimo il pareggio arriva grazie al bell’assist di Pasalic di testa per Scamacca che in scivolata anticipa il difensore e mette in rete il pareggio.

KOOP FIRMA IL SORPASSO: il gol del pari ridà maggior serenità alla squadra del Gasp che vede la possibilità del sorpasso e la trova sei minuti dopo con Koopmeiners che da oltre 20 metri piazza un tiro teso nell’angolo lontano e non da scampo a Fiorillo: 2-1 per la Dea! Un paio di minuti dopo Scamacca va vicino alla doppietta personale, con il suo diagonale fuori di pochissimo.

QUALCHE RISCHIO, MA E’ VITTORIA!: il vantaggio libera mentalmente la squadra nerazzurra che però rischia al venticinquesimo: si salva l’Atalanta con un salvataggio sulla linea di Hateboer su tiro ravvicinato di Weissman che manda i campani a un passo dal pareggio. Risponde la squadra del Gasp con un colpo di testa di Lookman che Fiorillo respinge in angolo. Ultimo brivido a due dal novantesimo quando Tchaouna è ancora pericolosissimo, fa fuori mezza difesa nerazzurra ma poi tira fortunatamente altissimo: quattro di recupero ancora e il triplice fischio finale regala tra punti importantissimi alla classifica nerazzurra. Ora si può pensare a giovedì, ed a quell’appuntamento con la storia, Marsiglia permettendo.




Un gol per tempo, e l’Atalanta va: Empoli al tappeto, la Dea avvicina il quinto posto.

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

ATALANTA-EMPOLI 2-0: A SEGNO PASALIC E LOOKMAN

Bergamo: terza vittoria consecutiva tra campionato e coppa per una Dea che sale a quota cinquantasette in classifica e vede la Roma (quinta) più vicina e arriva con la giusta carica alla importantissima e storica semifinale di Europa League di giovedì con il Marsiglia. La squadra del Gasp sblocca il match nel finale di primo tempo con un rigore procurato da El Bilal (con l’ausilio del Var) e finalizzato da Pasalic; nella ripresa subito il raddoppio di Lookman che chiude la partita dopo sei minuti di gioco con il Nigeriano che sfiora anche la doppietta poco dopo.

EL BILAL ANCORA TITOLARE: seconda da titolare per Tourè dopo la buona prova con gol a Monza; giocherà in avanti insieme a Lookman con Miranchuk alle loro spalle. Dietro rientra Scalvini mentre sulle corsie ci sono Zappacosta e Ruggeri. Nell’Empoli, mister Nicola può contare sugli ex Pezzella, Grassi e Cambiaghi in mezzo per cercare con l’unica punta Niang di impensierire la difesa nerazzurra.

DUE SQUILLI IN AVVIO: ennesimo sold out allo Stadium per cercare di spingere la Dea anche in campionato dove i nerazzurri cercano punti preziosi per cercare un nuovo posto in Europa anche nella prossima stagione in questo match che comincia con al quarto Tourè che gira di testa verso la porta ma manda alto; l’Empoli risponde al nono con un tentativo (sempre di testa) di Fazzini e la palla che finisce fuori.

PASALIC LA SBLOCCA DAL DISCHETTO: succede davvero poco fino a quattro dalla mezz’ora quando Pasalic batte una punizione per Djimsiti, che di testa mette fuori. L’Empoli si vede alla mezz’ora in ripartenza, con Cacace murato da Hien al momento di concludere. Al trentanovesimo l’episodio che accende la partita: l’ex Pezzella in area anticipa El Bilal pronto a colpire ma con un evidente pestone; il Var a quel punto richiama l’arbitro che va a rivedere l’azione e decreta il penalty per l’Atalanta. Dal dischetto va Pasalic e non sbaglia portando avanti la Dea a tre dall’intervallo. L’Atalanta pare più brillante dopo il gol, ne secondo dei tre di recupero Tourè accelera ma Miranchuk non sfrutta al meglio l’ultima occasione di un primo tempo che si chiude sull’1-0 per i nerazzurri.

RIPRESA, LOOKMAN FA SUBITO 2-0: parte forte la squadra del Gasp dopo l’intervallo e al sesto arriva il raddoppio: Lookman stoppa la palla di schiena a centrocampo, supera Bereszynski e si lancia a rete facendosi oltre 40 metri e, arrivato in area, scarica in porta un bel tiro rasoterra che supera Caprile e vale il 2-0 per i ragazzi del Gasp. All’undicesimo triplo cambio in casa nerazzurra: entrano Kolasinac, Hateboer e Ederson, escono Djimsiti, Ruggeri e De Roon.

TRE PUNTI PER AVVICINARE L’EUROPA: al quattordici grande finta di Lookman che disorienta il difensore e il suo diagonale finisce di poco a lato, con deviazione in corner di un difensore toscano. Pochi minuti dopo tocca a Miranchuk sfiorare il tris con un colpo di testa da buona posizione ma parato agilmente da Caprile. Poi ci prova anche l’Empoli con l’ex Kovalenko che gira di piede e colpisce solo l’esterno della rete. Dentro nel finale anche CDK e Koop per Miranchuk e Lookman ma la sostanza non cambierà più. Quattro di recupero senza rischiare e l’Atalanta si porta a casa i tre punti, accorcia su chi sta davanti (Roma e Bologna) e anche su chi insegue (Napoli). Con il sorriso di questa settimana perfetta e la testa giusta si può iniziare a guardare verso Marsiglia…




Senza il brivido non è Atalanta: vince a Monza ma nel finale rischia la beffa clamorosa

SERIE A, TRENTATREESIMA GIORNATA

MONZA-ATALANTA 1-2: CDK E EL-BILAL FIRMANO LA VITTORIA

Monza: un gol per tempo, solita prestazione di livello, col lusso di tenere un bel po’ di titolari in panchina: l’Atalanta passa a Monza 2-1, con le reti di De Keteleare e Tourè (Maldini per i padroni di casa che poi rischia il clamoroso bis a pochi secondi dalla fine) e sale al sesto posto a una sola lunghezza dalla Roma che deve recuperare giovedì i restanti minuti della gara con l’Udinese in trasferta e lunedì affronta il Bologna. Ritrova il sorriso anche in campionato la Dea che mercoledì si gioca con la Fiorentina l’accesso alla finale di coppa Italia ripartendo dall’1-0 dell’andata per la Viola.

PRIMA DA TITOLARE PER EL BILAL: cambia parecchio il Gasp anche per via dei tanti impegni ravvicinati: in difesa c’è Toloi, sulle fasce Holm e Bakker mentre davanti CDK agisce alle spalle di Lookman e El Bilal alla sua prima da titolare con la maglia della Dea. Nel Monza, mister Palladino si affida davanti a Djuric con un trio di ex atalantini a centrocampo: Colpani, Pessina e Gagliardini.

MONZA INSIDIOSO IN AVVIO: serata fredda al Brianteo, oltre duemila gli atalantini arrivati in motorino (come fatto già la scorsa stagione) in Brianza a spingere la Dea in questo importante match di campionato che inizia dopo il minuto di silenzio in ricordo del giovane Mattia Giani, giocatore di eccellenza toscana, tragicamente scomparso per un malore in campo la scorsa settimana: al secondo si vede subito la squadra di casa con un cross di Zerbin da destra, il pallone attraversa l’area nerazzurra senza deviazioni.

EL BILAL PERICOLOSO: la sveglia poi suona anche per i nerazzurri: all’ottavo Kolasinac sale dalla sinistra e calcia, dopo la respinta di Di Gregorio poi arriva Lookman che però manda alto. Un minuto dopo Holm apre in profondità per Touré che colpisce di testa da ottima posizione ma manda la palla fuori. Al quarto d’ora CDK protesta per un fallo subito in area di rigore, Raimondi dalla panchina se la prende un po’ troppo e viene allontanato dal direttore di gara.

CDK LA SBLOCCA PRIMA DELL’INTERVALLO: poco prima della mezz’or problema al polpaccio destro per Holm che lascia il campo zoppicando, al suo posto entra Hateboer. Il Monza si vede al trentasei con una doppia occasione: prima ci prova Zerbin con una botta da fuori area, sulla respinta di Carnesecchi arriva Colpani, e la palla finisce sull’esterno della rete. Al quarantesimo CDK ci prova ma è bravo Di Gregorio a mettere in corner. Quattro minuti dopo l’ex Milan stavolta non sbaglia su cross di Lookman dalla bandierina la sua testa è vincente anticipando l’ex Gagliardini e batte Di Gregorio. Gol importante per la squadra di Gasp che chiude così avanti la prima frazione che andrà in archivio dopo tre di recupero con i nerazzurri sull’1-0.

RIPRESA, UNA OCCASIONE PER PARTE: si riparte dopo il riposo con Ruggeri subito in campo al posto di Bakker e con Di Gregorio sugli scudi al quinto dopo una bella conclusione di Lookman respinta in corner dal portiere del Monza. Poi la squadra di Palladino al nono è pericolosa con l’ex Gagliardini che manda di testa alto un cross in area nerazzurra. Al diciassette dentro anche Koop al posto di CDK e, cinque minuti dopo anche De Roon e Djimsiti al posto di Ederson e Toloi con quest’ultimo che aveva accusato un problema fisico.

EL BILAL RADDOPPIA: al ventiquattresimo leggerezza di Pasalic in copertura, palla a Pessina che manda alto da ottima posizione e grazia i suoi ex compagni. Passato lo spavento, l’Atalanta decide che è il momento di allungare: bella ripartenza veloce di Lookman che dialoga alla perfezione in area con El-Bilal che riceve palla e insacca il gol del raddoppio.

MALDINI ACCORCIA, IL PALO CI SALVA: il Monza a quel punto si ritrova una montagna da scalare, ma si rende pericolosa con Djuric che viene murato da De Roon al momento del tiro al trentaduesimo; poi l’Atalanta inizia ad arretrare troppo, Gasp si arrabbia in panchina perchè avverte il pericolo. E a due dal novantesimo il Monza accorcia con una azione personale di Daniel Maldini che si accentra dalla sinistra e scarica il destro che Carnesecchi non riesce a prendere. 1-2 a ridosso dei cinque di recupero che si concludono con un incredibile brivido per i nerazzurri quando ancora Maldini sfiora la doppietta personale con un tiro che si stampa in pieno sul palo e poi rotola lungo tutta la linea di porta e finisce sul fondo, in corrispondenza con il fischio finale. Vince l’Atalanta, che ritrova il sorriso anche in campionato ma rischiando di buttar incredibilmente alle ortiche negli ultimi minuti una vittoria che non è praticamente mai stata in discussione.