ATALANTA-TORINO 1-5: pesantissima sconfitta per i nerazzurri, che giocano bene e passano in vantaggio con Denis per poi subire il pareggio su rigore di Rolando Bianchi (ingenuo fallo di Bonaventura in area) pochi minuti dopo. Nella ripresa è ancora la squadra di Colantuono a spingere e sfiorare il vantaggio fino al gol, inaspettato, di Gazzi da calcio d’angolo che stordisce i nerazzurri che subiscono altri tre gol nel giro di una decina di minuti e chiudono con parziale pesantissimo che li relega alla seconda sconfitta consecutiva in un clima davvero surreale allo stadio in una partita davvero emblematica.
Bergamo: il passo falso di Catania da lasciarsi alle spalle, la ricerca di più punti possibili da metter in cascina prima della sosta per le nazionali nelle prossime due partite: l’Atalanta prova a riprendere la corsa ed aspetta il Torino al Comunale in un match per due squadre che hanno fame di punti, mattoni importanti per costruire la salvezza per granata e nerazzurri.
Sfida tra zavorrate: il match è anche il confronto tra due delle squadre che sono partite con la penalità per via degli strascichi delle vicende estive del calcioscommesse: due punti in meno per l’Atalanta, uno invece per il Torino ma le due formazioni sono state bravissime a mettersi già alle spalle la zavorra e trovarsi entrambe a cinque punti in classifica.
De Luca titolare: quattro cambi rispetto all’Atalanta che ha perso a Catania per mister Colantuono con Peluso che rientra, insieme a Bonaventura e De Luca promosso titolare in avanti al fianco di Denis; sul fronte ospite attenzione all’ex Bianchi, Cerci e Brighi nella squadra di Ventura.
Spinta nerazzurra: si osserva un minuto di silenzio prima dell’avvio del match per la scomparsa nei giorni scorsi della mamma del presidente granata Urbano Cairo. Ci provano gli ospiti in avvio con un paio di iniziative di Cerci a vuoto, poi l’Atalanta si fa vedere al quarto con Denis, ben pescato in area, che tenta di girarsi con la palla che sbatte sulla difesa ospite e Cazzola che conclude sul fondo. Collisione aerea tra Manfredini e Lucchini nel tentativo di colpir di testa la sfera al settimo, nulla di grave per i due difensori. De Luca fa girar un buon pallone per Denis al nono, tentativo di pallonetto dell’argentino che finisce tra le braccia di Gillet.
Ciga sulla traversa: altra buona opportunità per i nerazzurri al dodicesimo con la bella discesa di Peluso che crossa in area a la difesa ospite che si chiude in corner sui cui sviluppi va Moralez al cross, senza che nessuno riesca ad intervenire. Risposta granata al quarto d’ora, conclusione di Gazzi da fuori con parata a terra di Consigli. Qualche minuto di fiacca e poi il brivido lo fa correre Sgrigna ai tifosi nerazzurri con una velenosa conclusione al ventesimo che colpisce l’esterno della rete con Consigli sulla traiettoria della sfera. Punizione interessante per i nerazzurri al venticinquesimo che De Luca si guagna subendo fallo da Ogbonna ai limiti dell’area di rigore e Cigarini centra la traversa con una precisa traiettoria che scende leggermente in ritardo e centra il montante.
Denis a bersaglio: il forcing nerazzurro viene premiato a ridosso della mezz’ora quando sugli sviluppi di un corner in cui il pallone finisce a Cazzola che lo rimette in mezzo di testa ad uno smarcatissimo Denis che, sul filo del fuori gioco, fa secco Gillet e porta avanti la squadra di Colantuono.
Ingenuità-Jack: ospiti che, dopo il gol incassato, provano a rimettere in piedi il match con un paio di iniziative pericolose di Sgrigna ed una clamorosa di Santana su cui Consigli ci mette i guantoni in uscita, con i nerazzurri che arretrano troppo il baricentro e, il castigo, arriva a poco dalla gioia per il vantaggio: ingenuo fallo di mano in area nerazzurra di Bonaventura, inevitabile la decisione dell’arbitro che concede il tiro dal dischetto agli ospiti che vanno a realizzare con Rolando Bianchi il punto del pareggio che, di fatto, rovina quanto di buono costruito fin qui da Denis e compagni.
Traversa, atto secondo: sul finale di prima frazione è costretto al cambio mister Colantuono con Matheu che rileva l’infortunato Manfredini. Fallo di Ogbonna su Denis nel minuto di recupero concesso dall’arbitro ai limiti dell’area di rigore granata con Denis che va in battuta e centra la seconda traversa di giornata per i nerazzurri. Sulla conclusione dell’azione si chiude il primo tempo del Comunale con il punteggio di 1-1 davvero da mangiarsi le mani per l’Atalanta.
Porta stregata: passato l’intervallo, si riprende con gli stessi giocatori che hanno chiuso la prima parte di gara ed un’Atalanta che prova a premere nuovamente il piede sull’acceleratore: un errato disimpegno di D’Ambrosio offre palla a Bonaventura che calcia a giro da fuori ma la sfera finisce lontana dall’incrocio dei pali. Risponde il Toro con una conclusione di Cerci deviata in corner sui cui sviluppi ne nasce un nuovo tiro dalla bandierina dalla parte opposta ed un colpo di testa di Ogbonna che finisce alto. De Luca va in gol al nono, ma è palese la posizione di fuorigioco dell’ex attaccante del Varese; sul ribaltamento di fronte è ancora Cerci pericoloso andando a concludere da fuori con Consigli che devia in corner.
Gazzi amari…: tenta un cross dal fondo Peluso al quarto d’ora e la traiettoria della palla diventa velenosissima e Gillet deve deviare in corner con i pugni: dalla bandierina mischia in area e nerazzurri ad un passo dal gol con la palla che passa davanti alla porta granata senza che nessuno riesca nella deviazione vincente. Contropiede pericoloso degli ospiti due minuti dopo, Raimondi è costretto a deviare in corner e, dalla bandierina, spunta la testa di Gazzi che mette in rete il gol dell’incredibile vantaggio ospite.
Stevanovic-choc: stranezze del calcio, in una partita giocata in maniera quasi impeccabile, l’Atalanta si trova a dover rimontare dopo aver dominato il match e, la beffa pare non aver fine quando, due minuti dopo il gol di Gazzi, il Toro va al cross da destra con Cerci e la bordata al volo di Stevanovic è imprendibile per Consigli e gli ospiti vanno addirittura sul 3-1: paradossale.
Anche D’Ambrosio: affiliamo il pallottoliere, potrebbe servirci in questa paradossale partita dei nerazzurri: arriva il ventottesimo, corner da destra, sbuca D’Ambrosio che è liberissimo e batte Consigli di testa ed i gol del Toro salgono addirittura a quattro.
Bianchi, ex spietato: aveva segnato il punto del pareggio, decide di infierire nuovamente sulla sua ex squadra Rolando Bianchi, lanciato a rete con una difesa nerazzurra ai limiti del pachidermico e lesto a far secco Consigli e mettere dentro la rete della doppietta personale e portare i suoi sul 5-1.
Corsi e ricorsi storici: volendo farci del male, ed occupare il tempo che resta al fischio finale, potremmo andar a ricercare una scoppola di simili proporzioni in una sfida con l’Udinese dell’allora Atalanta guidata da Giovanni Vavassori. Un pomeriggio davvero brutto anche quello, con le difficoltà di una squadra che non sono comunque paragonabili a quelle di oggi, con Denis e compagni che hanno giocato a tratti anche bene la partita, andando a cercare il gol ma rischiando davvero troppo in fase di ripartenza degli ospiti, letali a colpire i nerazzurri in un quarto d’ora tremendo che sono diventati un tremendo incubo per un’Atalanta che esce a testa bassa, abbacchiata e triste. C’è tanto da lavorare, per recuperare soprattutto la testa di questi ragazzi che sono incappati in uno dei più brutti pomeriggi della recente storia atalantina. Rialzarsi e restare uniti, le parole d’ordine della prossima settimana in cui bisognerà arrivare al meglio alla sfida di domenica all’ora di pranzo con la Roma, onde evitare altre brutte giornate come quella odierna.