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SERIE A, TRENTOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA-SASSUOLO 3-1: L’ENNESIMA RIMONTA PER FINIRE L’OPERA E PRENDERSI IL TERZO POSTO

Tutto vero amici, tutto vero: ce ne andiamo in Champions League. La musichetta che chi come me ha sentito allo stadio a fine partita non era uno scherzo di fine stagione ma assoluta realtà. I ragazzi del Gasp conquistano così un incredibile terzo posto in campionato a cui si aggiunge la prima, storica, partecipazione alla coppa delle big d’Europa a cui l’Atalanta avrà il grande onore il prossimo anno di poter partecipare. Per arrivare a questo, la Dea si regala l’ultima, incredibile rimonta stagionale contro un Sassuolo che scappa per primo con Berardi (che poi si fa pure cacciare a fine primo tempo) e poi si far riacciuffare e superare dai gol di Zapata nella prima frazione e da quelli del Papu e Pasalic nella ripresa che valgono la grande impresa dei ragazzi del Gasp. 3-1, per una stagione che, partita dalla delusione di Copenaghen, finisce con il trionfo di questi ragazzi che regalano l’ennesima favola da poter costruire la prossima stagione.

Reggio Emilia: trascinata dal suo uomo simbolo Gomez (due assist e un gol questa sera), l’Atalanta salta l’ultimo ostacolo e va in Champions per la prima volta in 112 anni di storia: la truppa del Gasp conquista nella notte magica del Mapei il terzo pass consecutivo per l’Europa delle ultime tre stagione, ma il prossimo autunno Papu e compagni se la potrebbero vedere con colossi del calibro di Barcellona e Real per provare a regalare a Bergamo e la sua gente l’ennesima favola da poter un giorno raccontare.

SASSUOLO DA BATTAGLIA: primo tempo bello, equilibrato e nervoso. L’Atalanta deve fare la partita e si butta subito avanti, ma il Sassuolo non ha nessuna intenzione di assistere alla festa altrui e si dimostra osso duro: l’avvio però è per il ragazzi del Gasp che sciupano subito una buona chance con Freuler (pallone dello svizzero finito fuori di un nulla) mentre il Papu arretra molto per allontanarsi da Magnanelli e cercare l’imbucata per Ilicic o Zapata. Al quarto d’ora poi, due occasioni in pochi secondi per la Dea: prima Pegolo respinge male con i pugni su Ilicic e bene con i piedi su Gomez. Ma proprio nel momento di maggiore spinta dell’Atalanta arriva l’1-0 ospite: discesa di Lirola sulla destra, palla a Duncan che di tacco libera Berardi che conclude e manda il pallone che sbatte sul palo alla destra di Gollini.

ZAPATA RIMETTE LE COSE A POSTO: la Dea accusa il colpo, il Papu, sempre lui, prova a riorganizzare il gioco ma i due esterni non paiono subito al top della brillantezza e l’azione comincia e finisce quasi sempre per vie centrali, dove Demiral è un muro che si fatica a superare. Il pari però arriva a dieci dalla fine sugli sviluppi di un angolo di Gomez da sinistra, Zapata colpisce male, Bourabia riprende e tira addosso al colombiano che riprende e segna; il successivo controllo della Var certifica che non c’è colpo di mano, ma di petto. Al quarantaquattro Gomez sfiora il gol da fuori, poi nell’azione successiva tocca a Gosens angolare troppo.

RISSA NEL FINALE, ESPULSO BERARDI: la partita si guasta incredibilmente con una rissa nel finale del tempo: tutto nasce da un contrasto Magnanelli-De Roon (ammoniti entrambi) con l’olandese che cade a terra; saltano i nervi, Pegolo viene trattenuto a fatica così come Berardi che si prende il rosso diretto dopo esser andato alla ricerca di un nuovo contatto con il numero quindici nerazzurro. Nel frattempo dagli altri campi le notizie dicono che il Milan vince, l’Inter no e l’Atalanta è in Champions quando va negli spogliatoi.

RIPRESA, IL PAPU FIRMA IL SORPASSO: nonostante l’uomo in meno De Zerbi lascia due uomini in avanti (Boga e Locatelli) dopo l’intervallo, ma per forza di cose il Sassuolo è meno pericoloso. Nel frattempo l’altalena di notizie dai campi fa salire l’adrenalina al Mapei: arriva la notizia del gol dell’Inter che manda l’Atalanta in Europa League, poi la Spal con il Milan: e la Dea è di nuovo in Champions. A quel punto però Gomez decide che l’Atalanta non dovrà più affidarsi alla radiolina per capire il proprio destino e sistema le cose: da De Roon a Ilicic, respinta corta di Pegolo, il Papu mette dentro con uno scavetto di destro: lo stadio esplode e ora i risultati che arrivano dagli altri campi non interessano più.

PASALIC METTE IL SIGILLO FINALE: a quel punto inizia a muoversi qualcosa sulla panchina nerazzurra, e Gasperini inserisce Pasalic per Masiello al diciassettesimo: e il croato va a chiudere la partita, di testa, su delizioso cross del Papu, mai come oggi ispiratissimo. Fiato sospeso per l’attesa convalida della rete del 3-1 per un guasto al Var: oltre quattro minuti di attesa poi il gol è confermato. A quel punto inizia la festa sugli spalti mentre in campo c’è tempo per vedere il secondo giallo al frastornato Magnanelli che lascia così i suoi in nove uomini negli ultimi scampoli di un match che ormai non ha più molto da dire.

CHAMPIONS… ECCOCI!: ancora qualche minuto e altri cinque successivi di recupero e poi i 17mila arrivati da Bergamo cominciano a saltellare e far festa per una notte che si annuncia interminabile da Reggio Emilia fino a Bergamo dove i nerazzurri sono attesi per la festa in pieno centro città. La Dea ed i suoi tifosi aprono gli occhi e si risvegliano terzi in classifica e con un pass in mano per la prossima Champions League al termine di questa incredibile stagione. Che altro dire di più? Prepariamo i passaporti, l’Europa ci aspetta per l’ennesima, grande avventura! GRAZIE RAGAZZI!!!!

IL TABELLINO:

ATALANTA-SASSUOLO 3-1 (primo tempo 1-1)

RETI: 19′ Berardi (S), 35′ Zapata (A), 53′ Gomez (A), 65′ Pasalic (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini (90′ Rossi); Masiello (62′ Pasalic), Djimsiti, Palomino; Castagne, de Roon, Freuler, Gosens; Gomez (90′ Mancini); Iličić, Zapata – All.: Gasperini

SASSUOLO (4-3-1-2): Pegolo; Lirola (90′ Raspadori), Demiral, Ferrari, Rogerio; Bourabia, Magnanelli, Duncan; Locatelli (59′ Djuricic); Berardi, Boga (85′ Sernicola) – All.: De Zerbi

Arbitro: Doveri (Roma).

NOTE: gara di andata: Sassuolo-Atalanta 2-6 – spettatori: 17mila circa – ammoniti: 38′ Ilicic (A), 45′ de Roon (A), Rogerio (S), 48′ Ferrari (S) – espulsi: 45′ Berardi (S), 83′ Magnanelli per somma di ammonizioni – recuperi: 3′ p.t. e 5′ s.t.

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