ATALANTA-GENOA 0-1: la squadra di Colantuono incappa nella sconfitta consecutiva cedendo tra le mura amiche al Genoa di Del Neri che si prende l’intera posta in palio grazie ad un gol di Bertolacci nel finale di primo tempo. Dopo una prima frazione davvero poco convincente, i nerazzurri vanno a caccia dal gol del pari ma le grandi parate di Frey nel finale negano a Denis e compagni la gioia del gol ad un’Atalanta comunque ben lontana della squadra capace di battere Napoli ed Inter. La classifica rimane comunque buona, ma urge un cambiamento di rotta per evitare brutte sorprese.
Bergamo: il pomeriggio autunnale del Comunale accoglie la quattordicesima di campionato dove i ragazzi di Colantuono affrontano uno strano fanalino di coda, partito con ben altre ambizioni in avvio di stagione: il Genoa, allenato dal grande ex Gigi Del Neri che grandi cose ha fatto da queste parti in due annate davvero indimenticabili. Ma oggi il passanto andrà messo alle spalle, a Denis e compagni serve ripartire dopo lo stop di Firenze, una sconfitta da cancellare il prima possibile e riprendere alla svelta il filo del discorso verso la salvezza.
Tocca a Cazzola: senza lo squalificato Cigarini tocca a Cazzola in mezzo al campo con Moralez e Denis che voglion provare a far male al Grifone in avanti, e proprio negli ospiti attenzione al rientrante Vargas e Borriello con Immobile inizialmente dirottato in panchina.
Andamento lento: la prima conclusione del match è operata dagli ospiti con un tiro di Borriello da fuori al nono, la palla sfila sul fondo con Consigli che era sulla traiettoria. Allarga un po’ troppo il braccio Jankovic in un contrasto di gioco al quarto d’ora, il giocatore ligure rimedia il cartellino giallo. Ospiti ancora pericolosi al diciottesimo quando Raimondi perde malamente un pallone e la sfera arriva a Bertolacci che conclude con un diagonale deviato in corner da Manfredini con la sfera che sibila vicino al palo. Non è decisamente un primo tempo dai ritmi indiavolate, le due squadre si annullano praticamente a vicenda, con gli ospiti che ci provano con qualche idea in più di un’Atalanta che fatica a farsi vedere dalle parti di Frey.
Qualche sussulto: viene annullato un gol a pochi minuti dalla mezz’ora a Maxi Moralez dopo una bella combinazione con Denis, il piccolo attaccante nerazzurro appare scattare sul filo del fuorigioco. Peluso mette in mezzo per Denis al trentesimo, il Tanque colpisce alto di testa sopra la traversa. Combinazione veloce tra Schelotto, Moralez e Denis al trentatreesimo con la palla del primo per il cross del secondo al Tanque nerazzurro che colpisce ancora alto di testa.
Dal corner… a Bertolacci: l’Atalanta guadagna corner al quarantesimo ma i ragazzi di Colantuono si cimentano in un emblematico tentativo di schema dalla bandierina regalando, di fatto, palla agli ospiti che ripartono e vanno a segno grazie al traversone basso dalla trequarti destra di Sampirisi, Manfredini in acrobazia devia la palla di destro, ma il tocco si trasforma in un assist perfetto per Bertolacci che conclude e beffa Consigli trafitto sulla sua destra portando gli ospiti in vantaggio.
A riposo tra le proteste: il primo tempo si trascina così fino al termine dei due minuti di recupero concessi dall’arbitro con le proteste dei ragazzi di Colantuono che reclamano per una trattenuta in area di Sampirisi su Bonaventura proprio a pochi secondi dallo scadere della prima frazione che si chiude con gli ospiti avanti di un gol.
Dentro la Zanzara: riparte il match dopo l’intervallo con gli stessi ventidue del primo tempo; nerazzurri che caricano a testa bassa, andando alla ricerca del gol del pari ma è il Genoa ad andare per primo alla conclusione con Borriello, che in acrobazia conclude sul fondo dopo un bell’assist di Vargas. Colantuono prova a cambiar lo scacchiere dei suoi in campo ed inserisce al decimo De Luca al posto di uno Schelotto poco convincente quest’oggi.
Maxi spreco: scatta in velocità sul filo del fuorigioco Maxi Moralez al tredicesimo, salta Frey in uscita ma poi non riesce a trovar la forza per metter dentro a porta quasi sguarnita e l’argentino si cimenta in un cross preda del portiere del Genoa.
Raimondi, questione di centimetri: occasione di Moralez a parte, la sensazione è che manchino le idee ai nerazzurri, e l’assenza di Cigarini in mezzo al campo pesa come un macigno nello scacchiere di mister Colantuono. Recupera un bel pallone Peluso al ventesimo in azione di rimessa, ma il tentativo di passaggio a De Luca in area non riesce e l’azione sfuma. Al ventiduesimo dagli sviluppi di un corner la palla arriva sui piedi di Raimondi che conclude in spaccata con la sfera che esce sibilando vicino al palo; altra buona opportunità per i nerazzurri di raddrizzare la partita. Esce Carmona al venticinquesimo per l’esordio stagionale di Radovanovic.
Anche Parra nel finale: alla mezz’ora, De Luca conclude di testa alla mezz’ora, la sfera finisce fuori non molto distante dal palo. Va alla conclusione da fuori anche Radovanovic, ma il tiro è debole e preda facile di Frey. Entra anche Parra per Bonaventura al minuto trentaquattro in occasione di un corner su cui si avventa Denis di testa e Frey è prontissimo alla deviazione ancora in calcio d’angolo sui cui sviluppi l’azione sfuma.
Uomo-ragno Frey: provano l’assalto finale i ragazzi di Colantuono in un match che pare davvero stregato e dove serve davvero tanto cuore per raddrizzare il match; viene espulso Moretti per doppia ammonizione tra gli ospiti dopo un fallo su Moralez al quarantunesimo che genera una punizione che però i nerazzurri non finalizzano al meglio. Incredibile parapiglia al novantesimo con Frey chiamato a due parate incredibili, prima sulla conclusione di Denis, poi sul tentativo di Raimoni: due autentiche prodezze che tengono in piedi gli ospiti mentre rimangono solo quattro minuti di recupero ai ragazzi di Colantuono in cui non succederà più nulla degno di nota. Se la ride Gigi Del Neri al fischio finale, il suo Genoa fanalino di coda tira un brutto abbaglio alla sua ex Atalanta che incassa la seconda sconfitta consecutiva: dopo tante belle soddisfazioni, due improvvisi stop sintomo di una continuità un po’ alternata di Denis e compagni.