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SERIE A, VENTESIMA GIORNATA

UDINESE-ATALANTA 0-0: CARNESECCHI E I LEGNI CI SALVANO

Udine: alla fine è un punto d’oro. Già, perchè è abbastanza innegabile che a mangiarsi le mani di questo 0-0 è l’Udinese e non la Dea che, anzi, ringrazia Carnesecchi prima e i legni poi che evitano ai nerazzurri di essere sotto già alla fine del primo tempo. Nella ripresa poi il ritmo non cambia, le occasioni sono pari a zero e solo nel finale un lampo dell’ex Samardzic chiama alla gran parata il portiere di casa: ma quando il primo tiro in porta arriva al minuto novantaquattro capisci che, forse forse, il punto di oggi va più che bene.

GASP CON CDK-LOOKMAN: per la sfida di Udine, il tecnico Gasperini lancia Scalvini in difesa dall’inizio con Djimsiti e Kolasinac mentre davanti punta su CDK e Lookman con Pasalic alle loro spalle; sulle fasce Bellanova e Zappacosta. Nell’Udinese, mister Runjaic deve rinunciare a Lucca per squalifica e davanti punta su Thauvin e Sanchez con Pajero in mezzo al campo mentre dietro c’è Kristensen.

giornata di sole ma piuttosto fredda ad Udine dove sono circa milletrecento i tifosi nerazzurri giunti a spingere la Dea per questa sua prima uscita del 2025 che inizia dopo il minuto di silenzio per Fabio Cudicini, indimenticato portiere di Milan e Roma, soprannominato ragno nero, morto all’età di 89 anni nei giorni scorsi. Ritmo basso e spezzettato in avvio, poche emozioni con le due squadre che si studiano ma non osano.

DJIMSITI OUT, CARNESECCHI SUPER: al ventesimo ci prova la squadra di casa con Thauvin al tiro dal limite, palla fuori di poco. Poi Ehizibue e Djimsiti a terra poco dopo: i due si sfiorano di testa in un contrasto di gioco, ha la peggio il difensore della Dea che rimedia un turbante in testa ma è costretto al cambio con Hien che entra al suo posto. Alla mezz’ora i padroni di casa spingono di più e l’Atalanta ringrazia Carnesecchi che si supera sul colpo di testa ravvicinatissimo di Bijol e salva il risultato.

I LEGNI SALVANO LA DEA: la squadra di Gasp fatica tantissimo contro la fisicità dei friulani e non riesce praticamente mai a rendersi pericolosa. Il contrario dell’Udinese che fa venire un doppio spavento alla Dea a pochi minuti dal riposo quando Sanchez devia verso la porta di testa e colpisce il palo, sulla respinta sempre Sanchez spara una bordata che finisce sulla traversa a porta praticamente vuota; poi l’azione continua con un colpo di testa di Lovric ma in qualche modo la difesa nerazzurra e Carnesecchi spazzano. Solo miracolosamente la Dea chiude sullo 0-0 la prima frazione che si chiude dopo tre di recupero.

RIPRESA, CAMBIA POCHINO: si riparte con Kossounou in campo al posto dell’ammonito Scalvini in difesa, seconda mossa del Gasp che arriva in questa ripresa dove al secondo minuto errore di Hien nel retropassaggio che costringe Kolasinac al fallo dal limite su Sanchez: sugli sviluppi della punizione per fortuna la sfera finisce alta.

L’EX SAMARDZIC PUNGE NEL FINALE: al quarto d’ora dentro anche l’ex Samadzic e Zaniolo per Lookman e Pasalic ma l’attesa svolta non vuole saperne di arrivare con il match congelato ed emozioni davvero sotto zero. A dieci dalla fine tocca anche a Brescianini entrar in campo al posto di CDK per il finale di partita dove la Dea prova a cercar di far vedere qualcosa: con Samardzic che offre una bella palla in area per la testa di De Ketelaere che però non ci arriva, poi ancora l’ex Udinese al quarto di recupero impegna Sava con una gran conclusione che il portiere friulano deve mettere in corner il primo, vero tiro in porta della Dea in questa partita. Finisce 0-0, e va più che bene così per quanto visto oggi.

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