SERIE A, TRENTACINQUESIMA GIORNATA: gran partita dei nerazzurri che battono 2-0 la Fiorentina e conquistano, con tre giornate di anticipo, la matematica salvezza: di Denis, in avvio di partita e Bonaventura, ad inizio ripresa, le reti che sigillano la vittoria atalantina senza dimenticare la prodezza di Andrea Consigli che, a metà ripresa, neutralizza un penalty generosamente concesso agli ospiti e che Jovetic ha fallito. Missione compiuta per un’Atalanta che compie un vero e proprio capolavoro dopo una tribolata stagione passata più ad osservare quel che si scriveva sui giornali piuttosto quanto di bello ha fatto questo gruppo andando a caccia di una incredibile quanto strameritata salvezza.
Bergamo: ultima curva, traguardo dietro l’angolo; curioso luogo comune per Atalanta e Fiorentina in vista del match mette di fronte proprio i nerazzurri di Colantuono ed i viola di Delio Rossi per la quart’ultima di campionato con un occhio, o meglio un orrecchio, a quel che la radiolina comunicherà da Lecce dove dalla sfida tra i salentini ed il Parma potranno iniziare i fantomatici calcoli per capire se Denis e compagni potranno già festeggiare.
Diamo i numeri: l’Atalanta potrebbe già essere salva se batte la Fiorentina (il Genoa, sconfitto nell’anticipo delle 12.30 dal Bologna finirebbe a -9 con i nerazzurri avanti negli scontri diretti), in caso di pareggio per la truppa di Colantuono, per festeggiare la salvezza il Lecce dovrebbe perdere. Numeri e cabala a parte, per l’Atalanta è importante mantenere alta la concentrazione proprio per evitare problemi in un campionato in cui i nerazzurri hanno costruito un vero e proprio miracolo partendo con la terribile zavorra di 6 punti di penalità che ha, di fatto, condizionato, tutta la stagione dei nerazzurri che oggi sarebbero a ben quarantanove punti in classifica e che, invece, sono “solo” quarantatre: quota che permette di stare tranquilli, ma con qualche punticino ancora la salvezza sarebbe cosa certa.
Ed è subito Tanque: ci sono Lucchini e Cazzola in formazione per sostituire gli squalificati Stendardo e Cigarini nell’undici di Colantuono che davanti conferma Moralez e Denis per cercare di far male ai viola ch hanno in Jovetic il vero estro e pericolo numero uno: nonostante una stagione con diversi infortuni il giovane attaccante viola rappresenta una delle insidie maggiori per la difesa atalantina. Parte molto bene l’Atalanta che mette subito alle corde gli avversari e prova a spingere: al secondo minuto Bellini fa spiovere un pallone in area ma la sfera finisce direttamente sulla parte superiore della traversa. Al decimo i ragazzi di Colantuono sbloccano la partita dopo una bella azione che porta Cazzola al cross per Denis che, solo davanti a Neto, non in fuorigioco, insacca di testa il punto dell’1-0 per gli orobici.
Pericoli viola: la Fiorentina, che arriva da un aprile super (vittorie in casa di Milan e Roma), abbozza subito una reazione provando ad alzare il baricentro nel tentativo di creare qualche grattacapo alla difesa atalantina: al diciassettesimo azione viola simile a quella che ha portato al gol di Denis ma Peluso + bravo a toccare di testa e la palla va sul fondo in corner. Proteste viola per un sospetto fallo di mano di Lucchini (in mischia) al ventiduesimo, ma il tocco dell’ex difensore della Samp pare involontario. Fallo di mano di Bellini al limite dell’area e punizione per i viola alla mezz’ora che, fortunatamente, finisce con un nulla di fatto. Nerazzurri che faticano ad impostare azioni utili per cercare di colpire la Fiorentina in contropiede ma, allo stesso tempo, ritmo del match che scende con l’avvicinarsi dell’intervallo che arriverà di li a poco dopo un minuto di recupero con le due squadre che vanno all’intervallo sull’1-0 a favore dell’Atalanta in virtù del gol di German Denis in avvio.
Jack va al raddoppio: opera il primo cambio Delio Rossi al rientro in campo delle due squadre con Salifu che prende il posto dell’acciaccato Berhami nell’undici della Fiorentina, mentre nessuna sostituzione da parte di mister Colantuono. Tema tattico che non pare cambiare, i viola mantengono palla ed i nerazzurri aspettano e ripartono ed al terzo minuto vanno al cross dal limite con Moralez per la testa di Denis che colpisce, però, troppo centrale tra le braccia di Neto. Dopo aver sprecato troppe occasioni per ripartire nel primo tempo, i nerazzurri decidono che è subito l’ora di fare le cose per bene: al quinto minuto una bella azione di Bonaventura genera una mischia in area viola: ci provano prima Denis, (bella parata di Neto), e poi Maxi Moralez con la palla che rimpalla sulla difesa viola e finisce sul piedino caldo di Giacomo Bonaventura che va a colpire subito al volo il pallone che si insacca nella porta della Fiorentina facendo esplodere il Comunale: l’Atalanta vola sul 2-0.
Cola-Schelotto show: siparietto curioso pochi minuti più tardi tra mister Colantuono e Schelotto, dopo un pallone perso in malomodo dal centrocampista atalantino, che richiama in panchina il Levriero nerazzurro per inserire al suo posto Raimondi. Ancora nerazzurri in contropiede nel frattempo con Moralez che si ritrova davanti al portiere Neto, lo scavalca con un pallonetto ma la difesa viola respinge sulla linea deviando in corner.
Lo scudetto di Andrea: se la salvezza rappresenta per l’Atalanta l’equivalente di uno scudetto, i campionati li si vince anche con un grande portiere e, una manona sull’impresa nerazzurra decide di mettercela ancora una volta Andrea Consigli al ventesimo quando l’arbitro concede penalty, (molto generoso), agli ospiti per una trattenuta di Raimondi su Acosty ed alla battuta si presenta Jovetic: tiro basso, sulla sinistra con il portierone atalantino che ci arriva e blocca la sfera con il boato dello stadio e la festa di tutti i giocatori intorno al numero uno atalantino: una parata che vale anche più di un gol che impedisce agli ospiti di riaprire il match e dimezzare lo svantaggio. Ferreira Pinto rileva nel frattempo uno stremato Bonaventura che esce tra gli applausi del Comunale e successivamente, poco dopo la mezz’ora, arriva anche il terzo cambio per Colantuono con l’inserimento di Gabbiadini per Maxi Moralez.
Boati da lontano: ghiotta occasione per Ferreira Pinto al trentaquattresimo che riceve palla in area e colpisce potente, ma troppo centrale, con Neto che respinge con i pugni a terra la bordata del brasiliano. Nel frattempo il Comunale ha occasione per far festa anche senza che Denis e compagni vadano a segno quando il tabellone luminoso scandisce nell’ordine i due gol del Parma a Lecce che avvicinano sempre più i nerazzurri alla matematica salvezza. Guadagna punizione dal limite Ferreira Pinto nel frattempo, con Denis che va alla battuta e la palla che sbatte sulla barriera viola e finisce in corner. Atalanta che chiude in attacco con la sgroppata di Raimondi al novantesimo che va sul fondo e crossa dove però non c’è nessun giocatore pronto a deviare la palla verso la porta.
E festa sia!!!: mentre i minuti di recupero saranno quattro, un gigantesco telone nerazzurro si issa su tutta la curva nord, rendendo incredibile il colpo d’occhio di un Comunale che inizia a far festa perchè la vittoria sulla Fiorentina taglia la testa anche alla matematica, fuga ogni paura, scaccia lontani, lontanissimi Lecce e Genoa e regala all’Atalanta una salvezza che, chiamatela prodigio, capolavoro, meraviglia o come vi pare a voi ma è forse la più bella che, in tanti anni di racconti nerazzurri, questo diario ha avuto il piacere di raccontarvi in un anno passato più a seguire le vicissitudini di quel che si diceva fuori, piuttosto che dentro dal campo, e mentre tanta gente preferiva gettare fango su questa squadra, su questi colori e questa società, l’Atalanta proseguiva dritta verso questo traguardo che arriva con sei punti di penalità sul groppone, con tre giornate di anticipo e con la speranza che ora, se giustizia deve esserci per un calcio migliore e pulito vi sia sentenza non solo per chi, come noi, ha già pagato (ed anche troppo), ma lo sia per un futuro migliore per questo sport e per tutti i suoi tifosi. Grazie a tutti, grazie Atalanta!