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SERIE A, SECONDA GIORNATA

ROMA-ATALANTA 3-3: RIGONI ESORDIO COL BOTTO, DOPPIETTA!

Posticipo spettacolare all’Olimpico, subito sotto con il gol di Pastore, l’Atalanta si scuote e mette alle corde la Roma per tutto il primo tempo segnando tre gol con Castagne e la doppietta di un superRigoni. Nella ripresa la Roma accorcia subito con Florenzi, i nerazzurri non pungono più in contropiede come in precedenza e Manolas nel finale trova il punto del definitivo 3-3 per un match emozionante e giocato alla grande dai nerazzurri con molte seconde linee in campo. E adesso, testa al Copenaghen.

Roma: nella capitale per il secondo posticipo del lunedì di fila in altrettante partite sin qui disputate, l’Atalanta affronta la Roma padrona di casa conscia che il match di importanza “capitale” non è quello di stasera ma lo sarà giovedì in Danimarca nel ritorno del playoff di Europa League contro il Copenaghen che vale un posto ai gironi di coppa. Diventa così un po’ surreale che quella di questa sera (contro una squadra di assoluto spessore e qualità che in estate ha comprato tanto per puntare alla Champions e anche qualcosa in più) diventi quasi una partita secondaria per la truppa del Gasp, e la formazione iniziale lo dimostra ampiamente.

SCATTA L’ORA DI RIGONI: dopo un po’ di pre-tattica della vigilia, il tecnico nerazzurro attua il suo ampio turn-over in vista giovedì lanciando titolari dal primo minuto Rigoni (in coppia con Zapata in avanti), Valzania e Pessina oltre ad Ali Adnan sulla fascia al posto di Hateboer; dietro c’è spazio per Mancini, e Djimsiti con Palomino che recupera; nella Roma i fari sono sul grande ex Cristante, acquistato in estate dai giallorossi che davanti hanno mezzi e qualità per far male con giocatori come Dzeko (titolare) e Kluivert (in panchina).

PASTORE-TACCO, GOLLINI-LISCIO: buona la cornice di pubblico all’Olimpico, con circa una cinquantina di temerari tifosi nerazzurri giunti da Bergamo in un match che inizia e si sblocca dopo nemmeno un minuto quando Under mette in mezzo un pallone in area che Pastore gira col tacco, Gollini battezza la conclusione fuori e invece la palla sbatte sul palo e si insacca portando così avanti la Roma.

SIGNORI, LA DEA SALE IN CATTEDRA: il vantaggio giallorosso fa temere il peggio per un’Atalanta che, priva di molti titolari, è ora chiamata a dover addirittura recuperare: timori che i nerazzurri cancellano via iniziando ad imporre gioco e ritmo ad una Roma che inizia a non capirci più nulla: al sesto Rigoni prende palla e conclude, deviata in corner dalla difesa; poi ci prova anche Djimsiti ma Olsen è reattivo a mettere in calcio d’angolo nuovamente, poi Gollini stavolta è decisivo quando Under va a concludere e stavolta la risposta è pronta. Al ventesimo però l’Atalanta riacciuffa la squadra di casa con una gran giocata di Zapata, conclusione e palo centrato in pieno ma è prontissimo Castagne a mettere nel sacco il punto del meritatissimo 1-1.

RIGONI BUM-BUM, 3-1 ATALANTA!: trovato il pari, l’Atalanta non molla di un centimetro e mette la Roma sempre più all’angolo andando a ribaltare il match tre minuti dopo: Zapata manda al bar Manolas, lo salta e crossa in area per Rigoni che è un fulmine a superare il diretto marcatore e metter nel sacco il suo primo gol in serie A con una incredibile facilità: l’Olimpico rumoreggia, fanno festa solo i tifosi nerazzurri. L’argentino si scatena e, a tre dalla mezz’ora, è ancora lui a intercettare un lancio lento di Olsen, si accentra e fa partire un sinistro a giro fuori di poco. Niente di grave però per l’ex giocatore dello Zenit che continua il suo personalissimo show al minuto trentotto quando viene servito benissimo all’ingresso dell’area giallorossa e fa partire un sinistro imprendibile per il portiere giallorosso che può solo guardar la sfera finire ancora una volta in rete: 3-1 per una Atalanta a dir poco meravigliosa! Prova una timida reazione la Roma, che tuttavia è tutta in un tentativo su punizione di Kolarov dalla distanza che finisce ampiamente sopra la traversa a una manciata di minuti che finisce senza recupero e con i sonori fischi dell’Olimpico ad una Roma sin qui sovrastata da una grandissima Atalanta che chiude avanti 3-1 la prima frazione.

RIGONI ESORDIO DA SOGNO, DUE GOL ALL’OLIMPICO

RIPRESA, FLORENZI ACCORCIA: nessun cambio ad inizio ripresa da parte di mister Gasperini con il match che riprende dopo l’intervallo e con la Roma che prova a spingere da subito, specie dopo l’innesto di Kluivert in campo con il tecnico atalantino che risponde andando ad operare la prima sostituzione al quarto con Pessina che lascia il posto in campo ad Hateboer e, due minuti dopo, inserendo anche De Roon per un bravissimo Valzania oggi al suo esordio da titolare. Ridisegnata nell’intervallo da Di Francesco, la Roma ora preme maggiormente e le difficoltà aumentano per i nerazzurri la dietro ed al quarto d’ora Florenzi si libera bene della marcatura avversaria recuperando palla e poi calciando in porta un pallone che passa sotto le braccia di Gollini e riapre il match: 3-2.

MANOLAS NEL FINALE, 3-3: decide a quel punto di rinforzar ulteriormente gli ormeggi dietro il Gasp che va ad inserire Toloi dietro al posto di uno stremato Mancini; i nerazzurri prendono così le misure in maniera più oculata ad una Roma che resta comunque proiettata in avanti dando ampio spazio alle ripartenze nerazzurre che alla mezz’ora per poco non portano al quarto gol quando la conclusione di Zapata è respinta da Olsen anche se il Colombiano è apparso in posizione di fuorigioco. Il pari della Roma però arriva a sette dalla fine quando, sugli sviluppi di una punizione di Kolarov, Manolas aggira Castagne e trova la zampata che vale il pareggio, 3-3.

CHE SPETTACOLO QUESTA DEA, ORA IL COPENAGHEN: gli ultimi minuti di gara sono con il cuore in gola da ambo le parti, con ognuna delle due contendenti che pare in grado di poter segnare da un momento all’altro, ma invece è nel terzo dei quattro minuti di recupero che Castagne compie un intervento provvidenziale su Kluivert, lanciato a rete, che vale molto più del gol segnato da lui in precedenza. Il fischio finale del direttore di gara è quasi di disturbo ad un bellissimo match che in tanti avrebbero voluto veder continuare ancora. Finisce 3-3, dite quello che volete ma vedere giocare questa Atalanta è oggi uno spettacolo tale che va ben oltre un pareggio che, pur lasciando un pizzico di amaro in bocca, dimostra per l’ennesima volta come la forza di questa squadra non siano i singoli ma un gruppo in cui titolari e cosidette riserve sono in grado di tener testa a chiunque. E ora testa a Copenaghen, sperando che questa meraviglia nerazzurra possa continuare a brillare anche in Europa!

IL TABELLINO:

ROMA-ATALANTA 3-3 (primo tempo 1-3)

RETI: al 2’ p.t. Pastore (R), al 19’ Castagne (A), al 22’ e al 38’ Rigoni (A); al 15’ s.t. Florenzi (R), al 37’ s.t. Manolas (R)

ROMA (4-3-3) Olsen; Florenzi (dal 28’ s.t. Schick), Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante (dal 1’ s.t. Nzonzi), De Rossi, Lo. Pellegrini (dal 1’ s.t. Kluivert); Under, Dzeko, Pastore – A disposizione: Mirante, Fuzato, Juan Jesus, Marcano, Karsdorp, Lu. Pellegrini, Santon, Coric, El Shaarawy – All.: Di Francesco

ATALANTA (3-4-1-2) Gollini; Mancini (dal 19’ s.t. Toloi), Djimsiti, Palomino; Castagne, Valzania (dall’8’ s.t. De Roon), Pessina (dal 6’ s.t. Hateboer), Ali Adnan; Pasalic; Rigoni, Zapata – A disposizione: Berisha, Rossi, Masiello, Reca, Gosens, Freuler, Cornelius, Barrow, Gomez – All.: Gasperini

ARBITRO Fabbri di Ravenna

NOTE: spettatori: 41.725 – ammoniti: Nzonzi per gioco scorretto, Djimsiti e Toloi per gioco scorretto – calci d’angolo: 11-4 per la Roma – Recuperi: 0′ p.t. e 4’ s.t.

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