SERIE A, VENTISEIESIMA GIORNATA
PARMA-ATALANTA 0-0: ZERO IN TUTTO, EPPURE CI SI GIOCAVA MOLTO
Dopo quattro sconfitte consecutive l’Atalanta torna a far punti portando a casa un pareggio a reti bianche da Parma al termine di una gara che è parsa quasi una amichevole estiva. Eppure, contro un Parma sull’orlo del fallimento e sempre più ultimo in classifica ci si aspettava molto dai nerazzurri dopo l’avvicendamento in panchina durante la settimana che ha portato Edy Reja alla guida dell’Atalanta: pochissime le emozioni del match e, paradossalmente, sono gli uomini di casa ad aver cercato maggiormente la via del gol, fortunatamente peccando di precisione. Una delusione per chi si aspettava una scossa immediata nello zoppicante campionato dei nerazzurri che restano al quart’ultimo posto con la sola, magra, consolazione di allungare di un punto su Cagliari e Cesena attualmente terz’ultime. L’impressione è che per mister Reja ci sia molto da lavorare.
Parma: stranezze e bellezze del calcio: a fine primo tempo della gara con la Samp di una settimana fa pochi avrebbero scommesso ad una settimana come quella appena trascorso. Invece, il crollo nella ripresa, la rimonta subita, l’esonero di mister Colantuono e l’arrivo di Edy Reja a metà settimana ed il dubbio fino a venerdì se disputare o meno questa gara per i guai societari di un Parma che sta a pochi passi dal fallimento che significa, soprattutto, tante persone a rischio del posto di lavoro oltre che una escalation di fatti davvero sconcenrtanti che una città come Parma e la sua gente non meritano sicuramente. L’Atalanta si lascia così alle spalle un pezzo della sua storia recente come Colantuono e fa spazio così all’ex tecnico della Lazio che ritrova così la serie A dopo mesi di riposo e, a suo dire, diverse litigate con la moglie a causa della sua costante presenza a casa.
REJA SORPRENDE: pubblico certamente non delle grandi occasioni ma risultano abbastanza gremiti gli spalti del Tardini in un clima abbastanza surreale e con la presenza di circa trecento supporter atalantini giunti da Bergamo. Sorprende un po’ tutti il neo tecnico atalantino inserendo tra i titolari Boakye con Denis ed Emanuelson in corsia mentre in difesa c’è Masiello in mezzo con l’ex Benalouane con Migliaccio che torna titolare. Con quel che gli resta a disposizione dei suoi, Donadoni si affida al trio di attacco con Varela, Belfodil, Rodriguez con Gobbi e Mauri a dettar i tempi in mezzo al campo.
RITMO BALNEARE: avvio di gara a ritmi decisamente blandi con i padroni di casa che appaiono compatti e ordinati ed i nerazzurri che faticano a farsi vedere dalle parti di Mirante. Al diciannovesimo è Sportiello a compiere la prima parata della giornata in occasione di un corner per i ducali e la sfera arriva a Rodriguez che conclude di potenza senza sorprendere l’estremo difensore atalantino. Ancora la squadra di Donadoni si fa vedere due minuti prima della mezz’ora con una conclusione di Belfodil parata in due tempi da Sportiello.
DEA NASCOSTA: poche, pochissime tracce di Atalanta al Tardini, il Parma prosegue nella sua dignitosa partita ed alla mezz’ora mette i brividi a Sportiello con la conclusione rasoterra angolata di Mariga che sibila vicino al palo. La squadra di Reja si vede per la prima volta a dieci dalla fine del primo tempo quando Carmona si libera della marcatura dell’avversario e crossa per la testa di Pinilla che è però una telefonata per Mirante. E con questi ultimi telegrammi va così in archivio un primo tempo davvero soporifero che si chiude senza nemmeno un secondo di recupero con le due squadre inchiodate sullo 0-0.
RIPRESA-FOTOCOPIA: cambio su entrambi i fronti in avvio ripresa, tocca a D’Alessandro entrare al posto di Boakye nell’undici di Reja, c’è anche Coda nel Parma al posto di Mariga. Al quarto minuto il tecnico nerazzurro è costretto al secondo cambio inserendo Cherubin al posto di un acciaccato Benalouane. Al nono proprio il neo entrato D’Alessandro mette in mezzo un pallone invitante che Pinilla non colpisce di un nulla di testa. Di emozionante c’è davvero poco in questa ripresa, tant’è che spicca più l’allontanamento di mister Reja per aver varcato il limite dell’area tecnica al diciottesimo rispetto alle emozioni.
ALTRO CHE SCOSSA…: è davvero complicato per chi vi scrive poter raccontare una partita davvero avara di emozioni anche se è davvero molta la delusione per quella scossa mancata da parte di un’Atalanta che fatica persino a farsi vedere nella metà campo del Parma: al trentacinquesimo una iniziativa di D’Alessadro porta alla conclusione in diagonale su cui Mirante smanaccia e nessuno è pronto alla deviazione in porta con la difesa ducale che libera l’area e sul capovolgimento di fronte è Coda in scivolata a chiamar al colpo di reni Sportiello che devia in corner. Tocca al Tanque Denis al minuto trentanove entrar in campo al posto di Emanuelson per l’ultimo cambio a disposizione di mister Reja. Nemmeno il finale con i padroni di casa che restano in dieci per la doppia ammonizione a Rodriguez che lascia così il campo anzitempo consentono a Denis e compagni di trovare almeno mezza occasione degna di tal nome in una gara dove, senza tanti fronzoli, avrebbe persino meritato più il Parma che ha ormai ben poco da chiedere a questa disastrata stagione. Questione di appetito, quello dell’Atalanta è rimasto a Bergamo insieme ad una scossa tanto promessa in settimana ma per ora non pervenuta.
IL TABELLINO:
PARMA-ATALANTA 0-0
PARMA (4-3-3): Mirante; Santacroce, Mendes, Lucarelli, Gobbi; Mauri, Mariga (1’ st Coda), Nocerino (25’ st Galloppa); Varela (33’ st Lila), Belfodil, Rodriguez – A disposizione: Jacobucci, Bajza, Cassani, Prestia, Loda, Ghezzal, Palladino – All.: Donadoni
ATALANTA (4-3-3): Sportiello; Bellini, Masiello, Benalouane (5’ st Cherubin), Dramè; Carmona, Cigarini, Migliaccio; Emanuelson (40’ st Denis), Pinilla, Boakye (1’ st D’Alessandro) – A disposizione: Avramov, Frezzolini, Scaloni, Del Grosso, Baselli, Grassi, Rosseti, Gomez, Bianchi – All.: Reja
ARBITRO: Di Bello di Brindisi
NOTE: spettatori: 9mila circa – gara di andata: Atalanta-Parma 1-0 – ammoniti: Lucarelli e Rodriguez (P), D’Alessandro e Pinilla (A) – espulso Rodriguez per doppia ammonizione –