SERIE A, TRENTADUESIMA GIORNATA: impresa straordinaria dei ragazzi di Colantuono che vincono al San Paolo travolgendo il Napoli con le reti di Bonaventura (nel primo tempo), capitan Bellini e la rete di Carmona (nella ripresa). Il Napoli trova il pareggio momentaneo con Lavezzi tre minuti dopo la prima rete atalantina ma, nella ripresa, non può nulla contro un’Atalanta che disputa un secondo tempo ancor migliore del primo in cui certificano la vittoria con la rete del capitano ed il sigillo del cileno. Padroni di casa in dieci nell’ultimo quarto di gara in cui Denis e compagni vanno anche vicino al quarto gol colpendo un palo clamoroso ancora con Bonaventura. Grande passo verso la salvezza per un’Atalanta che riscatta alla grande il passo falso di sabato con il Siena e vola alla fatidica soglia dei quaranta punti in classifica.
Napoli: pare una piccola mission-impossible, le motivazioni e la voglia di combattere saranno fondamentali per non renderla tale: l’Atalanta sa che dopo la bruciante sconfitta con il Siena bisogna provare a rialzare la testa anche se la sfida non è certamente delle più abbordabili ma i nerazzurri hanno l’obbligo di provarci fino in fondo contro una squadra, il Napoli, che dopo l’eliminazione dalla Champions vive più di bassi che di alti e questa può essere la motivazione in più per Denis e compagni per tentare di sorprendere il San Paolo ed evitare il terzo scivolone consecutivo.
Ci vorrebbe SuperPippo: certamente nemmeno i precedenti paiono giocare a favore dei ragazzi di Colantuono: l’ultima vittoria nerazzurra a Napoli è lontana ormai anni, il lontano 1998 con gol di Nicola Caccia, ma il ricordo più bello è senza dubbio quello dell’exploit in terra campana dell’anno precedente quando con un gol di Pippo Inzaghi l’allora squadra allenata da Emiliano Mondonico sbancò il San Paolo e mise al sicuro la salvezza: davvero bei tempi…
Un occhio anche al Chievo: con un pensiero anche all’importante match di domenica al Comunale con il Chievo, il tecnico nerazzurro mischia un po’ le carte inserendo diverse novità in formazione: Bellini in difesa, Bonaventura in mezzo con Cazzola all’esordio da titolare, Denis che torna titolare assistito da Maxi Moralez; negli avversari occhio, neanche a dirlo ad Hamsik e Cavani su tutti in una squadra davvero temibile.
Parte il Napoli, segna Jack: il match inizia ed i padroni di casa provano a far girar palla sin da subito, cercando di stringere la squadra di Colantuono nella propria area di rigore senza portare però insidie paricolari alla porta di Consigli; i nerazzurri attendono e, alla prima ripartenza, sono già letali: bel contropiede di Moralez che serve Bonaventura e con un diagonale di sinistro batte De Sanctis portando i nerazzurri in vantaggio al San Paolo al decimo con il primo gol in serie A per il giovane centrocampista atalantino.
Nemmeno tre minuti, come al solito: quasi come in fotocopia con il match di sabato contro il Siena, i nerazzurri non riescono a gestire il vantaggio acquisito e, in poco più di tre minuti, si fanno raggiungere dagli avversari: bella azione personale di Lavezzi che entra in area sulla sinistra e salta la marcatura di Lucchini, la sua prima conclusione è respinta da Consigli, ma l’attaccante colpisce inesorabilmente nel secondo tentativo riportando al tredicesimo il match sull’1-1. Ci provano ancora i padroni di casa dopo aver raggiunto il pari con una punizione da lontano di Cavani e grande deviazione di Consigli sulla bordata centrale.
Ma l’Atalanta c’è: dovrà ricredersi chi pensava che, incassato immediatamente il pareggio, l’Atalanta sarebbe a quel punto crollata mentalmente: i nerazzurri si scrollano subito di dosso le preoccupazioni del caso ed incominciano a macinar gioco creando anche qualche buona chance. Al ventiduesimo ci prova su punizione Denis dalla lunga distanza e De Sanctis è costretto a respingere coi pugni, poi è Schelotto a tentar la conclusione (debole tra le braccia del portiere partenopeo), poi è Carmona alla mezz’ora a provarci da fuori area, De Sanctis blocca con sicurezza. Poco altro da segnalare nell’ultimo quarto d’ora di match che rimarrà in un primo tempo che, senza recupero, va così in archivio con le due squadre ferme sull’1-1.
Stesso copione: ripresa che incomincia senza cambi e le identiche formazioni che hanno chiuso la prima parte di gara; è ancora la squadra di Colantuono a provare a dettare i tempi in avvio di ripresa provando a fare gioco ed affrontando a viso aperto i partenopei. Ammonizione al nono per Fernandez per un brutto fallo su Peluso: dalla punizione seguente, nulla di fatto per i nerazzurri.
Capitano, mio capitano: prova e riprova, l’Atalanta fa fruttare la propria voglia di giocare e di credere nella possibile impresa e, quando i minuti sono tredici nella ripresa, i nerazzurri sorprendono nuovamente il San Paolo grazie alla bellissima azione che porta grande Schelotto ad offrire un assist al bacio per Bellini che anticipa De Sanctis in uscita e insacca con la difesa napoletana decisamente in bambola; il gol del capitano atalantino porta così la squadra di Colantuono sul 2-1.
Maxi di un nulla: i nerazzurri continuano a spadroneggiare, sfruttando anche le amnesie di un Napoli che, due minuti dopo il gol subito, regala a Moralez un pallone che l’argentino calcia dal limite e fa uscire di un nulla sul fondo andando vicinissimo al terzo gol atalantino. Uno stremato Schelotto deve lasciar il posto a Ferreira Pinto al diciottesimo quando Colantuono opera il primo cambio e carica il brasiliano a dare il tutto per tutto per la squadra.
Carmona, un missile per il tris: gioca davvero in scioltezza la squadra di Colantuono che, dopo esserci andata vicino con Maxi Moralez, va a trovare il gol dell’incredibile 3-1 quando i minuti sono ventitre: Carmona riprende con astuzia una corta respinta della difesa napoletana e, con un preciso destro da fuori area, fulmina De Sanctis nell’angolino alla sua destra mettendo le ali ad una incredibile Atalanta.
Follia Pandev: nervi a fior di pelle tra i padroni di casa dopo la terza rete atalantina e, sicuramente, la cosa più brutta del match la fa vedere Goran Pandev che va a commettere un brutto fallo su Maxi Moralez a palla lontana e costringe così l’arbitro ad estrarre il cartellino rosso diretto nei confronti del macedone che lascia così i suoi in dieci e sotto di due reti.
Jack sul palo: nerazzurri sempre più straripanti che, poco prima della mezz’ora, vanno vicinissimi alla quarta segnatura: da Moralez a Bonaventura che colpisce il palo alla sinistra di De Sanctis sfruttando anche una deviazione, sulla respinta diagonale di Ferreira Pinto fuori dallo specchio della porta. Al trentatreesimo Cazzola viene toccato duro da Inler, con l’ex giocatore della Juve Stabia che viene così sostituito da Mutarelli che torna così a vestire la maglia atalantina a distanza di molti anni.
Verso l’impresa: prova il pressing il Napoli, pur con l’uomo in meno, nell’ultima parte del match mettendola più sulla forza della disperazione che della lucidià mentre Colantuono opera anche l’ultimo cambio andando ad inserire Raimondi per un Bonaventura da applausi questa sera. Maxi Moralez va a un passo dal quarto gol (conclusione al volo che esce di un nulla) mentre il Napoli prova con Dzemahili ad andar a concludere al terzo dei quattro di recupero ma con la palla che sorvola la traversa: è questa l’ultima mezza chance di un Napoli che si avvicina alla resa quando, al novantaquattresimo il triplice fischio dell’arbitro certifica la straordinaria impresa di un’Atalanta che stravince al San Paolo una partita dominata dall’inizio alla fine e con una sola sbavatura che, fortunatamente, non è costata cara nel computo di un match che fa volare i nerazzurri a quota quaranta punti in classifica che, considerando l’exploit del Lecce a Catania, non fanno ancora cantar vittoria, ma sono certamente tre mattoni pesantissimi verso una salvezza che i nerazzurri si stanno guadagnando a suon di incredibili imprese come quelle di questa sera che io ho avuto il piacere di poter raccontare. Avanti tutta ragazzi, che impresa!