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SERIE A, UNDICESIMA GIORNATA: i nerazzurri piegano la formazione sarda dopo una partita segnata da pioggia e terreno pesante. Decisamente meglio la squadra di Colantuono che sfiora il gol in almeno tre occasioni con Denis nel primo tempo e centrano l’incrocio dei pali con Masiello in avvio di ripresa. Quando il match sembrava ormai indirizzato sul pareggio ecco, la zampata del bomber argentino che regala tre punti d’oro all’Atalanta e piega un Cagliari ordinato ma troppo riunciatario.

Bergamo: l’autunno di Bergamo con i suoi colori e la pioggia incessante che cade da giovedì sera è la cornice che prepara il match tra Atalanta e Cagliari: entrambe le formazioni arrivano da una sconfitta ed è alta, dunque, la voglia di riscatto dei ventidue in campo in un match che precede la sosta di due settimane prevista per gli impegni delle nazionali in vista delle qualificazioni agli europei del prossimo anno. Importante è, quindi, finire bene per poter lavorare durante lo stop dei campionati in maniera più serena.

Quaranta e quarantaquattro: se ormai da quaranta giorni i nerazzurri non vincono tra le mura amiche, sono invece quarantaquattro gli anni compiuti oggi dal mister dei sardi, Ficcadenti (auguri!). Moralez e Denis sarà la coppia di attacco di un’Atalanta che proverà a spingere contro un Cagliari pronto ad agire di rimessa, con il rientro di Conti a centrocampo.

Vicini alla Liguria: sotto gli occhi di tutti, in questi giorni, quanto successo a seguito delle forti pioggie che hanno

Toccante lo striscione in Curva Nord dedicato alle vittime dell'alluvione in Liguria

letteralmente devastato Genova e buona parte del territorio ligure. Il minuto di silezio prima del match è il doveroso omaggio alle vittime di quanto, talvolta, la natura con crudeltà porti via all’uomo che tenta di sovrastarla ottenendo solamente il risultato di fare del male a se stesso.

Bergamo tra i pali: la sfida particolare di giornata è quella tra i portieri delle due squadre in campo: Agazzi e Consigli sono infatti entrambi prodotti del vivaio atalantino, pronti oggi a darsi battaglia a difesa delle porte di due squadre di serie A: niente male come risultato per il sempre florido vivaio di Mino Favini.

Parti invertite: sono i sardi a mantenere di più il possesso della palla in avvio, con i nerazzurri che si rendono più pericolosi ma, curiosamente, su azioni di rimessa: bella serpentina di Moralez al quinto minuto, conclusione da fuori dell’argentino e pallone che finisce alto sopra la traversa. Due minuti più tardi Schelotto guadagna punizione che Cigarini pennella sulla testa di Denis la cui zuccata esce di un nulla con Agazzi che pareva in ritardo. Ancora Denis ha una buona palla da gestire all’undicesimo (errore di Ariaudo in fase di disimpegno), ma la palla fa la barba al palo e si spegne sul fondo.

Taccuino vuoto: se l’avvio del match poteva far ben sperare, con l’andare dei minuti la partita va spegnendosi sotto i colpi della pioggia e si scorre via fino alla mezz’ora con le due squadre che si annullano letteralmente, senza riuscire a creare azioni degne di tal nome e di poter essere riportate nel resoconto del cronista.

Provaci ancora Denis: nel nulla di un primo tempo davvero noioso, è ancora Denis ad avere una buona occasione dopo la mezz’ora: al trentaquattresimo bel traversone di Bonaventura e colpo di testa di Denis che, da buona posizione, mette ancora fuori di un nulla ed, un minuto più tardi, ancora l’argentino di testa chiama Agazzi al colpo di reni per metter in corner un pallone davvero pericoloso. Si chiude con il primo tiro in porta dei sardi firmato da Thiago Ribeiro (conclusione alta) la prima frazione di gara senza nemmeno un secondo di recupero: 0-0 tra Atalanta e Cagliari con almeno tre buone occasioni per i nerazzurri che, però, non sfondano.

Legno Masiello: riparte il match dopo l’intervallo senza cambi con gli identici ventidue del primo tempo in campo per la ripresa. Un minuto e mezzo sul cronometro e Masiello va alla conclusione dall’interno dell’area di rigore andando a centrare in pieno l’incrocio con un tiro potentissimo che ribatte in campo e finisce, addirittura, in rimessa laterale dalla parte opposta. I nerazzurri ricominciano con maggior voglia offensiva rispetto al primo tempo e provano a chiudere i sardi nella propria metà del campo andando alla ricerca dello spunto giusto per sbloccare il match.

Fuoco di paglia: sulla falsa riga del primo tempo, dopo un avvio discreto, anche per la ripresa il ritmo cala vistosamente, specie nella sua fase centrale dove le due squadre non riescono a prevalersi ed il risultato non si schioda dallo 0-0 con i sardi che provano a uscir dal guscio con più convinzione andando a concludere un paio di volte con Thiago Ribeiro che però pecca di mira. Nenè accelera al ventesimo e chiama Lucchini alla provvidenziale deviazione in corner dai cui sviluppi non succederà nulla. La risposta nerazzurra è affidata ad una bella ripartenza di Bonaventura che, una volta in area di rigore, offre un pallone a Moralez che non avrà buona sorte e verrà parato agilmente da Agazzi.

Colantuono richiama Moralez al venticinquesimo sostituendo l’argentino con Marilungo che va così ad affiancarsi al fianco di Denis in attacco. E’ però la difesa nerazzurra a rischiare il patatrack quando un pallone innocuo destinato a finire sul fondo è mal gestito da Bonaventura che regala palla a Conti che va a concludere e Consigli deve uscire a valanga per respingere il tentativo del capitano sardo che viene poi arginato dalla retroguardia atalantina che spazza via la palla.

Tanque… e chi sennò?: con la pioggia che continua incessante, ed il match che sembra andar via via spegnendosi è spesso la forza del singolo a fare la differenza e, dopo averne sciupate almeno un paio, chi sen non Denis poteva sbloccare un match sin li bloccato per non dire infangato? E’ il trentacinquesimo e l’attaccante argentino costruisce da solo l’azione che porta al gol dell’Atalanta: si gira in area, resiste alla carica e salta Agazzi con un tocco sotto, morbido al punto tale che sembrava non volesse entrare più: 1-0 per i nerazzurri che passano in vantaggio a dieci minuti dalla fine.

I Conti non tornano: il Cagliari prova da subito a reagire e va alla conclusione con Conti, che sfrutta un liscio di Lucchini, nemmeno un minuto dopo la rete di Denis, ma Consigli è però bravo a parare con freddezza la conclusione del centrocampista cagliaritano.

Nenè scorretto: parapiglia al quarantaduesimo quando, con Lucchini a terra in area infortunato, il Cagliari prosegue nell’azione e sfiora clamorosamente il pareggio con Nenè: lancio di Ariaudo per l’attaccante sardo che non vede (o finge di non vedere?) il difensore nerazzurro dolorante a terra che, di fatto, lo tiene in gioco e si presenta davanti a Consigli che compie l’ennesimo capolavoro salvando il risultato ma saranno vibranti le proteste nerazzurre quando l’azione andrà a concludersi con un parapiglia in area atalantina tra giocatori che sfocia con l’ammonizione per Conti e Marilungo.

Alta tensione: nervi tesissimi nel finale di gara, le scintille nascono anche in occasioni non certo degne di tale nervosismo ed i quattro minuti di recupero si trasformano duecentoquaranta secondi da brivido dove i sardi non riusciranno però a rendersi pericolosi se non con un corner all’ultimo minuto di recupero che finisce con una mischia in area e l’uscita di Consigli che fa sua la sfera e coincide con il triplice fischio dell’arbitro: sono altri tre punti, bagnati, sudati e pesanti per un’Atalanta che rialza subito la testa dopo la sconfitta di Bologna e può godersi la sosta e prepararsi per ripartire al meglio tra due settimane nella difficile trasferta di Siena. Si sale dunque a quota dodici punti in classifica, (diciotto senza la penalità), ed i menù nerazzurri proseguono con continuità: dopo il parmigiano qualche settimana fa, oggi è toccato al pecorino. Che delizia queste scorpacciate!

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