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SERIE A, TRENTASEIESIMA GIORNATA

ATALANTA-ROMA 2-1: CDK-SHOW, CHAMPIONS VICINA

Bergamo: dominante, devastante e padrona; che poi rischia di complicarsi incredibilmente la vita ma che poi alla fine la porta a casa con grandissimo merito. L’Atalanta batte 2-1 la Roma grazie alla doppietta di De Ketelaere (inutile il rigore di Pellegrini nella ripresa) e rafforza il quinto posto che vale un posto nella prossima Champions; se la Dea vincerà a Lecce sabato prossimo ne avrà anche la certezza matematica. Nel mezzo però la finale di Coppa Italia di Mercoledì contro la Juve per cercare di portar a Bergamo un trofeo che manca da tanti, troppi anni.

GASP CON CDK-SCAMACCA: per la sfida champions con la Roma il Gasp punta davanti su CDK e Scamacca mentre in mezzo ci sono Koop ed Ederson con Pasalic a ridosso delle punte. Dietro c’è De Roon con Hien e Djimsiti. Nella Roma, out Dybala, Spinazzola e con Abrahm non al top, De Rossi davanti punta su Lukaku con El Sharaawy e Baldanzi larghi e gli ex Cristante e Mancini in mezzo ed in difesa.

PIU’ ATALANTA IN AVVIO: ennesimo pienone allo Stadium per spingere la Dea in queste ultime fatiche che valgono una intera stagione tra campionato e coppe a partire dalla sfida di stasera che comincia con al quarto il primo avviso dei nerazzurri alla Roma: prima una deviazione fortuita di un difensore e Svilar, sorpreso, mette in angolo sui cui sviluppi c’è il colpo di testa di Scamacca che va fuori di poco.

CDK BUM-BUM, DEA SUL 2-0: match tutto sommato tranquillo fino al quarto d’ora, poi la squadra del Gasp mette il turbo. Al diciottesimo De Ketelaere prende la palla sulla fascia sinistra si accentra lascia sul posto l’ex Mancini e con un tiro preciso sul palo lontano la mette alle spalle di Svilar che nemmeno si tuffa; due minuti dopo altra bella azione corale con Koopmeiners che semina il panico in area giallorossa e mette al centro, pallone smarcante ancora per CDK che mette facilmente in rete il gol del 2-0.

MONOLOGO NERAZZURRO: la Roma resta stordita dal terribile uno-due dei ragazzi del Gasp che rischiano di dilagare: al trentasette Scamacca ruba un pallone a metà campo e serve ancora De Ketelaere che si libera in area e tira fuori di poco; poi sempre il belga centra il palo un minuto dopo dopo l’ennesimo acuto. In chiusura di primo tempo c’è tempo per un altro legno (colpito da Koop su punizione), un miracolo di Svilar su un colpo di testa di Hateboer e una conclusione di Pasalic che esce di un soffio. Si val al riposo dopo un minuto di recupero con la Dea sul 2-0.

RIPRESA, ALTRE OCCASIONI PER LA DEA: si riparte dopo il riposo con Gasp che non apporta modifiche al suo undici in campo con la gara che riparte sulla falsa riga della prima parte con i nerazzurri a creare occasioni, senza però capitalizzare: prima con Ederson (parata di Svilar), poi con Scamacca (conclusione da fuori potente, fuori di un nulla) l’Atalanta va vicina al tris. Poi i primi cambi con Scamacca, Ruggeri e CDK che escono ed El Bilal, Zappacosta e Lookman in campo al loro posto.

PELLEGRINI RIAPRE TUTTO DAL DISCHETTO: al quarto d’ora De Roon ci prova da fuori con la palla che anche stavolta esce di un soffio. Poi un minuto l’olandese è protagonista nella propria area di un contrasto con Abrham: per l’arbitro è rigore per gli ospiti (molto molto dubbio) e che Pellegrini dal dischetto non fallisce riaprendo incredibilmente il match.

TRE PUNTI E MEZZO PIEDE IN CHAMPIONS: la prende male il Gasp (che viene anche ammonito per proteste in occasione del rigore) che a ridosso della mezz’ora cambia ancora inserendo Scalvini al posto di Pasalic mentre inizia ad esserci lavoro anche per Carnesecchi che respinge bene un tentativo da fuori ancora di Pellegrini al trentunesimo. Momento di maggior pressione dei giallorossi che a sette dal novantesimo ci provano ancora: Lukaku, controlla e calcia ma c’è Carnesecchi in presa bassa. Ma il finale è ancora tutto della Dea che tra il novantesimo e i quattro di recupero sfiora il tris con Koop due volte e poi anche Miranchuk (tutte conclusioni fuori di un soffio ma che tengono aperto il discorso). Finisce 2-1, l’Atalanta mette un bel piede e mezzo nel posto che vale la prossima champions League ed arriva come meglio non si può alla finale di mercoledì contro la Juve che vale la Coppa Italia: quel trofeo che Bergamo sogna, e probabilmente merita, da tanto, troppo tempo.

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