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SERIE A, SESTA GIORNATA

ATALANTA-CREMONESE 1-1: VALERI RISPONDE A DEMIRAL

Bergamo: primi si, ma in compagnia. Passo falso dell’Atalanta che non va oltre l’1-1 interno con la Cremonese ma rimane comunque in testa alla classifica anche se adesso insieme a Milan e Napoli. Partita complicata per i ragazzi del Gasp contro un avversario ben organizzato che nel primo tempo riesce a disinnescare l’attacco nerazzurro che nella ripresa cambia passo, spinge e segna prima con Koppmeiners ma con fallo di mano di Okoli che porta all’annullamento al Var del gol e poi con Demiral (stavolta in modo regolare); sembra fatta per la Dea che però viene invece ripresa pochi minuti dopo dopo una indecisione difensiva ed una incertezza di Musso che regala a Valeri il gol del definitivo 1-1.

IN DIFESA TORNA OKOLI: il Gasp torna a tre dietro recuperando Demiral e riproponendo Okoli insieme a Toloi mentre davanti torna Muriel dopo l’infortunio con Malinovskyi e Lookman a supporto del colombiano con le fasce affidate da Hateboer e Soppy. Nella Cremonese l’ex allenatore dell’AlbinoLeffe Alvini conferma davanti il duo Okereke-Dessers mentre dietro guida la difesa Chiriches e in porta c’è l’ex interista Radu.

BRIVIDI IN AVVIO: prossimo al tutto esaurito lo Stadium all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia su ritmi bassi ma con l’Atalanta che al quarto d’ora rischia di complicarsi da sola la vita quando Okoli perde un pallone sanguinoso, Dessers va alla conclusione dall’interno dell’area, tiro murato da Toloi ed Escalante calcia da fuori area e Musso che vola e devia in corner.

KOOP VICINO AL GOL: la Dea prova a ribattere al ventunesimo Malinovskyi tenta l’azione personale, alla fine tenta di smarcare in area sulla destra Muriel, ma il passaggio è errato; due minuti dopo punizione da sinistra di Muriel che serve al limite dell’area Koopmeiners, rasoterra dell’olandese e difficile respinta a terra del portiere Radu che si tuffa sulla sua destra. Partita vivace con la Cremonese che gioca a viso aperto ed i ragazzi del Gasp che vanno a ritmo alternato: alla mezz’ora ancora Muriel avanza sulla sinistra, si accentra un po’, prende la mira, ma il suo rasoterra di destro dal limite dell’area sfiora il palo alla destra di Radu. Poco altro per un primo tempo tutto sommato gradevole ma avaro di occasioni da gol che si chiude con l’inevitabile risultato di 0-0.

RIPRESA, KOOP SEGNA, IL VAR ANNULLA: si riparte dopo il riposo senza cambi con il tema tattico del match che non cambia, così dopo dieci minuti il Gasp prova a correre ai ripari inserendo Ederson ed Hojlund al posto di Malinovskyi e Muriel oggi decisamente poco in partita. Al diciottesimo proprio Hojlund si guadagna una punizione dal limite esterno dell’area di rigore su cui si presenta Koopmeiners che manda in porta il pallone che supera Radu e finisce dentro ma con la colpevole deviazione di mano di Okoli che non sfugge al Var ed il vantaggio nerazzurro sfuma così dopo la revisione al monitor da parte del direttore di gara.

DERMIRAL LA SBLOCCA, VALERI PAREGGIA: l’Atalanta prosegue nel suo forcing alla ricerca del gol che viene premiato otto minuti dopo quando, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Koop, sbuca la testa di Demiral in area e buca la porta di Radu e porta in vantaggio la squadra del Gasp. Nemmeno il tempo di godersi il ritorno in vetta da sola, che la Dea subisce il pareggio ospite nato da una indicesione di Okoli al limite dell’area, conclusione da fuori e respinta corta di Musso sui piedi di Valeri che conclude in porta e segna il gol dell’1-1. Nel mentre Lookman aveva lasciato il campo per Pasalic.

LA DEA RALLENTA MA RESTA PRIMA: nel finale spazio anche per Zortea e Maehle che danno il cambio sulle fasce a Hateboer e Soppy ma l’Atalanta non riesce più ad avere chance per rimettere il muso davanti alla Cremonese: solo un tentativo di Okoli (parato da Radu) su un bel passaggio di Maehle a un minuto dal novantesimo e poco altro, nemmeno durante i cinque di recupero concessi dal direttore di gara. Finisce 1-1, la Dea resta prima in classifica ma ora è in compagnia di Napoli e Milan. Una frenata magari imprevista ma che ci insegna come nulla nel calcio debba esser dato per scontato.

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