Il mercato deve ancora iniziare ufficialmente, quindi solo uno sprovveduto si aspetterebbe già adesso qualche colpo in canna, ma è pur sempre vero che mentre le altre sono già avanti e hanno le idee chiare, all’interno dell’Atalanta qualcosa non quadra.
Le dichiarazioni del Gasp sono inequivocabili “Serve chiarezza sulla strada da percorrere”. Tradotto, se al momento non sappiamo quali siano gli obiettivi, è inevitabile che anche il mercato ne risenta.
Le voci di possibili trattative quindi rimangono tali al momento, ma cerchiamo di rivedere insieme cosa è stato scritto/ detto nell’ultima settimana.
DIFESA PERDE I PEZZI- Entro il 15 giugno l’Atalanta dovrà riscattare Demiral, e più passa il tempo, più ormai è acclarato che il riscatto non avverrà. E voi direte “Ma come, i 50 milioni che il Newcastle prometteva dove sono?“. Cari amici, bella domanda. In realtà il sottoscritto non ci ha mai creduto, altrimenti a quest’ora Demiral sarebbe stato riscattato e subito spedito in Inghilterra come il suo predecessore Romero.
Il suo futuro quindi è lontano da Bergamo, a meno che la Juve non conceda degli sconti sul riscatto, ma al momento il turco fa gioco alla Vecchia Signora, dato che può inserirlo in qualche trattativa.
Questione Lovato: la Salernitana (ma non solo) punta forte su di lui, ci sarebbe già principio d’accordo, ma senza prima uno straccio di idea tattica e un sostituto ( l’irreprensibile Lucumì di turno), la trattativa non andrà in porto.
ALI FERME- Sulle ali la situazione non è cambiata di una virgola. Con Hateboer e Zappacosta sicuri di rimanere ( il primo perché non ha mercato, il secondo perché è stato il più convincente), rimangono da sciogliere alcuni nodi, come la permanenza di Mahele.
Il danese avrebbe colpito il West Ham che sarebbe disposto a sborsare sui 10 milioni contro i 15 richiesti dalla Dea. C’è ottimismo che l’affare vada in porto, anche perché a Gasp il danese non è mai piaciuto e il suo placet per la cessione conta molto.
Zortea e Ruggeri probabilmente verranno valutati nel ritiro, mentre Lazzari rimane solo un desiderio di inizio estate che potrebbe non concretizzarsi mai.
Idea dell’ultim’ora: Nuno Tavares, classe 2000 dell’Arsenal come sostituto di Gosens non dispiace, ma bisogna ancora capire la formula (prestito probabilmente).
POCHE CERTEZZE, MA BUONE- A centrocampo per fortuna tutto è solido e tutti sono confermati, o quasi: ora si cerca quel vice Freuler ( o De Roon) che possa far rifiatare i due titolari.
Circola il nome di Ilic dal Verona, che è più di un’idea, ma l’ex City starebbe preferendo le avances della Lazio, dato che può giocare la carta dell’Europa.
In uscita potrebbe esserci Pessina, tanto voluto dal Monza di Berlusconi che ha bisogno di un canterano da integrare in rosa, ma al momento la Dea chiede 15 milioni. Si tratterà ad oltranza.
ATTACCO AMBIZIOSO- In attacco si raffredda la pista del possibile passaggio di Muriel alla Juve, e di conseguenza cade anche l’inseguimento serrato al Cholito, anche se l’interesse rimane concreto, ma non si affonda il colpo ora.
Nella testa del Gasp però c’è ancora un briciolo di ambizione, e un colpo grosso potrebbe accontentarlo. In soldoni, i nomi di Politano ed El Shaarawy sono suggestioni che difficilmente potranno avere un seguito dato il loro ingaggio mostruoso.
Tuttavia, entrambi hanno voglia di mostrare il loro valore e di fronte alla possibilità di tornare protagonisti potrebbero rivedere pure i loro interessi. Il giocatore napoletano per 15 milioni potrebbe lasciare e venire a Bergamo, ma al momento sarebbe tentato di giocare in una piazza più ambiziosa o con le idee chiare.
Idem con patate per l’ex Milan: stando al puro gossip, la relazione in essere con la bergamasca Ludovica Pagani potrebbe agevolare il suo trasferimento, ma sappiamo che non è solo l’amore a muovere i giocatori.
Nel caso cambiasse aria, dovrebbe decurtarsi l’ingaggio, ma allo stesso tempo avrebbe la certezza di un posto da titolare. Vedremo se rimarrà la classica suggestione.
Chiudo il cerchio delle suggestioni di giugno con un nome da fantascienza: Luis Suarez. L’Atalanta avrebbe sondato il terreno, ma forse quando gli asini voleranno potremmo davvero sognare così in grande.
Dulcis in fundo, Ilicic. Resta, va, rescinde…. Come già nel precedente recap settimanale, lo sloveno potrebbe ( e vorrebbe cambiare aria), magari ripartendo da un Monza o una Cremonese che possano concedergli spazio e spensieratezza dopo il lungo anno complicato appena passato.
Non ci sono certezze né che resti né che se ne vada, ma se l’anno scorso l’Europa poteva avere un effetto calamita, svanito quello rimane ben poco a Josip per restare a Bergamo.