SERIE A, TREDICESIMA GIORNATA
ATALANTA-SPEZIA 5-2: PASALIC E ZAPATA MATTATORI, LIGURI TRAVOLTI
Bergamo: l’Atalanta va, pur con alcune sue solite distrazioni ormai croniche, regola lo Spezia al Gewiss Stadium per 5-2 e avanza a quota venticinque punti in classifica, raggiungendo momentaneamente l’Inter al terzo posto. Non è stata però tutta una passeggiata per la Dea, in sofferenza nella prima mezz’ora contro un buon Spezia che è passato in vantaggio con Nzola (oggi autore di una doppietta); alla fine però mattatore è stato Pasalic (doppietta e un assist), mentre Gasp può sorridere per il ritorno al gol anche di Muriel, oltre che del solito Zapata e di Malinovskyi.
RIECCO TOLOI DIETRO: il tecnico nerazzurro recupera Toloi in difesa, lascia a riposo Freuler a centrocampo (c’è Koopmeiners) e davanti si affida al tridente Ilicic-Zapata-Pasalic. Negli ospiti Thiago Motta conferma la formazione che ha battuto il Torino prima della sosta, con la sola eccezione di Hristov al posto dello squalificato Nikolaou in difesa.
GLI OSPITI PASSANO CON NZOLA, PASALIC RISPONDE: la prima emozione al quarto, con Ilicic che aggancia il pallone messo in mezzo da Zappacosta e gira con il sinistro di poco a lato. Lo Spezia non resta però a guardare. Fraseggia, alza gli interni di centrocampo quando spinge e all’undicesimo passa a sorpresa in vantaggio: Verde si libera ai 20 metri e va al tiro, Musso devia in modo approssimativo sulla traversa e sulla respinta Nzola sentenzia con il sinistro. L’Atalanta sembra subire il colpo, fatica a reagire, ma al diciottesimo quasi dal nulla trova il pari: Zappacosta se ne va tra Bastoni e Sala sulla destra, cross, velo di Zapata e stoccata di prima intenzione di Pasalic a fulminare Provedel. Il pari stavolta galvanizza la Dea che comincia a spingere con convinzione prima con Maehle da limite: palla larga. Poi è la volta di Zappacosta: fuori. L’occasione buona l’avrebbe però ancora Nzola dall’altra parte, ma l’attaccante ospite si attarda troppo nella conclusione e Toloi lo mura a pochi passi da Musso.
RIGORE, VAR E RIPETIZIONE LANCIANO LA DEA: a due dalla mezz’ora squillo di Koopmeiners, in ombra nella prima parte di gara: il suo sinistro dal limite mette i brividi a Provedel, ma si spegne sul fondo. Cinque minuti dopo l’episodio che indirizza la partita: contropiede condotto da Zapata, assist per Maehle sul cui tiro Sala interviene con il braccio aperto. Abisso non fischia, ma poi si corregge dopo l’on field review e decreta il rigore. Sul dischetto va Zapata e Provedel respinge, ma il direttore di gara fa ripetere, sempre su suggerimento del Var, perché Erlic era entrato in area prima della battuta. Alla seconda chance, Duvan non sbaglia e firma il sorpasso che cambia la partita. Perché appena i liguri alzano la linea difensiva, l’Atalanta è letale in ripartenza. Così al quattro dall’intervallo Zapata si mangia Hristov nell’uno contro uno ed è freddo nel servire Pasalic per il 3-1 a tu per tu con Provedel. Ancora Duvan poco prima del gong dell’intervallo per poco lo scatenato non firma il quarto gol. Si va così al riposo con la Dea avanti di due gol.
RIPRESA, QUANTE CHANCE PER ARROTONDARE: l’Atalanta rientra da dopo il riposo con l’intenzione di gestire il vantaggio, gli ospiti provano a riaprire una gara che sembra ormai chiusa: il problema per i liguri nasce quando i padroni di casa recuperano palla e verticalizzano rapidamente, trovando sempre malmessa la retroguardia: al nono Maehle spreca una ghiotta occasione non servendo i compagni in superiorità numerica. Gasperini a quel punto inizia a cambiare, anche in vista dell’impegno di Champions di martedì in casa dello Young Boys: fuori Ilicic e Koopmeiners, dentro Malinovskyi e Pessina. L’Atalanta va ancora vicino al gol poco dopo il quarto d’ora quando Provedel respinge la botta in diagonale di Zappacosta. Sussulto ospite al ventuno: dormita della difesa nerazzurra, Nzola scappa sul lancio di Maggiore e conclude forte in diagonale, Musso respinge bene con i piedi.
MURIEL-MALI, LA DEA DILAGA COI CAMBI: la partita si mantiene godibile, anche se vive ormai di fiammate, come il destro dal limite di Djimsiti fuori di un soffio o il tiro di Zapata deviato in tuffo da Provedel. A nove dalla fine la partita del colombiano finisce ed entra il connazionale Muriel che torna al gol calando il poker al minuto trentotto, su assist di Pasalic, dopo che Maggiore aveva sfiorato il bersaglio grosso con un destro a giro uscito di centimetri alla sinistra di Musso qualche istante prima. Tutto finito? Nemmeno per sogno, il finale regala altri due gol, uno per parte: Malinovskyi con un sinistro potente fa 5-1 a ridosso del novantesimo e due minuti dopo Nzola nel primo dei quattro di recupero su azione d’angolo batte ancora Musso. Finisce 5-2, l’Atalanta si prende tre punti e aggancia l’Inter al terzo posto almeno sino a domani sera ed inizia come meglio non poteva la marcia di avvicinamento ad una settimana che si annuncia di quelle toste: sfida importantissima in Champions contro lo Young Boys martedì sera e trasferta in casa della Juve sabato prossimo. Ne vedremo delle belle…
IL TABELLINO:
ATALANTA-SPEZIA 5-2 (primo tempo 3-1)
RETI: 11′ Nzola (S), 18′ Pasalic, 38′ rig. Zapata, 41′ Pasalic, 83′ Muriel, 89′ Malinovskyi, 91′ Nzola (S)
ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Djimsiti, Palomino; Zappacosta (87′ Scalvini), Koopmeiners (60′ Pessina), De Roon, Maehle; Pasalic (87′ Piccoli); Ilicic (60′ Malinovskyi), Zapata (79′ Muriel) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Freuler, Pezzella, Demiral, Miranchuk – Allenatore: Gasperini
SPEZIA (4-3-3): Provedel; Amian, Erlic, Hristov, Bastoni; Maggiore, Kovalenko (64′ Reca), Sala (64′ Colley); Verde (52′ Manaj), Nzola, Gyasi (80′ Podgoreanu). A disposizione: Zoet, Zovko, Kiwior, Ferrer, Antiste, Salcedo, Nguiamba, Strelec – Allenatore: Thiago Motta
ARBITRO: Abisso di Palermo
NOTE: spettatori: 11mila circa – ammoniti: Gyasi, Sala, Hristov (S), Pasalic, Koopmeiners (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.