Il mercato dell’Atalanta si sta muovendo meno velocemente ma con più raziocinio, per usare la stessa parola usata da Luca Percassi a margine della presentazione delle nuove maglie.
Ancora i soliti nomi sia in entrata che in uscita, ma una cosa è chiara: niente sarà affrettato e tutto sarà ponderato, perché l’obiettivo è quello di tenere alta la competitività della rosa.
GOLLO TORNA ALLE ORIGINI- Il primo colpo della Dea è stato Musso, e di conseguenza la prima uscita non poteva che riguardare lo stesso ruolo, con Gollini destinato ormai a lasciare Bergamo e riaccasarsi in Premier.
Un ritorno al passato per lui che ha giocato nelle giovanili dello United e sporcato i primi guantoni con la maglia dell’Aston Villa. Questa volta ad aspettarlo ci sarà il Tottenham di Paratici, che già ai tempi della Juve lo aveva consigliato come secondo di Sczesny.
La formula è presto detta: prestito annuale con diritto di riscatto fissato a 15 milioni, che diventerebbe obbligo in caso di raggiungimento di un numero minimo di presenze. Davanti a lui infatti c’è il 35enne Lloris, campione del mondo dal 2018 con la Francia, ma proprio perché gli anni passano e nel 2022 andrà in scadenza, le possibilità che Gollo poi diventi il titolare si fanno concrete.
LONDON CALLING- Rimaniamo sempre sull’asse Bergamo-Londra, perché Paratici non avrebbe messo nel mirino solo Gollini, ma pure quel Romero che lui stesso aveva deciso di darci in prestito e che ora fa gola a mezza Europa.
Forse per non avere grossi rimpianti, l’ex dirigente sportivo bianconero ora valuta seriamente l’ipotesi di riabbracciare l’argentino, ma strapparlo a Percassi non è facile, dato che richiede una base d’asta minimo di 50-60 milioni, valore congruo al suo talento, sempre parole di Luca Percassi.
Tuttavia, la cifra non spaventerebbe più di tanto il club che avrebbe pure le risorse economiche per quantomeno trattare. Paratici avrebbe già strappato il sì del giocatore e offerto 40 milioni più 10 milioni di bonus, per una cifra vicina alla cifra richiesta da Percassi. La pista rimane comunque abbastanza concreta, e nelle prossime orr anche l’argentino potrebbe raggiungere Gollo a Londra
UN ALTRO SPINAZZOLA?– Quasi fatta per Gianluca Frabotta, esterno sinistro classe ’99 della Juventus, molto apprezzato da Pirlo, ma non proprio da Allegri che avrebbe già dato il placet per il prestito con diritto di riscatto all’Atalanta.
Un deja vu insomma di quello che già capitò con Spinazzola, e sappiamo tutti poi chi ebbe ragione, aldilà dello splendido europeo disputato dall’esterno che oggi milita nella Roma. Ovviamente speriamo tutti che questo giovane virgulto possa sbocciare ancora una volta sotto la guida di Gasperini.
Come vice Gosens è perfetto, dato che non richiederebbe la titolarità, ma allo stesso tempo può vantare 17 presenze e un gol, piccola ma significativa esperienza che sicuramente potrebbe rendergli meno difficile il lavoro alla Dea.
SENZA FRETTA- Questo benedetto vice De Roon s’ha da fare? Domanda alla quale Percassi risponde con serenità, e tanto basta forse per tranquillizare la piazza: “Ci sono vari nomi, ma valutiamo con raziocinio”.
Tradotto: i profili visionati sono tanti, ma le condizioni devono esser ragionevoli. Una critica velata forse all’Az che per Koopmeiners chiede troppo, e a questo punto sembra sempre più raffreddarsi la pista olandese.
Stando in Italia, Pobega continua a esser monitorato, ma la sue prestazioni in amichevoli e in allenamento con il Milan potrebbero risultare controproducenti. Più mostra talento, più i rossoneri chiederanno cifre esose, o addirittura uno scambio che risulterebbe più figlio della rabbia per l’affare Pessina che figlio di un ragionamento economico e tecnico.
Dato l’interesse per Ilicic, non mi stupirei se andando avanti di questo passo, il Milan chiedesse per Pobega l’inserimento dello sloveno, magari addirittura con conguaglio.
Una formula che dal punto di vista del bilancio non dispiacerebbe a entrambe, ma sul piano tecnico Ilicic rimane ancora una pedina importante. Per questo motivo anche Boga rimane in Stand-by. Per ora.