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ATALANTA-SAMPDORIA PAGELLE- L’Atalanta incappa nella seconda sconfitta consecutiva in campionato, contro una Sampdoria rocciosa, poco propositiva in attacco, ma cinica nel siglare le uniche tre occasioni da gol. Nella seconda frazione, Gasperini mette dentro i titolari, che cercano di alzare il ritmo della Dea. Bene Zapata da subentrato, che si procura rigore e lo sigla. Luce in mezzo al campo il Papu, ma questa volta la squadra non sembra supportarlo. Ilicic in crescita. Esterni da rivedere.

ATALANTA-SAMPDORIA, LE PAGELLE

SPORTIELLO (6) Raramente la Samp si presenta nella sua area, ed è incolpevole in occasione dei tre gol, che potevano esser 4 se non avesse parato il rigore di Quagliarella nel primo tempo.

PALOMINO (5,5) Tiene bene Quagliarella, ma ancora una volta dal punto di vista tattico concede molto nella fase di ripartenza avversaria. Responsabile sul primo gol, dove la palla passa tra lui e Sutalo, in uno spazio che avrebbe dovuto coprire.

DJIMSITI(6) Tiene in peiedi la baracca, fermando le incursioni in avanti di Bereszynski e Damsgaard, ma in fase di possesso spinge meno del solito.

SUTALO(5): Molle nei contrasti e colpevole a sua volta sull’azione che ha portato al gol Quagliarella nel primo tempo. Ancora in fase di rodaggio (dal 46′ TOLOI (6): porta maggiore equilibrio in fase difensiva, e molta più spinta, ma gli esterni non lo aiutano).

DEPAOLI (4,5): Timido in fase di spinta, e poco aggressivo in fase difensiva. Perde Thorsby in occasine del cross dello 0-2. Non a caso al 60′ viene sostituito da HATEBOER (SV): in mezzora non ha tempo di trovare la spinta necessaria per accelerare la manovra offensiva nerazzurra

PASALIC(5,5) Molto attivo e dinamico, si prodiga in avanti, ma preferisce non inserirsi come d’abitudine.

DE ROON (6,5) Il solito guerriero corazzato in mediana, pronto a rompere la manovra blucerchiata sul nascere, come dimostrano i pestoni e falli ottenuti. (Dal 63′ MALINOVSKYI (5,5): diamogli pure l’attenuante della posizione insolita in mediana e dell’infortunio, ma il giallo dopo 3 minuti pesa a livello tattcio e psicologico per l’ucraino, non al meglio oggi).

MOJICA (5) Difficile sostituire Gosens nella doppia fase, e il colombiano si mostra molto volitivo nel cercare i compagni in mezzo, ma è ancora troppo timido. (Dal 46′ GOSENS (6): L’intesa con Gomez porta al solito forcing nerazzurro, con il tedesco fraseggia e cerca di limitare le ripartenze in contropiede di Bereszynski e compagni).

GOMEZ(7) Quando la Dea affonda, è sempre il capitano a prendersi sulle spalle l’intera squadra, caricando e cercando di illuminare l’attacco con le sue giocate. Solito factotum del centrocampo, indispensabile anche in fase di interdizione. FARO NERAZZURRO

ILICIC(6) Qualche numero di alta classe che fa ben sperare per un suo recupero nel brevissimo tempo, ma ancora manca la lucidità sottoporta e nell’ultimo passaggio vincente ai compagni. Questione di tempo.

LAMMERS (5): Il giovane olandese si sbatte per cercare dei pertugi nella retroguardia blucerchiata, ma purtroppo per le lui le maglie doriane sono molto strette, impedendo a Gomez e compagni di servirlo in profondità. (Dal 46′ ZAPATA (6,5): Impossibile non sentire la sua presenza in attacco, e non è un caso se la squadra riesce ad alzare il baricentro e affondare il forcing per larghi tratti nel secondo tempo. Si procura il rigore e lo realizza.

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