SERIE A, TRENTADUESIMA GIORNATA
JUVENTUS-ATALANTA 2-2: SOLO DUE RIGORI FERMANO LA DEA
Una beffa? Forse, ma con tanti, tantissimi aspetti positivi. Rode si, incassar il pari in una gara dominata contro la capolista del torneo per un rigore davvero ingenuo e frutto anche di un regolamento piuttosto discutibile. L’Atalanta esce però da Torino ancor più forte di prima, conscia di aver fatto veder le streghe ad una squadra che sin qui in casa aveva pareggiato solo una volta, vincendo tutte le altre; e lo fa con una prova strepitosa, azioni telecomandate e mettendo in ombra giocatori ben più quotati. Apre le danze Zapata nel primo tempo, poi nella ripresa il pari per un rigore per un fallo in area di De Roon (anch’esso davvero discutibile) che Ronaldo trasforma. Poi il Gasp cambia tutto l’attacco e Malinovskyi pesca il jolly che sembra valer i tre punti ma, al novantesimo, Muriel commette un fallo di mano sciocco che costa un altro penalty che Ronaldo trasforma nel 2-2 finale. Peccato, ma questa squadra è ora a un punto dal secondo posto e può continuare a sognare davvero in grande!
Torino: profumo di scudetto. Si, per la Juventus che ci è quasi da sempre abituata la cosa fa sicuramente poco effetto, colpisce invece che rientri nel discorso anche l’Atalanta delle meraviglie del Gasp; ce lo avessero detto qualche annetto fa, probabilmente ci saremmo messi tutti quanti a ridere. Invece è così: i nerazzurri cercano un colpaccio a Torino che manca da trent’anni per andare a meno sei dai bianconeri, salire al secondo posto (dopo l’ennesimo stop della Lazio) e far sognare una intera città. Impresa impossibile (se si considera che la Juve ne ha vinte quattordici su quindici in casa), però forse un po’ meno proibitiva del solito vista l’incredibile spinta che questi ragazzi stanno dimostrando dopo ben nove vittorie consecutive in campionato.
GASP COI TRE TENORI: senza timori particolari, mister Gasperini decide di schierar contemporaneamente Ilicic, il Papu e Zapata la davanti con lo sloveno che vince il ballottaggio con Pasalic mentre dietro ritrova Palomino al posto di Caldara con Castagne (e non Gosens che accusa un problemino durante il riscaldamento) ed Hateboer sulle fasce. Nella Juve, mister Sarri alla fine sceglie Bernardeschi e non Costa con Dybala che rientra dopo la squalifica in attacco con il temutissimo Ronaldo.
ZAPATA FA SCATTARE LA DEA: il match inizia con una breve fase di studio e poi la Dea prova a rompere gli indugi con Zapata al quinto che riceve un bel pallone da Castagne e colpisce di testa sopra la traversa, poi ci prova Ilicic all’undicesimo appena fuori dall’area di rigore ma anche lui senza precisione. La mira giusta però la trova al secondo tentativo Zapata quando la Dea spinge sempre più e il Papu mette un pallone d’oro sui piedi del colombiano che segna l’1-0 per i nerazzurri.
ATALANTA, PRIMO TEMPO SONTUOSO: l’Atalanta gioca in maniera davvero spettacolare, tiene palla ed obbliga l’avversario a non ripartire e, appena può, lo punge: alla mezz’ora Castagne mette l’ennesimo pallone in area per Zapata che di testa non ci arriva di un niente. Poi la Juve si vede un po’ nel finale, quando è Dybala a provarci ma è decisiva la conclusione di Palomino a deviare in corner la sfera. Ultimi sussulti di un grandissimo primo tempo della squadra del Gasp che chiude avanti di un gol dopo due minuti di recupero.
RIPRESA, DAL DISCHETTO RONALDO FA 1-1: nessun cambio da parte del Gasp durante l’intervallo e il match riparte così con i medesimi ventidue del primo tempo e con la Juve che pare spingere di più ed al nono De Roon tocca voltandosi con un braccio un pallone crossato in area nerazzurra: tocco sicuramente involontario ma, con le nuove regole, sanzionabile con il calcio di rigore: da Ronaldo dal dischetto e non sbaglia il pallone dell’1-1.
GASP CAMBIA L’ATTACCO: incassato il pari, mister Gasperini prova a cambiar qualcosa e muover le sue pedine in campo andando ad inserire subito Pasalic per Ilicic e, dieci minuti più tardi anche Malinovskyi e Muriel per il Papu e Zapata stravolgendo tutto l’attacco la davanti da metà ripresa. E proprio il neo entrato ucraino a ridosso della mezz’ora prova un velenoso diagonale in area bianconera che si spegne sul fondo di pochissimo; un minuto dopo ecco in campo anche Tamaze e Caldara per Freuler e Palomino.
GOLLINI PARA, MALINOVSKYI COLPISCE, 2-1!: poi è il momento di Gollini, protagonista quando Ronaldo si invola verso la porta e conclude ma il portiere nerazzurro è bravissimo a deviar la conclusione di CR7 e salvare la Dea. A dieci dalla fine però l’Atalanta mette di nuovo la freccia con la bellissima apertura di Muriel per Malinovskyi che non si fa pregare e tira deciso a rete: traiettoria angolatissima su cui nulla può Szczesny e Dea di nuovo avanti!
MANI DI MURIEL, ALTRO RIGORE DI RONALDO, 2-2: l’Atalanta vede il traguardo di una storica vittoria che manca da trent’anni in casa dei bianconeri ma la beffa arriva, a fil di sirena quando su un pallone vagante in area è netto il fallo di mano di Muriel, stavolta i dubbi sono davvero pochi per il direttore di gara che indica nuovamente il dischetto. Ronaldo concede il bis ed è 2-2.
PARI BEFFARDO, MA GRANDISSIMA ATALANTA: restano a quel punto solo tre minuti di recupero, dove però non succederà praticamente più nulla fino al fischio finale. Resta il bicchiere mezzo vuoto ad una Dea che è stata vicinissima alla grande impresa, ma rimane anche il risvolto assolutamente positivo di una squadra che ha dominato in lungo e in largo e tirato matta una delle squadre accreditate tra le favorite a quella Champions League dove i nerazzurri torneranno protagonisti nella sfida dei quarti di finale contro il PSG; e se queste sono le premesse, resta la convinzione che questa squadra ci farà davvero divertire, indipendentemente da come poi finirà. Ora però testa a questo campionato dove Papu e compagni sono stasera ad un solo punto da un secondo posto che, a questo punto, inizia davvero a stuzzicare la fantasia di tutti noi tifosi. Avanti tutta ragazzi!!!
IL TABELLINO:
JUVENTUS-ATALANTA 2-2 (primo tempo 0-1)
RETI: 17′ pt Zapata (A), 10′ st rig. Ronaldo (J), 36′ st Malinovskyi (A), 45′ st rig. Ronaldo (J)
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Danilo (12′ st Alex Sandro); Rabiot, Bentancur, Matuidi (38′ st Ramsey); Bernardeschi (13′ st Douglas Costa), Dybala (26′ st Higuain), Ronaldo – A disposizione: Pinsoglio, Buffon, Chiellini, Pjanic, Rugani, Olivieri, Muratore – Allenatore: Sarri
ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino (30′ st Caldara), Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (31′ st Tameze), Castagne; Gomez (24′ st Malinovskyi), Ilicic (15′ st Pasalic); Zapata (25′ st Muriel) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Sutalo, Czyborra, Bellanova, Colley – Allenatore: Gasperini
ARBITRO: Giacomelli di Trieste
NOTE: gara di andata: Atalanta-Juventus 1-3 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Bernardeschi, Cuadrado, Rabiot (J); Pasalic, Hateboer (A) – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.