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SERIE A, NONA GIORNATA

ATALANTA-UDINESE 7-1: LA DEA VA SOTTO, POI SI SCATENA!

La scoppola di Champions è alle spalle, e l’Atalanta la dimentica nella maniera più pazzesca che si potesse immaginare: batte l’Udinese, anzi la travolge con sette gol (SETTE!), andando addirittura sotto in avvio (gol di Okaka su ingenuità di Kjiaer) ma poi scatenandosi e trovando gol ed occasioni un po’ da tutte le parti: Ilicic e Muriel sugli scudi (doppietta per il primo, tripletta per il secondo) oltre alle reti di Pasalic e del baby Traore (primo gol in A per lui dopo quello di mercoledì al City nella Champions delle giovanili) rendono il risultato di proporzioni mostruose al cospetto dell’Udinese che aveva sin qui subito sei gol in otto partite di campionato; oggi ne ha incassate sette in un colpo solo. Terzo posto consolidato per la Dea che “vede” addirittura la vetta (Juve ed Inter a tre e due punti di distanza) e mercoledì giocherà a Napoli una sfida delicatissima contro i campani, staccati di tre punti proprio dai ragazzi del Gasp.

Bergamo: l’attacco più prolifico contro una difesa sin qui quasi imbattibile e, di contro, un reparto arretrato che incassa troppi gol, contro un attacco che invece ne segna pochi, ma pesantissimi: Atalanta-Udinese si presenta così, estremi contro in un match molto interessante oltre che una grandissima chance per la Dea del Gasp di avvicinare il duo la davanti dopo i contemporanei pari di ieri di Juventus ed Inter. Per sognare ancora e metter da parte la cinquina subita dal City in Champions occorre però superare i friulani, avversario che appunto concede pochissimo e quando colpisce lo fa spesso letalmente.

TORNA MURIEL DAVANTI: senza Masiello, il Gasp ritrova in difesa Palomino e Kjiaer che dovevano giocare al fianco di Djimsiti dietro, ma un problema durante il riscaldamento mette subito il numero sei nerazzurro fuori causa con Toloi schierato al suo posto. In mezzo Pasalic preferito a Freuler e Muriel che torna la davanti con Ilicic ed il Papu ad ispirare. Negli ospiti, Tudor propone Lasagna ed Okaka davanti con Jajalo e De Paul diga in mezzo al campo.

SUICIDIO-KJIAER, OKAKA FA 1-0: bella la coreografia della nuova Curva Pisani all’ingresso delle squadre in campo in un Gewiss stadium vicino al tutto esaurito per un match che inizia su ritmi elevati e con le due squadre che battagliano da subito su ogni pallone. All’undicesimo però la squadra del Gasp decide come d’abitudine di farsi del male da sola: è clamorosa la leggerezza di Kjiaer, che perde clamorosamente palla contrastato da Okaka che vola via così verso l’area di rigore e deve solo superare Gollini: l’1-0 ospite ha davvero dell’incredibile.

ILICIC FA SUBITO 1-1 CON L’OK DEL VAR: la situazione complicata (sotto in casa contro la miglior difesa del torneo) non spaventa l’Atalanta che ricomincia a giocare come se nulla fosse accaduto ed inizia a spingere: al quarto d’ora Musso risponde da campione sulla conclusione del Papu dall’interno dell’area, poi la difesa ospite riesce a salvarsi. Al ventesimo però, l’Atalanta trova la ripartenza giusta: De Roon apre per Ilicic che arriva in area ed infila il portiere ospite: 1-1, ma bandierina del guardalinee che indica fuorigioco. Cinque minuti di souspance per il check del Var che porta l’arbitro a rivedere la sua decisione. E’ gol, la Dea trova così il pari.

MURIEL LA RIBALTA DAL DISCHETTO: dopo il pareggio, la partita resta sempre gradevole, con gli ospiti che non intendono minimamente star a guardare ed alla mezz’ora Gollini è decisivo sulla conclusione in diagonale di Lasagna in area nerazzurra. Due minuti dopo però la gara svolta di nuovo: Ilicic si scatena di nuovo in area ospite, Opocu lo stende e l’arbitro fischia il penalty per i nerazzurri e regala la doccia anticipata al giocatore friulano, ammonito in precedenza. Dal dischetto va Muriel che, con freddezza, porta avanti la Dea: 2-1.

ILICIC FA 3-1 PRIMA DELL’INTERVALLO: l’inferiorità numerica rende il match dell’Udinese una montagna da scalare a mani nude, anche perchè l’Atalanta non vuol fermarsi: a dieci dalla fine il Papu crossa in area, Becao pare toccar con un braccio e per l’arbitro è rigore; anche stavolta però il Var richiama il direttore di gara che va a controllare e rivede la sua decisione facendo riprendere il gioco. Poco male, perchè la Dea il tris lo trova comunque al quarantaduesimo quando Castagne entra in area e conclude, Musso respinge poi il Papu rimette dentro per Ilicic che segna la personale doppietta che vale il 3-1, che sarà anche il risultato dell’intervallo che arriverà dopo cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara.

RIPRESA, LA DEA STRARIPA IN SEI MINUTI, 5-1: il secondo tempo inizia con qualche minuto di ritardo, vuoi per il lungo recupero della prima frazione, vuoi perchè l’arbitro rientra dagli spogliatoi ben dopo l’ingresso delle squadre in campo, ma l’Atalanta ha fretta di chiudere del tutto questo match: al secondo minuto bella azione da Ilicic per Gomez, palla per Muriel che insacca facilmente il 4-1 in una azione davvero molto bella. L’Udinese inizia a capire che questo match rischia di tramutarsi in un incubo, che Pasalic materializza all’ottavo quando il croato viene liberato benissimo dal Papu in area e trova il suo primo gol di questa stagione e fissando il punteggio sul 5-1 per la squadra del Gasp.

MURIEL-TRIS, GIOIA TRAORE, 7-1!: la squadra nerazzurra scarica tutta la rabbia per la sconfitta di champions in campo e non accenna a fermarsi: all’ottavo Ilicic centra un clamoroso incrocio dei pali. Due minuti dopo il Gasp inserisce Malinovsky che da il cambio a Djimsiti e, al ventiduesimo Barrow da entra in campo per il Papu. Al venticinque Samir gioca quasi a bowling nell’area di rigore nerazzurra, stendendone contemporaneamente quattro, tra cui Muriel; interviene ancora il Var che induce l’arbitro a rivedere l’azione e concedere un nuovo penalty alla Dea che Muriel trasforma, realizzando la personale tripletta, 6-1! Entra anche Traore per l’ultimo quarto d’ora di match ed il giovanissimo diciassettenne protagonista questa settimana di un bellissimo gol segnato ai giovani del City nella Youth League centra il suo primo gol in serie A con una bella conclusione angolata che non da ancora scampo a Musso: 7-1, pazzesco!

-3 DALLA VETTA, +3 SUL NAPOLI: restano ancora una manciata di minuti da giocare, ma non succederà più nulla e può davvero bastare così. L’Atalanta risponde sul campo alla sconfitta di Champions di mercoledì con una partita da urlo, esplodendo letteralmente sulla malcapitata Udinese che subisce ben sette gol in una sola partita quando, sin qui, ne aveva incassati solamente sei nelle precedenti otto partite. Numeri impressionanti di una squadra che consolida il terzo posto in classifica e andrà mercoledì a giocarsela a Napoli contro i partenopei, distanti proprio tre lunghezze dai nerazzurri: sembra uno scherzo, ma è davvero tutto vero. Grazie ragazzi!!!

IL TABELLINO

ATALANTA-UDINESE 7-1 (primo tempo 3-1)

RETI: 12′ p.t. Okaka (U), 21′ p.t. Ilicic (A), 35′ p.t. Muriel (A), 43′ p.t. Ilicic (A), 3′ s.t. Muriel, (A), 7′ s.t. Pasalic (A), 29′ s.t. Muriel (A), 38′ s.t. Traore (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Djimsiti (7′ s.t. Malinovskyi), Kjaer, Toloi; Hateboer, De Roon, Pasalic, Castagne; Gomez (20′ s.t. Barrow); Ilicic (32′ s.t. Traore), Muriel – All.: Gasperini

UDINESE (3-5-2):  Musso; Becao, Ekong, Samir, Opoku; Mandragora, Jajalo (39′ s.t. Walace), De Paul (18′ s.t. Fofana), Sema; Lasagna, Okaka (1′ s.t. Pussetto) – All.: Tudor

ARBITRO: Fabio Maresca di Napoli

NOTE: spettatori: 20mila circa – ammoniti: 7′ p.t. Opoku (U), 26′ p.t. Djmsiti (A), 29′ s.t. Samir (U), 43′ p.t. Hateboer (A) – espulsi:  32′ p.t. Opoku (U) – recuperi: 5′ p.t. e 0′ s.t.

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