Le pagelle di Atalanta-Empoli

ALL.: GASPERINI 7: rende facile facile una partita che nascondeva in se diverse insidie. Il rigore trovato nel finale di primo tempo è la chiave che da la svolta alla partita dei suoi. Ora avanti con il Marsiglia!

CARNESECCHI 6: una serata al limite tra il compitino svolto senza difficoltà e il senza voto.

SCALVINI 6.5: partita ordinata al rientro dall’infortunio. Bene.

HIEN 6: qualche sbavatura, per il resto prova sufficiente.

DJIMSITI 6.5: buona prova, sfiora anche il gol in avvio (KOLASINAC 6: entra e da una mano ai compagni scaldando i muscoli in vita di giovedì).

ZAPPACOSTA 6.5: spinge parecchio nel primo tempo, meno nella ripresa.

PASALIC 7: anche rigorista. Sblocca dal dischetto con freddezza una partita che rischiava di diventar più complicata del previsto. Decisivo, tanto per cambiare.

DE ROON 7: il solito infaticabile lavoro molto utile alla squadra la in mezzo (EDERSON 6.5: gioca una buona fetta di secondo tempo su discreti livelli).

RUGGERI 6: qualche pasticcio di troppo con il pallone. Sufficiente (HATEBOER 6: benino. Da una mano più a contenere che offendere).

MIRANCHUK 6.5: gli mancherebbe solo il gol. Che cerca senza fortuna non sfruttando un paio di ottime opportunità (KOOPMEINERS s.v.: gioca un quarto d’ora. Ingiudicabile).

LOOKMAN 7.5: indemoniato, sopratutto nella ripresa. Segna il bellissimo gol del raddoppio, ne sfiora un altro molto simile al primo (CDK s.v.: pochi minuti per lui).

EL BILAL 6.5: oggi non trova il gol, ma gioca un altro match intero e conquista il rigore che sblocca una partita sin li davvero bruttina.




Un gol per tempo, e l’Atalanta va: Empoli al tappeto, la Dea avvicina il quinto posto.

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

ATALANTA-EMPOLI 2-0: A SEGNO PASALIC E LOOKMAN

Bergamo: terza vittoria consecutiva tra campionato e coppa per una Dea che sale a quota cinquantasette in classifica e vede la Roma (quinta) più vicina e arriva con la giusta carica alla importantissima e storica semifinale di Europa League di giovedì con il Marsiglia. La squadra del Gasp sblocca il match nel finale di primo tempo con un rigore procurato da El Bilal (con l’ausilio del Var) e finalizzato da Pasalic; nella ripresa subito il raddoppio di Lookman che chiude la partita dopo sei minuti di gioco con il Nigeriano che sfiora anche la doppietta poco dopo.

EL BILAL ANCORA TITOLARE: seconda da titolare per Tourè dopo la buona prova con gol a Monza; giocherà in avanti insieme a Lookman con Miranchuk alle loro spalle. Dietro rientra Scalvini mentre sulle corsie ci sono Zappacosta e Ruggeri. Nell’Empoli, mister Nicola può contare sugli ex Pezzella, Grassi e Cambiaghi in mezzo per cercare con l’unica punta Niang di impensierire la difesa nerazzurra.

DUE SQUILLI IN AVVIO: ennesimo sold out allo Stadium per cercare di spingere la Dea anche in campionato dove i nerazzurri cercano punti preziosi per cercare un nuovo posto in Europa anche nella prossima stagione in questo match che comincia con al quarto Tourè che gira di testa verso la porta ma manda alto; l’Empoli risponde al nono con un tentativo (sempre di testa) di Fazzini e la palla che finisce fuori.

PASALIC LA SBLOCCA DAL DISCHETTO: succede davvero poco fino a quattro dalla mezz’ora quando Pasalic batte una punizione per Djimsiti, che di testa mette fuori. L’Empoli si vede alla mezz’ora in ripartenza, con Cacace murato da Hien al momento di concludere. Al trentanovesimo l’episodio che accende la partita: l’ex Pezzella in area anticipa El Bilal pronto a colpire ma con un evidente pestone; il Var a quel punto richiama l’arbitro che va a rivedere l’azione e decreta il penalty per l’Atalanta. Dal dischetto va Pasalic e non sbaglia portando avanti la Dea a tre dall’intervallo. L’Atalanta pare più brillante dopo il gol, ne secondo dei tre di recupero Tourè accelera ma Miranchuk non sfrutta al meglio l’ultima occasione di un primo tempo che si chiude sull’1-0 per i nerazzurri.

RIPRESA, LOOKMAN FA SUBITO 2-0: parte forte la squadra del Gasp dopo l’intervallo e al sesto arriva il raddoppio: Lookman stoppa la palla di schiena a centrocampo, supera Bereszynski e si lancia a rete facendosi oltre 40 metri e, arrivato in area, scarica in porta un bel tiro rasoterra che supera Caprile e vale il 2-0 per i ragazzi del Gasp. All’undicesimo triplo cambio in casa nerazzurra: entrano Kolasinac, Hateboer e Ederson, escono Djimsiti, Ruggeri e De Roon.

TRE PUNTI PER AVVICINARE L’EUROPA: al quattordici grande finta di Lookman che disorienta il difensore e il suo diagonale finisce di poco a lato, con deviazione in corner di un difensore toscano. Pochi minuti dopo tocca a Miranchuk sfiorare il tris con un colpo di testa da buona posizione ma parato agilmente da Caprile. Poi ci prova anche l’Empoli con l’ex Kovalenko che gira di piede e colpisce solo l’esterno della rete. Dentro nel finale anche CDK e Koop per Miranchuk e Lookman ma la sostanza non cambierà più. Quattro di recupero senza rischiare e l’Atalanta si porta a casa i tre punti, accorcia su chi sta davanti (Roma e Bologna) e anche su chi insegue (Napoli). Con il sorriso di questa settimana perfetta e la testa giusta si può iniziare a guardare verso Marsiglia…




Le pagelle di Atalanta-Fiorentina

ALL.: GRITTI 9: il talismano colpisce ancora! Porta la Dea in finale con una prestazione di grande carattere e ribaltando lo svantaggio maturato all’andata. Nella ripresa, dopo il pari getta nella mischia altro peso offensivo per provare a riprenderla e ci riesce.

CARNESECCHI 6.5: sicuro di se, passa una serata relativamente tranquilla. Incolpevole sul gol subito.

DJIMSITI 6.5: gioca con ordine e difende senza affanni. Bene.

HIEN 6.5: prima su Nico, poi su Belotti. Pochi errori e tanta concretezza.

KOLASINAC 7: partita ordinata, solita grinta da vendere (LOOKMAN 7.5: segna il gol nel recupero a pochi secondi dalla fine che vale la finale ed offre l’assist a Pasalic per chiuderla del tutto).

ZAPPACOSTA 6.5: si vede poco nel primo tempo, meglio nella ripresa (MIRANCHUK 6.5: dentro nel finale per dare vivacità ed andare a caccia della vittoria)

DE ROON 7: va anche vicino al gol. Prova ancora una volta maiuscola.

EDERSON 7: bene anche lui, solita partita da signore del centrocampo (PASALIC 7: come sempre, quando c’è una partita importante, lui ci mette la firma)

RUGGERI 6.5: buona prova, nella ripresa sfiora anche il gol di testa in avvio peccando di imprecisione.

KOOPMEINERS 7.5: segna subito e rimette la partita in equilibrio, poi dirige bene le operazioni in campo sfiorando anche la doppietta.

DE KETELEARE 6.5: inventa lo splendido assist a Scamacca per il 2-1, sfiora in un paio di occasioni anche la marcatura personale.

SCAMACCA 9: due gol-capolavoro anche se uno di questi viene vanificato dal Var. Offre l’assist a Lookman per il gol che vale la finale. Che volere di più?




Rimonta con il brivido: l’Atalanta cala il poker alla Fiorentina e vola in finale di Coppa Italia!

COPPA ITALIA, SEMIFINALE DI RITORNO

ATALANTA-FIORENTINA 4-1: VIOLA TRAVOLTA, DEA IN FINALE!

Bergamo: sarà Juventus-Atalanta la finale che si disputerà mercoledì 15 maggio all’Olimpico di Roma. Splendida partita tra due squadre che si sono affrontate a viso aperto con l’Atalanta che vince 4-1 e ribalta l’1-0 dell’andata a spese di una Fiorentina in 10 per quasi tutta la ripresa a causa del rosso a Milenkovic. Al vantaggio in avvio di gara di Koopmeiners la Dea sfiora più volte il raddoppio e, proprio quando la gara pare esser nelle mani dei nerazzurri dopo che la Fiorentina rimane in dieci, la Viola ha la forza di pareggiare con Martinez Quarta. Poi Scamacca però sigla il bellissimo 2-1 in rovesciata e, nell’assalto finale Lookman (con brivido Var) e Pasalic firmano il poker nerazzurro che vale la finale.

CDK E SCAMACCA DAVANTI: Gasp propone la formazione migliore possibile per provare la rimonta e prendersi la finale; davanti CDK e Scamacca con Koop alle loro spalle mentre Ruggeri e Zappacosta sugli esterni e in difesa Hien al centro con Djimsiti e Kolasinac. Nella Viola c’è Belotti davanti ma occhio dietro a Gonzalez, Beltran, Kouamé che Italiano schiera tutti insieme per cercare di sorprendere la retroguardia nerazzurra.

KOOP SBLOCA SUBITO IL MATCH: ennesimo sold-out allo Stadium per questa sfida che deciderà la seconda finialista di Coppa Italia dopo che ieri la Juve ha staccato il pass per Roma dopo aver eliminato la Lazio. La partita inizia con la Fiorentina che pare più attenta ed ordinata ma, al primo affondo, l’Atalanta rimette subito in equilibrio il risultato con il match di andata: Koopmeiners lanciato a rete, a tu per tu con Terracciano, lascia partire un diagonale imprendibile che si insacca vicino al palo l’1-0 della Dea.

SCAMACCA SEGNA, IL VAR DICE NO: tre minuti dopo il vantaggio, la squadra del Gasp arriva anche al raddoppio con un grandissimo gol di Scamacca, che fulmina Terraciano con una gran botta da fuori ma, a inizio azione, non sfugge al Var un fallo di Koop a centrocampo e l’urlo dello Stadium viene vanificato. I nerazzurri non demordono e al ventitre vanno vicino al raddoppio: De Ketelaere mette in mezzo per Koop che si gira e lascia partire un bel tiro che Terracciano devia in qualche modo evitando il bis dell’olandese. Ancora la squadra di Gasp a dieci dalla fine con CDK lanciato a rete a gran velocità, il suo tiro sfiora il palo ed esce di un soffio. Ultima occasione di un primo tempo che si chiude dopo quattro di recupero con i nerazzurri avanti di un gol.

RIPRESA, VIOLA SUBITO IN DIECI: nessun cambio dopo il riposo, si riparte quindi con i medesimi ventidue della prima frazione e con l’Atalanta vicina al raddoppio al terzo con un gran cross di Zappacosta per Ruggeri che angola troppo di testa e mette sul fondo da ottima posizione. All’ottavo CDK regala una magia che spiana la strada a Scamacca verso la porta ma Milekovic ferma fallosamente l’attaccante nerazzurro: doccia anticipata per lui e Viola in dieci.

QUARTA GELA I NERAZZURRI: l’Atalanta ha a questo punto la grande chance di provare a chiudere i giochi, ma curiosamente finisce nella trappola di Italiano che racchiude a riccio la Viola che attende per poi tentare di ripartire. E al ventitre ecco che la legge del calcio punisce la Dea: sugli sviluppi di una punizione Martinez Quarta è inspiegabilmente solo in mezzo all’area e di testa infila Carnesecchi.

SCAMACCA RILANCIA LA DEA: a quel punto Gasp cambia subito con Lookman e Pasalic dentro al posto di Ederson e Kolasinac e la paura per la Dea dura circa cinque minuti perchè alla mezz’ora Scamacca in sforbiciata su assist di De Ketelaere segna il gran gol rimette di nuovo il risultato in equilibrio: 2-1 per l’Atalanta. Un minuto prima del nuovo vantaggio era entrato anche Miranchuk al posto di Zappacosta.

LOOKMAN-PASALIC, POKER E FINALE!!!: la Dea a quel punto vede la possibilità di farcela ed evitare i supplementari e mette all’angolo la Viola. Al quarantaquattro De Ketelaere in contropiede spara alto da buonissima posizione. Poi i cinque di recupero in cui la Dea costruisce la sua impresa: al quarto di recupero Lookman in contropiede la mette alle spalle di Terracciano ma il guardalinee segnala fuorigioco. Pare l’ennesima beffa e, invece, il controllo al Var fa rivedere la decisione all’arbitro ed esplodere lo Stadium di gioia: 3-1! Con un piede e mezzo ormai in finale, l’Atalanta mette la ciliegina sulla torta al settimo di un recupero allungato quando Pasalic servito da Lookman in contropiede la chiude. 4-1, Bergamo esplode di gioia e si gode la terza finale di coppa Italia dell’era Gasperini. Il 15 maggio a Roma l’attenderà la Juventus, avversaria dell’ultima finale di coppa Italia disputata dai nerazzurri: l’augurio di tutti noi è che stavolta il finale sia diverso rispetto alle altre due precedenti.




Le pagelle di Monza-Atalanta

ALL.: GASPERINI 7: tre punti pesantissimi ed il sorriso ritrovato anche in campionato dopo la conquista della semifinale in EL. Arriva nel modo migliore alla partita-chiave di coppa Italia con la Viola di mercoledi.

CARNESECCHI 5.5: una partita quasi da spettatore non pagante, poi si fa sorprendere sul primo gol di Maldini nel finale.

TOLOI 6: tiene un tempo abbondante, poi i soliti problemi fisici lo costringono ad uscire (DJIMSITI 6.5: entra e disputa una gara tutto sommato più che sufficiente).

HIEN 6.5: bene, nonostante qualche brivido di troppo per alcune leggerezze.

KOLASINAC 6.5: la solita roccia in difesa a ringhiare su ogni avversario.

HOLM 6: davvero sfortunato; mezz’ora di gioco poi deve uscire per problemi muscolari (HATEBOER 6: prova sufficiente, senza particolari acuti)

EDERSON 6: un po’ stanco, e lo si è visto. Cala vistosamente nella ripresa (DE ROON 6.5: con il suo innesto si cambia anche passo).

PASALIC 6: un paio di sbavature (una di queste poteva costar caro), ma nel complesso partita sufficiente.

BAKKER 5: completamente fuori dal gioco (RUGGERI 6.5: disputa la ripresa in maniera egregia).

DE KETELEARE 7: segna anche da attaccante di razza sfruttando al meglio un corner a fine primo tempo che cambia così l’inerzia del match (KOOPMEINERS 6: entra nell’ultima parte di gara).

LOOKMAN 6.5: non segna ma ci mette lo zampino in ogni gol: batte il corner del primo e offre l’assist a Tourè per il raddoppio.

EL BILAL 7: i complimenti di tutti, compresi quelli del mister. Segna il gol del raddoppio e disputa una partita di qualità e sacrificio giocando per tutta la sua durata. Che sia davvero di buon auspicio!




Senza il brivido non è Atalanta: vince a Monza ma nel finale rischia la beffa clamorosa

SERIE A, TRENTATREESIMA GIORNATA

MONZA-ATALANTA 1-2: CDK E EL-BILAL FIRMANO LA VITTORIA

Monza: un gol per tempo, solita prestazione di livello, col lusso di tenere un bel po’ di titolari in panchina: l’Atalanta passa a Monza 2-1, con le reti di De Keteleare e Tourè (Maldini per i padroni di casa che poi rischia il clamoroso bis a pochi secondi dalla fine) e sale al sesto posto a una sola lunghezza dalla Roma che deve recuperare giovedì i restanti minuti della gara con l’Udinese in trasferta e lunedì affronta il Bologna. Ritrova il sorriso anche in campionato la Dea che mercoledì si gioca con la Fiorentina l’accesso alla finale di coppa Italia ripartendo dall’1-0 dell’andata per la Viola.

PRIMA DA TITOLARE PER EL BILAL: cambia parecchio il Gasp anche per via dei tanti impegni ravvicinati: in difesa c’è Toloi, sulle fasce Holm e Bakker mentre davanti CDK agisce alle spalle di Lookman e El Bilal alla sua prima da titolare con la maglia della Dea. Nel Monza, mister Palladino si affida davanti a Djuric con un trio di ex atalantini a centrocampo: Colpani, Pessina e Gagliardini.

MONZA INSIDIOSO IN AVVIO: serata fredda al Brianteo, oltre duemila gli atalantini arrivati in motorino (come fatto già la scorsa stagione) in Brianza a spingere la Dea in questo importante match di campionato che inizia dopo il minuto di silenzio in ricordo del giovane Mattia Giani, giocatore di eccellenza toscana, tragicamente scomparso per un malore in campo la scorsa settimana: al secondo si vede subito la squadra di casa con un cross di Zerbin da destra, il pallone attraversa l’area nerazzurra senza deviazioni.

EL BILAL PERICOLOSO: la sveglia poi suona anche per i nerazzurri: all’ottavo Kolasinac sale dalla sinistra e calcia, dopo la respinta di Di Gregorio poi arriva Lookman che però manda alto. Un minuto dopo Holm apre in profondità per Touré che colpisce di testa da ottima posizione ma manda la palla fuori. Al quarto d’ora CDK protesta per un fallo subito in area di rigore, Raimondi dalla panchina se la prende un po’ troppo e viene allontanato dal direttore di gara.

CDK LA SBLOCCA PRIMA DELL’INTERVALLO: poco prima della mezz’or problema al polpaccio destro per Holm che lascia il campo zoppicando, al suo posto entra Hateboer. Il Monza si vede al trentasei con una doppia occasione: prima ci prova Zerbin con una botta da fuori area, sulla respinta di Carnesecchi arriva Colpani, e la palla finisce sull’esterno della rete. Al quarantesimo CDK ci prova ma è bravo Di Gregorio a mettere in corner. Quattro minuti dopo l’ex Milan stavolta non sbaglia su cross di Lookman dalla bandierina la sua testa è vincente anticipando l’ex Gagliardini e batte Di Gregorio. Gol importante per la squadra di Gasp che chiude così avanti la prima frazione che andrà in archivio dopo tre di recupero con i nerazzurri sull’1-0.

RIPRESA, UNA OCCASIONE PER PARTE: si riparte dopo il riposo con Ruggeri subito in campo al posto di Bakker e con Di Gregorio sugli scudi al quinto dopo una bella conclusione di Lookman respinta in corner dal portiere del Monza. Poi la squadra di Palladino al nono è pericolosa con l’ex Gagliardini che manda di testa alto un cross in area nerazzurra. Al diciassette dentro anche Koop al posto di CDK e, cinque minuti dopo anche De Roon e Djimsiti al posto di Ederson e Toloi con quest’ultimo che aveva accusato un problema fisico.

EL BILAL RADDOPPIA: al ventiquattresimo leggerezza di Pasalic in copertura, palla a Pessina che manda alto da ottima posizione e grazia i suoi ex compagni. Passato lo spavento, l’Atalanta decide che è il momento di allungare: bella ripartenza veloce di Lookman che dialoga alla perfezione in area con El-Bilal che riceve palla e insacca il gol del raddoppio.

MALDINI ACCORCIA, IL PALO CI SALVA: il Monza a quel punto si ritrova una montagna da scalare, ma si rende pericolosa con Djuric che viene murato da De Roon al momento del tiro al trentaduesimo; poi l’Atalanta inizia ad arretrare troppo, Gasp si arrabbia in panchina perchè avverte il pericolo. E a due dal novantesimo il Monza accorcia con una azione personale di Daniel Maldini che si accentra dalla sinistra e scarica il destro che Carnesecchi non riesce a prendere. 1-2 a ridosso dei cinque di recupero che si concludono con un incredibile brivido per i nerazzurri quando ancora Maldini sfiora la doppietta personale con un tiro che si stampa in pieno sul palo e poi rotola lungo tutta la linea di porta e finisce sul fondo, in corrispondenza con il fischio finale. Vince l’Atalanta, che ritrova il sorriso anche in campionato ma rischiando di buttar incredibilmente alle ortiche negli ultimi minuti una vittoria che non è praticamente mai stata in discussione.




Atalanta, sei nella storia! Sconfitta indolore, la Dea elimina il Liverpool: è semifinale!

EUROPA LEAGUE, RITORNO QUARTI DI FINALE

ATALANTA-LIVERPOOL 0-1: DI SALAH IL GOL-PARTITA DEI REDS

Bergamo: l’impresa è compiuta, a 36 anni dalla prima volta, l’Atalanta torna in semifinale di una coppa europea. Lo 0-3 di Anfield è troppo anche per una squadra abituata alle rimonte come il Liverpool, che stavolta non riesce a ribaltare il punteggio contro la tenacia di una Dea operaia e che non smette mai di lottare: il rigore di Salah decreta lo 0-1 dopo soli minuti, ma i Reds non vanno oltre. E la festa è di una intera città che si prepara alla doppia sfida il Marsiglia, che ha superato ai rigori il Benfica, con in palio la finale di Dublino a metà maggio.

MIRANCHUK IN AVANTI CON SCAMACCA: il Gasp cambia poco rispetto alla gara di andata, sceglie Miranchuk e non CDK con Scamacca davanti mentre con Kolasinac recuperato, il bosniaco è titolare in difesa e De Roon avanza al centro dirattando Pasalic in panchina. Nei Reds, Klopp gioca con i titolarissimi per andar a caccia di una clamorosa rimonta: tra i pali torna Alisson mentre davanti giocano Salah, Gakpo e Diaz.

SALAH LA SBLOCCA SUBITO DAL DISCHETTO: stadio esaurito in ogni settore a Bergamo per questa storica partita che non inizia certamente sotto i migliori asupici per la Dea; pronti-via e il braccio di Ruggeri complica immediatamente i piani a Gasp e i suoi: Salah ci mette sette minuti a sbloccare dal dischetto caricando ulteriormente i Reds, vicini al raddoppio immediato cinque minuti dopo, stavolta sventato da una provvidenziale uscita bassa di Musso su Luis Diaz. Nel finale di primo tempo poi, proprio lo stesso Salah metterà insolitamente largo un pallonetto che poteva valere la personale doppietta.

KOOP SEGNA, MA è OFFSIDE: l’Atalanta dal canto suoi tiene botta e al quarantuno va anche a segno ma Koopmeiners si vede annullare un gol per fuorigioco (netto). Urlo che resta strozzato in gola allo Stadium, pervaso da un brivido quando sullo scoccare della fine del primo tempo Hien para un’imbucata rischiando il rosso e cavandosela col giallo, che costa comunque la squalifica in semifinale.

RIPRESA SUGLI SCUDI: nella ripresa, i Reds ci provano subito in avvio ma senza però fare male: Klopp dopo venti minuti di poco o nulla si gioca Nunez e Jota per complicare la vita al trio difensivo dell’Atalanta, che col passare dei minuti anziché piegarsi si carica. Il cambio di passo inglese non arriva e, come all’andata, Gasp temporeggia per cambiare le sue carte in tavola: la squadra è solida e non concede nemmeno una briciola.

TUTTO VERO, SEMIFINALE!: i cambi arrivano dopo la metà della ripresa: c’è spazio per CDK, Pasalic e infine Lookman per Scamacca, Ederson e Miranchuk. La gente di Bergamo inizia a crederci davvero perchè i Reds non fanno più così paura e la Dea è in assoluto controllo: tre minuti di extra time dopo il novantesimo e a fine partita l’esplosione di gioia per la conquista di una semifinale attesa e sognata dai tempi di Strömberg, che ora è realtà. Marsiglia, stiamo arrivando!