Le pagelle di Inter-Atalanta

ALL.: GASPERINI 5.5: alla fine quando ne prendi quattro c’è poco da fare. Al netto di diversi episodi discutibili la squadra tiene un tempo e poi con il rigore a inizio ripresa getta definitivamente la spugna. Obiettivo voltare pagina in fretta, la serie di partite difficili è solo all’inizio.

CARNESECCHI 5: incerto sul primo gol, esce male in occasione del secondo. Poi para un rigore a Lautaro ma ormai il danno è fatto. Rivedibile anche il quarto gol preso.

SCALVINI 5.5: parte benino poi inizia spesso ad andare in difficoltà (BAKKER 5.5: gioca una buona parte di ripresa ma a gara ormai compromessa)

DJIMSITI 6: tutto sommato è tra i pochi a salvarsi la dietro questa sera.

KOLASINAC 5.5: serata complessa anche per lui. Spesso in ritardo, viene poi sostituito nella ripresa (HIEN 6: gioca quasi un tempo in maniera tutto sommato sufficiente).

HATEBOER 4.5: quasi mai in partita, in occasione del secondo gol Lautaro si fa beffa di lui.

EDERSON 6: cerca di mettere un po’ di ordine li in mezzo in una serata difficile.

PASALIC 5.5: mezzo punto in meno del compagno di reparto per quel pallone perso malamente che consente di calciare a Lautaro sulla traversa.

ZAPPACOSTA 5: qualche scatto e poco altro. Non lascia tracce di se.

KOOPMEINERS 5: anche lui praticamente mai in partita e spesso fuori dagli schemi. Non bene (ADOPO 5.5: entra a giochi fatti, fa vedere qualcosina ma nulla di più).

DE KETELEARE 6: parte col piglio giusto, va anche a segno ma il Var gli vanifica un gol che a San Siro sarebbe valso doppio per lui. Poi viene anche lui un po’ travolto dall’andazzo del match (LOOKMAN 5: rimedia una ammonizione e niente più).

MIRANCHUK 5.5: complicata anche per lui questa partita. Si vede poco e sbaglia spesso (TOURE’ s.v.: entra nel finale di gara)




Troppa Inter per un’Atalanta che ci prova, ma viene travolta da quattro gol.

SERIE A, VENTUNESIMA GIORNATA

INTER-ATALANTA 4-0: DEA A PICCO NELLA NOTTE DI SAN SIRO

Milano: niente da fare. Troppo forte l’Inter per l’attuale Atalanta che viene travolta da quattro gol nel recupero della ventunesima di A in quel di San Siro. Al netto di alcuni episodi abbastanza discutibili, la squadra di Gasperini resta in partita fino alla fine del primo tempo quando, di fatto, il raddoppio di Lautaro al gol iniziale di Darmian mette sempre più in salita la partita di Koop e compagni. Nella ripresa, il rigore (concesso anche questo in maniera molto discutibile) in avvio per l’Inter sbagliato da Lautaro e ribadito in rete da Di Marco chiude definitivamente i giochi. Gasp a quel punto richiama molti titolari in panchina e Frattesi segna il definitivo 4-0. Per la Dea ora occorre voltar pagina quanto prima.

TURNOVER, MA NON TROPPO: Gasp cambia qualcosa, ma non troppo per la seconda consecutiva a San Siro: sulla fascia ecco Hateboer e Zappacosta mentre in mezzo gioca Pasalic e non De Roon. Davanti invece gli stessi di domenica: Koop, CDK e Miranchuk. Nell’Inter, out Thuram e Chalanglu, c’è Arnautovic davanti insieme a Lautaro mentre Asslani e Barella in mezzo e dietro l’ex Bastoni che rientra dopo il riposo a Lecce.

CDK SEGNA, IL VAR ANNULLA: ennesimo pienone a San Siro per la capolista Inter, quasi 70mila le persone allo stadio stasera di cui poco più di cinquecento gli altri nerazzurri, quelli di Bergamo giunti a sostener la Dea per questo match che prende il via con un lungo possesso interista che però non porta ad occasioni. Alla prima palla utile invece l’Atalanta va in gol al decimo su un errore della difesa dell’Inter, recupera la palla Miranchuk che tira, Sommer respinge e il pallone finisce sui piedi di De Ketelaere che mette in rete; l’arbitro è però richiamato al Var in quanto nel contrasto in area tra Miranchuk e Bastoni e pesca un leggero tocco di braccio del russo che induce il direttore di gara ad annullare la rete atalantina.

DARMIAN SBLOCCA LA PARTITA: al quarto d’ora ci prova ancora la squadra del Gasp con Miranchuk da buona posizione, ma il tiro finisce alto sopra la traversa. Poi si vede l’Inter a ridosso del ventesimo quando Barella riceve un pallone filtrante in area, anticipa Carnesecchi e mette in rete ma in fuorigioco. Poi il gol buono l’Inter lo trova al ventiseiesimo con un pallone penetrante per Arnautovic, esce in scivolata bassa Carnesecchi, ma non trattiene e Darmian è il più lesto a mettere in rete l’1-0 per l’Inter. 

LAUTARO RADDOPPIA PRIMA DEL RIPOSO: sbloccato il match, l’Inter riesce a manovrare con più facilità e rendersi sempre pù pericolosa: al quarantesimo Pasalic si fa scippare la palla da Dimarco che serve Lautaro, il suo tiro schizza la traversa e finisce sul fondo. Sui titoli di coda del primo tempo però, l’Atalanta si deve arrendere ancora, stavolta a Lautaro che prende palla al limite, elude Hateboer e poi tiro a giro imprendibile sul primo palo: 2-0 all’intervallo e per la Dea la salita si fa sempre più impervia.

RIPRESA, VAR E RIGORE, L’INTER FA TRIS: si apre la ripresa e subito un episodio destinato a cambiar nuovamente la partita dopo una azione in area, il pallone assume una traiettoria strana che sembra uscire con il guardalinee che alza la bandierina, il pallone viene giocato però da Dumfries, sul cui cross c’è tocco di mano di Hateboer.: si controlla al Var dopo oltre tre minuti di attesa l’arbitro va a rivederlo ed assegna il rigore all’Inter: Lautaro calcia, Carnesecchi para ma sulla ribattuta c’è lesto Di Marco a metter dentro il 3-0 che, di fatto, chiude la gara.

GASP CAMBIA, FRATTESI SEGNA IL 4-0: capito che non c’è più molto da fare, Gasp ne cambia quattro in un colpo solo: fuori Miranchuk, Koopmeiners, Kolasinac e Scalvini, entrano Lookman, Adopo, BAkker e Hien. La gara a questo punto ha davvero poco da dire anche se l’Inter riuscirà a trovare anche il quarto gol al ventiseiesimo sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla fascia destra, Frattesi taglia sul primo palo e di testa mette alle spalle di Carnesecchi il gol del 4-0.

DIMENTICARE E IN FRETTA: negli ultimi minuti c’è spazio anche per Tourè che entra al posto di CDK. Cinque di recupero e quella che, sin qui, è la peggior sconfitta stagionale dell’Atalanta può andar in archivio. Troppa Inter per i ragazzi del Gasp che non sfigurano e possono anche recriminare su qualche episodio risultato poi decisivo. Prima sconfitta da metà dicembre ad oggi che va metabolizzata nel modo giusto: voltando pagina e pensando alla sfida al Bologna di domenica: un vero e proprio scontro diretto con vista quarto posto.




Le pagelle di Milan-Atalanta

ALL.: GASPERINI 6.5: esce indenne, ma questa è forse la sua Atalanta meno bella vista nelle recenti sfide con il Milan. Subito sotto pressione, trova il pari a fine primo tempo ma poi non riesce a creare altre occasioni e subisce per quasi tutta la ripresa. Bene il punto preso, meno il resto…

CARNESECCHI 7.5: decisivo anche questa sera. Un paio di parate da urlo ed una terza, su Leao, vanificata dal fuorigioco. Bene!

SCALVINI 6.5: nel finale subisce un brutto colpo alla spalla che lo mette fuori causa dopo una prova comunque convincente (TOLOI s.v.: entra negli ultimi minuti)

DJIMSITI 7: ottima prova per lui, riesce a neutralizzare al meglio Giroud, stasera evanescente.

KOLASINAC 6.5: nonostante un taglio rimediato durante uno scontro di gioco, mette il turbante e si tuffa nella battaglia con i compagni.

HOLM 6.5: primo tempo discreto, ha il merito di procurarsi il rigore che vale il pareggio (ZAPPACOSTA 6: un po’ timido, ma gioca una ripresa tutto sommato sufficiente).

EDERSON 7: nonostante la serata sottotono, lui in mezzo è sempre una garanzia.

DE ROON 7: vedi sopra, prestazione di grande valore nonostante l’ammonizione rimediata quasi subito che poteva condizionarne la gara.

RUGGERI 5.5: stasera non può spingere ed è costretto a far quel che può (HIEN 6: nella mischia nel finale per evitare altri pericoli dietro. Missione compiuta).

KOOPMEINERS 6.5: freddo e perfetto in occasione della battuta del rigore, poi però anche lui oggi è meno in palla rispetto ad altre occasioni.

MIRANCHUK 5.5: oggi piuttosto timido e con poche idee. Gira spesso a vuoto (SCAMACCA 4.5: impalpabile, non lascia tracce di se in campo. Fuori condizione).

DE KETELEARE 5.5: l’emozione di San Siro gioca un brutto scherzo a Carletto. Poco in partita, spesso ben arginato dai suoi ex compagni (LOOKMAN 6: troppo nervoso e subito ammonito, regala qualche bella giocata che fa capire che è tornato in forma, poi però si perde nel momento decisivo).




Atalanta, di buono c’è solo il punto: pari contro il Milan per una Dea sottotono.

SERIE A, VENTISEIESIMA GIORNATA

MILAN-ATALANTA 1-1: A LEAO RISPONDE KOOP DAL DISCHETTO

Milano: di buono, senza dubbio, c’è il punto conquistato, sul resto direi che i giudizi sono rinviati. L’Atalanta che non ti aspetti pareggia a San Siro con il Milan ma disputata una prestazione piuttosto sottotono, salvata da un rigore (molto generoso) concesso per fallo di Giroud su Holm e segnato da Koop dopo che il Milan era passato dopo soli due minuti con una gran giocata di Leao. L’Atalanta inizia così con un pari il suo ciclo-terribile di partite che prosegue mercoledì, sempre a San Siro, nel recupero con la capolista Inter della gara rinviata a metà gennaio.

DAVANTI CDK-MIRANCHUK: il Gasp per la sfida col Milan a San Siro punta davanti su CDK e Miranchuk con Koop alle loro spalle mentre dietro e in mezzo confermate tutte le indiscrezioni della vigilia con Holm e Ruggeri sulle corsie esterne e Djimsiti al centro della difesa. Nel Milan, c’è Giroud davanti per Pioli con Leao pronto anche lui ad ispirare il francese con Adli vera novità in mezzo mentre Florenzi vince il ballottaggio con Calabria dietro.

LEAO SBLOCCA SUBITO IL MATCH: non c’è il pienone a San Siro ma il pubblico è sicuramente di quelli da sfida importante, con circa millecinquecento tifosi a sostenere la squadra del Gasp in questa importantissima sfida che inizia con il Milan che parte subito forte e al secondo passa: Leao salta due difensori nerazzurri e si invola dalla fascia sinistra verso la porta e con un tiro a giro sotto la traversa non da scampo a Carnesecchi. 1-0, e per la Dea la partita è subito in salita.

LA DEA CI PROVA MA NON SFONDA: l’Atalanta fa fatica, il Milan insiste e all’undicesimo Bennacer ci prova servito bene da Adli, ma esce bene Carnesecchi che fa suo il pallone e subisce anche fallo. Un minuto dopo ecco la Dea che si fa viva con un sinistro di de Roon respinto dalla difesa, sul rimpallo destro di Holm, Maignan in tuffo respinge ma CDK non riesce nella ribattuta vincente e la palla finisce fuori. Al diciottesimo pallone rubato a Pulisic da De Ketelaere che mette in mezzo per Koopmeiners, il suo tiro è deviato in angolo.

KOOP DAL DISCHETTO FIRMA L’1-1: la partita poi galleggia senza particolari emozioni (Kolasinac rimedia un turbante in testa dopo un contrasto di gioco che gli provoca un taglio) fino al quarantunesimo quando Holm cade in area per un intervento scomposto di Giroud a gamba alta: l’azione continua ma poi l’arbito Orsato viene richiamato e va a vedere il monitor del Var decretando il penalty per i nerazzurri: va Koop dagli undici metri e non sbaglia firmando il pari della squadra del Gasp. Tre minuti di recupero per la prima frazione in cui non succederà altro e si va al riposo con il risultato in parità con un gol per parte.

RIPRESA, CARNESECCHI-SUPER SU CALABRIA: subito due cambi dopo l’intervallo per il Gasp che richiama in panchina Holm e CDK e inserisce Zappacosta e Lookman anche se nei primi dieci minuti della ripresa regna sovrano l’equilibrio in una sorta di partita tattica a scacchi da parte dei due allenatori, poi al quindicesimo Carnesecchi fa una parata super su Calabria che aveva concluso a rete a botta sicura trovando il grande riflesso del portiere atalantino a negargli il gol.

DEA IN SOFFERENZA: al sedicesimo terzo cambio per il Gasp con Scamacca ad entrar in campo al posto di Miranchuk nel tentativo di dar ulteriore peso offensivo alla Dea ma sono ancora i rossoneri ad andar ancora vicini al vantaggio con una grande palla di Leao per Pulisic che controlla bene e tira di esterno sull’uscita di Carnesecchi, pallone fuori di pochissimo. Poi ancora la squadra di Pioli al trentunesimo con Loftus-Cheek va al tiro teso verso la porta, c’è ancora Carnesecchi che respinge di pugni.

PUNTO PREZIOSO, IL GIOCO MENO: in vista di un finale che si annuncia sofferto, Gasp inserisce al trentatre Hien al posto di Ruggeri per dar ulteriore solidità dietro in un finale dove il Milan, pur tenendo palla, non riesce a pungere più e la Dea riesce a portar a casa la gara (nel recupero entra anche Toloi per Scalvini) con un preziosissimo pareggio che le consente di uscire nuovamente indenne da una sfida contro i rossoneri (due vittorie e un pari sin qui). Certo, la prestazione di questa sera lascia qualche perplessità, ma nel calcio contano soprarutto i fatti: e l’1-1 di stasera per l’Atalanta all’inizio del suo ciclo terribile fa ben sperare.




Le pagelle di Atalanta-Sassuolo

ALL.: GASPERINI 8: quinta vittoria di fila, un pizzico di fortuna (che non guasta mai) nei momenti decisivi e la sua Atalanta va, si presenta al ciclo di ferro di partite come meglio non poteva. Il bello viene ora, avanti con fiducia!

CARNESECCHI 9: le prende tutte, ma proprio tutte. Non solo il capolavoro dei due rigori parati nel giro di pochi minuti, ma anche prima era risultato decisivo in almeno due occasioni. Gara da incorniciare.

SCALVINI 6: una buona partita, macchiata però dall’ingenuità colossale in occasione del fallo di mano in area a fine primo tempo che poteva costare carissimo.

DJIMSITI 6.5: bene, sempre attento e preciso. Una sicurezza.

KOLASINAC 6: pesa, per fortuna non sul risultato, l’ingeunità in occasione del rigore poi ripetuto. Entra prima in area e tocca il pallone respinto da Carnesecchi evitando il corner, ma causandone la ripetizione. Da uno con la sua esperienza non te lo aspetti. (HIEN s.v.: entra negli ultimi minuti di gara)

HOLM 6.5: parte un po’ timido, poi esce alla distanza e regala l’ennesima prestazione più che positiva (BAKKER 6.5: entra e fa subito centro. Il primo stagionale oltre che in serie A per lui. Da possibile partente a marcatore. Che sia la svolta tanto attesa?)

EDERSON 6.5: torna in mezzo al campo a dirigere le operazioni con la solita bravura e qualità

PASALIC 7.5: il suo gol sblocca un match sin li piuttosto inchiodato, poi è giocatore-ovunque: sempre presente nei momenti decisivi a dare supporto alla squadra.

ZAPPACOSTA 6.5: titolare per l’intera partita, ripaga con una prestazione molto positiva.

KOOPMEINERS 7: il gol è la ciliegina sulla torta dell’ennesima grande partita (ADOPO s.v.: entra nel finale).

DE KETELEARE 6.5: incanta meno del solito ma, nel momento in cui Gasp stava ipotizzando una sua sostituzione, pesca dal cilindro la giocata che avvia l’azione del raddoppio nerazzurro (TOURE’ s.v.: entra negli ultimi minuti del match).

MIRANCHUK 6.5: meglio nella ripresa dove va ad un nulla dal gol (SCAMACCA 6: nel finale Consigli gli nega il gol dell’ex).




L’Atalanta crea, Superman-Carnesecchi conserva: la Dea schianta il Sassuolo e resta quarta.

SERIE A, VENTICINQUESIMA GIORNATA

ATALANTA-SASSUOLO 3-0: PRIMA GIOIA ANCHE PER BAKKER

Bergamo: quinta vittoria di fila, 17 gol fatti e 2 subiti: numeri da paura per l’Atalanta versione rullo che non si ferma davanti al Sassuolo e consolida il quarto posto con tre punti di vantaggio sul Bologna che giocherà domani contro la Lazio. I gol non vengono dalle punte ma dai centrocampisti (Pasalic, Koopmeiners e Bakker) ma il protagonista è Carnesecchi che para due rigori sul finire del primo tempo, due esecuzioni di Pinamonti dopo la ripetizione per ingresso irregolare in area di Kolasinac respinte dal portierone di un’Atalanta che poi nella ripresa si mette lo spavento alle spalle e dilaga.

DEA CON CDK-MIRANCHUK: Gasp cambia qualcosa rispetto Genova lasciando inizialmente in panchina De Roon con Ederson e Pasalic in mezzo al campo mentre c’è sulle fasce Zappacosta e non Ruggeri insieme ad Holm. Davanti tocca a CDK e Miranchuk con Koop alle loro spalle. Negli ospiti, mister Dionisi punta in attacco su Pinamonti con Laurentie a supporto e Tresoldi in mezzo mentre tra i pali c’è il grande ex Consigli.

MORIRE SUL LAVORO NEL 2024: mentre la Curva Sud prende sempre più forma, quel che resta dello Stadium è ancora una volta sold-out per questa partita molto importante per ambo le squadre per i loro rispettivi obiettivi che prima di prendere il via si raccoglie nel minuto di silenzio in memoria delle vittime sul lavoro del cantiere a Firenze: fatti inaccettabili in una epoca di modernità ed efficienza che rimangono purtroppo all’ordine del giorno nella cronaca di tutti i giorni. La gara prende poi il via con la Dea che cerca di caricare sin dalle prime battute ma con gli ospiti attenti dietro a non farsi sorprendere.

PASALIC SBLOCCA IL MATCH: la Dea continua la sua fase di pressione sull’avversario e al ventunesimo Consigli è chiamato alla gran risposta sulla botta da fuori di Zappacosta che l’ex portiere nerazzurro respinge coi pugni. Un minuto dopo però il portiere del Sassuolo nulla può quando Holm apre per Miranchuk, la conclusione del russo viene respinta da Consigli, ma sulla corta respinta arriva Pasalic che mette in rete da due passi il gol del vantaggio della squadra del Gasp.

LA TRAVERSA SALVA LA DEA: se la partita che sembra volgere verso i ragazzi del Gasp sulla carta, nella realtà il Sassuolo si scuote una volta sotto e alla mezz’ora con Laurienté dalla distanza ci prova, ma Carnesecchi respinge. Poi conclusione Matheus Henrique un minuto dopo, altra gran parata di Carnesecchi con la palla che sbatte sulla traversa e viene spazzata via dalla difesa.

CARNESECCHI-SHOW, PARA DUE RIGORI: a due dal riposo la Dea sfiora il bis quando Zappacosta mette in mezzo per Holm che colpisce di testa sul secondo palo, Consigli si supera e nega il raddoppio alla squadra del Gasp. Poi, nel minuto di recupero concesso succede di tutto: nell’ultimo cross in area della prima frazione, Scalvini tocca di mano con l’arbitro che prima non vede, poi viene richiamato dal Var che indica inevitabilmente il dischetto per gli ospiti: va Pinamonti da dischetto e Carnesecchi para la conclusione dell’attaccante neroverde; tutto finito? Nemmeno per sogno, perchè Kolasinac entra anzitempo in area e l’arbitro, richiamato dal Var, fa ripetere. Di nuovo Pinamonti, e di nuovo Carnesecchi a parar nuovamente il rigore all’attaccante ospite. Finisce con il portiere nerazzurro portato in trionfo dai caompagni a fine primo tempo e con mister Gasperini imbufalito per l’occasione incredibile concessa agli ospiti a pochi secondi dalla fine.

RIPRESA, KOOP FIRMA IL RADDOPPIO: dopo l’incredibile finale di prima frazione, si riparte per la ripresa senza cambi e con la Dea alla ricerca del gol che la metta al riparo da brutte sorprese:: all’ottavo bella conclusione di Pasalic che però sfila sopra la traversa. Al dodicesimo però la squadra del Gasp timbra di nuovo con una bellissima azione avviata da CDK per Miranchuk, apertura per Holm che dalla destra mette al centro a Koopmeiners che calcia all’incrocio e fredda Consigli: 2-0 per l’Atalanta!

BAKKER ENTRA E SEGNA IL 3-0: con due gol di margine, l’Atalanta prova a controllare il match per evitare brutte sorprese nel finale di gara. Al ventisette primi due cambi per il Gasp che inserisce Scamacca e Bakker al posto di Miranchuk e Holm per il finale di partita dove è subito l’olandese arrivato in estate a mettersi in mostra e trovare il suo primo gol in serie A con una conclusione potente che trova anche una deviazione e finisce in rete per il gol che mette in ghiaccio il match e viene festeggiato da tutti i compagni.

QUINTA VITTORIA DI FILA E QUARTO POSTO: a dieci dalla fine altri due cambi per Gasp: escono Kolasinac e De Ketelaere, entrano Hien e Touré per gli ultimi minuti di match dove entra pure Adopo per concedere gli applausi a Koop e, nel recupero, Consigli nega a Scamacca il gol dell’ex che sarebbe valso il poker. Ma va bene così: 3-0 per la Dea, quinta vittoria consecutiva per i ragazzi del Gasp che arrivano alle porte del ciclo terribile che la attende in campionato (Milan, Inter, Bologna, Viola e Juve nelle prossime partite) conscia della propria forza. Dovranno essere anche gli altri a preoccuparsi di noi…




Le pagelle di Genoa-Atalanta

ALL.: GASPERINI 8: serviva una risposta importante in trasferta, dopo aver fatto tanto e bene in casa, il Genoa era un gran banco di prova. Esame ampiamente superato. Sbanda solo cinque minuti a inizio ripresa ma poi ricomincia come se nulla fosse e vince con merito una partita importantissima. Avanti!

CARNESECCHI 7: sicuro di se, attento e reattivo. Salva i suoi in almeno tre occasioni. Bravo.

SCALVINI 7: che peccato, il Var gli toglie un gol che sarebbe stato una soddisfazione per lui oltre che unico nel suo genere in quanto segnato senza scarpa ai piedi (TOLOI s.v. dentro negli ultimi minuti per la battaglia nel recupero).

DJIMSITI 7: soffre e stringe i denti anche lui, ma non si fa quasi mai sorprendere.

KOLASINAC 7: il solito muro la dietro, un baluardo che da grande sicurezza ai compagni.

HOLM 6.5: parte un po’ contratto, poi riesce a venir fuori con grande bravura (ZAPPACOSTA 6.5: entra, da una mano ai compagni e si toglie anche lo sfizio del gol dell’ex).

DE ROON 7.5: uomo-ovunque li in mezzo, lotta come un gladiatore e gioca sempre con grande intelligenza.

PASALIC 7: protagonista involontario nell’azione del gol annullato a Scalvini, ma gioca una grande partita e da il via alle azioni del terzo e quarto gol.

RUGGERI 6.5: un brutto errore in avvio che poteva costare caro, poi gioca una partita in crescendo e tutto sommato più che positiva (HATEBOER s.v.: dentro nel maxi-recupero per aiutar i compagni)

KOOPMEINERS 8: batte anche la febbre e rientra dopo l’infortunio e lascia subito il segno con una super-prestazione e un gol bellissimo che riporta subito la Dea avanti dopo un avvio di ripresa difficile.

DE KETELEARE 8: gol bellissimo a parte che vale il prezzo del biglietto da solo, confeziona l’ennesima prestazione da incorniciare. Giocatore totale! (MIRANCHUK 6.5: entra, sfiora subito il gol e ci va anche vicino nel finale. Bene)

SCAMACCA 6.5: non segna, ma non gli si può certo dire nulla per l’impegno e la dedizione. Promosso anche dal mister durante la conferenza stampa post-partita. (EL BILAL 7: entra, rompe il ghiaccio in serie A in una partita non certo facile, e trova anche il suo primo gol in nerazzurro. Chi ben comincia…)