Tutto nella ripresa: l’Atalanta fatica un po’ ma poi stende il Genoa con Lookman ed Ederson

SERIE A, NONA GIORNATA

ATALANTA-GENOA 2-0: NEL FINALE DECISIVO CARNESECCHI

Bergamo: il Gewiss diventa un vero e proprio fortino. Con un po’ di fatica ma con pieno merito l’Atalanta batte 2-0 il Genoa e conquista tre punti molto importanti viste anche le contemporanee vittorie di chi sta dietro in classifica e si riprende il sesto posto. Vittoria sofferta, “da big” come piace scrivere a molti, per i ragazzi del Gasp: succede tutto nella ripresa dopo un primo tempo alla camomilla, prima i miracoli di Leali, poi il palo di Scalvini e, infine, la rete che la sblocca di Lookman con il Var al lavoro per capire se il nerazzurro tocca con la mano… e invece no! Nel finale gran parata di Carnesecchi su Puscas nel recupero e, sulla ripartenza successiva, il 2-0 di Ederson in contropiede. Nessuno sinora fa gol in casa alla Dea.

GASP CON IL TRIDENTE: come preannunciato alla vigilia, mister Gasperini cambia tra i pali dove gioca Carnesecchi e in difesa recupera Toloi che può così far riprendere fiato a Kolasinac, tornato non al meglio dagli impegni con la nazionale; davanti si punta sul tridente formato da CDK, Lookman e Scamacca. Nel Genoa, mister Gilardino non recupera Retegui e così davanti ci sono Ekuban e Gundmundsson ed in mezzo non poteva mancare il grande ex Ruslan Malinovskyi, per la prima volta da avversario a Bergamo.

MATCH SUBITO VIVACE…: bel colpo d’occhio all’ingresso delle due squadre in campo con, sullo sfondo, i primi piloni della nuova curva Sud dello Stadium che iniziano a crescere in altezza. Il match prende il via con le due squadre che sin da subito si danno battaglia: al secondo ci prova subito Scamacca con un tiro dalla distanza, Leali blocca, poi al quinto l’ex Malinovskyi ci prova su punizione, anche qui facile presa per Carnesecchi.

… E POI SOPORIFERO: le illusioni iniziali lasciano però subito spazio ad un primo tempo molto spezzettato e decisamente avaro di emozioni, se non nel finale: alla mezz’ora De Roon prova dalla distanza ma Leali è bravo a deviar in corner, poi ancora il portiere del Genoa è bravo al trentasette su Lookman, respingendo la conclusione angolata del giocatore nerazzurro. Poco altro da dire per questa prima parte di match che finisce addirittura senza recupero e con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, LEALI-PIGLIATUTTO: dopo l’intervallo il Gasp getta subito nella mischia Miranchuk al posto di un De Kateleare apparso sin qui piuttosto spento e la Dea prova a spingere proprio con il russo, suo cross da destra per Scamacca che colpisce di tacco, ma Leali para al secondo minuto. Due minuti dopo è il legno a salvare Leali sul colpo di testa in mischia di Scalvini che manda i nerazzurri a un nulla dal vantaggio.

LOOKMAN LA SBLOCCA (GRAZIE AL VAR): la squadra del Gasp insiste ancora al quarto d’ora con la bella sponda di Scamacca per l’inserimento di Lookman che entra in area, ma Dragusin interviene in scivolata e manda in corner. C’è anche il Genoa a provarci e al ventunesimo su cross da calcio d’angolo, Carnesecchi respinge molto bene sul colpo di testa ancora di Dragusin. Poi ecco l’episodio con cui l’Atalanta sblocca la partita al ventitre:  Scamacca riceve al limite dell’area e mette in mezzo per Lookman, che da terra si gira e mette in rete sotto la traversa. L’arbitro ferma tutto inizialmente per un presunto fallo di mano di Lookman, ma dopo lungo controllo al Var il gol viene convalidato e la Dea va così sull’1-0.

CARNESECCHI-SALVA, EDERSON FA 2-0: il lungo consulto al Var allungherà sicuramente il recupero, così quando il gioco riprende il Genoa è subito pericoloco con conclusione di Gudmundsson dalla distanza, palla che va fuori di poco. Poi poco dopo Gasp cambia davanti inserendo Muriel e Pasalic al posto di Scamacca e Lookman per il finale di partita dove poi trovano spazio anche Kolasinac e Hateboer al posto di Ruggeri e Zappacosta. Nei sei minuti concessi di extra time succede un po’ di tutto: Carnesecchi al quarantotto con una uscita tempestiva su Puscas che pareva pronto a segnare il gol della clamorosa beffa. Mezzo respiro dopo e la Dea invece la chiude con Muriel che ruba palla, Pasalic che offre ad Ederson il pallone che Leali non può prendere: 2-0 e partita chiusa per la squadra del Gasp che, pur con qualche fatica di troppo, ha la meglio del Genoa e ricomincia con tre punti importanti per classifica e morale. E ora, testa all’Europa, giovedì si va a Graz!




L’Atalanta attende il Genoa per ricominciare con il piede giusto.

BERGAMO, ORE 18

Ripartenza, atto secondo: in archivio ormai anche la sosta numero due per gli impegni delle nazionali, l’Atalanta si rituffa in campo tra campionato ed Europa in una settimana subito densa di impegni: il Genoa nell’impegno odierno delle 18, lo Sturm Graz giovedì in Europa League in terra austriaca e poi il lunedì successivo la trasferta di Empoli a chiudere il cerchio. Un mini-ciclo importante per i ragazzi del Gasp chiamati a rispondere subito in campionato dopo lo stop contro la Lazio di due settimane fa prima di pensare a mettere una bella ipoteca sul primo posto nel girone in Coppa. Un passo alla volta, si comincia oggi con la sfida del Gasp al suo ex giocatore Gilardino che bene sta facendo con il grifone neopromosso e che non verrà sicuramente a Bergamo a far fa spettatore; per questo CDK e compagni dovranno dimostrar sin da subito che la Dea vuol tornar a far subito sul serio.

STATISTICHE E CURIOSITA’

Atalanta e Genoa hanno pareggiato in quattro delle ultime cinque sfide di Serie A (una vittoria dei bergamaschi nel periodo) e in particolare tre di questi pareggi sono arrivati con il punteggio di 0-0, inclusi i due incontri del campionato 2021/22.

Nelle ultime 13 sfide in Serie A tra Atalanta e Genoa, il Grifone ha vinto soltanto in un’occasione (3-1 a Genova il 22 dicembre 2018, con autorete di Tolói, reti di Zapata, Lazovic e Piatek) – nelle altre 12 sfide nel parziale, quattro pareggi e otto successi nerazzurri.

Il Genoa non vince a Bergamo nel massimo campionato dal 10 gennaio 2016 (2-0 con gol di Dzemaili e Pavoletti per la squadra allora allenata proprio da Gian Piero Gasperini): dopo quel successo ligure, tre vittorie della Dea seguite da tre pareggi.

L’Atalanta ha collezionato tre clean sheets interni consecutivi in campionato e non arriva a quattro di fila in casa in Serie A da marzo 2017 (serie di cinque in quel caso) – in generale, considerando tutte le competizioni, la Dea ha chiuso quattro gare con la porta inviolata in casa, più di qualsiasi altra formazione di Serie A nella stagione 2023/24.

In queste prime otto giornate di campionato, il Genoa è l’unica squadra che non ha mai ripetuto lo stesso risultato in due partite consecutive: per i liguri due vittorie, due pareggi e quattro sconfitte, tra cui quella contro il Milan nell’ultimo turno.

Il Genoa ha subito il 50% dei gol in questo campionato dal 76’ in poi (sei su 12): record negativo in percentuale del torneo e record in assoluto condiviso con la Salernitana (a sei anche i granata) – di queste sei reti ben tre sono costate la sconfitta: Radonjic (Torino), Oudin (Lecce), Pulisic (Milan).

L’Atalanta conta 11 marcatori differenti considerando tutte le competizioni 2023/24: tra le squadre dei maggiori cinque tornei europei in corso hanno fatto meglio finora soltanto Barcellona, Fiorentina e Lipsia (tutte a 12).

Alberto Gilardino è stato allenato da Gian Piero Gasperini nella sua esperienza al Genoa da giocatore: 14 gol in 30 presenze di Serie A nella stagione 2013/14, con una media reti di 0.47 (solo con due allenatori, Carmignani e Prandelli, Gilardino ha tenuto una media più alta tra quelli che lo hanno allenato almeno per tre gare nel massimo torneo).

Gianluca Scamacca è un ex della partita (26 gare nel campionato 2020/21 con la maglia del Genoa con otto gol segnati); nell’unica sfida di Serie A, al Grifone ha siglato una delle sue cinque doppiette nel massimo torneo (due reti in Genoa-Sassuolo 2-2, del 17 ottobre 2021).

Grande ex della partita anche Ruslan Malinovskyi, che con l’Atalanta di Gasperini ha collezionato 30 reti e 25 assist in 143 presenze complessive considerando tutte le competizioni: nel suo periodo in nerazzurro, l’ucraino è stato il centrocampista dei bergamaschi che ha preso parte a più gol (55 appunto): in generale meno soltanto di Zapata e Muriel.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Djimsiti, Scalvini, Kolasinac (Toloi); Zappacosta, De Roon, Ederson, Ruggeri; Pasalic; De Ketelaere, Scamacca – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: El Bilal, Koopmeiners

GENOA (4-5-1): Leali; De Winter, Bani, Dragusin, Vasquez; Sabelli, Malinovskyi, Frendrup, Thorsby, Haps; Gudmundsson – All.: Gilardino

Squalificati: Martinez

Indisponibili: Messias




Le pagelle di Lazio-Atalanta

ALL.: GASPERINI 5.5: dopo un avvio terrificante, i suoi riescono a rimetterla in piedi. L’innesto di Koop in avvio di ripresa rimette ordine in avanti. Peccato, è mancato quel qualcosa per potersi poter a casa almeno un risultato positivo.

MUSSO 6.5: solo un piccolo “brivido” con una palla persa a fine primo tempo, per il resto compie almeno tre parate importanti che tengono a galla i suoi. Incolpevole sul gol.

SCALVINI 6.5: buona partita dopo un avvio difficile, nel finale sfiora anche il possibile gol del 3-3.

DJIMSITI 6: un po’ sorpreso insieme ai compagni in occasione del gol-partita di Vecino.

KOLASINAC 6.5: trova il gol del 2-2 e disputa la solita partita di grande spessore. Un peccato che la sua prima rete non valga la gioia di un risultato positivo.

ZAPPACOSTA 5.5: un po’ stanco dopo la fatica di Lisbona, non riesce ad incidere a dovere sul match. (HOLM 5.5: anche lui entra nel finale ma è più croce che delizia…).

EDERSON 6.5: ancora in gol, ancora una prestazione decisamente convincente. Bene.

DE ROON 6: un po’ in ombra nel primo tempo, un po’ meglio nella ripresa. Sufficiente.

RUGGERI 6.5: molto bello l’assist per Ederson in occasione del gol che riapre la gara. (BAKKER 5.5: un paio di sgasate, un bel pallone messo in mezzo e poco altro).

PASALIC 5: un fantasmino in campo per il primo tempo. Non bene oggi. (KOOPMEINERS 6.5: cambia l’andazzo con il suo innesto e batte il corner che vale il momentaneo pari di Kolasinac; probabilmente era necessario rischiarlo sin da inizio gara).

DE KETELEARE 6: giornata sfortunata per Carletto. Subito protagonista con l’autogol in avvio di partita, poi Provedel in avvio di ripresa si supera e gli nega il 2-2. Benino. (MURIEL 5.5: prova a dar un po’ di brio con il suo ingresso, la cosa gli riesce solo a metà).

SCAMACCA 5: lontano dalla miglior condizione, combina davvero poco; nella ripresa viene sostituito (LOOKMAN 6: si fa vedere in almeno un paio di occasioni creando un po’ di scompiglio nella difesa laziale. Poco altro).




Montagne russe: l’Atalanta rimonta due gol, poi si arrende nel finale; vince la Lazio 3-2.

SERIE A, OTTAVA GIORNATA

LAZIO-ATALANTA 3-2: LA DEA RIMONTA MA CEDE NEL FINALE

Roma: in altalena con caduta finale. L’Atalanta esce sconfitta dall’Olimpico contro la Lazio al termine di una partita a dir poco incredibile con i nerazzurri sotto già di due gol dopo venti minuti (autogol di CDK in avvio, poi Castellanos lanciano i biancocelesti e con un miracolo di Musso ed una traversa ad evitare guai peggiori) ma che poi riesce a ritrovare se stessa, reagire e rimontare con le reti di Ederson nel finale di primo tempo e Kolasinac nella ripresa che fanno sperare i tifosi nerazzurri che intravedono anche il possibile sorpasso che però arriva, ma da parte della Lazio che la vince con un gol di Vecino nel finale. La Dea trova così la sua terza sconfitta stagionale, restando ferma a quota tredici punti in classifica.

GASP CON SCAMACCA-CDK: qualche cambio da parte di mister Gasperini rispetto alla vittoriosa trasferta di giovedì a Lisbona, sopratutto davanti dove Koop riposa e c’è Pasalic a ridosso delle due punte De Keteleare e Scamacca mentre dietro è out Toloi ma a sua volta è esonerato in extremis Djimsiti che gioca al fianco di Scalvini e Kolasinac dietro. Nella Lazio in mezzo al campo c’è Rovella con Luis Alberto mentre davanti il tridente è formato da Felipe Anderson, Zaccagni e al centro Castellanos.

DEA SUBITO SOTTO, CDK SBAGLIA PORTA: buona cornice di pubblico all’Olimpico, sono circa un centinaio i tifosi giunti da Bergamo a sostenere la Dea nella capitale in questo match che comincia subito in salita per i nerazzurri che dopo cinque minuti sono già sotto: sul primo calcio d’angolo per i romani, mucchio in area, Il pallone schizza sulla coscia di De Ketelaere che mette involontariamente nella propria porta segnando la sfortunata autorete che porta avanti gli uomini di Sarri.

CASTELLANOS RADDOPPIA, MUSSO SALVA: momento di bambola per l’Atalanta, che va di nuovo sotto all’undicesimo quando su una ripartenza micidiale la Lazio fa 2-0 con Castellanos che mette in rete la palla dopo un’azione corale dei padroni di casa. Al quattordicesimo rischia il definitivo K.O. la Dea quando Casale si ritrova solo davanti a Musso, ma il portiere è strepitoso nel respingere il pallone e salvare la sua porta dal possibile terzo gol. Al diciottesimo ancora la buona sorte salva i nerazzurri quando Guedouzi centra in pieno la traversa con una potente conclusione da fuori.

EDERSON SUONA LA SVEGLIA E ACCORCIA: dopo venti minuti da incubo, l’Atalanta da segni di vita al venticinque quando Pasalic arriva di testa su un bel cross di Ruggeri, solo leggermente in ritardo e la palla finisce fuori. Al trentatreesimo la Dea riesce a rientrar in partita: bel cross dalla sinistra di Ruggeri su cui arriva Ederson di testa e insacca il gol che rimette in partita i nerazzurri. Il gol che ridà speranza ai nerazzurri è di fatto l’ultimo sussulto di un primo tempo, che si chiude dopo tre di recupero, a due facce dei ragazzi del Gasp: inguardabili per venti minuti abbondanti, decisamente meglio dopo.

RIPRESA, CDK SFIORA IL PARI: c’è subito Koopmeiners in campo dopo l’intervallo, con il Gasp che punta su di lui richiamando in panchina Pasalic in questa ripresa che prende il via con i nerazzurri vicinissimi al pari al terzo quando CDK fa un gran numero in area e conclude trovando però la grande risposta di Provedel che salva la porta della Lazio. Al tredicesimo tocca a Lookman entrar in campo in attacco al posto di un Gianluca Scamacca decisamente non ancora al top della condizione.

KOLASINAC DI TESTA FIRMA IL 2-2: dopo averlo sfiorato, l’Atalanta trova il pareggio due minuti dopo il quarto d’ora sugli sviluppi di un corner dove sbuca la testa di Kolasinac che supera tutti e mette alle spalle di Provedel il gol che completa la rimonta nerazzurra. A quel punto Gasp si gioca anche la carta Muriel che entra in campo al posto di De Keteleare.

VECINO DECIDE IL MATCH: partita che ora è apertissima con entrambi i tecnici alla ricerca della mossa vincente per dare scacco matto l’uno all’altro; nel finale entrano anche Holm e Bakker al posto dei due esterni Zappacosta e Ruggeri. E’ però la Lazio a trovare il guizzo che decide la gara, in un momento dove era la Dea a cercar probabilmente di più il sorpasso: a otto dalla fine Vecino servito bene dentro l’area mette in rete riportando avanti i padroni di casa.

SCONFITTA CHE SA DI BEFFA: l’Atalanta non si arrende e prova subito a rispondere: all’ottentasette cross di Koopmeiners da calcio d’angolo e Scalvini di testa fuori di poco il possibile 3-3. Restano a quel punto cinque minuti di recupero in cui però ci proverà solo Muriel su punizione ma senza successo. Vince la Lazio 3-2, la Dea arriva alla sosta incappando in una sconfitta dopo un percorso sin qui quasi netto; peccato, ma la reazione vista oggi e il carattere visto nella ripresa possono far ben sperare per il futuro dopo la sosta per il campionato che servirà per ritrovare energie e idee.




L’Atalanta si rituffa nel campionato: a Roma caccia a punti preziosi contro la Lazio

ROMA, ORE 15

Dopo la gloria del giovedì Europeo, per l’Atalanta il tempo dei festeggiamenti è già finito: i nerazzurri tornano in scena domani in campionato all’Olimpico di Roma contro la Lazio per provar ad allungare la sua striscia positiva in campionato in una partita molto importante per i nerazzurri di Gasperini, a caccia di punti importanti e nuove conferme contro un avversario che, nonostante le difficoltà incontrate in questo avvio di stagione, è sicuramente una concorrente per cercare un nuovo piazzamento in Europa a fine stagione.

La Lazio è rimasta imbattuta in quattro degli ultimi cinque confronti contro l’Atalanta in Serie A (2V, 2N) dopo che aveva perso quattro dei cinque precedenti (1N), tuttavia la sconfitta del parziale è arrivata proprio nella sfida più recente dell’11 febbraio scorso (0-2 reti di Davide Zappacosta e Rasmus Højlund).

L’Atalanta ha vinto 37 gare contro la Lazio in Serie A, i nerazzurri contano più successi nella competizione solo contro il Bologna (38); inoltre, tra le avversarie affrontate almeno 50 volte nel massimo campionato, quella biancoceleste è la formazione contro cui i bergamaschi hanno la percentuale più bassa di sconfitte (il 28%, 31 su 110).

L’Atanta è la formazione che la Lazio ha affrontato più volte in casa in Serie A dal 2017/18 in avanti senza trovare alcun successo (6: 3N, 3P); i bergamaschi inoltre hanno vinto l’ultima gara sul campo dei biancocelesti nella competizione e potrebbero raccogliere due successi esterni consecutivi contro questa avversaria per la prima volta dal 1989.

La Lazio ha raccolto appena sette punti nelle prime sette giornate di campionato e in caso di sconfitta contro l’Atalanta per i biancocelesti si tratterebbe della peggior partenza in Serie A, dopo le prime otto gare stagionali, nell’era dei tre punti a vittoria (dal 1994/95).

L’Atalanta ha collezionato cinque clean sheet nelle prime sette partite di una stagione di Serie A per la prima volta nella sua storia; l’ultima volta che una formazione ha tenuto la porta inviolata più volte nelle prime otto gare in un singolo massimo campionato è stata nel 2014/15 (sei, sia per la Roma che per la Juventus).

La Lazio è una delle due squadre, insieme al Cagliari, che non hanno trovato la rete nel corso dell’ultimo quarto d’ora di gioco né del primo né del secondo tempo in questa Serie A.

L’Atalanta è la squadra che ha mandato in rete giocatori di più nazionalità diverse in questa Serie A: nei cinque grandi campionati europei hanno fatto meglio solo Brighton e Monaco (otto per entrambe, mentre a quota sette ci sono anche Man City, Aston Villa, Hoffenheim, Bayer Leverkusen e Liverpool).

Juan Musso dell’Atalanta è il portiere con la più alta percentuale di parate nei cinque grandi campionati europei in corso, tra quelli con almeno tre presenze: 85%, davanti a Yann Sommer (83%) e Lukas Skorupski (81%).

LE PROBABILI FORMAZIONI

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Patric, Romagnoli, Hysaj; Guendouzi, Rovella, Luis Alberto; Felipe Anderson, Castellanos, Zaccagni – All.: Sarri

Squalificati: nessuno

Indisponibili: nessuno

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Scalvini, Djimsiti, Kolasinac; Zappacosta, De Roon, Pasalic, Ruggeri; Koopmeiners; De Ketelaere, Lookman – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: El Bilal, Toloi




Le pagelle di Sporting L.-Atalanta

ALL.: GASPERINI 9: niente… alla fine c’ha sempre ragione lui! In pochi avrebbero immaginato una serata così, con una vittoria così: di prepotenza con un primo tempo perfetto, annichilendo la capolista del campionato portoghese, poi di sofferenza e cuore nel secondo tempo. Il risultato è l’ennesimo capolavoro della sua Atalanta. E il primo posto nel girone. What else?

MUSSO 7.5: primo tempo da spettatore non pagante, secondo da grande protagonista: almeno tre le parate decisive che consentono ai suoi di portar a casa la vittoria. Decisivo, finalmente!

KOLASINAC 8: un muro! Lascia le briciole agli avversari. Un po’ stanco nel finale ma per lui la prova è di quelle da vero leader.

DJIMSITI 7: molto bene finchè sta in campo, poi è costretto ad uscire per un lieve infortunio dopo esser appena stato ammonito (TOLOI 6.5: fa un po’ più fatica del suo compagno, complice anche uno Sporting decisamente più arrembante nel finale).

SCALVINI 7.5: ci tocca togliere mezzo punto nella sua pagella per via dell’episodio che porta al rigore che lo vede coinovolto nonostante, a nostro avviso, quello non è mai un fallo da rigore. Grande gioia per il gol che apre il match invece. Bravo! (PALOMINO 6.5: dentro nel finale ad aiutare i compagni).

ZAPPACOSTA 6.5: buona la sua gara, suo l’assist che spiana la strada al gol di Scalvini dell’1-0 (HOLM 6: perde un paio di palloni un po’ banali, ma nel complesso non sfigura nemmeno lui).

DE ROON 7: finisce la partita con la lingua di fuori ma dopo aver disputato l’ennesima partita di grande spessore la in mezzo.

EDERSON 7.5: in flessione nella ripresa dopo un primo tempo da grande protagonista. (PASALIC 6: una ventina di minuti in cui svolge con ordine il compitino assegnato).

RUGGERI 9: la serata è tutta sua. Primo gol con la maglia nerazzurra trovato in un campo come quello di Lisbona e determinante alla vittoria dei suoi. Poco da dire, il ragazzo continua il suo incredibile percorso di crescita. Avanti così!

KOOPMEINERS 6.5: da un primo tempo come assoluto protagonista ad una ripresa un po’ in sordina.

LOOKMAN 7: tira sin da subito matta mezza difesa di casa, nel primo tempo pare imprendibile, nel secondo aiuta i compagni e si sacrifica per la causa. Bene.

DE KATELEARE 6.5: non una serata facile per lui, ma riesce comunque a cavar dal cilindro qualche bella giocata delle sue. (SCAMACCA 6: non è ancora in condizione, e lo si vede lontano un chilometro. Tuttavia nel finale sfiora il terzo gol, con il portiere di casa che gli dice no con una gran parata).




Un tempo da padrona, uno con l’elmetto: Atalanta, che impresa: Scalvini e Ruggeri sbancano Lisbona!

EUROPA LEAGUE, SECONDA GIORNATA

SPORTING L.-ATALANTA 1-2: PRIMA GIOIA PER RUGGERI

Lisbona (Portogallo): la poesia e poi la sofferenza: così l’Atalanta s’inventa l’impresa che vale il primo posto in Europa League. La casa dello Sporting, primo in Portogallo e vincente all’esordio in Europa, è violata con un primo tempo di rara bellezza e potenza. Segnano due difensori, Scalvini e Ruggeri, emblema di una coralità che diventa superiorità e poi imbarazzante dominio. Nella ripresa però ci sono anche sangue, sudore e lacrime, specie nel finale quando lo Sporting tenta la rimonta, complice anche un rigore concesso con il Var piuttosto dubbio ma con Musso sugli scudi a tener in piedi la storica vittoria che vale il primato nel girone.

GASP PUNTA SU CDK-LOOKMAN: con Scamacca convocato ma non ancora ovviamente al top dopo l’infortunio, il tecnico Gasperini si affida davanti a De Kateleare e Lookman con Koop alle loro spalle. In difesa torna Kolasinac dal primo minuto mentre sulla fascia spazio a Ruggeri e Zappacosta. Nello Sporting il tecnico Amorin davanti si affida a Gyökeres e Paulinho davanti con l’ex Lecce Hjulmand in mezzo al campo.

LOOKMAN SUBITO PERICOLOSO: splendida atmosfera allo stadio Alveade di Lisbona, ci sono circa un migliaio di tifosi nerazzurri giunti in Portogallo a sostenere la Dea in questo match che comincia con i nerazzurri a farsi subito vedere: bello scambio in area tra De Ketelaere e Lookman, il nigeriano da solo a poca distanza da Adan mette in mezzo per Koopmeiners che non riesce ad arrivare in tempo, il pallone attraversa l’area e si perde. All’ottavo Zappacosta crossa per Kolasinac che di testa non trova lo specchio.

SCALVINI LA SBLOCCA ALLA MEZZ’ORA: la truppa nerazzurra tiene botta ai portoghesi che provano un paio di iniziative senza successo e poi finiscono avvolti dalla manovra atalantina che li costringe sulla remissiva. Tre minuti dopo la mezz’ora ecco il meritato vantaggio della Dea: Koopmeiners apre perfettamente per Zappacosta, cross basso e Scalvini mette in rete il gol dell’1-0.

DOMINIO DEA, RUGGERI FA BIS: ti aspetti una reazione dello Sporting e invece l’Atalanta prosegue per la sua strada, come se nulla fosse successo sin qui: al trentasette nerazzurri vicino al bis con un tiro di Lookman da distanza ravvicinata, palla alta sulla traversa. Poi, a due dall’intervallo, ecco il raddoppio (meritatissimo) dei ragazzi del Gasp: bel filtrante di Lookman per Ruggeri che calcia e, dopo la respinta di Adan, mette in rete il 2-0. Primo tempo praticamente perfetto per i nerazzurri, che chiudono così con il doppio vantaggio dopo un minuto di recupero.

RIPRESA, UN RIGORE DUBBIO RILANCIA LO SPORTING: si riparte dopo il riposo senza cambi da parte del Gasp ma con lo Sporting che si gioca il tutto per tutto alla ricerca di raddrizzare il match con un colpo di testa in mischia che finisce di poco sul fondo. Al settimo primi cambi in casa nerazzurra con Toloi e Scamacca in campo al posto di Djimsiti e CDK, poi al ventesimo dentro anche Pasalic e Holm per Ederson e Zappacosta. Tutto fila abbastanza liscio per l’Atalanta fino alla mezz’ora quando, da una azione conclusa in corner l’arbitro viene richiamato al Var e assegna un calcio di rigore allo Sporting per un presunto fallo di mano su tiro di Diomande: così Gyokeres dal dischetto dimezza lo svantaggio dopo aver colpito prima il palo con la palla che poi rotola in fondo al sacco.

MUSSO (E IL PALO) CI SALVANO: nemmeno un minuto dopo il gol, rischia tantissimo la Dea con lo Sporting pericoloso in due occasioni: Edwards e Catamo ma Musso è ancora protagonista con due parate, la seconda con l’aiuto del palo.

LISBONA E’ NERAZZURRA!: nel finale entra Palomino al posto di Scalvini ed è più la Dea a rendersi pericolosa rispetto ai padroni di casa: al novantesimo Scamacca ci prova da fuori area ma il portiere Adan alza sopra la traversa. Iniziano poi in quel momento i cinque di recupero concessi dall’arbitro in cui non succederà davvero nulla, per la gioia dei tifosi nerazzurri che possono di nuovo festeggiare una impresa nerazzurra a Lisbona: ad anni di distanza dal gol di Cantarutti che valse il pari e la semifinale di coppa delle Coppe, la Dea stavolta vince in terra portoghese e vola in testa a punteggio pieno al proprio girone. Il cielo è nerazzurro sopra lisbona.