L’Atalanta dura un tempo poi esce di scena: e la Salernitana si prende la vittoria nel recupero.

SERIE A, TRENTACINQUESIMA GIORNATA

SALERNITANA-ATALANTA 1-0: LA DECIDE CANDREVA NEL RECUPERO

Salerno: la salvezza della Salernitana potrebbe essere arrivata aritmeticamente oggi, il settimo posto matematico dell’Atalanta purtroppo no. Per l’Atalanta poteva essere sicuro almeno il settimo posto, che varrebbe almeno la Conference, se l’Inter vincerà la Coppa Italia, ma il punto che manca alla squadra di Gasperini l’ha visto sfumare in extremis oggi, con il rimpianto di non aver sfruttato il dominio del primo tempo e quello di essere arrivata a questa sfida, e poi ai suoi momenti decisivi, con gli uomini contati e le energie prosciugate.

GASP PUNTA SU DUVAN: scelte confermate per il Gasp che fa di necessità virtù tra squalifiche e infortuni: davanti gioca Zapata (Højlund parte dalla panchina), sulla fascia grande chance per Soppy mentre l’ex granata Ederson agirà con Pasalic alle spalle di Duvan. Nella Salernitana mister Paulo Sosa davanti punta su Piatek con il pericolosissimo Dia alle sue spalle mentre in difesa c’è l’ex Lovato.

ZAPATA SFIORA IL GOL: discreta cornice di pubblico nonostante il tempo uggioso all’Arechi in questa sfida in cui entrambe si giocano molto per i rispettivi obiettivi che prende il via in sostanziale equilibrio nelle prime battute con la Dea che mantiene di più la sfera e al diciottesimo va vicinissima al gol: gran galoppata di Soppy che crossa perfettamente sulla testa di Zapata che però manda fuori da ottima posizione.

EDERSON CI PROVA, VOLA OCHOA: gioca bene la squadra del Gasp che insiste e al ventisei va ancora vicino al vantaggio con un gran tiro dalla distanza dell’ex Ederson con Ochoa che vola e nega il gol a centrocampista atalantino. Poco dopo la mezz’ora irrompe un vero e proprio diluvio sull’Arechi con il campo che si fa pesantissimo: tuttavia l’Atalanta ha ancora una grande chance per sbloccarla a quattro dal riposo sempre con Duvan che manda fuori di pochissimo di testa dopo un ottimo cross di De Roon. Poco altro da dire per questo primo tempo che si chiude dopo un minuto di recupero con le due squadre ancora ferme sullo 0-0.

RIPRESA, ENTRA HOJLUND, SI INFORTUNA SOPPY: subito una novità dopo l’intervallo per il Gasp che inserisce subito Hojlund al posto di Pasalic per dare maggior spinta offensiva alla Dea in questa ripresa che prende il via con una nuova tegola in casa nerazzurra al terzo quando Soppy in un allungo di gioco si tocca dietro e cade a terra: altro infortuno sugli esterni per la Dea, e Gasp non può che mandar in campo Okoli per metterci una pezza.

DIA-PIATEK, CHE OCCASIONI!: al decimo l’Atalanta rischia tantissimo dopo un clamoroso pasticcio di Zapata che regala palla ai padroni di casa, Dia si ritrova una prateria davanti a se ma calcia alle stelle a tu per tu con Sportiello graziando letteralmente la Dea. Ancora la squadra di Sousa pericolosa tre minuti dopo a seguito di un cross in area che Sportiello smanaccia, poi arriva Piatek che manda alto anche lui da buona posizione.

CANDREVA GIUSTIZIA LA DEA: al ventesimo il Gasp cambia in avanti, inserendo Muriel al posto di Zapata ma quattro minuti dopo è costretto ad un’altra sostituzione perchè anche Djimsiti va KO e così Demiral deve entrar al suo posto in questa davvero sfortunata partita dei nerazzurri. Passano i minuti e la squadra del Gasp va sempre più a corto di energie mentre la Salernitana prende campo e inizia ad arrivar prima sui palloni e nel secondo dei cinque di recupero gela i nerazzurri: è il neo entrato Candreva a portare in vantaggio la Salernitana con una conclusione nell’angolino basso dopo un bel fraseggio con Piatek. Brutto colpo per la squadra del Gasp che aggiunge all’ennesima serie di infortuni anche la seconda sconfitta consecutiva mancando quel punto che le avrebbe garantito almeno il settimo posto con tre turni di anticipo; piazzamento che può comunque arrivare per una serie di risultati già in questo turno, oppure conquistando almeno un punto nelle prossime tre giornate: cosa che oggi, con il morale a terra, sembra quasi una impresa impossibile…




Le pagelle di Atalanta-Juventus

ALL.: GASPERINI 6: alla fine fa quel che può. L’infortunio di Boga appena inserito in campo nella ripresa è un po’ lo specchio del momento che sta attraversando dal punto di vista degli infortuni. La squadra da tutto, difficile pretendere di più anche se sotto porta la mancanza di precisione è costata cara.

SPORTIELLO 6.5: un paio di interventi importanti, poi poco altro. Incolpevole sui gol subiti.

TOLOI 6: spesso proiettato in avanti, manca di precisione e, alla lunga cala vistosamente.

DJIMSITI 6: svolge il compitino con poche sbavature.

SCALVINI 6.5: centra un palo in una partita molto attenta ed in cui riesce a risultare tra i migliori.

ZAPPACOSTA 5.5: da un suo errore prende il via l’azione del primo gol bianconero. Nel finale colpisce il secondo legno della giornata.

DE ROON 6: fiato un po’ corto, parte bene ma col passare dei minuti cala i giri e la squadra ne risente.

KOOPMEINERS 6.5: buona prova, sfiora il gol su punizione dove è molto bravo il portiere ospite a salvare.

MAEHLE 5: poco preciso e spesso in ritardo nelle azioni, non convince.

EDERSON 6: prova discreta nonostante non fosse al meglio. Nella ripresa è costretto ad uscire. (BOGA s.v.: entra e nel giro di pochi minuti esce dopo un contrasto di gioco che lo mette K.O. – SOPPY 5.5: nella mischia senza nemmeno saper di preciso in quale ruolo giocare. Così così…)

PASALIC 6: una prova tutto sommato buona sulla cui valutazione pesa, e parecchio, la grande occasione fallita a fine primo tempo. Avesse segnato, staremmo forse parlando di un’altra partita. (MURIEL 5.5: una conclusione dalla distanza sul fondo. Un po’ pochino).

ZAPATA 6: deve fare praticamente tutto da solo; prova nella ripresa anche a cercar la porta ma senza fortuna.




L’Atalanta sbatte sul palo, la Juventus no: passo falso della Dea, rallenta l’Eurorincorsa.

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

ATALANTA-JUVENTUS 0-2: DECIDONO ILING E VLAHOVIC

Bergamo: è andata male. Un vero peccato, specialmente per quanto visto in campo: l’Atalanta cede il passo alla Juve che vince 2-0 a Bergamo ed estromette di fatto la Dea dalla corsa per la Champions anche se i nerazzurri possono ancora competere per un posto in una tra Europa e Conference League. La squadra di Gasp colpisce due pali, sfiora il gol in almeno altre due/tre occasioni ma ancora una volta la differenza la fa la precisione, con i bianconeri più bravi

GASP PUNTA TUTTO SU ZAPATA: scelte praticamente obbligate per il Gasp che davanti sceglie il solo Zapata (out ancora Lookman a cui si aggiunge Hojlund e Muriel in panchina) con Ederson e Pasalic alle sue spalle mentre dietro torna Sportiello tra i pali; sulle fasce Zappacosta e Maehle. Nella Juve, mister Allegri punta in avanti su Di Maria e Milik con Rabiot che torna in mezzo al campo.

BRIVIDO DI MARIA, PALO DI SCALVINI: ennesimo sold-out allo Stadium per spingere la Dea verso l’ennesima grande impresa in questo delicato match contro la Juve che comincia con Koopmeiners che al quinto ci prova con un tiro da lontanissimo, alto non di molto. Poi al dodicesimo rischia la frittata proprio Koop, il cui errore in fase di costruzione innesca Di Maria che arriva al limite dell’area e manda fuori di un soffio con un tiro a giro rasoterra da buonissima posizione. L’Atalanta risponde al minuto ventiquattro sugli sviluppi di un corner dove svetta di testa Scalvini che colpisce in pieno il palo.

PASALIC, CHE OCCASIONE!: il gol sfiorato da ulteriore spinta alla squadra del Gasp che prende in mano la partita: al ventotto Koopmeiners crossa bene per Zappacosta che da buonissima posizione di testa mette a lato, poi ancora Scalvini va alla conclusione ma con scarsa precisione. La grande chance per la Dea capita però al quarantacinquesimo suoi piedi di Pasalic, che manda alto da ottima posizione dopo l’ottimo assist di Koop vanificato dal croato. Ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude dopo un minuto di recupero con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, ILING SBLOCCA IL MATCH: si riparte dopo l’intervallo con il Gasp che inserisce al quarto Boga in campo al posto di Ederson per tentar di dar più imprevedibilità la davanti ma è la Juve a passare al decimo quando Zappacosta sbaglia in ripartenza e Rabiot sulla fascia mette dentro un pallone insidiosissimo che balla in area fino a quando non interviene Iling Junior che mette alle spalle di un’incolpevole Sportiello segnando il suo primo gol con la maglia bianconera. 

KOOP SFIORA IL PARI: non c’è pace per l’infermeria nerazzurra, al ventesimo Boga subisce un brutto interveno di gioco ed è costretto ad uscire portato a spalle da due componenti dello staff atalantino con Soppy che entra al suo posto in campo. A testa bassa l’Atalanta va alla caccia del pari: al ventisei Muriel si mette in proprio e conclude da limite dell’area ma con palla che sfila sul fondo. Tre minuti dopo su una punizione potentissima di Koopmeiners, vola Szczęsny a negare il gol all’olandese.

PALO-ZAPPACOSTA POI VLAHOVIC RADDOPPIA: il finale è ricco di emozioni: a sei dal novantesimo da corner Toloi spizzica per de Roon che colpisce di testa fuori bersaglio, poi  Vlahovic da solo di fronte a Sportiello si vede negare il 2-0. Ancora un legno per la Dea a due dal novantesimo quando Zappacosta dal nulla, si gira e tira centrando il palo della porta bianconera. Nel lunghissimo recupero i nerazzurri vanno all’assalto senza successo e la Juve punge ancora in ripartenza al minuto novantotto con Vlahovic che riceve da Chiesa in contropiede e mette alle spalle di Sportiello il gol che chiude i giochi. Finisce così, l’Atalanta resta in corsa per l’Europa ma saluta quasi definitivamente ogni sogno di approdare in Champions League: ma a questi ragazzi oggi non si può davvero rimproverare nulla. Testa alla prossima.




Mezzogiorno (di fuoco) con la… Signora: Atalanta, la sfida con la Juve vale un pezzo d’Europa!

BERGAMO, ORE 12.30

ZAPATA GUIDA L’ASSALTO DELLA DEA ALLA JUVENTUS

Crederci, crederci, crederci! L’Atalanta che arriva da tre successi consecutivi e, comunque vada a finire oggi, sa che a fine giornata sarà almeno sesta in classifica, si prepara alla sfida dell’ora di pranzo contro la Juventus in quello che è una sorta di spareggio tra chi vuole un posto in Champions a tutti i costi e chi invece sogna l’ennesima impresa che solo qualche settimana fa pareva pura utopia. Una partita delicatissima contro un avversario importante ma anch’esso reduci da parecchi alti e bassi: la squadra del Gasp, che si affida al ritrovato Zapata per far male alla Signora bianconera, proverà l’assalto al grande sogno europeo con la speranza di mantenere la compattezza vista nelle ultime giornate anche nei momenti in cui le energie sembrano venir meno ove gettare il cuore oltre l’ostacolo diventa fondamentale più delle energie fisiche.

STATISTICHE E CURIOSITA’:

Atalanta e Juventus hanno pareggiato in 43 dei loro 121 precedenti in Serie A, completano 65 successi bianconeri e 13 vittorie dei nerazzurri – la Dea ha registrato più pareggi solo contro il Milan (44) nel massimo campionato.

L’Atalanta è rimasta imbattuta nelle ultime sei sfide contro la Juventus in campionato (2V, 4N), nella sua storia in Serie A la Dea non ha mai registrato una striscia più lunga senza sconfitta contro i bianconeri (sei anche tra il 1963 e il 1966).

Atalanta e Juventus hanno pareggiato gli ultimi due confronti in campionato, le due formazioni non pareggiano tre sfide di fila in Serie A dal periodo tra il 1990 e il 1991.

La Juventus è rimasta imbattuta in 16 delle ultime 17 trasferte contro l’Atalanta in Serie A (11V, 5N), l’unico successo dei bergamaschi nel periodo risale al 18 aprile 2021: 1-0 firmato Ruslan Malinovskyi.

L’Atalanta è la squadra che ha ottenuto più punti in Serie A nelle ultime sette giornate (16) e in particolare ha vinto gli ultimi tre incontri più recenti, l’ultima volta che ha registrato più successi consecutivi in campionato è stata nel dicembre 2021, quando arrivò a sei.

La Juventus ha perso quattro delle ultime sei gare di Serie A contro avversarie nelle prime sette posizioni in classifica a inizio giornata (1V, 1N), dopo che era rimasta imbattuta in tre delle quattro precedenti giocate in questo campionato (2V, 1N).

La Juventus ha perso sei delle 16 trasferte di questo campionato (7V, 3N), da quando la Serie A è tornata a 20 squadre (dal 2004/05) solo nel 2009/10 ha subito più sconfitte fuori casa in una singola stagione (nove in quel caso).

Luis Muriel ha disputato 17 partite senza trovare il gol contro la Juventus in campionato: il giocatore dell’Atalanta è l’attaccante che ha sfidato più volte una singola avversaria senza segnare nell’era dei tre punti a vittoria in Serie A.

Dalla prima stagione in Serie A del centravanti della Dea (2013/14), Duván Zapata ha segnato sei gol contro la Juventus nel torneo, nessun giocatore ha fatto meglio contro i bianconeri nel periodo (sei reti anche Giovanni Simeone).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Djimsiti, Scalvini; Maehle, De Roon, Ederson, Zappacosta; Koopmeiners, Pasalic; Zapata – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Hateboer, Højlund, Lookman, Palomino, Ruggeri, Vorlicky

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Alex Sandro, Bremer, Danilo; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Di Maria, Vlahovic – All.: Allegri

Squalificati: Paredes

Indisponibili: De Sciglio, Kaio Jorge




Le pagelle di Atalanta-Spezia

ALL.: GASPERINI 7: e sono tre! La squadra prosegue il cammino e la sua rincorsa per guadagnarsi un posto in Europa la prossima stagione. Quale, è ancora da capire ma già questo fino ad un mesetto fa pareva qualcosa di impensabile.

MUSSO 6: prende due gol su cui non ha particolari colpe. Per il resto fa da spettatore.

TOLOI 5.5: incertezza decisiva in occasione del gol di Bourabia che riapre una partita che pareva ormai già chiusa.

DJIMSITI 6.5: ottima prova, preciso e puntuale su quasi tutti i palloni.

SCALVINI 5.5: sul primo gol una sua leggerezza consente a Bastoni di avviare l’azione dell’1-0 ospite (PALOMINO s.v.: sfortunatissimo, entra e si infortuna pochi minuti dopo; DEMIRAL s.v.: entra nel finale)

MAEHLE 6: un po’ spento oggi, qualche spunto nel primo tempo poi pian piano sparisce (SOPPY s.v.: entra negli ultimi secondi di gara).

KOOPMEINERS 7: molto bene, fa girare bene il pallone e mette quasi sempre l’avversario nelle condizioni di dover inseguire.

DE ROON 7: un supergol consente ai suoi di riacciuffare una gara che stava prendendo una brutta piega. Errorino in coabitazione con Toloi in occasione del secondo gol dello Spezia.

ZAPPACOSTA 7.5: un altro gran gol dei suoi ribalta un match che poi rimarrà invece molto equilibrato fino alla fine. Bravo!

PASALIC 6: benino, segna anche un gol che purtroppo viene annullato per fuorigioco. (BOGA 6: non riesce a farsi notare più del dovuto; un paio di fiammate nel finale).

ZAPATA 6.5: anche oggi fa a sportellate con tutti, non trova la via del gol come sabato ma ci va vicino in diverse occasioni.

MURIEL 6.5: un lampo, in una partita non certo esaltante, ma una fiammata delle sue che vale un gol molto importante. Che sia il primo di una lunga serie! (EDERSON 6: fa da diga in mezzo senza però riuscire a farsi notare oltre modo).




Va sotto, rimonta e poi soffre: l’Atalanta fatica ma trova la terza vittoria consecutiva!

SERIE A, TRENTATREESIMA GIORNATA

ATALANTA-SPEZIA 3-2: LA DEA LA RIBALTA IN UN QUARTO D’ORA

Bergamo: per l’Atalanta una vittoria da Europa, se da Champions si vedrà tra qualche settimana: sicuramente mette un po’ di pressione su Inter, Milan e Roma, almeno per un po’ scavalcate al quarto posto, con la terza vittoria consecutiva, che alla squadra di Gasperini mancava da tanto, troppo tempo: da settembre per l’esattezza. Superato 3-2 un buon Spezia in rimonta dall’1-0 al 3-1 e più volte sull’orlo del poker fino a quell’amnesia dietro che manda a segno Bourabia che la riapre e provoca un gran brivido nel finale ai tifosi nerazzurri quando verde Verde fa tremare la traversa sfiorando il clamoroso pareggio.

SPORTIELLO K.O., C’E’ MUSSO: un virus influenzale mette fuori causa Sportiello, così il Gasp ripropone tra i pali Musso in una formazione molto simile a quella che ha vinto sabato a Torino con l’eccezione davanti dove Zapata gioca titolare insieme a Muriel e non Hojlund, anch’esso vittima di un problemino durante il riscaldamento che induce il mister a non rischiare il baby danese. Nello Spezia, mister Semplici davanti non può contare su Nzola, spazio così a Shomurodov con Gyasi e Agudelo mentre in mezzo c’è Bastoni.

GYASI SORPRENDE LA DEA: nonostante l’orario inusuale ed in giornata lavorativa, è buona la cornice di pubblico allo Stadium all’ingresso in campo delle squadre con il match che comincia su ritmi discreti e con la Dea che prova subito a dettare il ritmo ma al diciottesimo sono gli ospiti a passare al primo tiro in porta della partita complice un intervento maldestro di Scalvini che mette involontariamente in azione Bastoni, assist per Gyasi che fulmina Musso con una precisa esecuzione destinata nell’angolino alla sinistra del portiere argentino.

DE ROON FA BOOM, 1-1!: l’Atalanta prova a reagire subito al gol subito, al ventiquattro un colpo di testa di Toloi viene respinto proprio sulla linea di porta dal portiere Dragowski, con Koopmeiners che va alla conclusione ma spara alto. Alla mezz’ora ecco il pari della squadra del Gasp che arriva sugli sviluppi di un corner da destra, con De Roon che pareggia con un collo destro al volo da lontano: una gemma dell’olandese che s’infila nell’angolino basso alla destra di Dragowski. Quattro minuti dopo il pari la squadra del Gasp tenta il sorpasso con Pasalic che segna a porta vuota, ma l’assist era stato di Muriel che era in fuorigioco. Poco altro da dire per un primo tempo che va in archivio dopo tre di recupero con le due squadre ferme sull’1-1.

RIPRESA, ZAPPA-LUCHO A SEGNO: si riparte senza cambi dopo l’intervallo ma con l’Atalanta che fa subito sul serio e, al terzo, trova il gol del sorpasso: corner da sinistra di Muriel, mischia in area, palla fuori e Zappacosta infila la porta di Dragowski con la complicità della deviazione di un giocatore dello Spezia. Nerazzurri scatenati, al quinto ancora Muriel apre per Zappacosta sulla destra in area, potente tiro respinto da Dragowski che nega la doppietta al giocatore nerazzurro; al nono però va ancora a segno la squadra del Gasp con Muriel che ritrova il gol dopo un lungo digiuno risolvendo una mischia in area dello Spezia ricevendo l’assist di Djimsiti e fulminando Dragowski con una rasoterra angolato alla destra del portiere: 3-1 per i nerazzurri.

BOURABIA RIAPRE IL MATCH: sulle ali dell’entusiasmo la Dea continua ad insistere alla ricerca del gol che chiude definitivamente i conti: al diciottesimo discesa sulla sinistra di Maehle, perfetto cross in area per Zappacosta che colpisce di testa in tuffo, ma è grande la parata di Dragowski che devia la palla sulla traversa e in corner. All’improvviso però si sveglia lo Spezia che, con la complicità della difesa della squadra del Gasp, torna in partita al diciannove: dopo un pasticcio Toloi-De Roon sulla sinistra, c’è il recupero palla e il traversone basso di Shomurodov e bel sinistro di Bourabia che infila Musso nell’angolino alla sinistra del portiere e riapre i giochi.

BRIVIDO VERDE NEL FINALE: il Gasp vede il pericolo e corre ai ripari: al ventidue entrano Boga per Muriel, Ederson per Pasalic e Palomino per Scalvini mentre lo Spezia al venticinque si rende pericoloso con un corner da destra di Esposito e il colpo di testa di Wisniewki che non va lontano dal palo alla destra di Musso. Il ritmo cala, l’Atalanta non attacca più con la spensieratezza che l’aveva portata avanti di due gol e gli ospiti ci provano: al trentasettesimo contropiede di Agudelo fermato da Toloi dal limite dell’area, poi Djimsiti salva su Shomurodov che prova la conclusione. Al trentottesimo poi è sfortunatissimo Palomino che si fa male ed è costretto ad uscire poco dopo il suo ingresso in campo con Demiral che entra al suo posto. Ma è al quarantaduesimo che i brividi vengono ai tifosi nerazzurri quando Verde colpisce una clamorosa traversa con una bordata da destra a Musso battuto.

L’EUROSCALATA PROSEGUE: è l’ultimo brivido per i nerazzurri che nel recupero (quattro minuti) non rischiano più, con il Gasp che inserisce anche Soppy per Maehle negli ultimi secondi di match. Il triplice fischio sancisce la terza vittoria consecutiva di un’Atalanta che, in attesa di capire cosa faranno le sue dirette concorrenti nelle partite di questa sera si gode, per qualche ora questo incredibile quanto meritato quarto posto in rimonta, proprio come stasera.




Arriva lo Spezia allo Stadium, dai Atalanta non fermarti sul più bello!

BERGAMO, ORE 18

LA DEA PER SPICCARE IL VOLO, I LIGURI PER NON AFFONDARE

Caccia al tris: dopo Roma e Torino, l’Atalanta va alla ricerca della terza vittoria consecutiva in campionato per non perdere la scia del gruppo in corsa per un posto in Europa/Champions League. Con il settimo posto praticamente acquisito, la Dea prova a puntare più su per essere certa di tornar nella prossima stagione a disputare una competizione europea: attenzione però a non concedersi distrazioni in questo rush finale di campionato, stasera allo Stadium arriva uno Spezia con disperato bisogno di punti ed in crisi di risultati che non vorrà certo fare da spettatore. Se i ragazzi del Gasp manterranno lo spirito giusto visto nelle ultime settimane può gettare oggi le basi per un finale di campionato tutto da vivere e ricco di grandi emozioni per i sostenitori nerazzurri.

STATISTICHE E CURIOSITA’:

Considerando Serie A e Serie B, l’ultima vittoria in campionato dello Spezia contro l’Atalanta risale al giugno 1931 in “cadetteria” (0-1) – da allora i liguri hanno registrato sei pareggi e sette sconfitte contro i bergamaschi nelle 13 sfide dei massimi due tornei italiani.

Dopo aver pareggiato senza segnare nel primo incontro di Serie A contro lo Spezia, l’Atalanta ha realizzato almeno due reti in tutte le successive quattro (13 gol).

L’Atalanta ha vinto le ultime due partite di campionato e non arriva a tre successi consecutivi in Serie A dallo scorso settembre – considerando solo le ultime sei giornate di campionato, i bergamaschi hanno raccolto 13 punti (4V, 1N, 1P), primato nel parziale nel massimo torneo.

Per la prima volta dopo cinque gare casalinghe l’Atalanta ha realizzato almeno tre reti nell’ultimo incontro di Serie A in casa; è da novembre 2021 che non segna più di due gol per almeno due gare interne consecutive nella competizione.

Lo Spezia ha perso due delle ultime tre partite di Serie A (1N), tante sconfitte quante nelle precedenti otto (1V, 5N).

Lo Spezia ha pareggiato quattro delle ultime cinque trasferte di Serie A (1P), tanti pareggi quanti nelle precedenti 30 gare esterne nella competizione (7V, 19P).

Gli ultimi 10 gol segnati dall’Atalanta in Serie A sono arrivati da 10 giocatori diversi: da inizio marzo ad oggi, solo la Fiorentina (11) ha mandato a bersaglio più giocatori nella competizione della Dea (10 appunto).

Lo Spezia ha segnato appena un gol (Nzola contro l’Inter) negli ultimi 15 minuti di gioco di questo campionato (record negativo nel torneo in corso), parziale nel quale ne ha concessi ben 13, tra cui due degli ultimi quattro (solo Sampdoria e Empoli hanno fatto peggio).

Mario Pasalic ha segnato sei reti in cinque confronti contro lo Spezia in Serie A: nessun giocatore ha realizzato più reti contro questa avversaria nella competizione (sei anche per Ciro Immobile).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Djimsiti, Scalvini; Maehle, De Roon, Koopmeiners, Zappacosta; Pasalic; Zapata, Muriel – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Hateboer, Lookman, Okoli, Ruggeri, Vorlicky

SPEZIA (4-3-3): Dragowski; Amian, Ampadu, Nikolaou, Bastoni; Bourabia, Agudelo, Ekdal; Verde, Shomurodov, Gyasi – All.: Semplici

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Beck, Holm, Maldini, Moutinho, Nzola, Zovko, Zurkowski