Le pagelle di Inter-Atalanta

ALL.: GASPERINI 5: paga dazio ancora una volta al cospetto dell’Inter che quest’anno ne vince tre su tre contro la Dea tra campionato e Coppa Italia. Peccato, perchè la squadra ha anche espresso buone cose pur offuscate dalle gravi amnesie dietro.

SPORTIELLO 7: alla fine tiene in piedi i suoi e risulta probabilmente il migliore in campo per distacco con almeno tre interventi importanti nonostante la sconfitta.

TOLOI 5: serata complicata, anche lui si fa beffare in occasione del terzo gol interista.

DJIMSITI 4.5: poco da salvare stasera, subito sorpreso in avvio sul primo gol di Lukaku.

SCALVINI 5.5: si doveva mettere in mostra di fronte ad una delle possibili pretendenti per la prossima stagione ma la missione non è pienamente riuscita.

MAEHLE 4.5: gira a vuoto per il campo. Non bene. (OKOLI s.v.: entra nel finale).

DE ROON 5.5: non certo la sua prestazione migliore. Troppe sbavature, specie nella ripresa.

EDERSON 5.5: qualche discreta giocata ma anche molti palloni persi malamente. (MURIEL 6: il gol nel finale lo salva dall’ennesima insufficienza).

ZAPPACOSTA 5: protagonista contro il Verona, ma grande assente questa sera. Impalpabile.

KOOPMEINERS 6: vicino al gol nel primo tempo, nella ripresa si salva anche lui come può.

PASALIC 6.5: trova un bel gol che ridà un po’ di speranza ai suoi in una prova sicuramente positiva per lui (LOOKMAN 5: rientra dopo la lunga assenza e non è decisamente lui: e lo si è notato…).

HOJLUND 5: ha una buona occasione nel primo tempo ma se la fa respingere da Onana, poi rimane fumoso e poco concreto per il resto del match.




Più ombre che luci a San Siro: Atalanta niente impresa, vince l’Inter 3-2

SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA

INTER-ATALANTA 3-2: LE RETI DI PASALIC E LUCHO NON BASTANO

Milano: semmai una piccola speranza ci fosse ancora, con lo spegnersi delle luci a San Siro, anche quest’ultima è svanita. L’Atalanta perde una partita davvero strana contro l’Inter e saluta così definitivamente le sue mire (semmai tali sono state) di Champions League. Bergamo dovrà così “accontentarsi” di una coppa tra Conference ed Europa League il prossimo anno per rivedere l’Atalanta in Europa: che viste le incognite ad inizio stagione sono davvero tanta tanta roba. La gara di Milano rappresenta un po’ la sintesi di questo anno: folle. Sotto 2-0 dopo due (si, due!!!) minuti per le reti di Lukaku e Barella, la Dea non si scompone e riapre il match con Pasalic nel finale di primo tempo. Nella ripresa ti aspetti una Atalanta d’assalto ma è invece l’Inter a tener il gioco e fare tris con Lautaro alla mezz’ora; pare finita, ma Muriel con un gran gol fissa sul 3-2 il risultato nel recupero. Un vero peccato.

IL GASP PUNTA SU HOJLUND: per la delicata sfida di San Siro, mister Gasperini propone davanti Hojlund con Pasalic e Koop che agiranno alle sue spalle mentre in mezzo con De Roon ci sarà Ederson; sulle fasce Maehle e Zappacosta. Dopo la vittoria della Coppa Italia, Simone Inzaghi punta comunque su molti titolare per questo match che può consegnar ai nerazzurri di Milano la qualificazione in Champions: davanti ci sono Lautaru e Lukaku, dietro c’è l’ex Bastoni a guidare la difesa.

SCHOCK-DEA, SOTTO 2-0 DOPO DUE MINUTI: c’è il pienone a San Siro in questa che è l’ultima gara interna della stagione della squadra di Inzaghi, ci sono quasi mille tifosi atalantini giunti da Bergamo per spingere la Dea in questo match che inizia in maniera da incubo per il ragazzi del Gasp: dopo quaranta secondi l’Inter è già avanti con Lukaku, che scappa via da metà campo saltando tutta la difesa atalantina ed arrivando solo davanti a Sportiello dovendo solo depositar in rete il pallone dell’1-0. Passa poco meno di un minuto e la squadra di Inzaghi fa bis:  l’Inter spinge ancora e va in gol con Barella al volo all’incrocio dopo che Sportiello aveva respinto un tiro di D’Ambrosio in precedenza.

REAZIONE DEA, ONANA SALVA DUE VOLTE: l’Atalanta ci capisce davvero poco in questo incredibile avvio e al nono solo una posizione di offside di Calhanoglu evita che il turco possa siglare il terzo gol che avrebbe chiuso probabilmente il match. A quel punto la Dea esce dal guscio approfittando del fatto che l’Inter, dopo un avvio folle, cala i propri giri del motore: al ventunesimo Hojlund va al tiro ma respinge Onana; ancora il portiere dell’Inter protagonista alla mezz’ora su un tiro al volo di Koopmeiners deviato in angolo.

SUPERMARIO ACCORCIA, 2-1: prologo al meritato gol che la Dea trova al trentaseiesimo con Pasalic che sfrutta un’azione confusa dentro l’area e conclude in porta trovando il bersaglio firmando il 2-1. Ancora Atalanta nel finale con un cross di Maelhe dove sono in quattro sulla traiettoria del pallone ma nessuno riesce a deviare verso la porta. Con due minuti di recupero si chiude così un primo tempo davvero incredibile con i nerazzurri di Milano avanti di un solo gol.

RIPRESA, DENTRO LOOKMAN E MURIEL: si riparte senza cambi dopo l’intervallo con l’Inter che al sesto sfiora il gol con un diagonale di Lukaku su cui Lautaro manca la deviazione decisiva a due passi da Sportiello. Poi il Gasp cambia al quarto d’ora inserendo Lookman la davanti al posto di Pasalic; una manciata di minuti dopo c’è spazio anche per Muriel che entra in campo al posto di Ederson.

LAUTARO FIRMA IL TRIS INTERISTA: alla mezz’ora però è l’Inter ad allungare di nuovo: gran giocata di Lukaku che con un tocco serve profondo Brozovic che davanti a Sportiello apre per Lautaro che non deve far altro che spingere la palla in fondo alla rete. A quel punto per la Dea c’è davvero poco da fare, a nove dalla fine tocca anche ad Okoli entrar in campo per Maehle.

LUCHO ACCORCIA, MA NON BASTA: nel finale l’Atalanta ha un sussulto d’orgoglio in pieno recupero quando Muriel trova un gran tiro da fuori con il pallone che finisce sulla traversa e poi sulla schiena di Onana che la fa carambolare in porta. Nel primo dei quattro di recupero i ragazzi del Gasp rientrano un po’ incredibilmente in partita ma senza riuscire negli ultimi scampoli di gara a disposizione a trovar il guizzo per un pari che avrebbe dato sicuramente morale ma che avrebbe comunque sancito la fine dei sogni di Champions League per il prossimo anno. L’Europa della Dea sarà una tra Europa Conference League: e direi che, per quanto visto in questa stagione tribolata, è già tanta roba di suo.




L’Atalanta con l’Europa in tasca cerca il colpo a San Siro contro l’Inter

MILANO, ORE 20.45

HOJLUND GUIDA L’ASSALTO DELLA DEA A MILANO

L’Europa c’è, resta da capire quale: l’Atalanta negli ultimi 180 minuti del suo campionato ha tagliato mercoledì sera, complice la vittoria dell’Inter in coppa Italia sulla Fiorentina, il primo traguardo con la certezza di aver centrato il pass per una coppa Europea nella prossima stagione, per la settima volta nelle ultime otto stagioni. Ora però bisogna capire in quale coppa approderà la squadra del Gasp che vuol difendere il quinto posto che la porterebbe in Europa League, con uno sguardo anche al sogno-impossibile chiamato Champions League, tornato di moda dopo la penalizzazione di dieci punti inflitta alla Juve all’inizio di questa settimana. Questa sera contro l’Inter i ragazzi del Gasp proveranno a cercar il bottino pieno contro un avversario molto forte e reduce dal successo di coppa di mercoledì: ma chissà che con la serenità di chi alla fine non ha nulla di particolare da perdere, la Dea non riesca a regalare ai suoi tifosi una serata da protagonista.

STATISTICHE E CURIOSITA’:

L’Inter ha vinto la partita più recente di Serie A contro l’Atalanta (3-2 all’andata) e non ottiene due successi in una singola stagione in campionato contro i bergamaschi dal 2014/15.

L’Atalanta non è riuscita a segnare in cinque delle ultime otto trasferte contro l’Inter in Serie A; nel periodo, dal 2014/15 in avanti, quella milanese è la squadra contro cui i bergamaschi non hanno segnato in più gare esterne nella competizione.

L’Inter ha perso 12 partite in questo campionato; in Serie A, nell’era dei tre punti a vittoria, ha fatto peggio in quattro occasioni a fine stagione: 14 sconfitte nel 1998/99, nel 2011/12 e nel 2016/17, 16 ko nel 2012/13.

L’Inter ha segnato sette gol nelle ultime due partite casalinghe di Serie A, tante reti quante quelle realizzate nelle precedenti otto gare interne nella competizione.

L’Atalanta ha vinto quattro delle ultime sei partite di Serie A (2P), tanti successi quanti nelle precedenti 12 partite disputate in questo campionato (3N, 5P).

L’Atalanta ha subito gol nelle ultime sei trasferte di campionato e non fa peggio da ottobre 2020, quando arrivò a otto gare esterne di fila con almeno una rete concessa.

L’Inter ha realizzato sei gol in seguito a un recupero offensivo in questo campionato, record al pari di Milan e Napoli, segue l’Atalanta a quota cinque reti; la squadra milanese si trova in prima posizione anche per gol arrivati da sequenze su azione con almeno 10 passaggi (otto).

Luis Muriel, che ha segnato cinque gol in Serie A contro l’Inter, ha fornito un assist nell’ultima giornata, contro il Verona; l’attaccante dell’Atalanta non partecipa ad almeno una rete per due gare di fila nella competizione dallo scorso ottobre.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

INTER (3-5-2): Onana; D’Ambrosio, de Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Gosens; Lautaro, Lukaku – All.: S. Inzaghi

Squalificati: Gagliardini

Indisponibili: Dalbert, Mkhitaryan, Skriniar, Correa

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Djimsiti, Scalvini; Zappacosta, De Roon, Ederson, Maehle; Koopmeiners, Pasalic; Højlund. All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Hateboer, Palomino, Ruggeri, Soppy, Vorlicky, Zapata




Le pagelle di Atalanta-Verona H.

ALL.: GASPERINI 6.5: stavolta scelte intelligenti ad inizio partita e anche nel mentre. Però la squadra dopo un avvio in difficoltà ne esce bene e, pur fortunata, porta a casa una vittoria fondamentale.

SPORTIELLO 6.5: almeno due interventi decisivi, uno in particolare nella ripresa dopo un erroraccio di Scalvini. Bene.

TOLOI 6.5: partita ordinata, pochi errori e sempre concentrato. Bene.

DJIMSITI 6.5: anche lui fa buona guardia e aiuta i compagni.

SCALVINI 5: diversi passaggi imprecisi, sciagurato quello che regala a Gaich la palla del possibile 3-2 che però viene sprecata.

ZAPPACOSTA 7: un gol bellissimo, poi si fa male e stringe i denti finchè non è costretto ad alzar bandiera bianca in avvio di ripresa. Eroico! (OKOLI 6: benino, non entusiasma ma sbaglia anche poco).

KOOPMEINERS 5: troppi, troppi errori. Da lui ci si aspetta sempre di più, specie in momenti in cui la squadra è in difficoltà.

DE ROON 6.5: lotta, grinta e generosità non gli mancano mai. Bene.

MAEHLE 6: rientra dopo la squalifica, svolge con ordine il compitino.

PASALIC 7: al posto giusto, nel momento giusto. Intercetta l’errore di Montipò ed è lesto a rubargli il pallone segnando un gol importantissimo. Il soldatino del Gasp, decisivo! (EDERSON 6.5: entra e mette in mostra anche un paio di belle giocate).

MURIEL 6: parte male, poi però ci mette lo zampino in occasione del pari di Zappacosta e poi resta in partita regalando anche qualche tocco delizioso. (LOOKMAN 6: rientra dopo l’infortunio, fa vedere qualcosa di buono).

HOJLUND 7.5: il gol corona una prestazione da incorniciare. Finalmente torna decisivo con una partita da vero campione. Bravissimo! (DEMIRAL s.v.: dentro negli ultimi minuti).




Sbanda, si rialza e vince: l’Atalanta ribalta il Verona e blinda (almeno) il settimo posto

SERIE A, TRENTASEIESIMA GIORNATA

ATALANTA-VERONA H. 3-1: VITTORIA FONDAMENTALE PER LA DEA

Bergamo: la disperazione di Montipò per il grave errore commesso, mentre l’Atalanta festeggia il 2-1 di Pasalic è l’immagine di questa sfida in cui la Dea ribalta la squadra di Zaffaroni e centra il primo obiettivo stagionale: comunque vada a finire la squadra del Gasp enterà almeno nelle prime sette: e fino a lunedì sarà sesta in classifica aspettando la partita della Roma. La squadra di Gasperini, dopo due sconfitte, torna a sperare in posto in Europa League e mercoledì, se l’Inter vincerà la coppa Italia potrebbe esser già certo di andar almeno in Conference League.

GASP PUNTA SU MURIEL-HOJLUND: ci prova con due punte il Gasp per la delicata sfida con l’Hellas e si affida a Muriel e Hojlund per far male al gialloblu con Pasalic alle loro spalle; sulle fasce torna dalla squalifica Maehle mentre dietro recupera e gioca subito Djimsiti. Negli ospiti a caccia di punti salvezza e guidati dall’ex tecnico dell’AlbinoLeffe Zaffaroni, c’è Djuric come unica punta con gli ex De Paoli e Tameze a centrocampo.

LAZOVIC GELA LO STADIUM: colpo d’occhio vistoso della Curva Nord vuota all’ingresso delle squadre in campo a causa della squalifica subita dopo i recenti avvenimenti durante il match con la Juve. Dopo il minuto di silenzio in ricordo delle vittime dell’alluvione che in questi giorni ha colpito l’Emilia Romagna la partita prende il via e per l’Atalanta al decimo il match è già in salita quando Lazovic si inserisce perfettamente in area sul filo del fuorigioco e batte Sportiello con un diagonale imprendibile per il vantaggio ospite.

ZAPPACOSTA TROVA IL PARI DALLA DISTANZA: la Dea prova subito a reagire, al quarto d’ora protesta per un presunto tocco di gomito in area ospite ma il l’arbitro fa proseguire dopo check con la sala Var ma al ventidue arriva il pari della squadra del Gasp: bellissima azione sulla fascia destra, combinazione tra Muriel e Zappacosta che conclude con un diagonale imprendibile da Montipò e firma l’1-1.

HOJLUND SFIORA IL RADDOPPIO: cresce la Dea dopo il pari, il Verona arretra il baricentro e la squadra del Gasp prova a cercar la via del sorpasso: dopo la mezz’ora grande giocata di Hojlund che di tacco serve Maelhe che viene steso da dall’ex De Paoli mentre era lanciato a rete: giallo per lui. Un minuto dopo ancora il giovane biondo nerazzurro di testa insidia Montipò che salva un gol che pareva fatto. Nel minuto di recupero concesso prima dell’intervallo è ancora Hojlund in evidenza saltando un difensore e mettendo al centro per Muriel che è anticipato in corner all’ultimo secondo da un difensore del Verona; ultimo squillo di un primo tempo che termina con le due squadre ferme sull’1-1.

RIPRESA, PASTICCIA MONTIPO E SUPERMARIO FA 2-1: nessun cambio dopo il riposo con il match che ricomincia e con l’Atalanta che al decimo si ritrova in vantaggio complice un clamoroso errore del portiere Montipò che, in controllo della sfera, la perde su pressing di Pasalic che può così segnare il gol facile facile del sorpasso atalantino. Due minuti dopo il gol del 2-1 il Gasp inserisce Okoli e Lookman al posto di Zappacosta e Muriel.

HOJLUND-GOL, LA DEA VA SUL 3-1: il Verona adesso è costretto a rincorrere e a quel punto spinge: al tredicesimo De Paoli ci prova da fuori ma con scarsa precisione. Poi al diciottesimo Hojlund incornicia la sua partita perfetta andando a segnare un gran gol da fuori area di sinistro.

IL VERONA SBATTE SUL LEGNO: con due gol di vantaggio, la Dea può ora amministrar meglio una partita che si era messa davvero male; il Verona dal canto suo ci prova: prima con Verdi al tiro in semi sforbiciata che finisce alto. Poi gran tiro di Sulemana da fuori che finisce sulla traversa a Sportiello battuto poco dopo che il Gasp aveva inserito Ederson per Pasalic. Poi ci prova l’Atalanta stessa a regalare il gol agli ospiti con uno svarione di Scalvini che serve in area Gaich, sull’uscita decisiva di Sportiello che riesce a deviar la palla sul palo.

SIGILLO SUL SETTIMO POSTO, E ORA…: nel finale c’è spazio anche per Demiral che entra al posto di Hojlund; poi al novantesimo Ederson si libera di tre difensori in area ma trova Montipò, stavolta bravo a negargli il punto del poker. Restano a quel punto cinque minuti di recupero in cui il Verona alza definitivamente bandiera bianca e la Dea porta al traguardo una vittoria magari non bellissima ma fondamentale a blindare (almeno) il settimo posto e mettersi per ora al sesto in attesa della partita di lunedì sera della Roma contro la Salernitana.




L’ultima curva per Europa e salvezza: Atalanta-Verona è quasi decisiva per entrambe

HOJLUND SI PRENDE SULLE SPALLE LA DEA

Mettere le cose a posto quanto prima: l’Atalanta continua la ricerca di quel punto che le garantirebbe quanto meno il matematico settimo posto in questa stagione cercando magari di mettersi alle spalle le due sconfitte consecutive raccolte contro Juve e Salernitana. La squadra del Gasp, falcidiata dagli infortuni, se la vedrà nel pomeriggio di sabato alle 18 contro l’Hellas alla disperata ricerca di punti salvezza nella drammatica sfida a tre con Spezia e Lecce per evitare il terz’ultimo posto che porta in serie B. Stati d’animo diversi ma, volendo vedere, anche piuttosto simili per due squadre che vogliono provare a uscire dalle difficoltà per raggiungere i rispettivi obiettivi: chi per l’Europa (la Dea), chi per restare in serie A (il Verona).

STATISTICHE E CURIOSITA’:

Dall’arrivo di Gian Piero Gasperini (2016/17), l’Atalanta ha vinto sei delle nove sfide contro il Verona in Serie A (1N, 2P); nelle precedenti sette gare contro gli scaligeri nel torneo la Dea aveva invece ottenuto solo due punti.

Il Verona ha vinto le ultime due trasferte contro l’Atalanta in Serie A, tante vittorie esterne quante nelle precedenti 20 gare fuori casa contro la Dea nel torneo (7N, 11P) – gli scaligeri hanno ottenuto tre successi fuori casa di fila contro una singola avversaria in Serie A solo contro il Pisa, tra il 1982 e il 1985.

L’Atalanta ha perso gli ultimi due match di campionato senza segnare, l’ultima volta che ha registrato tre sconfitte di fila senza realizzare alcun gol in Serie A risale al periodo tra settembre-ottobre 2014 (quattro in quel caso, con Stefano Colantuono alla guida).

Il successo per 1-0 contro il Lecce è stato il primo fuori casa per il Verona in questo campionato, i gialloblù potrebbero registrare due clean cheet di fila in trasferta in Serie A per la prima volta dal febbraio 2020, mentre l’ultima volta che hanno ottenuto due vittorie consecutive lontanto dal Bentegodi risale all’aprile 2022 (la prima delle due proprio contro l’Atalanta).

Da una parte l’Atalanta è la squadra che ha segnato più gol (30) nella mezz’ora centrale di gara – dal minuto 31 al minuto 60 -, dall’altra solo la Salernitana (25) ha subito più reti del Verona (20) nello stesso periodo di gioco.

L’Atalanta è la formazione che ha segnato più gol da fuori area in questo campionato (10) – queste reti sono state realizzate da ben otto calciatori diversi, l’unico con più di un gol dalla distanza è Teun Koopmeiners (tre).

Da un lato il Verona è l’unica squadra che non ha ancora subito un gol su rigore nella Serie A 2022/23, dall’altro solo Napoli e Sassuolo (entrambi sette) hanno segnato più reti dell’Atalanta dal dischetto (sei).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Demiral, Scalvini; Maehle, De Roon, Ederson, Zappacosta; Koopmeiners, Pasalic; Højlund – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Boga, Hateboer, Palomino, Ruggeri, Soppy, Vorlicky, Zapata

VERONA (3-4-2-1): Montipò; Ceccherini, Hien, Cabal; Faraoni, Abildgaard, Tameze, Lazovic; Ngonge, Braaf; Djuric – All.: Zaffaroni

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Dawidowicz, Doig, Duda, Henry, Hrustic, Lasagna, Magnani, Veloso, Verdi




Le pagelle di Salernitana-Atalanta

ALL.: GASPERINI 5: sbaglia e se ne assume le responsabilità. Il cambio di Hojlund ad inizio ripresa pare ambizioso ma in realtà è un eccesso di presunzione che consegna la partita alla Salernitana. La Dea esce dal campo e i campani la vincono con merito.

SPORTIELLO 6: incolpevole sul gol, nel complesso poco impegnato in un match in cui è tra i meno colpevoli.

TOLOI 5.5: non impeccabile, rimedia un brutto colpo nel primo tempo che lo costringe a giocare il resto della gara con un visibile turbante alla testa.

DJIMSITI 6: tiene bene il campo fin quando, anche lui, si fa male e deve uscire. (DEMIRAL 6: dentro per l’infinita emergenza, svolge senza sbavature il compitino. Nel finale prova anche ad avanzar in attacco).

SCALVINI 6: prova sufficienze ma senza l’acuto giusto.

SOPPY 6: si rivede in campo dopo mesi, mette in mezzo un paio di cross molto interessanti per Duvan nel primo tempo poi, a inizio ripresa, si infortuna anche lui. Sfortunatissimo. (OKOLI 5.5: anche lui lo si rivede dopo diversi mesi di assenza, giocando pure in un ruolo non suo. Fa quel che può.)

EDERSON 6: ex oggi davvero in palla almeno per un’ora abbondante, poi nel finale anche lui cala decisamente di ritmo.

DE ROON 6: prova discreta, nella ripresa viene ammonito e ne rimane piuttosto condizionato.

ZAPPACOSTA 5: gira a vuoto in campo senza riuscire a rendersi mai seriamente pericoloso.

PASALIC 6: finchè resta in campo lui si trova l’equilibrio per una squadra compatta e sicuramente molto più pericolosa (anche se imprecisa) davanti della Salernitana. La sua uscita dal campo spegne completamente la luce: un motivo ci sarà… (HOJLUND 5.5: ben francobollato dai difensori granata, fatica a rendersi pericoloso. Le prende ma non le da…).

KOOPMEINERS 5.5: troppi, troppi, troppi palloni persi che non aiutano la squadra a ritrovare il filo del discorso, specialmente nella ripresa quando la situazione precipita.

ZAPATA 5: purtroppo non gli si può rimproverare nulla sull’impegno, ma quelle due clamorose occasioni fallite nel primo tempo potevano cambiar completamente l’andamento del match. Nella ripresa si spegne insieme ai compagni in campo. (MURIEL 4.5: male male. Non da segni di presenza in campo).