Sofferenza e cuore: l’Atalanta pareggia a Firenze e tiene a distanza la Viola

SERIE A, TRENTESIMA GIORNATA

FIORENTINA-ATALANTA 1-1: CABRAL RISPONDE A MAEHLE

Firenze: un aggancio fallito a testa: l’Atalanta all’Inter, la Fiorentina alla Juventus. E si capirà più avanti se le due squadre potranno essere più contente o insoddisfatte per questo 1-1 tutto sommato giusto. L’Atalanta procede a piccoli passi verso l’Europa e per una notte impedisce alla Fiorentina di avvicinarsi ancor più di quanto non abbia fatto nelle ultime otto partite mantenendo anche il vantaggio negli scontri diretti. E alla fine deve ringraziare Sportiello, schierato a sorpresa dal Gasp, per aver blindato la il pari con una paratissima al tramonto della gara.

SORPRESA TRA I PALI, C’E’ SPORTIELLO: oltre alle numerose defezioni per via degli infortuni, fa rumore il cambio tra i pali per il Gasp che sceglie Sportiello e non Musso, sulle corsie ci sono Zappacosta e Maehle mentre in avanti tocca a Højlund e Zapata con Koop alle loro spalle. Nella Viola, mister Italiano rinuncia inizialmente a Bonaventura mentre c’è Barak con Mandragora in mezzo e Cabral davanti insieme a Gonzalez e Ikonè.

BUON AVVIO, POI VIOLA PERICOLOSA: buon colpo d’occhio al Franchi all’ingresso delle squadre in campo per essere un lunedì sera, con circa centocinquanta tifosi nerazzurri giunti da Bergamo a sostenere la Dea in questo delicatissimo match che inizia con i nerazzurri pericolosi per primi al nono con Hojlund che, servito da Scalvini, va via sulla fascia e crossa al centro per Zapata, passaggio leggermente arretrato il colombiano non ci arriva. Poi è la Fiorentina ad iniziare a spingere: al sedicesimo Cabral ci prova dalla lunga distanza con il tiro che è insidioso, Sportiello salva in tuffo. Quattro minuti dopo ci prova Gonzalez da fuori, il tiro a giro esce di pochissimo.

MAEHLE LA SBLOCCA ALL’IMPROVVISO: poi è ancora Gonzalez di testa a provarci di testa da pochi metri, ma Sportiello ha un grande riflesso e mette in angolo salvando ancora la Dea. All’improvviso però, l’Atalanta esce allo scoperto e sblocca la gara al trenteasettesimo con Maehle che con grande personalità si fa spazio in area superando tre difensori viola e mette alle spalle di Terraciano e firmando l’1-0 dei ragazzi del Gasp. Il vantaggio galvanizza i nerazzurri che nel finale di prima frazione controllano senza particolari problemi e portano così a termine il primo tempo avanti dopo un minuto di recupero.

RIPRESA, CABRAL FA 1-1 SU RIGORE: dopo il riposo il match riprende senza cambi da parte di mister Gasperini ed al sesto subito un episodio che scuote la partita: interviene la Var per un possibile fallo di mano di Toloi in area: il gioco si ferma per diversi minuti alla fine l’arbitro Guida va a rivedere l’azione al monitor ed opta per il penalty convinto da un possibile tocco di mano in area del difensore nerazzurro. Va Cabral dal dischetto e spiazza Sportiello portando così il punteggio di nuovo in equilibrio: 1-1 al Franchi.

IL PALO SALVA LA DEA: il Gasp prova a mischiare le carte dopo che la Fiorentina ha trovato il pari cambiando in attacco a venti dalla fine con Hojlund che lascia il campo per l’ingresso dell’ex Muriel ma è ancora la viola ad essere pericolosissima al ventisette con Biraghi che calcia sul palo una punizione dal limite per i padroni di casa. Poi alla mezz’ora è il turno anche di Palomino, che entra in campo al posto di Scalvini.

BOGA SFIORA IL COLPACCIO: al trentotto ecco anche Boga entrar in campo, con il Gasp che lo getta nella mischia al posto di Zapata per il finale di gara dove la squadra di Italiano tenta di vincerla, con Sportiello bravissimo su Bonaventura nel primo dei sette di recupero ma anche l’Atalanta con Ederson di testa (palla sul fondo) e al sesto di extra time Boga serve Muriel che è da solo in area ma il pallone è troppo avanti, occasione sprecata. Finisce 1-1, l’Atalanta non brilla ma tiene la viola a distanza in classifica e in vantaggio negli scontri diretti sugli stessi toscani. Insomma, sul piano del gioco c’è ancora parecchio da fare




Atalanta, su la testa: serve ritrovare grinta (punti) e cuore nella difficile trasferta di Firenze

FIRENZE, ORE 20.45

VIOLA IN DECOLLO, DEA COI CEROTTI: CI VUOLE UN’ATALANTA DA BATTAGLIA

La trentesima giornata di serie A vede i suoi titoli di coda a Firenze, dove l’Atalanta del Gasp sarà di scena nel delicatissimo scontro diretto con vista Europa contro la Fiorentina. Dopo il brutto passo falso contro il Bologna alla vigilia di Pasqua, i nerazzurri con l’infermeria piena ed il morale decisamente non dei giorni migliori devono trovar la forza e l’orgoglio per reagire contro un avversario molto molto complicato che arriva da una serie di undici partite senza sconfitte e che ha ritrovato gioco e spirito di squadra che i ragazzi del Gasp paiono aver smarrito in questo girone di ritorno tra (pochi) alti e (molti) bassi. Uscire dal Franchi con un risultato positivo potrebbe dar la spinta giusta alla Dea per ritrovare il sorriso perduto.

STATISTICHE E CURIOSITA’

L’Atalanta ha trovato la vittoria in cinque delle ultime otto sfide di Serie A contro la Fiorentina (1N, 2P), dopo che nelle precedenti 13 partite nel massimo campionato non era mai riuscita a battere la formazione toscana (4N, 9P).

La Fiorentina ha vinto nell’ultimo match casalingo di Serie A contro l’Atalanta, ma non ottiene due successi di fila contro i bergamaschi al Franchi dal 2015 (da allora in sei sfide due vittorie ciascuna e due pareggi).

La Fiorentina è rimasta imbattuta nelle ultime sette gare di campionato, raccogliendo cinque successi e due pareggi – l’ultima volta che ha giocato otto incontri consecutivi senza perdere in Serie A è stata tra febbraio e aprile 2018, con Stefano Pioli in panchina.

L’Atalanta è rimasta senza segnare in tre delle ultime cinque trasferte di Serie A (tutti e tre gli incontri sono terminati con una sconfitta), tante volte quante nelle precedenti 17 gare esterne nella competizione.

Solo il Verona (830) ha guadagnato più possessi dell’Atalanta (820) nel terzo centrale di campo in questa Serie A – dall’altra parte, solo il Napoli (174) ne conta più della Fiorentina (160) nel terzo di campo offensivo.

Tutte le ultime otto reti della Fiorentina in Serie A provengono da giocatori differenti – tra queste sono incluse due autoreti, che corrispondono alle ultime due marcature interne della squadra viola in campionato: l’unica squadra in tutta la storia della competizione che ha ricevuto più autogol consecutivi a favore in casa è stata l’Inter, quattro, tutti contro il Catania il 29 gennaio 1961.

Duván Zapata ha realizzato sei reti contro la Fiorentina in Serie A, solo contro il Sassuolo (nove) ne conta di più; l’attaccante dell’Atalanta tuttavia è rimasto a secco di gol nelle ultime 11 gare di campionato e solo una volta nella sua carriera in Serie A ha avuto un digiuno più lungo: 12, tra aprile e ottobre 2018.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Dodò, Martinez Quarta, Igor, Biraghi; Amrabat, Mandragora; Saponara, Barak, Ikone; Cabral – All.: Italiano

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Sirigu

ATALANTA (3-4-3): Musso; Toloi, Djimsiti, Scalvini; Zappacosta, De Roon, Ederson, Maehle; Zapata, Boga, Hojlund – All. Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Hateboer, Ruggeri, Vorlicky, Lookman




Siamo a Pasqua, ma per l’Atalanta è una via crucis: spenta e svogliata, sconfitta in casa del Bologna.

SERIE A, VENTINOVESIMA GIORNATA

ATALANTA-BOLOGNA 0-2: LA LEZIONE DI MOTTA AL MAESTRO GASP

Bergamo: con un secondo tempo sontuoso, il Bologna spezza subito l’ennesimo rilancio fallito dell’Atalanta per la zona Champions, e ora la tampina alle spalle a soli 5 punti. Una chance stracciata dalla squadra di Gasperini, con una prova che ripropone problemi offensivi, di tenuta e anche, soprattutto, di rendimento casalingo; una vittoria sacrosanta per il Bologna che ferma la striscia di due successi consecutivi della Dea che preoccupa sotto diversi punti di vista. Una volta subito il gol, la squadra del Gasp non ha saputo più reagire: e ora il calendario si fa in salita con Viola, Roma e Toro nelle prossime tre.

RUGGERI K.O., TOCCA A MAEHLE: mister Gasperini deve rinunciare a Ruggeri, infortunatosi in mattinata, con Maehle che gioca al suo posto sulla fascia e cambia il tandem offensivo dove Lookman e Hojlund proveranno a far male al Bologna con Pasalic alle loro spalle; in difesa gioca Djimsiti al posto dello squalificato Toloi. Nel Bologna, mister Motta si affida davanti al tridente formato da Soriano, Sansone e l’ex Musa Barrow con in mezzo Ferguson, Schouten ed Orsolini non al meglio che parte dalla panchina.

C’E’ IL PIENONE A BERGAMO: tutto esaurito allo Stadium per questo match pre-pasquale con i biglietti introvabili già da ieri pomeriggio per questa gara molto importante per ambo le squadre: al sesto la Dea prova a farsi vedere con Zappacosta con un’incursione in area, Ferguson mette in angolo; poi il Bologna si vede al ventesimo con una conclusione di destro di Kyriakopoulos, ma Musso è bravo respinge la minaccia. Primo cambio in casa nerazzurra al ventiquattresimo dopo che Pasalic si infortuna in occasione di un intervento di gioco, Boga entra così in campo al posto del croato.

HOJLUND SPRECA DUE VOLTE: grande chance per i nerazzurri alla mezz’ora con Højlund che per due volte consecutive tenta la conclusione a poca distanza dalla porta, Skorupski chiude in entrambe le circostanze e il Bologna si salva. Nella seconda parte del primo tempo l’Atalanta spinge di più ma il match non si sblocca: l’ultimo sussulto in una conclusione di Boga dal limite, Soumaoro respinge. Dopo due di recupero all’intervallo il risultato è un giusto 0-0.

RIPRESA, SANSONE LA SBLOCCA, BUIO DEA: la ripresa inizia e dopo quattro minuti, la svolta: al primo attimo di libertà concesso da Palomino, uscito su Barrow che gli stava dando l’uno-due richiesto, Sansone si trova libero davanti a Musso, e non sbaglia. Una volta in vantaggio, il Bologna vede all’orizzonte l’impresa, e l’Atalanta si spegne definitivamente con poche idee e anche molle, senza la furia ma anche la lucidità che servirebbero. Non servono a nulla neanche i due cambi tattici di Gasperini, che dopo aver inserito Zapata e Demiral per Lookman e Scalvini, prima sceglie il 4-2-3-1, con Palomino allargato a sinistra, Zappacosta scivolato a destra e Maehle in anomala versione in mezzo al campo con De Roon e Ederson avanzato sulla trequarti.

ORSOLINI CHIUDE IL MATCH: senza riuscir a svoltare, il Gasp nel finale aggiunge anche Muriel che produce solo due occasioni per pareggiare firmate da Hojlund (colpo di testa al ventotto, ma Skorupski è bravo) e Zappacosta, ma è decisamente più pericoloso il Bologna, anche in ripartenza. Zirkzee a quattro dalla fine lancia l’ex Orsolini (che si era già visto annullare un gol per fuorigioco poco prima) che si mangia Palomino uno contro uno e fa 2-0. Solo nel terzo dei quattro di recupero Skorupski cancella il possibile 2-1 di Muriel, tentato ormai fuori tempo massimo. Troppo poco, l’Atalanta sprofonda dopo l’illusione di due vittorie consecutive e complica dannatamente la sua corsa verso un posto in Europa: ci attendono ora Viola, Roma e Toro. Servirà ben altro, per ora Buona Pasqua a tutti!




Le pagelle di Atalanta-Bologna

ALL.: GASPERINI 4.5: non ne viene a capo; le prova tutte (pure Maehle centrocampista) ma non riesce a trovare uno straccio di reazione dopo il gol subito. L’illusione delle due vittorie consecutive svanita in un sabato pomeriggio. Malissimo.

MUSSO 6: alla fine ne prende due ma non è che possa farci molto. Uno svarione in avvio (senza conseguenze) e poi due interventi che evitano un passivo peggiore.

DJIMSITI 5.5: nella ripresa va in tilt insieme a tutti i suoi compagni di reparto.

PALOMINO 5: sul secondo gol viene letteralmente sbeffeggiato da Orsolini, offuscando così una prova sin li discreta.

SCALVINI 5: posizionato male in occasione del primo gol del Bologna, tiene in gioco Sansone (DEMIRAL 5.5: anche lui non cambia l’andazzo, due volte rischia subendo due tunnel da Zirkzee).

ZAPPACOSTA 5: un bel tiro in porta in avvio di gara, poi scompare dai radar (MURIEL s.v.: entra nel finale, conclude in porta a gara ormai finita).

DE ROON 5.5: partita complicata anche per lui, spesso arriva secondo nei contrasti non riuscendo a far ripartire i suoi.

EDERSON 5.5: un primo tempo tutto sommato discreto, una ripresa da dimenticare.

MAEHLE 5: male sulla fascia, peggio ancora in versione centrocampista inedito. Impalpabile.

PASALIC s.v.: la sua partita dura troppo poco per poter esser giudicata. Esce dal campo infortunato al ventiquattresimo. (BOGA 5: oggi male anche lui. Poche giocate degne di nota, non incide sul match).

LOOKMAN 5.5: un avvio tutto sommato buono, poi anche lui esce di scena (ZAPATA 5.5: si impegna e lotta come al solito, purtroppo però non basta)

HOJLUND 5.5: poverino, non è nemmeno fortunato: una doppia occasione sfruttata male nel primo tempo e un colpo di testa non potente nella ripresa che meritava miglior fortuna. Inutile però tirar la croce addosso a lui.




Atalanta, che occasione dentro l’uovo: tre punti con il Bologna per braccare Inter e Milan

BERGAMO, ORE 16:30

SFIDA DAL PROFUMO EUROPEO CON I FELSINEI DI MOTTA

Alla vigilia di Pasqua, l’Atalanta prova a regalare a se stessa ed ai suoi tifosi un sabato speciale: nella ventinovesima giornata di campionato la Dea attende allo Stadium il Bologna di Thiago Motta per provare a trovare la terza vittoria consecutiva dopo quelle contro Empoli e Cremonese che consentirebbe ai ragazzi del Gasp di agganciar l’Inter in classifica e portarsi ad un solo punto dal Milan. Infatti i pareggi negli anticipi di ieri delle due milanesi offrono una grande chance ai nerazzurri che però dovranno star in guardia contro un Bologna che nel 2023 ha raccolto gli stessi punti in campionato della Dea ed è reduce dalla netta vittoria di domenica sull’Udinese; quella felsinea sarà un avversario ostico per un’Atalanta che dovrà dare il meglio di se per provare a portar a casa una vittoria che sarebbe molto molto importante.

STATISTICHE E CURIOSITA’

L’Atalanta è imbattuta in 13 delle ultime 14 sfide di Serie A contro il Bologna (11V, 2N) e ha vinto le due più recenti. Dopo il successo dello scorso 9 gennaio la Dea potrebbe battere la formazione rossoblù sia all’andata che al ritorno dello stesso campionato per la prima volta dal 2018/19.

Il prossimo sarà il gol numero 2500 per l’Atalanta in Serie A. La Dea potrebbe diventare l’11ᵃ formazione a tagliare questo traguardo nella massima competizione, la prima senza aver mai vinto uno Scudetto (sono inclusi nel conteggio le vittorie a tavolino).

L’Atalanta ha vinto tre delle ultime cinque sfide casalinghe in Serie A (1N, 1P), tanti successi quanti quelli che aveva collezionato nelle precedenti 14 gare interne nel torneo (5N, 6P).

Il Bologna ha vinto l’ultimo match di Serie A senza subire gol e potrebbe centrare due successi consecutivi tenendo la porta inviolata per la prima volta da dicembre 2021. In generale i rossoblù hanno collezionato tre clean sheet nelle cinque sfide più recenti in campionato, tanti quanti nelle precedenti 23.

Nel 2023 Atalanta e Bologna hanno registrato lo stesso rendimento in Serie A: 21 punti, frutto di sei vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte a testa. I rossoblù hanno però incassato appena 11 reti in quest’anno solare – meglio nel periodo hanno fatto solo Napoli (otto), Lazio (otto) e Inter (10).

Anche grazie all’assist di Éderson nell’ultimo turno di campionato, l’Atalanta è la squadra che conta più giocatori differenti con almeno un gol e almeno un passaggio vincente nella Serie A in corso: 14, esattamente il doppio rispetto al Bologna (sette).

Atalanta (otto come la Roma) e Bologna (sette, due delle quali nell’ultimo turno) sono due delle tre squadre che in questa Serie A hanno segnato più reti da fuori area. Gli emiliani ne hanno incassate tre dalla distanza (meglio finora solo Juventus e Fiorentina, entrambe a una) – la più recente di queste è arrivata proprio con l’Atalanta a gennaio, firmata da Teun Koopmeiners.

Rasmus Højlund (sette reti, inclusa una contro il Bologna il 9 gennaio, e due passaggi vincenti in questa Serie A), potrebbe diventare il più giovane giocatore in doppia cifra tra gol e assist nel torneo in corso. Nei maggiori principali campionati europei 22/23, sono solo due i nati dall’1/1/2003 ad aver già raggiunto questa soglia: Jamal Musiala del Bayern Monaco ed Elye Wahi del Montpellier.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-3): Musso; Palomino, Djimsiti, Scalvini; Zappacosta, De Roon, Ederson, Maehle; Pasalic, Højlund, Zapata – All.: Gasperini

Squalificati: Toloi

Indisponibili: Hateboer, Koopmeiners, Vorlicky

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Soumaoro, Lucumì, Kyriakopoulos; Moro, Schouten; Aebischer, Ferguson, Barrow; Sansone. All. Motta

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Arnautovic, Cambiaso




Missione compiuta, ma che fatica: Hojlund illumina, Boga segna e l’Atalanta sbanca Cremona

SERIE A, VENTOTTESIMA GIORNATA

CREMONESE-ATALANTA 1-3: GASP CAMBIA E LA DEA METTE IL TURBO

Cremona: benedetto danesino! L’Atalanta non può prescindere da Hojlund, che dopo le scorribande in nazionale mette una firma decisiva anche sulla vittoria dell’Atalanta a Cremona, che vale, almeno per una notte, il quarto posto assieme al Milan, che gioca domani a Napoli. Un impatto decisivo sulla partita e l’azione irresistibile che ha portato al 2-1, togliendo la Dea da una situazione di impaccio che poteva farsi ancora più complicata con il passare dei minuti.

GASP PUNTA ANCORA SUI COLOMBIANI: mister Gasperini sceglie, chi si è allenato più a lungo a Zingonia durante la sosta per le nazionali. Dunque Ruggeri e non Maehle e Muriel e non Hojlund, nonostante i cinque gol segnati con la Danimarca: il tandem d’attacco è lo stesso della gara contro l’Empoli, conferma anche per Ederson al fianco di De Roon, visto il mancato recupero di Koopmeiners. Nei grigiorossi, Ballardini, che ha già dovuto rinunciare a Ferrari, Chiriches e Okereke, lascia in panchina anche Vasquez. Sernicola e Dessers, preferendo nella coppia offensiva Ciofani al fianco di Tsadjout.

DEA MOLLE E A RILENTO: la partita che ti aspetti dalla Cremonese: raccolta, compatta, concentrata nel chiudere gli spazi e, appena possibile, attaccare con molti uomini. Succede di più nei primi 10’, quando l’Atalanta è ancora come anestetizzata e gli unici tentativi verso la porta avversaria sono di Meité e Benassi. Ma anche quando prende, secondo logica, il governo del gioco, è l’Atalanta che non ti aspetti: quasi impeccabile dietro, ma senza soluzioni negli ultimi venti metri, spesso ingolfata per vie centrali, affidata all’estro spento di Pasalic e Muriel, che non trovano mai lo spunto giusto. L’unico tentativo concreto per impensierire Carnesecchi è di Toloi, al venticinque con una girata deviata in corner da Ciofani.

DE ROON ALL’IMPROVVISO LA SBLOCCA: ma proprio due minuti prima dell’intervallo la svolta nerazzurra: approfittando della prima occasione in cui la Cremonese si lascia sorprendere in campo aperto: Zapata va in fuga uno contro uno con Bianchetti, il suo tiro viene respinto da Aiwu in modo maldestro e De Roon, troppo libero al centro dell’area, può imbucare comodamente l’1-0.

RIPRESA, CIOFANI FA 1-1 DAL DISCHETTO: durante l’intervallo il Gasp cambia due terzi dell’attacco con Boga e Lookman per Pasalic e Muriel, con il nigeriano si vede cancellare il possibile 2-0 da Carnesecchi, ma la gara dell’Atalanta sembra tornare in salta al dodicesimo quando un tiro di Ciofani incontra il braccio largo di Toloi (ammonito, era diffidato, salterà il Bologna) e il rigore è indiscutibile così come l’esecuzione dell’ex Frosinone che vale l’1-1.

HOJLUND ILLUMINA, BOGA SEGNA IL 2-1: stavolta mister Gasperini non aspetta troppo per giocarsi la carta Hojlund e fa bene: perchè dopo nemmeno cinque minuti il danese dimostra subito di essere inarrestabile per tutti e in meno di un quarto d’ora riporta avanti la Dea al ventisette con scatto e uno contro uno irresistibile ai danni del malcapitato bianchetti, con radente sul quale Boga anticipa Aiwu e firma il sorpasso.

LOOKMAN FA TRIS DOPO QUALCHE RISCHIO: sembra finita, in realtà la Cremonese non molla neanche stavolta, sfiora il 2-2 con un tiro di Valeri al primo dei cinque di recupero, poi però si arrende dopo l’ennesimo erroraccio di Aiwu, che crolla sulla pressione di Boga e perde un pallone che transita da Ederson a Lookman, che può così tornare al gol dopo sette gare di digiuno. Fanno festa gli oltre duemila nerazzurri giunti a Cremona, l’Atalanta non incanta ma centra la seconda vittoria consecutiva e si prende, per una notte almeno, il quarto posto in classifica insieme al Milan. Avanti così, pur con qualche fatica di troppo, la rincorsa al sogno europeo nerazzurro che può continuare.




Le pagelle di Cremonese-Atalanta

ALL.: GASPERINI 6.5: la vince con i cambi nella ripresa, al netto di ciò la prestazione rimane comunque piuttosto al di sotto delle attese contro una squadra decisamente mediocre.

MUSSO 6: non può nulla sul rigore calciato da Ciofani, il resto è ordinaria amministrazione.

TOLOI 5.5: la prova è abbastanza buona, macchiata tuttavia dal grave errore del fallo di mano che costa il calcio di rigore del momentaneo 1-1 (DEMIRAL 6: entra nel finale, tiene bene il campo)

PALOMINO 6.5: ottima prova, concede veramente poco o nulla agli avanti grigiorossi.

SCALVINI 6.5: bene anche lui, si fa vedere anche in occasione dei calci d’angolo.

ZAPPACOSTA 6: un po’ nascosto, fatica a farsi notare e poi nella ripresa da l’idea di aver anche finito la benzina. (MAEHLE 6.5: il suo ingresso migliora la fase di spinta dei suoi, centra anche un palo ma in posizione di fuorigioco).

EDERSON 6.5: parte un po’ nascosto poi esce molto bene alla distanza e detta i tempi in mezzo al campo.

DE ROON 7: con il suo gol sblocca una partita sin li molto brutta dei suoi, poi nella ripresa è utilissimo alla causa con diverse ripartenze molto interessanti.

RUGGERI 6: timido e impacciato nel primo tempo, prende coraggio nella ripresa: prova sufficiente.

PASALIC 5: poco o nulla, partita da dimenticare per lui. (BOGA 7: entra subito in fiducia, regala ottime giocate ed è al posto giusto nel momento giusto quando Hojlund gli offre il pallone del nuovo vantaggio).

MURIEL 4.5: molto male. Un fantasma in campo; brutto passo indietro rispetto alle ultime partite. (LOOKMAN 7: entra e da subito velocità con le sue scorribande, poi cala anche lui ma nel finale trova il gol che chiude la partita).

ZAPATA 6: impegno e voglia di lottare non gli mancano, una partita tutto sommato sufficiente per lui (HOJLUND 7: con il suo ingresso la davanti le cose cambiano: devastante l’azione che porta al gol di Boga per il 2-1, poi se ne divora invece uno già fatto a ridosso del novantesimo).