Le pagelle di Milan-Atalanta

ALL.: GASPERINI 5: da Roma a Milano la metamorfosi inversa in due partite. Difficile capire cosa sia successo dalla grande serata dell’Olimpico alle prove scialbe e inspiegabili con Lecce e Milan: certamente qualcosa non va, e ora tocca a lui trovare una quadra ad un gruppo che rivede sempre più i fantasmi della scorsa stagione.

MUSSO 6: sfortunato sul primo gol, impotente sul secondo. Nel mezzo due grandi parate in avvio di ripresa che evitano la resa anticipata.

TOLOI 5.5: incerto e più volte in difficoltà.

DJIMSITI 5.5: diversi passaggi errati in uscita che creano problemi ai compagni.

SCALVINI 6: sicuramente tra i pochissimi a salvarsi stasera. (PALOMINO s.v.: dentro nel finale, ingiudicabile)

ZAPPACOSTA 5: gira a vuoto e sbaglia diversi passaggi piuttosto elementari (RUGGERI s.v.: entra e poco dopo il match si chiude col raddoppio di Messias)

DE ROON 5.5: doveva far volume e gioco la in mezzo, la missione gli riesce decisamente senza successo.

KOOPMEINERS 5: gira a vuoto. Zero palloni utili, poche idee. (VORLICKY s.v.: entra nel finale).

MAEHLE 5.5: timido, un po’ più vivace in avvio di ripresa, complessivamente però non all’altezza.

EDERSON 5: non costruisce gioco e spesso sbaglia passaggi elementari. (BOGA 5.5: un pelino meglio del compagno sostituito).

LOOKMAN 4.5: un fantasma a spasso per il campo. Non la prende mai. Male. (MURIEL 5: poco o nulla anche per lui).

HOJLUND 5: oggi non bene anche lui. Pochi palloni giocabili, ma anche poca partecipazione al gioco.




Zero in tutto: Atalanta, un’altra partitaccia. Sconfitta dal Milan, ora bisogna guardarsi alle spalle.

SERIE A, VENTIQUATTRESIMA GIORNATA

MILAN-ATALANTA 2-0: UN GOL PER TEMPO, LA DEA VA ANCORA K.O.

Milano: senza grinta, senza reazione. L’Atalanta perde ancora, e lo fa anche peggio rispetto a domenica con il Lecce; al netto della superiorità del Milan, che vince con merito la partita con un gol per tempo, la squadra di Gasp non tira di fatto mai in porta e viene sovrastata di fatto dai rossoneri che sciupano anche diverse occasioni, due delle quali vengono sventate da Musso. I gol di Theo Hernandez e Messias sugellano la vittoria rossonera, lasciano i nerazzurri inchiodati a quota 41 in classifica con il Bologna dietro distante solo sei lunghezze. Urge una reazione il prima possibile o potrebbero riapparire i fantasmi della scorsa stagione.

EDERSON SI, BOGA NO: mister Gasperini ritrova dopo la squalifica Scalvini e De Roon che ovviamente tornano titolari dietro e in mezzo al campo mentre la vera novità è in avanti dove Ederson avanza a supporto di Lookman e Hojulnd con Boga che parte così dalla panchina. Nel Milan, torna Maignan dopo il lungo infortunio con in mezzo Krunic e Tonali con davanti Giroud assistito da Diaz e Leao.

GARA EQUILIBRATA: circa millesettecento i tifosi nerazzurri giunti a San Siro a sostenere la Dea in uno stadio non al completo, ma quasi per questo match dal profumo europeo che inizia e la gara risulta subito molto equilibrata: al settimo Leao apre per Giroud che gira al volo in porta ma manda alto; poi i nerazzurri rispondono con Maehle che si fa tutto il campo ma al momento del tiro viene contratto da un difensore rossonero.

HERNANDEZ LA SBLOCCA CON UNA SASSATA: la gara non regala grandi emozioni, come spesso accade è la giocata del singolo a sbloccare partite di questo genere e il Milan ci riesce al venticinque con un tiro al volo di Theo Hernandez, una vera sassata che prende il palo interno e poi va sulla schiena di Musso ed entra in porta per il vantaggio rossonero. Incassato il gol, la squadra del Gasp non riesce a reagire e concede il pallino del gioco ai rossoneri che sfiorano anche il bis con Leao in contropiede servito da Giroud, ma il portoghese manda fortunatamente la palla di poco sul fondo. Solo al quarantacinque Hojlund apre per Koopmeiners ma l’olandese non ci arriva di un soffio e la esce per l’ultimo telegramma della prima frazione che si chiude col i rossoneri avanti 1-0.

RIPRESA, MUSSO SALVA DUE VOLTE: si riparte dopo il riposo e senza nessun cambio con i medesimi ventidue della prima frazione e con Musso che diventa protagonista dopo la sfortunata circostanza del gol subito e tiene in piedi la Dea prima con un gran intervento su Giroud e poi, due minuti dopo, su Leao al quarto d’ora. Due cambi a breve distanza per il Gasp poco dopo con Boga e Muriel che entrano in campo al posto di Ederson e Lookman oggi a dir poco evanescenti.

GASP CAMBIA MA SENZA RISULTATI: i minuti passano ma è più il Milan a rischiare di trovar il bis piuttosto che la Dea di avvicinarsi al pareggio: al ventiquattro Leao non arriva su un pallone invitante di Diaz e cade in area chiedendo il rigore ma l’arbiro a pochi passi fa continuare. Due minuti dopo Messias si divora il bis da pochi passi. Poi Gasp cambia ancora con Zappacosta, Koopmeiners e Scalvini out e Ruggeri, Vorlicky e Palomino al loro posto.

MESSIAS CHIUDE IL MATCH: a tre dal novantesimo il 2-0 rossonero arriva con merito grazie a Messias, servito da Leao che arriva a tu per tu con Musso e lo scavalca con un pallonetto. Partita chiusa (ammesso non lo fosse già da tempo…) con i quattro di recupero concessi che servono solo per le statistiche. Secondo stop consecutivo per l’Atalanta, involuta e sconfitta meritatamente e che ora deve iniziare con preoccupazione anche a guardarsi alle spalle in classifica.




L’Atalanta con l’abito da sera prova a rialzar la testa contro il Milan a San Siro

MILANO, ORE 20.45

HOJLUND-GIROUD SFIDA TRA BOMBER DI EPOCHE DIVERSE

Il clamoroso passo falso con il Lecce da mettersi alle spalle, e una reazione da mettere in campo: l’Atalanta questa sera gioca a San Siro contro il Milan una partita che ha diverse sfaccettature per i ragazzi del Gasp. Da un lato quello del campo, con una vera e propria sfida per l’Europa tra la quarta e la sesta, divise da soli tre punti, dall’altro quello della testa e il morale da ritrovare per una Dea che si è improvvisamente spenta la scorsa domenica, ma capace di regalare in partite contro squadre quotate, grandi prove di carattere e mentalità. Vediamo se ci riuscirà anche stasera contro un Milan che arriva da tre vittorie, tutte per 1-0, tra campionato e coppe e che, dopo un momento di difficoltà, pare aver ritrovato la quadra. Per la Dea insomma, un altro esame di quelli importanti da cercare di non fallire.

STATISTICHE E CURIOSITA’:

Il Milan è imbattuto nelle ultime quattro gare di Serie A contro l’Atalanta (tre vittorie e il pareggio nel match d’andata): i rossoneri non arrivano a cinque partite di fila senza perdere con i bergamaschi dal quadriennio 2008-2012 (sei gare in quel caso).

Il Milan ha vinto 2-0 nell’ultimo match interno con l’Atalanta in Serie A (15 maggio 2022), dopo una serie di sette partite consecutive al Meazza senza battere i bergamaschi (4N, 3P); l’ultimo tecnico rossonero in grado di vincere due volte di fila in casa contro la Dea in due massimi campionati consecutivi è stato addirittura Fabio Capello (stagioni 92/93 e 93/94).

Il Milan ha raccolto appena un punto (1N, 3P) nelle ultime quattro gare giocate contro squadre che occupavano le prime sei posizioni della classifica reale, l’ultima vittoria rossonera contro questo tipo di squadre risale al derby d’andata contro l’Inter (3-2 il 3 settembre 2022).

L’Atalanta ha perso tre delle ultime quattro partite in tutte le competizioni (1V), dopo aver ottenuto quattro vittorie e due pareggi nelle prime sei gare del 2023; i bergamaschi hanno vinto l’ultima partita di campionato giocata in trasferta e non ottengono due successi di fila fuori casa in Serie A da settembre 2022 (quattro in quel caso).

Solo Cremonese (sette) ed Empoli (sei) hanno subito più gol su sviluppo di calcio d’angolo di Atalanta e Milan (cinque ciascuna) in questo campionato; e solo Torino (0), Monza e Sampdoria (uno ciascuna) hanno segnato meno gol da questa situazione di gioco di nerazzurri e rossoneri (entrambe due).

Rasmus Højlund è il quinto più giovane straniero nell’era dei tre punti a vittoria a segnare almeno sei gol prima di raggiungere le 20 presenze in Serie A (meglio di lui solo Adriano, Icardi, Kessié e Pato).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

MILAN (3-4-1-2): Maignan; Kalulu, Tomori, Thiaw; Messias, Tonali, Krunic, Theo Hernandez; Diaz; Giroud, Leao – All.: Pioli

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Bennacer, Calabria

ATALANTA (3-5-2): Musso; Toloi, Djimsiti, Scalvini; Zappacosta, Maehle, Koopmeiners, De Roon, Ruggeri; Hojlund, Lookman – All.: Gasperini

Squalificati: Demiral

Indisponibili: Pasalic, Hateboer, Zapata




Le pagelle di Atalanta-Lecce

ALL.: GASPERINI 5.5: in campo non ci va certo lui, quindi grosse colpe non gliene si può dare. Però questa continua discontinuità per una squadra che lui vorrebbe sempre affamata ed ambiziosa diventa una costante abbastanza inspiegabile.

MUSSO 5: sul gol che apre la partita pare in ritardo nel momento in cui Ceesay fa partire il tiro dalla lunga distanza.

TOLOI 6: spesso proiettato in avanti, non è molto fortunato in zona offensiva ma dietro controlla senza troppi affanni.

DEMIRAL 5.5: entra in ritardo in occasione dell’azione del primo gol salentino, poi tutto sommato non sfigura ma viene sostituito nella ripresa (PALOMINO 6: entra nell’ultima parte di gara, non ha colpe particolari).

DJIMSITI 6: cerca gloria in avanti in varie occasioni, ma non è fortunato.

MAEHLE 5.5: ha sulla coscienza la grande occasione nel finale di primo tempo che spedisce a colpo sicuro addosso a Falcone.

KOOPMEINERS 5.5: oggi gira poco anche lui e, inevitabilmente, la squadra fa davvero molta fatica.

EDERSON 5: fuori dal gioco, sono più le palle perse rispetto a quelle ben giocate. Male. (VORLICKY 6: giovane di belle speranze, entra nel finale e piazza anche qualche bel colpo che fa ben sperare per il futuro).

ZAPPACOSTA 5.5: decisamente un effetto diverso oggi sul match rispetto a sabato sera. Apparso stanco, esce durante l’intervallo. (SOPPY 5: corsa e sprint un po’ a caso senza molta precisione. Non bene).

BOGA 5: torna titolare dopo le due panchine con Sassuolo e Lazio ma non riesce ad esser decisivo. (MURIEL 6: entra col piglio giusto e, per poco, nel finale non trova il gran gol per il possibile pareggio).

LOOKMAN 5.5: poco nel vivo delle azioni, segna in avvio di ripresa, ma in fuorigioco e poi torna ancora nel suo match anonimo.

HOJULUND 6: oggi piuttosto spento anche lui ma, tutto sommato, timbra ancora il cartellino con un gol al 90% regalato dal portiere Falcone ma per il 10% merito della sua fame di gol. Sufficiente.




Atalanta, brusco ritorno sulla terra: il Lecce sbanca Bergamo e diventa la bestia nera della Dea.

SERIE A, VENTITREESIMA GIORNATA

ATALANTA-LECCE 1-2: COLPO GIALLOROSSO, NON BASTA HOJLUND

Bergamo: I sogni dell’Atalanta e di Gian Piero Gasperini si infrangono sul muro del Lecce eretto da Marco Baroni che diventa la bestia nera dei nerazzurri avendo vinto anche all’andata con lo stesso punteggio. I giallorossi vincono al Gewiss (1-2) con gol di Ceesay e Blin e solo un colossale errore del portiere Falcone che sbaglia un rinvio con Hojlund in agguato gli complica il finale. Ma l’Atalanta che nell’assalto spesso riesce ad essere speciale stavolta non compie neppure la rimonta. La Dea fallisce un esame che poteva sembrare tra i più facili, visto come era lanciata la banda del Gasp, bravissima all’Olimpico contro la Lazio: è andata male, stregata dalla compattezza dei salentini, attenti uomo su uomo a chiudere tutti gli spazi e portarsi a casa con merito la vittoria.

GASP COL TRIDENTE: con diverse assenze tra squalifiche e infortuni, mister Gasperini rispolvera Demiral che gioca al posto dello squalificato Scalvini al centro della difesa mentre in mezzo c’è Ederson al posto dell’assente De Roon e torna il tridente davanti con Boga, Hojlund e Lookman. Nel Lecce, mister Baroni punta anche lui sul tridente con Banda, Ceesay e Di Francesco con Strefezza non al meglio inizialmente in panchina mentre dietro c’è Baschirotto a guidar la difesa.

DOCCIA FREDDA CEESAY: c’è il pienone allo Stadium per questo match e ci sono quasi millesettecento tifosi giunti dal salento per seguire il Lecce che inizia col piede giusto il match, sorprendendo al terzo l’Atalanta con Ceesay che, sul lancio di Gendrey, con le spalle alla porta controlla il pallone, si libera dalla marcatura di Demiral, si gira e trafigge Musso dalla distanza.

MAEHLE SI DIVORA IL PARI: sotto di un gol, l’Atalanta ci capisce poco di un Lecce ordinato e ben organizzato ma prova una timida reazione: al sedicesimo cross di Maehle, Højlund in tuffo di testa anticipa Falcone, il pallone finisce fuori. Al ventidue Lookman si libera in area e calcia, Falcone respinge con i pugni. Il portiere salentino si ripete alla mezz’ora con una gran parata sulla conclusione di Maehle in area che chiama l’estremo difensore ospite alla gran parata. A un minuto dal quarantacinquesimo Lookman apre per Hojlund, l’attaccante danese però non riesce ad arrivare sul pallone; ultimo sussulto di un primo tempo decisamente sottotono dei nerazzurri che chiudono sotto dopo i tre di recupero concessi.

RIPRESA, DENTRO SOPPY: prima mossa del Gasp dopo l’intervallo con Soppy che entra in campo al posto di Zappacosta sulla fascia e con i nerazzurri che paiono più pimpanti: al secondo Lookman trova il pari ma la posizione è irregolare e l’arbitro annulla il gol; un minuto dopo Ederson recupera palla, si accentra e tira ma la palla finisce sopra la traversa. Al ventunesimo è il turno anche di Muriel, che da il cambio a Boga la davanti per cercar di dare la sveglia alla Dea.

BLIN RADDOPPIA, HOJLUND ACCORCIA: il problema per l’Atalanta è che la sveglia la suona nuovamente il Lecce, che al ventotto raddoppia: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Strefezza mette al centro, Blin colpisce di testa e segna bruciando una difesa di sale. A quel punto il Gasp gioca i cambi della disperazione: dentro Palomino e il baby Vorlicky, fuori Demiral ed Ederson. Tuttavia la Dea fatica a rialzar la testa, solo Toloi tira da posizione defilata, ma la palla sfila non distante dal palo. Poi è il Lecce stesso a rimetter in corsa la Dea a tre dal novantesimo quando sul rinvio di Falcone, Højlund in pressing respinge il pallone e lo manda in rete dimezzando lo svantaggio.

DALLA GLORIA ALLA MESTIZIA: nel recupero, proprio lo stesso Falcone si riscatta negando, nel terzo dei sette minuti di extratime concessi, il pari a Muriel con un colpo di reni a mandar in corner la conclusione potente del colombiano. Niente da fare per la Dea, che dopo la gloria di settimana scorsa a Roma, l’incredibile ed inaspettato passo falso di oggi che frena bruscamente la corsa all’Europa che conta dei nerazzurri. Onore al Lecce, che si prende sei punti su sei nelle sfide dirette con l’Atalanta e riporta i nerazzurri coi piedi per terra.




A pranzo con la Dea: l’Atalanta che vuol continuar a correre ospita il Lecce

SERVE VINCERE PER TENER IL PASSO DELLE MILANESI

Dopo la grande impresa di sabato scorso in casa della Lazio, l’Atalanta cerca il bis nel lunch-match della ventitreesima di A dopo i ragazzi del Gasp ospitano il Lecce: tra squalifiche ed infortuni è una partita, quella contro i salentini, in cui i nerazzurri sono chiamati all’ennesima dimostrazione di maturità contro un avversario molto rognoso e che ha saputo mettere in difficoltà diverse big in questa stagione, tra cui gli stessi atalantini che all’andata hanno subito una sconfitta al Via Del Mare che è costata punti molto molto importanti ad una Dea che oggi non vuole sbagliare.

NUMERI E CURIOSITA’:

Dopo il successo nel match d’andata per 2-1 lo scorso 9 novembre, il Lecce potrebbe vincere entrambe le sfide stagionali contro l’Atalanta per la seconda volta in Serie A, dopo il 1993/94.

L’Atalanta è rimasta imbattuta in 11 delle 12 partite casalinghe contro il Lecce in Serie A (6V, 5N): l’unica sconfitta risale al 13 marzo 1994 (3-4).

Solo il Napoli (18) ha guadagnato più punti dell’Atalanta nel 2023 in Serie A (14: 4V, 2N, 1P) – la Dea è la formazione che ha segnato di più nel nuovo anno solare in campionato (19 reti in sette match: 2.7 di media).

L’Atalanta ha vinto gli ultimi due match casalinghi di campionato, l’ultima volta che ha ottenuto più successi di fila al Gewiss Stadium in Serie A risale al periodo tra febbraio e maggio 2021 (sette in quel caso).

Il Lecce ha vinto l’ultima trasferta di campionato contro la Cremonese e non registra due successi fuori casa di fila in Serie A dal settembre 2019 (v Torino e SPAL in quel caso).

Sfida tra la squadra che ha segnato più gol su rigore in questo campionato (Atalanta, sei) e una delle due formazioni che ne ha subiti di più in percentuale dagli 11 metri (Lecce, 16% – al pari del Bologna).

Negli ultimi 50 anni solo due giocatori con al massimo 20 anni alla prima stagione con la maglia dell’Atalanta hanno realizzato almeno cinque gol in Serie A: Rasmus Højlund nel 2022/23 (cinque) e Franck Kessié nel 2016/17 (sei).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-3): Musso; Toloi, Palomino, Djimsiti; Zappacosta, Ederson, Koopmeiners, Maehle; Lookman, Højlund, Boga – All.: Gasperini

Squalificati: De Roon, Scalvini

Indisponibili: Hateboer, Pasalic, Zapata

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Gallo; Helgason, Hjulmand, Blin; Strefezza, Colombo, Di Francesco – All.: Baroni

Squalificati: Gonzalez

Indisponibili: Dermaku, Maleh, Pongracic




Le pagelle di Lazio-Atalanta

ALL.: GASPERINI 8: le azzecca tutte, ma proprio tutte. Manda in bambola la Lazio sin dalle prime battute con una prestazione davvero superlativa che spezza il periodo complicato della Dea e la rilancia con una vittoria dal peso specifico incredibile.

MUSSO 8: a dir poco decisivo! Due parate grandi grandi su Zaccagni e Immobile, una per tempo e una sicurezza tra i pali raramente vista in queste due stagioni. Che sia la volta buona?

TOLOI 7: impeccabile, lascia le briciole agli avversari.

DJIMSITI 6: due sbavature, entrambe sue, che potevano costare caro. La più pericolosa a fine primo tempo quando regala palla a Zaccagni in fase di disimpegno liberandolo al tiro su cui Musso salva il risultato. Sufficiente.

SCALVINI 7: ordinato e attento, viene ammonito nella ripresa e, per evitare problemi, subito sostituito. (PALOMINO 7: da un suo pallone recuperato prende il via l’azione del raddoppio nerazzurro. Ingresso decisivo).

HATEBOER 7: grande prova anche per lui, poi nella ripresa esce zoppicando dopo aver preso un brutto colpo in uno scontro di gioco. Speriamo non sia nulla di grave. (DEMIRAL 7: entra determinato e con sicurezza si piazza in mezzo all’area di rigore e non concede nulla).

DE ROON 7.5: fa da diga li in mezzo, evitando così alla Lazio di poter prendere il largo.

KOOPMEINERS 7.5: muove il gioco con estrema facilità, quando lui gira anche tutta la squadra funziona.

ZAPPACOSTA 8: che ritorno! Non era nemmeno accreditato di partire titolare e, invece, gioca tutta la partita e segna un gol bellissimo che sblocca il match. Rientro col botto!

EDERSON 7: anche per lui oggi una prestazione davvero maiuscola. Molto bene!

LOOKMAN 8: si porta a spasso mezza difesa della Lazio ogni volta che tocca palla. Sfiora il gol nel primo tempo in un paio di occasioni poi manda in porta Hojulund nella ripresa per il 2-0 che chiude il match. (BOGA s.v.: entra negli ultimi minuti di gara)

HOJULUND 8: semplicemente mostruoso. Un crescendo continuo sfiorando il gol in almeno due circostanze e poi centrando quello più importante che mette la gara in discesa. Strepitoso! (ZAPATA s.v.: idem con Boga, entra a gara ormai finita).