La Dea va caccia dell’impresa, ma occhio alla Juve penalizzata e ferita che fa sempre paura

Esame di maturità: e che esame vien da dire. L’Atalanta questa sera scende in campo nel posticipo a Torino contro la Juventus in una gara dai mille significati alla luce di quanto accaduto negli ultimi giorni. Quella che, sino a venerdì sera, pareva una sfida di alta quota con i nerazzurri distanti tre punti dai bianconeri, è diventata sempre più una sfida che si annuncia caldissima: dopo la sentenza che ha rifilato quindici punti di penalità ai bianconeri (scivolati a quota ventidue in classifica), la squadra del Gasp se la dovrà vedere anche con la reazione d’orgoglio di una squadra ferita che, nonostante tutto, fa sempre paura. Anche perchè, prima dello stop contro il Napoli la scorsa settimana, la squadra di Allegri arrivava da una lunga serie di vittorie consecutive senza subire gol. Ma questa Atalanta che ha ripreso a segnare gol a raffica non deve aver paura di nessuno, specialmente in una gara come questa dove chi non ha nulla da perdere è proprio la banda del Gasp.

STATISTICHE E CURIOSITA’:

Sette delle ultime 11 gare tra Juventus e Atalanta in Serie A sono terminate in parità (completano il parziale due successi per parte), dopo che i precedenti 13 confronti avevano tutti visto una vittoria bianconera. Dall’inizio del 2017, nessuna sfida nel massimo campionato è terminata in pareggio più volte (7 anche per Fiorentina v Genoa e Cagliari v Sassuolo).

a Juventus ha perso solo una delle ultime 25 gare casalinghe in campionato contro l’Atalanta (18V, 6N), tuttavia proprio la più recente, 0-1 il 27 novembre 2021 (gol di Duvan Zapata); inoltre, l’ultimo successo bianconero allo Stadium contro questa avversaria in Serie A risale al 14 marzo 2018, 2-0, sempre con Massimiliano Allegri in panchina.

L’Atalanta è imbattuta da cinque confronti contro la Juventus in Serie A (2V, 3N), in tutta la sua storia solo una volta è riuscita a giocare sei incontri di fila contro questa avversaria senza perdere: tra il 1963 e il 1966.

La Juventus ha vinto senza subire gol tutte le ultime cinque partite casalinghe in campionato: in tutta la sua storia in Serie A ha fatto meglio solo in cinque occasioni, la più recente delle quali tra gennaio e maggio 2016 (11).

L’Atalanta è una delle tre squadra che hanno ottenuto più punti nell’anno solare 2023 (sette, come Inter e Roma) e nel periodo ha segnato almeno cinque reti in più di ogni altra formazione (12).

Federico Chiesa, tornato titolare in Serie A nell’ultima giornata 369 giorni dopo la precedente, è andato a segno in due delle sue ultime tre gare interne contro l’Atalanta in campionato (l’8 febbraio 2020 con la Fiorentina e il 16 dicembre 2020 con la Juventus). Nel complesso, quella bergamasca è una delle quattro avversarie attualmente Serie A contro cui l’esterno della Juventus ha segnato almeno tre gol, insieme a Milan (3), Sampdoria (4) e Bologna (6).

I tre giocatori più giovani con più di 10 presenze in questa Serie A sono Giorgio Scalvini, Fabio Miretti e Rasmus Højlund; in generale sono 12 le gare da titolare per il centrocampista della Juventus nel massimo campionato, nell’era dei tre punti a vittoria solo Paul Pogba (13) e Alessio Tacchinardi (14) ne hanno collezionate di più in bianconero prima di compiere 20 anni.

Ademola Lookman, a quota nove gol in questo campionato, può diventare il quarto giocatore alla sua stagione d’esordio in Serie A ad andare in doppia cifra di reti nelle prime 19 giornate di campionato con l’Atalanta, dopo Jørgen Leschly Sørensen (nel 1949/50), Karl Aage Hansen (nel 1949/50) e Poul Rasmussen (nel 1952/53).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

JUVENTUS (3-4-2-1): Szczesny; Danilo, Bremer, Alex Sandro; McKennie, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Di Maria; Milik – All.: Allegri

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Bonucci, Kaio Jorge

ATALANTA (3-4-3): Musso; Toloi, Palomino, Scalvini; Hateboer, De Roon, Ederson, Ruggeri; Lookman, Højlund, Boga – All.: Gasperini

Squalificati: Koopmeiners

Indisponibili: Zappacosta




Atalanta, un’altra goleada per volare ai quarti: cinque gol allo Spezia, ora c’è l’Inter

COPPA ITALIA, OTTAVI DI FINALE

ATALANTA-SPEZIA 5-2: LA DEA STACCA IL PASS PER SAN SIRO

Bergamo: dopo l’8-2 in campionato con la Salernitana, l’Atalanta si prende i quarti di Coppa Italia, dove affronterà l’Inter, con un’altra goleada. Cinque reti a un volenteroso Spezia che tiene vivo il match fino al capolavoro di Hojlund nella ripresa che chiude la gara. Il primo tempo però è mozzafiato: doppietta di Lookman nei primi dodici minuti, poi Ekdal accorcia; Hateboer allunga con un bel sinistro ma Verde rimette i liguri nel match a ridosso dell’intervallo prima della quale Zapata centra anche una traversa (dopo essersi visto annullar un gol). Nella ripresa lo Spezia ci prova anche se il ritmo cala vistosamente, ma il sinistro di Hojlund è un missile che abbatte traversa e Zovko e vale il poker. Poi l’autogol di Ampadu nel recupero chiude il match.

TURNOVER, MA NON TROPPO: qualche cambio rispetto alla squadra che ha travolto la Salernitana per il Gasp che punta su Zapata davanti con Lookman e Boga a supporto del colombiano mentre dietro c’è Djimsiti per Toloi mentre in mezzo Koopmeiners gioca con Ederson e, sulle fasce, Hateboer e Maehle. Nello Spezia, mister Gotti si affida a Nzola con Verde davanti mentre cambia in mezzo dove c’è l’ex Kovalenko con il giovane Moutinho; tra i pali il giovane Zovko.

LOOKMAN LA SBLOCCA SUBITO: la neve caduta su Bergamo nella mattinata non ha messo a rischio il match che, in un orario piuttosto inusuale, non ha ovviamente riempito lo Stadium nonostante sugli spalti vi siano diversi tifosi atalantini e almeno una cinquantina di tifosi ospiti in questo ottavo di Coppa Italia che inizia e, dopo un iniziale avvio di marca ospite, l’Atalanta passa subito al decimo sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con Scalvini che stacca di testa e Lookman di coscia ribadisce in rete a distanza ravvicinata l’1-0.

LOOKMAN BIS, POI EKDAL ACCORCIA: nemmeno due minuti dal vantaggio e ancora l’inglese concede il bis: bel triangolo in area tra Zapata e ancora Lookman che insacca alle spalle di Zovko per la seconda volta. Sembra tutto facile per la Dea, ma lo Spezia non ci sta e al quarto d’ora accorcia subito con Ekdal che con una percussione centrale lo svedese resiste a Ederson e batte di destro Musso: 2-1 al quarto d’ora.

HATEBOER FA TRIS, MA VERDE FA 3-2: gli ospiti tornano così in partita e il match prosegue su ritmi gradevoli: al ventitre l’ex Kovalenko dialoga in area con Holm che conclude e Musso che blocca. Poi la Dea scappa ancora sul +2 con Hateboer che segna il 3-1 dopo una ripartenza Maehle-Zapata, inserimento dell’olandese che di sinistro batte Zovko da pochi passi. A dieci dalla fine Zapata trova il quarto gol ma il colombiano, servito da Boga, con un tocco morbido aveva battuto Zovko in leggero fuorigioco che non è sfuggito al Var. Quattro minuti dopo però lo Spezia accorcia di nuovo con Verde che segna dopo un cross basso di Moutinho, sponda di Kovalenko per lo stesso Verde che batte Musso. 3-2 e partita tutt’altro che chiusa a ridosso dell’intervallo dove nel primo dei due di recupero concessi Zapata colpisce anche la traversa prima che il direttore di gara mandi tutti a bersi qualcosa.

RIPRESA, L’ORA DEI CAMBI: si riparte subito con un cambio dopo l’intervallo, è De Roon a entrare in campo al posto dell’ammonito Ederson per una ripresa che inizia però con subito un’altra sostituzione in casa nerazzurra con Scalvini che esce per qualche problemino e Toloi che entra al suo posto per il Gasp che poi, al quarto d’ora, ne fa altri tre inserendo Muriel, Zortea e Hojulnd per Zapata, Hateboer e Boga. Come era facile attendersi, il ritmo nel secondo tempo è ben diverso da quello del primo dove le due squadre erano andate a mille all’ora: al venticinquesimo Maehle ci prova dal limite dell’area con una conclusione a giro fuori di poco.

HOJULUND + AUTOGOL, CINQUINA E QUARTI: per evitarsi un finale con il patema, la Dea si affida per l’ennesima volta al suo astro nascente in avanti, quel Rasmus Højlund che, servito da Muriel, scarica un gran sinistro che colpisce prima la traversa e poi il palo finendo alle spalle di Zovko per il gol del 4-2. Lo Spezia a quel punto da sempre più segni resa e l’Atalanta prima sfiora da calcio d’angolo con Muriel (gran parata di Zovko) e poi trova anche il quinto gol, sull’ennesima gran giocata del danese nerazzurro, palla sul palo e Ampadu che, nel tentativo di rinviare la manda nella propria porta nel primo dei quattro di recupero. Finisce 5-2 per un’Atalanta che mette la definitiva ipoteca sulla qualificazione ai quarti contro l’Inter a San Siro: tredici gol in due partite per la squadra del Gasp che arriva con la carica giusta alla grande sfida di domenica sera in casa della Juventus. E se, dopo l’attacco, si sistema anche la difesa…




Le pagelle di Atalanta-Salernitana

ALL.: GASPERINI 8: il voto come i gol segnati. Partita praticamente perfetta e la squadra che ritrova morale e compattezza che non si vedevano da tempo. Fondamentale in un momento come questo ed alla vigilia di una partita delicata come quella di domenica contro la Juve anche se prima c’è lo Spezia in coppa Italia.

MUSSO 6: ne prende due senza particolari colpe, sfortunato nel secondo dove una deviazione lo spiazza. Poi fa da spettatore.

TOLOI 6.5: distratto in avvio quando si perde (con Palomino) Dia in occasione dell’1-1, poi bene. (DEMIRAL 6.5: entra con la grinta giusta a partita già chiusa, si gode nel finale la festa di diversi tifosi turchi giunti a tifar per lui allo stadio).

PALOMINO 6.5: pure lui come Toloi, si fa sorprendere in occasione del pari subito in avvio, poi gestisce bene il match.

SCALVINI 7.5: crescendo continuo. Non solo per il gol ma anche per la grande qualità della sua prestazione.

ZAPPACOSTA 6.5: vivace, sempre propositivo e sempre attento anche quando c’è da coprire. Esce nel finale per qualche problemino. (ZORTEA 6.5: entra con lo spirito giusto e fa pure un dispetto alla sua ex squadra con il bel gol dell’8-2).

DE ROON 7: praticamente perfetto per un tempo. Risparmiato nella ripresa perchè diffidato. (EDERSON 7: entra e anche lui fa valere la regola dell’ex segnando un gran gol ai suoi ex compagni).

KOOPMEINERS 7.5: telecomanda la squadra, va anche a segno nonostante il rigore sbagliato e si conferma sempre più fondamentale per i suoi compagni. Peserà parecchio la sua assenza a Torino.

RUGGERI 6.5: bravo, il solito impegno che non manca mai e diversi palloni molto invitanti messi in mezzo all’area.

LOOKMAN 7.5: veloce e pimpante come serve a questa Dea: segna su rigore il gol del 2-1, poi concede il bis con un bellissimo gol in avvio di ripresa (MAEHLE s.v.: entra nel finale).

BOGA 7.5: il profeta Geremia che ci piace sempre più: apre la sfida con un gol, offre ancora assist e diverse giocate che mandano in tilt la difesa granata. Bravo! Avanti così!

HOJULUND 8: mostruoso! Due rigori procurati, un gol splendido a fine primo tempo e una prestazione di assoluto valore e spessore. E siamo solo all’inizio… (ZAPATA 6: uno spezzone di gara senza particolari acuti).




L’ottovolante Atalanta si abbatte sulla Salernitana: Dea esagerata, vince 8-2!

SERIE A, DICIOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA-SALERNITANA 8-2: A SEGNO ANCHE GLI EX EDERSON E ZORTEA

Bergamo: il treno Champions League è lì, a soli tre punti. L’Atalanta strapazza 8-2 la Salernitana inguaiando Davide Nicola e si avvicina (a pari merito con la Lazio) all’accoppiata Inter-Juventus, quella che vale la qualificazione alla prossima Champions League. Non c’è gara al Gewiss Stadium, perché in meno di un tempo la Dea ne segna già cinque e travolge i malcapitati campani con le reti di Boga, Lookman, Koopmeiners e Hojlund con il momentaneo 1-1 di Dia. Nella ripresa a segno per i nerazzurri ancora Lookman e due ex: Ederson e Zortea mentre per i granata timbra il baby Nicolussi.

GASP LANCIA BOGA DAL 1′: dopo l’ottima ripresa di Bologna, il tecnico Gasperini cambia specialmente davanti la sua Atalanta dove, attorno all’inamovibile Hojlund, giocano oggi Lookman e Boga (due assist decisivi per lui al Dall’Ara) mentre un solo cambio dietro e in mezzo con Zappacosta al posto di Hateboer. Nella Salernitana, mister Nicola di affida davanti a Dia e Piatek mentre dietro c’è Candreva e tra i pali terza presenza in Italia per il messicano Ochoa.

BOGA-DIA, SUBITO BOTTA E RISPOSTA: prima dell’ingresso delle squadre in campo, i due presidenti Percassi e Pagliuca premiano Rafael Toloi, che a Bologna ha toccato quota 250 gare con la maglia dell’Atalanta; bella la cornice di pubblico a Bergamo, ci sono anche circa duemila tifosi granata giunti da Salerno per assistere a questo match che inizia con l’Atalanta subito decisa a far sul serio e passa al quarto con Boga, azione solitaria e un po’ fortunosa che lo porta a tirare dal limite, deviazione decisiva di un difensore ospite e pallone che si infila in rete con Ochoa che è preso in contro tempo e la Dea va sull’1-0 rischiando poi anche il bis poco dopo con Koopmeiners che, servito indietro da Zappacosta, conclude a colpo sicuro ma si oppone con le gambe Ochoa. Poi, all’improvviso, ecco la Salernitana al decimo: rinvio lungo di Ochoa, Piatek spizzica un pallone lanciato da Ochoa per Dia che ne salta due e batte Musso in uscita firmando l’1-1 granata.

LOOKMAN-SCALVINI, LA DEA SCAPPA: sorpresa dalla fiammata ospite, la Dea non si scompone e riprende a macinare gioco e occasioni: all’undicesimo Lookman tira da fuori area, ma c’è ancora Ochoa sulla traiettoria, poi ecco l’episodio che cambia nuovamente il match al diciottesimo con Fazio che abbatte Hojlund vicino alla linea dell’area di rigore, e il penalty per la Dea è assegnato dopo consulto al Var: dal dischetto va Lookman che non sbaglia, nonostante Ochoa fosse riuscito a toccare. 2-1 per i nerazzurri che tre minuti dopo allungano grazie a Scalvini che spunta dalle retrovie su un corner teso di Koopmeiners e mette in rete.

KOOP E SUPER-HOJULUND FANNO CINQUINA: la Dea è un fiume in piena e la Salernitana va completamente in bambola con i nerazzurri che spuntano ovunque: al ventotto Hojlund va vicino al gol dopo un’azione solitaria in cui fa fuori tre difensori della Salernitana, buono il diagonale ma Ochoa (ancora lui) c’è ancora a smanacciare in angolo. Poi Boga scappa ancora sulla fascia e mette dentro un pallone velenoso che Fazio devia prima che Hojlund metta in rete. Al trentasette altro rigore per la Dea con Hojlund in area che fa impazzire Fazio che lo atterra di nuovo: pochi dubbi stavolta per l’arbitro e Koopmeiners va dal dischetto, Ochoa para ancora ma l’olandese è li sulla ribattuta a metter dentro il 4-1. Finita qui? Neanche per idea perchè Hojlund a tre dal riposo dopo due rigori conquistati scappa via a centrocampo e si invola verso Ochoa, Fazio non riesce a fermarlo e il danese mette in rete con un diagonale potente: pare l’Atalanta dei tempi d’oro quella che chiude questo primo tempo dopo tre di recupero avanti per 5-1 sulla malcapitata squadra di Nicola. Unico neo, l’ammonizione per Koopmeiners che gli farà saltare la sfida alla Juve di domenica prossima.

RIPRESA, LOOKMAN FA SEI, NICOLUSSI ACCORCIA: con il risultato già in tesca, il Gasp toglie un altro diffidato durante l’intervallo sostituendo De Roon con l’ex Ederson che lo scorso anno segnò proprio a Bergamo ma con la maglia granata. La Dea riprende da dove aveva finito e all’ottavo Lookman colpisce da fuori e fa ancora centro con un bel gol che non da scampo a Ochoa e per l’Atalanta sono sei i gol. Due minuti dopo va a segno anche la Salernitana, che con il baby Nicolussi Caviglia tira dal limite, leggera deviazione di Scalvini decisiva a mettere fuorigioco Musso.

EDERSO-ZORTEA EX SPIETATI: tempo di altri cambi per il Gasp che inserisce al tredicesimo Demiral e Zortea al posto di Toloi e l’acciaccato Zappacosta e, al sedicesimo, il pallottoliere nerazzurro segna ancora un gol: l’ex Ederson dal limite fa centro con un tiro a giro eseguito da fermo che si insacca all’incrocio dei pali. La partita a quel punto è sempre più un proforma e il ritmo cala vistosamente con i nerazzurri che operano altri cambi: dentro Zapata per Hojlund e (più tardi) anche Maehle per Lookman. A cinque dalla fine ecco anche l’ottava meraviglia atalantina, firmata da un altro ex, Zortea che, servito da Zapata, stoppa di tacco e calcia un diagonale imprendibile. C’è tempo anche per una traversa di Koop proprio allo scoccare del novantesimo. Sarebbe stato probabilmente troppo: otto gol possono bastare per segnare al meglio la prima casalinga nerazzurra di questo 2023. I nerazzurri restano nel gruppo insieme alla Lazio, a soli tre punti da Inter e quella Juve a cui la Dea farà visita la prossima settimana nel posticipo con il morale a mille, anzi… ottomila!




L’Atalanta torna a casa: contro la Salernitana per riconquistare lo Stadium

DEA A CACCIA DEL BIS PER AVVICINAR LA ZONA-CHAMPIONS

Dopo il successo di Bologna di lunedì sera, l’Atalanta torna in campo alle 18 di domenica per la sua prima partita interna di campionato del 2023: avversario dei nerazzurri è la Salernitana che arriva allo Stadium pronta a dar battaglia contro i ragazzi del Gasp che cercano il bis e anche di spezzare la serie di tre sconfitte interne consecutive subite prima della sosta e regalare nuove gioie al pubblico bergamasco. L’occasione è anche ghiotta perchè con un successo la Dea potrebbe avvicinare il quarto posto e la zona-Champions che sino qualche settimana fa pareva davvero lontana.

STATISTICHE E CURIOSITA’

L’Atalanta è imbattuta nei quattro precedenti (1V, 3N) di Serie A contro la Salernitana. Le due squadre hanno pareggiato entrambe le sfide disputate in casa della Dea nel massimo campionato (0-0 nel 1947 e 1-1 lo scorso 2 maggio).

L’Atalanta ha perso le ultime tre partite andate in scena allo Gewiss Stadium in campionato; nella sua storia in Serie A, soltanto tre volte la squadra bergamasca ha registrato più sconfitte casalinghe di fila: quattro nel novembre 1997, cinque nel novembre 1978 e quattro nel marzo 1952.

L’Atalanta ha subito 18 gol in questo campionato; l’ultima volta in cui la Dea aveva incassato così poche reti dopo 17 gare stagionali di Serie A risaliva al 2000/01 (15 in quel caso).

La Salernitana non ha vinto alcuna delle ultime cinque partite (2N, 3P) di campionato; con Davide Nicola alla guida, soltanto una volta i campani hanno registrato una striscia più lunga di match senza successi in Serie A: nelle prime sette gare del tecnico piemontese alla guida dei granata nel torneo (tra febbraio e aprile 2022).

Da una parte, l’Atalanta è una delle due squadre, insieme al Lecce, a non avere ancora segnato nei primi 15 minuti di gara in questo campionato; dall’altra, nessuna ne ha subiti più della Salernitana (sei) nel primo quarto d’ora di gioco.

L’Atalanta è la squadra che, in almeno cinque partite, ha schierato titolari il maggior numero di giocatori Under 20 (nati dal 2002) in questa stagione di Serie A: tre, ovvero Giorgio Scalvini (10), Brandon Soppy (7), Rasmus Højlund (5).

Teun Koopmeiners ha segnato cinque reti da fuori area con l’Atalanta in Serie A; da quando milita nel massimo torneo (2021/22), soltanto Ruslan Malinovskyi e Fabián Ruiz (entrambi sei) contano più gol dalla distanza nella competizione. Inoltre, nel 2022/23 (cinque centri in 17 match), l’olandese ha già realizzato una marcatura in più di quelle siglate nell’intero scorso campionato (quattro reti in 30 partite).

L’Atalanta è la vittima preferita di Krzysztof Piatek in Serie A: quattro gol in quattro sfide, inclusa una doppietta in casa della Dea, il 16 febbraio 2019, con la maglia del Milan.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Palomino, Scalvini; Hateboer, De Roon, Koopmeiners, Ruggeri; Ederson; Zapata, Højlund – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Muriel

SALERNITANA (3-5-2): Ochoa; Gyomber, Lovato, Fazio; Candreva, Coulibaly, Nicolussi Caviglia, Vilhena, Bradaric; Dia, Bonazzoli – All.: Nicola

Squalificati: Daniliuc

Indisponibili: Maggiore, Mazzocchi, Sepe




Le pagelle di Bologna-Atalanta

ALL.: GASPERINI 7: bravo stavolta a correggere in corsa la formazione iniziale che non aveva per nulla convinto nel primo tempo. Inserisce Boga che cambia il match insieme a Zappacosta che da maggior spinta in avanti; la squadra resta li e si gode la prima vittoria del nuovo anno.

MUSSO 6: subisce subito gol ma poi nel complesso è attento e non compie particolari errori.

TOLOI 6.5: lotta fino all’ultimo su ogni pallone, poi esce stremato a ridosso del novantesimo (DJMSITI s.v.: dentro nel finale).

PALOMINO 6: perde Orsolini in occasione dell’azione che manda in gol il Bologna. Poi meglio, ma l’errore resta comunque importante. (DEMIRAL 6.5: entra quanto basta per dimostrare di essere pronto a ritornare ai suoi livelli. Bene).

SCALVINI 6.5: partenza lenta anche per lui, poi riesce a migliorarsi col passare dei minuti.

HATEBOER 4.5: tre quarti d’ora da fantasma in campo. Non pervenuto. (ZAPPACOSTA 6.5: cambia marcia sulla fascia con il suo ingresso. Nel finale sfiora anche il gol nel recupero).

KOOPMEINERS 7.5: un paio di errori in avvio, poi sale in cattedra e guida i suoi trovando anche il bellissimo gol da fuori area che vale il pareggio in avvio di ripresa.

DE ROON 6.5: tanti palloni recuperati, si danna l’anima e riesce a vincere diversi contrasti.

RUGGERI 6.5: la buona volontà non gli manca; nel finale di gara attento e bravo a mantenere il pallone lontano dalla propria area di rigore.

PASALIC 5: gioca un tempo, troppo fumoso e poco concreto. Non ci siamo. (BOGA 7.5: l’uomo del destino. Entra e cambia il match con due assist in una dozzina di minuti che valgono altrettanti gol; così è davvero un giocatore fondamentale).

ZAPATA 5.5: pochi i palloni giocabili per lui, ma ne perde anche diversi in maniera ingenua (EDERSON 6: svolge con ordine il compitino senza strafare).

HOJLUND 7.5: gran gol a parte, dimostra una maturità tattica e caratteriale sempre più impressionante. Se non si fa distrarre, quest ragazzo ha un grande futuro davanti a se.




L’Atalanta esce dal letargo nella ripresa: Boga si scatena e la Dea ribalta il Bologna in dieci minuti

SERIE A, DICIASSETTESIMA GIORNATA

BOLOGNA-ATALANTA 1-2: KOOP E HOJULND RIBALTANO IL MATCH

Bologna: vittoria in rimonta dell’Atalanta, che si impone 2-1 sul campo del Bologna. Koopmeiners e Hojlund rispondono alla rete iniziale di Orsolini. Gran primo tempo del Bologna, che non concede praticamente nulla all’Atalanta, il Gasperini allora riparte inserendo Boga e Zappacosta al posto dei deludenti Pasalic e Hateboer. La mossa paga subito, perché Boga per una volta si riscopre decisivo: l’ex Sassuolo prima invita alla conclusione Koopmeiners, che pareggia con violentissimo sinistro da fuori area, poi mette una gran palla sulla profondità per Hojlund, bravissimo a superare Skorupski in uscita. La Dea aggancia a quota trentuno in classifica le romane.

ZAPATA-HOJLUND DAVANTI: per il match contro i felsinei il Gasp ritrova dopo l’infortunio Musso tra i pali e anche Hateboer sulla fascia dove dall’altra parte viene confermato Ruggeri mentre davanti c’è Pasalic alle spalle delle due punte Zapata e Hojlund. Nel Bologna, Thiago Motta deve rinunciare ad Arnautovic, così davanti c’è Sansone con Orsolini, Ferguson e Soriano che agiscono alle sue spalle con l’ex interista Medel gioca in mezzo.

ORSOLINI COLPISCE SUBITO: “i campioni non muoiono mai” recita così uno striscione al Dall’Ara durante l’assordante e toccante minuto di raccoglimento per ricordare Gianluca Vialli, scomparso nei giorni scorsi prima che il match prenda il via e per la Dea sono subito dolori già dopo sei minuti quando l’ex Riccardo Orsolini colpisce dal limite con un rasoterra diagonale che batte Musso e porta avanti il Bologna.

DEA TROPPO TIMIDA: l’Atalanta prova a reagire ma, a dir la verità, non combina praticamente nulla: al tredicesimo colpo di testa di Palomino sugli sviluppi di una punizione con palla alta, poi il Bologna risponde con Lykogiannis che prova il tiro dalla distanza, ma Musso manda in angolo. Alla mezz’ora bel diagonale di Højlund servito da Zapata su un rinvio errato della difesa, ma anche qui la palla termina sul fondo. A quattro dall’intervallo è ancora la squadra di Motta pericolosa con Soriano dal limite dell’area, tiro impreciso, palla fuori di poco. Ultimo telegramma di un primo tempo certamente non indimenticabile dei nerazzurri che chiudono sotto di un gol dopo un minuto di recupero.

RIPRESA, KOOP PAREGGIA SUBITO: due cambi dopo l’intervallo per il Gasp che inserisce Boga e Zappacosta al posto di Pasalic e Hateboer in un secondo tempo che prende il via e la Dea e subito l’ex Sassuolo è protagonista al secondo di minuto quando offre a Koopmeiners il pallone che vale l’1-1: bellissimo gol dell’olandese con un sinistro potente e preciso che non da scampo a Skorupski.

HOJULUND FIRMA IL SORPASSO: il pari galvanizza ulteriormente una Atalanta entrata in campo con una mentalità decisamente diversa in questo secondo tempo e al dodicesimo mette la freccia: Boga serve in profondità il suo secondo assist dal suo ingresso in campo per il danese Hojulund che con un colpo sotto batte Skorupski in uscita e firma il 2-1 nerazzurro. Qualche istante prima era entrato Ederson al posto di Duvan Zapata.

TRE PUNTI PESANTISSIMI: adesso è il Bologna che deve inseguire con l’Atalanta che però tiene bene il campo e riesce a contenere le offensive della squadra di Motta; al trentunesimo riecco anche Demiral, che entra in campo nel finale di match al posto di Palomino. A tre dal novantesimo è il turno anche di Djimsiti entrare in campo con uno stremato Toloi che gli lascia spazio per gli ultimi minuti del match dove è più la squadra nerazzurra a sfiorare il tris con un salvataggio di Skorupski su Zappacosta nel primo dei cinque di recupero che il Bologna ad andar vicino al pari. Finsce 2-1, tre punti pesantissimi per un’Atalanta che reagisce d’orgoglio e da squadra vera dopo un primo tempo da film horror e aggancia in classifica Roma e Lazio centrando la prima vittoria del 2023.