Le pagelle di Atalanta-Inter

ALL.: GASPERINI 5: bene l’approccio al match dei suoi che riescono anche a sbloccarla, poi però non riesce a tener quel ritmo e viene ripreso. Nel secondo tempo l’inserimento di Malinovskyi scombina le carte, a favore degli ospiti e non riesce a porvi rimedio.

MUSSO 6: incolpevole sui gol subiti, sfortunato quando Palomino gliela butta in porta in occasione del 3-1.

HATEBOER 5: gira a vuoto. Lento e macchinoso. Male.

DEMIRAL 6: attento e ordinato per un tempo, poi nella ripresa viene sostituito (e non la prende bene). (OKOLI 5.5: parte in difficoltà, poi riesce a non farsi più sovrastare).

PALOMINO 6.5: meriterebbe dieci per il suo ritorno in campo dopo quanto ha passato in questi mesi; parte bene, sfiora il gol e poi è sfortunatissimo al momento dell’autogol. Ma il gol nel finale certifica la sua voglia di non mollare mai. Bentornato!

MAEHLE 5.5: nel primo tempo abbastanza bene, ma nella ripresa finisce fuori dai radar.

EDERSON 6.5: in crescita, fa girare palla in mezzo al campo e fa valere le sue qualità sostituendo al meglio l’assente De Roon.

SCALVINI 6: oggi più avanti rispetto al solito, disputa una partita ordinata e attenta. (MALINOVSKYI 5: perde subito due palloni sanguinosi, uno dei quali costa l’azione del vantaggio interista).

KOOPMEINERS 6: fa un po’ fatica ma alla fine buona parte dei palloni passano tutti dai suoi piedi.

PASALIC 5.5: benino in avvio, poi nel secondo tempo anche lui sparisce dal campo. (BOGA s.v.: dentro nel finale).

LOOKMAN 6: subito a segno dal dischetto, poi però si incarta spesso su se stesso e finisce anche lui per perdere palloni importanti. Benino.

ZAPATA 5.5: si conquista subito il rigore, il che fa sperare ad una gara da protagonista; poi, però, anche lui finisce con lo spegnersi pian piano e non rendersi più pericoloso. (HOJULUND 5.5: dentro nel finale, ha una buona chance di testa che però non sfrutta a dovere)




Fa e disfa, ma perde ancora: l’Atalanta chiude con una sconfitta il suo comunque positivo 2022

SERIE A, QUINDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-INTER 2-3: PALOMINO SBAGLIA PORTA POI SI SEGNA

Bergamo: sempre più giù: l’Atalanta va K.O. anche con l’Inter e rimedia la terza sconfitta in sette giorni, la quarta nelle ultime cinque di campionato e chiude malamente il suo 2022 calcistico nonostante i ventisette punti in classifica ed il settimo posto che lascia qualche rammarico. Subito avanti con un rigore di Lookman, viene ripresa a fine primo tempo da un gol di Dzeko con il bosniaco che nella ripresa firma la doppietta personale a cui segue anche la sfortunata autorete di Palomino che si riscatta nel finale segnando il gol che accorcia le distanze inutilmente. L’Atalanta chiude al settimo posto con ventisette punti in classifica, probabilmente quanto ipotizzabile a inizio campionato, meno rispetto all’avvio strepitoso delle prime partite.

IL RITORNO DEI TITOLARISSIMI: mister Gasperini torna all’antico e punta su praticamente tutti i titolari a disposizione con la sola eccezione di De Roon infortunato al cui posto giocherà Ederson; davanti c’è Zapata assistito da Lookman e Pasalic mentre sulle fasce spazio a Maehle ed Hateboer; in difesa si fa male nel riscaldamento Toloi, riecco quindi Palomino dopo l’assoluzione dall’accusa di doping. Nell’Inter, ci sono Lautaro e Dzeko davanti mentre Inzaghi dietro De Vrij con l’ex Bastoni titolare in difesa e in mezzo spazio a Barella e Mkhitaryan.

C’E’ IL SOLD-OUT ALLO STADIUM: ultimo pienone di questo 2022 per il Gewiss Stadium con le squadre che fanno il loro ingresso in campo di fronte ad oltre ventimila spettatori ed il match inizia e la partita è equilibrata nei primi minuti di gioco, con l’Atalanta spinge in avanti e prova a costruire anche se è l’Inter a vedersi per prima al tredicesimo quando Dimarco aggancia su lancio lunghissimo di Onana, ma la conclusione è debole e Musso blocca senza problemi.

LOOKMAN DAL DISCHETTO FA 1-0: poi entra in scena la Dea, che al quindicesimo ha una occasione per Koopmeiners: la palla arriva a destra sull’olandese che tira al volo sul primo palo, Onana devia in angolo sui cui sviluppi Palomino colpisce di testa e il portiere interista vola ad evitare il vantaggio atalantino. Al ventidue però Duvan scappa via in area di rigore e viene steso in maniera scomposta: calcio di rigore ineccepibile che Lookman, dal dischetto, va con freddezza a realizzare e a portar così l’Atalanta sull’1-0.

L’INTER TROVA IL PARI CON DZEKO: la squadra del Gasp riesce a contenere bene l’Inter che, pur faticando, cresce però con il passare dei minuti senza però creare importanti occasioni da gol. Al trentasettesimo però arriva, un po’ improvviso, il pari della squadra di Inzaghi: cross dalla sinistra in area nerazzurra, Lautaro di testa riesce a toccare per Dzeko che devia in rete da distanza ravvicinata e fa 1-1. Il finale di prima frazione sorride ai meneghini che, dopo il pari, sono ancora pericolosi a tre dal riposo con Lautaro sotto porta che tanta una difficile conclusione e la palla sfila alla destra della porta e finisce in angolo. Ultimo telegramma di un gradevole primo tempo che si chiude dopo un minuto di recupero con le due squadre in parità e un gol a testa.

RIPRESA, DZEKO FA BIS, PALOMINO FA AUTOGOL: si riparte e il Gasp cambia subito inserendo Malinovskyi in campo al posto di Scalvini e la Dea si vede subito all’ottavo con Duvan che riceve palla in area e si gira ma la sfera finisce sul fondo. Un minuto dopo però l’Inter sorpassa: Dzeko riesce a deviar in porta dopo un errore in fase di disimpegno di Malinovskyi, su cross di Dimarco che era ripartito velocemente. L’Atalanta subisce il colpo e non riesce più a rendersi pericolosa e l’Inter ne approfitta così in modo letale per piazzare il terzo gol al sedicesimo: su un cross dalla bandierina, tocco di testa di Lautaro, ma l’ultimo tocco è di Palomino che beffa il suo portiere: 3-1 per l’Inter, momento nerissimo per la Dea.

SETTIMANA DA DIMENTICARE: il Gasp prova a correre i ripari per poter cercare la rimonta, dentro Okoli e Hojlund, con Demiral e Zapata che escono e con i nerazzurri che, a tredici dalla fine, la riaprono con Palomino che si riscatta dopo l’autogol e riporta in corsa l’Atalanta nel finale del match. Dentro anche Boga per Pasalic negli ultimi scampoli del match dove a uno dal novantesimo una conclusione di Lookman dal limite dell’area finisce fuori misura. Sei minuti di recupero in cui la Dea prova l’assalto alla porta di Onana ma ne esce solo con una botta di Malinovskyi respinta a cui segue il colpo di testa di Koopmeiners, ma Onana blocca e fa sfumare i sogni di rimonta della Dea che saluta il suo 2022 con quattro K.O. nelle ultime cinque. Ora c’è un mese e mezzo di tempo in questa lunghissima sosta per rimettersi insieme e lavorare per ridare sopratutto fiducia ad una Atalanta che ora ha bisogno sopratutto di questo.




Il 2022 della Dea finisce con l’Inter: forza Atalanta, serve lo spirito giusto per chiudere in bellezza!

BERGAMO, ORE 12.30

DOPO GLI ULTIMI SCIVOLONI SERVONO GRINTA E ORGOGLIO

Ultimo giorno di scuola, almeno per questo 2022: il campionato di serie A giunge alla sua ultima giornata di questo anno. Da stasera il rompete le righe ufficiale per far spazio all’inedito mondiale di calcio in versione invernale che si disputerà in Qatar e che sigla di fatto lo stop di tutti i campionati Europei. Per l’Atalanta di Gasperini, reduce dalla deludente sconfitta di Lecce è il giorno del saluto al proprio pubblico di casa con appuntamento per il 2023: prima però c’è la sfida all’Inter di Simone Inzaghi alle 12.30 per chiudere il cerchio di questa annata calcistica nerazzurra. Un impegno di quelli decisamente tosti contro una avversaria temibile che viaggia a braccetto in classifica proprio con la Dea. I ragazzi del Gasp dovranno cercare di chiudere al meglio e, per riuscirci, dovranno disputare una gara certamente ben diversa da quanto visto mercoledì in salento ed andar a caccia di un pronto riscatto dopo le due sconfitte rimediate nelle ultime uscite di campionato.

STATISTICHE

L’ultimo successo dell’Atalanta contro l’Inter in Serie A risale all’11 novembre 2018 (4-1 al Gewiss Stadium), da allora sette partite senza successi per la Dea: solo contro la Reggina (12) i bergamaschi hanno una striscia aperta senza successi più lunga nella competizione.

La gara di ritorno dello scorso campionato tra Atalanta e Inter si è conclusa con un pareggio a reti inviolate: l’ultima occasione in cui la Dea ha tenuto due clean sheet di fila contro i nerazzurri nella competizione risale al 1992, con Bruno Giorgi in panchina.

Atalanta e Inter hanno pareggiato le ultime due sfide al Gewiss Stadium in Serie A e potrebbero per la prima volta nella competizione impattare tre confronti consecutivi in casa dei bergamaschi.

L’Inter ha subito ben 15 gol nelle sue ultime sei trasferte di Serie A giocate nell’antipico domenicale (una media di 2.5 a incontro) – nel parziale ha trovato appena due successi, a fronte di due pareggi e due sconfitte (uno dei quali proprio contro l’Atalanta, 4-1 l’11 novembre 2018).

Dopo la sconfitta per 0-2 contro la Juventus, l’Inter potrebbe restare a secco di gol per due trasferte consecutive di Serie A per la prima volta dall’aprile 2018: tre in quell’occasione, l’ultima delle quali proprio a Bergamo contro l’Atalanta. Inolter, l’Inter ha perso quattro delle ultime sei trasferte di campionato (2V), tante sconfitte esterne quante quelle registrate nelle precedenti 45 gare fuori casa per i nerazzurri.

In questo incontro Gian Piero Gasperini diventerà il terzo allenatore a toccare la soglia delle 500 panchine in Serie A nell’era dei tre punti a vittoria, dopo Francesco Guidolin (545) e Luciano Spalletti (535 prima di questa giornata) – tre di queste panchine sono state con l’Inter, nel settembre 2011, in cui ha registrato un pareggio e due sconfitte.

Nell’ultima giornata, Duván Zapata ha ritrovato il gol in Serie A che gli mancava dallo scorso aprile: il colombiano, che potrebbe giocare la sua 200ª partita da titolare nel massimo campionato italiano, non arriva a due marcature di fila nella competizione dal novembre 2021 (cinque nell’occasione).

Edin Dzeko (a quota 249 presenze nel massimo campionato italiano) ha realizzato sette gol contro l’Atalanta in Serie A, solo contro Sassuolo e Bologna (otto) ha fatto meglio; sei di queste sette reti sono arrivate con la maglia della Roma e l’unica con l’Inter è arrivata nella gara di andata dello scorso campionato (il 25 settembre 2021 a San Siro).

PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Demiral, Scalvini; Hateboer, Ederson, Koopmeiners, Maehle; Pasalic; Lookman, Zapata – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Muriel, Zappacosta

INTER (3-5-2): Onana; Skriniar, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Dzeko, Lautaro – All.: S. Inzaghi

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Dalbert, Darmian, Lukaku




Le pagelle di Lecce-Atalanta

ALL.: GASPERINI 4: l’errore che sta alla base di tutto è il suo. Nove cambi rispetto alla squadra titolare, diversi giocatori in campo per la prima volta dall’inizio di una partita da inizio stagione. Genio e follia per il mister che oggi, davvero, l’ha combinata un po’ grossa.

SPORTIELLO 5.5: sui gol può pochino, però si permette spesso anche lui qualche leggerezza di troppo.

ZORTEA 5: la buona volontà non gli manca, ma commette errori piuttosto evidenti (HOJLUND s.v.: entra nel finale).

OKOLI 5: sfiora il pari nella ripresa, ma in precedenza ne combina un po’ di cotte e di crude.

DJIMSITI 5.5: il migliore la dietro nonostante anche lui non sia autore di una prova brillantissima.

RUGGERI 5: tanti, troppi palloni persi in malomodo. Bocciato.

DE ROON 5.5: giornata difficile anche per lui, costretto a soffrire spesso l’imprevedibilità e la velocità dei giocatori di casa (KOOPMEINERS 5: si divora la clamorosa chance che poteva valere almeno il pareggio).

SOPPY 5: occasione mancata. Gira praticamente a vuoto per un tempo intero (MAEHLE 5: entra nella ripresa ma non cambia di molto l’andazzo in campo).

EDERSON 5.5: meglio nella ripresa dopo un primo tempo piuttosto in ombra. Però anche lui non arriva alla sufficienza.

PASALIC 5: una chance di quelle facili non concretizzata e poi poco altro. (LOOKMAN s.v.: entra a giochi ormai fatti).

MALINOVSKYI 5.5: è suo l’assist che manda in porta Zapata per il 2-1. Troppo poco però… (BOGA s.v.: anche lui entra e non lascia traccia di se in campo).

ZAPATA 6: lota lieta della serata. Il suo ritorno al gol. La condizione non è ancora di quelle di una volta ma, a piccoli passi, si spera di poter ritrovare il nostro campione.




Atalanta che delusione: Gasp ne cambia troppi, figuraccia a Lecce per la Dea.

SERIE A, QUATTORDICESIMA GIORNATA

LECCE-ATALANTA 2-1: RITORNO AL GOL AMARO PER ZAPATA

Lecce: che brutta figura. Ma prevedibile già al momento della lettura delle formazioni con il Gasp che ne cambia addirittura nove rispetto alla gara col Napoli e, di fatto, segna il destino dei nerazzurri. Esulta il Lecce che non vinceva dal 16 settembre e mette in tasca punti d’oro per la salvezza. L’Atalanta paga un primo tempo mediocre e un secondo comandato solo a tratti ma con troppi errori sottoporta e l’aggancio al Milan resta così un miraggio. Terza sconfitta nelle ultime quattro per la Dea che domenica, prima della maxi-sosta per i mondiali in Qatar, aspetta l’Inter.

RIVOLUZIONE GASP!: non è uno scherzo, ma il Gasp presenta in campo a Lecce una vera e propria Dea bis con ampio spazio a chi ha sin qui giocato meno: prima da titolare per Ruggeri e Zortea, Ederson in mezzo al posto di Koop, davanti Pasalic e Malinovskyi a supportare Duvan unica punta. Nel Lecce, mister Baroni va a caccia della prima vittoria interna e non rinuncia al tridente formato da Strefezza, Di Francesco e Colombo con Hjulmand in mezzo a dirigere le operazioni.

MEGLIO I PADRONI DI CASA: l’orario ed il giorno lavorativo non agevola la cornice di pubblico al Via Del Mare dove però sono presenti circa seicento tifosi della Dea giunti da Bergamo per questa partita che prende il via su ritmi piuttosto alti da parte del Lecce che tenta di sorprendere i nerazzurri in avvio ma la retroguardia del Gasp è brava a contenere le iniziative dei salentini. La Dea si vede al ventitreesimo quando Malinoskyi offre un bel pallone d’esterno in area per Pasalic che però è anticipato all’ultimo da Hjulmand.

BASCHIROTTO-DI FRANCESCO, BIS IN UN MINUTO: l’Atalanta però resta sempre in balia dei padroni di casa che a cavallo con la mezz’ora piazzano un incredibile uno-due nel giro di un minuto che lascia di sasso i nerazzurri: al ventottesimo sugli sviluppi di un corner Baschirotto lasciato solo in area porta il Lecce avanti con un colpo di testa che non da scampo a Sportiello. Palla al centro e per la Dea sono di nuovo dolori dopo nemmeno un giro di orologio dal gol subito: palla recuperata a centrocampo e ripartenza del Lecce, gran bella azione di Di Francesco che si beffa di mezza difesa neroblu e mette alle spalle di Sportiello: 2-0 per la squadra di Baroni.

ZAPATA, SPERANZA NERAZZURRA: stordita e malconcia, la Dea pare sul punto di tracollare con il Lecce che controlla le operazioni senza particolari difficoltà ma, a cinque dal riposo, si riaccende la speranza per la squadra del Gasp: Duvan Zapata, servito da Malinovskyi supera Falcone e accorcia le distanze. Rete molto importante per i nerazzurri che riescono così a chiudere il primo tempo dopo anche i due minuti di extra-time concessi con i padroni di casa avanti per 2-1.

RIPRESA, OKOLI SFIORA IL PARI: si riparte dopo l’intervallo con subito in campo Koopmeiners e Maehle al posto di De Roon e Soppy anche se in avvio è ancora il Lecce a dettare il ritmo e la Dea che però riesce a contenere i giallorossi. Al dodicesimo il portiere Falcone vola su un colpo di testa di Okoli e devia in corner il pallone del possibile pareggio. Al ventitre tocca anche a Lookman entrare in campo al posto di Pasalic.

DELUSIONE-DEA: al ventottesimo bella conclusione di Malinovskyi in diagonale dal limite dell’area con la palla che esce di pochissimo sul fondo. Poco dopo la mezz’ora Koopmeiners ha la chance del pari ma la butta via spedendo altissimo da ottima posizione. Poi dentro anche Hojlund e Boga nel finale al posto di Malinovskyi e Zortea con il Gasp che si gioca il tutto per tutto ma, purtroppo per la Dea non cambierà molto nonostante i cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro. Vince, con merito, il Lecce che trova la sua prima gioia interna stagionale e relega l’Atalanta ad una serataccia da dimenticare con annessa figuraccia. E domenica c’è l’Inter…




Ultima trasferta dell’anno: l’Atalanta a Lecce per ricominciare a correre

LECCE, ORE 18.30

CON ZAPATA DAVANTI PER TENTARE IL COLPO AL VIA DEL MARE

Voltare subito pagina dopo la bella ma poco proficua partita contro il Napoli. L’Atalanta si prepara alle ultime due sfide di questo 2022 con la serie A che domenica chiude i battenti fino a gennaio per lasciare spazio ai mondiali in Qatar vive il suo rush finale che inizia con il turno infrasettimanale che vede impegnati i nerazzurri a Lecce. La squadra del Gasp deve cercar di ritrovare la vittoria per portar a casa punti preziosi che le consentano di restare nelle zone altissime della classifica contro i salentini di Baroni che giocano un discreto calcio e sin qui stanno dimostrando di essere una neopromossa con molta voglia di far bene e di aver tutte le carte in regola per potersi giocare la salvezza fino all’ultimo. Con l’attacco affidato a Duvan Zapata, la Dea proverà a ritrovare i tre punti, ma anche il suo bomber che da tempo manca l’appuntamento con il gol.

STATISTICHE

Lecce-Atalanta del primo marzo 2020 è la partita di Serie A in cui i salentini hanno subito più gol: 7-2 per i bergamaschi il punteggio esatto. In generale il bilancio tra queste due squadre vede sei vittorie giallorosse, 10 nerazzurre e otto pareggi.

L’Atalanta ha vinto le ultime due trasferte contro il Lecce in Serie A, tanti successi quanti in tutte le precedenti 10 sfide esterne con i salentini (3N, 5P).

L’Atalanta ha perso solo due delle 21 partite di Serie A disputate di mercoledì sotto la guida tecnica di Gian Piero Gasperini – 12 vittorie e sette pareggi completano il bilancio. I bergamaschi inoltre hanno segnato almeno due gol in 15 di questi confronti, inclusi i quattro più recenti.

Il Lecce ha registrato quattro pareggi e due sconfitte nelle prime sei gare interne in questo campionato; anche nelle ultime due stagioni disputate in Serie A non aveva ottenuto nemmeno un successo nelle prime sei casalinghe (un punto nel 2011/12 e tre punti nel 2019/20) e in entrambe le occasioni inoltre aveva mancato la vittoria alla settima.

L’Atalanta ha mantenuto la porta inviolata in cinque delle ultime sei trasferte di Serie A (5V, 1N), tanti clean sheet quanti nelle precedenti 24 gare esterne nella competizione (15V, 5N, 4P).

L’Atalanta è la squadra contro cui Federico Di Francesco ha segnato più gol in Serie A: tre reti in otto sfide per l’attaccante del Lecce, due delle quali arrivate in casa, con le maglie di Empoli (2021) e SPAL (2019).

Ademola Lookman ha realizzato tre gol in sei trasferte di questo campionato con l’Atalanta e, nei maggiori cinque campionati europei, non ha mai segnato più di tre reti esterne in una singola stagione – tre in 11 presenze con il Leicester nel 2021/22, tre in sei gare nel 2017/18 con il Lipsia.

L’ultima tripletta di Duván Zapata in Serie A è arrivata proprio contro il Lecce al Via del Mare, nel 7-2 del marzo 2020.

LE PROBABILI FORMAZIONI

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo; Gonzalez, Hjulmand, Blin; Strefezza, Colombo, Di Francesco – All.: Baroni

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Dermaku, Umtiti

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Okoli, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Koopmeiners, Soppy; Ederson; Lookman, Zapata – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Muriel, Zappacosta




Le pagelle di Atalanta-Napoli

ALL.: GASPERINI 6.5: alla pari contro un avversario che sin qui sta dominando in Italia e facendo molto bene in Europa. Poco da recriminare, un po’ di sfortuna e qualche imprecisione di troppo la davanti non permettono ai suoi di portar a casa almeno un punto che sarebbe stato più che meritato. In crescita.

MUSSO 6: senza particolare colpe sui gol. Nella ripresa praticamente mai impegnato seriamente dal Napoli.

TOLOI 6.5: buona copertura, poche disattenzioni e sempre pronto anche a proporsi in avanti.

DEMIRAL 4: brutta serata per lui. Si perde Oshimen sul primo gol e si fa incartare anche in occasione del secondo; colpevole in entrambe le reti subite.

SCALVINI 5.5: parte bene, poi pasticcia sempre un po’ troppo e rischia con alcuni passaggi imprecisi.

HATEBOER 5.5: in condominio con Demiral sul secondo gol si prende diverse responsabilità: in ritardo su Elmas che batte a rete indisturbato.

EDERSON 6: galleggia in mezzo al campo in una partita dove fa comunque vedere qualche piccolo passo avanti.

KOOPMEINERS 6: meno in palla del solito, e la squadra ne risente. Troppi lanci poco precisi, meno determinato che in altre occasioni. Un po’ stanco. (DE ROON s.v.: dentro nel finale).

MAEHLE 6.5: buona volontà e voglia di fare non gli mancano. Cresce specialmente nella ripresa dove spesso scappa via ai difensori del Napoli. Bene. (SOPPY s.v.: entra negli ultimi minuti di gara).

PASALIC 6.5: impiegato anche in mezzo ad arginare il centrocampo azzurro, riesce spesso ad avere la meglio e tentare la ripartenza. Buona prova. (MALINOVSKYI 5: ormai sempre più un corpo estraneo all’interno della squadra).

LOOKMAN 7.5: personalità e freddezza nel calciare il rigore dell’1-0, sfortunatissimo in occasione della traversa che gli nega una meritatissima doppietta. (BOGA 5: entra e gira a vuoto. Un film, purtroppo, già visto).

HOJLUND 5.5: grande l’occasione che ha sui piedi in avvio di partita, poi si riscatta in qualche modo con una prova di grande volontà e grinta. Peccato. (ZAPATA 5: entra per cercare una svolta, praticamente non vede mai palla).