Atalanta, compleanno indimenticabile: rimonta il Sassuolo e torna in vetta alla classifica

SERIE A, DECIMA GIORNATA

ATALANTA-SASSUOLO 2-1: SUPERMARIO E LOOKMAN A SEGNO

Bergamo: neanche il primo svantaggio stagionale frena l’Atalanta di Gasperini che, aspettando Napoli-Bologna, torna in testa alla classifica battendo 2-1 il Sassuolo in rimona: gli emiliani sprintano con Kyriakopoulos, ma poi si fanno sorpassare da Pasalic che trova subito il pari nel recupero del primo tempo e il solito Lookman ormai al terzo gol consecutivo e che regala il primo posto (almeno per una notte) ai nerazzurri che festeggiano così al meglio i loro 115 anni di storia.

SOPPY E MAEHLE TITOLARI: senza Hateboer squalificato, tocca a Soppy sulle fascia insieme a Maehle mentre c’è SuperMario Pasalic insieme a Lookman a supporto di Muriel davanti. Dietro conferme per la difesa che ha giocato a Udine. Nel Sassuolo, mister Dionisi recupera Laurienté che gioca in avanti insieme a Pinamonti e D’Andrea mentre Berardi è in panchina dopo il lungo infortunio mentre tra i pali c’è l’ex Consigli.

SUBITO GRANDE CHANCE PER PASALIC: splendida cornice di pubblico all’ingresso delle squadre in campo, pochi i biglietti rimasti invenduti per questa sfida che prende il via con la Dea che, dopo la classica fase di studio iniziale, ha una grandissima occasione con Pasalic, messo davanti a Consigli da una gran giocata di Lookman ma l’ex portiere nerazzurro è bravissimo e nega praticamente un gol già fatto al croato.

KYRIAKOPOULUS SEGNA, PASALIC RISPONDE: l’Atalanta fa la partita, Muriel pare avere gli spunti giusti però ai nerazzurri manca il passaggio decisivo al momento di concretizzare alla mezz’ora Lookman va giù in area, accentua la caduta, l’arbitro fa continuare nonostante le proteste nerazzurre. Poi ecco gli ospiti: Thorstvedt ci prova con una conclusione al volo con Demiral che ci mette la testa e la palla finisce in angolo e al trentanove, un po’ a sorpresa, i neroverdi passano con Kyriakopoulus che fredda il pubblico di Bergamo con un gran gol al volo su assist di D’Andrea. L’1-0 ospite dura tuttavia pochissimo, perchè la Dea reagisce subito e nel primo dei due di recupero concessi prima dell’intervallo trova il pari: Soppy, solo davanti alla porta finta il tiro e passa a Pasalic che da solo davanti alla porta insacca il facile gol del pareggio proprio a pochi secondi dal riposo: 1-1 dopo i primi quarantasette di gioco.

SI RIPARTE, LOOKMAN RADDOPPIA: la ripresa inizia e, dopo nemmeno un minuto, la Dea la ribalta: show di Lookman, servito benissimo da Soppy, che finta, scarta Consigli e infila sotto la traversa il gol del 2-1. Il vantaggio rende ora più accorta la Dea che lascia spazio all’iniziativa degli ospiti che crescono nel possesso palla e, al diciotto, vanno vicinissimi al pari con un tiro da fuori di Berardi che centra l’incrocio dei pali con la difesa nerazzurra che poi si rifugia in corner. Poi il Gasp cambia inserendo Ederson al posto di Pasalic e, un paio di minuti dopo, con Lookman e Muriel che lasciano il posto all’ex Boga e Hojlund.

LA DEA TORNA IN VETTA: proprio il giovane attaccante danese alla mezz’ora è bravo a eludere un difensore ospite, entrare in area e concludere in diagonale ma l’ex Consigli è bravissimo a respingere il suo tiro. Poi ultimi due cambi per la Dea con gli esterni che ruotano: fuori Soppy e Maehle, dentro Zortea e Ruggeri nel finale dove le due squadre appaiono entrambe piuttosto stanche. Buon per la Dea che non soffre praticamente più e può così festeggiare dopo quattro di recupero il ritorno al successo dopo il pari di Udine e si gode così una notte da capolista solitaria. Dopo essere andata sotto per la prima volta in stagione, la Dea ha dimostrato di saper anche rimontare. Che altro dire? Ah si, buon compleanno Atalanta!




Per i suoi 115 anni l’Atalanta prova a regalarsi una notte da capolista solitaria

BERGAMO, ORE 20.45

L’occasione ghiotta per regalarsi una notte in testa alla classifica: l’Atalanta che lunedì festeggerà il suo compleanno numero 115 (stasera celebrato con una maglia che verrà poi venduta all’asta ed il cui ricavato andrà in beneficienza) attende il Sassuolo questa sera allo Stadium per provare a riprendere il cammino dopo la frenata di Udine nello splendido match finito in parità contro i friulani. Una partita da non sottovalutare per i ragazzi del Gasp contro un avversario sempre ostico e rognoso come i neroverdi di Dionisi che, nonostante alcune partenze eccellenti in estate, sono sempre una formazione ben messa in campo e molto insidiosa.

LE STATISTICHE

Il Sassuolo ha vinto l’ultimo incontro di Serie A contro l’Atalanta (2-1 lo scorso aprile), dopo una serie di 15 sfide senza successi (5N, 10P); i neroverdi, infatti, avevano vinto soltanto le prime due partite in assoluto contro la Dea nella competizione.

Dopo avere tenuto la porta inviolata nelle prime tre sfide di Serie A contro l’Atalanta, il Sassuolo ha subito gol in tutte le ultime 15 contro i nerazzurri, incassando una media di 2.7 reti a incontro (40 totali) – in generale, solo contro la Juventus i neroverdi hanno subito più gol (47) che contro la Dea.

L’Atalanta ha vinto tutte le ultime cinque gare da squadra ospitante contro il Sassuolo in Serie A, segnando sempre almeno due reti nel parziale (16 marcature nel periodo) – l’ultima gara senza successo per la Dea risale all’8 aprile 2017 (1-1, firmato dagli attualmente giallorossi Lorenzo Pellegrini e Bryan Cristante).

Nonostante il pareggio contro l’Udinese all’ultimo turno, questa rimane la miglior partenza dell’Atalanta in un campionato di Serie A, con 21 punti conquistati nelle prime nove gare disputate – mai inoltre la Dea era arrivata a questo punto della stagione senza sconfitte (migliorato il record del 2000/01, quando si fermò a otto).

Il Sassuolo ha tenuto la porta inviolata nelle ultime due trasferte di Serie A e nella competizione non mette in fila tre ‘clean sheet’ esterni da dicembre 2020, con Roberto De Zerbi in panchina.

L’Atalanta è l’unica squadra che nella Serie A in corso non è mai stata sotto nel punteggio – dall’altra parte, il Sassuolo ha guadagnato soltanto un punto da svantaggio in questo campionato, arrivato nel pareggio contro lo Spezia a fine agosto.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Okoli, Demiral, Scalvini; Soppy, De Roon, Koopmeiners, Maehle; Pasalic; Lookman, Muriel – All.: Gasperini

Squalificati: Hateboer

Indisponibili: Musso, Palomino, Toloi, Zapata, Zappacosta

SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Toljan, Erlic, Ferrari, Rogerio; Frattesi, Lopez, Thorstvedt; Laurienté, Pinamonti, Ceide. All. Dionisi

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Defrel, Müldür, Traoré




Le pagelle di Udinese-Atalanta

ALL.: GASPERINI 6: la domina praticamente per oltre un’ora, poi con i cambi la squadra (che probabilmente era un po’ in debito) non tiene più l’Udinese che rientra in partita e poi la pareggia. Peccato, ma dobbiamo essere contenti di questo punto, come ha giustamente detto anche lui in conferenza stampa.

SPORTIELLO 5.5: forse è in leggero ritardo quando parte la punizione di Deulofeu che vede partire all’ultimo e che riapre così una partita sin li apparsa a senso unico.

OKOLI 7: tosto e impeccabile per un’ora abbondante, poi anche lui nel finale sente la fatica.

DEMIRAL 6.5: lotta e non molla un centimetro, guida la difesa da vero leader.

SCALVINI 5.5: bene per larghi tratti del match, poi però da una sua distrazione nasce l’azione del pari friulano. (RUGGERI s.v.: dentro nel finale, ingiudicabile).

HATEBOER 6.5: bravo, altra partita attenta in copertura ma ottima anche in fase di proposizione offensiva.

DE ROON 6.5: diga quasi insormontabile la in mezzo, nella ripresa sbava un po’ ma resta sempre più che positiva la sua prova.

KOOPMEINERS 7: il passaggio che apre la strada al primo gol della Dea vale da solo il prezzo del biglietto. Il resto è la solita, grandissima partita di quantità e qualità.

MAEHLE 5: troppi palloni persi, poca lucidità. Da la sensazione di non entrare mai in partita. (SOPPY s.v.: ultimo quarto d’ora in campo per lui. Non lascia tracce di se).

PASALIC 5.5: timido in avvio, non da l’impressione di esser sicurissimo di se, poi sbaglia anche lui in occasione del gol del pari (EDERSON s.v.: anche per lui solo uno sprazzo di partita nel finale di gara).

LOOKMAN 7: il solito impatto devastante sul match: velocità, grinta e un altro gol pesantissimo. Esultanza con beffa, viene ammonito senza sapere il perchè. (MALINOVSKYI 5: impatto negativo sul match. Combina poco, sbaglia tanto. Non bene).

MURIEL 7.5: corre, ispira e segna. E’ in un momento positivo, ricomincia a sorridere e questo è il punto di partenza principale per lui che oggi ritrova la rete prendendosi la responsabilità non da poco di andar sul dischetto a calciare. (HOJLUND 6: qualche spunto interessante, poi però non si mette in evidenza).




L’Atalanta si illude, l’Udinese però non molla mai: pari e spettacolo tra due bellissime squadre

SERIE A, NONA GIORNATA

UDINESE-ATALANTA 2-2: DI LOOKMAN E MURIEL I GOL DELLA DEA

Udine: l’Atalanta assapora la grande impresa, poi deve accontentarsi di dividere la posta in palio con una ottima Udinese che rimonta due gol ai nerazzurri passati in vantaggio con Lookman e Muriel su rigore con le reti di Deulofeu e Perez per un pareggio spettacolare che, alla fine, accontenta entrambe le contendenti. I nerazzurri conquistano un punticino comunque pesante contro una squadra che arrivava da sei vittorie consecutive e resta prima in attesa del risultato di Cremonese-Napoli di questa sera.

C’E PASALIC LA DAVANTI: scelte forzate dietro per il Gasp che ritrova Demiral come leader della giovanissima difesa composta dal Turco, Scalvini e Okoli mentre sulle fasce c’è Maehle e non Soppy con Hateboer mentre davanti c’è l’ex Muriel con Lookman e Pasalic a supporto. Nell’Udinese, sono Beto e Deulofeu i terminali offensivi di Sottil con dietro Ebosse al posto di Becao che parte inizialmente dalla panchina perchè non al meglio.

GASP FA 300 CON LA DEA: tutto esaurito alla Dacia Arena di Udine per questo inedito big match (quasi duemila i tifosi nerazzurri giunti da Bergamo) e con mister Gasperini che festeggia la sua panchina numero trecento alla guida della Dea con il match che inizia subito su ritmi alti imposti dai padroni di casa ma con i ragazzi del Gasp bravi a non farsi sorprendere e attenti in zona difensiva. All’ottavo Muriel prova la conclusione direttamente da calcio di punizione, ma la sfera prende un giro troppo ampio e finisce sul fondo.

LOOKMAN PORTA AVANTI LA DEA: partita molto intensa ma avara di emozioni, entrambe le squadre riescono a controllarsi a vicenda senza rischiare più del dovuto almeno sino al trentasei quando l’Atalanta con una azione di quelle che paiono telecomandate come in un videogame passa: lancio chilometrico e precisissimo di Koopmeiners per Muriel che si porta sulla fascia e mette un pallone delizioso in area per Lookman che mette alle spalle di Silvestri e manda la squadra del Gasp avanti. Il vantaggio atalantino galvanizza ulteriormente i nerazzurri che non rischiano praticamente più nulla fino alla fine di un primo tempo che va in archivio dopo due di recupero e con la capolista avanti ad Udine 1-0.

RIPRESA, MURIEL RADDOPPIA DAL DISCHETTO: si riparte dopo il riposo e senza cambi da parte dei due allenatori con l’Udinese che prova a caricare sin da subito a testa bassa e l’Atalanta che però tiene bene e tenta di rispondere quando gli avversari si allungano. All’ottavo Maehele prova la conclusione in area dopo una bella ripartenza veloce di Lookman ma viene murato dalla difesa friulana; un minuto dopo e la Dea fa di nuovo paura (e male) all’Udinese: Muriel conquista palla ed entra in area di rigore saltando il diretto marcatore che decide di stenderlo. Rigore solare per il direttore di gara che Lucho, dal dischetto, non fallisce e porta così i ragazzi del Gasp sul 2-0 a Udine.

DEULOFEU RIAPRE IL MATCH: primi cambi per la Dea dopo aver raddoppiato, ecco al diciannovesimo Malinovskyi e Hojlund entrar in campo al posto di Lookman e Muriel, i due marcatori sin qui del match. Due minuti dopo, da una punizione conquistata dai friulani in maniera abbastanza inaspettata Deulofeu calcia in maniera precisa verso la porta, Sportiello è leggermente sorpreso e la sfera finisce dentro con i padroni di casa che rientrano in partita e dimezzano lo svantaggio per quella che è la prima rete subita in stagione fuori casa dall’Atalanta.

PEREZ TROVA IL PARI DI TESTA: il gol incassato fa perdere certezze alla Dea che rischia grosso un minuto dopo la rete subita con Hateboer che si immola in area e salva i suoi rifugiandosi in corner. Passano però una decina di minuti e il forcing friulano paga: dopo una serie di occasioni sciupate ecco Perez che mette di testa in rete su ottimo servizio di Pereyra il pallone del 2-2.

PARI GIUSTO, APPLAUSI PER TUTTE: dentro anche Ruggeri negli ultimi minuti al posto di uno sfinito Scalvini in questo finale di una partita bellissima in cui le due squadre si dividono, con merito, l’intera posta in palio. L’Atalanta conferma la sua solidità anche se nell’ultima parte di gara deve cedere il fianco alla strapotenza fisica di una Udinese che rimonta con merito e sfiora pure il colpaccio nel finale. Un punto che la Dea si deve tenere stretto in vista del futuro e intanto godersi questo primato che, almeno per qualche ora in attesa di Cremonese-Napoli è ancora tutto suo.




Opposti contro: la solidità della Dea alla prova della sorprendente Udinese di Sottil

UDINE, ORE 15

GASP FA TRECENTO, LA DEA VUOL TENERSI IL PRIMATO

Se qualcuno avesse scommesso di ritrovare Udinese e Atalanta rispettivamente al secondo e primo posto dopo nove giornate di campionato, probabilmente sarebbe stato scambiato per pazzo: invece è tutto vero. La Dea del Gasp difende il primato in terra friulana contro la sorprendente squadra bianconera che in panchina ha un ex nerazzurro, Andrea Sottil, che arriva da sei vittorie consecutive in campionato. Record su record per queste due squadre che oggi si ritrovano alle 15 l’una contro l’altra alla Dacia Arena: il gioco a tratti arrembante dei friulani (che hanno già battuto squadre del calibro di Inter, Roma e Fiorentina) che un po’ ricorda quello dell’Atalanta di un paio di anni fa sfida la nuova era nerazzurra firmata Gasp che ha nel suo Dna solidità e concretezza. Una sfida affascinante che potrebbe consacrare l’una o l’altra squadra come la vera rivelazione di questo inizio di stagione.

STATISTICHE

L’Atalanta è imbattuta da nove gare contro l’Udinese in Serie A (7V, 2N) e nella sua storia ha registrato una serie di 10 sfide consecutive senza sconfitte solo contro quattro avversarie nella competizione: Triestina (nel 1948), Lazio (nel 1972 e nel 1992), Cesena (nel 2015) e Sassuolo (nel 2021).

Le ultime sei sfide tra Udinese e Atalanta in Serie A hanno prodotto complessivamente 30 reti, una media di cinque a incontro; in generale tra le formazioni affrontate almeno 50 volte nella competizione, quella friulana è quella contro cui i bergamaschi hanno segnato più gol in media, 1.3 a partita (esattamente 100 in 76 precedenti).

L’Udinese ha vinto tutte le ultime sei gare in campionato e solo una volta nella sua storia ha ottenuto più successi di fila in Serie A: otto tra aprile e maggio 2013, con Francesco Guidolin alla guida.

L’Atalanta ha vinto le quattro gare esterne di questo campionato con un punteggio complessivo di 6-0: solo una squadra in tutta la storia della Serie A ha vinto tutte le prime cinque trasferte di un singolo campionato senza subire gol, l’Inter nel 1966/67.

Un successo in questa gara porterebbe l’Atalanta a quota 23 punti, risultato che nella sua storia in Serie A non ha mai raggiunto prima della 13ª partita giocata in una singola stagione. Dall’altra parte, una vittoria dell’Udinese porterebbe i friulani a 22 punti, quota che nel massimo campionato non hanno mai toccato prima dell’11ª gara stagionale.

La prossima sarà la 300ª panchina di Gian Piero Gasperini con l’Atalanta considerando tutte le competizioni; dal suo esordio con i bergamaschi nella stagione 2016/17, solo tre tecnici hanno collezionato più gare da allenatori con una singola squadra nei maggiori cinque campionati europei: Pep Guardiola con il Man City (363), Jürgen Klopp con il Liverpool (339) e Diego Simeone con l’Atletico Madrid (326).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

UDINESE (3-5-2): Silvestri; Perez, Bijol, Ebosse; Pereyra, Lovric, Walace, Makengo, Udogie; Deulofeu, Beto. All.: Sottil

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Buta, Masina

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Scalvini, Demiral, Okoli; Hateboer, De Roon, Koopmeiners, Soppy; Ederson; Lookman, Muriel – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Djimsiti, Musso, Palomino, Toloi, Zapata, Zappacosta




Le pagelle di Atalanta-Fiorentina

ALL.: GASPERINI 8: a lui questa Atalanta meno camaleontica e più calcolatrice magari piace meno, ma la maglia rosa continua a tenerla addosso ben stretta la sua Dea che oggi vince e convince. Dove arriveremo non si sa, ma stare lassù aumenta l’autostima e fa sicuramente tanto piacere.

SPORTIELLO 6: un brivido nel primo tempo quando gli scivola via un pallone facile facile che poteva costare caro, poi nella ripresa invece è attento nell’unica conclusione da fuori degli ospiti. Il resto è quasi una partita da spettatore non pagante.

TOLOI 7: partita praticamente perfetta. Nel finale esce stremato e un po’ dolorante, speriamo non sia nulla di grave (DEMIRAL 6: che brivido quel colpo di testa all’indietro che sfiora l’incrocio. Ha fatto perdere qualche anno di vita ai tifosi allo stadio).

OKOLI 7: bravo anche lui, una partita attenta, ordinata e senza sbavature.

SCALVINI 7: nonostante fosse rientrato non al meglio dalla nazionale, anche lui piazza una prestazione davvero maiuscola. Avanti così!

HATEBOER 6.5: diverse sgroppate lungo la fascia, impegno e molta dedizione alla causa. Bravo!

DE ROON 7: giganteggia la in mezzo dove la Fiorentina fa sempre fatica a ragionare anche grazie alla sua onnipresenza in campo.

KOOPMEINERS 7: un altro che la in mezzo fa sempre la differenza. Recupera palloni, imposta e apre il gioco da vero leader.

SOPPY 6.5: ha corsa e qualche buono spunto, ma spesso perde anche palloni in maniera abbastanza ingenui. Sostituito nella ripresa. (MAEHLE 6: si divora a tu per tu con Terraciano il pallone che poteva mandar definitivamente in ghiaccio il match).

EDERSON 6: ci si aspetta sempre di più da lui, e anche oggi riesce ad imporsi poco la davanti e perde anche alcuni palloni non da lui. (PASALIC 6.5: buon impatto sul match, si vede anche in qualche occasione in fase offensiva).

LOOKMAN 7.5: completa una partita veramente buona con la ciliegina sulla torta del gol che vale tre punti pesantissimi. (MALINOVSKYI 6: dentro nel finale, gioca qualche pallone e poco più).

MURIEL 7: segnali importanti di ripresa. Qualche ottima giocata e lo spunto, da vero Lucho, che mette la sua firma alla azione da gol che decide la gara. (HOJLUND 6: dentro anche lui nel finale, utile a tener palla e gestire il tempo negli ultimi minuti per disinnescare definitivamente le velleità viola).




L’Atalanta non molla la presa: batte la Fiorentina e si riprende la vetta!

SERIE A, OTTAVA GIORNATA

ATALANTA-FIORENTINA 1-0: LA DECIDE UN GOL DI LOOKMAN

Bergamo: la cinica Atalanta non sbaglia un colpo, con un guizzo di Lookman, dopo un assist al bacio di Muriel, batte una Fiorentina dalle ali tarpate, e dopo otto giornate non soltanto resta prima con il Napoli a quota venti punti ma è già a metà dell’opera salvezza, invocata in settimana dal presidente Percassi a quota quaranta. L’attacco che un tempo segnava a raffica ora si limita a colpire quando deve, ma Gasp ha fondamenta solide come dimostrano le appena tre reti concesse che rendono la Dea miglior difesa del torneo e la tiene così in vetta alla classifica. Bergamo continua a sognare.

SCALVINI C’E’, PANCA PER DEMIRAL: difesa inedita per il Gasp che tiene precauzionalmente a riposo Demiral e fa giocare dietro insieme a Toloi i baby Okoli e Scalvini mentre sulle fasce tocca a Soppy ed Hateboer con davanti l’ex di turno Muriel con Ederson e Lookman. Nella Viola, mister Italiano ritrova tra i pali un altro ex, Gollini mentre in mezzo c’è Bonaventura con davanti il trio formato da Kuamè, Ikone e Saponara.

STADIO PIENO PER LA DEA: stadio praticamente esaurito a Bergamo per questa sfida che può riportare la Dea al primo posto, splendida cornice di pubblico all’ingresso delle squadre in campo con il match che comincia su ritmi abbastanza alti e con le due squadre che si affrontano sin da subito senza timore: all’ottavo Muriel ci prova direttamente da calcio di punizione ma la mira è imprecisa e la palla sfila sul fondo. Poi tocca alla Fiorentina rendersi pericolosa poco prima del ventesimo quando Sportiello respinge ma non trattiene un tiro di Saponara, così Barak prova ad approfittarne, ma il portiere nerazzurro è bravo ad anticiparlo e rimediare all’errore precedente.

KUAME ESPULSO, ANZI NO: alla mezz’ora Lookman accelera ed entra in area offrendo un pallone ad Ederson che spara alto da buona posizione; a tre dall’intervallo succede un po’ di tutto dopo che Kuame entra a gamba molto alta su De Roon rischiando moltissimo: rosso diretto per il direttore di gara che viene poi richiamato dal Var che convince l’arbitro a cambiare idea; solo fallo e nemmeno il giallo per il giocatore Viola tra le proteste dei nerazzurri. Ultimo telegramma di un primo tempo intenso ma privo di vere e proprie occasioni da gol con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, LOOKMAN SBLOCCA IL MATCH: nessun cambio dopo l’intervallo e la gara riprende con la Dea che pare più decisa nel tentare di creare difficoltà alla Viola: all’undicesimo entrano Maehle e Pasalic al posto di Soppy ed Ederson e, due minuti dopo, l’Atalanta passa: Muriel dalla linea di fondo salta Quarta e mette in mezzo il pallone facile facile per Lookman che sotto porta in scivolata non sbaglia e supera Terraciano. Esplode il Gewiss, 1-0 per i nerazzurri.

MAEHLE SI DIVORA IL RADDOPPIO: trascinata dall’entusiasmo per il gol del vantaggio, la Dea prova ad allungare pochi minuti dopo con un inserimento di Pasalic sulla sinistra, ma il tiro viene bloccato da Terracciano. Al ventidue i nerazzurri si divorano letteralmente il raddoppio quando Maehle al galoppo si ritrova tutto solo davanti a Terracciano, manca la freddezza e il portiere viola blocca e salva i suoi. Poi si vede anche la squadra ospite con Saponara che sfrutta una sponda di testa in area, ma il tocco è debole e la palla viene spazzata via dalla difesa nerazzurra che riesce a salvarsi.

GUARDIAMO ANCORA TUTTI DALL’ALTO!: tre cambi per il Gasp a ridosso della mezz’ora quando escono Lookman, Muriel e Toloi ed entrano Malinovskyi, Hojlund e Demiral in questo finale di gara dove proprio Demiral all’ottantanove fa venir un brivido ai propri tifosi con un colpo di testa all’indietro in area che sfiora l’autogol. E’ però l’ultimo brivido per la Dea con la Viola che non riesce più a tentare di abbozzare insidie degne di nota dalle parti di Sportiello. Finisce 1-0, fa festa il pubblico dello Stadium, l’Atalanta resta li aggrappata al Napoli in vetta alla classifica per quella che ormai sta diventando una piacevole e dolcissima abitudine di ogni settimana calcistica a Bergamo: guardare tutti dall’alto.