Prima sciupa, poi rischia: l’Atalanta domina ma non basta. Con la Roma finisce 1-1.

SERIE A, TRENTADUESIMA GIORNATA

ROMA-ATALANTA 1-1: L’EX CRISTANTE CASTIGA UNA DEA SCIUPONA

Un punto che da un lato lascia davvero l’amaro in bocca ma, per i rischi corsi nel finale, alla fine può anche andar bene: l’Atalanta torna da Roma con un pari che non le consente il sorpasso al Milan ma che la avvicina ai rossoneri, ora distanti solo un punto in classifica. E dire che per circa un’ora la Dea fa quel che vuole con i giallorossi, sfiora più volte il gol e lo trova poi con Malinovskyi nel primo tempo e, nella ripresa, divora il raddoppio con Muriel: ecco la chiave del match che cambia di li a poco quando Gosens viene espulso per somma di ammonizioni e l’ex Cristante trova il pari. La partita cambia e Gollini salva almeno due volte i nerazzurri nel finale con ottimi interventi. Finisce così 1-1, la Dea prosegue così il suo cammino per centrare un posto nell’Europa che conta.

Roma: a occasione capitale a spreco è davvero un attimo. L’Atalanta sogna il secondo posto per un’ora giocando un gran calcio contro la Roma ma non chiude la partita: errore che le costerà caro quando Gosens viene espulso a metà ripresa e poi l’ex Cristante trova il gol che pareggia la rete iniziale di Malinovskyi poco dopo. La Dea a quel punto stringe i denti e nel finale ringrazia Gollini che sigilla un pari che comunque non è da buttare.

SORPRESA, C’E’ ILICIC DAL 1′: cambia qualcosa il Gasp rispetto al match di domenica vinto con la Juve ritrovando Romero in difesa e concedendo fiato a Toloi mentre in avanti si rivede Ilicic dal primo minuto con Zapata supportati dietro da Malinovskyi e con Pessina inizialmente in panchina. Nella Roma invece sono più o meno rispettate le indicazioni della vigilia con Fonseca che punta in attacco su Mkhitaryan e Dzeko mentre la difesa è composta completamente da ex nerazzurri: Mancini, Cristante ed Ibanez.

DEA SUBITO PERICOLOSA: clima gradevole all’Olimpico all’ingresso delle squadre in campo con il match che prende il via e subito entrambe le contendenti alzano il ritmo per cercare di far male all’avversario: al quarto d’ora Djimsiti è bravo a respingere quasi sulla linea un tentativo di conclusione in porta dei giallorossi dopo una uscita un po’ così di Gollini e, sul ribaltamento di fronte, Zapata angola troppo il tiro e spedisce sul fondo. Poi l’Atalanta insiste, sempre con Zapata (tiro centrale bloccato dal portiere) e poi con Ilicic che al ventunesimo impegna Pau Lopez costringendolo alla deviazione in corner dopo una bella azione avviata da Malinovskyi.

MALI-BOOM, NERAZZURRI AVANTI: a quattro dalla mezz’ora i ragazzi del Gasp vedono premiato il loro forcing quando Zapata serve Gosens sulla fascia sinistra, cross teso e rasoterra, arriva come un fulmine Malinovskyi, il tocco ravvicinato stavolta non da scampo a Pau Lopez: 1-0 per l’Atalanta!

FREULER SFIORA IL RADDOPPIO: sbloccato il match, Ilicic e compagni provano il forcing per cercare di allungar ancor di più sui padroni di casa, ma la precisione viene meno proprio al momento decisivo: al trentadue Freuler si libera ancora sulla sinistra, il suo tiro è respinto in angolo da Pau Lopez, poi nel finale anche Maehle ci prova da fuori area ma con mira ampiamente imprecisa. Un minuto di recupero e il primo tempo si chiude con i ragazzi del Gasp avanti con merito di un gol.

RIPRESA, OCCASIONE ANCHE PER ROMERO: si ricomincia dopo l’intervallo senza cambi da parte del Gasp e al terzo Malinovskyi calcia sulla barriera una punizione molto invitante ai limiti dell’area giallorossa. L’Atalanta spinge alla ricerca del raddoppio e lo sfiora con Romero che conclude tutto solo in area giallorossa ma manda alto sopra la traversa; la risposta dei padroni di casa arriva con un tentativo su punizione dal limite di Veretout che però finisce fuori misura. Il Gasp cambia a ridosso del quarto d’ora inserendo Muriel e Pasalic al posto di Malinovskyi e Ilicic.

DOPPIO-GIALLO PER GOSENS, DEA IN DIECI: non contenta di aver divorato in ogni modo possibile il raddoppio, l’Atalanta si complica ulteriormente la vita al ventiquattresimo quando Gosens (già ammonito) lascia in dieci i suoi dopo un intervento scomposto su un avversario. Il Gasp corre subito ai ripari inserendo Toloi al posto di Zapata per riequilibrare la sua Dea.

CRISTANTE, IL CASTIGO DELL’EX: il castigo però per la squadra del Gasp è dietro l’angolo e arriva al ventinovesimo con l’ex Cristante, con un bolide da fuori area teso e rasoterra, Gollini leggermente in ritardo viene superato e la Roma trova il punto dell’1-1.

GOLLINI SALVA IL PARI NEL FINALE: il portiere nerazzurro si riscatterà però poco dopo con una gran parata su Dzeko che si era involato in area nerazzurra ed ha tentato la conclusione. Nel finale ci provano di più i giallorossi come lecito attendersi: al quarantatre ancora Dzeko di testa, fuori di poco. Nel secondo dei quattro di recupero Gollini è fondamentale sulla conclusione di Peres da fuori ed evita la beffa delle beffe ai ragazzi del Gasp. Ultimo tentativo è firmato dai nerazzurri con una punizione dal limite di Muriel che si perde sopra la traversa. Finisce quindi così, 1-1 con l’Atalanta che manca il sorpasso al secondo posto del Milan che però ora è li ad un punto e le occasioni per provare il nuovo sorpasso ai rossoneri non mancherà per una squadra che, nonostante tutto, anche oggi è stata a tratti devastanti pur con le solite pecche che potevano costare molto caro nel finale.

IL TABELLINO:

ROMA-ATALANTA 1-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 26′ Malinovskyi (A), 75′ Cristante (R).

ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Cristante, Ibanez; Karsdorp, Villar (76′ Carles Perez), Veretout, Calafiori (46′ Bruno Peres); Pellegrini, Mkhitaryan (86′ Mayoral); Dzeko – A disposizione: Mirante, Fuzato, Juan Jesus, Santon, Reynolds, Fazio, Pastore, Ciervo, Darboe – Allenatore: Fonseca.

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Djimsiti, Romero, Palomino; Maehle, de Roon, Freuler, Gosens; Ilicic (58′ Muriel), Malinovskyi (58′ Pasalic); Zapata (73′ Toloi) – A disposizione: Sportiello, Rossi, Sutalo, Caldara, Pessina, Ruggeri, Kovalenko, Miranchuk, Lammers – Allenatore: Gasperini.

ARBITRO: Calvarese di Teramo.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Roma 4-1 – match disputato a porte chiuse – espulsi: Gosens (A) al 69′ e Ibanez (R) al 94′ per doppia ammonizione – ammoniti: Calafiori, Villar (R) – recupero: 1′ p.t., 4′ s.t.




Appuntamento… Capitale: Atalanta, sfida alla Roma sognando il secondo posto!

ROMA, ORE 18.30

PROVE DI SORPASSO AL MILAN, MA OCCHIO ALLA ROMA DEI TANTI EX

L’occasioni è di quelle davvero grandi, ma per centrare l’obiettivo occorrerà non concedersi la minima distrazione: lo scivolone interno del Milan contro il Sassuolo di ieri mette l’Atalanta nelle condizioni di tentare il sorpasso ai rossoneri e prendersi il secondo posto in classifica. Per farlo però, la squadra del Gasp dovrà superare la Roma all’Olimpico questo pomeriggio-sera: un avversario che, nonostante sia concentrato sulla semifinale di Europa League che lo attende la prossima settimana, non vorrà sicuramente fare sconti e che nelle gare tra le mura amiche è la terza forza del torneo. L’Atalanta dovrà perciò sfoderare l’ennesima grande prestazione, sulla scia dell’entusiasmo dopo il successo sulla Juve, ma anche ragionando ed riducendo al minimo sbavature ed errori. Serve insomma una SuperAtalanta per regalare ai propri tifosi l’ennesimo capolavoro.

VIVI IN DIRETTA CON NOI LA SFIDA DELL’OLIMPICO TRA LA DEA ED I GIALLOROSSI A PARTIRE DALLE 18.30 SEGUENDO IL MATCH IN DIRETTA SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: manca solo il lungo degente Hateboer al tecnico Gasperini che ha cosi ampia scelta in vista della sfida che potrebbe spingere la Dea al secondo posto. Probabile il ritorno alla difesa a quattro sin dall’inizio con Malinovskyi nuovamente titolare e davanti i due colombiani supportati dietro da Pessina.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Cristante, Ibanez; Karsdorp, Veretout, Villar, Calafiori; Lo. Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko – Allenatore: Fonseca

ATALANTA (4-2-3-1): Gollini; Toloi, Palomino, Romero, Gosens; De Roon, Freuler; Malinovskyi, Pessina, Muriel; D. Zapata – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Calvarese di Teramo




Serie A, i risultati dopo la 31a giornata

I RISULTATI DELLA TRENTUNESIMA GIORNATA:

Sabato 17 aprile 2021
ore 15.00
Crotone-Udinese 1-2: 41′ e 74′ De Paul, 68′ rig. Simy

Sampdoria-Hellas Verona 3-1: 13′ Lazovic, 46′ Jankto, 73′ Gabbiadini, 82′ Thorsby

ore 18.00
Sassuolo-Fiorentina 3-1: 31′ Bonaventura, 59′ e 62′ Berardi, 75′ Lopez

ore 20.45
Cagliari-Parma 4-3: 5′ Pezzella, 31′ Kucka, 39′ Pavoletti, 59′ Man, 66′ Marin, 91′ Pereiro, 94′ Cerri
Domenica 18 aprile 2021
ore 12.30
Milan-Genoa 2-1: 13′ Rebic, 37′ Destro, 68′ aut. Scamacca

ore 15.00
Atalanta-Juventus 1-0: 87′ Malinovskyi

Bologna-Spezia 4-1: 12′ Orsolini, 18′ Barrow, 34′ Ismailj, 54′ e 60′ Svanberg

Lazio-Benevento 5-3: 10′ aut. Depaoli, 20′ e 96′ Immobile, 36′ Correa, 45′ Sau, 48′ aut. Montipò, 63′ Viola, 85′ Glik

ore 18.00
Torino-Roma 3-1: 3′ Mayoral, 57′ Sanabria, 72′ Zaza, 92′ Rincon

ore 20.45
Napoli-Inter 1-1: 36′ aut. Handanovic, 55′ Eriksen

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter 31 23 6 2 70 28 +42 75
2 Milan 31 20 6 5 59 36 +23 66
3 Atalanta 31 19 7 5 72 38 +34 64
4 Juventus 31 18 8 5 61 28 +33 62
5 SSC Napoli 31 19 3 9 66 35 +31 60
6 Lazio 30 18 4 8 51 41 +10 58
7 Roma 31 16 6 9 55 47 +8 54
8 Sassuolo 31 12 10 9 52 49 +3 46
9 Hellas Verona 31 11 8 12 39 38 +1 41
10 Sampdoria 31 11 6 14 42 46 -4 39
11 Bologna 31 10 7 14 43 47 -4 37
12 Udinese 31 9 9 13 34 41 -7 36
13 Genoa 31 7 11 13 33 46 -13 32
14 Spezia 31 8 8 15 41 59 -18 32
15 Torino 30 6 12 12 45 53 -8 30
16 Fiorentina 31 7 9 15 39 52 -13 30
17 Benevento 31 7 9 15 33 60 -27 30
18 Cagliari 31 6 7 18 35 54 -19 25
19 Parma 31 3 11 17 32 63 -31 20
20 Crotone 31 4 3 24 38 79 -41 15



Corsa Champions: se la Juve può perdere, l’Atalanta deve correre per altre 7 giornate

L’Atalanta spezza l’incantesimo e dopo 20 anni torna a vincere in casa contro la Juventus, per una vittoria storica e dalla doppia valenza, dato che in palio c’era (e c’è tuttora) la prossima qualificazione in Champions.

Un successo importante ma che ancora non esclude nessuna delle competitor dalla corsa, che si prospetta molto agguerrita fino alla fine.

Da anni la Dea è artefice del proprio destino. Data la forza e la qualità di questo gruppo abbiamo provato a vaticinare il possibile cammino da qui all’ultima giornata della Dea, tra incontri difficili e alcuni apparentemente facili.

Atalanta quota 80?

Dopo la Juve, giovedì prossimo toccherà alla Roma, già travolta a Bergamo all’andata, ma lo spirito europeo dei giallorossi grazie alal semifinale ottenuta in EL potrebbe complicare le cose a Roma. Per questo motivo nelle peggiori delle ipotesi, optiamo per un pareggio.

Dalla Roma al Bologna al Gewiss Stadium, contro una squadra che all’andata aveva pareggiato per demeriti nostri, ma che in campionato sta rispecchianod l’anima guerrure del suo allenatore Mihajlovic. Tuttavia, i felsinei non hanno nulla per cui lottare, quind ci aspettiamo bottino pieno contro i rossoblu.

Domenica 2 maggio il Mapei potrebbe rivelarsi un fattore casalingo, dato il nostro recente passato in EL. Il Sassuolo gioca comunque un bel calcio, e rimane aggrappato al treno dell’Europa League, quindi le motivazioni potrebbero contare più del gioco. La qualità dei nerazzurri e i precedenti sono a favore dell’Stalanta, quindi anche con un po’ di fatica, la vittoria potrebbe arrivare.

Da un’emiliana all’altra: il 9 maggio la Dea sarà ospite al tardini contro un Parma che probabilmente già saprà il proprio destino in chiave retrocessione. Se inoltre aggiungiamo una disparità tecnica e mentale tra le due squadre, il risultato è pressoché scontato, ma ricordiamo: nel calcio alla fine il pallone è rotondo.

Si torna al Gewiss il 12 maggio contro il Benevento dell’ex Pippo Inzaghi. Anche in questo caso i campani potrebbero aver già raggiunto parzialmente la salvezza, e quindi giocare liberamente. Giocare senza pensieri potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio per entrambe, ma l’Atalanta non può permettersi di fermarsi contro le streghe, quindi la vittoria dovrà essere un must.

Il 16 maggio Gasperini torna a Genova contro il suo passato. Il Genoa nondovrebbe avere particolari motivi per rendere difficile il cammino alla Dea, e visto che i risultati precedenti ci sorridono, anche in questo caso la Dea è favorita per la vittoria.

Ultima ma non per importanza, la sfida contro il Milan il 23 maggio, e qui i fattori saranno molteplici. Dall’effettivo distacco in classifica, alla partita di per sè di rango, passando per il morale tutto d ascoprire dopo la finale contro la Juventus, sicuramente quella contro i rossoneri rappresenta il match più tosto, Noi però dato il precedente e per l’importanza del match, propendiamo per un pareggio.

In pratica, ai 63 punti attuali virtualmente possiamo aggiungere 17 punti, per un totale finale di 80 punti. Firmerereste per queste premesse?




Le pagelle di Atalanta-Juventus

PALOMINO SONTUOSO, ANCHE ILICIC DA LA SVOLTA

Partita davvero da incorniciare per i ragazzi del Gasp, non solo per il valore simbolico in se del prestigioso successo sulla Juve ma per come la ottiene: con una gara dove la Dea non incanta come in altre occasioni, ma vince con la pazienza e l’attenzione della grande squadra. Guidata dietro da un Palomino che non fa rimpiangere Romero squalificato e poi ben pilotata in mezzo da De Roon e Freuler con Ilicic che, entrato in campo, gioca con il giusto spirito per la squadra.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 10: più che meritato. E’ l’ennesimo tassello che mancava alla sua macchina delle meraviglie nerazzurra. Troppi vent’anni senza un successo in campionato sui bianconeri… eccolo qua, con annesso sorpasso alla Signora. Incredibile solo pensarlo qualche annetto fa, oggi è tutto vero. La mossa di preservare Malinovskyi per il finale di partita è la chiave vincente di un match in cui la sua squadra ha retto l’urto, giocato e anche sofferto contro comunque una delle squadre più forti del campionato. E l’ha battuta. Applausi.

GOLLINI 6.5: un’uscita un po’ cosi nel primo tempo, ma nella ripresa si riscatta su Morata. Bene.

TOLOI 7: concede davvero le briciole all’attacco bianconero.

DJIMSITI 7.5: un salvataggio fondamentale sulla linea nel primo tempo che da solo vale come un gol.

PALOMINO 8: un’altra partita CLAMOROSA per questo ragazzo che rende nullo Dybala e disputa una gara davvero di altissimo livello. Sontuoso!

GOSENS 6.5: bel duello con Cuadrado, che lo limita un po’ ma che a sua volta tiene a bada il pericoloso giocatore bianconero.

DE ROON 7: la in mezzo ringhia come suo solito lasciando davvero le briciole agli avversari.

FREULER 7: come da tradizione, si esalta nelle partite contro i bianconeri. Ottima prova anche per lui.

MAEHLE 6.5: un errore che poteva costar caro su Chiesa, ma un pronto riscatto pochi minuti dopo quando, respinge una conclusione pericolosissima proprio dello stesso Chiesa. (MALINOVSKYI 9: entra, fa le prove generali con una bella punizione, e poi trova il gol che lo proietta di diritto nella storia. Grazie alla sua rete l’ultima vittoria atalantina sulla Juventus in campionato non è più da oggi quella del 3/2/2001! Grandissimo).

PESSINA 6.5: un discreto primo tempo dopo la disavventura legata alla positività al Covid. Nella ripresa il Gasp non rischia e lo sostituisce (PASALIC 6.5: un buon secondo tempo disputato anche da lui con buoni palloni giocati. Bene).

MURIEL 6.5: oggi un po’ meno visibile del solito, ma quella giocata nella ripresa che lo manda vicinissimo al gol è il primo segnale che qualcosa stava cambiando… (ILICIC 7: entra anche stavolta con la giusta grinta e qualità e mette subito un cioccolatino per la testa di Zapata che manda fuori di un niente).

ZAPATA 6.5: occasione sul cross di Ilicic a parte non ha clamorose palle-gol, ma fa sempre il solito lavoro al servizio della squadra che è davvero tanta tanta roba.




Malinovskyi entra e pesca il jolly che spezza l’incantesimo: l’Atalanta stende la Juve dopo vent’anni (e la sorpassa in classifica)

SERIE A, TRENTUNESIMA GIORNATA

ATALANTA-JUVENTUS 1-0: LA BOMBA DELL’UCRAINO VALE IL TERZO POSTO ALLA DEA

Il vento dell’est spezza l’incantesimo a quattro minuti dalla fine: grazie ad un gol di Malinovskyi (con decisiva deviazione di un giocatore bianconero) l’Atalanta torna a battere la Juve in campionato dopo più di vent’anni, sorpassa proprio i bianconeri al terzo posto in classifica e fa un altro grande balzo verso la terza qualificazione consecutiva in Champions League al termine di una gara equilibratissima, con poche emozioni e decisa nel finale dall’ucraino da poco entrato in campo. Un successo cercato e voluto da una Dea che vince, pur senza incantare come suo solito e relega la Signora bianconera alla sconfitta.

Bergamo: l’Atalanta dopo 20 anni batte la Juve e la supera pure in classifica, prendendosi il terzo posto in classifica e piazzando un deciso scatto-Champions a sette giornate dalla fine con una partita da grande squadra, giocando magari meno bene del solito ma trovando il colpo da tre punti a quattro dalla fine con Malinovskyi, che il Gasp aveva tenuto inizialmente fuori per inserirlo nel corso della ripresa. Mossa rivelatasi vincente.

SI TORNA ALLA DIFESA A TRE: un po’ a sorpresa, il Gasp rispolvera la difesa a tre dopo alcune giornate dando spazio dietro a Djimsiti al posto dello squalificato Romero ma avanzando Gosens e reinserendo Maehle con il tedesco in fascia rinunciando a Malinovkyi davanti per il rientrante Pessina a supporto dei due colombiani di punta. Nella Juve manca invece Cristiano Ronaldo ma non mancano le alternative a Pirlo che inserisce Dybala al suo posto con Morata in attacco supportati da Chiesa dietro e Cuadrado schierato in difesa.

LA PRIMA CHANCE E’ DI PESSINA: cielo grigio e pioggia un po’ inattesa a Bergamo all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia subito su ritmi molto alti con le due squadre decise a darsi battaglia sin dalle prime battute di gioco ma con i portieri che restano comunque inoperosi anche se la prima, grande chance è per la Dea al ventitre con Pessina che conclude in area, palla deviata da un difensore e fuori di un soffio.

SI VEDE LA JUVE PRIMA DELL’INTERVALLO: una decina di minuti dopo e la chance è della Juve, con Chiesa che recupera palla sfruttando una indecisione di Maehle, palla a Morata che conclude ma Djimsiti è fondamentale a salvare sulla linea di porta e sventare la minaccia. Al trentottesimo Mckennie fa impazzire la difesa nerazzurra salva Gollini in scivolata; lo stesso portiere nerazzurro al minuto quarantadue rischia deviando di mano al limite dell’area una conclusione di Rabiot, poi tocca a Maehle riscattare l’errore precedente salvando sulla conclusione di Chiesa. Un minuto di recupero e si va al riposto con le due squadre ferme sullo 0-0 dopo un bel primo tempo.

RIPRESA, CHANCE PER MURIEL E DYBALA: ad inizio ripresa c’è subito spazio per Pasalic, in campo per Pessina che probabilmente non ha ancora il ritmo dei novanta minuti dopo lo stop per il Covid con la partita che riparte così sulla falsa riga di quanto visto nel primo tempo e con un sostanziale equilibrio a regnare in campo: al tredicesimo Muriel prova la fiammata con una bella conclusione a giro che si spegne sul fondo sorvolando di poco l’incrocio dei pali. Cinque minuti dopo e Dybala risponde per i bianconeri con una punizione che anch’essa esce di pochissimo.

ZAPATA A UN PASSO DAL GOL: al ventiduesimo tocca ad Ilicic, che entra in campo al posto di Muriel e subito è protagonista mettendo in area un cross al bacio per la testa di Zapata che però non riesce di testa a deviar in rete il pallone offerto dallo sloveno. E’ poi il turno anche di Malinovskyi che entra in campo al posto di Maehle negli ultimi venti minuti di match; alla mezz’ora è bravo Gollini quando l’ex Kulusevski offre palla a Morata che conclude ma il portiere nerazzurro manda in corner.

MALI-BOOOM PORTA AVANTI LA DEA: l’ucraino entra bene nel match e a quattro dalla fine prova la soluzione su calcio di punizione con Szczesny che si supera e manda in corner sui cui sviluppi però la Dea da scacco matto alla Signora: proprio Malinovskyi conclude da fuori, deviazione di un difensore che spiazza Szczesny e va in fondo al sacco. Esplode la panchina nerazzurra, l’Atalanta è avanti!

VITTORIA E SORPASSO, SIAMO TERZI!: rotto l’equilibrio nel momento in cui il pari pareva ormai scritto, la Juve prova un’ultima reazione andando alla ricerca disperata del pari ma la storia è ormai scritta e dopo tre di recupero arriva il triplice fischio del direttore di gara che spezza un incantesimo lungo vent’anni: l’Atalanta torna a vincere contro i bianconeri in campionato e lo fa in un match importantissimo che le consente di salire al terzo posto solitario e scavalcare proprio i bianconeri che la Dea ritroverà tra un mesetto circa a Reggio Emilia per giocarsi la coppa Italia e tentare un clamoroso bis che porterebbe a Bergamo un trofeo che questa squadra e la sua gente, per quanto sta facendo in questi ultimi anni, meriterebbe davvero.

IL TABELLINO

ATALANTA-JUVENTUS 1-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 87′ Malinovskyi

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Maehle (72′ Malinovskyi), De Roon, Freuler, Gosens; Pessina (46′ Pasalic); Muriel (68′ Ilicic), Zapata. A disp. Rossi, Sportiello, Sutalo, Caldara, Ruggeri, Kovalenko, Miranchuk, Lammers – All.: Gasperini

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; McKennie (78′ Arthur), Rabiot, Bentancur, Chiesa (58′ Danilo); Dybala (68′ Kulusevski), Morata. A disp.Buffon, Pinsoglio, Bonucci, Demiral, Frabotta, Ramsey, Felix Correia – All.: Pirlo

ARBITRO: Orsato di Schio

NOTE: gara di andata: Juventus-Atalanta 1-1 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Gosens, Djimsiti (A), Cuadrado (J) – recuperi: 1′ p.t., 3 s.t.




Atalanta, sfida alla Juve con vista Champions (in attesa della finale di Coppa).

BERGAMO, ORE 15

SFATARE IL TABU’-SIGNORA PER BLINDARE UN POSTO IN EUROPA

Per la Champions prima, per la coppa Italia poi: primo round tra Atalanta e Juventus che oggi pomeriggio si ritrovano di fronte al Gewiss Stadium in un match che si annuncia emozionantissimo tra la quarta e la terza in classifica, separate da un solo punto in classifica e pronte a darsi battaglia in campo pre provare l’allungo decisivo in zona Champions League per poi ridarsi appuntamento a metà maggio quando si giocheranno la coppa Italia. Una partita importantissima per i ragazzi del Gasp per confermar nuovamente a tutti le loro ambizioni d’Europa contro una Juve che, pur non essendo lo schiacciasassi delle ultime stagioni resta sempre un avversario con giocatori di grande valore ed in grado di decidere da soli la partita. Ma la Dea vuol provare a togliere un altro tabù in campionato, un successo sui bianconeri che manca ormai da circa vent’anni. Proviamoci!

VIVI IN DIRETTA CON NOI LA PARTITISSIMA DI BERGAMO TRA LA DEA E LA JUVE A PARTIRE DALLE 15 SEGUENDO IL MATCH IN DIRETTA SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: recuperato anche Pessina dopo lo stop per la positività al Covid, il Gasp deve rinunciare solamente allo squalificato Romero con Djimsiti che andrà così a sostituirlo nella difesa a quattro nerazzurra con in avanti conferma per la coppia Muriel-Zapata con Malinovskyi ad ispirare i due colombiani.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (4-2-3-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti, Gosens; De Roon, Freuler; Malinovski, Pessina, Muriel; Zapata – All.: Gasperini

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Danilo S., De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado, Bentancur, Rabiot, Chiesa; Dybala, Morata – All.: Pirlo

ARBITRO: Orsato di Schio