Serie A, i risultati dopo la 21a giornata

I RISULTATI DELLA VENTUNESIMA GIORNATA:

VENERDI’ 5 FEBBRAIO
ore 20:45
Fiorentina-Inter 0-2:
31′ Barella, 52′ Perisic

SABATO 6 FEBBRAIO
ore 15:00
Atalanta-Torino 3-3:
14’ Ilicic, 19’ Sirigu aut., 21’ Muriel, 42’ Belotti, 45’+1 Bremer, 84’Bonazzoli

Sassuolo-Spezia 1-2: 25′ Caputo, 39′ Erlic, 78′ Gyasi

ore 18:00
Juventus-Roma
 2-0: 13′ Cristiano Ronaldo, 69′ Ibanez, aut.

ore 20:45
Genoa-Napoli 2-1: 11′, 26′ Pandev, 79′ Politano

DOMENICA 7 FEBBRAIO
ore 12:30
Benevento-Sampdoria 1-1:
55′ Caprari, 80′ Keita

ore 15:00
Milan-Crotone 4-0:
30′,64′ Ibrahimovic, 69′, 70′ Rebic

Udinese-Verona 2-0: 83′ Silvestri aut., 91′ Deulofeu

ore 18:00
Parma-Bologna
 0-3: 15′, 33′ Barrow, 92′ Orsolini

ore 20:45
Lazio-Cagliari 1-0:
61′ Immobile

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Milan 21 15 4 2 45 23 +22 49
2 Inter 21 14 5 2 51 23 +28 47
3 Juventus 20 12 6 2 41 18 +23 42
4 Roma 21 12 4 5 44 35 +9 40
5 Lazio 21 12 4 5 36 27 +9 40
6 SSC Napoli 20 12 1 7 44 21 +23 37
7 Atalanta 21 10 7 4 48 29 +19 37
8 Sassuolo 21 8 7 6 34 32 +2 31
9 Hellas Verona 21 8 6 7 26 23 +3 30
10 Sampdoria 21 8 3 10 31 32 -1 27
11 Udinese 21 6 6 9 23 28 -5 24
12 Genoa 21 6 6 9 24 31 -7 24
13 Bologna 21 6 5 10 28 35 -7 23
14 Benevento 21 6 5 10 24 41 -17 23
15 Fiorentina 21 5 7 9 21 33 -12 22
16 Spezia 21 5 6 10 28 38 -10 21
17 Torino 21 2 10 9 32 41 -9 16
18 Cagliari 21 3 6 12 24 39 -15 15
19 Parma 21 2 7 12 14 41 -27 13
20 Crotone 21 3 3 15 22 50 -28 12



Atalanta-Torino 3-3: Narciso un po’ distratto (E Papu lasciamolo a Siviglia)

ATALANTA-TORINO- Gasperini  a volte non riesce ad assumersi le colpe per risultati altalenanti, anche se in questo caso il rocambolesco 3-3 concesso al Torino è solo frutto di un altruismo eccessivo della nostra retroguardia (non solo di Palomino, quindi, dato che molti sono pronti con la forca a cacciarlo da Bergamo).

Il tema della stanchezza è ricorrente nelle ultime dichiarazioni del Gasp, ma non può essere l’unica giustificazione per tutto, e soprattutto per un tracollo psicofisico così vertiginoso dopo appena mezz’ora di gioco.

Quando le cose vanno bene è difficile trovare difetti, quando la situazione si complica però le vecchie imperfezioni si notano più facilmente.

Atalanta-Torino 3-3: La sindrome di Narciso

Avere il culto dell’estetismo calcistico è poetico, moderno, ma come tutte le cose il troppo alla lunga risulta controproducente.

L’Atalanta a volte sembra soffrire della sindrome di Narciso: le piace specchiarsi nelle facce attonite degli avversari, soddisfatta di quel che vede. Un gioco fluido, armonico e in pieno stile Barca, ma non sempre si può arrivare con il pallone in area, e anche se potrà sembrare antiestetico, qualche tiro da fuori per sbloccare o raddrizzare un match è consentito. Contro i granata, complice anche la supponenza di poter gestire il match tranquillamente, abbiamo concesso troppo e soprattutto supposto di poter trovare un quarto gol alla fine, dato che di fronte non avevamo il Bayern Monaco, ma il “povero” Torino. A Gasp risolvere le partite con semplici tiri da fuori non piace, ma ricordiamoci che in partite complicate come Lazio, Spal degli anni precedenti le bombe da fuori dei vari Muriel e Malinovskyi hanno risolto i match. Forse promuovere questa strategia a piano B non sarebbe così antiestetico.

Atalanta-Torino 3-3: le vedove del Papu

Nello stesso giorno la Dea pareggia con il Torino e Gomez segna il suo primo gol con il Siviglia. Una coincidenza che non mi auguravo, non tanto per l’ex capitano, ma per tutte quelle vedove del Papu che aspettavamo solo il momento propizio per farsi sentire.

“Serviva uno come il Papu contro il Toro”, “con Gomez non avremmo subito 3 gol”, “Gomez avrebbe svegliato tutti”. Tutte frasi di circostanza che beneficiano del dubbio perenne, dato che rimangono solo supposizioni senza fondamento.  Se crei 30 e non fai 31, non dipende dall’assenza di Gomez, ma dall’atteggiamento generale dell’intera squadra, e forse in questo caso specifico le cause sono da ricercare a livello collettivo non individuale. I blackout di questo genere sono arrivati in passato anche con l’argentino in campo, e Palomino (così come tutta la retroguardia) non scopre certe fragilità solo oggi. Chi rimesta il passato e non pensa al presente, forse dovrebbe rivedere le sue priorità calcistiche.




Le pagelle di Atalanta-Torino

POCHI A SALVARSI, MA LA PROVA DI GOSENS SIA DI ESEMPIO PER TUTTI

In una prestazione incolore, ovvio attendersi giudizi non certo teneri, anche per lo stesso Gasperini, le cui scelte non hanno per nulla convinto. Menzione di merito per il solo Gosens, ultimo a mollare e autore di un bellissimo gol.

LE PAGELLE DEI NERAZZURRI

ALL.: GASPERINI 5: sbaglia parecchio anche lui. Scelte iniziali che non convincono, cambi in corso d’opera che non cambiano una situazione che stava inevitabilmente precipitando. Qualcosa non va, occorre trovare subito la quadra entro mercoledì sera.

GOLLINI 6: ne prende tre senza colpe particolari, ma è bravo sul rigore di Belotti a respingerlo anche se poi non può nulla sulla successiva ribattuta.

TOLOI 5.5: la sua faccia a fine partita è tutta un programma. La delusione gliela si legge in faccia.

ROMERO 5.5: in difficoltà anche lui in una giornata decisamente poco positiva per i suoi nonostante il buon inizio.

PALOMINO 5: commette una ingenuità sul rigore concesso a Belotti, poi è decisivo in un’altra circostanza poco dopo. Però il suo errore pesa parecchio.

RUGGERI 5: dura anche oggi solo un tempo, e lo fa male. Altra occasione sprecata. (DJIMSITI 6: entra nella ripresa, non incanta, ma nemmeno commette errori particolari).

DE ROON 6: molti palloni persi dopo un avvio di gara assolutamente convincente. Suo l’assist all’1-0 di Ilicic.

PESSINA 6: più arretrato, ma comunque propositivo (PASALIC s.v.: dentro nel finale).

GOSENS 7: l’ultimo a mollare; gol bellissimo a parte la sua prestazione dovrebbe servire d’esempio a tutti.

MALINOVSKYI 5.5: parte bene, avvia con una sua ripartenza l’azione del terzo gol nerazzurro, poi sparisce un po’ come buona parte dei suoi compagni (LAMMERS s.v.: dieci minuti in campo senza lasciar traccia).

ILICIC 6: bene in occasione del gol ed alcune sue giocate, male nella ripresa quando non riesce più a sterzare e dare la scossa ai compagni (MIRANCHUK 6: sfortunato, pare in palla e centra pure un palo. Ma non basta).

MURIEL 6: trova il gol, ma molto spesso finisce anche lui con il commettere errori e leggerezze non da lui. (ZAPATA 5: ha una sola occasione degna di nota, la spreca malamente. E poteva chiudere il match…).




Atalanta che follia: va sul 3-0 e stacca la spina. Ed il Toro rimonta tre gol ai nerazzurri

SERIE A VENTUNESIMA GIORNATA

ATALANTA-TORINO 3-3: TRE GOL IN VENTI MINUTI, POI LA RIMONTA GRANATA

Poche sono le partite che fanno davvero arrabbiare il tifoso: questa è una di quelle. L’Atalanta riesce nella grande impresa di farsi rimontare tre gol dal pericolante Torino in una gara folle che i nerazzurri paiono mettere in discesa in ventun minuti con i gol di Ilicic, Gosens e Muriel ma che consente incredibilmente al Toro di riaprire con Belotti e Bremer nel finale di primo tempo. I granata nella ripresa ci credono, le due squadre trovano un legno per parte e poi Bonazzoli entra e fa 3-3. Un calo di tensione inaccettabile che denota come alcuni dei nostri abbiano incredibilmente staccato la spina dopo il 3-0. E mercoledì c’è il ritorno della semifinale di coppa Italia dove non saranno amessi cali di alcun genere.

Bergamo: sei gol e mille emozioni di un match incredibile che l’Atalanta aveva in tasca e che il Toro gli ha sfilato da sotto il naso rimontandole tre gol. Incredibile prestazione dei nerazzurri, che staccano la spina dopo il triplo vantaggio e ne combinano di ogni per consentir ai granata di rientrare in partita e, con merito, riprendersi un match che pareva ormai andato. Senza testa e concentrazione questa squadra torna “normale” ed i risultati, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti i tifosi, oggi molto delusi.

ALTRA CHANCE PER MALINOVSKYI: con un occhio anche alla semifinale di ritorno con il Napoli, il Gasp cambia qualcosa in mezzo dove Pessina gioca al posto di Freuler con Malinovskyi che ha un’altra chance in posizione avanzata con Ilicic a supporto di Muriel mentre sulle fasce ci sono Ruggeri e Gosens. Nel Toro, Nicola propone subito il neo arrivato Mandragora e recupera Izzo affidandosi davanti a Zaza e Belotti.

BRIVIDO-ZAZA POI ILICIC LA SBLOCCA: giornata grigia a Bergamo all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia ed il Toro si fa vedere per primo al settimo con un passaggio di Belotti per Zaza che gira in area e manda fuori di un soffio. A ridosso del quarto d’ora però la Dea la sblocca alla prima azione: Ilicic scatta sul filo del fuorigioco e insacca anche con un po’ di fortuna: l’arbitro in un primo momento annulla per fuorigioco e poi invece, convalida dopo il ricorso al Var che consegna così il vantaggio ai nerazzurri.

GOSENS-MURIEL, DEA SUL 3-0: il gol dello sloveno scombina i piani difensivi del Toro che, a quel punto, non può difendere e i ragazzi del Gasp ne approfittano subito segnano altri due gol nel giro di due minuti tra il diciannovesimo ed il ventunesimo: prima Muriel per Gosens che in scivolata mette alle spalle di un Sirigu non totalmente senza responsabilità nell’episodio. Poi, due minuti più tardi, Ilicic offre un passaggio illuminante per Muriel, il primo tiro è respinto da Sirigu, il secondo no: 3-0.

BELOTTI, BEL GESTO DI FAIRPLAY: bel gesto di Belotti alla mezz’ora, che cade in contrasto con Romero e l’arbitro fischia fallo ed ammonisce il difensore atalantino: l’attaccante granata richiama invece l’arbitro dicendogli di essere scivolato: ammonizione tolta e applausi da tutta la panchina atalantina. Una partita che pare in discesa per i nerazzurri e, invece, i cali di tensione della Dea uniti alla crescita di un Toro non domo cambiano l’andazzo del match: l’avvisaglia arriva al trentasettesimo quando Murru, dribbla Gollini e appoggia verso la porta, intervento provvidenziale di testa di Gosens che toglie la palla letteralmente dalla porta.

BELOTTI E BREMER RIAPRONO TUTTO: al quarantesimo le sensazioni che qualcosa sta cambiando diventano realtà quando Palomino trattiene Belotti in area e l’arbitro indica il dischetto del rigore: lo stesso attaccante granata va dagli undici metri, Gollini respinge ma sulla ribattuta il Gallo mette dentro il 3-1. L’Atalanta non c’è con la testa e, nel primo dei due minuti di recupero concessi, il Toro la riapre con merito: azione confusa in area con una traversa di Mandragora, poi insacca Bremer. E’ 3-2 all’intervallo in una partita davvero incredibile.

RIPRESA, TOCCA SUBITO A DJIMSITI: subito un cambio dopo l’intervallo per il Gasp che toglie Ruggeri ed inserisce Djimsiti con l’Atalanta che prova a richiudere il Toro nella propria metà campo e ripristinare così le gerarchie in campo oltre che nel risultato. Al dodicesimo entrano anche Zapata e Miranchuk con Muriel e Ilcic che escono dal terreno di gioco. Al sedicesimo Toro pericoloso con Toloi decisivo in area a respingere la conclusione di Zaza.

UN LEGNO PER PARTE: si rivede al ventesimo la squadra del Gasp con Zapata che, ben imbeccato in area da Miranchuk, spedisce alle stelle da ottima posizione. Il Toro però risponde ed è pericolosissimo a sua volta con Singo, che da fuori tenta la conclusione a giro che centra in pieno la traversa. La partita è un continuo capovolgimento di fronte, alla mezz’ora anche la Dea centra il legno con il palo colpito da Miranchuk in area con Sirigu che nulla avrebbe potuto sulla conclusione del russo.

BONAZZOLI ENTRA E SEGNA: i minuti passano ed il Toro aumenta la pressione alla ricerca di un pari che la squadra granata trova al trentasettesimo quando, sugli sviluppi di un calcio di punizione, il neo entrato Bonazzoli spizzica di testa in area e non può nulla Gollini: la Dea confeziona così il suo suicido perfetto in un match che torna incredibilmente in parità.

COSI’ NON VA PER NULLA BENE: il finale di partita regala un’ultima emozione al quarto di recupero quando Verdi prova a calciare direttamente su punizione dal limite ma Gollini riesce a bloccare. Il 3-3 finale è lo specchio del periodo davvero strano che l’Atalanta sta attraversando, un girone di ritorno iniziato non con il giusto carisma e la mentalità per poter continuare a restar in alto. E ora testa a mercoledì, un appuntamento molto importante per cercare di conquistare la finalissima di coppa Italia: certo, servirà ben altra testa e ben altra Atalanta di quella vista oggi…

IL TABELLINO:

ATALANTA-TORINO 3-3 (primo tempo 3-2)

RETI: 14′ Ilicic (A), 18′ Gosens (A), 20′ Muriel (A), 42′ Belotti (T), 46′ Bremer (T), 84′ Bonazzoli (T)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Romero, Palomino, Toloi; Ruggeri (46′ Djimsiti), De Roon, Pessina, Gosens; Malinovskyi (78′ Lammers); Muriel (58′ Zapata), Ilicic (58′ Miranchuk). A disposizione: Caldara, Freuler, Ghislandi, Kovalenko, Pasalic, Rossi, Sportiello, Sutalo. Allenatore: Gasperini.

TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; Singo (72′ Verdi), Lukic (55′ Baselli), Mandragora, Rincon (81′ Gojak), Murru (55′ Ansaldi); Belotti, Zaza (81′ Bonazzoli). A disposizione: Buongiorno, Linetty, Lyanco, Milinkovic-Savic, Ujkani, Vojvoda. Allenatore: Nicola.

ARBITRO: Fourneau di Roma.

NOTE: gara di andata: Torino-Atalanta 2-4 – al 42′ Gollini (A) respinge un rigore a Belotti (T). Ammoniti Palomino (A); Zaza (T) – recupero: 2′ p.t. e 4′ s.t.




Prima il Toro, poi la coppa: l’Atalanta prova a riprendere a correre in campionato

BERGAMO, ORE 15

FORZA DEA, PRENDIAMO IL TORO PER LE CORNA

Un passo alla volta, con la giusta determinazione: l’Atalanta si prepara a rituffarsi in campionato dopo il pari di mercoledì nella semifinale di andata contro il Napoli ed attende oggi il Toro tra le mura amiche del Gewiss Stadium con la speranza di riscattare la sconfitta di domenica contro la Lazio. Per farlo però servirà la giusta determinazione contro i granata che, dall’arrivo di Nicola in panchina e con i nuovi innesti del calciomercato di gennaio hanno ritrovato spirito da battaglia e saranno sicuramente un osso duro per i ragazzi del Gasp.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: ancora una volta senza gli uomini sulle fasce, il Gasp può contare sul solo Gosens mentre sull’altra corsia probabile tocchi ancora al baby-Ruggeri. Davanti poche novità con Pessina ed Ilicic che dovrebbero supportare Zapata. Dietro ci sarà Romero che sarà squalificato in coppa.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Ruggeri, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Ilicic, Zapata – Allenatore: Gasperini

TORINO (3-5-2): Sirigu, Izzo, Nkolou, Bremer; Singo, Lukic, Mandragora, Rincon, Murru; Zaza, Belotti – Allenatore: Nicola




Napoli-Atalanta 0-0, pareggio a reti bianche: il migliore dei risultati peggiori

L’Atalanta si infrange contro il pullman del Napoli, ottenendo solo un ambiguo pareggio a reti bianche che in chiave ritorno costringe entrambe a giocare.

Dal punto di vista dei risultati questo pareggio non è il massimo per l’Atalanta, perché se è vero che è importante non perdere fuori casa, è altrettanto vero che un gol può cambiare drasticamente l’esito del match.

Apparentemente può sembrare deludente anche per il Napoli: non subisce gol, ma non ha mai creato i presupposti per la vittoria. Questo pareggio però dà un vantaggio ai partenopei: al Napoli infatti a Bergamo basterà anche solo pareggiare con gol per passare il turno, data la regola dei gol fuori casa.

Un vantaggio numerico che certamente sembra incanalare la partita per i campani, ma come sappiamo nel calcio le statistiche e le probabilità contano relativamente. Ecco i pro e i contro del pareggio in chiave ritorno.

Napoli-Atalanta, pareggio a reti bianche: i pro

L’Atalanta gioca in casa (anche se senza pubblico il fattore campo non conta più molto), ma avrà la possibilità di ricreare i presupposti per il gol. Il Napoli infatti ha deciso di impostare il match in difesa rischiando di prendere gol molte volte. Lo 0-0 è frutto di un mancato cinismo in area di rigore, e basterà poco per ritrovare la via del gol. Sul piano della prestazione, i nerazzurri a tratti hanno alzato il ritmo e non a caso il Napoli è andato in palla. Il sottoscritto quindi ritiene molto importante l’approccio che i ragazzi avranno mercoledì prossimo, e credo che un pizzico di fortuna in più possa sbloccare la partita a favore della Dea. In quel caso, il Napoli sarà costretto ad aprirsi e quindi sappiamo bene che contro squadre aperte andiamo a nozze.

Napoli-Atalanta, i contro del pareggio

CONTRO- Di contro abbiamo l’obbligo di vincere e l’assenza pesante di Romero. Diciamocela tutta però: Gasperini ha sempre giocato per i tre punti, quindi dal punto di vista della preparazione mentale e dell’atteggiamento cambierà poco. L’Atalanta vince sempre giocando al meglio delle sue possibilità, ed è ovvio che un pizzico di lucidità in più potrebbe aiutare. In difesa Romero ormai rappresenta un faro, una guida, quindi sulla carta può pesare. Tuttavia, dal punto di vista tattico, ieri la difesa ha lavorato poco al limite dell’area per arginare manovre offensive. Insigne e Politano, così come Lozano sicuramente possono inventare in qualsiasi momento giocate, ma con una pressione alta come abbiamo visto, li costringiamo ad abbassarsi, disinnescando la loro verve offensiva. Sicuramente Palomino al momento risulta il meno affidabile della retroguardia, ma prima di giudicarlo a priori dovremmo vede l’assetto tattico del Napoli. Senza riferimenti offensivi, certamente potrebbe avere difficoltà, ma con una punta di peso come Petagna o Osimehn la sua fisicità e la sua velocità potrebbero invece bloccare le punte partenopee. In ogni caso, è probabile che giochi Djimsiti centrale e Palomino rimanga esterno.




Le pagelle di Napoli-Atalanta

MAEHLE CONVINCE, BENE ANCHE PESSINA

Indicazioni comunque positive per i nerazzurri in questo pareggio che ha un gusto a tratti amaro per le occasioni sprecate nel primo tempo. Convincenti però le prove di Maehle sulla fascia e di Pessina, che dimostra essere sempre più un uomo fondamentale negli ingranaggi del Gasp.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 6.5: ingabbia il Napoli e lo costringe a dover giocare per il pari. Peccato però che i suoi non siano lucidi al momento decisivo per poter segnare almeno un gol nelle occasioni create nel primo tempo. Alla fine comunque può essere soddisfatto.

GOLLINI 6.5: una parata in avvio di partita, poi fa da spettatore non pagante al match.

TOLOI 6.5: si propone spesso in avanti, putroppo pesa molto l’occasione clamorosa fallita nel primo tempo, ma va anche detto che dietro non concede praticamente nulla.

ROMERO 7: peccato per quella ammonizione che gli farà saltare la gara di ritorno. Dietro la Dea non rischia praticamente nulla anche grazie a lui.

DJIMSITI 6.5: buona anche la sua partita, ordinata e attenta senza particolari sbavature.

MAEHLE 6.5: convince anche oggi, una prova attenta e con un paio di giocate molto interessanti che meritavano miglior sorte. Avanti così.

DE ROON 6.5: un martello in mezzo al campo, nella ripresa anche lui rallenta un po’ come tutti gli altri in campo.

FREULER 6.5: preciso e sempre concentrato, prova anche la conclusione nel primo tempo andando vicino al gol. Si rifarà.

GOSENS 6.5: bene, anche se probabilmente ci si aspettava qualcosa di più da lui, specie nel secondo tempo.

PESSINA 7: peccato davvero anche per lui per quella occasione su cui Ospina si è trasformato in fenomeno. Gioca l’ennesima prova convincente della sua stagione. (PASALIC 6: un altro spezzone di gara per continuare a mettere minuti nelle gambe. Bene).

MURIEL 6.5: una buona occasione in avvio di ripresa, un bel pallone fornito a Pessina nel primo tempo che meritava miglior sorte. (ILICIC 6: una ventina di minuti in cui non illumina la scena in un match ormai già in fase calante).

ZAPATA 6.5: fa a sportellate un po’ con tutti, non ha grandissimi palloni giocabili ma aiuta la squadra a salire e creare pericoli nel primo tempo (LAMMERS S.V.: dentro nel finale).

La disperazione ti Toloi per la grande occasione fallita nel primo tempo