Le pagelle di Cagliari-Atalanta

BENE MIRANCHUK, MAHELE DA LA SPINTA DECISIVA

La prova non certo brillantissima dei ragazzi del Gasp di oggi che è comunque valsa tre punti da comunque modo di trarre indicazioni positive da giocatori come Miranchuk e Maehle che hanno avuto un impatto importante da subentrati, senza dimenticarci di Muriel. Bene anche Sportiello, che ha vinto tutte le sfide col Cagliari di questa stagione.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 7: la decide con i cambi nonostante la sua Atalanta abbia oggi dimostrato come abbia bisogno di respirare. La prossima settimana sarà la prima in cui la squadra potrà allenarsi senza impegni infrasettimanali da due mesi a questa parte. Questo la dice veramente lunga: un plauso a lui ed a questi ragazzi.

SPORTIELLO 6.5: sicuro di se, il Cagliari gli porta decisamente bene. Presente in tutte e tre le sfide di questa stagione, coppa Italia compresa: tre vittorie. Un talismano!

DJIMSITI 6.5: ordinato e attento, sfiora anche il gol nel primo tempo con un colpo di testa.

ROMERO 6.5: bene, fa infuriare il Gasp con quella ammonizione sciocca a fine primo tempo che, però, non ne condiziona la gara.

PALOMINO 6.5: quasi mai in difficoltà nonostante Joao Pedro sia un peperino mica male da dover gestire.

SUTALO 6.5: un po’ timido, ma è decisivo ad inizio ripresa con un salvataggio su Joao Pedro lanciato a rete. (MAEHLE 7: ingresso che porta più spinta offensiva e parecchi cross in area. Bene).

PESSINA 6.5: primo tempo a ritmo alternato ma positivo, nella ripresa poi lascia spazio a De Roon la in mezzo (DE ROON 6.5: protagonista nel finale con quel contatto con Rugani che ha dato vita al rigore prima dato e poi tolto. Un rischio che comunque si poteva evitare a partita praticamente finita).

FREULER 6.5: resiste la in mezzo e prova anche qualche sortita offensiva. Bene.

PASALIC 6: torna titolare dopo tanto tempo e conferma di non aver ancora i ritmi giusti. Benino. (MIRANCHUK 6.5: buon approccio sul match, sviluppa diverse azioni in velocità e nel finale è spesso a crear insidie verso l’area sarda).

ILICIC 6: un po’ spento oggi, fa fatica a crear spazi e gioco come vorrebbe lui. Esce stremato. (MURIEL 8: ormai è una sentenza. Entra e segna il bellissimo gol che vale tre punti pesantissimi. Gli aggettivi ormai si sprecano per questo giocatore).

ZAPATA 6.5: messo in trappola dalla difesa sarda, riesce comunque a farsi vedere in un paio di occasioni e centrare la traversa sul bel cross di Muriel nel finale (MALINOVSKYI s.v.: entra nel finale, si gode la festa con i compagni).




Muriel, una magia sui titoli di coda: l’Atalanta vince (col brivido finale) a Cagliari

SERIE A, VENTIDUESIMA GIORNATA

CAGLIARI-ATALANTA 0-1: MURIEL LA DECIDE A FIL DI SIRENA

Di tutto (e di più) nel finale: l’Atalanta si prende tre punti importantissimi da Cagliari in una gara non certo delle più entusiasmanti da parte dei ragazzi del Gasp e lo fa grazie ad una prodezza di Muriel praticamente al novantesimo minuto dopo un crescendo della Dea nell’ultimo quarto d’ora di un match sin li avaro di emozioni in cui però succede di tutto: dopo il gol nerazzurro, a pochi secondi da fine recupero l’arbitro vede un rigore per il Cagliari per via di un fallo di De Roon su Rugani che è in realtà un contrasto falloso del giocatore sardo su quello nerazzurro: richiamato al Var il direttore di gara ribalta la decisione, con sospiro di sollievo per i tifosi di un’Atalanta che vola a quaranta punti in classifica e resta così incollata al treno delle squadre in lotta per un posto nelle coppe Europee.

Cagliari: l’euforia della finale da cavalcare il più possibile. L’Atalanta che mercoledì ha compiuto l’ennesima impresa deve ora tentare di svoltare anche in campionato in questo girone di ritorno dove la Dea ha conquistato solo un pari ed una sconfitta; per farlo deve vedersela con un Cagliari che non vince invece da quattordici turni ed occupa un terz’ultimo posto che tuttavia non dice la verità su quanto fatto da veder qui dai sardi in questa stagione.

NOVITA’ TRA I PALI, C’E’ SPORTIELLO: il Gasp cambia diversi elementi a cominciare dal portiere dove c’è Sportiello tra i pali e non Gollini, poi c’è la conferma di Sutalo in fascia (Maehle non è ancora al meglio) e Pessina agirà in mezzo al campo con, più avanti, il ritorno di Pasalic a sostegno di Ilicic e Zapata davanti. Nei sardi, Di Francesco punta davanti su Simeone con dietro Joao Pedro e Naingollan con dietro Godin ed il neo arrivato Rugani a cercare di fermare le avanzate nerazzurre.

RITMO ALTO MA POCHE OCCASIONI: splende il sole all’ingresso delle squadre in campo con il match che prende il via con il Cagliari che pressa sin dai primi minuti per cercar di intimorire i nerazzurri che si difendono però con ordine e senza sbandare. Tanto agonismo ma pochissime le occasioni: al ventiquattresimo ci prova di testa Djimsiti sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma senza precisione e mandando sopra la traversa la sfera.

0-0 INEVITABILE DOPO I PRIMI 45′: la partita rimane molto combattuta ma priva di emozioni, tant’è che i due portieri non compiono di fatto parate degne di nota anche in quel che resta di un primo tempo davvero molto bloccato e che le due squadre chiudono (senza recupero) inchiodate sullo 0-0.

RIPRESA, SUBITO DUE CAMBI: si apre subito con due novità in casa nerazzurra con gli ingressi di De Roon e Miranchuk al posto di Pessina e Pasalic ma con Sutalo subito determinante con un intervento decisivo su Joao Pedro pronto a calciare a rete che evita guai peggiori ai nerazzurri; subito dopo è Sportiello a respingere con i pugni una conclusione di Nandez. All’ottavo punizione dal limite per i nerazzurri che prova Ilicic a finalizzare ma la conclusione è centrale e facilmente preda di Cragno. Al quarto d’ora riecco anche Maehle che entra al posto di Sutalo.

ZAPATA SBATTE SULLA TRAVERSA: altro cambio per il Gasp al ventitreesimo della ripresa con Muriel che prova a metter pepe ad un attacco nerazzurro oggi davvero apatico entrando al posto di Ilicic; si vede la Dea alla mezz’ora con una bella azione di Maehle che crossa in area per Gosens che conclude ma viene ribattuto il tiro del tedesco all’ultimo ed il Cagliari si salva. Atalanta che cresce nell’ultima parte di gara, al trentasettesimo Muriel crossa in area per Zapata che, di testa, centra in pieno la traversa.

ALL’IMPROVVISO… MURIEL!: entra anche Malinovskyi negli ultimi minuti di gara al posto di Zapata per un finale in cui il Cagliari accusa la stanchezza e la Dea pare averne di più: e difatti a pochi secondi dal novantesimo ecco la magia di Muriel che si libera di due difensori e mette alle spalle di Cragno sbloccando un match che ormai sembrava destinato a non sbloccarsi più.

BRIVIDO-VAR: RIGORE, ANZI NO: tutto finito? No, perchè l’Atalanta sa far vivere finali mozzafiato ai propri tifosi in tutti i sensi. Nel terzo dei tre di recupero c’è un contatto in area tra De Roon e Rugani con l’arbitro che non ci pensa su due volte e indica il dischetto del rigore salvo poi venir richiamato dal Var dove il monitor gli mostra come sia il giocatore sardo a toccare il piede del centrocampista nerazzurro e rivede così la sua decisione tra le proteste dei padroni di casa. Ancora pochi secondi e il match può finire con la vittoria pesantissima di un’Atalanta che resta così agganciata al treno dell’Europa che conta salendo a quota quaranta punti in classifica, con buona pace delle coronarie sempre più in fibrillazione di noi tifosi… avanti tutta!

IL TABELLINO:

CAGLIARI-ATALANTA 0-1 (primo tempo 0-1)

RETI: al 90′ Muriel

CAGLIARI (3-4-2-1): Cragno; Walukiewicz, Godin, Rugani; Zappa, Nandez, Marin (85′ Deiola), Lykogiannis; Nainggolan (79′ Duncan), Joao Pedro; Simeone (79′ Pavoletti). A disposizione: Aresti, Vicario; Asamoah, Calabresi, Carboni, Tripaldelli; Cerri, Pereiro, Tramoni. Allenatore: Di Francesco.

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Djimsiti, Romero, Palomino; Sutalo (62′ Maehle), Pessina (46′ de Roon), Freuler, Gosens; Pasalic (46′ Miranchuk); Ilicic (68′ Muriel), D. Zapata (85′ Malinovskyi). A disposizione: Gollini, Rossi; Caldara, Ruggeri; Kovalenko; Lammers. Allenatore: Gasperini.

ARBITRO: Mauro Piccinini di Forlì.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Cagliari 5-2 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: 8′ Walukiewicz (C), 45′ Romero (A), 60′ Rugani (C), 67′ Ilicic (A), 69′ Lykogiannis (C) – espulsi: nessuno – Recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.




Atalanta, dopo l’impresa di coppa ecco il Cagliari per riprendere a correre in campionato

CAGLIARI, ORE 15

LA DEA A CACCIA DELLA PRIMA VITTORIA NEL GIRONE DI RITORNO

Avanti tutta: dopo aver centrato la finale di Coppa Italia mercoledì sera, l’Atalanta si rituffa nel campionato ed è oggi di scena a Cagliari dove i nerazzurri cercheranno la prima vittoria in questo girone di ritorno appena iniziato e dove la Dea ha collezionato sin qui una sconfitta ed un pari. Partita rognosa e ricca di insidie in terra sarda quella che attende i nerazzurri contro un avversario in crisi di risultati e con una classifica difficile ma che ha sicuramente raccolto meno di quanto sin qui dimostrato sul campo e con uomini di esperienza in campo capaci di fare la differenza. Un match tosto per Ilicic e compagni insomma, prima della supersfida di Champions al Real Madrid di mercoledì prossimo.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: alla fine Maehle è convocato ma non è per nulla certa la sua presenza da titolare con il Gasp che potrebbe riproporre Sutalo sulla fascia insieme a Gosens dall’altra parte. Davanti Ilicic e Muriel sembrano favoriti con uno tra Malinovskyi e Pessina a supporto (il primo più del secondo).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

CAGLIARI (3-4-2-1): Cragno; Rugani, Godin, Walukiewicz; Zappa, Nandez, Marin, Lykogiannis; Nainggolan, Joao Pedro; Simeone – All.: Di Francesco

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Dijmsiti, Romero, Palomino; Sutalo, De Roon, Freuler, Gosens; Malinovskyi; Ilicic, Muriel – All.: Gasperini




Atalanta in finale grazie a Pessina: dalla cessione al ruolo di “Eletto”

Guarda caso, l’Atalanta ritrova uno splendido Pessina e torna a macinare chilometri e gol anche in Coppa Italia (ovviamente il tono è ironico). Ma sopratutto torna in finale di Coppa dopo due anni.

Non solo lui, perché si vince sempre insieme e si perde sempre insieme in una grande squadra, e chi parla solo dei singoli (che magari non ci sono più) dovrebbe rivedere il suo concetto di coerenza sportiva.

Matteo Pessina detto l’equilibratore ritrova la sua posizione tra le linee, e la Dea torna a convincere e a far paura a tutte.

Una storica doppietta che oltre ad alzare il suo valore di mercato e ingolosire le big, rende felice Gasp e soprattutto i tifosi atalantini che tanto hanno creduto in lui.

Il Pigmalione piemontese non ha perso i suoi poteri. Solo chi non ha mai giocato a calcio  può pensare di sopperire all’assenza di un giocatore universale come il Papu con la quantità anziché con la qualità. Ma Gasp ha aggiunto anche un pizzico di equilibrio tattico e forza fisica in più che in questo calcio moderno non guasta affatto.

Da giocatore in partenza, Pessina ha saputo mettersi in gioco e a disposizione del mister, ricoprendo un ruolo che ha sempre avuto nelle corde.

Atalanta, Pessina come “Neo”

Un po’ di Neo di Matrix ha dovuto scoprire e allinearsi ad un mondo veloce e “surreale” come quello dell’Atalanta, scoprendo solo in seguito di poter rivestire i panni dell’Eletto.

Nel film l’obiettivo finale era quello di smascherare il mondo virtuale creato dalle macchine e quindi risvegliare le coscienze degli esseri umani dalla simulazione creata da Matrix.

Un compito sicuramente complicato, ma visto l’andazzo e il turbinio di opinioni suscitate dalla partenza dell’argentino, appare di certo non meno complicato l’obiettivo del centrocampista monzese. Prendere l’eredità di Gomez e “liberare” le coscienze degli scettici dalla figura ingombrante del Papu. Un’ombra che continua a vivere nella testa di giornalisti e pseudo tifosi quando le cose vanno male o non tanto bene.

Sicuramente la doppietta rifilata al Napoli è un primo passo che dimostra l’attitudine di Pessina a voler e poter rivestire questo importante ruolo. Prossima tappa, risvegliare le coscienze anche nel resto del mondo, a partire dall’Europa, con il Real Madrid già nel mirino.




Le pagelle di Atalanta-Napoli

GOLLINI DETERMINANTE, ZAPATA TORNA SUPER!

In una gara dove il protagonista assoluto è sicuramente Matteo Pessina, l’Atalanta ritrova anche le parate decisive di Gollini, che evita il pari del Napoli proprio pochi minuti prima che la Dea segni il terzo gol e recupera al meglio anche uno Zapata oggi decisivo con gol e assist. Buona anche la prova di Sutalo, chiamato in extremis a sostituire Maehle che non aveva recuperato.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 8: la vince senza perdere il filo del discorso di una partita che ha persino rischiato di vedersi sfuggire per degli episodi anche se nel calcio, si sa, contano i gol, e per fortuna la Dea è capace di riuscire a farne un altro nel momento giusto e regalarsi un finale decisamente meno al cardiopalma. Seconda finale in tre anni, già questo dice tutto: ora, proviamo però a portarci a casa la coppa per davvero.

GOLLINI 7: un po’ corta la respinta in occasione del gol di Lozano, ma fondamentale con le sue manone su Osimhen ad evitare il 2-2 del Napoli che avrebbe probabilmente cambiato la storia di questa gara.

TOLOI 7: attento ed ordinato, concede poco agli avversari. Bene.

PALOMINO 7: subito ammonito, ha il pregio di non scomporsi e tener a bada Osimhen lasciando davvero pochissimi spazi all’attaccante del Napoli (CALDARA 6.5: dentro negli ultimi venti minuti, tiene bene il campo senza sbavature).

DJIMSITI 7: molto bene, si vede spesso anche in avanti nel tentativo di cercare azioni pericolose o la conclusione in porta.

SUTALO 6.5: ripreso in extremis vista l’indisponibilità di Maehle, non sfigura per nulla riuscendo anche a giocare palloni importanti senza farsi sorprendere dagli avversari.

DE ROON 6.5: bene, fa un po’ fatica in avvio di ripresa ma, complessivamente, più che sufficiente la sua prova.

FREULER 6.5: vedi sopra, una prova di qualità e quantità al servizio dei compagni.

GOSENS 7: tanti palloni messi in mezzo all’area, ottime giocate e grande qualità. Insostituibile!

PESSINA 9: due gol, uno più bello dell’altro che portano l’Atalanta in finale. Grandi movimenti, ottime giocate e poi le due ciliegine sulla torta di una prova davvero da urlo. Bravissimo! (PASALIC s.v.: dentro nel finale).

MURIEL 6: un po’ in ombra stasera, non ha modo di provare a colpire e spesso sbaglia controlli di palla elementari (ILICIC 6.5: non al top, ma ci mette il piedino con il passaggio che innesca l’azione del 3-1 finale).

ZAPATA 8: gol bellissimo e assist. La sua serata è praticamente perfetta: torna a ruggire come ai bei tempi spaccando il match con quel bolide che vale l’1-0. Gran lavoro al servizio della squadra.




Pessina fa il fenomeno, l’Atalanta stende il Napoli e conquista la finale di Coppa Italia!

COPPA ITALIA, SEMIFINALE DI RITORNO

ATALANTA-NAPOLI 3-1: IMPRESA FANTASTICA, CE NE ANDIAMO IN FINALE!

Missione compiuta! L’Atalanta conquista la seconda finale degli ultimi tre anni ed a maggio contenderà alla Juventus il trofeo. La Dea stende il Napoli dopo lo 0-0 dell’andata di una settimana fa grazie alle reti di Zapata e alla doppietta di Pessina (una rete per tempo); ma è stata tutto tranne che una passeggiata per i nerazzurri, con il Napoli che nella ripresa cambia ritmo e la riapre subito con Lozano, sfiora il pari con Osimhen (grande parata di Gollini) ma poi i nerazzurri sono bravissimi a non scomporsi e chiuderla al momento giusto. Al 19 maggio i nerazzurri ci riproveranno a portar a casa il trofeo, stavolta contro la corazzata bianconera.

Bergamo: e festa sia. La Dea stende il Napoli e vola in finale di coppa Italia contro la Juventus il prossimo 19 maggio. Al termine di una gara di grande spessore dei nerazzurri contro un Napoli rinunciatario nel primo tempo ma più propositivo nella ripresa ma che cede il passo (e abdica) a favore dei nerazzurri che passano grazie alle reti di Zapata e alla doppietta di Pessina.

MAEHLE K.O., GIOCA SUTALO: non ce la fa Maehle contrariamente alle indicazioni della vigilia e quindi il Gasp lancia Sutalo (che non era nemmeno stato convocato) in fascia per sopperire all’assenza anche di Hateboer e punta davanti su Zapata e Muriel con Pessina a loro supporto; dietro non c’è Romero squalificato, tocca a Palomino. Nel Napoli, Gattuso non può contare dietro su Koulibaly e Manolas (spazio a Maksimovic e Rahmani) ma recupera Osimhen davanti che parte così titolare insieme a Lozano e Insigne nel tridente partenopeo.

ZAPATA FA BOOOM, SUBITO 1-0: serata freddina ma non troppo a Bergamo all’ingresso delle squadre sul terreno di gioco e il match prende così il via e la prima azione è del Napoli con Insigne al terzo che conclude dall’interno dell’area ma angola troppo e la sfera finisce sul fondo. Tre minuti dopo è l’Atalanta a farsi vedere in maniera subito vincente con Zapata che lascia partire un tiro imprendibile da fuori area non lascia scampo a Ospina: 1-0 per i nerazzurri.

PESSINA RADDOPPIA AL QUARTO D’ORA: il vantaggio galvanizza la Dea contro un Napoli piuttosto timido e che non riesce a reagire, e al sedicesimo i ragazzi del Gasp confezionano la splendida azione per il 2-0: Pessina finalizza una bella azione corale, con Zapata che libera l’ex Verona a tu per tu con Ospina: palo interno e palla in rete! Gli ospiti provano a scuotersi al ventiquattresimo sempre con Insigne con una conclusione dal limite dell’area deviata in angolo dalla difesa nerazzurra.

DEA ATTENTA E ORDINATA: nel finale ancora la Dea vicina al gol al trentasettesimo, Muriel si libera in area concludendo con un diagonale rasoterra fuori di pochissimo. Il primo tempo si chiude con Zapata che prova in area un esterno sbilenco sopra la traversa di Ospina. Un minuto di recupero e il primo tempo si chiude con i nerazzurri meritatamente avanti di due gol.

RIPRESA, LOZANO RIAPRE SUBITO LA GARA: dopo l’intervallo si ricomincia con nessun cambio in casa nerazzurra con il Napoli che spinge sin da subito per provare a riaprire il match ed all’ottavo ci riesce quando Lozano mette alle spalle di Gollini che era riuscito a respingere il suo primo tiro. Il Gasp a quel punto decide di cambiare inserendo Ilicic al posto di Muriel nell’attacco nerazzurro. Partita che diventa apertissima con le due squadre che non rinunciano a giocarsela a viso aperto.

PORTIERI SUGLI SCUDI: a metà ripresa il portiere Ospina è protagonista di un paio di ottimi interventi: prima su una conclusione da fuori di Ilicic, poi su una bella staffilata di Pessina. Nel mentre Zapata sfiora il tris di testa sugli sviluppi di un corner. Alla mezz’ora però è Gollini ad essere decisivo sulla conclusione ravvicinata di Osimhen che, di fatto, si divora il pareggio.

IL PES RIPORTA LA DEA A +2: in quel che pare il momento migliore del Napoli, andato a un passo dal gol che avrebbe ribaltato tutto quanto, l’Atalanta ha la forza di resistere agli assalti partenopei e trovare il guizzo giusto per andar a mettere il sigillo sulla finale ancora con Pessina che si inventa un autentico slalom in area e palla che supera Ospina per la terza volta e mette in ghiaccio il match a favore della Dea.

SI VOLA IN FINALE!: il terzo gol taglia le gambe al Napoli che a quel punto non ha più le forze per provare a riaprire la gara. Nel finale c’è anche spazio per Pasalic, che concede la standing-ovation (virtuale) a Pessina nel momento in cui iniziano i tre di recupero. Finisce 3-1, l’Atalanta può così far festa e staccarsi il pass per la seconda finale di coppa Italia delle ultime tre stagioni: questa volta la Dea contenderà il trofeo alla Juventus, e chissà che sia davvero la volta buona per questi ragazzi che meritano davvero di mettere una importante ciliegina sulla torta a queste annate da sogno che stanno regalando ai propri tifosi. Appuntamento a maggio.

IL TABELLINO:

ATALANTA-NAPOLI 3-1 (primo tempo 2-0)

RETI: 10′ pt Zapata (A), 16′ pt Pessina (A), 8′ st Lozano (N), 33′ st Pessina (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino (27′ st Caldara), Djmsiti; Gosens, De Roon, Freuler, Sutalo; Pessina (45′ st Pasalic); Muriel (11′ st Ilicic), Zapata – A disposizione: Rossi, Sportiello, Lammers, Malinovskyi, Kovalenko, Ruggeri, Ghislandi, Miranchuk – Allenatore: Gasperini

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Rrahmani, Hysaj (42′ pt Mario Rui); Elmas, Bakayoko (19′ st Lobotka), Zielinski (19′ st Demme); Lozano, Osimhen (33′ st Petagna), Insigne – A disposizione: Meret, Contini, Zedadka, Fabian Ruiz, Politano, Costanzo, Cioffi – Allenatore: Gattuso

ARBITRO: La Penna di Roma. 

NOTE: gara di andata: Napoli-Atalanta 0-0 – match disputato a porte chiuse – ammoniti. Hysaj, Zielinski, Di Lorenzo, Insigne (N) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




Tutto in una notte: l’Atalanta aspetta il Napoli per tentare l’assalto alla finale di Coppa Italia.

BERGAMO, ORE 20.45

ALLA DEA SERVE UNA VITTORIA PER CENTRARE LA FINALISSIMA DI MAGGIO

A caccia di un’altra notte storica: l’Atalanta da l’assalto alla seconda finale di coppa Italia negli ultimi tre anni. Per farlo serve però battere il Napoli di Gattuso che, dopo il pari a reti bianche della gara di andata, ha tuttavia a disposizione due risultati su tre: Ilicic e compagni devono pertanto vincere se vogliono staccare il pass per la finalissima di maggio. Non sarà certo facile ma i ragazzi del Gasp vorranno sicuramente provare a regalare ai propri tifosi un’altra serata da sogno dopo le ultime uscite non proprio convincenti di campionato. Una partita che, ci auguriamo, possa regalare grandissime emozioni ai tifosi nerazzurri.

VIVI IN DIRETTA CON NOI LA SEMIFINALE DI RITORNO DI COPPA ITALIA TRA LA DEA ED IL NAPOLI A PARTIRE DALLE 20.45 SEGUENDO IL MATCH IN DIRETTA SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con Hateboer ancora out, il Gasp dovrebbe recuperare in extremis Mahele e puntare sulla miglior formazione possibile per cercare l’assalto alla finale. Dietro mancherà lo squalificato Romero, spazio quindi a Palomino al centro della difesa. In avanti Ilicic e Zapata (favorito su Muriel) saranno sostenuti da Pessina alle loro spalle.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Maehle, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Ilicic, Zapata – All: Gasperini

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Maksimovic, Hysaj; Elmas, Bakayoko, Zielinski; Lozano, Osimhen, Insigne . All: Gattuso