Gomez al Siviglia: la resa di un capitano

Alla fine Gomez si è dovuto arrendere: altro che Inter o soddisfare la sua voglia di rimanere vicino alla famiglia, in tempi di magra e profonda confusione, anche il Siviglia si trasforma nell’occasione della vita.

Le sirene andaluse hanno sortito l’effetto sperato: accontentare tutti. Le basi economiche sono in via di definizione, ma soprattutto è arrivato il placet da parte dell’argentino, che fino a qualche giorno prima rifiutava categoricamente le ipotesi estere. E forse ora capisce che nella vita bisogna riscrivere nuovi capitoli, se si vuole andare avanti.

ORGOGLIO E DIGNITÀ- Molti partono da zero e arrivano allo status di eroe, ma l’argentino questa volta ha fatto il percorso contrario. Da capitano indiscusso e trascinatore della Dea, improvvisamente si è fatto dilaniare dal suo orgoglio, dal suo quasi delirio di onnipotenza, rifiutando di vestire la maglia nerazzurra con l’unica virtù che da oltre un secolo conta per i tifosi atalantini: l’umiltà.

Basta quindi un no a Gasperini, al suo pigmalione per distruggere in poco tempo tutto quel palazzo d’oro e successi che con tanata fatica lui stesso aveva costruito negli anni, e con grande merito.

Gomez al Siviglia: i difetti di un ex capitano

L’orgoglio non si può annichilire, ma dal punto di vista umano, la dignità va sempre salvaguardata. In questo caso Gomez però ha deciso fino in fondo di portare avanti il suo ideale, sfruttando i social come mezzo ambiguo per spingere i tifosi a fare una scelta: o con me o contro di me.

Un vero capitano non fa scegliere, ma porta tutti in un’unica direzione, in quella stabilita dalla squadra. Un capitano affonda sempre con la sua nave, ma se quella stessa nave diventa tua nemica, allora il senso di appartenenza e i suoi valori non assumono più lo stesso significato.

Purtroppo per lui, il vascello nerazzurro ha continuato e continuerà a navigare spedito anche senza il suo capitano. Per questo motivo a giochi fatti, l’ex capitano ha deciso di tagliare i ponti con gli altri membri dell’equipaggio, disconoscendoli dai social, trattandoli come perfetti sconosciuti.

Sicuramente il popolo nerazzurro si ricorderà del calciatore, forte e generoso. Caratteristiche che però non sembrano appartenere all’uomo, mostratosi debole e un po’ egoista.

Il passato non sarà una terra straniera, perché dimenticare tutto quello che ha fatto sarebbe da ipocriti, ma il futuro sicuramente non promette rimpianti.




Le pagelle di Milan-Atalanta

ROMERO ANNIENTA IBRA, ILICIC E’ UNA AUTENTICA MERAVIGLIA

Strepitosa la prova del gruppo nerazzurro che conquista San Siro ed infligge una sonora lezione ai rossoneri: guidati da un Ilicic fantastico davanti e da un Romero sontuoso dietro che giganteggia su Ibra, annichilito dal piccoletto argentino nerazzurro. In mezzo la diga Freuler-De Roon rende nullo ogni tentativo del Milan di rendersi pericoloso. L’ennesimo capolavoro studiato e voluto da maestro-Gasp.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 10: due partite sornione con Genoa e Udinese sono valse un autentico capolavoro. Prende il Milan, lo mette all’angolo e lo martella rifilandogli tre gol (che volendo potevano anche essere di più). Schianta la capolista tatticamente sotto tutti i punti di vista portandosi a casa una vittoria prestigiosa ma fondamentale per chiudere alla grande un girone d’andata sontuoso della sua Atalanta.

GOLLINI 7: sicuro di se e, abbastanza incredibilmente, poco impegnato in tutto il match.

TOLOI 8: sontuoso, non concede praticamente nulla alle pericolose bocche da fuoco rossonere in avanti.

ROMERO 9: rende nullo un certo Ibrahimovic, e nel mentre si prende il gusto di segnare il gol che apre la strada alla partita perfetta dei nerazzurri.

DJIMSITI 7.5: un mezzo errore che per fortuna non provoca problemi, poi una prova da incorniciare anche per lui. Guerriero! (CALDARA s.v.: entra nel recupero ma si gode la piccola vendetta contro la sua ex squadra che non ha mai creduto in lui).

HATEBOER 7.5: anche lui praticamente perfetto, il temuto Theo Hernandez non ne prende una dalla sua parte. Duello stravinto. (MAEHLE 6.5: entra e svolge con ordine il compito assegnato).

DE ROON 8.5: mamma mia. Una diga insormontabile la in mezzo insieme a Freuler che annienta ogni minimo tentativo rossonero. Gigantesco!

FREULER 8.5: vedi sopra. Prestazione pazzesca che getta le basi ad una vittoria davvero incredibile e meravigliosamente bella della squadra.

GOSENS 8: ottimo nel primo tempo con il cross per il gol di Romero, inarrestabile nella ripresa quando va via praticamente da tutte le parti senza che nessuno riesca a fermarlo (MALINOVSKYI s.v.: dentro nel finale).

PESSINA 8: la rinvincita dell’ex. Spedito alla Dea come pacco postale in occasione dell’affare-Conti, mostra alla sua vecchia squadra di che pasta è fatto. Se continua così, il Papu sarà presto un ricordo. Grande! (PALOMINO s.v.: ultimi minuti di gara per lui).

ILICIC 9.5: dipinge con la palla ai piedi. Imprendible, colpi di classe pura che spaccano in due il Milan e mettono le ali alla Dea che passeggia a San Siro. Freddo nel calciare il rigore che si procura, poteva anche segnare più gol. Belle le parole a fine partite a ricordare il momento buio, ormai alle spalle: “Ora gioco, mi diverto e sono contento”. UNICO! (MURIEL 6: entra a giochi ormai fatti, non riesce a mettersi in mostra).

ZAPATA 8: fa da boa la davanti portandosi a spasso mezza difesa rossonera ogni volta che si muove con la palla ai piedi. Centra il palo prima e poi firma il 3-0 con cui la Dea strapazza la capolista. Gigante!




Grande, grande, grande! Atalanta, un vero capolavoro: il Milan capolista si inchina alla Dea!

SERIE A, DICIANNOVESIMA GIORNATA

MILAN-ATALANTA 0-3: LUCI A SAN SIRO, LA DEA ASFALTA I ROSSONERI

A vederla così, la vera capolista parrebbe l’Atalanta. Scherzi a parte, la Dea compie una grandissima impresa e conquista San Siro vincendo in casa della capolista Milan con una prestazione superlativa, con i rossoneri in palese difficoltà affondati dalle reti di Romero nel primo tempo e da quelle di Ilicic (su rigore) e Zapata (che centra anche un palo) nella ripresa. Nerazzurri padroni del campo in un match incredibilmente senza storia con la banda del Gasp che, guidata da un Ilicic stellare, fa a fette tutte le certezze rossonere. Un 3-0 che proietta Zapata e soci al quarto posto in attesa delle partite di domani.

Milano: belle allo specchio. Milan ed Atalanta, una partita difficile per entrambe perchè i rossoneri puntano al titolo d’inverno e la Dea vuole chiudere in bellezza il girone di andata dopo aver un po’ rallentato con gli ultimi due pari con Genoa ed Udinese. Un match che sicuramente regalerà sicuramente emozioni e gol con i nerazzurri che dovranno ritrovar però la giusta concentrazione e determinazione se vogliono crear difficoltà ai rossoneri sin qui praticamente perfetti in questa prima parte di stagione.

IN CAMPO I MIGLIORI: il Gasp si affida ai titolarissimi per la sfida ai rossoneri: spazio quindi dietro al rientro di Romero e quello di Freuler ed Hateboer in mezzo con Pessina (un ex) avanzato a sostegno di Ilicic e Zapata (preferito a Muriel) in avanti. Nel Milan, recuperato dalla positività al Covid, Theo Hernandez torna subito titolare con Pioli che conta sull’ex Kessie in mezzo e davanti ovviamente all’eterno Ibrahimovic.

MOLTO BENE LA DEA IN AVVIO: c’è sempre un po’ di tristezza nel vedere uno stadio come San Siro vuoto, l’augurio è che presto si possa tornar tutti a tifare dal vivo per la propria squadra del cuore. Il match inizia con un paio di iniziative interessanti dei rossoneri che la difesa nerazzurra chiude senza affanni; poi la Dea inizia a crescere ed a chiudere i rossoneri nella propria metà campo: al tredicesimo Hateboer conclude al termine di una bella azione e Donnarumma manda in corner. Sempre il portiere rossonero si ripete pochi minuti dopo ancora sull’olandese, stavolta con una respinta di pugni nuovamente decisiva.

ROMERO SBUCA DAL NULLA E FA 1-0: altra chance per i nerazzurri al diciassette quando Ilicic prova il colpo da biliardo da fuori e la sfera che esce di pochissimo. Al venticinque però i ragazzi del Gasp passano: cross in area di Gosens e Romero, quasi da terra, colpisce di testa e supera Donnarumma portando in vantaggio l’Atalanta. Molto bene la Dea anche dopo il vantaggio con i nerazzurri che al trentasettesimo sfiora il bis quando Iicic dribbla due avversari che lo mettono giù al limite dell’area e dalla seguente punizione centrale sempre dello sloveno, respinge con i pugni ancora Donnarumma. Ultimi sussulti di un ottimo primo tempo dei ragazzi del Gasp che chiudono con merito avanti per 1-0.

RIPRESA, ILICIC RADDOPPIA DAL DISCHETTO: la ripresa prende il via con nessun cambio in casa nerazzurra e con i ragazzi del Gasp sempre concentrati e determinati: al sesto Ilicic viene steso in area con un colpo dall’ex Kessie e l’arbitro, a pochi passi dall’azione, non ha dubbi ed indica il calcio di rigore per la Dea. Dal dischetto va proprio lo sloveno e segna il raddoppio.

MILAN IN TILT, DEA PADRONA: il Milan non ne viene a capo e l’Atalanta è autentica padrona del campo a San Siro: al quarto d’ora Ilicic crossa perfetto per la testa di Zapata che in tuffo di testa spara alta sciupando la grande chance per firmare il terzo gol. Poi Hateboer accusa qualche problemino ed il Gasp lo sostituisce con Mahele. Solo Atalanta in campo, al vetidue Ilicic sale in cattedra ed è imprendibile, dribbla chiunque e poi lascia partire un diagonale, fuori di pochissimo.

ZAPATA PRIMA IL PALO POI IL GOL, 3-0!: alla mezz’ora altra colossale occasione per l’Atalanta in occasione di un corner, Zapata spizzica di testa e centra il palo interno, poi spazza via la difesa rossonera in affanno. Però il colombiano si riscatta pochi minuti dopo: bellissima ripartenza nerazzurra da Ilicic per Romero che tocca fino a Zapata dopo il palo si riscatta e mette alle spalle di Donnarumma firmando il meraviglioso tris nerazzurro a San Siro.

ASFALTATA LA CAPOLISTA!: nel finale il Milan le prova un po’ tutte per cercar almeno il gol della bandiera ma la squadra del Gasp è attenta e pronta a ripartire: spazio ai cambi con Muriel che entra per Ilicic e, prima dei sei minuti di recupero concessi, anche Caldara, Palomino e Malinovskyi per Djimsiti, Gosens e Pessina. Ingressi solo per la statistica ma comunque da sottolineare in un gruppo che ha tirato fuori il meglio di se dopo un paio di passaggi a rilento con Genoa ed Udinese. La Dea rifila una lezione di calcio al Milan capolista che frena oggi forse nella maniera più brusca ed inattesa pur laureandosi campione d’inverno. Ma questa Atalanta non fa sconti a nessuno, ed oggi lo si è visto. Applausi per i nostri ragazzi. Da domani testa alla doppia sfida con la Lazio di settimana prossima, una varrà tre punti (domenica) e l’altra la semifinale di coppa Italia. Avanti tutta!

IL TABELLINO:

MILAN-ATALANTA 0-3 (primo tempo 0-1)

RETI: 26′ Romero (A), 8′ st Ilicic (A, su rig.), 32′ st Zapata (A)

MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kalulu (12′ st Musacchio), Kjaer, Hernandez; Tonali, Kessie; Castillejo (25′ st Mandzukic), Meité, Leao (25′ st Rebic); Ibrahimovic – A disposizione: Colombo, Dalot, Diaz, A. Donnarumma, Hauge, Krunic, Maldini, Tatarusanu, Tomori – Allenatore: Pioli.

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti (46′ st Caldara); Hateboer (22′ st Maehle), De Roon, Freuler, Gosens (46′ st Palomino); Pessina (45′ st Malinovskyi); Ilicic (37′ st Muriel), Zapata – A disposizione: Depaoli, Lammers, Miranchuk, Rossi, Ruggeri, Sportiello, Sutalo – Allenatore: Gasperini.

ARBITRO: Mariani di Aprilia.

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti Hernandez, Kessie (M); Gosens (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 6′ s.t.




Giro di boa: la Dea chiude il girone di andata sfidando il Milan capolista

MILANO, ORE 18

ZAPATA-IBRA PROMETTE SPETTACOLO A SAN SIRO

Luci a San Siro: l’ultima del girone di andata accende la sfida tra Milan ed Atalanta. I rossoneri sono la sorprendente capolista di questa prima parte di campionato e, con un punto, sarebbero campioni d’inverno mentre i nerazzurri cercano riscatto dopo aver rallentato la loro corsa contro Genoa ed Udinese. Due squadre che sin qui hanno espresso probabilmente il miglior calcio e che si ritrovano di fronte con la sfida tra il nostro Zapata da una parte e l’eterno Ibrahimovic dall’altra che promette spettacolo con la banda del Gasp che cercherà l’impresa contro i rossoneri per chiudere al meglio la prima parte di questa sin qui comunque più che positiva stagione.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con il solo Pasalic ancora indisponibile, il Gasp conta praticamente su tutta la rosa a disposizione e, rispetto al match di Udine di mercoledì, ripropone diversi big dal primo minuto con Romero rientrante dietro, Freuler in mezzo con Pessina nuovamente avanzato insieme ad Ilicic a supporto di Zapata (preferito a Muriel).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

MILAN (4-2-3-1): Donnarumma; Calabria, Kalulu, Kjaer, Hernandez; Tonali, Kessie; Castillejo, Brahim Diaz, Leao; Ibrahimovic – All.: Pioli

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gonsens; Pessina; Ilicic, Zapata – All.: Gasperini




Serie A, i risultati dopo la 18a giornata

I RISULTATI DELLA DICIOTTESIMA GIORNATA

VENERDI’ 15 GENNAIO
ore 20:45
Lazio-Roma 3-0:
14′ Immobile, 23′, 67′ Luis Alberto

SABATO 16 GENNAIO
ore 15:00
Bologna-Verona 1-0:
19′ rig. Orsolini

ore 18:00
Torino-Spezia 0-0

ore 20:45
Sampdoria-Udinese 2-1
: 55′ De Paul, 67′ Candreva rig., 81′ Torregrossa

DOMENICA 17 GENNAIO
ore 12:30
Napoli-Fiorentina 6-0:
5′, 72′ rig. Insigne, 36′ Demme, 38′ Lozano, 45′ Zielinksi, 89′ Politano

ore 15:00
Crotone-Benevento 4-1
: 5′ aut. Glik, 29′ Simy, 54′ Simy, 65′ Vulic, 82′ Falque

Sassuolo-Parma 1-1: 37′ Kucka, 94′ Djuricic

ore 18:00
Atalanta-Genoa: 0-0

ore 20:45
Inter-Juventus 2-0
: 12′ Vidal, 52′ Barella

LUNEDI’ 18 GENNAIO
ore 20:45
Cagliari-Milan
 0-2: 7′ Ibrahimovic rig, 52′ Ibrahimovic

RECUPERO DELLA DECIMA GIORNATA

MERCOLEDI’ 20 GENNAIO
Udinese-Atalanta 1-1

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Milan 18 13 4 1 39 19 +20 43
2 Inter Milan 18 12 4 2 45 23 +22 40
3 SSC Napoli 17 11 1 5 40 16 +24 34
4 Roma 18 10 4 4 37 29 +8 34
5 Juventus 17 9 6 2 35 18 +17 33
6 Atalanta 18 9 6 3 41 23 +18 33
7 Lazio 18 9 4 5 30 25 +5 31
8 Sassuolo 18 8 6 4 31 27 +4 30
9 Hellas Verona 18 7 6 5 22 17 +5 27
10 Sampdoria 18 7 2 9 28 29 -1 23
11 Benevento 18 6 3 9 21 34 -13 21
12 Bologna 18 5 5 8 24 31 -7 20
13 Spezia 18 4 6 8 23 32 -9 18
14 Fiorentina 18 4 6 8 18 29 -11 18
15 Udinese 18 4 5 9 20 28 -8 17
16 Genoa 18 3 6 9 18 30 -12 15
17 Cagliari 18 3 5 10 23 36 -13 14
18 Torino 18 2 7 9 26 35 -9 13
19 Parma 18 2 7 9 14 34 -20 13
20 Crotone 18 3 3 12 21 41 -20 12



Le pagelle di Udinese-Atalanta

MOLTO BENE MAHELE, OCCASIONE SPRECATA DA MIRANCHUK E MALINOVSKYI

Al netto del (comprensibile) calo di forma dei ragazzi del Gasp dopo tante partite giocate a ritmi elevatissimi, sicuramente le novità di formazione di Gasperini hanno da una parte deluso con Malinovskyi e Miranchuk apparsi non all’altezza ancora una volta della situazione, e dall’altra l’ottima prova di Mahele che sfiora anche un bellissimo gol che gli viene negato da una gran parata di Musso.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 6: squadra stanca, prova con le alternative che (tranne Mahele) non danno le risposte attese. Lo salva Muriel con uno spunto dei suoi ma nel complesso i suoi devono tirar il fiato. Testa al Milan.

GOLLINI 5.5: poco impegnato, incassa gol a freddo ma rischia anche grosso quando il pallone gli scivola via dalle mani e, per rimediare, per poco non procura rigore.

TOLOI 6: tra i più propositivi anche se sorpreso in occasione del gol bianconero; tenta di rimediare proponendosi spesso in azione offensiva, sfiora anche il gol che Musso gli nega con un grande intervento.

ROMERO 6.5: ruvido e cattivo quanto basta. Buona la sua prova con anche un gol sfiorato nella ripresa.

PALOMINO 6.5: svolge con ordine il suo compitino.

HATEBOER 6: un po’ stanco anche lui, non lo si vede tantissimo. Mancano le sue galoppate sulla fascia (GOSENS 6: entra in un secondo tempo dove praticamente non si gioca più).

DE ROON 6.5: bene, gioca con un discreto ritmo anche se a volte manca nel passaggio decisivo.

PESSINA 6: difficile ricoprire il ruolo di Freuler. Meglio quando agisce più in avanti.

MAHELE 7: il ragazzo cresce e migliora. Sfiora anche un gol che sarebbe stato bellissimo e che Musso gli nega con una altrettanto bella parata.

MALINOVSKYI 5.5: occasione sfruttata non al top. Qualche discreta giocata ma anche tante altre non gestite nel modo giusto (FREULER s.v.: entra nel finale).

MIRANCHUK 5: non incide, non riesce ancora ad avere i tempi giusti per essere decisivo (ILICIC 5.5: fatica anche lui in un match ormai destinato a regalare pochi sussulti nella ripresa).

MURIEL 6.5: un lampo (decisivo) in una gara dove tuttavia sbaglia molto anche lui. (ZAPATA 5.5: non ha l’impatto devastante che ci si poteva aspettare sulla gara. Poco da salvare).




Atalanta, avanti a piccoli passi: Dea col fiatone, solo 1-1 ad Udine

SERIE A, DECIMA GIORNATA

UDINESE-ATALANTA 1-1: SEGNA PEREYRA, RISPONDE MURIEL

Niente di fatto: anche il secondo jolly per prendersi il terzo posto è finito in nulla. L’Atalanta respira dopo aver corso per due mesi nella risalita verso la zona-Europa conferma quanto visto con il Genoa domenica, ovvero un generale calo della condizione dei ragazzi del Gasp che faticano contro l’Udinese, si fanno sorprendere in avvio da Pereyra dopo soli ventisei secondi e riprendono il match grazie al solito Muriel. Nella ripresa il Gasp si gioca i migliori ma non arrivano grandi occasioni degne di nota ed il pareggio è praticamente scritto. Dea che sale a quota trentatre, sabato c’è la grande sfida al Milan capolista.

Udine: due mesi fa erano in situazioni e stati d’animo probabilmente diversi, oggi Udinese ed Atalanta si ritrovano per recuperare il match rinviato per pioggia con i bianconeri in difficoltà ed in cerca di una svolta per uscire dal guado delle zone basse della classifica mentre la Dea cerca nuovamente di prendersi il terzo posto dopo l’assalto fallito domenica nel match col Genoa.

MIRANCHUK E MALI DAL 1′: con un occhio al big match con il Milan di sabato ed uno ai diffidati, il Gasp propone una formazione con diverse novità e molto interessante, specie in mezzo e davanti dove Pessina prende il posto di Freuler in mediana mentre a sostegno di Muriel davanti ci sono Malinovskyi e Miranchuk con Ilicic dirottato in panchina con Gosens oggi sostituito da Mahele. Nell’Udinese c’è Lasagna davanti come unica punta con Pereyra a supporto con Larsen e Zeegelaar sulle fasce.

NERAZZURRI SOTTO DOPO NEMMENO 30”: passano ventisei secondi per l’Atalanta il match si fa subito in salita perchè Pereyra prende palla e saltando la marcatura prima di Toloi e poi di Romero batte Gollini e porta subito avanti l’Udinese. I nerazzurri devono quindi rincorrere praticamente dal fischio di inizio e fanno un po’ fatica a trovar spazi per provare a colpire contro avversari ben ordinati in campo: ci prova Muriel direttamente su punizione ma con mira fuori misura all’ottavo.

MUSSO INSUPERABILE: ritmo lento e poche emozioni con la Dea imbrigliata nel bunker friulano che non consente ai ragazzi del Gasp di creare situazioni pericolose in maniera costante. Al trentaquattresimo però il portiere di casa Musso compie una gran parata sulla bella girata al volo di Maehle che viene deviata in corner con un autentico intervento felino. A sei dall’intervallo ancora il portiere di casa compie una gran parata sulla conclusione in area di Toloi che viene respinta coi piedi.

LAMPO DI MURIEL PER L’1-1: nel finale, Gollini rischia grosso qualche minuto dopo non controllando un pallone innocuo in area e rischiando grosso per un contatto su un giocatore dell’Udinese. All’improvviso però, la squadra del Gasp si accende, stavolta in maniera vincente quando Muriel prende palla al limite dell’area friulana e fa tutto lui saltando l’avversario con una finta e poi superando Musso e firmando l’1-1. Pari nerazzurro che arriva ridosso dell’intervallo che arriverà dopo tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara con la gara tornata da poco in equilibrio.

RIPRESA, IL GASP SI GIOCA I BIG: non opera cambi durante l’intervallo il Gasp e la ripresa prende così il via senza novità con i nerazzurri che provano a forzare con maggior continuità per provare a cercar il sorpasso: all’ottavo palla da Pessina per Miranchuk in area che conclude ma in maniera imprecisa. Al dodicesimo prova a cambiare volto ai suoi con i cambi il mister inserendo in un colpo solo Zapata, Ilicic e Gosens al posto di Muriel, Miranchuk e Hateboer.

FRENO TIRATO, AVANTI PIANO: l’Atalanta spinge con Mahele che al venticinquesimo crossa in area per Romero che colpisce di testa e manda fuori di poco il pallone. A dieci dalla fine entra anche Freuler che il Gasp inserisce in mezzo al posto di Malinovskyi ed avanzando così Pessina nel ruolo a lui più ideale. Ritmo sempre più blando nel finale di gara dove nemmeno il recupero extra-large di cinque minuti (poi diventati sei) cambia di molto il destino di un match ormai segnato. Finisce 1-1, la squadra del Gasp conferma così il suo periodo in cui i ragazzi stanno tirando il fiato e fallisce nuovamente l’assalto alla zona-Champions ed al terzo posto. Ora testa a sabato ed alla sfida contro il Milan capolista a cui i nostri proveranno ad arrivare al meglio delle proprie risorse che oggi sembravano essere un po’ venute meno.

IL TABELLINO:

UDINESE-ATALANTA 1-1 (primo tempo 1-1)

RETI: 1′ p.t. Pereyra (U), 44′ p.t. Muriel (A)

UDINESE (3-5-1-1): Musso; Becao, Bonifazi, Samir; Stryger Larsen (43′ s.t. Molina), De Paul, Arslan (43′ s.t. De Maio), Mandragora (12′ s.t. Walace (27′ s.t. Deulofeu)), Zeegelaar; Pereyra, Lasagna – All.: Gotti

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Romero, Palomino; Hateboer (13′ s.t. Gosens), de Roon, Pessina, Maehle; Malinovskyi (35′ s.t. Freuler), Miranchuk (13′ s.t. Ilicic); Muriel (13′ s.t. Ilicic) – All.: Gasperini

ARBITRO: Gianpaolo Calvarese di Teramo.

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: 10′ p.t. Pereyra (U), 30′ s.t. Zeegelar (U), 33′ s.t. Freuler (A), 46′ s.t. Bonifazi (U), 48′ s.t. Romero (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 3′ p.t. e 6′ s.t.