Serie A, i risultati dopo la 13a giornata

I RISULTATI DELLA TREDICESIMA GIORNATA

SABATO 19 DICEMBRE

Ore 15:00
Fiorentina-Verona 1-1: 8′ Veloso rigore, 19′ Vlahovic rigore

Ore 18:00
Sampdoria-Crotone 3-1: 26′ Damsgaard, 36′ Jankto, 46′ Simy, 65′ Quagliarella

Ore 20:45
Parma-Juventus 0-4: 23′ Kulusevski, 26′ 48′ Cristiano Ronaldo, 86′ Morata

DOMENICA 20 DICEMBRE

Ore 12:30
Torino-Bologna 1-1: 69′ Verdi, 78′ Soriano

Ore 15:00
Benevento-Genoa 1-0: 57′ R. Insigne, 88′ Sau rigore

Cagliari-Udinese 1-1: 27′ Lykogiannis, 57′ Lasagna)

Inter-Spezia 2-1: 51′ Hakimi, 71′ Lukaku, 94′ Piccoli

Sassuolo-Milan 1-2: 1′ Leao, 26′ Saelemaekers, 89′ Berardi

Ore 18:00
Atalanta-Roma 4-1: 3′ Dzeko, 59′ Zapata, 70′ Gosens, 72′ Muriel, 85′ Ilicic

Ore 20:45
Lazio-Napoli 2-0: 9′ Immobile, 56′ Luis Alberto

LA CLASSIFICA
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Milan 13 9 4 0 29 14 +15 31
2 Inter 13 9 3 1 32 16 +16 30
3 SSC Napoli 12 8 0 4 26 11 +15 24
4 Juventus 12 6 6 0 25 10 +15 24
5 Roma 13 7 3 3 28 21 +7 24
6 Sassuolo 13 6 5 2 23 15 +8 23
7 Atalanta 12 6 3 3 26 18 +8 21
8 Lazio 13 6 3 4 20 20 +0 21
9 Hellas Verona 13 5 5 3 17 12 +5 20
10 Sampdoria 13 5 2 6 21 21 +0 17
11 Udinese 12 4 3 5 14 15 -1 15
12 Benevento 13 4 3 6 15 23 -8 15
13 Cagliari 13 3 5 5 19 24 -5 14
14 Bologna 13 4 2 7 19 25 -6 14
15 Parma 14 2 6 6 13 25 -12 12
16 Fiorentina 13 2 5 6 13 21 -8 11
17 Spezia 13 2 5 6 18 27 -9 11
18 Crotone 14 2 3 9 13 29 -16 9
19 Torino 13 1 4 8 21 31 -10 7
20 Genoa 13 1 4 8 12 26 -14 7



Josip Ilicic: “The greatest showman” di Atalanta-Roma

ATALANTA ROMA JOSIP ILICIC- Un certo Socrate diceva che la meraviglia è un sentimento tipico del filosofo, ma solo perché ancora il calcio e lo sport in generale non erano stati inventati all’epoca.

Ci sono uomini come il nostro Josip Ilicic capaci di farci brillare gli occhi con giocate e gol che cozzano con la ragione umana, e che proprio per questo motivo continuano a stupirci e farci sognare.

Tanto (in realtà dal suo punto di vista poco) è bastato al funambolo sloveno per risolvere il match contro la Roma: 2 assist e un gol che in molti già vedono come un mix tra Maradona, Messi e Ronaldo, ma che in realtà è sempre stato un numero di alta scuola nel repertorio dello showman sloveno.

ATALANTA ROMA 4-1: LO SHOW DI ILICIC

BARNUM NERAZZURRO- Nella prima metà dell’800 l’americano Barnum ha di fatto creato il concetto di “show”, grazie alla messa in scena di spettacoli in cui il pubblico poteva ammirare ciò che cercava da tempo.  L’intrattenitore (poi ufficialmente dichiarato come imbonitore) sapeva come attirare il pubblico con fenomeni da baraccone e numeri da circo in grado di soddisfare ogni richiesta, anche la più bizzarra.

Di converso, negli anni al numero 72 è solo mancata quella continuità che forse avrebbe fatto tacere le malelingue viola, che già lo avevano etichettato come “impostore”.

Non c’è trucco e non c’è inganno: al nostro Josip Ilicic basta un pallone tra i piedi e un campo da calcio per mettere in scena il suo spettacolo, a cui i tifosi nerazzurri e cultori del calcio difficilmente rinunciano. Pochi minuti di pura magia e intrattenimento che fanno galoppare la nostra fantasia, perché la meraviglia ricreata dallo sloveno non può che produrre questi effetti.

Questa è la descrizione perfetta del grande showman, ben disposto a lasciare il palco alle altre comparse, ma il primi a prendere in mano il gruppo nei momenti difficili e trasformare i dubbi e le perplessità iniziali del pubblico in un oceano di applausi.

Proprio come fatto dallo sloveno contro la Roma, ma l’elenco delle performance strappa-applausi è assai lunga (giusto per citarne alcune, poker con il Valencia, doppietta a Dortmund, doppietta al Milan, tripletta al Sassuolo nel 2018).

Esattamente tre anni prima dello show contro i giallorossi nelle sale americane usciva il film “The Greatest showman”, ispirato proprio a Barnum. E chissà che magari non abbia continuato ad ispirare anche il nostro Josip.




Le pagelle di Atalanta-Roma

MURIEL SUBITO DECISIVO, GOLLINI ANCORA UNA VOLTA PROVVIDENZIALE

Partita davvero incredibile quella dei ragazzi del Gasp, autori di un grande secondo tempo che spazza via una Roma che sin li pareva in controllo della situazione: ancora una volta determinanti le parate di Gollini a tener in piedi una Dea che poi straripa guidata dal faro-Ilicic e con un Muriel capace di entrare e siglare dopo pochi secondi il terzo gol.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 9: passa anche questa settimana trascorsa a parlar di tutto, tranne che di calcio portandosi a casa un pari in casa della Juve e tre punti pesantissimi stasera.

Sveglia la squadra negli spogliatoi dopo un primo tempo un po’ timoroso e ne tira fuori il meglio inserendo un fuoriclasse come Ilicic che, quando è in queste condizioni, fa la differenza contro chiunque.

GOLLINI 7: decisivo tenendo in piedi i suoi a fine primo tempo sulla punizione insidiosissima di Pellegrini e ad inizio ripresa sulla botta dalla media distanza di Veretout. Da li poi la squadra costruisce l’incredibile rimonta che spazza via i giallorossi. Indispensabile.

TOLOI 6.5: spesso proiettato in avanti, è bravo anche in fase di copertura con l’eccezione della sbavatura (collettiva) in occasione del gol subito a freddo.

DJIMSITI 7: ottima partita, nella ripresa poi è spesso proiettato anche lui in avanti e diventa uno spettacolo vederlo insieme a tutti i suoi compagni.

ROMERO 6: ha il “peccato originale” sul gol di Dzeko in quanto è lui il più vicino al bosniaco che va a segno, poi tutto sommato sufficiente anche se viene sostituito ad inizio ripresa poichè ammonito a fine primo tempo. (PALOMINO 7: molto bene in una ripresa dove la squadra è una autentica sinfonia corale).

HATEBOER 6.5: sacrificio e corsa non gli mancano mai, un po’ impreciso nel primo tempo, decisamente meglio nella ripresa.

DE ROON 7.5: sale in cattedra nella seconda parte di gara e disintegra il centrocampo della Roma imponendosi di autorità.

FREULER 7.5: vale quanto detto sopra per il compagno di reparto, sfiora anche il gol che l’ex Ibanez gli nega salvando sulla linea la sua conclusione.

GOSENS 8: un autentico carro armato sulla fascia che macina chilometri e cross, trovandosi al posto giusto nel momento giusto con la testa per colpire e firmare il decisivo sorpasso ai giallorossi (MOJICA s.v.: entra nel finale, si gode la festa con i compagni).

PESSINA 6: oggi meno brillante rispetto alla gara di Torino, ma in un primo tempo comunque non certo ben giocato dai compagni che non lo aiutano molto di conseguenza

(ILICIC 9: signori e signore, rieccolo! Entra, si prende sulle spalle la squadra, dispensa giocate di grande spessore, assist a Zapata per il pareggio e, dulcis in fundo, il bellissimo gol del definitivo 4-1. La migliore risposta sul campo alle tante, troppe ed inutili parole scritte nei giorni scorsi).

MALINOVSKYI 6.5: ci mette lo zampino nell’azione dell’1-1, tuttavia spreca anche diversi palloni che meritavano sicuramente di essere sfruttate meglio. (MIRANCHUK s.v.: dentro anche lui a giochi ormai fatti, si può goder la festa con i compagni).

ZAPATA 7.5: un primo tempo nascosto, nella ripresa dategli un pallone e lui lo trasformerà in oro. Un gran gol, che spacca la traversa e finisce poi in porta che regala il pari ai compagni e segna la svolta del match

(MURIEL 7.5: pronti, via… gol! Entra e va subito a segno nel giro di pochissimi secondi mettendo sempre più in discesa la partita ai compagni. Un grande, e decisivo, impatto sul match).




Entra Ilicic e l’Atalanta si trasforma: Roma travolta nel secondo tempo, la Dea cala il poker!

SERIE A, TREDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-ROMA 4-1: RIBALTONE DELLA DEA NELLA RIPRESA CON SUPER-JOJO

Quattro calci a tutto: alla paura, ad una Roma che arrivava a Bergamo in grande stato di forma e ad una settimana di polemiche infine e gossip inutile che questi ragazzi e noi tifosi non meritiamo. L’Atalanta travolge la Roma con una ripresa spaziale dopo che i giallorossi avevano chiuso il primo tempo avanti grazie al gol di Dzeko in avvio. I gol di Zapata, Gosens, Muriel ed il bellissimo quarto gol di Ilicic firmano il ribaltone che valgono tre punti d’oro per i ragazzi del Gasp che danno anche prova di compattezza e solidità salendo a quota venti punti in classifica (con la gara di Udine da recuperare a metà gennaio) e dimostrando che le parole stanno a zero ed i fatti dicono che questa Atalanta può volare anche senza il Papu.

Bergamo: due squadre che puntano in alto, una di queste (la Dea) si sta pian piano ritrovando nonostante le turbolenze di questi ultimi giorni che hanno portato all’esclusione del Papu Gomez dai convocati e l’altra (la Roma) che gioca bene e convince ed arriva da due vittorie consecutive che l’hanno portata in alto anche se, i giallorossi fanno spesso fatica contro le dirette avversarie: solo due punti sin qui conquistati dai ragazzi di Fonseca contro le squadre da quartieri alti.

DIETRO C’E TOLOI E NON PALOMINO: il Gasp propone la stessa formazione di Torino con la sola eccezione di Toloi che gioca in difesa al posto di Palomino mentre davanti c’è Zapata supportato da Malinovskyi e Pessina. Nella Roma, dietro giocano i due ex Ibanez e Mancini mentre davanti c’è Pellegrini a dar manforte a Dzeko terminale offensivo.

DZEKO SBLOCCA SUBITO IL MATCH: come da tradizione, la maglia indossata in questa che è l’ultima gara a Bergamo di questo 2020 viene realizzata apposta per quello che è il “Christmas match” e verrà poi messa all’asta da domani con il ricavato che verrà devoluto in beneficienza. Ed a proposito di vecchie abitudini, la Dea si fa subito sorprendere dopo due minuti dalla Roma che passa grazie a Dzeko che riceve palla in area con Romero che perde la marcatura del bosniaco che deve così solo depositar in rete il pallone dell’1-0 ospite.

LA DEA CI PROVA MA E’ GOLLINI A SALVARLA: i nerazzurri provano a scuotersi ma rischiano grosso qualche minuto dopo quando l’ex Spinazzola vede Gollini in uscita fuori dai pali e tenta di sorprenderlo con un pallonetto che sbatte sul palo e finisce fuori. L’Atalanta si vede alla mezz’ora quando De Roon prova la conclusione al volo da fuori che però è facile preda di Mirante. Proteste nerazzurre alla mezz’ora quando una punizione di Malinovskyi trova un presunto tocco di mano in area ma il direttore di gara lascia proseguire. Nel primo dei tre minuti concessi di recupero nel primo tempo è Gollini ad essere decisivo con una gran parata sulla punizione dal limite di Pellegrini che evita guai peggiori ad una Atalanta che chiude la prima parte di gara sotto di un gol.

RIPRESA, ENTRA ILICIC E LA MUSICA CAMBIA: il Gasp cambia nell’intervallo inserendo Palomino per il già ammonito Romero ed Ilicic per Pessina e lo sloveno si presenta subito mettendo un bel pallone in area per Malinovskyi che però calcia male e la palla esce sciupando una ottima opportunità. Poi è nuovamente Gollini determinante quando Veretout in ripartenza calcia potente dal limite dell’area ed il portiere della Dea è bravissimo a salvare ancora i suoi.

ZAPATA, UN SILURO PER L’1-1: il numero settantadue nerazzurro però è in serata e al tredicesimo Malinovskyi gli offre palla al limite dell’area ed il suo tocco manda Zapata a tu per tu con Mirante e il colombiano non fallisce l’appuntamento con il ritorno al gol calciando una saetta che sbatte sulla traversa e finisce nel sacco: 1-1!

GOSENS DI TESYA PIAZZA IL SORPASSO!: trovato il pari, l’Atalanta ora ci crede, la Roma non attacca più con la lucidità avuta in precedenza ed i nerazzurri iniziano a spingere ed a cinque dalla mezz’ora la ribaltano Gosens raddoppia su cross di Ilicic il colpo di testa del tedesco anticipa tutti, compreso un Mirante in uscita non certo impeccabile.

MURIEL ENTRA E PIAZZA IL TRIS: a quel punto il Gasp cambia ancora ed inserisce Muriel per Zapata e, appena entrato, il colombiano nel giro di un minuto mette subito la firma sul match: Veretout perde un pallone abbastanza ingenuamente, Luisito si invola, supera Mirante e timbra il 3-1.

ILICIC FA UN GOL PAZZESCO, 4-1! la Dea a questo punto è una marea che la Roma non riesce più a contenere e che sfiora il poker alla mezz’ora con un bel destro di Gosens dal limite, poi Freuler da pochi passi trova Ibanez che salva sulla linea ed evita la rete. Negli ultimi dieci minuti il Gasp concede spazio anche a Miranchuk che entra al posto di Malinovskyi. Poi, a cinque dalla fine, Ilicic ci mette la firma definitiva sul match mettendosi in proprio, entrando in area, saltando i difensori giallorossi come birilli e freddando nuovamente Mirante e siglando il poker che manda in paradiso la Dea.

RISPOSTA BELLISSIMA DOPO UNA SETTIMANA DIFFICILE: la Roma è K.O., la squadra del Gasp invece risorge in una partita che pareva complicatissima dopo i primi quarantacinque minuti e lo fa con una ripresa meravigliosa che non lascia scampo ad una Roma che era arrivata questa sera in gran forma fisica e di risultati a Bergamo, prima di cedere al cospetto di una Atalanta che si tappa le orecchie, si lascia da parte il gossip che poco centra con il calcio e risponde sul campo con una prestazione fantastica. Avanti così, questi ragazzi si meritano tutto il nostro sostegno.

IL TABELLINO

ATALANTA-ROMA 4-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 3′ Dzeko (R), 14′ st Zapata (A), 25′ st Gosens (A), 27′ st Muriel (A), 40′ st Ilicic (A).

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Djimsiti, Romero (1′ st Palomino), Toloi; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (44′ st Mojica); Pessina (1′ st Ilicic), Malinovskyi (36′ st Miranchuk); Zapata (27′ st Muriel) – A disposizione: Depaoli, Gyabuaa, Lammers, Rossi, Sportiello, Sutalo, Traore – Allenatore: Gasperini.

ROMA (3-4-2-1): Mirante; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Pellegrini (36′ st Villar), Veretout (36′ st Perez), Spinazzola (21′ st Peres); Pedro (28′ st Cristante), Mkhitaryan; Dzeko – A disposizione: Calafiori, Diawara, Fazio, Jesus, Kumbulla, Lopez, Mayoral, Santon – Allenatore: Fonseca

ARBITRO: Di Bello

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: Malinovskyi, Gasperini (A); Pellegrini, Mirante, Mancini (R) espulsi: nessuno – recuperi: 3′ p.t., 0′ s.t. 




Dai Atalanta, tappati le orecchie e gioca. Con la Roma uno scontro diretto molto importante.

BERGAMO, ORE 18

FORZA DEA, TESTA AL CAMPO E NON AL PAPU

Dimenticare il gossip e pensare al campo: pur sapendo che dopo stasera restano comunque altre venticinque partite da giocare, entrambe le contendenti sono consapevoli delle conseguenze psicologiche che la gara potrà dare ad Atalanta e Roma. I nerazzurri, dopo il pareggio nella bella partita giocata con la Juventus, restano a caccia di punti dopo un avvio di campionato tra alti e bassi, mentre la Roma cerca la terza vittoria consecutiva dopo Bologna e Torino. In casa nerazzurra, come noto, non c’è Gomez, che non è stato convocato per scelta tecnica e di comune accordo con la società. Una questione che sicuramente farà discutere durante tutte le festività natalizie, ma la Dea ha ora questa partita e quella di Bologna mercoledì per cercare di chiudere al meglio questo 2020.

VIVI IN DIRETTA CON NOI LA SFIDA DELLA DEA AI GIALLOROSSI DALLE 18 SEGUENDO IL MATCH IN DIRETTA SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: se recupera Toloi sarà lui in campo al posto di Palomino come unica variante rispetto alla partita di Torino con la Juve. Davanti quasi sicuramente ci sarà Zapata con Pessina e Malinovskyi a supporto del colombiano.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Malinovskyi, Pessina; Zapata – Allenatore: Gasperini

ROMA (3-4-2-1): Mirante; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Veretout, Cristante, Spinazzola; Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko – Allenatore: Fonseca




Serie A, i risultati dopo la 12a giornata

I RISULTATI DELLA DODICESIMA GIORNATA

MARTEDI’ 15 DICEMBRE
ore 18:30
Udinese-Crotone 0-0

ore 20:45
Benevento-Lazio 1-1: 25′ Immobile, 45′ Schiattarella

MERCOLEDI’ 16 DICEMBRE
ore 18:30
Juventus-Atalanta 1-1: 29′ Chiesa, 57′ Freuler

ore 20:45
Fiorentina-Sassuolo 1-1: 13′ Traore, 35′ Vlahovic

Genoa-Milan 2-2: 47′ Destro, 52′ Calabria, 60′ Destro, 83′ Kalulu

Inter-Napoli 1-0: 73′ Lukaku

Parma-Cagliari 0-0

Spezia-Bologna 2-2: 19′, 63′ Nzola, 72′ Dominguez, 90′ Barrow

Verona-Sampdoria 1-2: 41′ Ekdal, 54′ Verre, 70′ Zaccagni

GIOVEDI’ 17 DICEMBRE
ore 20:45
Roma-Torino 3-1: 27′ Mkhitaryan, 43′ Veretout rig., 68′ Pellegrini, 73′ Belotti

LA CLASSIFICA

# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Milan 12 8 4 0 27 13 +14 28
2 Inter Milan 12 8 3 1 30 15 +15 27
3 Juventus 12 6 6 0 24 10 +14 24
4 Roma 12 7 3 2 27 17 +10 24
5 SSC Napoli 12 8 0 4 26 12 +14 23
6 Sassuolo 12 6 5 1 22 13 +9 23
7 Hellas Verona 12 5 4 3 16 11 +5 19
8 Atalanta 11 5 3 3 22 17 +5 18
9 Lazio 12 5 3 4 18 20 -2 18
10 Sampdoria 12 4 2 6 18 20 -2 14
11 Udinese 11 4 2 5 13 14 -1 14
12 Cagliari 12 3 4 5 18 23 -5 13
13 Bologna 12 4 1 7 18 24 -6 13
14 Parma 12 2 6 4 12 19 -7 12
15 Benevento 12 3 3 6 13 23 -10 12
16 Spezia 12 2 5 5 17 25 -8 11
17 Fiorentina 12 2 4 6 12 20 -8 10
18 Genoa 12 1 4 7 12 24 -12 7
19 Torino 12 1 3 8 20 30 -10 6
20 Crotone 12 1 3 8 10 25 -15 6



Gli eredi del Papu

Il pareggio spettacolare ottenuto contro la Juventus lascia tanto amaro in bocca per le occasioni non capitalizzate (in questo caso però un applauso a Sczesny è doveroso farlo), ma sul piano tecnico-tattico sembra darci indicazioni importanti sul futuro dell’Atalanta, e forse del Papu Gomez.

L’inno della Juventus canticchiato nel pre-gara e quella mancata esultanza al gol del compagno Freuler, sono segni inequivocabili di una frattura che lo stesso Papu non sembra intenzionato a risanare. Per una volta mi piacerebbe parlare dell’aspetto prettamente più pratico.

Malinovskyi e Pessina stanno crescendo e convincendo sempre più in quella zona di campo,  offrendo maggiore intensità e aggressività, come poi dichiarato da Gasperini nel post-partita.

Certo, senza Ilicic e Gomez si perde una bella fetta di creatività e intuizione, ma in un campionato molto tattico e con squadre che hanno come virtù la corsa e la pressione, sicuramente l’equilibrio rimane la prima prerogativa a cui non rinunciare.

Juventus-Atalanta: passaggio di consegne del Papu Gomez?

Contro i bianconeri questa mentalità ha fruttato solo il pareggio, ma sicuramente in altre circostanze darà maggiori garanzie e soddisfazioni. Gasperini quindi ha trovato nuove chiavi per aprire le porte delle difese avversarie, non facendo rimpiangere l’estro e l’imprevedibilità di Ilicic e Gomez.

Qui sorge spontanea (al sottoscritto, magari a voi no) una domanda provocatoria. La Dea potrà fare a meno del suo capitano? Abbiamo già trovato gli eredi del Papu?

Al momento i numeri sono incontrovertibili. Con Pessina e Malinovskyi in campo, non solo la Dea non ha mai perso, ma ha trovato pure una solidità difensiva esemplare.

I numeri non mentono, così come l’ atteggiamento dell’argentino, che in campo mostra ancora di valere un tesoro, ma che in fin dei conti contro la Juventus non ha sublimato il gioco dei nerazzurri e dimostrato di essere l’unico insostituibile.

Come dice il detto, sono tutti utili, ma nessuno è indispensabile, e nel caso della Dea la duttilità e l’utilità di Malina e Pessina stanno decisamente dando più soddisfazioni al Gasp di quanto potesse immaginare.

A livello creativo, è impensabile che Pessina e Malinosvkiy possano ereditare il genio del Papu, ma sul piano tattico questo passaggio di consegne è già in atto da tempo.

Giustamente la società e Gasperini hanno dovuto lavorare d’anticipo per agevolare questo passaggio pesante di eredità, con gli acquisti di Miranchuk e Malina.

Inizialmente si trattava solo di una questione anagrafica (a febbraio il Papu fa 33 anni), ma alla luce delle tensioni interne, Gasperini non può far altro che accelerare i tempi, per chissà, rendere meno amaro un addio che sul piano umano non potrà essere colmato, ma che la società spera che tatticamente l’eredità venga distribuita equamente.