Serie A, i risultati dopo la 34a giornata

JUVE, LE MANI SULLO SCUDETTO

Quattro giornate al termine e in testa i giochi paiono ormai fatti, specie dopo l’ennesimo rallentamento dell’Inter (fermata sul pari dalla Roma) e la vittoria della Juve nello scontro diretto con la Lazio che proietta i bianconeri a otto punti dalla squadra di Conte. Prosegue invece il testa a testa per l’Europa League con il Milan che travolge il Bologna e si avvicina alla Roma. In coda, importantissimo successo del Genoa sul Lecce mentre il Brescia supera la Spal e la condanna alla retrocessione. Vediamo ora tutti i risultati di questa giornata, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

Hellas Verona-Atalanta 1-1: 50′ Duvan Zapata (A), 59′ Pessina (V) – giocata sabato 18 ore 17:15

Cagliari-Sassuolo 1-1: 12′ Caputo (S), 63′ Joao Pedro (C) – giocata sabato 18 ore 19:30

Milan-Bologna 5-1: 10′ Saelemaekers (M), 24′ Calhanoglu (M), 44′ Tomyiasu (B), 49′ Bennacer (M), 57′ Rebic (M), 92′ Calabria (M) – giocata sabato 18 ore 21:45

Parma-Sampdoria 2-3: 18′ Gervinho (P), 40′ aut. Bereszynski (P), 48′ Chabot (S), 69′, 78′ Bonazzoli (S) – ore 17:15

Brescia-Spal 2-1: 42′ Dabo (S), 69′, 93′ Zmrhal (B)

Fiorentina-Torino 2-0: 15′ aut. Lyanco, 75′ Cutrone

Genoa-Lecce 2-1: 7′ Sanabria (G), 60′ Mancosu (L), 81′ aut. Gabriel (G)

Napoli-Udinese 2-1: 22′ De Paul (U), 31′ Milik (N), 95′ Politano (N)

Roma-Inter 2-2: 14′ De Vrij (I), 46′ aut. De Vraji (R), 57′ Mkhitaryan (R), 87′ Lukaku (rigore) (I) – ore 21:45

Juventus-Lazio 2-1: 50′ rig. e 53′ Ronaldo (J), 81′ Rig. Immobile (L) – lunedì 20 ore 21:45

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Juventus 34 25 5 4 72 36 +36 80
2 Inter 34 21 9 4 74 36 +38 72
3 Atalanta 34 21 8 5 94 44 +50 71
4 Lazio 34 21 6 7 69 37 +32 69
5 Roma 34 17 7 10 63 46 +17 58
6 SSC Napoli 34 16 8 10 55 45 +10 56
7 Milan 34 16 8 10 53 43 +10 56
8 Sassuolo 34 13 9 12 63 58 +5 48
9 Hellas Verona 34 11 12 11 42 42 +0 45
10 Bologna 34 11 10 13 48 57 -9 43
11 Cagliari 34 10 12 12 49 50 -1 42
12 Fiorentina 34 10 12 12 43 45 -2 42
13 Sampdoria 34 12 5 17 45 56 -11 41
14 Parma 34 11 7 16 47 50 -3 40
15 Torino 34 11 4 19 41 62 -21 37
16 Udinese 34 9 9 16 32 48 -16 36
17 Genoa 34 8 9 17 42 64 -22 33
18 Lecce 34 7 8 19 42 76 -34 29
19 Brescia 34 6 6 22 32 71 -39 24
20 SPAL* 34 5 4 25 24 64 -40 19

*retrocessa in serie B




Verona-Atalanta 1-1, la differenza tra sogno e realtà

La differenza tra sogno e realtà la si può misurare? I tifosi dell’Atalanta, dopo la sfida pareggiata ieri al “Bentegodi” con l’Hellas per 1-1, forse hanno una risposta a questo quesito. La differenza tra sogno e realtà è possibile quantificarla in quella manciata di centimetri per la quale il tiro di Pasalic su cross di Gomez è andato fuori.

Se quel pallone fosse entrato, parleremmo di una vittoria da grande squadra da parte della Dea che manterrebbe ancora in vita il sogno dello scudetto. Invece, il comunque ottimo punto raccolto dai nerazzurri a Verona (campo dove, vale la pena ricordarlo a qualche ultracritico dell’ultima ora, la Juventus HA PERSO e l’Inter ha pareggiato), ha fatto “ripiombare” l’Atalanta nella realtà.

Una realtà che è comunque stata sempre concreta. Basta leggere il calendario. Alla Juventus bastano 9 punti per il nono scudetto consecutivo e, a meno che sia la squadra bianconera a NON volerlo vincere, questi punti tra Lazio, Udinese, Sampdoria e Cagliari arriveranno tranquillamente. Una realtà che è comunque splendida. 71 punti a quattro giornate dalla fine, il potenziale posto Champions League distante solo una lunghezza e che potrebbe divenire matematico già questa sera se la Roma non batte l’Inter. E l’ennesimo record eguagliato, quello dei 18 risultati utili consecutivi in Serie A.

Altri due fattori appartengono a questa realtà. In primis, l’avere la testa già al PSG. Avevamo pensato fin dal principio che questo nuovo campionato post interruzione causa coronavirus dell’Atalanta fosse improntato su questa caratteristica: premere il pedale dell’acceleratore dall’inizio, chiudere i giochi in chiave qualificazione Champions e poi gestire nelle ultime quattro partite. Ma per vedere se accadrà questo, bisognerà aspettare per forza i risultati di Roma-Inter e Juventus-Lazio.

E poi la questione Ilicic. Dalle poche cose che Gasperini ci ha fatto capire, abbiamo percepito come il problema dello sloveno sia essenzialmente psicologico. Noi non possiamo far altro che mandargli il nostro in bocca al lupo. Forza Josip.

Articolo a cura di Giuseppe Pucciarelli




Le pagelle di Verona H.-Atalanta

IL PAPU E’ UN PO’ STANCO, ZAPATA FA SEMPRE LA DIFFERENZA

Una gara non certo memorabile dei nostri, che ci hanno sicuramente abituato molto bene, ma comunque la prestazione dei nostri è complessivamente più che sufficiente. E’ davvero stanchissimo il Papu Gomez, che sta tirando la volata da inizio ripresa del campionato e oggi non è apparso al meglio mentre il Zapata ha dimostrato che, volente o nolente, il gol lui lo trova sempre. Dietro bene in difesa nonostante il gol subito.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: un altro passo verso il traguardo, e va più che bene così. Sfuma la suggestione-scudetto ma non certo quella di un possibile secondo o terzo posto. Ci proveranno fino alla fine i suoi che chiaramente oggi non erano in palla e concentrati come nelle ultime gare. Siamo umani anche noi. Avanti con fiducia!

GOLLINI 6: almeno tre interventi discreti, però sul gol respinge forse un po’ troppo corto una conclusione che gli spunta un po’ a sorpresa.

TOLOI 6.5: spesso proiettato anche in avanti, dove riesce in alcune occasioni anche a far vedere cose egrege.

PALOMINO 6.5: bene anche lui, riesce a contenere il più possibile Salcedo nel Verona anche se a volte deve cedere il passo (CALDARA 5.5: qualche controllo da brividi, complessivamente però non combina guai)

DJIMSITI 6.5: bravo, concede poco agli avversari. Tra i migliori oggi.

HATEBOER 6: pasticcia un po’ troppo e rimedia pure una ammonizione che gli costerà la squalifica contro il Bologna. Un po’ sottotono oggi.

FREULER 6.5: bene, forse meno irriverente del solito ma complessivamente la sua partita è più che sufficiente (DE ROON s.v.: un quarto d’ora di gara per lui in un match che tutto sommato andava già verso il tramonto).

PASALIC 6: buona la sua prova in una posizione che comunque lui non predilige, però come pesano quelle due occasioni mancate, più la prima dell’ultima in pieno recupero. Comunque sufficiente.

GOSENS 6: un po’ di cartucce a salve oggi per lui, in una gara dove probabilmente patisce un po’ il grande caldo (CASTAGNE 6: poco da segnalare, una ventina di minuti abbondante senza particolari acuti)

MALINOVSKYI 6: oggi il cannoncino spara a salve e fa anche a tratti indispettire il mister che lo richiama più volte. Ma tutto sommato la sua prova è comunque sufficiente. (MURIEL s.v.: subito uno scatto che per poco non gli consentiva di far male, poi poco altro).

GOMEZ 6: di stima, per quanto fatto sin qui in queste partite, ma oggi è mancata la sua luce in campo e, guarda caso, anche la squadra non è riuscita ad incantare come al solito.

ZAPATA 7: in un modo o nell’altro lui il gol lo trova; una occasione sventata da Silvestri nel primo tempo, poi nella ripresa è bravo a capire l’errore del difensore del Verona e andare a prendersi di forza un gol importante per i suoi. Bravo!




Atalanta, un punto e qualche rammarico, ma va bene così: pari a Verona, 1-1.

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

VERONA H.-ATALANTA 1-1: A ZAPATA RISPONDE L’EX PESSINA

Un punto, e alla fine va bene così: l’Atalanta torna a casa da Verona con un pari che rende onore ad un Verona tosto e probabilmente anche più motivato dei nerazzurri che conferma ancora una volta la bravura del suo tecnico Juric che fa un piccolo scherzetto al suo maestro Gasperini che vede la sua Dea meno pimpante del solito ma che crea comunque le occasioni più nette per vincere il match: nel primo tempo con Pasalic e Zapata, nella ripresa proprio con il colombiano che sblocca il match salvo poi incappare nel pareggio di uno che atalantino lo è di proprietà del cartellino: quel Matteo Pessina che bene sta facendo a Verona e oggi lo dimostra nuovamente con il tap-in vincente del definitivo 1-1. Poi ci son un paio di belle parate di ambo i portieri e una occasionissima in pieno recupero di Pasalic che esce di un nulla. Finisce 1-1, i nerazzurri salgono al secondo posto a pari con l’Inter e se la Roma domani non vince sono almeno quarti: chi trova qualche motivo per cui lamentarsi merita di diventare un caso di studio…

Verona: amici contro. In mezzo alle ambizioni di classifica di Verona ed Atalanta c’è la sfida nella sfida tra i due tecnici Juric e Gasperini con il primo cresciuto calcisticamente e come allenatore all’ombra del secondo e che con il neo promosso Hellas ha fatto vedere cose strabilianti in questa stagione che vede gli scaligeri ancora nutrire una piccola speranza europea che invece la Dea ha già certificato nel derby vinto col Brescia e che oggi vuol provare a staccar un altro pass: quello della certezza del quarto posto e di andar a quattro punti dalla Juve capolista, mettendo così un po’ di spavento ai bianconeri.

C’E’ MALINOVSKYI DAL 1′: rispetto al derby di martedì, il Gasp ripropone diversi titolari con Toloi e Palomino che rientrano in difesa, con Pasalic arretrato a centrocampo dove Hateboer e Gosens sono in corsia mentre davanti c’è Malinovskyi con il Papu a supporto di Zapata; nel Verona manca Kumbulla mentre occhi puntati su Pessina (ex, in prestito in gialloblu) a centrocampo con Salcedo unica punta per Juric.

AVVIO VIVACE DI PARTITA: buono l’avvio dei nerazzurri che alzano sin dalle prime battute il baricentro e già al terzo Zapata va sul fondo e crossa per il Papu che colpisce di testa, facile per Silvestri bloccar la sfera. Al tredicesimo poi bel pallone di Malinovskyi che mette Pasalic a tu per tu con Silvestri che è bravissimo in uscita sul croato e devia in corner. Poi risponde il Verona al ventunesimo con Faraoni che prova un tiro-cross che Gollini devia in corner per non correre rischi: dalla bandierina spunta di testa Salcedo che manda alto da ottima posizione.

IL MATCH NON SI SBLOCCA: partito sotto i migliori auspici, il match diventa lento e macchinoso con il passare dei minuti, anche se è sempre la squadra del Gasp che prova a dire la sua, specie nel finale della prima frazione con una conclusione di Zapata in girata parata da Silvestri e un cross del Papu che Pasalic manda fuori colpendo di testa. Ultimi sussulti di un primo tempo a specchio tra due squadre che non trovano il guizzo giusto per farsi male e dopo un minuto di recupero lo 0-0 all’intervallo è inevitabile.

RIPRESA, ZAPATA ROMPE L’EQUILIBRIO: si ricomincia dopo l’intervallo senza cambi da parte del Gasp e con la Dea che sblocca di forza il match con Zapata, che sfrutta una disattenzione degli avversari e prende palla concludendo senza lasciar speranze stavolta a Silvestri e portando avanti i nerazzurri al quarto minuto.

L’EX PESSINA TROVA IL PAREGGIO: il Verona non ci sta e prova a reagire spingendo sull’acceleratore riuscendo a trovare il pari nel giro di dieci minuti: prima un tentativo di Veloso dalla distanza su punizione è respinto dalla barriera, poi al quarto d’ora ecco l’1-1 che porta la firma, ironia della sorte, proprio dell’ex Pessina che raccoglie una corta respinta di Gollini su una conclusione dalla distanza e insacca facilmente il punto del pari.

PORTIERI SUGLI SCUDI: la partita si fa bella e divertente con le due squadre che giocano a viso aperto e Gollini al diciassettesimo è bravo in due tempi sulla conclusione di Salcedo, poi tocca a Silvestri ad esser decisivo due volte in pochissimi secondi, prima sulla conclusione del Papu da fuori poi sul tentativo di ribattuta di Zapata. E’ poi il momento dei cambi per il Gasp che inserisce Caldara e Castagne al posto di Palomino e Gosens.

DI PASALIC L’OCCASIONE FINALE, MA FINISCE 1-1: proprio il neo entrato Caldara ci prova di testa sugli sviluppi di un corner ma con mira poco precisa. Dopo la mezz’ora si gioca il tutto per tutto Gasperini inserendo Muriel per Malinovskyi e De Roon per Freuler ma l’Atalanta oggi ha meno piglio del solito, complice anche il grande caldo di una partita giocata ad un orario abbastanza insolito. Nel primo dei due di recupero però è ancora nerazzurra la chance per portar a casa l’incontro con un bel colpo di testa di Pasalic ben beccato in area che esce di un nulla proprio a pochissimi secondi dal fischio finale. Finisce 1-1, un risultato tutto sommato giusto di un match tra due squadre che si sono verosimilmente specchiate l’una con l’altra: l’Atalanta fa un altro passettino in avanti (se la Roma domani non vince è almeno quarta) vede forse svanire la suggestiva possibilità di far paura alla Juve, non quella di centrare il quarto secondo posto con quattro partite ancora a disposizione. Bravi tutti!

IL TABELLINO:

HELLAS VERONA-ATALANTA 1-1 (primo tempo 0-0)

RETI: 50′ Zapata (A), 59′ Pessina (V)

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Gunter (82′ Lovato), Empereur; Faraoni, Miguel Veloso, Amrabat, Lazovic (73′ Dimarco); Zaccagni (46′ Borini), Pessina; Salcedo (73′ Di Carmine) – A disposizione: Berardi, Radunovic, Lovato, Badu, Eysseric, Stepinski, Di Carmine, Verre, Borini, Lucas, Dimarco, Terracciano – Allenatore: Juric

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino (69′ Caldara), Djimsiti; Hateboer, Freuler (78′ De Roon), Pasalic, Gosens (69′ Castagne); Malinovskyi (78′ Muriel), Gomez; Zapata – A disposizione: Rossi, Sportiello, Caldara, Sutalo, Tameze, Czyborra, Muriel, De Roon, Da Riva, Castagne, Bellanova, Colley – Allenatore: Gasperini

NOTE: gara di andata: Atalanta-Verona H. 3-2 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Amrabat, Pessina (V), Hateboer, Toloi (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 2′ s.t.




Verona-Atalanta promette spettacolo: la Dea prova a portarsi a -4 dalla Juve

VERONA, ORE 17.15

JURIC-GASP: L’ALLIEVO E IL MAESTRO A CONFRONTO

Per blindare matematicamente il quarto posto e, perchè no, metter un pochino di fiato addosso alla Juve portandosi a sole quattro lunghezze dalla capolista: l’Atalanta ci prova oggi in quel di Verona nel tentare la sua rincorsa a qualcosa che nessuno avrebbe mai immaginato a inizio stagione: prendersi nuovamente il secondo posto ed attendere i risultati delle altre domani. La squadra del Gasp, dopo la goleada al Brescia di martedì, si confronta oggi con gli ostici gialloblu di Juric, che dal mister nerazzurro ha imparato tanto durante la sua carriera di giocatore prima, e allenatore poi, tant’è che questo Verona assomiglia proprio ad una piccola Dea, capace di grandi imprese al suo primo anno dal ritorno in serie A e addirittura di sognar ancora un posto in Europa per la prossima stagione: niente male per una neopromossa che venderà cara la pelle sicuramente in un match che promette emozioni e spettacolo che noi tifosi nerazzurri ci auguriamo sorrida nuovamente a Papu e compagni.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: rispetto al derby con il Brescia, mister Gasperini pare orientato a schierare qualche titolare in più ritrovando così Hateboer in corsia e Palomino dietro con Malinovskyi che dovrebbe partire dal primo minuto insieme a Gomez a supporto di Zapata con Muriel pronto a subentrare.

LE PROBABILI FORMAZIONI

VERONA H. (3-4-2-1): Silvestri; Empereur, Rrhamani, Gunter; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Pessina, Zaccagni; Di Carmine – All.: Juric

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djmsiti; Hateboer, Freuler, Pasalic, Gosens; Gomez, Malinovskyi; Zapata – All.: Gasperini




Serie A, i risultati dopo la 33a giornata

JUVE, ALTRO PASSO FALSO: ORA L’INTER E’ A SEI PUNTI

La vera notizia di questa giornata numero trentatre di campionato è una sola: la Juve non vince più. Solo pari a Reggio contro il Sassuolo per i bianconeri alla terza partita senza successi: così, grazie al netto successo di Ferrara ora è l’Inter al secondo posto a soli sei punti dai bianconeri a cinque giornate dalla fine. Si accende anche la lotta per l’Europa League dove Roma, Napoli e Milan sono racchiuse in quattro punti. In coda, importante successo del Toro sul Genoa mentre anche l’Udinese prova a respirare. Vediamo ora i risultati di questa sestultima giornata di campionato, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

Atalanta-Brescia 6-2: 2’ Pasalic (A), 8’ Torregrossa (B), 25’ De Roon (A), 28’ Malinovskyi (A), 30 Zapata (A), 55’ Pasalic (A), 58’ Pasalic (A), 83’ Spalek (B) – martedì 14 ore 21.45

Milan-Parma 3-1: 44′ Kurtic (P), 55′ Kessié (M), 59′ Romagnoli (M), 77′ Calhanoglu (M) – 15/07 ore 19.30

Bologna-Napoli 1-1: 7′ Manolas (N), 80′ Barrow (B) – 15/07 ore 19.30

Sampdoria-Cagliari 3-0: 8′ Gabbiadini, 40′ Bonazzoli, 53′ Bonazzoli – 15/07 ore 19.30

Sassuolo-Juventus 3-3: 5′ Danilo (J), 12′ Higuain (J), 29′ Djuricic (S), 51′ Berardi (S), 54′ Caputo (S), 64′ Alex Sandro (J) – 15/07 ore 21.45

Udinese-Lazio 0-0: 15/07 ore 21.45

Roma-Verona 2-1: 10′ rig. Veretout (R), 49′ pt Dzeko (R), 47′ Pessina (V) 15/07 ore 21.45

Lecce-Fiorentina 1-3: 6′ Chiesa (F), 38′ Ghezzal (F), 40′ Cutrone (F), 88′ Shakhov (L)

Torino-Genoa 3-0: 32′ Bremer, 76′ Lukic, 90′ Belotti – 16/07 ore 19.30

Spal-Inter 0-4: 32′ Bremer, 76′ Lukic, 90′ Belotti – 16/07 ore 21.45

LA CLASSIFICA
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Juventus 33 24 5 4 70 35 +35 77
2 Inter 33 21 8 4 72 34 +38 71
3 Atalanta 33 21 7 5 93 43 +50 70
4 Lazio 33 21 6 6 68 35 +33 69
5 Roma 33 17 6 10 61 44 +17 57
6 SSC Napoli 33 15 8 10 53 44 +9 53
7 Milan 33 15 8 10 48 42 +6 53
8 Sassuolo 33 13 8 12 62 57 +5 47
9 Hellas Verona 33 11 11 11 41 41 +0 44
10 Bologna 33 11 10 12 47 52 -5 43
11 Cagliari 33 10 11 12 48 49 -1 41
12 Parma 33 11 7 15 45 47 -2 40
13 Fiorentina 33 9 12 12 41 45 -4 39
14 Sampdoria 33 11 5 17 42 54 -12 38
15 Torino 33 11 4 18 41 60 -19 37
16 Udinese 33 9 9 15 31 46 -15 36
17 Genoa 33 7 9 17 40 63 -23 30
18 Lecce 33 7 8 18 41 74 -33 29
19 Brescia 33 5 6 22 30 70 -40 21
20 SPAL 33 5 4 24 23 62 -39 19



Atalanta-Brescia 6-2, l’editoriale – Vinto il derby, ma il vero Derby è stato un altro in questo 2020

Quando una partita fila liscia come l’olio, nel senso che la squadra più forte tecnicamente si impone senza patemi d’animo su quella meno dotata da questo punto di vista, non vi è molto da commentare.

Il successo dell’Atalanta sul Brescia per 6-2 fa parte di questa particolare categorie di partite. A parte il quarto d’ora di fibrillazione dovuto al momentaneo pareggio di Torregrossa su errore tecnico di Caldara (forza Mattia!), l’Atalanta non ha avuto nessun tipo di problema nel portarsi a casa i tre punti. Alla squadra di Gasperini sono bastati cinque minuti nella parte centrale del primo tempo per chiudere i giochi con De Roon, Malinovskyi e Zapata. Il tutto contornato dalla tripletta (la prima in Serie A) di Super Mario Pasalic.

E poi gli esordi dei giovani nella ripresa. Da Rossi a Bellanova, da Colley a Piccoli passando per Czyborra. Insomma, meglio di così per Gasperini non poteva andare.

Un successo che porta l’Atalanta a 70 punti. La Dea ora si mette in salotto e attende i risultati delle altre. Soprattutto quello di Roma-Verona. Se i giallorossi non dovessero vincere questa sera, la formazione di Gasperini si qualificherebbe per la Champions League con cinque gare d’anticipo. Pazzesco. Semplicemente pazzesco.

L’Atalanta ha vinto il derby, dunque. E lo sfottò al tifoso bresciano ci sta. Ma attenzione, rimanga semplice sfottò. Per due motivi. In primis, perché non dobbiamo perdere quella sana umiltà che ha sempre contraddistinto il tifoso della Dea. Non ci dimentichiamo che qualche anno fa, seppur per un breve periodo (quello di Baggio), erano loro a essere più forti tecnicamente.

E poi perché Bergamo e Brescia hanno affrontato un altro Derby, ben più importante e rilevante di una partita di calcio in questo 2020. Derby giocato e vinto da una grande formazione: il personale medico degli ospedali delle due città. Ecco, quello è e sarà sempre il Derby più bello di questa drammatica annata.

Giuseppe Pucciarelli