Calhanoglu-Zapata, Milan ed Atalanta si annullano a vicenda: e la Dea resta seconda.

SERIE A, TRENTASEIESIMA GIORNATA

MILAN-ATALANTA 1-1: IL SOLITO DUVAN RIPRENDE I ROSSONERI

Pari e patta: difficile prevedere un esito diverso tra le due squadre più in forma del momento che si equivalgono nel match di San Siro. Un punto a testa per le ambizioni di Europa League senza i preliminari del Milan e quelle di restar nelle prime tre di un’Atalanta che resta seconda ed attende i risultati di Inter e Lazio. Match bello soprattutto nel primo tempo dove la Dea parte forte ma è il Milan a sbloccarla al quarto d’ora con Calhanoglu su punizione. La squadra del Gasp reagisce, Malinovskyi si guadagna un penalty che lui stesso sbaglia ma poi Zapata fa 1-1 pochi minuti dopo. Il risultato non cambierà più, nemmeno nella ripresa dove solo un tiro, ancora di Zapata, e un palo di Bonaventura sono le uniche due emozioni. Giusto così per quelle che sono le due più belle squadre di questa estate calcistica.

Milano: Milan ed Atalanta, ovvero “il meglio di…” per questo ultimo scampolo di campionato post lockdown: le due squadre che hanno fatto più punti dalla ripresa e che si sfidano questa sera nel deserto di San Siro con obiettivi importanti. Se i rossoneri vogliono prendersi l’Europa League senza passar dai preliminari, i nerazzurri del Gasp provano non solo a consolidare il secondo posto, ma a portarsi (in caso di successo) a tre punti dalla Juve capolista dopo lo scivolone di ieri dei bianconeri ad Udine; insomma un mix di motivazioni che fa presupporre un match divertente e ricco di gol ed emozioni.

C’E’ MALINOVSKYI DALL’INIZIO: il Gasp (oggi squalificato, in panchina il vice Gritti) schiera la miglior formazione possibile per provare a sgambettare anche il Milan: spazio quindi a Malinovskyi con il Papu a supporto di Zapata in avanti mentre in mezzo non c’è Pasalic ma Freuler in mezzo e dietro tocca a Caldara guidar la difesa, proprio lui che fino gennaio giocava proprio nei rossoneri. Pioli invece deve far i conti con alcune assenze importanti ma davanti può contare su Rebic ed Ibrahimovic che sno i due pericolo numero uno tra i rossoneri con diversi ex in campo (Kessie e Kijaer) ed in panchina (Conti e Bonaventura) pronti a subentrare.

GIOCA LA DEA, LA SBLOCCA IL MILAN: clima gradevole a Milano dopo i nubifragi della mattinata con il match che può così iniziare e con la Dea a far la partita provando subito la conclusione, prima con De Roon e poi con il Papu ma peccando di mira. Il Milan si vede per la prima volta a ridosso del quarto d’ora e sblocca subito la partita con Calhanoglu direttamente su calcio di punizione velenosissimo che sorprende Gollini e porta a vanti gli uomini di Pioli.

DISCHETTO-MALEDETTO, MA POI C’E’ ZAPATA: 1-1!: colpita all’improvviso, l’Atalanta prova subito a reagire ed una decina di minuti dopo l’occasione è di quelle ghiotte quando Biglia rifila un brutto pestone in area a Malinovskyi che l’arbitro non ravvede inizialmente ma poi viene richiamato dal Var che lo induce ad indicare il dischetto del rigore ed ammonire (solamente aggiungiamo noi) il giocatore rossonero. L’ucraino atalantino si fa però ipnotizzare da Donnarumma che gli respinge il pallone e il punteggio resta così invariato. Il pari però è nell’aria ed i nerazzurri lo trovano con al minuto trentaquattro quando Freuler arriva fino ai limiti dell’area di rigore e conclude colpendo i difensori rossoneri, palla che arriva a Zapata che supera Donnarumma con un diagonale vincente che regala alla Dea il gol del meritato 1-1.

PRIMO TEMPO EQUILIBRATO: il match è vivace e le due squadre non rinunciano a giocare, il Milan aspetta e riparte contro una Dea che continua a far la partita anche se nulla cambierà prima della fine di un comunque bel primo tempo che si chiude dopo un minuto di recupero e con le due squadre in parità.

RIPRESA, C’E’ SUTALO: subito un cambio in avvio di ripresa per i nerazzurri con Sutalo che entra in campo in difesa al posto di Toloi ed il match che ricomincia dopo l’intervallo e proprio il neo entrato croato all’ottavo va sul fondo e crossa molto bene ma senza che nessun giocatore nerazzurro in area riesca a deviare la sfera. Poi all’undicesimo è il momento di Muriel che entra in campo al posto di Malinovskyi e va ad aggiungere peso la davanti nello scacchiere del Gasp. Al tredicesimo il Papu prova una bellissima conclusione a giro dal limite dell’area ma la sfera esce di un nulla.

DUE SOSSULTI E POCO PIU’, PARI GIUSTO: altri due cambi per la Dea a metà ripresa, è il turno di Pasalic e Castagne per Freuler e Gosens, poi intorno alla mezz’ora fiammata da una parte e dall’altra: prima Zapata prova la conclusione che viene deviata in corner da un difensore rossonero che evita guai peggiori, poi la ripartenza rossonera ed il palo colpito dalla distanza dall’ex Bonaventura. Dopo questi due sussulti il match rimane tuttavia sempre piuttosto bloccato e le emozioni continuano a latitare con le due squadre che si annullano a vicenda nonostante nel recupero sia la Dea a provarci di più ma senza successo. Il pari alla fine è la giusta sintesi tra le due squadre più in forma del momento che alla fine dimostrano di essere tali. L’Atalanta si gode così un’altra notte al secondo posto e si prepara all’ultima settimana di campionato: dopo Parma ed Inter sapremo dove la squadra del Gasp concluderà la sua comunque fantastica cavalcata.

IL TABELLINO:

MILAN-ATALANTA 1-1 (primo tempo 1-1)

RETI: 14′ pt Calhanoglu (M), 34′ pt Zapata (A)

MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kjaer, Gabbia, Laxalt; Kessié, Biglia (16′ st Krunic); Saelemaekers (24′ st Castillejo), Calhanoglu (16′ st Bonaventura), Rebic (16′ st Leao); Ibrahimovic – A disposizione: Begovic, Donnarumma A., Duarte, Brescianini, Olzer, Paquetà, Colombo, Maldini – All.: Pioli

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi (1′ st Sutalo), Caldara, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (24′ st Pasalic), Gosens (24′ st Castagne); Malinovskyi (12′ st Muriel), Gomez (43′ st Colley); Zapata – A disposizione: Rossi, Sportiello, Czyborra, Palomino, Bellanova, Tameze, Da Riva – All.: Gasperini

ARBITRO: Doveri di Roma

NOTE: gara di andata: Atalanta-Milan 5-0 – match disputato a porte chiuse – al 26′ p.t. Malinovskyi (A) ha sbagliato un calcio di rigore (parato) – ammoniti: Biglia (M); Toloi (A) – recupero: 1′ p.t. e 3′ s.t. 




Atalanta, nella tana del Diavolo per provare a spavantare la Juve

MILANO, ORE 21.45

LA BANDA DEL GOL DEL GASP SFIDA IBRA E IL MILAN RINATO

A questo punto… perchè non provarci? Tre punti per portarsi proprio a tre lunghezze dalla Juve capolista mettere quanto meno sotto pressione i bianconeri che, va ricordato, restano ancora i superfavoriti al titolo. L’Atalanta sogna di metter ulteriore agitazione in casa bianconera, per farlo però occorre vincere a San Siro in casa del Milan: mica cotica, verrebbe da dire! Già, perchè in questo frangente di campionato post-lockdown c’è solo una squadra che ha fatto gli stessi punti della Dea del Gasp, ed è proprio il Milan di Pioli che, trovata la quadra, ha collezionato punti e vittorie con bel gioco e qualità del gruppo ma anche del singolo con un Ibrahimovic diventato uomo-simbolo ma anche trascinatore dei rossoneri al punto tale da far meritare allo stesso Pioli la riconferma. Il Milan cerca altri punti pesanti per cercar di superare la Roma al quinto posto e di andar in Europa League senza bisogno di passare dai turni preliminari. Una sfida che si annuncia quindi emozionante e ricca di gol con la Dea che, ci auguriamo, possa compiere l’ennesima grande impresa!

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: rispetto al successo con il Bologna il Gasp ritrova dopo la squalifica Hateboer che dovrebbe giocare in fascia insieme a Gosens con Pasalic che dovrebbe arretrare al centro e Malinosvkyi andar con il Papu a sostegno di Zapata davanti. Dietro potrebbe toccar all’ex Caldara con Toloi e Palomino in difesa.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

MILAN (4-2-3-1): Donnarumma; Calabria, Kjaer, Gabbia, Laxalt; Kessie, Biglia; Saelemaekers, Calhanoglu, Rebic; Ibrahimovic – Allenatore: Pioli

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Caldara, Palomino; Hateboer, Pasalic, Freuler, Gosens; Malinovsky, Gomez; Zapata – Allenatore: Gasperini




Serie A, i risultati dopo la 35a giornata

JUVE, PRIMO MATCH POINT FALLITO

Tre giornate alla fine del campionato e la vera sorpresa in vetta alla classifica è data dall’incredibile sconfitta della Juventus ad Udine che costringe così la squadra di Sarri a rinviare di qualche giorno la matematica certezza dello scudetto; scivolone di cui non approfitta l’Inter, fermata sullo 0-0 a San Siro dalla Fiorentina. Lotta serrata per evitare i preliminari di Europa League tra Roma e Milan, entrambe vincenti contro Spal e Sassuolo. In coda, vittoria preziosissima del Genoa nel derby, il Lecce batte il Brescia e lo spedisce in B. Vediamo ora tutti i risultati di questa giornata, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI:

Atalanta-Bologna 1-0: 73′ Muriel (A) – giocata martedì 21 ore 19:30

Sassuolo-Milan 1-2: 19′ Ibrahimovic (M), 42′ rig. Caputo (S), 47′ Ibrahimovic (M) – giocata martedì 21 ore 21:45

Parma-Napoli 2-1 : 48′ Caprari su rig (P), 54′ Insigne su rig. (N), 87′ Kulusevski su rig (P) – ore 19:30

Inter-Fiorentina 0-0

Lecce-Brescia 3-1 : 22′ Lapadula (L), 32′ Lapadula (L), 63′ Dessena (B), 70′ Saponara (L) 

Sampdoria-Genoa 1-2: 22′ Criscito su rig. (G), 32′ Gabbiadini (S), 72′ Lerager (G)

Spal-Roma 1-6 10′ Kalinic (R), 24′ Cerri (S), 38′ Perez (R), 47′ Kolarov (R), 52′ Peres (R), 75′ Peres (R), 91′ Zaniolo (R)

Torino-Verona 1-1 :  55′ Borini (V), 59′ Zaza (T)

Udinese-Juventus 2-1: 42′ De Ligt (J), 52′ Nestorovski (U), 92′ Fofana (U) – giovedì 23 alle ore 19.30

Lazio-Cagliari 2-1: 45′ Simeone (C), 47′ Milinkovic-Savic (L), 60′ immobile – giovedì 23 alle ore 21:45

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Juventus 35 25 5 5 73 38 +35 80
2 Atalanta 35 22 8 5 95 44 +51 74
3 Inter 35 21 10 4 74 36 +38 73
4 Lazio 35 22 6 7 71 38 +33 72
5 Roma 35 18 7 10 69 47 +22 61
6 Milan 35 17 8 10 55 44 +11 59
7 SSC Napoli 35 16 8 11 56 47 +9 56
8 Sassuolo 35 13 9 13 64 60 +4 48
9 Hellas Verona 35 11 13 11 43 43 +0 46
10 Parma 35 12 7 16 49 51 -2 43
11 Fiorentina 35 10 13 12 43 45 -2 43
12 Bologna 35 11 10 14 48 58 -10 43
13 Cagliari 35 10 12 13 50 52 -2 42
14 Sampdoria 35 12 5 18 46 58 -12 41
15 Udinese 35 10 9 16 34 49 -15 39
16 Torino 35 11 5 19 42 63 -21 38
17 Genoa 35 9 9 17 44 65 -21 36
18 Lecce 35 8 8 19 45 77 -32 32
19 Brescia* 35 6 6 23 33 74 -41 24
20 SPAL* 35 5 4 26 25 70 -45 19

*retrocessa in Serie B




Atalanta-Bologna 1-0 – Dea, record e acciacchi

I record sono tali perché hanno una caratteristica: quella di poter essere battuti. E la vittoria di ieri dell’Atalanta sul Bologna per 1-0 ha fatto sì che tre primati in salsa nerazzurra sono stati frantumati. In primis, il record dei punti. Sembrava difficilissimo superare i 72 punti stabiliti dalla prima Atalanta di Gasperini nel 2016/2017, invece la Dea in salsa 2019/2020 ci ha messo addirittura tre partite in meno rispetto alla scadenza naturale del campionato per giungere già a quota 74.

Poi, il record di imbattibilità in Serie A, 15 risultati utili di fila nel massimo campionato (quello assoluto è formato dai 24 risultati utili dell’Atalanta di Mandorlini in Serie B nel 2003/2004). E ancora il record di vittorie in Serie A, 22. Infine, un primato personale. Ossia, quello stabilito da Luis Muriel. Con il gol da 3 punti di ieri, il colombiano sigla la 18/a rete personale e soprattutto l’11/a partendo della panchina. Un primato singolare a livello italiano, quasi sfiorato a livello europeo (meglio di lui ancora lo spagnolo Alcacer, 12 gol partendo dalla panchina nel 2018/2019).

Insomma, una vittoria che porta con sé diversi record. Ma fa capire anche un’altra cosa. Ossia, il pensiero inconscio del PSG è ben radicato nei calciatori dell’Atalanta. Il primo tempo della sfida con i felsinei ha seguito la stessa riga di quello del “Bentegodi” sabato. Gli avversari si sono fatti preferire nei primi 45 minuti, con l’Atalanta che ha lasciato fare per poi sfruttare il tasso tecnico a propria disposizione (eh, già, nessuno può permettersi un Muriel e un Malinovskyi in panchina, tra le migliori compagine del lotto) e l’inevitabile calo fisico degli avversari per portare a casa la partita.

Però sulle seconde palle e sul ritmo dell’intensità, non è stata la solita Atalanta. Ed è normale che sia così. Il gruppo di Gasperini ha sudato e ha lottato per tutto il campionato e per tutta l’edizione della Champions League, raggiungendo traguardi impensabili ai più. E ogni calciatore merita di giocarsi la famosa partita del 12 agosto.

Anche perché, giocando ogni tre giorni e con il caldo che comincia a imperversare, il rischio di acciacchi seri è dietro l’angolo. Per informazioni, chiedere a Djimsiti, Palomino e Zapata, che hanno preso botte da valutare. Ergo, non chiediamo la luna a questi ragazzi in queste ultime tre partite. L’obiettivo, ora, è arrivare integri al 2 agosto




Le pagelle di Atalanta-Bologna

ZAPATA STAVOLTA FA SEGNARE, TOLOI E’ A TUTTO CAMPO

Pur faticando nel primo tempo, ma i ragazzi del Gasp portano a casa l’ennesima vittoria con testa, fatica e bravura: nella ripresa è decisivo l’ingresso di Muriel che trova in Zapata l’arma vincente per ricevere l’assist del gol-partita. Grande la prova di Toloi, praticamente ovunque e capace di andar al tiro quattro volte in una partita: niente male per un difensore…

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: la vince con il cambio giusto, sgretola altri record e tiene sulla corda i suoi con l’obiettivo del secondo posto in vista di un agosto formato Champions League. Bene. Peccato per il diverbio con Miha nel primo tempo, difficile dar ragione a qualcuno, certamente uno spettacolo poco edificante.

GOLLINI 6.5: un paio di buone parate, poi è salvato dalla traversa sulla punizione di Barrow.

TOLOI 7: un difensore che va alla conclusione quattro volte in una partita. La sintesi del calcio totale del Gasp è riassunta così.

DJIMSITI 6.5: buona partita, nella ripresa poi cresce ulteriormente anche se nel finale deve dare forfait (CALDARA s.v.: entra nel finale).

PALOMINO 6.5: pure per lui una partita positiva che però nel finale è macchiata da qualche problemino fisico che lo costringe al cambio (SUTALO s.v.: ingiudicabile).

CASTAGNE 6.5: diversi palloni portati in area, un po’ in difficoltà nel primo tempo quando il Bologna pare più pimpante.

DE ROON 6.5: morde le caviglie agli avversari, costringe il Bologna ad arretrare nella ripresa con la sua spinta.

FREULER 6.5: la solita partita di qualità e quantità. Bene.

GOSENS 6.5: emerge anche lui nella ripresa dopo un primo tempo un po’ in sordina. Fa vedere buone cose diventando spesso imprendibile per i difensori rossoblu.

PASALIC 6: un paio di buone opportunità non sfruttate e poco altro, viene sostituito nell’intervallo. (MURIEL 7.5: entra, si diverte e segna un gol pesantissimo anche stavolta. Ormai è diventato l’uomo della panchina che diventa decisivo, un’arma micidiale a disposizione del Gasp).

GOMEZ 6.5: un po’ in apnea nel primo tempo, nella ripresa meglio nello spezzone di gara che gioca prima di venir sostituito. (MALINOVSKYI 6.5: oggi non riesce a colpire, ma è comunque un innesto che mette ulteriore pressione al Bologna nella ripresa).

ZAPATA 6.5: non segna, ma fa segnare: suo l’assist decisivo che porta al gol di Muriel. Poco dopo verrà sostituito per un dolore al piede. (COLLEY 5.5: un po’ leggerino; sciupa due ghiotte opportunità e spesso risulta acerbo nella gestione di palloni abbastanza semplici).




L’Atalanta ha un Muriel da secondo posto: entra e segna, Bologna al tappeto

SERIE A, TRENTACINQUESIMA GIORNATA

ATALANTA-BOLOGNA 1-0: LUISITO-GOL DECIDE IL MATCH

Secondi! Almeno sino domani sera quando bisognerà attendere l’esito di Inter-Fiorentina ma intanto la Dea è li, subito dopo la Juve e si gode il suo nuovo record di vittorie in una stagione (ventidue) e di punti (superato quello di tre anni fa) piegando un Bologna che la mette in difficoltà soprattutto nel primo tempo con l’ex Barrow che centra una traversa su punizione e gli uomini di Mihajlovic capaci di imbrigliare un’Atalanta che, nella ripresa cambia marcia e la sblocca con il gol del neo entrato Muriel che concretizza al meglio l’assist del connazionale Zapata; poi sono i nerazzurri a sfiorar più volte il raddoppio rispetto ai pericoli portati da un Bologna più spento. Finisce 1-0, la Dea è seconda e felice almeno fino domani.

Bergamo: ricercare gli stimoli giusti per chiudere al meglio questa stagione che vedrà il traguardo in un paio di settimane. Atalanta e Bologna si ritrovano l’una contro l’altra questa sera: se la prima ha da sabato la certezza di entrar nelle prime quattro anche questa stagione, l’altra ha già messo in frigo una salvezza senza patemi con la squadra del Gasp che però vuol provar a ritornare al secondo posto e centrare il record storico di punti e superare così la sua Atalanta di tre anni fa.

NIENTE TURNOVER: per tenere alta la concentrazione, il Gasp non fa turnover, avanza Pasalic con Papu a sostegno di Zapata e inserisce De Roon in mezzo con Castagne al posto di Hateboer squalificato in corsia. Nel Bologna, Mihajlovic schiera Palacio, Olsen ed il grande ex Musa Barrow davanti mentre in mezzo conta sulla forza di Medel e Soriano per arginare i nerazzurri.

POCHE EMOZIONI: avvio di match decisamente fiacco, il caldo (e i moscerini in campo a veri e propri sciami) non aiutano certo lo spettacolo in campo: al nono Gollini devia una bella conclusione da fuori di Soriano, poi al sedicesimo De Roon apre per Gomez che tira in diagonale, palla di poco fuori. Senza null’altro da segnalare, si va così alla mezz’ora quando Zapata offre un buon pallone a Pasalic, che in area tira, ma il portiere del Bologna para.

GASP-MIHA, SCINTILLE: manca lo spettacolo in campo, non in panchina dove a nove dalla fine un acceso diverbio tra i due mister porta l’arbitro ad intervenire: Gasperini espulso, ammonito invece Mihajlovic. Tre minuti dopo l’ex Barrow mette i brividi alla Dea centrando la traversa direttamente su calcio di punizione per quello che è l’ultimo brivido di un primo tempo che va in archivio con uno scontatissimo 0-0.

RIPRESA, TOCCA A MURIEL: subito una novità in avvio di ripresa, mister Gasperini sostituisce Pasalic con Muriel dando ulteriore peso all’attacco di un’Atalanta che inizia a spingere e proprio Muriel al quarto va a concludere ma Skorupski è bravo a respingere, poi Castagne ci prova un minuto dopo ma concludendo in maniera troppo debole e infine Toloi al settimo va al tiro con conclusione mandata in corner all’ultimo dalla difesa felsinea.

LUISITO PORTA AVANTI LA DEA: al diciassettesimo però la Dea riesce a rompere l’equilibrio proprio con Muriel, che manda in rete con una bella conclusione il perfetto assist di Zapata e porta la squadra del Gasp sull’1-0. Pochi istanti dopo il vantaggio, altri cambi in arrivo per la Dea con Malinovskyi e Colley che entrano in campo al posto del Papu e Zapata. E proprio Colley si mette subito in evidenza con un bell’assolo con ingresso in area e diagonale però fuori misura.

VITTORIA PESANTE, E’ SECONDO POSTO!: per l’ex gioiellino della primavera nerazzurra c’è poi ancora una grande chance al trentaduesimo ma anche stavolta Skorupski è bravo a respingere la conclusione dell’atalantino. Molti problemi fisici nel finale in casa della Dea, prima Palomino e poi Djimsiti qualche minuto dopo sono costretti al cambio con Sutalo e Caldara che entrano al loro posto per l’ultima parte di una partita dove la squadra del Gasp sfiora ancora il gol nel finale in un paio di occasioni mentre il Bologna non riesce più a pungere e rendersi pericoloso nemmeno nel recupero extra-large di cinque minuti che terminano con il complicato ma meritato successo di un’Atalanta che torna al secondo posto, conquista la vittoria numero ventidue in questa stagione (record), la settima di fila in casa e sale a quota settanquattro in classifica (altro record superato!): la palla ora passa agli altri. Grandi ragazzi!

IL TABELLINO

ATALANTA-BOLOGNA 1-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 64′ Muriel

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Djimsiti (87′ Caldara), Palomino (80′ Sutalo); Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic (46′ Muriel), Gomez (66′ Malinovsky); Zapata (66′ Colley) – All.: Gasperini

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu (74′ Mbaye), Danilo, Denswil, Krejci (78′ Santander); Medel, Svanberg (64′ Dominguez); Skov Olsen (64′ Orsolini), Soriano, Barrow (64′ Sansone); Palacio – All.: Mihajlovic

Arbitro: La Penna

NOTE: gara di andata: Bologna-Atalanta 2-1 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Tomiyasu, Mihajlovic, Gasperini, Freuler, Danilo, Gosens, Colley, Castagne – espulsi: mister Gasperini alla mezz’ora p.t. – recuperi: 1′ p.t. e 5′ s.t.




Arriva il Bologna, ora l’Atalanta vuol provare a restare nelle prime tre

BERGAMO, ORE 19.30

IL RITORNO A CASA DI MUSA BARROW

Rush finale per il campionato di serie A, con l’Atalanta che dopo aver acquisito la matematica certezza di entrar nelle prime quattro anche in questa stagione (incredibile!), prova a strizzar l’occhio al terzo posto (che già occupa) o addirittura il secondo per cercare di scrivere un’altra, incredibile pagina di storia. Per farlo occorrerà comunque dare il meglio in queste ultime quattro gare, ad iniziar da quella di questa sera contro il Bologna di Mihajlovic che all’andata costrinse Papu e compagni alla sin qui unica sconfitta stagionale in trasferta: l’appuntamento con i felsinei dell’ex attesissimo Musa Barrow sarà quindi occasione anche per vedere quanta fame hanno ancora i ragazzi del Gasp che, inutile nascondersi, stanno anche pensando al quarto di finale di Champions contro il PSG da giocare tra qualche settimana.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con Ilicic ancora ai box, mister Gasperini non ha grandi alternative davanti dove è probabile che giochino i tre di Verona con Zapata sostenuto dal Papu e Malinovskyi mentre dietro potrebbe riposare Freuler con Pasalic in mezzo al suo posto mentre Castagne giocherà al posto dello squalificato Hateboer.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Caldara, Djimsiti; Castagne, De Roon, Pasalic, Gosens; Malinovskyi, Gomez; D. Zapata – All.: Gasperini

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Mbaye, Danilo, Tomiyasu, Krejci; Medel, Dominguez; Orsolini, Soriano, Barrow; Palacio – All.: Mihajlovic