Serie A, i risultati dopo la 37a giornata

GENOA E LECCE: CHI DELLE DUE ANDRA’ IN SERIE B?

A novanta minuti dal termine del campionato, giochi praticamente fatti ovunque con solo qualche sfumatura ancora da assegnare ed un verdetto in coda da emettere: chi tra Genoa e Lecce sarà la terza retrocessa in serie B? I rossoblu restano favoriti ma sono andati a complicarsi la vita perdendo malamente in casa del Sassuolo e, complice il successo dei salentini ad Udine ora devono battere il Verona nell’ultimo turno per evitare brutte sorprese. La Roma vince a Torino e stacca il pass per i gironi di Europa League relegando ai preliminari il Milan che continua comunque il suo ruolino di marcia vincente affondando la Samp. Vediamo ora quali sono i risultati di questa penultima giornata, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI:

Parma-Atalanta 1-2: 43′ p.t. Kulusevski (P), 70′ Malinovski (A), 84′ Gomez (A) – giocata martedì alle 19.30

Inter-Napoli 2-0: 11’  D’Ambrosio (I), 74’  Martinez (I) – giocata martedì alle ore 21.45

Lazio-Brescia 2-0: 17’  Correa (L), 82’  Immobile (L) – giocata alle ore 19.30

Sampdoria – Milan 1-4: 4’  Ibrahimovic (M), 52’  Calhanoglu (M), 58’  Ibrahimovic (M), 87’ s..t Askildsen (S), 92’  Leao (M) giocata alle ore 19.30

Sassuolo-Genoa 5-0: 26’  Traorè (S), 40’  Berardi (S), 66’  Caputo (S), 74’  Raspadori (S), 77’  Caputo (S) giocata alle ore 19.30

Udinese-Lecce 1-2: 36’  Samir (U), 40’  Mancosu (L), 81’  Lapadula giocata alle ore 19.30

Verona – Spal 3-0: 7’  Di Carmine (V), 11’  Di Carmine (V), 47’  Faraoni (V) giocata alle ore 19.30

Cagliari-Juventus 2-0: 8’  Gagliano (C), 47’  Simeone (C)

Fiorentina-Bologna 4-0 : 48’ , 54’  Chiesa (F), 74’  Milenkovic (F), 89’ Chiesa (F)

Torino-Roma 2-3 : 14’  Berenguer (T), 16’  Dzeko (R), 23’  Smalling (R), 61’  Diawara (R), 66’  Singo (T)

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Juventus* 37 26 5 6 75 40 +35 83
2 Inter 37 23 10 4 79 36 +43 79
3 Atalanta 37 23 9 5 98 46 +52 78
4 Lazio 37 24 6 7 78 39 +39 78
5 Roma 37 20 7 10 74 50 +24 67
6 Milan 37 18 9 10 60 46 +14 63
7 SSC Napoli 37 17 8 12 58 49 +9 59
8 Sassuolo 37 14 9 14 69 62 +7 51
9 Hellas Verona 37 12 13 12 47 48 -1 49
10 Fiorentina 37 11 13 13 48 47 +1 46
11 Parma 37 13 7 17 52 54 -2 46
12 Bologna 37 12 10 15 51 64 -13 46
13 Cagliari 37 11 12 14 52 53 -1 45
14 Udinese 37 11 9 17 36 51 -15 42
15 Sampdoria 37 12 5 20 47 64 -17 41
16 Torino 37 11 6 20 45 67 -22 39
17 Genoa 37 9 9 19 44 73 -29 36
18 Lecce 37 9 8 20 49 81 -32 35
19 Brescia** 37 6 6 25 34 78 -44 24
20 SPAL** 37 5 5 27 26 74 -48 20

*campione d’Italia
** retrocessa in serie B




Le pagelle di Parma-Atalanta

HATEBOER DECISIVO NEL FINALE, PAPU CLASSE INFINITA

Partita complicata per i ragazzi del Gasp, con le soluzioni al rompicapo-Parma che arrivano dalla panchina prima con Malinovskyi e poi da un ormai intoccabile come il Papu che con la sua giocata di classe manda al tappeto i ducali. Decisivo poi nel finale Hateboer che salva con un grande intervento un gol che pareva già fatto.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 7: la risolve con i cambi e tenendo viva una squadra che ha avuto per un’ora abbondante la testa un po’ altrove. Le grandi squadre vincono anche partite di questo genere. Ora con l’Inter sabato la grande sfida per il secondo posto.

GOLLINI 6.5: un paio di discreti interventi, poi è incolpevole sul gol subito.

SUTALO 5: dalle buone impressioni di San Siro alle tante incertezze di oggi. Subisce Gervinho e poi viene subito ammonito condizionando così la sua gara che durerà un tempo (DJIMSITI 6.5: con lui in campo le cose cambiano. Più sicurezza dietro e anche più propositività in avanti).

CALDARA 6: svolge il compitino senza strafare e senza sbavature particolari (MURIEL 6.5: subito vivace con un paio di conclusioni interessanti che svegliano i suoi).

PALOMINO 6: gara discreta anche per lui pur un po’ in sofferenza su Kulusevski, peccato per quel problemino che lo costringe al cambio nella ripresa. (HATEBOER 7: in un ruolo nemmeno troppo suo, è decisivo in pieno recupero con quel salvataggio praticamente sulla linea che evita il 2-2).

CASTAGNE 6.5: meglio nella ripresa quando aumenta anche la spinta in fase offensiva.

DE ROON 6: primo tempo opaco, un po’ meglio nella ripresa, ma la stanchezza è tanta anche per lui, e si vede.

FREULER 6: idem come sopra, lui forse un po’ meglio in un primo tempo dove la squadra era apparsa davvero fuori giri.

GOSENS 6.5: un paio di ottimi cross, poi la solita grinta e determinazione che non gli manca mai.

GOMEZ 7.5: un gol bellissimo dopo una partita per lui piuttosto difficile e complicata: prende per mano i suoi e si inventa un capolavoro che vale un successo comunque importante per continuare a sognare il secondo posto (TAMEZE s.v.: dentro nel finale).

PASALIC 5: un tempo in campo, ma non pervenuto (MALINOVSKYI 6.5: bravo e anche fortunato: sulla punizione che porta al pari, la barriera del Parma si alza favorendo così la sua velenosa traiettoria. Comunque bene).

ZAPATA 6.5: non segna, ma è l’ennesima gara di grande sacrificio e servizio ai compagni. Giudizio più che sufficiente.




L’Atalanta va, nonostante un po’ di fiatone: Parma rimontato e battuto, la Dea torna seconda

SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA

PARMA-ATALANTA 1-2: MALI E IL PAPU RIMONTANO I DUCALI

E se si vince anche partite così… l’Atalanta va, conquista a Parma l’ennesima vittoria del suo stratosferico campionato e torna seconda in attesa di vedere cosa combineranno l’Inter stasera e la Lazio domani. Lo fa con una gara tirata, sofferta e giocata davvero male nel primo tempo dove il Parma la sblocca (fortuna nostra) solo nel finale con l’ex Kulusevski. Nella ripresa il Gasp mischia le carte ma il match rimane bloccato ma il pari arriva proprio da un subentrato, Malinosvkyi che va a segno su calcio di punizione; a quel punto il Parma fa l’errore di abbassarsi ulteriormente e la Dea può così provarci sino a trovare il gol-partita con una perla del Papu. Nel recupero poi è fondamentale Hateboer con un salvataggio sulla linea prodigioso. Siamo a quota novantotto gol, due da un clamoroso “cento” da provare a centrare contro l’Inter nell’ultima di campionato sabato sera.

Parma: centottanta minuti al traguardo di un campionato che sta ormai snocciolando verdetti di giornata in giornata e per l’Atalanta del Gasp è il momento di provare l’assalto finale al grande sogno del secondo posto: per riuscirci servono più punti possibili tra la gara odierna di Parma e quella con l’Inter e poi si tireranno le somme di una annata comunque da sogno: alla peggio saremo quarti e con un quarto di Champions con il PSG che ci aspetta il prossimo 12 agosto.

SUTALO E CASTAGNE TITOLARI: senza Toloi fuori per squalifica, il Gasp rilancia Sutalo e conferma Caldara dietro con Castagne preferito ad Hateboer con Gosens in corsia e Pasalic avanzato con il Papu a supporto di Zapata la davanti. Nel Parma, con Gervinho davanti c’è Caprari a sostegno con i grandi ex Kurtic e Kulusevski in campo dal primo minuto.

GOLLINI E IL PALO SALVANO LA DEA: avvio di partita nel torrido caldo di Parma con fasi piuttosto confuse e poca lucidità da ambo le parti ma è Gollini all’ottavo ad essere subito protagonista di un intervento decisivo sulla conclusione a colpo quasi sicuro di Gagliolo che si era ritrovato tutto solo in area di rigore nerazzurra. Altro brivido per la Dea al quarto d’ora quando l’ex Kulusevski fa un po’ quel che vuole, entra in area e conclude in diagonale centrando in pieno il palo a Gollini battuto.

NERAZZURRI SENZA IDEE: l’Atalanta si vede per la prima volta al ventesimo quando Gosens viene steso ai limiti dell’area e guadagna punizione che però il Papu calcia addosso alla barriera vanificando il tutto. Il cooling break prima della mezz’ora serve al Gasp per tentare di riordinare le idee ai suoi sin qui decisamente sotto tono e che vedrà il mister costretto al primo cambio a dieci dalla fine quando Palomino accusa qualche problemino e viene sostituito da Hateboer. Squillo nerazzurro al trentottesimo quando Zapata riparte bene ed in velocità ed apre per Pasalic che gira a Castagne che però si trova in fuorigioco e l’azione sfuma.

KULUSEVSKI, IL GRAFFIO DELL’EX: il Parma gioca meglio ed alla fine la sblocca con merito a tre dall’intervallo con una bella azione insistita proprio dell’ex Kulusevski che, dopo aver centrato il palo in avvio, stavolta non sbaglia e mette dentro il gol dell’ex che porta avanti i padroni di casa. Con l’1-0 ducale arriva ai titoli di coda un primo tempo che si chiuderà con il medesimo risultato dopo tre minuti di recupero.

RIPRESA, IL MISTER CAMBIA: cambia subito il Gasp in avvio di ripresa inserendo Djimsiti e Malinovskyi al posto di Sutalo e Pasalic con i nerazzurri che provano a cambiar rotta ad una partita sin qui decisamente negativa; la Dea mostra qualche miglioramento ma non riesce tuttavia a sfondare e, di conseguenza, il mister getta nella mischia al quarto d’ora Muriel al posto di Caldara dando così una impronta ancor più offensiva alla sua Atalanta.

MALINOVSKYI SU PUNIZIONE TROVA L’1-1: ci prova subito Muriel con un bel diagonale che però finisce sull’esterno della rete, poi al ventesimo tocca a Zapata ricevere palla e girarsi in area ma con scarsa precisione. L’Atalanta cresce ed al ventiquattresimo trova il gol del pari, direttamente su calcio di punizione di Malinovskyi, complice anche l’errato movimento della barriera del Parma che si alza quanto basta per far passar il pallone potente dell’ucraino e battere Sepe.

MAGIA DEL PAPU, SORPASSO DEA!: incassato il pari, il Parma tenta un paio di sortite offensive ma poi arretra il proprio baricentro e la squadra del Gasp inizia a guadagnare metri ed avvicinarsi alla porta di Sepe che il Papu la buca a sette dalla fine con una bellissima azione personale e conclusione rasoterra appena fuori dall’area di rigore che non da scampo di nuovo a Sepe e porta la Dea sul 2-1!

HATEBOER SALVA TUTTO, E’ VITTORIA!: saltano gli schemi nel finale, il Gasp da fiato al Papu per Tameze negli ultimi minuti ma è incredibile il salvataggio sulla linea di Hateboer al secondo dei cinque di recupero con l’olandese che salva un gol che pareva ormai fatto per i ducali. Poi invece è Sepe a salvare i padroni di casa sulla conclusione di Gosens che andava in campo aperto verso la porta ma non ci sarà più tempo, la Dea vince la partita e si porta al secondo posto. La palla ora passa ad Inter e Lazio. Grandi ragazzi!

IL TABELLINO:

PARMA-ATALANTA 1-2 (primo tempo 1-0)

RETI: 43′ Kulusevski (P), 70′ Malinovskyi, 84’Gomez (A)

PARMA (4-3-3): Sepe; Darmian, Dermaku, Bruno Alves, Gagliolo (83′ Pezzella); Kucka, Kurtic, Barillà (83′ Iacoponi); Kulusevski, Gervinho (66′ Karamoh), Caprari (79′ Siligardi) – All.: D’Aversa

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Sutalo (46′ Djimsiti), Caldara (60′ Muriel), Palomino (36′ Hateboer); Castagne, de Roon, Freuler, Gosens; Gomez (85′ Tameze), Pasalic (46′ Malinovskyi); Zapata – All.: Gasperini

ARBITRO: Pairetto di Nichelino

NOTE: gara di andata: Atalanta-Parma 5-0 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Sutalo (A), Darmian, Kucka (P) – espulsi: nessuno – recuperi: 3′ p.t. e 5′ s.t.




Atalanta, stasera di scena a Parma: ultime chance per puntare al secondo posto

PARMA, ORE 19.30

PER SCAVALCARE L’INTER SERVONO TRE PUNTI

Ultimi valzer per questo campionato che, per buona parte, ha già detto molto ma che l’Atalanta di Gasperini vuol ulteriormente ravvivare in questa corsa finale dei nerazzurri verso un incredibile quanto inatteso secondo posto: serve dar il massimo ed ottenerlo da queste ultime due gare con Parma ed Inter. Si comincia oggi nel match contro i ducali di D’Aversa e del grande ex Kulusevsky come ostacolo non certo dei più agevoli verso l’obiettivo finale: i ducali sono ormai salvi da tempo ma cercheranno di ben figurare nell’ultima apparizione interna della stagione al Tardini. Gomez e compagni dovranno tirar fuori una delle tante prestazioni importanti viste quest’anno per provare ad aver la meglio e mettere sotto pressione l’Inter che questa sera aspetta il Napoli a San Siro.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: mini-turnover probabile per il tecnico nerazzurro Gasperini che potrebbe dar fiducia a Sutalo in difesa (vista anche la squalifica di Toloi) mentre Castagne potrebbe esser preferito a Gosens in corsia. Davanti con Zapata tocca al Papu e Pasalic dar supporto al colombiano.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

PARMA (4-3-3): Sepe; Darmian, Iacoponi, Bruno Alves, Pezzella; Kucka, Kurtic, Barillà; Kulusevski, Gervinho, Siligardi – All.: D’Aversa

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Sutalo, Caldara, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Castagne; Pasalic, Gomez; Zapata – All.: Gasperini




Serie A, i risultati dopo la 36a giornata

JUVE, MISSIONE COMPIUTA: E’ SCUDETTO!

Con due giornate di anticipo (anche se da tempo ormai ampiamente prevedibile), la Juventus conquista il suo nono scudetto consecutivo: il successo sulla Samp regala ai bianconeri di Sarri la certezza del tricolore mentre ad Inter, Atalanta e Lazio restano due giornate per decifrare il podio di questo campionato di Serie A. Dietro, la Roma allunga sul Milan che pare ormai relegato ai preliminari di Europa League mentre in coda, la sconfitta del Lecce a Bologna pare compromettere ogni possibile speranza di salvezza dei salentini. Vediamo ora tutti i risultati di questa giornata, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI:

Milan-Atalanta 1-114’ Calhanoglu (M), 34’ Zapata (A) – giocata venerdì alle 21.45

Brescia-Parma 1-2 : 59’ Darmian (P), 62’ Dessena (B), 81’ Kulusevski (P) giocata sabato alle 17.15

Genoa-Inter 0-3: 34’ Lukaku (I), 83’ Sanchez (I), 93’ Lukaku (I) – giocata sabato alle 19.30

Napoli-Sassuolo 2-0: 8’ Hysaj (N), 93’ Allan (N) – giocata sabato alle 21.45

Bologna-Lecce 3-2 : 2’ Palacio (B), 5’ Soriano (B), 47’ Mancosu (L), 66’ Falco (L), 93’ Barrow (B) – giocata alle 17.15

Cagliari-Udinese 0-1: 3’ Okaka (U) – giocata alle 19.30

Roma-Fiorentina 2-1: 45’ Veretout (R), 54’ Milenkovic (F), 87’ Veretout su rig. (R) – giocata alle 19.30

Spal-Torino 1-1: 57’ Verdi (T), 80’ D’Alessandro (S) – giocata alle 19.30

Verona-Lazio 1-5 : 38’ Amrabat (V), 51’ Immobile (L), 56’ Milinkovic Savic (L), 63’ Correa (L), 84’ Immobile (L), 94’ Immobile (L) – giocata alle 19.30

Juventus-Sampdoria 2-0: 45′ Ronaldo (J), 67’ Bernardeschi (J)

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Juventus* 36 26 5 5 75 38 +37 83
2 Inter 36 22 10 4 77 36 +41 76
3 Atalanta 36 22 9 5 96 45 +51 75
4 Lazio 36 23 6 7 76 39 +37 75
5 Roma 36 19 7 10 71 48 +23 64
6 Milan 36 17 9 10 56 45 +11 60
7 SSC Napoli 36 17 8 11 58 47 +11 59
8 Sassuolo 36 13 9 14 64 62 +2 48
9 Parma 36 13 7 16 51 52 -1 46
10 Hellas Verona 36 11 13 12 44 48 -4 46
11 Bologna 36 12 10 14 51 60 -9 46
12 Fiorentina 36 10 13 13 44 47 -3 43
13 Cagliari 36 10 12 14 50 53 -3 42
14 Udinese 36 11 9 16 35 49 -14 42
15 Sampdoria 36 12 5 19 46 60 -14 41
16 Torino 36 11 6 19 43 64 -21 39
17 Genoa 36 9 9 18 44 68 -24 36
18 Lecce 36 8 8 20 47 80 -33 32
19 Brescia** 36 6 6 24 34 76 -42 24
20 SPAL** 36 5 5 26 26 71 -45 20

* campione d’Italia
** retrocessa in serie B




Milan-Atalanta 1-1 – Dea e Diavolo, chi ha fermato chi?

Si tratta di uno dei processi più conosciuti nell’ambito della fisica della particelle: l’annichilazione. Avviene quando una particella subatomica incontra la sua antiparticella. L’esempio classico è quello dello scontro tra l’elettrone e la sua antiparticella, il positrone. Una collisione dalla quale scaturiscono due fotoni gamma, ossia due particelle dall’alto contenuto energetico.

Ebbene, la sfida tra Milan e Atalanta di ieri sera ha ricordato un po’ il processo fisico dell’annichilazione. Dallo scontro tra le due squadre più in forma in questo periodo atipico di campionato, ne è scaturito un pareggio che rafforza il “contenuto energetico” di entrambe le formazioni.

La partita è stata pressoché equilibrata. Una rete per parte, una clamorosa occasione per parte (il rigore sbagliato da Malinovskyi per i nerazzurri e il palo colpito dall’ex Bonaventura per i rossoneri) e nessuna squadra che abbia nettamente dominato l’una sull’altra.

Da qui, l’accrescimento di consapevolezza per entrambe. Per il Milan è completato con un percorso quasi netto il periodo di incontri con le “grandi” del campionato 2019-2020, per l’Atalanta la dimostrazione (dopo la vittoria con il Bologna) di riuscire a prendere punti su campi difficili e contro avversari in condizione, nonostante la squadra sia in calo naturale di forma atletica e, soprattutto, conviva col rischio di appagamento avendo già raggiunto l’obiettivo della qualificazione alla prossima Champions League (a netto del pluricitato caso di Roma e Napoli vincenti in EL e in Champions il prossimo agosto).

Ma anche una partita che lascia un quesito. Chi ha fermato chi? Il Milan ha fermato l’Atalanta che vincendo si sarebbe portata a -3 dalla Juventus o è stata la Dea a stoppare la corsa del Diavolo verso quel quinto posto che significherebbe Europa League diretta? Un quesito curioso, destinato probabilmente a non aver risposta.

Ora per la compagine di Gasperini vi sono le ultime due fatiche. Con Parma e Inter, la Dea si giocherà un secondo posto in campionato che profuma di storia solo a scriverlo (ma attenzione, lo diciamo subito, guai a rimanere delusi nel caso non arrivasse questo piazzamento, eh) ma, soprattutto, affinerà la preparazione in vista della Final-8 di Champions League a Lisbona. Il 12 agosto e il PSG sono sempre più vicini…

Articolo a cura di Giuseppe Pucciarelli




Le pagelle di Milan-Atalanta

LA RIVINCITA DI CALDARA: DISINNESCA IBRA! BRAVO ANCHE SUTALO

Indicazioni positive anche dall’esame-Milan per il Gasp con la sua Dea che torna imbattuta anche da San Siro e conferma la sua forza e le sue qualità: bella l’idea del mister di rilanciare Caldara in quello che è stato il suo stadio fino a gennaio e piazzarlo su Ibra che il numero tre nerazzurro rende praticamente innocuo; sempre dietro, ottima anche la prova di Sutalo entrato nella ripresa. Bravo anche il Papu, che stringe i denti ma non rinuncia alla solita partita al servizio della squadra.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 7: prende un punto a San Siro e continua a sognare il secondo posto. Ormai la suggestione-scudetto è rimasta tale ed a questo punto occorre pensare con praticità ad obiettivi più concreti. Gestisce bene la gara anche se squalificato (in panchina è andato il vice-Gritti).

GOLLINI 6: non compie grandi interventi, però sulla punizione di Calhanoglu forse pare un po’ sorpreso. Comunque sufficiente.

TOLOI 6.5: discreto il suo primo tempo, non era tuttavia al meglio e ad inizio ripresa viene sostituito (SUTALO 7: bene! Inizio un po’ incerto con qualche sbavatura, poi dimostra di esser già discretamente inserito nei meccanismi del Gasp. Prova decisamente positiva).

CALDARA 7.5: che bravo! Il suo rilancio inizia da questa partita in quello che fu il suo ex stadio. Mette il silenziatore ad Ibra e non commette sbavature in una gara che ricorda i suoi esordi in nerazzurro.

DJIMSITI 6.5: bene, copre bene gli spazi specialmente nella ripresa.

HATEBOER 6.5: in palla nel primo tempo, dove gioca diversi palloni per i compagni, poi la benzina inizia a finire nella ripresa.

DE ROON 6.5: ringhia come sempre sugli avversari riuscendo in più occasioni anche ad aver la meglio.

FREULER 7: il suo zampino nell’azione che porta al pareggio: prova la conclusione che rimpalla sulla difesa e finisce sui piedi di Zapata: palla in banca per l’1-1 del colombiano. (PASALIC 6: una ventina di minuti abbondanti per lui senza però mettersi in luce particolarmente).

GOSENS 6: non molto in partita oggi, disputa un primo tempo sul filo della sufficienza, poi verrà sostituito a metà ripresa (CASTAGNE 6: pochi guizzi degni di nota anche per lui).

MALINOVSKYI 6: croce e delizia. Bravo a conquistar il rigore dopo il fallaccio quasi da codice penale di Biglia, peccato poi il suo tiro venga respinto da Donnarumma. Il pestone condiziona la sua gara, nella ripresa verrà poi sostituito. (MURIEL 6: qualche sterzata, un paio di tentativi ma poco altro. Oggi non riesce ad essere decisivo come in altre occasioni).

GOMEZ 6.5: sempre a tutto campo, probabilmente anche un po’ stanco ma su di lui pare non far effetto. Una partita come sempre di qualità e sacrificio, e quel tacco nel finale a due giocatori del Milan vale da solo tutta la partita. (COLLEY s.v.: pochi minuti di match per lui).

ZAPATA 7: dategli un pallone e lui lo trasformerà in oro. Anche oggi ha poche chance degne di nota, una di queste la tramuta nel gol che vale il meritato pareggio a San Siro. Fondamentale!