Le pagelle di Udinese-Atalanta

MURIEL E’ DECISIVO, DJIMSITI E PASALIC IN SERATA-NO

Partita non certo spettacolare come nelle ultime due uscite, ma pratica e cinica quella dei nerazzurri questa sera: la chiave del match è sicuramente data dall’ingresso di Muriel nella ripresa. La doppietta del colombiano spiana la strada ai nerazzurri proprio quando l’Udinese pareva abbottonata al punto giusto per resistere all’assalto al fortino da parte della Dea. Non bene Djimsiti (infilato sul pareggio di lasagna) e Pasalic (oggi in un ruolo dove ha faticato molto).

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 7.5: la cambia dalla panchina, e la vince. I suoi oggi forse non brillano come nelle precedenti usciti ma è anche comprensibile giocando praticamente ogni tre giorni. La vittoria è di quelle pesantissime, la Roma è ora a tre punti ed il terzo posto dell’Inter non pare più una utopia. Da qui alla fine ci sarà ancora da divertirsi: ora il Napoli.

GOLLINI 6.5: prende due gol senza troppe colpe ma è complessivamente sempre attento e sicuro tra i pali.

TOLOI 6.5: un po’ in difficoltà in avvio, poi però la sua partita è sicuramente ben oltre la sufficienza.

CALDARA 6.5: pure per lui una gara con grande dispendio di energia, arriva stremato nel finale e con una ammonizione rimediata durante il match che un po’ lo ha condizionato.

DJIMSITI 5: suo malgrado colpevole in occasione del pareggio dove si fa sorprendere (e doppiare in velocità) da Lasagna che se ne va in porta per firmare l’1-1 (PALOMINO 6.5: nella ripresa tocca a lui che mostra sicuramente cose migliori rispetto al compagno).

HATEBOER 6.5: corre parecchio, ma nella ripresa la spia della riserva di energie inizia a lampeggiare (GOSENS 6.5: dentro il tempo che basta a dar un cambio di marcia ai suoi anche grazie al suo contributo).

PASALIC 5: fuori posizione o fuori forma? Difficile da capire, eppure dopo la squalificava poteva esser lui tra gli elementi più in palla della Dea, invece delude e fatica ad incidere. Sostituito (DE ROON 6.5: ci mette

FREULER 7: ormai inamovibile per il Gasp, tanta qualità e quantità la in mezzo dove la Dea riparte e spesso sa far male.

CASTAGNE 6.5: torna dopo diverse giornate passate tra panchina e pochi minuti in campo e convince con una prova decisamente positiva.

MALINOVSKYI 6: un paio di cannonate da fuori area che Musso sventa, ma anche qualche pallone perso davvero in maniera ingenua (MURIEL 8: croce e delizia: fa imbufalire il Gasp per alcune palle perse in maniera sciocca, ma tira fuori due autentiche perle che consentono ai suoi di portar a casa la vittoria e dare un altro colpo importante a chi insegue. Decisivo!).

GOMEZ 7.5: ancora una volta parte un po’ nascosto ma, col calare degli avversari, diventa devastante. Si conquista lui la punizione che Muriel trasforma nel gol del nuovo vantaggio. Immenso! (ILICIC s.v.: dentro nel finale, solo pochi minuti per lui).

ZAPATA 7: vede la sua ex squadra e la punisce anche stavolta. Gol, il suo, che sblocca il match, poi sparisce un po’ dai radar per ricomparire nella ripresa. Timbra anche stavolta.




L’Atalanta vola con la legge dell’ex: Zapata e Muriel abbattono l’Udinese

SERIE A, VENTOTTESIMA GIORNATA

UDINESE-ATALANTA 2-3: MURIEL ENTRA E DECIDE IL MATCH

E sono sei: l’Atalanta è un fiume di belle, bellissime notizie. Vince ad Udinese una partita non spettacolare ma molto pratica, centra la sesta vittoria consecutiva, sale ad ottanta gol campionato, stacca la Roma a nove punti e vede l’Inter ad una sola lunghezza. La banda del Gasp è ancora una volta una sinfonia pur in una serata non brillantissima in cui fa la cosa più importante: vincere. Passa subito con Zapata, poi viene infilata da Lasagna con un gol in contropiede, stringe i denti in un match bruttino fino all’intervallo. Poi nella ripresa il Gasp cambia e mette Muriel che si inventa due gol bellissimi e fa allungar la Dea sul 3-1; nel finale accorcia ancora Lasagna ma non basterà. L’Atalanta vince a Udine con gli ex.

Udine: alla ricerca del sesto sigillo, per sfruttare al meglio la sconfitta della Roma contro un avversario in crisi di risultati ma con un gioco rognoso e capace di imbrigliare spesso gli avversari. L’Atalanta sfida l’Udinese sul suo campo e cerca campo per volare cementar ancor di più il suo quarto posto e provare a pareggiare il record di vittorie consecutive (sei) contro i padroni di casa che, privi di un paio di giocatori importanti, cercano di invertir la rotta di una classifica bruttina ma che vorrebbe evitare di peggiorare ulteriormente.

ANCORA PANCHINA PER ILICIC: condizione non ancora al top per Ilicic che il Gasp lascia ancora inizialmente in panchina con in campo confermatissimo Malinovskyi con il Papu e Zapata davanti mentre Castagne in corsia gioca al posto di Gosens e Caldara prende il posto di Palomino in difesa. Nei padroni di casa, Gotti, che deve fare a meno di Mandragola e De Paul, davanti si affida a Lasagna con Fofana e Jansen in mezzo a cercar di arginare le avanzate nerazzurre.

ZAPATA LA SBLOCCA SUBITO: avvio scoppiettante del match con i padroni di casa pericolosissimi al sesto quando Fofana trova il corridoio giusto verso la porta ma Gollini è decisivo in uscita ad evitare guai peggiori e la Dea che risponde sul capovolgimento di fronte con una bellissima conclusione di Gomez con Musso che vola e manda in corner un tiro che pareva destinato a finir in rete. Ma la squadra del Gasp passa all’ottavo quando Zapata viene pescato in area da Toloi: controllo e tiro imprendibile per il portiere friulano che porta all’1-0 atalantino.

LASAGNA INFILA LA DEA IN CONTROPIEDE, 1-1: dopo una partenza davvero ricca di emozioni la gara cala di intensità con i nerazzurri in controllo del match ma incapaci di creare altre occasioni degne di tal nome. L’Udinese aspetta, stringe i denti e, quando riparte fa male, malissimo alla Dea: Fofana lancia Lasagna che brucia la difesa nerazzurra sul filo del fuorigioco e va a segnare il punto con cui i friulani rimettono in equilibrio il match alla mezz’ora. Ancora Fofana e Lasagna protagonisti pochi minuti più tardi con sempre il primo che offre palla al secondo che prova il pallonetto che scavalca Gollini ma finisce sopra la traversa; poi tocca a Musso superarsi, stavolta su Malinovskyi con un colpo di reni che evita il gol e manda la palla in calcio d’angolo per quello che è l’ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude senza recupero e con le due squadre in parità.

RIPRESA, IL GASP CAMBIA: cambia in difesa il Gasp durante l’intervallo, ne fa le spese Djimsiti che viene sostituito in avvio da Palomino e l’Udinese che al sesto è pericolosa con una conclusione al volo di Wallace in area che finisce fuori di pochissimo e mette i brividi a Gollini. Altro cambio per la Dea pochi istanti dopo, entra Muriel in campo al posto di Malinosvkyi. Ci prova Freuler al tredicesimo al termine di una bella azione dei nerazzurri ma conclusione dello svizzero troppo debole e Musso blocca senza problemi: altri cambi per il Gasp che inserisce De Roon e Gosens al quarto d’ora a posto di Pasalic ed Hateboer.

MURIEL ACCENDE IL CANNONE: BUM-BUM E 3-1!: l’Udinese si abbottona dietro e sembra riuscire a gestir le offensive nerazzurre fin quando Muriel non inizia a scaldar i motori: prima chiama Musso alla grandissima parata sulla sua conclusione, poi però lo trafigge al minuto venticinque con un bolide terra-aria direttamente da calcio di punizione che riporta la Dea in vantaggio al Friuli. Il colombiano è scatenato, sfiora la doppietta poco dopo la mezz’ora (altra grande parata di Musso) e poi fa di nuovo centro a undici dalla fine con un’altra gran botta da fuori che fa scappare in avanti la Dea sul 3-1.

LASAGNA ACCORCIA, MA VINCE LA DEA E VEDE L’INTER: entra anche Ilicic negli ultimi minuti di partita anche per dar fianco ad uno strematissimo Gomez con l’Udinese che nel finale prova a sfruttar la stanchezza dei nerazzurri ed a quattro dalla fine la riapre, ancora con Lasagna che anticipa tutti di testa e firma la sua personale doppietta. Tuttavia i friulani non riusciranno ad esser più pericolosi e la Dea gestirà bene i restanti minuti da giocare, compresi i quattro di recupero al cui termine i ragazzi del Gasp possono festeggiare la sesta vittoria consecutiva in campionato, eguagliando il record dell’Atalanta di Colantuono e dello stesso Gasperini. Record a parte, la Dea vola a +9 sulla Roma mettendo ulteriori tre punti tra se ed i giallorossi a difesa del proprio quarto posto e, nota non da poco, facendosi minacciosa alle spalle di un’Inter che ora è li ad un punto (anche se i nerazzurri di Milano devono ancora giocare): sognare, a questo punto, non costa davvero nulla. E a Bergamo la gente vuol continuare a farlo con un sorriso grande così, specie dopo gli incubi dei mesi scorsi. Avanti tutta!

IL TABELLINO:

UDINESE-ATALANTA 2-3 (primo tempo 1-1)

RETI: 9’ p.t. Zapata (A), 31’ p.t. Lasagna (U), 26’ s.t. Muriel (A), 34’ s.t. Muriel (A), 42’ s.t. Lasagna (U)

UDINESE (3-5-2): Musso; Ekong (21’ s.t. Becao), Nuytinck, Samir; Stryger Larsen (37’ s.t. Ter Avest), Walace, Jajalo (37’ s.t. Nestorovski), Fofana, Sema (21’ s.t. Zeegelaar); Teodorczyk (26’ s.t. Okaka), Lasagna – All.: Gotti

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Caldara, Djimsiti (1’ s.t. Palomino); Hateboer (14’ s.t. Gosens), Pasalic (14’ s.t. De Roon), Freuler, Castagne; Malinovskyi (7’ s.t. Muriel); Gomez (35’ s.t. Ilicic), Zapata – All.: Gasperini

ARBITRO: Di Bello di Brindisi

NOTE: gara di andata: Atalanta-Udinese 7-1 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: 40’ p.t. Malinovskyi (A), 24’ s.t. Becao (U), 31’ s.t. Caldara (A), 32’ s.t. Zeegelaar (U) – recuperi: 0′ p.t. e 4′ s.t.




L’Atalanta va a Udine per provare a mettere la sesta

UDINE, ORE 19.30

CON TRE PUNTI, EGUAGLIATO IL RECORD DI VITTORIE CONSECUTIVE

Dopo la grande rimonta ai danni della Lazio, l’Atalanta torna in campo questa sera all’ora di cena nella prima trasferta post-Covid per i ragazzi del Gasp che saranno di scena ad Udine: i nerazzurri vanno a caccia di altri punti pesanti per blindare sempre più il quarto posto e, perchè no, sperar di approfittare di un passo falso dell’Inter al terzo posto. Però bisogna prima pensar a superare l’Udinese, avversario rognoso con i friulani in cerca anche loro di importanti punti per allontanarsi dalle zone basse della classifica. Con un successo la squadra del Gasp centrerebbe la sesta vittoria consecutiva, eguagliando il record stabilito dalle Atalanta di Colantuono e dello stesso Gasperini.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con il ritorno di Pasalic dopo la squalifica e il pieno recupero di Ilicic, mister Gasperini torna ad avere piena abbondanza a disposizione: il croato e lo sloveno potrebbero esser schierati sin dal primo minuto con Caldara che in difesa giocherebbe al posto di Palomino che è diffidato.

LE PROBABILI FORMAZIONI

UDINESE (3-5-2): Musso; Troost-Ekong, Nuytinck, Samir; Larsen, Ter Avest, Jajalo, Fofana, Sema; Okaka, Lasagna – Allenatore: Gotti

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Caldara, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Pasalic, Gosens; Gomez; Ilicic, Zapata – Allenatore: Gasperini




Serie A, i risultati dopo la 27a giornata

LA JUVE ALLUNGA, IL PARMA SOGNA L’EUROPA

La prima giornata completa di campionato dopo la sosta forzata in virtù dell’emergenza sanitaria consente alla Juve di sfruttar al meglio gli stop di Lazio e Inter ed allungare in vetta alla classifica. Più dietro vincono, oltre all’Atalanta, anche Roma e Napoli mentre in zona-Europa spunta il Parma che con l’ex nerazzurro Cornelius travolge il Genoa. In coda cambia invece poco, le ultime sei perdono tutte. Vediamo ora la nuova classifica aggiornata con i marcatori e tutti i risultati della giornata:

I RISULTATI

Fiorentina-Brescia 1-1: 17′ rig. Donnarumma (B), 29′ Pezzella (F) – lunedì 22 ore 19:30

Lecce-Milan 1-4: 24′ Castillejo (M), 54′ rig. Mancosu (L), 56′ Bonaventura (M), 57′ Rebic (M), 72′ Leao (M) – lunedì 22 ore 19:30

Bologna-Juventus 0-2: 23′ Cristiano Ronaldo, 36′ Dybala – lunedì 22 ore 21:45

Hellas Verona-Napoli 0-2: 38′ Milik, 90′ Lozano – ore 19:30

Spal-Cagliari 0-1: 93′ Simeone – ore 19:30

Genoa-Parma 1-4: 18′, 33′, 53′ Cornelius (P), 59′ rig. Iago Falque (G), 87′ Kulusevski (P) 

Torino-Udinese 1-0: 16′ Belotti 

Inter-Sassuolo 3-3: 4′ Caputo (S), 41′ rig. Lukaku (I), 45’+1 Biraghi (I), 81′ rig. Berardi (S), 86′ Borja Valero (I), 89′ Magnani (S) – mercoledì 24 ore 19:30

Atalanta-Lazio 3-2: 5′ aut. De Roon (L), 11′ Milinkovic-Savic (L), 38′ Gosens (A), 21′ st Malinovskyi (A), 35′ st Palomino (A) – mercoledì 24 ore 21:45

Roma-Sampdoria 2-1: 11′ Gabbiadini (S), 64′ e 85′ Dzeko (R) – mercoledì 24 ore 21:45

LA CLASSIFICA
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Juventus 27 21 3 3 52 24 +28 66
2 Lazio 27 19 5 3 62 26 +36 62
3 Inter 27 17 7 3 54 28 +26 58
4 Atalanta 27 16 6 5 77 37 +40 54
5 Roma 27 14 6 7 53 36 +17 48
6 SSC Napoli 27 12 6 9 43 36 +7 42
7 Parma 27 11 6 10 37 33 +4 39
8 Milan 27 11 6 10 32 35 -3 39
9 Hellas Verona 27 10 8 9 31 29 +2 38
10 Cagliari 27 9 8 10 43 42 +1 35
11 Bologna 27 9 7 11 38 44 -6 34
12 Sassuolo 27 9 6 12 45 46 -1 33
13 Fiorentina 27 7 10 10 33 37 -4 31
14 Torino 27 9 4 14 30 46 -16 31
15 Udinese 27 7 7 13 21 38 -17 28
16 Sampdoria 27 7 5 15 30 48 -18 26
17 Genoa 27 6 7 14 32 51 -19 25
18 Lecce 27 6 7 14 35 60 -25 25
19 SPAL 27 5 3 19 20 45 -25 18
20 Brescia 27 4 5 18 23 50 -27 17



Le pagelle di Atalanta-Lazio

PAPU MERAVIGLIOSO, PALOMINO FIRMA IL SORPASSO E NON SOLO…

Dopo un avvio difficile, la squadra reagisce e lavora ai fianchi l’avversario trovando il gol fondamentale con Gosens per provar poi la rimonta (poi riuscita) nella ripresa grazie ad un super-Papu e un centrocampo potente e dirompente che chiude la Lazio nella propria metà campo e la costringe alla resa. Palomino decisivo in fase di copertura, ma anche come goleador.

LE PAGELLE:

ALL.: GRITTI 8 (GASPERINI SQUALIFICATO): anche stavolta con lui in panchina non si perde. Scherzi a parte, la squadra fatica in quel momento difficile in avvio per poi ribattere colpo su colpo agli avversari e poi sormontarli fisicamente nella ripresa centrando la rimonta. Bene così, questa condizione fisica importante serva a metter il prima possibile più punti in cascina per tener lontani gli assalti al quarto posto sin qui meritatissimo.

GOLLINI 6.5: ne prende due senza particolari colpe, il resto è ordinaria amministrazione che da sicurezza ai suoi. Praticamente inoperoso nella ripresa.

TOLOI 7: un avvio difficile anche per lui, poi però è bravo ad uscire dal guado e non concedere praticamente più nulla agli avversari.

DJIMSITI 7: anche oggi va ad un passo dal gol che comunque non altera una prestazione più che lodevole dopo un avvio difficile.

PALOMINO 8: l’uomo della rimonta completata, un gol pesantissimo, un po’ come quello che aveva ripreso la Roma nella sfida di qualche mese fa. Decisivo!

HATEBOER 7: il Gasp non lo toglie mai, una ragione ci sarà. Peccato per quella buona opportunità nel primo tempo che manda fuori di poco.

DE ROON 6: che sfortuna quell’autogol tanto goffo quanto incredibile. Poco male visto il risultato, però stasera forse è un po’ meno in palla rispetto a precedenti uscite di ben altro spessore.

FREULER 7: un baluardo la in mezzo che nella ripresa lascia solo le briciole agli avversari.

GOSENS 7.5: finchè tiene è un autentico ciclone, porta palloni ovunque in area e riapre il match con un gol che, alla lunga, sarà decisivo. (CASTAGNE 6.5: buono il suo spezzone di gara, si gode nel finale la gioia della vittoria con i compagni).

MALINOVSKYI 8: ci prova due volte, la prima costringendo Strakosha alla grande parata, la seconda lo affonda con un missile (ILICIC s.v.: dentro nel finale, un paio di sterzate e poco più, ma il suo rientro è un segnale molto molto importante).

GOMEZ 7.5: parta un po’ in sordina, ma appena gli avversari allentano un po’ la presa diventa devastante. Nel finale arriva stremato ma, ciò nonostante, non ne vuol sapere di uscire. Applausi!

ZAPATA 6: un po’ imballato oggi, si divora subito una occasione clamorosa proprio poco prima dell’autogol di De Roon. Nel complesso una prova sufficiente e poco più (MURIEL 6: nel finale si divora un paio di occasioni facili che per fortuna non costano nulla ai suoi).




L’Atalanta non finisce mai di stupire: una super-rimonta che stende la Lazio!

SERIE A, VENTISETTESIMA GIORNATA

ATALANTA-LAZIO 3-2: GOSENS, MALI E PALOMINO, CHE IMPRESA!

Incredibile, impensabile, specie dopo poco più di undici minuti di gara: l’Atalanta, sotto di due gol in avvio, si rimbocca di nuovo le maniche e costruisce una rimonta formato monstre ai danni della Lazio, che cade dopo ventun giornate sotto i colpi di Gomez e compagni che la costringono alla resa. Avanti di due gol con l’autogol incredibile di De Roon e la bellissima rete di Savic, la squadra biancoceleste non fa i conti con il ritorno dei ragazzi del Gasp che, passato il momento di sbandamento, iniziano a giocar la loro partita, accorciano con Gosens nel finale di primo tempo e, nella ripresa, completano l’opera con la bellissima rete di Malinosvkyi al ventesimo e con Palomino a dieci dalla fine. Sorpasso, tre punti pazzeschi e tentativo della Roma di accorciar sul quarto posto dei nerazzurri rispedito al mittente.

Bergamo: quarta contro seconda, due delle squadre che esprimono probabilmente il miglior calcio in Italia, due attacchi atomici che regalano gol a grappoli: l’anteprima del match tra Atalanta e Lazio basta e avanza per pensare che, comunque vada, ci si divertirà. La squadra del Gasp, dopo l’ottimo ritorno in campo di domenica cerca conferme con un terzo grado mica da ridere contro i biancocelesti e con la voglia di cementare sempre più il quarto posto con un occhio più su dove l’Inter si è da poco fatta fermar in casa dal Sassuolo.

TOLOI E MALINOVSKYI LE NOVITA’: con Pasalic out per squalifica ed Ilicic non ancora al top e tenuto inizialmente in panchina, mister Gasperini (oggi anche lui squalificato, in panchina il vice Gritti) mette Malinovskyi in campo con il Papu a supporto di bomber-Zapata mentre l’altra variazione rispetto a domenica è Toloi titolare dietro al posto di Caldara. Nella Lazio, Inzaghi deve far i conti con diversi infortuni tra cui quelli Leiva e Luiz Felipe, spazio a Cataldi e Luis Alberto con Correa ed Immobile davanti.

DE ROON SBAGLIA PORTA, DEA SOTTO: toccante l’immagine dei giocatori ospiti commossi durante il minuto di silenzio al risuonare delle note di “rinascerò, rinascerai” in ricordo delle vittime che Bergamo ha patito per il Covid-19 con il match che inizia ed è subito girandola di emozioni: al terzo Zapata non sfrutta un gentile omaggio della difesa ospite e, a tu per tu con Strakosha manda clamorosamente fuori. Poi, sul capovolgimento di fronte è incredibile la goffa deviazione di De Roon nella propria porta che al quarto porta avanti gli ospiti.

PRODEZZA DI SAVIC, OSPITI SUL 2-0: la velocità degli ospiti rispetto ai nerazzurri in avvio è davvero evidente, ed al decimo gli ospiti sono già sul 2-0 quando Milinkovic-Savic riceve un pallone fuori area che trasforma in un bellissimo gol su cui nulla può Gollini. La squadra del Gasp sbanda e due volte nei minuti successivi Immobile grazia la Dea dal gol che avrebbe probabilmente chiuso il match calciando fuori due ottime opportunità di un nulla.

GOSENS RIMETTE IN CORSA LA DEA: poi l’Atalanta prende coraggio dopo il pericolo-scampato e prova a rimettersi in corsa: al ventottesimo Zapata sbaglia il tap-in vincente dopo la bella conclusione del Papu fermata da Strakosha, poi il portiere ospite è ancora decisivo su una conclusione dalla distanza di Malinovskyi. Prologo al meritato gol che la Dea trova a otto dall’intervallo con Gosens, che di testa batte la marcatura avversaria e mette dentro il gol che riapre la partita. E con il medesimo risultato si conclude così un primo tempo vivace con i nerazzurri a dover rincorrere ma con una sola rete da recuperare.

RIPRESA, MALINOVSKYI BOOOM, 2-2!: nessun cambio durante l’intervallo e la ripresa prende così il via con l’Atalanta subito vicina al pari in due occasioni al terzo e al quarto minuto, prima con la botta di Malinosvkyi deviata provvidenzialmente in corner dalla difesa laziale e poi con una girata di Djimsiti che finisce fuori di poco. Prove generali del meritato pareggio che i ragazzi del Gasp trovano al ventesimo quando Malinovskyi da fuori prende la mira e calcia una saetta che Strakosha non può nemmeno vedere se non in fondo alla propria porta: 2-2!

PALOMINO COMPLETA LA RIMONTA: rimesso il match in equilibrio, dalla tribuna il Gasp prova a cambiare qualcosa inserendo Castagne e Muriel al posto di Gosens e Zapata al minuto ventitre della ripresa. Il match cala di ritmo, la stanchezza inizia a farsi sentire in campo e così c’è spazio anche per Ilicic nell’ultimo quarto d’ora con lo sloveno che prende il posto di Malinosvkyi in campo. Proprio lo sloveno offre un ghiotto pallone a Muriel che è anticipato di un nulla in corner per una conclusione che pareva destinata a miglior sorte; ma il sorpasso è nell’aria e, a dieci dalla fine, Palomino ha la testata vincente per ribaltare tutto e firmare il 3-2 per i ragazzi del Gasp.

DEA, IL VOLO CONTINUA: scorrono i minuti e la lucidità viene meno da ambo le parti anche se è l’Atalanta che nel finale spreca più volte la palla del possibile poker (due volte con Muriel, una con il Papu) piuttosto che una Lazio ormai in debito di ossigeno che ci prova solo con una timida conclusione di Lukaku: troppo poco per poter riacciuffare una Atalanta che, dopo cinque di recupero, festeggia la sua seconda vittoria consecutiva stavolta con una strepitosa rimonta che tiene lontani i nerazzurri dai tentativi di assalto della Roma e che è anche una piccola, ma gustosa, vendetta della finale di coppa Italia persa proprio contro i biancocelesti un anno fa. Bergamo si toglie l’ennesimo sassolino nella scarpa e si prende altri tre bellissimi sorrisi che non fanno mai male. Avanti tutta!

IL TABELLINO

ATALANTA-LAZIO 3-2 (primo tempo 1-2)

RETI: 5′ aut. De Roon (L), 11′ Milinkovic (L), 38′ Gosens (A), 66′ Malinovskyi (A), 80′ Palomino (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (69′ Castagne); Malinovskyi (77′ Ilicic); Gomez, Zapata (70′ Muriel) – A disposizione: Bellanova, Caldara, Colley, Czyborra, Rossi, Sportiello, Sutalo, Tameze – Allenatore: Gasperini.

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu (77′ Bastos); Lazzari, Milinkovic, Cataldi (60′ Parolo), Luis Alberto (77′ A.Anderson), Jony (77′ Lukaku); Correa (55′ Caicedo), Immobile – A disposizione: D. Anderson, Armini, Falbo, Guerrieri, Parolo, Proto, Silva, Vavro – Allenatore: Inzaghi.

ARBITRO: Orsato di Schio

NOTE: gara di andata: Lazio-Atalanta 3-3 – partita giocata a porte chiuse – ammoniti Toloi, De Roon (A), Milinkovic e Patric (L) – recuperi 0′ pt e 5’st




Atalanta, c’è la Lazio: sfida d’altissima quota con un conto in sospeso…

BERGAMO, ORE 21.45

LA DEA CERCA LO SGAMBETTO ALLA SECONDA DELLA CLASSE

Si torna in campo: il finale infuocato di questo stranissimo campionato di serie A impone partite ogni tre giorni per concludere la stagione entro inizio agosto, e allora per l’Atalanta reduce dal brillante successo sul Sassuolo è già di nuovo tempo di andare a caccia di altri punti importanti per blindare ulteriormente il quarto posto. Nella partita forse più interessante di questa ventisettesima giornata i nerazzurri attendono al Gewiss Stadium la Lazio nel match che si disputerà nell’insolito orario delle 21.45: partita che si annuncia di altissimo livello, la seconda contro la quarta con i biancocelesti che non vogliono perdere la scia della Juve (vincente lunedì sera a Bologna) ma Gomez e compagni che vorranno in qualche modo regolare quel conto rimasto in sospeso dopo l’amarissima finale di coppa Italia della scorsa stagione. Una gara che si annuncia emozionante e ricca di gol con la Dea a caccia dell’ennesima grande impresa da dedicare a Bergamo ed alla sua gente.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: out per squalifica, mister Gasperini dovrà seguire la partita dalla tribuna ma spera di recuperare Ilicic in extremis (difficile comunque che lo sloveno ce la faccia); l’alternativa potrebbe essere Malinovskyi ad agire davanti con Gomez e Zapata vista l’assenza di Pasalic per squalifica oppure Muriel insieme a Zapata con il Papu a supporto. Dietro riecco Toloi con Caldara che parte dalla panchina.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini, Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez; Malinovskyi, Zapata – All.: Gritti (Gasperini squalificato)

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Cataldi, Luis Alberto, Jony; Correa, Immobile – All.: S. Inzaghi