Arriva la Spal, l'Atalanta cerca tre punti per restare in alta quota e dimenticare la coppa

BERGAMO, ORE 20.45

ZAPATA SFIDA L’EX PETAGNA

Messa in archivio la prematura eliminazione di coppa Italia, l’Atalanta si rituffa nel campionato aspettando nel posticipo che chiude la prima giornata di ritorno la Spal al Gewiss stadium per cercare di voltar subito pagina e riprendere il cammino verso una nuova qualificazione europea con un successo che consentirebbe a Papu e compagni di allungare ulteriormente sulle inseguitrici in classifica. Di contro arriva una Spal guidata dal grande ex Petagna e fanalino di coda dopo un girone di andata che ha portato in tasca ai ferraresi solo dodici punti conquistati però contro squadre importanti tra cui Torino e Lazio. Per questo sarà importante non sottovalutare l’impegno contro i ragazzi di Semplici e sfruttar così al meglio l’occasione per restare al quarto posto in classifica insieme alla Roma (che ieri ha superato il Genoa a domicilio) ma, soprattutto allargare ulteriormente la forbice tra la Dea ed il sesto posto.

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I DUBBI DEL GASP: c’è un buco in fascia. Mister Gasperini, privo di Hateboer (squalificato) e Castagne infortunato ha il solo Gosens in corsia e deve così inventarsi un sostituto. Scelta non facile con il tecnico atalantino che potrebbe propendere per allargare De Roon per cercare maggior spinta da parte dell’olandese. Dietro invece potrebbe toccare ancora a Caldara (in vantaggio su Toloi) mentre davanti torna titolare Zapata con Ilicic e Gomez (non al meglio, si deciderà solo all’ultimo per l’argentino).

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini, Caldara, Djimsiti, Palomino; De Roon, Pasalic, Freuler, Gosens; Gomez; Ilicic, Zapata – All.: Gasperini

SPAL (3-5-2): Berisha; Cionek, Vicari, Felipe; Strefezza, Murgia, Missiroli, Dabo, Igor; Petagna, Di Francesco – All.: Semplici




Addio sogni di riscossa: la Viola, in dieci, manda a casa dalla Coppa una brutta Atalanta

COPPA ITALIA, OTTAVI DI FINALE

FIORENTINA-ATALANTA 2-1: LIROLA REGALA LA QUALIFICAZIONE AI VIOLA

Partenza e fermata immediata: l’Atalanta saluta la coppa Italia agli ottavi venendo sconfitta 2-1 dalla Fiorentina al termine di una gara piuttosto sottotono dei nerazzurri che subiscono la rete decisiva in superiorità numerica nel finale senza poi riuscire nuovamente a recuperare lo svantaggio. La gara si mette subito in salita per la Dea, che va sotto per via del gol di Cutrone in avvio poi, dopo un primo tempo bruttino dove la traversa di Pasalic è l’unica occasione per i nerazzurri, nella ripresa il Gasp inserisce Ilicic e Gomez e proprio lo sloveno trova il pari a metà del secondo tempo. Pochi minuti dopo la Fiorentina resta in dieci ma i nerazzurri non ne approfittano anzi, a cinque dalla fine Lirola segna il gol che manda la Viola ai quarti. I sogni di rivincita nerazzurri dopo la finale persa a maggio finiscono nel cassetto.

Firenze: la partita si annuncia di quelle belle, nonostante l’orario a dir poco improponibile. L’ottavo di finale di Coppa Italia tra Fiorentina ed Atalanta accende all’insolito primo pomeriggio di un mercoledì lavorativo la giornata di coppa: la vincente stacca il pass per i quarti di finale dove l’Inter è già qualificata dopo aver superato il Cagliari ieri sera. Gara importante per i ragazzi del Gasp quindi contro un avversario che vorrà sicuramente provar in ogni modo a vendicare l’eliminazione in semifinale della scorsa edizione proprio per mano della Dea.

CALDARA IN CAMPO DAL 1′: mister Gasperini lascia alcuni big inizialmente a riposo, spazio quindi a Malinovskyi e Muriel davanti ispirati da Pasalic mentre in difesa c’è Caldara all’esordio dopo il suo ritorno in nerazzurro; nella Fioretina, qualche cambio anche per Iachini a cominciare dai pali dove c’è Terraciano e davanti esordio il nuovo acquisto Cutrone con Chiesa inizialmente fuori.

CUTRONE PUNISCE SUBITO LA DEA: discreta la cornice di pubblico al Franchi, con circa duecento supporter nerazzurri arrivati da Bergamo per un match che però in avvio sorride subito alla Viola che parte subito forte mentre, di contro, i nerazzurri appaiono lenti e poco in palla subiscono il gol dei padroni di casa al minuto dodici quando Cutrone si ritrova smarcato in area da Dalbert scattato sul filo del fuorigioco e conclude a rete superando Gollini.

PASALIC CENTRA LA TRAVERSA: la partita è tutt’altro che bella e la Fiorentina prova di più dei nerazzurri a cercar di vivacizzarla anche se la Dea, alla prima offensiva degna di nota, va ad un nulla dal pari alla mezz’ora quando arrriva il cross dalla sinistra di Malinovskyi, colpo di testa a botta sicura di Pasalic e palla sulla traversa con la difesa Viola che poi libera in corner.

VLAHOVIC SI DIVORA IL RADDOPPIO: a rischiare subito dopo è però la squadra del Gasp quando la Fiorentina getta alle ortiche la clamorosa chance del raddoppio: Benassi in contropiede, dalla destra mette la palla in area e Vlahovic manca la deviazione vincente a porta praticamente sguarnita ben controllato anche da Djimisiti. E’ questo l’ultimo sussulto di un primo tempo non certo indimenticabile, che la Dea chiude sotto 1-0 a Firenze.

RIPRESA, DENTRO ILICIC E IL PAPU: ad inizio ripresa il Gasp inserisce subito Ilicic al posto di Freuler per cercare quella scossa che consenta ai suoi di riprendere il match e ci prova subito lo sloveno su punizione ma con scarsa precisione; stesso destino sul fronte opposto per un tentativo di Vlahovic che risulta impreciso due minuti dopo. Tocca anche al Papu entrar in campo all’undicesimo con Masiello che gli lascia il posto in campo mentre al tredicesimo è ancora Pasalic ad aver una buona occasione, ben smarcato da Muriel il croato conclude ma addosso a Terraciano in uscita.

GOSENS SUI LEGNI, POI FINALMENTE ILICIC FA 1-1: ma la squadra del Gasp non è nemmeno fortunata in questa partita quando al quindicesimo Gosens centra il secondo legno di giornata per i nerazzurri, stavolta l’incrocio dei pali nega il pari ai nerazzurri. A metà ripresa però l’Atalanta trova il meritato punto dell’1-1 al termine di una lunga azione nerazzurra con la palla filtra al centro dell’area e stavolta Ilicic non perdona il portiere fiorentino. La Fiorentina poi resta in dieci poco dopo il pari nerazzurro perchè Pezzella cade in area simulando, già ammonito dal direttore di gara, scatta la doccia anticipata per lui.

LA VIOLA, IN DIECI, PASSA CON LIROLA: eppure l’uomo in più non pare dare la spinta giusta all’Atalanta per portare a casa la partita, i nerazzurri infatti rallentano il gioco e sembrano quasi non voler spingere con la stessa determinazione con cui avevano trovato il pari nella ripresa. Così la squadra di Iachini prima sfiora il raddoppio quando Malinovskyi perde una palla al limite dell’area, e Gollini salva tutto su Vlahovic facendo infurare il Gasp, e poi lo trova quando De Roon perde palla e Lirola trova il corridoio giusto per entrar in area e infilare Gollini in diagonale: 2-1.

ADDIO COPPA, COSI’ E’ UN PECCATO: a questo punto la Dea prova a riversarsi in avanti per cercare di riprendere una gara che pareva mettersi tutta dalla sua parte e che, invece, si vede clamorosamente sfuggire di mano: ci prova il Papu da fuori poco prima del recupero ma Terraciano para facile, poi proprio allo scadere dei tre di recupero concessi Malinosvkyi lascia partire una sassata da fuori che fa la barba al palo. Non era destino e, forse, è anche giusto così: Firenze è ancora una volta campo stregato per la Dea, l’avventura di Coppa Italia e i vari sogni di rivincita ad esso collegati si spengono sul nascere. Peccato.

IL TABELLINO

FIORENTINA-ATALANTA 2-1 (primo tempo 1-0)

RETI: 11’ p.t. Cutrone (F), 22’ s.t. Ilicic (A), 39’ s.t. Lirola (F)

FIORENTINA (3-5-2): Terracciano; Milenkovic, Pezzella, Ceccherini, Lirola, Castrovilli, Pulgar, Benassi, Dalbert, Cutrone (27’ s.t. Caceres), Vlahovic – All. Iachini

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Djimsiti, Caldara (30’ s.t. Palomino), Masiello ( 11’ s.t. Gomez), Hateboer, De Roon, Freuler (1’ s.t. Ilicic), Gosens; Pasalic, Malinovskyi, Muriel – All.: Gasperini

ARBITRO: Manganiello di Pinerolo

NOTE: spettatori: 9mila circa – ammoniti: 33’p.t. Caldara (A), 45’ p.t. Pezzella (F), 5’ s.t. Djimsiti (A), 35’ s.t. Dalbert (F), 35’ s.t. Iachini (F) – espulsi: 25’ s.t. Pezzella (F) per doppia ammonizione – recuperi: 3′ p.t. e 3′ s.t.




Dai Atalanta riproviamoci! Il cammino di coppa della Dea inizia da Firenze

FIRENZE, ORE 15

CON UN COLPO IN CASA-VIOLA, L’INTER CI ASPETTA AI QUARTI

Da una parte l’amaro ricordo della beffa vissuta lo scorso maggio in finale, dall’altra la voglia di riprovarci ancora: l’Atalanta entra in gioco nella coppa Italia e sul suo cammino trova subito un avversario di quelli tosti; nel turno unico degli ottavi di finale i ragazzi del Gasp dovranno passare a Firenze contro la Viola se vogliono guadagnarsi i quarti contro l’Inter di Conte (affrontata sabato scorso a San Siro). Contro una Fiorentina che vorrà sicuramente provar a vendicare l’eliminazione in semifinale della scorsa edizione proprio per mano di Papu e compagni. Una gara che si annuncia bella e divertente, nell’insolito orario delle 15 per un mercoledì lavorativo: l’ennesima dimostrazione che questa formula della coppa nazionale funzioni davvero poco.

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I DUBBI DEL GASP: resta a Bergamo Castagne alle prese con qualche acciacco mentre c’è Caldara tra i convocati di mister Gasperini per Firenze. E proprio il difensore arrivato dal Milan pochi giorni fa è serio candidato ad un posto da titolare in difesa davanti a Sportiello (favorito su Gollini). Davanti invece il Papu potrebbe fare gli straordinari con Pasalic al suo fianco e Muriel (o Zapata) unica punta.

LE PROBABILI FORMAZIONI

FIORENTINA (3-5-2) Terracciano; Milenkovic, Pezzella, Ceccherini; Lirola, Benassi, Badelj, Castrovilli, Venuti; Vlahovic, Cutrone – All.: Iachini.

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Palomino, Caldara, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic, Gomez; Muriel – Allenatore: Gasperini




Serie A, i risultati dopo la 19a giornata

IL TITOLO D’INVERNO VA ALLA JUVENTUS

Tanto rumore per nulla: nonostante la concorrenza di Inter e Lazio, la Juventus timbra per prima in solitaria al giro di boa del campionato grazie alla vittoria di forza a Roma che consente ai bianconeri di chiudere l’andata con due punti di vantaggio sull’Inter. Sull’altra sponda di Milano, Ibra risolleva il Milan che costringe il Cagliari alla quarta sconfitta consecutiva mentre il Napoli di Gattuso è al terzo K.O. in quattro gare dopo esser stato superato anche dalla Lazio. Volano Verona ed Udinese, mentre in coda la Spal è sempre più ultima. Vediamo ora tutti i risultati di questa giornata, i marcatori e la classifica a fine andata:

I RISULTATI

Cagliari-Milan 0-2: 46′ Leao, 64′ Ibrahimovic – giocata sabato 11 ore 15:00 

Lazio-Napoli 1-0: 82′ Immobile – giocata sabato 11 ore 18:00 

Inter-Atalanta 1-1: 4′ Lautaro Martinez (I), 75′ Gosens (A) – giocata sabato 11 ore 20:45 

Udinese-Sassuolo 3-0: 14′ Okaka, 68′ Sema, 91′ De Paul – ore 12:30 

Fiorentina-Spal 1-0: 82′ Pezzella 

Sampdoria-Brescia 5-1: 12′ Chancellor (B), 34′ Linetty (S), 48′ Jankto (S), 49′ rig., 92′ Quagliarella (S), 77′ Caprari (S) 

Torino-Bologna 1-0: 11′ Berenguer 

Hellas Verona-Genoa 2-1: 41′ Sanabria (G), 55′ rig. Verre (V), 65′ Zaccagni (V) – ore 18:00 

Roma-Juventus 1-2: 3′ Demiral (J), 10′ rig. Ronaldo (J), 68′ rig. Perotti (R) – ore 20:45 

Parma-Lecce 2-0: 57′ Iacoponi, 72′ Cornelius – giocata lunedì 13 ore 20.45

LA CLASSIFICA

Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Juventus 19 15 3 1 37 18 +19 48
2 Inter 19 14 4 1 40 16 +24 46
3 Lazio 18 13 3 2 41 17 +24 42
4 Atalanta 19 10 5 4 49 26 +23 35
5 Roma 19 10 5 4 34 21 +13 35
6 Cagliari 19 8 5 6 33 29 +4 29
7 Parma 19 8 4 7 26 25 +1 28
8 Torino 19 8 3 8 25 26 -1 27
9 Hellas Verona 18 7 4 7 21 21 +0 25
10 Milan 19 7 4 8 18 24 -6 25
11 SSC Napoli 19 6 6 7 28 26 +2 24
12 Udinese 19 7 3 9 17 28 -11 24
13 Bologna 19 6 5 8 28 31 -3 23
14 Fiorentina 19 5 6 8 23 29 -6 21
15 Sassuolo 19 5 4 10 30 34 -4 19
16 Sampdoria 19 5 4 10 19 28 -9 19
17 Lecce 19 3 6 10 22 38 -16 15
18 Genoa 19 3 5 11 20 38 -18 14
19 Brescia 19 4 2 13 17 36 -19 14
20 SPAL 19 3 3 13 12 29 -17 12



Le pagelle di Inter-Atalanta

MALINOVSKYI E’ LA MOSSA VINCENTE, PALOMINO-FENOMENO

Dopo la grande partita di questa sera, sono in tanti meritevoli di menzione, ma citiamo particolarmente Malinosvkyi, il cui ingresso spinge ulteriormente in su la squadra e stringe sotto assedio l’Inter nella ricerca del pari, ma anche dietro dove Palomino e Djimsiti sono autori di una grandissima prestazione. In mezzo molto bene De Roon, mentre il Papu ed Ilicic mettono il turbo nella ripresa.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8.5: ci è mancato pochissimo alla lode, ma merita applausi a scena aperta per come imbavaglia la capolista, la mette alle corde e poi la colpisce. Peccato per quel gol preso a freddo e per il rigore fallito nel finale, ma i suoi, per l’ennesima volta, dimostrano di avere voglia di crederci sempre e fino alla fine: chiude un girone di andata strepitoso, il migliore della sua gestione. L’asticella si alza sempre più!

GOLLINI 6.5: incassa gol a freddo poi è, di fatto, quasi spettatore non pagante. Poco impegnato, dimostra sempre sicurezza.

TOLOI 5.5: purtroppo si fa subito sorprendere da Lautaro in avvio, che lo salta e poi va in rete, ma poi riuscirebbe anche a farsi perdonare quando viene placato in area dallo stesso Lautaro, fatto che tuttavia ne arbitro ne Var ravvedono. Nel complesso soffre comunque molto la velocità dell’attaccante interista che anche nella ripresa un paio di volte lo salta agevolmente in velocità.

PALOMINO 8: che partita! Che partita! E’ giusto ribadirlo più volte, perchè questo ragazzo merita un grande elogio per una gara praticamente perfetta concedendo veramente le briciole agli avanti interisti.

DJIMSITI 8: bravissimo anche lui, forse un pochino disorientato in avvio, ma poi prende coraggio e diventa praticamente insuperabile.

HATEBOER 7: buona la sua gara, peccato per quella ammonizione che gli costerà la squalifica nella prossima gara contro la Spal.

DE ROON 7.5: diga in mezzo al campo, sale in cattedra nella ripresa non facendosi minimamente condizionare dal giallo rimediato nel primo tempo.

PASALIC 6.5: meno irresistibile del solito, un po’ sulle sue nel primo tempo, poi nella seconda parte di gara viene presto sostituito. (MURIEL 5.5: non gettiamogli la croce addosso, ha praticamente sempre segnato dal dischetto e, prima o poi, doveva capitare. Bravo anche Handanovic comunque nel parare la sua conclusione dagli undici metri. Peccato, ma si rifarà!)

GOSENS 8: sempre più determinante, prosegue la sua incredibile crescita in campo, ma anche dal punto di vista realizzativo trovando l’importantissimo gol che vale il meritato pari dei suoi. (CASTAGNE s.v.: dentro nel finale, a ridosso del recupero).

GOMEZ 7.5: un po’ timido nel primo tempo, diventa devastante nella ripresa quando, con l’ingresso di Malinovskyi, la squadra aumenta la spinta e diventa a tratti arrembante anche grazie alla sua imprevedibilità.

ILICIC 7.5: un po’ come il suo compagno di reparto, un po’ imballato durante il primo tempo, trova modo di scatenarsi nella ripresa dove tira matto mezza difesa interista e dispensa grandi giocate e palloni di qualità.

ZAPATA 6: torna titolare in una partita complicata sin da subito e non riceve molti palloni giocabili. La strada per il completo recupero è ancora lunga, ma i segnali sono più che positivi e rivederlo dopo oltre tre mesi in campo dal primo minuto è forse il primo, ma importantissimo, passo (MALINOVSKYI 7.5: eccola la mossa vincente del secondo tempo. Entra e colpisce subito il palo con un siluro da fuori area, poi gioca molto in velocità e offre il pallone al bacio per Gosens che porta all’1-1. Determinante!).




Ferma l'Inter e sbaglia anche un rigore: San Siro applaude una Atalanta meravigliosa!

SERIE A, DICIANNOVESIMA GIORNATA

INTER-ATALANTA 1-1: LAMPO DI LAUTARO, POI PARI DI GOSENS

Ci è mancato davvero tanto così: forse sarebbe stato troppo (o forse no) ma questa Atalanta ancora una volta fa impazzire i propri tifosi e si porta via da San Siro un punto d’oro e si può anche rammaricare di aver fallito il rigore del possibile sorpasso con Muriel a due dal novantesimo. Eppure le cose non si erano messe bene, subito sotto grazie al gol di Lautaro al terzo, la squadra di Gasp pareva far fatica a pungere nonostante mantenesse costantemente il controllo del gioco: protesta anche nel finale di primo tempo quando proprio Lautaro placa Toloi in area in pieno stile-rugby ma nella ripresa tira fuori gli artigli e colpisce prima un palo con Malinosvskyi, poi si rende sempre più pericolosa fino a trovare il meritato pari con Gosens alla mezz’ora. Nel finale poi, il rigore parato da Handanovic al colombiano che non cambia la sostanza: si chiude l’andata a trentacinque punti in classifica

Milano: a San Siro il tema della serata è il nerazzurro, su questo non vi è alcun dubbio. Inter e Atalanta chiudono il loro girone di andata sfidandosi e cercando entrambe conferme importanti: per gli uomini di Conte la conferma di essere davvero l’alternativa più importante alla Juve con cui condivide il primo posto, per quelli del Gasp la certezza che, comunque vada a finire, sarà almeno quinta al giro di boa e non dovrà nemmeno guardarsi alle spalle da Cagliari e Napoli che hanno perso entrambe negli anticipi del pomeriggio. La miglior condizione possibile per Papu e compagni per affrontare una sfida di questo genere con la massima serenità.

ZAPATA TORNA TITOLARE: dopo ormai più di tre mesi, riecco titolare dal primo minuto Duvan Zapata che il Gasp schiera insieme al Papu ed Ilicic con Pasalic che in mezzo prende il posto di Freuler mentre dietro conferme per Toloi, Palomino e Djimsiti. Nell’Inter, Conte propone davanti la coppia Lukaku-Lautaro che molto bene ha fatto sin qui con anche due ex atalantini in campo dal primo minuto: Gagliardini in mezzo, e Bastoni in difesa.

PRONTI, VIA E LAUTARO LA SBLOCCA: oltre settantamila persone a San Siro per la sfida di questa sera, quasi tremila di fede atalantina in un match che inizia e trova il primo lampo dopo soli tre minuti quando Lukaku fa sponda per Lautaro che si fa beffa di Toloi e conclude in area superando Gollini e portando così l’Inter subito avanti. Gara subito in salita per una Dea che però non demorde e all’ottavo prova a reagire:  Ilicic gioca bene per per Pasalic che di esterno manda di un soffio fuori.

LAUTARO PLACCA TOLOI, NON PER IL VAR…: la squadra del Gasp insiste, al quarto d’ora Zapata manda fuori di testa un pallone da ottima posizione, ma poi è l’Inter a sfiorare il raddoppio con Lautaro, che quasi dal fondo inventa una conclusione quasi impossibile che Palomino salva sulla linea e consente alla Dea di respirare. A cinque dalla fine l’Atalanta costruisce la più nitida occasione per arrivare al pari sugli sviluppi di una punizione di Ilicic che Handanovic sventa con un gran intervento, poi Lautaro si arrangia in area su Toloi prendendogli la gamba con un braccio ma il Var non da ragione ai nerazzurri e l’arbitro lascia quindi proseguire tra le proteste della Dea in quella che è l’ultima vera azione di un bel primo tempo che si chiude con l’Inter avanti di un gol.

MALINOSVKYI ENTRA E CENTRA IL PALO: nella ripresa, al sesto Gasp si gioca la carta Malinovskyi che entra al posto di Zapata e l’ucraino va subito ad un nulla dal pari quando centra in pieno il palo dopo aver ricevuto un buon pallone ai limiti dell’area dal Papu al minuto dodici. Il copione non cambia, l’Atalanta spinge e l’Inter la attende per ripartire: a metà del secondo tempo Gosens prova la conclusione al volo in area che però finisce altissima sopra la traversa.

PANZER-GOSENS TROVA IL PARI, 1-1!: a cinque dalla mezz’ora entra anche Muriel, con il Gasp che prova così a giocarsi il tutto per tutto la davanti con il colombiano che si presenta subito con una bella discesa in area ma passaggio sbagliato nella terra di nessuno con la difesa dell’Inter che può così liberare. La Dea però ci crede sempre più ed al minuto ventinove ecco il pareggio bergamasco su un bel pallone crossato in area da Malinovskyi trova Gosens in area che fa una pernacchia alla marcatura di Candreva e trova il guizzo che supera Handanovic e fa impazzire i tremila atalantini arrivati a San Siro: è 1-1!

MURIEL FALLISCE IL PENALTY DEL SORPASSO: nel finale è la Dea ad averne decisamente di più della squadra di Conte e continua a mettere all’angolo la capolista che sbanda ancora a tre minuti dal novantesimo quando Malinovskyi viene fermato con le cattive in area dall’ex Bastoni: nessun dubbio per l’arbitro che stavolta indica il dischetto del rigore. Dagli undici metri va Muriel che però si fa ipnotizzare da Handanovic che salva la capolista dalla capitolazione.

PAREGGIO UN PO’ AMARO MA IMPORTANTISSIMO: nel finale il Gasp inserisce anche Castagne al posto proprio di Gosens a ridosso dell’inizio dei quattro minuti di recupero in cui succede veramente poco fino al fischio finale dell’arbitro che certifica comunque la grandissima impresa di un’Atalanta che frena così la corsa della capolista Inter e può anche recriminare per quel calcio di rigore fallito proprio a fil di sirena ma che forse stasera finisce per passare anche in secondo piano dopo aver messo all’angolo e dominato in lungo e in largo una squadra (l’Inter) che mai come stasera ha sofferto la magia unita a follia di questi ragazzi che chiudono questo girone di andata a quota trentacinque punti e domani capiremo in che posizione di classifica: sicuramente fanno ancor più impressioni i distacchi su dirette inseguitrici come Cagliari (6 punti), Napoli (11 punti) e Milan (10 punti). Siamo sempre più innamorati di questi ragazzi e di questa squadra: avanti tutta!

IL TABELLINO:

INTER-ATALANTA 1-1 (primo tempo 1-0)

RETI: 4′ pt Lautaro Martinez (I), 30′ st Gosens (A).

INTER (3-5-2): Handanovic; Godin, de Vrij, Bastoni; Candreva, Gagliardini, Brozovic, Sensi (25′ st Borja Valero), Biraghi; Lukaku, Lautaro Martinez (34′ st Politano) – A disposizione: Padelli, Berni, Sanchez, Vecino, Ranocchia, Lazaro, Dimarco, Esposito, Pirola, Agoume – Allenatore: Conte

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, de Roon, Pasalic (24′ st Muriel), Gosens (45′ st Castagne); Gomez; Ilicic, Zapata (6′ st Malinovskyi) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Masiello, Freuler, Piccoli, Da Riva, Okoli, Traore, Heidenreich – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Rocchi di Firenze

NOTE: spettatori: 71mila circa – al 40′ st Handanovic (A) respinge un rigore a Muriel (A) – ammoniti Sensi, Godin (I); Hateboer, de Roon, Palomino (A) – recupero 1′ p.t. – 4′ s.t.




Atalanta ecco l'esame-Inter: a San Siro una gara che promette gol e spettacolo!

MILANO, ORE 20.45

GASP-CONTE: SUPER-ATTACCO CONTRO MIGLIOR DIFESA

Luci a San Siro: si, perchè mai come in questa occasione lo spettacolo non dovrebbe mancare. Inter e Atalanta chiudono il loro girone di andata in questa super-partita che è anche l’anticipo serale della diciannovesima di A: l’attacco atomico del Gasp (che ha a disposizione anche Zapata) e la sua banda che vuol stupire ancora e volare sempre più su in classifica, contro la difesa granitica di Conte e la sua Inter capolista che mai come sin qui in campionato si è dimostrata pratica e cinica, badando sempre al sodo e restando quasi sempre agganciata in vetta alla Juve, con cui occupa la prima posizione. Convenevoli a parte sarà una gara molto difficile per Papu e compagni, contro una squadra veramente forte che punta anche sulla spinta degli oltre settantamila previsti questa sera in quel di San Siro ma con circa tremila sostenitori della Dea pronti a farsi sentire e spingere l’Atalanta a cercare l’ennesimo capolavoro.

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I DUBBI DEL GASP: problemi di abbondanza per il tecnico nerazzurro Gasperini che può contare su praticamente tutta la rosa a disposizione: difficile l’impiego dal primo minuto di Zapata, più probabile che il mister provi a disorientare gli avversari avanzando Ilicic con Gomez a sostegno e Pasalic dietro ai due. In fascia dovrebbe toccare a Gosens e uno tra Castagne ed Hateboer mentre davanti a Gollini confermatissimi Toloi, Palomino e Djimsiti.

LE PROBABILI FORMAZIONI

INTER (3-5-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Bastoni; Candreva, Gagliardini (Vecino), Brozovic, Sensi, Biraghi; Lautaro Martinez, Lukaku – All.: Conte

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic; Gomez, Ilicic – All.: Gasperini

ARBITRO: Rocchi di Firenze