Atalanta, finalmente una serata da campioni: Pasalic ferma il City, primo punto per l’EuroDea!

CHAMPIONS LEAGUE, QUARTA GIORNATA

ATALANTA-MANCHESTER C. 1-1: A STERLING RISPONDE SUPERMARIO

Servirà a poco? Può essere, ma ce lo teniamo stretto stretto il primo, storico punto che l’Atalanta conquista in Champions League fermando il City di Guardiola sull’1-1 a San Siro in un match rocambolesco in cui gli inglesi dominano in lungo e in largo il primo tempo, passano con il solito Sterling in avvio, sfiorano il gol più volte e sprecano il rigore del raddoppio fallito da Gabriel Jesus e nella ripresa subiscono la riscossa di un’Atalanta che butta il cuore oltre l’ostacolo, pareggia subito con Pasalic e sfiora in diverse occasioni il punto del sorpasso mancandolo di un niente. Finisce quindi in pareggio, come anche il match tra Dinamo e Shaktar (incredibile 3-3 in Croazia) prossime avversarie che l’Atalanta, per continuare a sperare di continuare il suo cammino europeo, dovrà quasi obbligatoriamente battere.

Milano: quasi una liberazione: eccolo il primo punto in Champions League dell’Atalanta, che cancella lo zero in classifica e si prende il lusso di fermare sul pari i campionissimi del Manchester City e continuare a sperare di poter cavar qualcosa di buono in una classifica comunque ancora molto complicata a due giornate dal termine. Match dal doppio volto per i nerazzurri, che rischiano l’imbarcata nel primo tempo ma sembrano accendersi nel momento in cui Gabriel Jesus fallisce il rigore del raddoppio nel finale di primo tempo: da li l’Atalanta cambia pelle e nella ripresa pareggia con Pasalic, sfiora il raddoppio con Djimsiti di testa e nel finale costringe il City sulla difensiva dopo l’espulsione del portiere Bravo per fallo da ultimo uomo su Ilicic lanciato a rete e con Guardiola senza estremi difensori da poter inserire (giocherà Walker gli ultimi minuti tra i pali).

GASP ANCORA SPUNTATO: tutto confermato in casa Atalanta, con Gasperini che ufficializza l’undici provato nella rifinitura di ieri. Indisponibili Gosens e Zapata, Malinovskyi e Muriel vanno inizialmente in panchina (entrambi dentro alla fine); spazio a Pasalic e Gomez alle spalle di Ilicic “falso nueve”. Dall’altra parte Guardiola, propone un solo cambio rispetto alla formazione ipotizzata alla vigilia: dietro fuori Stones, accanto a Otamendi arretra Fernandinho mentre davanti c’è Gabriel Jesus e non Aguero.

AVVIO ILLUSORIO, POI DOMINIO INGLESE: parte forte la Dea, al quarto il Papu inventa sulla sinistra servendo Hateboer sul secondo palo che calcia male al volo e la palla finisce fuori. Fuoco di paglia però quello nerazzurro perchè al settimo il City è già avanti: Bernando Silva avanza sulla sinistra, filtrante per Jesus che meravigliosamente serve di tacco Sterling, pronto alle sue spalle a metterla dentro con un piattone preciso che batte Gollini. Match in salita, l’Atalanta non crea pericoli dalle parti di Ederson, ospiti padroni del campo grazie a un palleggio perfetto e vicini al raddoppio in almeno quattro occasioni: a cinque dalla mezz’ora quando sbaglia in uscita di Djimsiti sulla sinistra, Mahrez anticipa Pasalic, ma il tiro-cross non trova nessuno in mezzo. Cinque minuti dopo e De Bruyne offre un gioiello a Sterling, pronto al limite dell’area piccola: provvidenziale la spaccata di Hateboer a salvare in corner. Poi è super Gollini a dieci dalla fine, sempre su Mahrez che da fuori cerca l’angolino con il mancino.

GABRIEL JESUS CI GRAZIA, LA DEA SI RISVEGLIA: il finale di primo tempo vede protagonista due volte la Var: prima per correggere un rigore inizialmente assegnato per un fallo di Toloi su Sterling che però è fuori area; punizione sui cui sviluppi Ilicic in barriera tocca con il braccio: zero dubbi con l’ausilio del monitor per il direttore di gara, è rigore: Jesus però chiude troppo e la palla va fuori. Nel finale l’Atalanta è più viva dopo lo spavento del possibile colpo del K.O. e si va negli spogliatoi con gli ospiti avanti di un gol.

RIPRESA, SUPERMARIO FA SUBITO 1-1: mentre nell’intervallo Guardiola cambia il portiere, Gasperini si affida al medesimo undici della prima parte di gara e l’Atalanta cambia pelle al rientro in campo ed al quarto arriva il gol che fa esplodere San Siro: Palomino recupera palla nella propria metà campo, dentro per Gomez sulla sinistra, bravissimo poi a servire Pasalic in mezzo all’area con un cross perfetto per il croato che non può sbagliare di testa: 1-1 e si riparte.

DJIMSITI SFIORA IL SORPASSO: gli inglesi accusano il colpo, la Dea alza clamorosamente il ritmo e al 17’ sfiora il sorpasso con l’inzuccata di testa di Djimsiti su angolo del Papu dalla destra. Gli ospiti si rivedono al ventesimo con il filtrante di Fernandinho per Sterling, che però arriva lungo e spreca l’assist per Jesus, da solo davanti a Gollini.

FINALE CALDO, PUNTO STORICO: col passare dei minuti l’Atalanta mantiene ritmo e il possesso cercando di bucare Bravo, che viene espulso a dieci minuti dal termine: steso Ilicic in uscita, inevitabile il rosso per chiara occasione da gol. Senza più portieri, Guardiola in porta ci va Walker (out Mahrez), ma il risultato non cambia più nemmeno dopo i sette di recupero concessi: la Dea porta a casa il primo, storico punto in Champions League, lo fa meritatamente regalando ai propri tifosi una serata che ricorderanno per sempre, per capire poi il peso specifico di questo punto conquistato contro una delle squadre più forti d’Europa non resta che attendere le prossime due giornate di Champions. Per ora, grazie ragazzi!

IL TABELLINO

ATALANTA-MANCHESTER CITY 1-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 7′ p.t. Sterling (M), 4′ s.t. Pasalic (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler (39′ st Malinovskyi), Castagne (47′ st Muriel); Pasalic, Gomez; Ilicic – A disp.: Sportiello, Kjaer, Masiello, Arana, Barrow – All.: Gasperini

MANCHESTER CITY (4-3-3): Ederson (1′ st Bravo); Cancelo, Fernandinho, Otamendi, Mendy; Gundogan, De Bruyne, Bernardo Silva; Mahrez (43′ st Walker), Sterling, Gabriel Jesus (28′ st Aguero) – A disp.: Stones, Angelino, Garcia, Doyle – All.: Guardiola

ARBITRO: Kulbakov (Bielorussia).

NOTE: gara di andata: Manchester C.-Atalanta 5-1 – al 43′ pt Gabriel Jesus (M) ha sbagliato un calcio di rigore – espulso al 43′ st Bravo (M) per gioco falloso – ammoniti: Djimsiti, Ilicic, Toloi, Castagne (A); Fernandinho, Mendy, Bernardo Silva (M) – recuperi: 1′ p.t. e 7′ s.t. 




Le pagelle di Atalanta-Manchester City

SUPERMARIO SUONA LA CARICA, ILICIC RIPRESA SUPER

Dopo un primo tempo che faceva temere il peggio, l’Atalanta tira fuori gli artigli nella ripresa e mette alle corde il City. Pasalic segna un gol storico per la Dea con il Papu ed Ilicic sugli scudi. Bene anche la difesa con Palomino protagonista.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: sceglie la via del falso nueve e stavolta viene premiato dopo un primo tempo sofferto e anche un pizzico fortunato. Nella ripresa chiede e ottiene il meglio dai suoi. 

GOLLINI 7: un paio di uscite tempestive e comunque si mostra sempre sicuro di se. 

TOLOI 7: resiste stoicamente nel finale quando non si reggeva più in piedi dopo una ottima partita, sofferta e combattuta.

DJIMSITI 6.5: mostra i muscoli nella ripresa e va anche vicino al gol. 

PALOMIMO 7: bravo, una ottima partita dopo alcune prestazioni in ombra. Il riscatto del guerriero nella gara più importante. 

HATEBOER 6.5: fa molta fatica nel primo tempo dove ha subito anche una buona opportunità, poi scaccia la paura e cresce.

DE ROON 6.5: dopo alcuni palloni persi che gridano vendetta, trova la forza di reagire e di imporsi nella seconda parte del match.

FREULER 6.5: diga in mezzo al campo che argina la forza dirompente degli ospiti (MALINOVSKYI s.v.: dentro nel finale).

CASTAGNE 6.5: nella ripresa spinge in maniera costante mandando in difficoltà spesso e sovente i campioni del City (MURIEL s.v.: solo pochi minuti di gara per lui, ingiudicabile).

PASALIC 8: gol storico, perché consente ai suoi di ottenere il primo punto in coppa ma anche di poter sperare ancora nel secondo o terzo posto. SuperMario!

GOMEZ 7: fatica ad accendersi durante il difficile primo tempo dei suoi, poi nella ripresa si scatena anche lui e per il City diventa tutto incredibilmente più complicato.  

ILICIC 7.5: scatenato nel secondo tempo, fa segnare e provoca l’espulsione del portiere avversario. Sale in cattedra e la squadra viene trascinata da lui a sfiorare una incredibile impresa. 




Riecco il City, dai Atalanta illuminiamo San Siro!

MILANO, ORE 21

DEA, SERVONO PUNTI PER POTER SPERAR ANCORA

Rieccoli, ancora loro. L’inizio del girone di ritorno del gruppo C di Champions League mette l’Atalanta nuovamente di fronte ai campioni del Manchester City: stavolta si gioca a San Siro, stavolta è la Dea a giocar in casa e a dove provare una reazione d’orgoglio dopo il 5-1 di due settimane fa e per provare a cancellare quello zero alla voce punti nella classifica del girone che consentirebbe ai nerazzurri di provar almeno a sperare in un possibile (ma difficile) aggancio al terzo posto che vale almeno l’Europa League. Certo, non sarà facile, la squadra inglese arrivi anch’essa a San Siro a caccia di punti decisivi per archiviare già la pratica qualificazione ma dovrà comunque vedersela con un’Atalanta capace di metterla in seria difficoltà per almeno mezz’ora nel corso del match di Manchester. Attese quasi trentacinquemila persone per spingere la Dea verso un’impresa che sarebbe quasi storica: proviamoci!

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: out ancora Zapata, il tecnico atalantino Gasperini deve far i conti anche con il forfait di Gosens: scelto obbligate in fascia quindi con Hateboer e Castagne mentre in mezzo dovrebbe rientrare De Roon mentre in avanti ci sarà Muriel con Ilicic e Gomez arretrato ad ispirare i due. Dietro probabile l’impiego di Palomino.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Palomino, Kjaer, Djimsiti; Castagne, De Roon, Freuler, Hateboer; Gomez, Ilicic; Muriel – Allenatore: Gasperini.

MANCHESTER CITY (4-3-3): Ederson; Cancelo, Fernandinho, Stones, Mendy; Gundogan, Silva, De Bruyne; Bernardo Silva, Sterling, Gabriel Jesus – Allenatore: Guardiola




Serie A, i risultati dopo l’11a giornata

JUVE E INTER, AVANTI COL BRIVIDO

Non cambia nulla in vetta alla classifica dopo l’undicesima di campionato: Juve ed Inter faticano entrambe ma vincono rispettivamente contro Bologna e Torino e fanno il vuoto dietro. Il Napoli perde a Roma e scivola sempre più lontano dalle prime posizioni così. Sprofonda nuovamente il Milan, superato in casa dalla Lazio e sempre più lontano dalle zone alte. In coda, colpo Samp a Ferrara mentre il Brescia perde a Verona ed esonera il tecnico Corini. Vediamo ora tutti i risultati di questo turno con i marcatori e la classifica aggiornata:

I RISULTATI

Roma-Napoli 2-1: 19′ Zaniolo (R), 55′ rig. Veretout (R), 72′ Milik (N) – giocata sabato 2 ore 15:00 

Bologna-Inter 1-2: 59′ Soriano (B), 75′, 92′ rig. Lukaku (I) – giocata sabato 2 ore 18:00 

Torino-Juventus 0-1: 70′ De Ligt – giocata sabato 2 ore 20:45 

Atalanta-Cagliari 0-2: 32′ aut. Pasalic, 58′ Oliva – ore 12:30 

Genoa-Udinese 1-3: 22′ Pandev (G), 32′ De Paul (U), 87′ Sema (U), 94′ Lasagna (U) 

Hellas Verona-Brescia 2-1: 50′ Salcedo (V), 81′ Pessina (V), 85′ Balotelli (B) 

Lecce-Sassuolo 2-2: 18′ Lapadula (L), 35′ Toljan (S), 42′ Falco (L), 85′ Berardi (S) 

Fiorentina-Parma 1-1: 40′ Gervinho (P), 67′ Castrovilli (F) – ore 18:00

Milan-Lazio 1-2: 25′ Immobile (L), 28′ aut. Bastos (L), 83′ Correa (L) – ore 20.45

Spal-Sampdoria 0-1: 91′ Caprari – ore 20.45

LA CLASSIFICA

Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Juventus 11 9 2 0 19 9 +10 29
2 Inter 11 9 1 1 24 11 +13 28
3 Roma 11 6 4 1 20 12 +8 22
4 Lazio 11 6 3 2 24 11 +13 21
5 Atalanta 11 6 3 2 30 18 +12 21
6 Cagliari 11 6 3 2 18 10 +8 21
7 Napoli 11 5 3 3 21 15 +6 18
8 Fiorentina 11 4 4 3 16 14 +2 16
9 Hellas Verona 11 4 3 4 9 9 +0 15
10 Parma 11 4 2 5 16 15 +1 14
11 Milan 11 4 1 6 11 15 -4 13
12 Udinese 11 4 1 6 8 18 -10 13
13 Bologna 11 3 3 5 15 17 -2 12
14 Torino 11 3 2 6 11 17 -6 11
15 Sassuolo 10 3 1 6 18 20 -2 10
16 Lecce 11 2 4 5 13 21 -8 10
17 Genoa 11 2 2 7 14 26 -12 8
18 Sampdoria 11 2 2 7 7 19 -12 8
19 Brescia 10 2 1 7 10 16 -6 7
20 SPAL 11 2 1 8 7 18 -11 7



Le pagelle di Atalanta-Cagliari

MALINOVSKYI POSITIVO, MA PERCHE’ TOGLIERE IL PAPU?

Poche buone notizie dopo una prestazione come quella odierna, tuttavia è sicuramente l’ingresso nella ripresa di Malinovskyi a vivacizzare un po’ un’Atalanta comunque spesso in difficoltà. Ci si chiede semmai come il mister abbia sacrificato il Papu (tra i migliori nel primo tempo) e non qualcun altro per l’ucraino. Poco da dire su Ilicic, sciocchezza clamorosa commessa dallo sloveno in occasione dell’espulsione.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5: ci capisce poco anche lui. Vero che in campo scendono i giocatori e non il tecnico, ma rinunciare subito al Papu ad inizio ripresa è stata una scelta un po’ discutibile a nostro avviso. Giornata storta ma da farne tesoro per ripartire al meglio.

GOLLINI 7: nel grigiore generale evita almeno un paio di gol ulteriori per gli ospiti. Bravo.

DJIMSITI 6: un paio di ottimi interventi e uno decisivo, è forse tra i meno colpevoli.

TOLOI 5.5: più utile in fase di spinta nell’assalto tentato nella ripresa che in copertura.

PALOMINO 5: soffre molto la velocità di Simeone, specie in avvio quando lo salta subito. Complessivamente non trasmette mai sicurezza.

CASTAGNE 5: polveri bagnate anche per lui, non riesce a dare corsa e ritmo come fa solitamente.

FREULER 5.5: primo tempo piuttosto grigio, nella ripresa prova ad osare di più anche lui ma senza successo.

PASALIC 5.5: giornata faticosa e anche sfortunata per lui: fatale il suo tocco sulla punizione ospite che porta all’1-0.

GOSENS 5: gioca solo un tempo, in maniera piuttosto grigia come il cielo oggi sopra Bergamo. Sostituito (HATEBOER 5.5: sciupa anche una discreta occasione ma non cambia di molto le cose.

GOMEZ 6.5: probabilmente l’unico a dimostrare qualcosa nel brutto primo tempo dei nostri; centra anche una traversa incredibile che solo la sfortuna (e la schiena del portiere avversario) evitano che si tramutasse in gol. Sostituito durante l’intervallo. (MALINOVSKYI 6.5: ha i numeri e li mostra subito, vivacizza una squadra in difficoltà e con un uomo in meno e sfiora anche il gol, negato dalla grande parata di Olsen. Nota positiva).

ILICIC 4: croce e delizia. Ormai lo ripetiamo da tempo: oggi purtroppo rovina tutto con una reazione sciocca che mette così anche in difficoltà tutta la squadra (come se ce ne fosse ulteriormente bisogno…). Peccato, queste sue debolezze fanno davvero arrabbiare.

MURIEL 5: si vede poco e senza mai riuscire a rendersi seriamente pericoloso. Oggi non era giornata nemmeno per lui (BARROW s.v.: dentro nel finale, ha pure una discreta chance messa in corner dalla difesa ospite).




La pioggia e un grande Cagliari spengono una Atalanta irriconoscibile

SERIE A, UNDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-CAGLIARI 0-2: ESPULSIONE SCIOCCA PER ILICIC

Va così, non sempre, ma va così: chi gioca meglio vince; e oggi lo ha fatto con pieno merito il Cagliari che sbanca Bergamo e raggiunge l’Atalanta a quota ventun punti in classifica. Prestazione opaca, a tratti irriconoscibile quella dei ragazzi del Gasp che subiscono sin dalle prime battute l’intraprendenza sarda (alla loro terza vittoria consecutiva a Bergamo) e vengono colpiti con un gol per tempo: il primo è una autorete di Pasalic, il secondo porta la firma di Oliva. Nel mezzo poca, anzi pochissima Atalanta piegata da una grande prestazione degli ospiti e anche dai propri demeriti di un approccio completamente sbagliato nel match condita anche da una assurda espulsione che Ilicic si procura a cinque minuti dalla fine del primo tempo reagendo dopo un contrasto con Lykogiannis. Peggio di così…

Bergamo: entrambe non perdono dalla seconda giornata in campionato, e sono la miglior rappresentanza sin qui della provincia che vuol sognare in grande: Atalanta-Cagliari è la sfida tra chi non smette mai di stupire (i nerazzurri) e chi quel sogno se lo sta costruendo (i sardi) con una classifica di assoluto valore in piena zona europea che sta facendo sognare un’isola intera. Per una Dea che vuol riprendersi il terzo posto (sorpassata dalla Roma che ieri ha vinto nell’anticipo contro il Napoli) un osso duro da non sottovalutare prima del supermatch di martedì a San Siro contro il City in Champions League.

GASP CON I MIGLIORI: mister Gasperini alla fine schiera la miglior formazione possibile e confermando davanti Gomez a supporto di Ilicic con Muriel di nuovo in campo dal primo minuto mentre c’è Pasalic in mezzo al posto dello squalificato De Roon mentre dietro ci sono Djimsiti e Toloi con Palomino. Nel Cagliari non c’è Cigarini titolare, gioca Oliva al suo posto mentre davanti Maran si affida a Joao Pedro e Simeone.

DEA A RILENTO, MEGLIO GLI OSPITI: pioggia e clima autunnale all’ingresso in campo delle due squadre per un match che prende il via e gli ospiti sicuramente più in palla, tant’è che Gollini deve subito fare gli straordinari al secondo minuto quando Simeone supera la marcatura di Palomino e si invola a rete trovando però la grande risposta del portiere nerazzurro sulla sua conclusione. Sempre i sardi si fanno maggiormente apprezzare con una Dea che pare piuttosto contratta e al ventesimo rischia ancora quando Rog prende palla e vola via in ripartenza ed è tempestiva anche qui l’uscita di Gollini con l’aiuto determinante anche di Djimsiti.

PASALIC SBAGLIA PORTA, OSPITI AVANTI: l’Atalanta si vede a cinque dalla mezz’ora quando Castagne prova la conclusione in diagonale dall’interno dell’area di rigore con la sfera che però finisce sul fondo. Solo un fuoco di paglia quello dei nerazzurri perchè è di nuovo il Cagliari a giocare meglio e sfiorar il gol, stavolta è Castagne a salvare i suoi sulla conclusione a colpo sicuro di Joao Pedro. Prove generali però del gol che i sardi trovano meritatamente sugli sviluppi di un calcio di punizione di Lykogiannis che Pasalic devia involontariamente nella propria porta segnando così l’1-0 sardo al minuto trentadue.

TRAVERSA PAPU, FOLLIA-ILICIC: l’Atalanta prova a scuotersi e si affida al suo capitano, il Papu che cinque minuti dopo il gol ospite va ad un nulla dal pari centrando in pieno la traversa con la sfera che poi sbatte sulla schiena del portiere Olsen e finisce in corner, segnale che per la Dea la giornata non sarà per nulla facile, specie quando poi, due minuti dopo, Ilicic commette una sciocchezza incredibile andando a reagire dopo un contrasto con Lykogiannis e beccandosi un cartellino rosso che ci sta tutto. Ultimo telegramma questo di un primo tempo che i nerazzurri giocano davvero male e che chiudono sotto di un gol e di un uomo.

RIPRESA, IL CAGLIARI FA BIS CON OLIVA: mischia le carte il Gasp dopo l’intervallo per cambiare l’andazzo di una partita sin qui davvero opaca dei suoi: fuori il Papu e Gosens, dentro Malinovskyi e Hateboer in una ripresa che inizia con i nerazzurri che cercano, nonostante l’uomo in meno, di stringere i sardi nella propria metà campo. Tuttavia l’assedio atalantino si rivela sterile e gli ospiti, alla prima offensiva della ripresa, passano ancora: azione in contropiede, Simeone da destra smarca nel cuore dell’area Oliva che fulmina con un destro potente e preciso Gollini per il 2-0 del Cagliari.

DEA A SECCO, SCONFITTA E AGGANCIATA: sotto di due gol e con un uomo in meno, si fa davvero complicata l’impresa per i ragazzi del Gasp che tuttavia provano comunque almeno a riaprire il match al ventiduesimo con Muriel che colpisce di testa ma manda fuori bersaglio. Alla mezz’ora il Gasp inserisce Barrow dando fiato ad un Muriel oggi tutt’altro che irresistibile. Nel finale c’è lavoro per i due portieri, prima Gollini salva su Nandez in ripartenza, poi è Olsen a negare il gol a Malinovskyi dopo la conclusione da fuori dell’ucraino. Nel recupero ci prova anche Barrow, ma senza fortuna. Finisce dopo tre giri d’orologio di recupero, gli applausi se li prende tutti il Cagliari che vince con pieno merito ed aggancia a quota ventun punti in classifica un’Atalanta che oggi ha mostrato forse la sua peggior prestazione sin qui in campionato. Il calcio è una scienza semplice, e spesso vince chi gioca meglio. Proprio come oggi.

IL TABELLINO:

ATALANTA-CAGLIARI 0-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 32′ Aut. Pasalic (C), 58′ Oliva (C)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Djimsiti, Toloi, Palomino, Castagne, Freuler, Pasalic, Gosens (46′ Hateboer), Gomez (46′ Malinovskyi), Ilicic, Muriel (78′ Barrow). Allenatore: Gasperini

CAGLIARI (4-3-1-2): Olsen; Cacciatore, Klavan, Pisacane, Lykogiannis, Castro (88′ Ionita), Oliva, Rog (71′ Nandez),  Nainggolan, Joao Pedro, Simeone (85′ Cerri). Allenatore: Maran

NOTE: giornata piovosa – spettatori: 21mila circa – ammoniti: Rog, Lykogiannis, Oliva (C), Malinovskyi, Toloi (A) – espulsi: Ilicic (A) per fallo di reazione – recuperi: 1′ e 3′




L’Atalanta chiede strada al sorprendente Cagliari per riprendersi il terzo posto

BERGAMO, ORE 12.30

TORNA MURIEL CONTRO I SARDI-RIVELAZIONE

Se l’appetito vien mangiando, l’Atalanta gioca nell’orario giusto per provare a respirare di nuovo aria di altissima quota: nell’anticipo delle 12.30 i nerazzurri attendono il sorprendente Cagliari per cercare di riprendersi il terzo posto occupato ora dalla Roma dopo il successo nell’anticipo sul Napoli. Gara tosta e da non sottovalutare assolutamente per Ilicic e compagni contro un avversario che sin qui ha sorpreso tutti con i suoi diciotto punti in classifica (solo tre in meno della Dea) e con uomini di qualità come l’ex Cigarini, Joao Pedro e Simone capaci di dar fastidio a molte difese. Per questo servirà una prova di gran carattere dei ragazzi del Gasp dopo l’importantissimo pareggio di mercoledì a Napoli.

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LE ULTIME SULLA FORMAZIONE: mister Gasperini medita di concedere un po’ di riposo al Papu dopo il lungo tour de force delle ultime settimane: così fosse, spazio a Malinocskyi dietro a sostegno di Ilicic e Muriel davanti con il Colombiano che torna così dal primo minuto. In mezzo quasi certo l’impegno di Pasalic vista la squalifica di De Roon mentre dietro potrebbe tornare Masiello.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello; Castagne, Pasalic, Freuler, Gosens; Malinovskyi; Ilicic, Muriel – All.: Gasperini

CAGLIARI (4-3-1-2): Olsen; Cacciatore, Pisacane, Klavan, Lykogiannis; Nandez, Oliva, Rog; Nainggolan; Joao Pedro, Simeone – All.: Maran