La vetta ed un altro record fuori casa da infrangere: Dea a caccia di un pomeriggio “capitale”, Lazio permettendo…

ROMA, ORE 15

I NERAZZURRI PROVANO IL COLPO, ANCHE SENZA ZAPATA

Ormai alle spalle la seconda sosta stagionale per gli impegni delle nazionali, è nuovamente tempo di tour de force per l’Atalanta di mister Gasperini che inizia oggi una serie di partite con una media di una gara ogni 3 giorni che impegnerà la squadra nerazzurra tra campionato e Champions: si inizia oggi pomeriggio alle 15 all’Olimpico contro la Lazio proseguendo poi martedì a Manchester dove la Dea sfiderà il City nella terza gara del girone di Champions League; andiamo però con ordine, la gara con i biancocelesti che oltre ad essere una sorta di rivincita della beffarda sconfitta di maggio in finale coppa Italia, può dare l’opportunità a Papu e compagni in caso di successo di restare almeno un paio d’ore in testa alla classifica. Non sarà facile, vista anche l’assenza del bomber Zapata, ma i ragazzi del Gasp proveranno sicuramente a regalarci l’ennesima impresa.

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I DUBBI DEL GASP: la vera tegola per il tecnico Gasperini è come ovviare all’assenza di Zapata che, tornato malconcio dalla nazionale, dovrà star fermo almeno fino inizio novembre. Candidato numero uno per la sostituzione è il connazionale Muriel che avrebbe così la chance di giocare da inizio partita e non far rimpiangere il panterone nerazzurro. Dietro tornano Masiello potrebbe tornar titolare mentre in mezzo Freuler ha chance maggiori di Pasalic.

LE PROBABILI FORMAZIONI

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, ilinkovic-Savic, Parolo, Luis Alberto, Lulic; Correa, Immobile – All: Inzaghi

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez; Ilicic, Muriel – All: Gasperini




Serie A, i risultati dopo la 7a giornata

JUVE, SCACCO ALL’INTER: BIANCONERI IN VETTA

Era la sfida più attesa di questa settima giornata di campionato, e non ha deluso, soprattutto i tifosi juventini: i bianconeri di Sarri vincono a San Siro contro l’Inter e piazzano il sorpasso in vetta ai nerazzurri alla loro prima sconfitta stagionale. Più dietro, pareggiano il Napoli e le romane mentre il Milan vince ma la panchina di Giampaolo resta in bilico; certo invece l’addio di Di Francesco alla Samp dopo la sconfitta di Verona. Vediamo ora insieme i risultati di questa giornata e la nuova classifica:

I RISULTATI

Brescia-Sassuolo – rinviata al 18 dicembre 

Spal-Parma 1-0: 31′ Petagna – giocata sabato 5 ore 15:00 

Hellas Verona-Sampdoria 2-0: 9′ Kumbulla, 81′ aut. Murru – giocata sabato 5 ore 18:00 

Genoa-Milan 1-2: 41′ Schone (G), 51′ Theo Hernandez (M), 57′ rig. Kessie (M) – giocata sabato 5 ore 20:45 

Fiorentina-Udinese 1-0: 72′ Milenkovic – ore 12:30 

Atalanta-Lecce 3-1: 35′ Duvan Zapata (A), 40′ Gomez (A), 56′ Gosens (A), 87′ Lucioni (L) 

Bologna-Lazio 2-2: 21′ Krejci (B), 23′, 39′ Immobile (L), 31′ Palacio (B) 

Roma-Cagliari 1-1: 26′ rig. Joao Pedro (C), 31′ aut. Ceppitelli (R) 

Torino-Napoli 0-0 – ore 18:00 

Inter-Juventus 1-2: 4′ Dybala (J), 18′ rig. Martinez (I), 80′ Higuain (J) – ore 20.45

LA CLASSIFICA
Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Juventus 7 6 1 0 13 6 +7 19
2 Inter 7 6 0 1 14 4 +10 18
3 Atalanta 7 5 1 1 18 10 +8 16
4 Napoli 7 4 1 2 15 10 +5 13
5 Roma 7 3 3 1 12 10 +2 12
6 Lazio 7 3 2 2 13 6 +7 11
7 Cagliari 7 3 2 2 10 7 +3 11
8 Fiorentina 7 3 2 2 12 10 +2 11
9 Torino 7 3 1 3 10 10 +0 10
10 Hellas Verona 7 2 3 2 6 5 +1 9
11 Bologna 7 2 3 2 9 9 +0 9
12 Parma 7 3 0 4 8 10 -2 9
13 Milan 7 3 0 4 6 9 -3 9
14 Udinese 7 2 1 4 3 6 -3 7
15 Sassuolo 6 2 0 4 11 12 -1 6
16 Brescia 6 2 0 4 7 9 -2 6
17 SPAL 7 2 0 5 6 13 -7 6
18 Lecce 7 2 0 5 7 15 -8 6
19 Genoa 7 1 2 4 8 15 -7 5
20 Sampdoria 7 1 0 6 4 16 -12 3



Le pagelle di Atalanta-Lecce

PAPU-SHOW, KJIAER D’AUTORITA’

Solo notizie positive dalla partita odierna per i nerazzurri, che ringraziano anche Gollini per l’importante parata subito dopo il vantaggio del solito Zapata. Un piacere veder giocare il Papu in queste condizioni fisiche mentre dietro, nonostante il “solito” gol subito, Kjiaer ha diretto molto bene il reparto arretrato.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: non era facile rialzare i suoi dopo la beffa di martedì, invece lui li carica alla grande ed i suoi rispondono con una prova maiuscola che gli regala addirittura il secondo posto in classifica. Sceglie di non rinunciare ai big ed i fatti gli danno per l’ennesima volta ragione.

GOLLINI 7: poco impegnato oggi ed incolpevole sul gol ospite, ma è decisivo in quella che è praticamente l’unica vera palla-gol creata dal Lecce in questo match: il salvataggio su La Mantia vale come un gol. Grande!

KJIAER 7: contro un avversario certamente non irresistibile mostra tuttavia grande sicurezza concedendo solo le briciole. (TOLOI 6: dentro nel finale, pochi pericoli per lui).

DJIMSITI 7: bene, quando entra anche Babacar negli ospiti riesce praticamente a renderlo completamente inoffensivo.

PALOMINO 7: un paio di ottimi interventi, sempre pronto a recuperar palla e far ripartire l’azione. Bene.

CASTAGNE 7: buona anche la sua partita, molto bene specialmente nella prima parte del match. Una spina nel fianco per la difesa leccese.

DE ROON 7: l’errore di mercoledì in coppa risultato decisivo non pare pesare molto oggi su di lui: saggia direzione delle operazioni la in mezzo.

FREULER 7: rientro da titolare di autorità, molto buona la sua prova in mezzo al campo.

GOSENS 7.5: spinta e corsa, è praticamente ovunque oltre a trovare meritatamente il gol nella ripresa (che già aveva sfiorato nel primo tempo). Si perde Lucioni in occasione del gol ospite; perdonato.

GOMEZ 8: a tratti spettacolare: trova un gol bellissimo, ne sfiora un altro ancor più bello e mette paura al Lecce per tutta la partita. Scatenato ed incontenibile: giù il cappello!

ILICIC 6.5: ad un certo punto la sfortuna pareva veramente accanirsi contro di lui che cercava in ogni modo di metter la firma sul match. Avrà altre occasioni. Bravo comunque. (MALINOVSKY 6.5: entra e regala anche un paio di ottime giocate. Bene anche lui).

ZAPATA 7.5: sciupa in avvio una grandissima chance di testa, poi si riscatta alla grandissima andando a sbloccare un match che sin li pareva stregato. (MURIEL 6: un paio di sterzate, due buone occasioni ma non riesce ad iscriversi anche lui ai marcatori di giornata).




Atalanta, ritorno a casa col botto: Lecce al tappeto, guarda Dea, sei seconda (fino stasera)!

SERIE A, SETTIMA GIORNATA

ATALANTA-LECCE 3-1: ZAPATA & PAPU SHOW, SALENTINI TRAVOLTI

Se il buongiorno si vede dal mattino, cento di queste gare al Gewiss Stadium! L’Atalanta inaugura come meglio non poteva il nuovo stadio ristrutturato regolando il Lecce con tre gol che la portano al secondo posto in classifica in attesa che la Juve giochi questa sera contro l’Inter. Match praticamente senza storia a Bergamo, con i nerazzurri che regolano i salentini nel primo tempo sfiorando a ripetizione il gol in avvio e trovandolo poi con Zapata e Gomez a cavallo della mezz’ora. Nella ripresa Gosens firma il tris, la Dea spreca una caterva di occasione e subisce nel finale il classico golletto dagli avversari siglato da Lucioni. La squadra nerazzurra sale al secondo posto aspettando Inter-Juve di questa sera.

Bergamo: in uno stadio così, con una nuova curva così, l’Atalanta prova a mettersi alle spalle la beffa ucraina di martedì in Champions ed agganciare la Juve al secondo posto in classifica nell’attesa della sfida di questa sera tra i bianconeri e l’Inter. Per farlo però, occorre superare il Lecce, squadra neopromossa che sin qui ha raccolto già sei punti provenienti in toto da vittorie in trasferta contro Toro e Spal: una squadra, quella salentina, che un po’ come la Dea trova le proprie fortune lontano dalle mura amiche di casa in cui l’Atalanta torna invece oggi dopo un esilio iniziato a maggio tra Reggio Emilia e Parma terminato questo pomeriggio con il ritorno al nuovo Comunale ora chiamato Gewiss Stadium.

POCO TURNOVER PER IL GASP: aveva promesso che i big non sarebbero stati a riposo e così è stato: mister Gasperini conferma i tre tenori davanti, Ilicic, Gomez e Zapata mentre in mezzo torna titolare Freuler per Pasalic mentre dietro le maggiori novità con Kjiaer, Djimisiti e Palomino. Nel Lecce, Liverani si affida a Falco e La Mantia davanti con dietro difesa a quattro per i salentini.

ZAPATA E ILICIC SUBITO PERICOLOSI: atmosfera spettacolare all’ingresso delle squadre in campo, bellissimo il colpo d’occhio della nuova Curva Nord gremita in ogni ordine di posto ma con menzione anche per i circa duemila tifosi ospiti giunti dalla Puglia. Un minuto di raccoglimento prima del via per ricordare la recente scomparsa del patron del Sassuolo (e bergamasco) Giorgio Squinzi ed il match può iniziare con la Dea subito pericolosa al primo minuto con il Papu che va sul fondo e crossa per la testa di Zapata che, da ottima posizione, mette incredibilmente sul fondo. Nerazzurri che spingono e al nono il portiere Gabriel si supera sulla conclusione di Ilicic in diagonale che viene così messa in corner.

LA SBLOCCA EL PANTERON: un po’ come previsto alla vigilia, la squadra del Gasp fa la partita e gli ospiti aspettano e ripartono ma senza fare barricate: sono però dei nerazzurri le occasioni migliori, e dove non ci arriva la precisione dei nostri (Gosens al ventottesimo mette fuori di poco un bel passaggio di Zapata), arrivano le mani del portiere Gabriel che stoppano una conclusione di Gomez da fuori prima, ed un tentativo di Ilicic poi a cavallo con la mezz’ora. Segnali questi che il gol è quasi maturo per i nerazzurri ed arriva a dieci dalla fine quando Zapata riscatta al meglio l’errore iniziale recuperando palla, saltando il difensore e sfondando la rete con una conclusione imparabile che fa impazzire il pubblico allo stadio: 1-0 per la Dea.

GOLLINI CONSERVA, PAPU RADDOPPIA: nei successivi cinque minuti succede veramente di tutto, perchè il Lecce va ad un niente dal pari al trentottesimo quando Mancosu crossa, La Mantia se la ritrova li per caso e conclude e Gollini si supera e l’Atalanta ringrazia il suo portiere. Passano altri due giri d’orologio ed il Papu decide di fare tutto da solo, un po’ come successo a Reggio sabato scorso: palla ricevuta da Zapata, difensore saltato, e pallone in diagonale che sbatte sul palo e finisce nel sacco per il raddoppio della Dea. Con il 2-0 in tasca l’Atalanta abbassa i ritmi di un primo tempo giocato sin qui con grande passo e qualità che va in archivio pochi minuti dopo al termine del minuto di recupero concesso di un primo tempo praticamente a senso unico e chiuso meritatamente avanti di due gol.

RIPRESA, GOSENS FA TRIS SOTTO LA NORD: la partita riprende dopo il riposo senza alcun cambio da parte del Gasp e con il Papu che prova subito a regalare una nuova magia al quarto minuto con una bellissima conclusione a giro da fuori che finisce fuori di un nulla. Il tris però la Dea lo serve al decimo della ripresa quando Gosens riceve un bellissimo pallone all’interno dell’area avversaria e si ritrova tutto solo davanti a Gabriel: rasoterra che supera il portiere del Lecce ed il tedesco segna così il primo gol sotto la nuova Curva Nord. Il Gasp a quel punto cambia qualcosa nel suo scacchiere dando fiato ad un applauditissimo Zapata a cui subentra Muriel.

LA DEA SCIUPA, LUCIONI ACCORCIA: ci prova anche Ilicic pochi minuti dopo il terzo gol a mettere la firma in questo match ma lo sloveno manda alta la conclusione nata da un suo tiro dall’interno dell’area che però finisce fuori misura. A metà ripresa è il turno anche di Toloi, che da il cambio a Kjiaer in difesa. L’Atalanta però non si ferma e prova a straripare: alla mezz’ora prima il Papu prova uno slalom in area con conclusione parata da Gabriel con un gran balzo, poi tocca a Muriel impegnare da fuori il portiere del Lecce che evita così il quarto gol. Come già successo in diverse occasioni, i nerazzurri sprecano tantissime occasioni, per poi venir puniti alla prima distrazione: il Lecce infatti accorcia a tre dalla fine con Lucioni, abile di testa ad anticipare Gosens sugli sviluppi di un calcio di punizione e siglare il gol del 3-1.

SECONDI FINO ALMENO A STASERA: la rete subita (un classico di questo avvia di stagione nerazzurra) non ferma però la festa di un’Atalanta che festeggia al meglio il suo ritorno a casa, mettendosi alle spalle la beffa di martedì in champions e salendo (almeno fino stasera tardi) al secondo posto in classifica. Niente male per una squadra che ormai pare quasi non far più notizia: ma quello che stanno costruendo questi ragazzi giorno dopo giorno resterà per sempre nella storia nerazzurra: bentornata a casa Atalanta!

IL TABELLINO

ATALANTA-LECCE 3-1 (primo tempo 2-0)

RETI: 35′ p.t. Zapata (A), 40′ p.t. Gomez (A), 11′ s.t. Gosens (A), 41′ s.t. Lucioni (L)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini, Djimsiti, Kjaer (14′ s.t. Toloi), Palomino, Castagne, de Roon, Freuler, Gosens, Gomez, Iličić (30′ s.t. Malinovskyi), Zapata (13′ s.t. Muriel) – All.: Gasperini

LECCE (4-3-3): Gabriel, Rispoli, Lucioni, Rossettini, Calderoni, Petriccione (10′ s.t. Farias), Imbula (45′ s.t. Vera), Majer, Mancosu, Falco, La Mantia (15′ s.t. Babacar) – All.: Liverani

ARBITRO: Di Bello di Brindisi (Prenna, Fiore; Fourneau)

NOTE: spettatori: 20mila circa – ammoniti: 17′ s.t. Lucioni (L), 18′ s.t. Kjaer (A), 28′ s.t. de Roon (A), 39′ s.t. Majer (L), 45′ s.t. Rispoli (L) – espulsi: nessuno – calci d’angolo: 9-5 per l’Atalanta – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




La nuova Curva, il Lecce e il secondo posto: dai Atalanta torniamo a sorridere!

BERGAMO, ORE 15

L’ARIA DI CASA PER SCACCIARE LA DELUSIONE DI COPPA

Per mandar definitivamente in soffitta la beffa ucraina in Champions di martedì a San Siro, l’Atalanta ha l’occasione di tornare nuovamente in campo oggi contro il Lecce per cercar una vittoria che sarebbe anche il miglior modo di inaugurare il ritorno all’ormai ex Comunale dei nerazzurri (ora si chiama Gewiss Stadium) di fronte alla nuova Curva Nord costruita a tempo di record in estate e che si annuncia gremita di tifosi vogliosi di vedere l’effetto che fa di osservare dai nuovi spalti la Dea del Gasp che con tre punti sarebbe seconda in classifica in attesa del big match tra Inter e Juve alle 20.45. Attenzione però al Lecce, squadra che sin qui ha conquistato in trasferta i suoi sei punti in classifica, togliendosi anche lo sfizio di vincere in casa del Torino qualche settimana fa: un avversario da non sottovalutare per un’Atalanta che vuol tornare a sorridere alla vigilia della seconda sosta del campionato.

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LA VIGILIA DEL MISTER: con le fatiche di coppa alle spalle, il tecnico Gasperini dovrà gioco forza inventarsi qualcosa per dar fiato a chi sin qui ha giocato di più e concedere chance a chi scalpita dalla panchina come ad esempio l’ex Muriel e Malinovski pronti a dimostrare il loro valore. Dietro potrebbe toccar a Kjaer dopo la bella partita di Roma mentre Freuler potrebbe far staffetta in mezzo con De Roon.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Kjaer, Djimsiti; Hateboer, Pasalic, Freuler, Gosens; Malinovski; Muriel, Zapata – All.: Gasperini

LECCE (4-3-1-2): Gabriel; Rispoli, Rossettini, Lucioni, Calderoni; Majer, Tachtsidis, Petriccione; Mancosu; Falco, Babacar – All.: Liverani




Atalanta, così fa davvero male: lo Shakhtar affonda la Dea in pieno recupero

CHAMPIONS LEAGUE, SECONDA GIORNATA

ATALANTA-SHAKHTAR D. 1-2: LA BEFFA UCRAINA ARRIVA AL 95′

“Dalle sconfitte c’è sempre qualcosa da trarre per imparare e crescere”: dice bene mister Gasperini, ma così fa davvero male. L’Atalanta perde in maniera talmente assurda e rocambolesca contro lo Shakhtar da racchiudere in se l’essenza di questo sport: bellissimo, ma allo stesso tempo a volte truce e crudele. Un rigore sbagliato da Ilicic, un palo di Pasalic e il gol di Zapata che pare una liberazione: ma la Champions è tosta, e gli ucraini crescono nel finale di primo tempo e trovano il pari con Moraes a quattro dall’intervallo e centrano una traversa. Nella ripresa la Dea getta il cuore oltre l’ostacolo, crea occasioni, sfiora il vantaggio in pieno recupero prima con Gomez e poi con Malinovsky ma subisce a pochi secondi dal gong il letale contropiede ospite di Solomon. Restiamo a zero punti, gli applausi e i complimenti non fanno classifica purtroppo.

Milano: il calcio è anche questo, bello e allo stesso tempo crudele: e per l’Atalanta, se la prima è stata un disastro, la seconda è stata una beffa di quelle difficili da scordare. All’ultimo respiro la banda Gasperini subisce la seconda sconfitta che non meritava e che purtroppo riduce le speranze di qualificazione a un lumicino, a voler essere ottimisti. Eppure questa volta la Dea, contro avversari ben più dotati della Dinamo Zagabria, se la gioca alla pari, mette paura allo Shakhtar, sbaglia subito un rigore, segna con Zapata il gol del vantaggio, vince sotto il profilo del dominio territoriale. La differenza alla fine la fanno i giocatori ucraini hanno di alta classe: sfruttano ogni occasione e trovano il gol vittoria all’ultimo respiro con Solomon, appena entrato, proprio mentre Gomez e compagnia cercavano il colpo da tre punti. La Champions è sempre più complicata per la Dea, se si pensa soprattutto ai prossimi due impegni (contro il City), ma sarà comunque una bella avventura con questi tifosi (oggi 30 mila a San Siro, un quarto della popolazione di Bergamo) che alla fine hanno applaudito a lungo i loro eroi sconfitti.

DEA SCIUPONA MA TOSTA, SOGNA CON ZAPATA: eppure si è visto dai primi giri di palla che questa era l’Atalanta che conosciamo. Sempre un po’ contratta, l’emozione Champions non si è smaltita in una gara, a volte un po’ frenetica e pasticciona negli scambi, ma viva, pimpante e aggressiva. Lo Shakhtar l’ha agevolata schierandosi con un insolito 4-1-4-1 di copertura, lasciando solo Moraes in attacco. In teoria, non una brutta idea per un rivale che gioca uomo contro uomo e così ha costretto Toloi e Masiello a uscire spesso su Taison e Marlon. Comunque, fin quando il pallino l’ha tenuto stretto l’Atalanta non ci sono stati problemi. Peccato non aver sfruttato il rigore che Ilicic si è procurato con un po’ di furbizia e che lui stesso ha fallito con un tiro potente ma poco angolato. L’Atalanta non si è scoraggiata ha spinto e nella stessa azione ha preso il palo con Pasalic e poi, su pennellata di Hateboer, Zapata ci ha messo la zuccata vincente con la complicità di Pyatov, molto meno bravo in uscita che sul rigore: il Panteron atalantino segna così il primo, storico gol della squadra orobica in Champions League.

MORAES FA 1-1, MARLON PRENDE IL PALO: la reazione degli ucraini è però stata immediata: prima Moares con un tiro a giro ha impegnato Gollini, poi al tramonto del primo round De Roon ha perso palla con Allan Patrick che ha premiato il taglio di Moares che manda fuori giri Palomino e, dribblato Gollini in uscita, fa gol a porta vuota: 1-1. Nel recupero poi Marlon, su punizione, ha pareggiato i conti coi pali prima dell’intervallo.

RIPRESA, SPINGE LA DEA: dopo la pausa, l’Atalanta è partita forte e più ordinata, Gasperini dopo dieci minuti ha inserito forze fresche: Malinovskiy e Gosens per Ilicic e Hateboer e la Dea ha creato subito un paio di occasioni con Zapata, Pyatov è stato bravo a stoppare il secondo tiro. Poi Gasp ha provato la mossa Muriel, sostituendo Masiello e arretrando De Roon tra i centrali.

SOLOMON ENTRA E FIRMA LA BEFFA: la contromossa ospite si rivelerà quella vincente entra Solomon sulla fascia per contrastare il fresco Gosens. La Dea ha condotto sempre il gioco, è entrata in area ucraina parecchie volte e ha avuto due vere occasioni nel finale con Malinovskyi (tiro di un filo a alto) e Gomez respinto dal portiere: poi, quando tutto sembrava destinato a portare al pareggio e invece quella ripartenza maledetta all’ultimo respiro di Dodò che trova proprio Solomon che mette dentro la beffa che sentenzia per l’ennesima volta come la Champions non vuole sorridere ad un’Atalanta che oggi, a differenza di Zagabria, ha veramente dato tutto. Ma non è bastato.

IL TABELLINO

ATALANTA- SHAKHTAR DONETSK 1-2 (primo tempo 1-1)

RETII: 28′ pt Zapata (A), 41′ pt Moraes (S), 50′ st Solomon (S)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello (24′ st Muriel); Hateboer, De Roon, Pasalic, Castagne (13′ st Gosens); Gomez; Ilicic (13′ st Malinovskyi), Zapata – A disposizione: Sportiello, Kjaer, Freuler, Djimsiti – Allenatore: Gasperini

SHAKTHAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov; Bolbat (48′ st Dodo), Kryvtsov, Matviienko, Ismaily; Stepanenko, Patrick (24′ st Solomon); Marlos (40′ st Konoplyanka), Kovalenko, Taison; Moraes – A disposizione: Shevchenko, Bondar, Marcos, Dentinho – Allenatore: Castro

ARBITRO: Stieler (Ger)

NOTE: spettatori: 25mila circa – ammoniti: Ilicic, De Roon, Toloi, Malinovskyi (A); Kryvtsov, Stepanenko, Moraes, Bolbat (S) – Calci d’angolo: 4-4 – recupero: 2′ p.t. e 4′ s.t.




Le pagelle di Atalanta- Shakhtar Donetsk

APPLAUSI PER TUTTI, TOLOI UN MURO, ILICIC TROPPO TESTARDO

Non è facile dopo una serata così dover anche giudicare, certo poco va rimproverato a quesì ragazzi che hanno dato davvero tutto per regalare un sogno ai propri tifosi poi infranto nella crudeltà ma allo stesso tempo bellezza di questo sport.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 6.5: alla fine i suoi meritavano decisamente di più e stavolta tornano a casa con briciole. Peccato, lui dice stesso che le sconfitte servono per crescere ed imparare, ma così fa davvero male. La champions è questa, ora rimane probabilmente la missione più importante: rivitalizzare i suoi, domenica in campionato occorre provare a rialzarsi.

GOLLINI 6.5: poche colpe per lui sui gol, sicuro quando chiamato in causa nelle rare offensive ospiti.

TOLOI 7: ancora una grande partita per lui, conferma la sua crescita costante in una serata purtroppo poco felice.

PALOMINO 6.5: gli ucraini non fanno molto ma tuttavia lui è quasi sempre attento.

MASIELLO 6.5: buona anche la sua prestazione, arriva nel finale stremato come tutti i compagni. (MURIEL 6: si vede solo nel finale, dal suo ingresso ci si aspettava qualcosa di più).

HATEBOER 6: sbaglia tanto, e sul rigore sbagliato da Ilicic prova la conclusione che esce di un nulla ma alla lunga pare condizionarlo un po’. (GOSENS 6: entra e prova a scuotere i suoi nell’assalto finale)

PASALIC 6.5: il palo gli nega un gol che avrebbe poi che meritato. Che peccato.

DE ROON 6.5: da l’anima anche lui come tutti i suoi compagni, alla fine raccoglie l’applauso di tutto il pubblico.

CASTAGNE 6.5: molto bene nel primo tempo, nella ripresa fatica un po’ di più a farsi valere. Comunque positivo

GOMEZ 6.5: a tratti scatenato, a tratti sbaglia i passaggi più elementari. Il Papu è così, croce e delizia: e noi gli vogliamo bene proprio per questo!

ILICIC 6: oltre a sbagliare il penalty del possibile vantaggio, si intestardisce un po’ troppo con la palla e spesso pecca di presunzione. Sufficiente. Stremato, esce nella ripresa (MALINOVSKY 6: sfiora il gol nel finale, ma perde anche palloni in maniera piuttosto ingenua. Comunque sufficiente).

ZAPATA 6.5: il primo gol storico della Dea in Champions porta la sua firma, peccato che non venga celebrato nel modo giusto ma di contro con una atroce beffa nel finale.