E’ di nuovo campionato: l’Atalanta che vuol tornare a correre aspetta l’Udinese

BERGAMO, ORE 15

CONTRO I FRIULANI PER CONFERMARSI AL TERZO POSTO

Archiviata anche questa volta la pratica-Champions, è di nuovo tempo di campionato e per l’Atalanta terza in classifica un trittico di partite è alle porte nei prossimi sette giorni: Udinese oggi, Napoli mercoledì sera e Cagliari domenica all’ora di pranzo ci diranno qualcosa di più sul valore e le possibili ambizioni della Dea che cercherà già da oggi di archiviare la cinquina subita dal City martedì. Avversario ostico i friulani di Tudor, che si presentano come la miglior difesa del campionato pur con un attacco che, nonostante fatichi a trovar la via del gol, ha comunque fatto già vittime illustri come il Milan alla prima giornata ed il Toro la scorsa settimana. Una gara di pazienza e testa per i nerazzurri che vogliono provar a confermare il terzo posto proprio in vista della sfida contro il Napoli (attualmente quarto) prevista nel turno infrasettimanale di mercoledì sera.

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GASP RITROVA LA DIFESA: a differenza del match di Champions contro il City, il Gasp ritrova Palomino e Kjiaer in difesa, entrambi regolarmente convocati ma da valutare se gettarli o meno nella mischia dal 1′. Per il resto probabile conferma per Malinovsky a sostegno del Papu e Muriel davanti con De Roon e Freuler al centro con Hateboer in fascia con Castagne.

LE PROBABILI FORMAZIONI

TALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Kjiaer, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Castagne; Malinovskyi; Gomez, Muriel – A disposiz.:  Sportiello, Traore, Djimsiti, Rossi F., Ibanez, Gosens, Ilicic, Pasalic, Arana, Barrow – All.: Gasperini

UDINESE (3-5-2): Musso; Becao, Ekong, Samir; Opoku, Mandragora, Jajalo, De Paul, Sema; Okaka, Lasagna – A disposiz.: Nicolas, Perisan, Sierralta, Ter Avest, De Maio, Nuytinck, Walace, Barak, Fofana, Pussetto, Nestorovski, Teodorczyk – All.: Tudor




Le pagelle di Manchester City-Atalanta

GOLLINI EVITA IL PEGGIO, MALINOVSKYI E GOSENS TRA I MIGLIORI

Scoppola a parte, è bene analizzare questa partita dei singoli dove sicuramente Gollini ha confermato tutte le sue qualità con almeno 3/4 parate che hanno evitato un passivo pesantissimo. Poi, dopo una difesa anche oggi non all’altezza, in mezzo Gosens e Freuler fanno veder cose buone mentre spicca l’ennesima buona prova di Malinovskyi che oltre al gol regala ottime giocate.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 6: non ci ha rinunciato a giocarsela a viso aperto anche qui. Il risultato non è stato certo quello atteso, però per mezz’ora abbondante i suoi hanno messo nel sacco una squadra di marziani con un budget che gli consentirebbe di comprarsi Bergamo e Città Alta contemporaneamente. Bravo anche lui lo stesso.

GOLLINI 7: ne prende cinque, ma compie almeno altre tre/quattro parate che evitano un passivo ben più ampio.

TOLOI 5: tiene bene per quasi tutto il primo tempo, poi quando il City si accende viene travolto anche lui insieme ai suoi compagni.

DJIMSITI 5: Aguero gli spunta da dietro in occasione del pareggio facendosi completamente sorprendere. Nel complesso poco sicuro anche lui.

MASIELLO 5: condizionato dal cartellino giallo in avvio, commette anche il fallo da rigore su Aguero che consente di ribaltare il match agli inglesi (PASALIC 6: discreto secondo tempo per lui, colpisce anche un palo e va vicino al gol).

CASTAGNE 6: prova tutto sommato sufficiente per lui, nella ripresa mette alcuni ottimi palloni in area interessanti.

DE ROON 6: aria di casa per lui che in Inghilterra ha già giocato, discreta la sua prestazione.

FREULER 6.5: meglio lui del compagno di reparto, sfiora anche il gol nel finale e ne trova anche uno in precedenza, ma in fuorigioco. Peccato.

GOSENS 6.5: inizio da ira di Dio per il tedesco, grandi giocate e cross che mandano il City in affanno, poi col passare dei minuti cala anche lui.

MALINOVSKYI 7: rigore a parte, disputa una grande partita al cospetto di un super squadrone. Ottimo approccio al match, molte giocate intelligenti e grande carattere. Bene!

ILICIC 6: ha il merito di procurarsi il rigore che fa sognare la Dea per una manciata di minuti, ma nel complesso la sua prova è molto intermittente (HATEBOER s.v.: dentro nel finale, a giochi ormai fatti).

GOMEZ 6: qualche bello spunto in avvio, tiene bene anche lui più o meno fino al gol, poi nel finale lo si vede meno e nell’intervallo viene sostituito pare per qualche problemino. (MURIEL 5.5: compito arduo per lui, con la squadra chiamata a rimontare e il City che proprio nella ripresa da il meglio di se. Ha una discreta occasione, che però spreca).




City di un altro pianeta: Atalanta avanti e poi travolta, ma brava lo stesso

CHAMPIONS LEAGUE, TERZA GIORNATA

MANCHESTER C.-ATALANTA 5-1: AGUERO E STERLING SCATENATI

Niente miracolo, ma sicuramente tanti applausi: l’Atalanta ne prende cinque a Manchester ma si ricorderà di quella manciata di minuti in cui è stata addirittura in vantaggio grazie al rigore realizzato da Malinovskyi per fallo subito da Ilicic. Il resto poi racconta di una gara che il City ha pareggiato poco dopo con Aguero, con lo stesso argentino che prima dell’intervallo la ribaltava su calcio di rigore e poi nella ripresa la tripletta di Sterling in venti minuti affondano i sogni nerazzurri. Finisce così, ma con gli applausi ed i cori dei tremila giunti a Manchester da Bergamo a ringraziare i nostri, nonostante la terza sconfitta in questa sin qui amara Champions League.

Manchester (Inghilterra): sembra quasi uno scherzo, invece siamo davvero qui per una serata che, comunque finirà, farà tornare a casa felici i quasi tremila giunti da Bergamo per sostenere la Dea in Inghilterra. L’Atalanta che appresta ad affrontare i colossi del Manchester City, una delle squadre favorite alla vittoria finale del torneo. Certo, arrivarci a zero punti nel girone è forse l’unica pecca di questa che comunque è una fantastica avventura, impensabile solo un anno fa quando i nerazzurri di questi tempi navigavano nelle parti basse della classifica ed affrontavano il Chievo in quella che era una sorta di “sfida salvezza”: pare passato un millennio da quel giorno, invece quella squadra era destinata a scrivere la storia, e ci proverà anche stasera.

GASP SENZA DIFESA: senza Palomino e Kjiaer, rimasti a Bergamo per infortunio, Gasperini ha scelte obbligate dietro con Djimsiti che torna titolare con Masiello insieme a Toloi mentre in mezzo tornano De Roon e Castagne con Malinovskyi davanti a sostegno del Papu e Ilicic con Muriel inizialmente in panchina. Nel City di Guardiola, inutile perdersi in lungaggini, chiunque può essere pericoloso, a cominciare da Aguero davanti con Sterling, e in mezzo Mendy e Gundogan.

DEA PIMPANTE, POI SUPERGOLLO LA SALVA: atmosfera spaziale all’ingresso delle squadre in campo, splendida la cornice di pubblico dove spiccano gli oltre tremila festanti giunti da Bergamo con il match che inizia e l’Atalanta che pare non aver le gambe tremare come nelle precedenti uscite di coppa: all’ottavo Gosens va sul fondo e crossa dove però non c’è nessuno pronto a calciar a rete. All’undicesimo ancora il tedesco va sul fondo e crossa ma Castagne da buona posizione mette fuori di testa, non di molto. Intorno alla metà del primo tempo prova a spingere il City, prima con una conclusione di Aguero finito fuori di un soffio e poi venendo fermato da un grandissimo Gollini che devia in corner proprio la conclusione dell’argentino.

ILICIC STESO, MALY FA SOGNARE I NERAZZURRI: e proprio nel momento che pare il più complicato per i nerazzurri, Ilicic si sveglia dal torpore del suo inizio di gara e si fa stendere all’ingresso dell’area di rigore: nessun dubbio per il direttore di gara, è penalty! Che Malinovskyi dal dischetto realizza con freddezza e fa saltare dalla gioia lo spicchio di tifosi nerazzurri giunti a Manchester.

AGUERO FA BIS E LA RIBALTA, MA L’ATALANTA PIACE: il sogno dei tremila nerazzurri ha purtroppo vita breve, perchè dopo il gol subito la macchina di Guardiola si mette in moto e l’Atalanta a quel punto va in difficoltà: al trentaquattresimo ecco il pareggio del City con la difesa cge si fa superare da un cross di Sterling, ed Aguero è lesto a spuntare dietro Djimsiti e superare Gollini che non può nulla. Il City ora è in palla e diventa imprendibile per un’Atalanta che fa davvero fatica, e tre minuti dopo il pari Masiello stende Aguero in area: anche in questo caso l’arbitro non ha dubbi ed indica il rigore che lo stesso argentino va e realizza. E’ 2-1 e per i padroni di casa, ma la squadra del Gasp non si arrende e stringe i denti restando in partita e non sbandando più fino alla fine del primo tempo che arriva dopo due minuti di recupero e con i nerazzurri che escono applauditi dai loro tifosi.

RIPRESA, GASP CAMBIA MA E’ CITY-SHOW: dopo l’intervallo tocca subito a Pasalic e Muriel, con Gasperini che lascia negli spogliatoi Masiello e il Papu che non era al meglio alla fine del primo tempo ma i padroni di casa paiono decisi a non concedere altro campo ai nerazzurri: al tredicesimo è quasi da playstation l’azione della squadra di Guardiola, pochi tocchi e Sterling che va in porta: 3-1 per gli inglesi. L’Atalanta prova a rispondere, tre minuti dopo Ilicic due volte tira in porta e due volte il portiere di casa si oppone.

STERLING NE FA ALTRI DUE, 5-1: gli uomini di Guardiola a questo punto si scatenano, al diciottesimo il City va ancora a segno con Sterling lanciato a rete dopo l’ennesima bella azione della squadra inglese, poi Ilicic centra il palo e Freuler segna ma in posizione di fuorigioco. Poi è ancora Manchester, sempre con Sterling su cross pennellato dalla fascia riesce nuovamente a superare Gollini: siamo al ventitreesimo e il punteggio è 5-1 per gli inglesi.

BRAVI LO STESSO RAGAZZI: il City a questo punto allenta la presa, Gasperini inserisce Hateboer dando così fiato ad Ilicic in vista anche della partita di domenica con l’Udinese, con Pasalic che nel frattempo si vede negar il gol dal portiere Ederson e poi a dieci dalla fine Muriel fugge sulla fascia si accentra e mette in mezzo, ma ancora Pasalic è anticipato in angolo. Nel finale il City resta in dieci, Foden viene espulso per doppia ammonizione. C’è tempo così per un paio di occasioni finali per i nerazzurri, una con Muriel deviata in angolo, e l’ultima con Freuler che si vede negare il gol da Ederson nel secondo dei tre di recupero. Finisce così, 5-1 per il City che prosegue il suo cammino solitario nel girone facendo tre su tre, identico risultato, ma all’opposto di un’Atalanta che resta a zero mostrando forse le cose più belle di questa Champions sin qui avara di soddisfazioni proprio questa sera ma contro un avversario decisamente fuori portata ma che non ha scoraggiato gli oltre tremila giunti da Bergamo in quel di Manchester che, nel finale, hanno applaudito i nostri: abbiamo vinto anche noi. Bravi.

IL TABELLINO:

MANCHESTER CITY-ATALANTA 5-1 (primo tempo 2-1)

RETI: 28′ su rig. Malinovskyi (A), 34′ e 38′ su rig. Aguero (M), 58′, 64′ e 69′ Sterling (M)

MANCHESTER CITY (4-3-3): Ederson; Walker, Fernandinho, Rodri (41”pt Stones), Mendy (71′ Cancelo); De Bruyne (67′ Otamendi), Gundogan, Foden; Mahrez, Aguero, Sterling – A disposizione: Bravo, Gabriel Jesus, B.Silva, D.Silva – Allenatore: Guardiola

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello (46′ Pasalic); Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Malinovskyi; Ilicic (72′ Hateboer), Gomez (46′ Muriel) – A disposizione: Arana, Barrow, Ibanez, Sportiello – Allenatore: Gasperini.

ARBITRO: Grinfeld (ISR).

NOTE: spettatori: 60mila circa di cui oltre tremila giunti da Bergamo – espulso Foden (M) all’83’ per doppia ammonizione – ammoniti Mendy, De Bruyne, Otamendi (M); Masiello (A) – calci d’angolo 7-6 per il Manchester City – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.




Guarda Atalanta, c’è Pep che ci aspetta: sfida ai “mostri” del Manchester, proviamoci!

MANCHESTER, ORE 21

MISSION IMPOSSIBLE? E ALLORA DIVERTITI DEA!

Un anno ed un giorno fa, l’Atalanta affrontava il Chievo in una quasi “sfida salvezza” tra due squadre in netta difficoltà all’epoca. Pare passato un millennio, invece quella squadra è poi arrivata terza in classifica e questa sera alle 21 se la vedrà contro una delle formazioni favorite alla vittoria della Champions League; non è uno scherzo, i nerazzurri questa sera giocano in casa del Manchester City di Guardiola e del bomber Aguero. Partita senza storia quindi? Nel calcio non c’è nulla di scritto e certo, sicuramente non sarà facile contro la corazzata inglese per una Dea ancora ferma a quota zero punti nel girone di coppa; ma questi ragazzi ci hanno abituato a imprese oltre ogni immaginazione, chissà che anche questa sera Papu e compagni sapranno sorprenderci e stupirci. Forza ragazzi, proviamoci!

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LE ULTIME SULLA FORMAZIONE: problemi continui per mister Gasperini, specialmente nella già gracile difesa nerazzurra che perde Palomino e Kjiaer (nemmeno partiti per Manchester); scelte quindi quasi obbligate per il mister che punterà su Masiello e Djmisiti mentre in mezzo ballottaggio tra Freuler e Pasalic con De Roon quasi certo del posto da titolare. Davanti si dovrebbe partire con Muriel ed Ilicic sostenuti dietro da Gomez.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

MANCHESTER CITY (4-3-3): Ederson; Cancelo, Otamendi, Fernandinho, Mendy; Gundogan, Rodri, David Silva; Bernardo Silva, Aguero, Mahrez – Allenatore: Guardiola

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Masiello, Djmsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Castagne; Gomez; Ilicic, Muriel – Allenatore: Gasperini




Serie A, i risultati dopo l’8a giornata

JUVE E INTER IN FUGA, IL CAGLIARI E’ QUINTO

Nessuna sorpresa in testa dopo l’ottava giornata: Juve ed Inter proseguono la loro marcia superando rispettivamente (e con qualche brivido) Bologna e Sassuolo allungando sull’Atalanta e il Napoli. Sorprendente il Cagliari, che piega la Spal ed è quinto in classifica mentre nel Parma, vittoria a tinte nerazzurre grazie alle reti degli ex Cornelius e Kulusevski. In coda le genovesi restano sul fondo. Vediamo ora tutti i risultati di questa giornata e la nuova classifica:

I RISULTATI

Lazio-Atalanta 3-3: 23′, 28′ Muriel (A), 37′ Gomez (A), 69′ rig., 93′ rig. Immobile (L), 70′ Correa – giocata sabato 19 ore 15:00 

Napoli-Hellas Verona 2-0: 37′, 67′ Milik – giocata sabato 19 ore 18:00 

Juventus-Bologna 2-1: 19′ Cristiano Ronaldo (J), 26′ Danilo (B), 54′ Pjanic (J) – giocata sabato 19 ore 20:45 

Sassuolo-Inter 3-4:
2′, 71′ rig. Lautaro Martinez (I), 16′ Berardi (S), 38′, 45′ rig.
Lukaku (I), 74′ Djuricic (S), 82′ Boga (S) – giocata ore 12:30 

Cagliari-Spal 2-0: 9′ Nainggolan, 67′ Faragò 

Sampdoria-Roma 0-0

Udinese-Torino 1-0: 42′ Okaka 

Parma-Genoa 5-1: 38′ Kucka (P), 42′, 46′ e 50′ Cornelius (P), 52′ Pinamonti (G), 79′ Kulusevski (P) – ore 18:00

Milan-Lecce 2-2: 20′ Calhanoglu (M), 62′ Babacar (L), 80′ Piatek (M), 92′ Calderoni (L) – ore 20:45

Brescia-Fiorentina – lunedì 21 ore 20:45 

LA CLASSIFICA
Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Juventus 8 7 1 0 15 7 +8 22
2 Inter 8 7 0 1 18 7 +11 21
3 Atalanta 8 5 2 1 21 13 +8 17
4 Napoli 8 5 1 2 17 10 +7 16
5 Cagliari 8 4 2 2 12 7 +5 14
6 Roma 8 3 4 1 12 10 +2 13
7 Lazio 8 3 3 2 16 9 +7 12
8 Parma 8 4 0 4 13 11 +2 12
9 Fiorentina 8 3 3 2 12 10 +2 12
10 Torino 8 3 1 4 10 11 -1 10
11 Udinese 8 3 1 4 4 6 -2 10
12 Milan 8 3 1 4 8 11 -3 10
13 Bologna 8 2 3 3 10 11 -1 9
14 Hellas Verona 8 2 3 3 6 7 -1 9
15 Brescia 7 2 1 4 7 9 -2 7
16 Lecce 8 2 1 5 9 17 -8 7
17 Sassuolo 7 2 0 5 14 16 -2 6
18 SPAL 8 2 0 6 6 15 -9 6
19 Genoa 8 1 2 5 9 20 -11 5
20 Sampdoria 8 1 1 6 4 16 -12 4



Atalanta, tutti i pregi e difetti in 90′: avanti di tre gol, rimontata nella ripresa dalla Lazio

SERIE A, OTTAVA GIORNATA

LAZIO-ATALANTA 3-3: MURIEL-PAPU SHOW, POI LA RIMONTA LAZIALE

Un primo tempo spaziale, la vetta assaporata per tre quarti di gara, poi il patatrack in una ventina di minuti: il meglio e il peggio della nostra Atalanta in novantacinque minuti elettrizzanti in cui nerazzurri volano nel primo tempo con un Muriel sontuoso ed un Gomez ispirato portandosi sul 3-0 e rischiando di travolgere ulteriormente una Lazio stordita ed incapace di reagire; poi, la ripresa apre negli ultimi venti minuti uno scenario impensabile con un rigore (apparso molto generoso) che Immobile realizza e, nemmeno un minuto dopo, Correa rimette in pista i laziali che in pieno recupero trovano un altro rigore che gli frutta l’incredibile 3-3 per un pari che alla fine lascia davvero parecchio amaro in bocca ai nerazzurri.

Roma: l’abbiamo accarezzata la vetta per un’oretta abbondante, con una gara sontuosa e da padrona del campo in un Olimpico ammutolito, poi vecchi difetti e qualche svista arbitrale di troppo rallentano la corsa di un’Atalanta che porta a casa un punto, e tanti rammarichi vedendosi rimontare tre gol (strano per una squadra abituata invece a rimontare) da una Lazio che per oltre un’ora non ci ha capito nulla, che poi però ha avuto anche merito e fortuna di riprendere una gara che pareva persa anche se la missione di riscatto in campionato non è riuscita agli uomini di Inzaghi, in balia della Dea per larghi tratti del match.

GASP SCEGLIE MALINOVSKY E PASALIC: in vista della della sfida di Champions di martedì a Manchester col City, Gasperini sceglie Muriel per sostituire l’infortunato Zapata mentre in difesa, tornano dal 1′ Toloi e Masiello, sulla trequarti c’è Malinovskyi. Inzaghi inserisce Parolo in regia al posto dello squalificato Leiva mentre in attacco, Correa affianca Immobile. Il match inizia e si affacciano subito al tiro i nerazzurri in avvio quando è alta la botta dalla distanza di Malinovskyi, un minuto dopo Strakosha para su Pasalic. Poi la Lazio: Gollini anticipa Correa e al quinto irrompe in area Milinkovic: Palomino fa muro. Ma l’Atalanta insiste e al dodicesimo Strakosha è pronto a respingere di piede su tocco ravvicinato di Pasalic, un minuto dopo Muriel calcia a lato da buona posizione.

LA DEA SI SCATENA: i ragazzi del Gasp insistono e al ventunesimo tenta la conclusione improvvisa Muriel ma non inquadra la porta, due minuti dopo la squadra di Gasperini va in vantaggio proprio con Muriel servito in area da Gosens. La Lazio non è all’angolo e due minuti dopo l’Atalanta sfiora il raddoppio con lo stesso Muriel (fuori). Al ventotto ecco il raddoppio atalantino: sempre Muriel fa il bis su punizione dalla sinistra che coglie in controtempo i difensori laziali, a parte una deviazione finale di Parolo. La Lazio sbanda vertiginosamente e l’Atalanta non rallenta: al 31′, bordata di Gomez a lato, poi Strakosha si oppone al sinistro radente di Malinovskyi su punizione. Freuler tenta il tris dalla distanza (a lato) e al trentasettesimo i biancocelesti vanno ancora al tappeto: ennesima ripartenza dell’Atalanta che sigla il terzo gol con un sinistro velenoso di Gomez. E’ il tripudio nerazzurro per un finale di primo tempo che va in archivio dopo un minuto di recupero e con i biancocelesti subissati dai fischi dell’Olimpico.

RIPRESA, PRIMI SEGNALI D’ALLARME: la ripresa prende il via e all’ottavo, un tiro ravvicinato di Immobile, neutralizzato da Gollini. Tre minuti dopo destro a giro di Luis Alberto finisce fuori bersaglio. E’ il segnale che la Lazio inizia a crescere, anche quando Correa non centra lo specchio della porta da buona posizione. Gasp cambia ed inserisce De Roon per Pasalic prima e poi Muriel lascia posto ad Ilicic più tardi.

RIGORE DUBBIO, LA LAZIO LA RIAPRE IN DUE MINUTI: la partita inizia a cambiare al ventiquattresimo quando Immobile accorcia le distanze su rigore dopo esser stato atterrato da Palomino con l’arbitro che ha indicato il dischetto senza indugi, nonostante le immagini lascino più di qualche dubbio sul tocco del difensore nerazzurro all’attaccante biancoceleste. Il calcio è strano, e capace di tutto: passano trenta secondi e la Lazio segna ancora: Immobile lancia Correa che non dà scampo a Gollini. A questo punto le sensazioni iniziano a cambiare, tutto pare stravolto in una partita che diventa incredibile: l’Olimpico laziale si riaccende e la squadra di Inzaghi scorge una clamorosa rimonta. Gasp inserisce Kjiaer in difesa per Masiello ma alla mezz’ora, dai 25 metri Luis Alberto fa volare Gollini per deviare in angolo che è nuovamente decisivo poco dopo sul colpo di testa di Correa.

ALTRO RIGORE, ECCO LA BEFFA NEL RECUPERO: l’Atalanta prova a reagire e tener lontani i biancocelesti: Gosens conclude a lato, così come va sul fondo di un nulla un tentativo insidioso di Malinovskyi, poi Strakosha evita il quarto gol in uscita su Gomez e si arriva così ai cinque minuti di recupero: nel secondo dei quali Rocchi non ha dubbi nel concedere di nuovo il rigore dopo che De Roon travolge Immobile: ancora l’attaccante laziale dal dischetto, Gollini tocca ma non trattiene il pallone: è 3-3 ed a nulla servirà l’ultimo tentativo atalantino con una punizione di Malinovskyi parata da Strakosha che coinciderà col fischio finale pochi secondi dopo. L’Atalanta vede così il bicchiere mezzo vuoto di una partita che ha avuto in pugno sino a venti minuti dalla fine e che si è incredibilmente vista sfuggire di mano per la sua poca capacità di saper gestire un risultato che comunque consente ai nerazzurri di proseguir la striscia positiva in campionato e restar almeno terzi per un’altra settimana. L’amaro in bocca resta, ma quello straordinario primo tempo a cui ho assistito personalmente all’Olimpico sia viatico importante per il futuro e per provare martedì a Manchester a provare a sorprendere il City: missione impossibile? Mai dire mai… il calcio oggi ci ha spiegato nuovamente che tutto può succedere.

IL TABELLINO:

LAZIO-ATALANTA 3-3 (primo tempo 0-3)

RETI: 23′ e 28′ Muriel (A), 37′ Gomez (A), 69′ su rig. Immobile (L), 70′ Correa (L), 93′ su rig. Immobile (L)

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu (79′ Caicedo); Marusic (46′ Patric), Milinkovic, Parolo (46′ Cataldi), Luis Alberto, Lulic; Correa; Immobile – A disposizione: Adekanye, Alia, Anderson, Bastos, Caicedo, Guerrieri, Jony, Lazzari, Lukaku, Vavro – Allenatore: Inzaghi

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello (74′ Kjaer); Hateboer, Pasalic (60′ De Roon), Freuler, Gosens; Malinovskyi, Gomez; Muriel (68′ Ilicic) – A disposizione: Arana, Barrow, Castagne, Djimsiti, Ibanez, Rossi, Sportiello – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Rocchi di Firenze

NOTE: spettatori: 25mila circa – ammoniti: Marusic, Parolo, Radu, Milinkovic, Immobile (L), Gollini, Toloi (A) – recuperi: 1′ p.t. e 5′ s.t.




Le pagelle di Lazio-Atalanta

GOLLINI DECISIVO, ILICIC MALE, MURIEL AL TOP

Partita dalle due facce quella dei ragazzi del Gasp che nella ripresa lasciano a tratti troppo il pallino del gioco alla Lazio: Muriel non fa rimpiangere Zapata mentre il Papu segna e gioca una partita di grande sacrificio. Male invece Ilicic il cui ingresso segna in negativo l’andamento del match; gravi ingenuità di Palomino in occasione dei gol laziali con Gollini alla fine decisivo con almeno tre grandi parate.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 6.5: ha la gara in pugno per tre quarti di gara ma nel computo finale sbaglia i cambi, con De Roon e sopratutto Ilicic poco in partita. Tuttavia la sua squadra è anche punita da episodi poco chiari, ma il calo nella ripresa è sintomo di testa altrove o semplice calo fisico? 

GOLLINI 7: ne piglia tre, ma ne evita almeno altri due che parevano fatti. Alla fine bisogna ringraziare lui se la beffa non ha assunto proporzioni epocali.

TOLOI 6: gioca da metà primo tempo con un dolore alla schiena che condiziona in parte la sua prestazione, ma tutto sommato fa meno danni di altri.

PALOMINO 4: vogliamo bene al buon Jose, ma oggi le sue ingenuità sono davvero costate molto caro alla squadra. È sbagliato ora addossar le colpe ad una persona sola, perché questa partita andava chiusa molto prima, ma purtroppo il suo contributo è stato veramente negativo.

MASIELLO 6: anche lui gioca un ottimo primo tempo per poi finire lentamente la benzina nella ripresa, poi sostituito (KJIAER 6: entra e vive forse la parte peggiore della gara, tutto sommato però la sua prova è sufficiente).

HATEBOER 6: bene un paio di volte quando riesce anche ad andar sul fondo, ma al momento di metter la palla al centro iniziano i problemi. Benino.

FREULER 6.5: gran prima parte di gara per lui, poi, un po’ come tutti i compagni, nella ripresa si vede molto meno.

PASALIC 6.5: sostituito forse nel momento in cui pareva davvero che la gara si potesse portar al traguardo senza problemi, dopo un buon tempo e mezzo giocato in mezzo, dove a lui piace di più. (DE ROON 5: non ha il giusto impatto sulla gara, perde anche un paio di palloni decisamente non da lui, uno dei quali costa carissimo. Probabilmente stanco dopo gli impegni delle nazionali).

GOSENS 6.5: prima parte di match spumeggiante anche per lui, poi non brilla nella ripresa ma è sicuramente tra i più positivi.

MALINOVSKYI 7: che partita per l’ucraino! Grandi giocate, una punizione che viene salvata dal portiere della Lazio, e una conclusione fuori di un soffio nella ripresa. Bene! (ILICIC 4.5: impatto completamente negativo sul match; lezioso, perde subito palloni facili, uno dei quali avvia l’azione del rigore che riapre la gara. Croce e delizia di questo ragazzo capace di entusiasmare Emma allo stesso tempo far imbufalire il tifoso).

GOMEZ 7: il gol, ma non solo. Tira matti i difensori laziali, gioca una gara di gran corsa e qualità ed arriva stremato al fischio finale. Solo applausi per lui.

MURIEL 8: doppietta per il vice-Zapata su cui in molti avevano dubbi dopo l’infortunio che ha messo out il Panteron atalantino: dopo aver sbagliato un gol in avvio il riscatto con il gol dell’1-0 e la punizione del raddoppio. Grande Luis!