Le pagelle di Atalanta-Udinese

DE ROON, FREDDEZZA DAL DISCHETTO, PASALIC COME UN DIESEL

Partita che ad un certo punto pareva compromessa e destinata all’ennesimo pareggio-delusione per i nostri che invece hanno avuto il merito di andar oltre la fatica e cercar con forza la vittoria, anche a costo di rischiare di perderla: determinante la freddezza di De Roon dal dischetto sul rigore procurato da Masiello così come Zapata oggi non segna ma offre a Pasalic l’assist del raddoppio.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: ribalta la sua Atalanta in tutti i modi fino a trovare la giusta chiave per prendersi vittoria e quarto posto. La mossa-Piccoli in avvio di ripresa pare un azzardo, invece tutto sommato paga per la ricerca di un episodio per svoltare un match che pareva bloccato.

GOLLINI 6: poco impegnato, non può nulla quando De Paul centra il palo, rischia quando non controlla un pallone per terra abbastanza agevole e quando si fa sorprendere fuori dai pali da Lasagna.

MANCINI 6: gioca un primo tempo senza particolari sussulti, poi durante all’intervallo lascia posto ad un attaccante nella ripresa. (PICCOLI 6.5: si ritrova un tempo intero in campo e, dopo qualche difficoltà iniziale, gioca discretamente e offre anche un assist preciso che Zapata non sfrutta di un nulla. Bene così!)

PALOMINO 6.5: chiude bene gli spazi e spesso è decisivo con interventi fondamentali quando l’Udinese prova a sorprendere i nostri in contropiede.

MASIELLO 7: determinante, sia in fase difensiva, sia quando va a prendersi il rigore che è la chiave di volta del match e spiana la strada al successo della squadra.

HATEBOER 6.5: primo tempo un po’ incerto, nella ripresa fa valere la maggior freschezza non avendo giocato in coppa giovedì per squalifica.

FREULER 6.5: dopo la prova un po’ così in coppa, oggi si riscatta con una discreta prestazione, poi lascia il campo stremato nel finale (DJIMSITI s.v.: gioca l’ultimo quarto d’ora, ingiudicabile).

DE ROON 8: pesantissima la responsabilità che si assume andando a calciare quel rigore che vale il quarto posto in classifica. Determinante!

GOSENS 6.5: parte velocissimo, poi alla distanza si perde un po’ e non risulta più incisivo. Sfiora anche il gol, salvato dall’intervento di Musso (CASTAGNE 6.5: poco meno di mezz’ora per lui, utile alla causa).

PASALIC 7: l’avvio è sempre di quelli lenti, tanti passaggi sbagliati e poca lucidità; poi cresce, diventa incisivo quando il Gasp lo arretra in mezzo e trova anche il gol che chiude i giochi. Il ragazzo è un diesel.

GOMEZ 7: senza Ilicic, oggi è lui a dover creare ed inventare, ci riesce anche a tratti ma senza però trovare il guizzo decisivo ed andando a sbattere contro la serata di grazia di Musso.

ZAPATA 6.5: sciupa anche un paio di discrete occasioni, ma è utile spesso in fase di costruzione; offre un pallone delizioso a Pasalic per il gol che vale il 2-0.




L’Atalanta completa la sua settimana da… Dea! Udinese al tappeto e quarto posto.

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

ATALANTA-UDINESE 2-0: DE ROON E PASALIC PIEGANO I FRIULANI

L’Atalanta va, piega l’Udinese nel finale di una partita rognosa e per nulla semplice e si issa solitaria al quarto posto in classifica confermando la sua voglia da cannibale di prendersi tutto, e subito; dopo la finale di coppa conquistata giovedì, i nerazzurri ora sono quarti ed in piena corsa per un posto in Europa che va dalla Champions alla Europa League. Un primo tempo con il portiere Musso protagonista di almeno due grandi parate e con gli ospiti che sfiorano il gol con Lasagna nel finale mentre nella ripresa Gasperini osa il baby-Piccoli sin da subito e l’Atalanta cresce ma rischia ancora quando De Paul centra il palo in contropiede. Poi, l’episodio del rigore conquistato da Masiello e realizzato da De Roon spiana la strada al successo, arrotondato da Pasalic pochi minuti dopo. E’ ancora festa, nell’ultima partita di quest’anno al Comunale dove domani inizieranno i lavoro di abbattimento e ricostruzione della Curva Nord: un saluto degno di tal nome al cuore pulsante del tifo nerazzurro, che mai come oggi sta vivendo momenti indimenticabili.

Bergamo: dopo un weekend di delirio post conquista della storica finale di coppa Italia, l’Atalanta si rituffa nel campionato e prova a farlo con la giusta determinazione per cogliere la grande occasione che i risultati di giornata offrono a Papu e compagni: con un successo sull’Udinese i nerazzurri volerebbero al quarto posto solitario. Bisogna però superare l’ostacolo friulano che arriva a Bergamo con assoluta necessità di far punti, anche se la sconfitta dell’Empoli mantiene comunque i bianconeri a distanza dal terz’ultimo posto. Servirà quindi una prova importante dei nostri per regalarsi così un’altra serata da sogno.

ILICIC IN TRIBUNA: alla fine il Gasp sceglie di preservare Ilicic (che va addirittura in tribuna insieme a Barrow, anch’esso acciaccato) con Pasalic chiamato a sostituirlo in campo a supporto del Papu e Zapata mentre dietro si rivede dal primo minuto Mancini e Hateboer torna in fascia dopo l’assenza per squalifica di giovedì in coppa. Negli ospiti, privi di Ekong e Fofana, c’è l’ex D’Alessandro in corsia con De Paul in mezzo a sostenere Lasagna e Pusseto la davanti nell’undici di Tudor.

MUSSO LE PRENDE TUTTE: buona cornice di pubblico al Comunale con il match che prende il via ed i nerazzurri che provano a spingere sin delle prime battute anche se il primo brivido lo portano gli ospiti quando Gollini non è precisissimo nel recupero di una palla ormai fuori e per poco non manda Lasagna in rete. Poi la Dea inizia a spingere: al diciassette colpo di testa di Gosens che trova la pronta risposta di Musso che due minuti dopo blocca facile un colpo di testa di Zapata da ottima posizione. Il portiere ospite è ancora poi grande protagonista al ventiseiesimo sul destro al volo di De Roon bellissimo per potenze e coordinazione ma altrettanto bella è la risposta di Musso che manda in angolo.

BRIVIDO-LASAGNA: i minuti passano e l’Udinese prende coraggio mettendo a tratti anche in difficoltà i nerazzurri che però sono ancora pericolosi al trentasei quando Gomez fa fuori due avversari, crossa al centro per Pasalic che stacca di testa e manda a lato di un soffio. Poi tre minuti dopo anticipo provvidenziale di Samir su Zapata in area bianconera. Nell’ultimo minuto del primo tempo però è la squadra di Tudor a sfiorare il gol con Lasagna che contrasta Mancini e prova a sorprendere Gollini (fuori dai pali) con un bel pallonetto fuori di poco. Nel minuto di recupero concesso Gosens crossa in mezzo per Pasalic che manda alto da buona posizione per l’ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, ENTRA PICCOLI!: il Gasp sorprende tutti dopo l’intervallo tentando di cambiare volto ai suoi ed inserendo il giovanissimo Piccoli dal primo minuto al posto di Mancini ed andando così a rinforzare l’attacco con Pasalic che arretra in mezzo ed a sua volta Hateboer che scala dietro. Ci prova il Papu dalla distanza all’undicesimo ma con mira ampiamente da rivedere. Al diciottesimo è il turno anche di Castagne, che prende in campo il posto di Gosens mentre il match fatica a decollare.

DE PAUL CENTRA IL PALO!: ci prova il Papu ad accendere la Dea quando a metà ripresa calcia in porta ma Musso è ancora una volta bravissimo a intercettar il pallone che poi arriva a Zapata che tira e la sfera passa vicinissimo alla riga di porta senza che nessuno riesca a deviarla in rete. Al ventiseiesimo è però pericolosissima la squadra ospite quando in contropiede De Paul entra in area e conclude colpendo in pieno il palo e facendo scorrere un brivido ai tifosi allo stadio. L’Atalanta risponde subito con Gomez che offre un bel pallone a Piccoli che mette in mezzo per Zapata che è anticipato all’ultimo momento da un difensore che impedisce così al colombiano di colpire verso la porta.

MARTEN, 11 METRI PER SOGNARE: al trentaduesimo mister Gasperini ri-avanza De Roon in mezzo ed inserisce Djimisiti dietro rinunciando a Freuler e la Dea prova l’assalto alla vittoria che varrebbe il quarto posto trovando l’episodio giusto per sbloccarla a dieci dalla fine Samir sgambetta Masiello in area: un suicidio per il difensore friulano sotto gli occhi dell’arbitro che indica senza indugio il dischetto. Fiato sospeso al Comunale, va De Roon dal dischetto e spiazza Musso e porta la Dea in vantaggio.

SUPERMARIO LA CHIUDE: con il vantaggio in tasca si fa tutto in discesa per un’Atalanta che non perde tempo per chiudere il discorso quattro minuti dopo il gol dal dischetto trovando il raddoppio con Pasalic, che concretizza al meglio l’assist di Zapata e fa partire un sinistro potente e batte nuovamente Musso: 2-0, e adesso è festa davvero al Comunale che si gode con maggiore serenità la manciata di minuti che restano al novantesimo oltre ai tre minuti di recupero aggiunti dal direttore di gara.

UNA SETTIMANA… DA DEA!: l’Atalanta si prende tutto, in una settimana che le regala le vittorie su Napoli e Udinese in campionato intervallata dal successo sulla Fiorentina in coppa che è valsa la finale di cui abbiam già parlato a lungo. Tre successi fondamentali, che rilanciano ancor di più la fame di successi di un’Atalanta vincente, ma col fiatone e che ha saputo stringere i denti e gettar il cuore oltre l’ostacolo la dove non ci arrivava più la gamba e la lucidità. L’ennesimo capolavoro regalato dal Gasp e dai suoi che domenica, a Roma con la Lazio si giocheranno un’altra fetta di sogno europeo in quella che, oltretutto, è anche una sorta di prova generale per la finale di coppa Italia del prossimo 15 maggio: un finale di stagione da vivere insomma partita per partita e che, comunque vada, non potrà che valere il nostro infinito grazie alle mille emozioni che questi ragazzi ci stanno regalando.

IL TABELLINO:

ATALANTA-UDINESE 2-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 37′ st rig. De Roon, 40′ st Pasalic

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini (1′ st Piccoli), Palomino, Masiello; Hateboer, Freuler (33′ st Dijmsiti), De Roon, Gosens (19′ st Castagne); Pasalic; Gomez, Zapata – A disp.: Berisha, Rossi, Reca, Ibanez, Cambiaghi, Pessina, Ilicic, Barrow – All.: Gasperini

UDINESE (3-5-2): Musso; Larsen, De Maio (27′ st Nuytinck), Samir; D’Alessandro (39′ st Okaka), Mandragora (29′ st Badu), Sandro, De Paul, Zeegelaar; Lasagna, Pussetto – A disp.: Nicolas, Perisan, Hallfredsson, Wilmot, Micin, Teodorczyk – All.: Tudor

ARBITRO: Giacomelli di Trieste

NOTE: gara di andata: Udinese-Atalanta 1-3 – spettatori: 18mila circa – ammoniti: Zeegelaar e Samir (U) – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




Atalanta, caccia ad un’altra serata da sogno: battere l’Udinese per prendere il quarto posto!

BERGAMO, ORE 19

DOPO LA GLORIA IN COPPA, ORA TESTA AL CAMPIONATO

Smaltire in fretta l’estasi della finale di coppa Italia conquistata giovedì e ripartire subito in campionato, perchè l’occasione è più che ghiotta, quasi colossale: l’Atalanta che si rituffa nella serie A attende l’Udinese al Comunale questa sera consapevole di aver in mano il proprio destino in chiave europea. I risultati di ieri mettono in condizione Papu e compagni di issarsi al quarto posto solitario con un successo contro i friulani: testa e concentrazione a mille per provare a regalar a se stessi, ed ai tifosi l’ennesima notte da sogno facendo molta attenzione a non ripetere gli errori già commessi nello stadio amico contro avversari recenti quali Chievo ed Empoli che hanno fermato quasi incredibilmente la corsa della banda del Gasp. Senza frenesia e con la giusta determinazione quindi per provare ancora una volta a stupire per una squadra a cui ormai la parola “favola” inizia davvero a calzare stretto. Forza ragazzi!!!

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LE ULTIME SULLA FORMAZIONE: mister Gasperini potrebbe far rifiatare qualche elemento dopo la sfida che ha provocato un grande dispendio di energie come quella di giovedì scorso. In difesa probabile il rientro di Mancini con Djimsiti al centro e Masiello a sinistra mentre in mezzo Castagne pare in vantaggio su Gosens e davanti il dubbio è rappresentato da Josip Ilicic, uscito anzitempo contro la Fiorentina con Pasalic che potrebbe giocar sulla trequarti al posto dello sloveno.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Mancini, Djimsiti, Masiello; Hateboer, Freuler, De Roon, Castagne; Pasalic, Gomez; Zapata – A disposizione: Berisha, Rossi, Reca, Palomino, Gosens, Ibanez, Pessina, Barrow, Kulusevski – Allenatore: Gasperini

UDINESE (3-5-2): Musso; Stryger, De Maio, Samir; D’Alessandro, De Paul, Sandro, Mandragora, Zeegelaar; Lasagna, Pussetto – A disposizione: Nicolas, Perisan, Wilmots, Nuytinck, Badu, Ingelsson, Micin, Teodorczyk, Okaka – Allenatore: Tudor

ARBITRO: Giacomelli di Trieste




I precedenti di Atalanta-Udinese

Sono 34 i precedenti in serie A tra Atalanta e Udinese disputati a Bergamo: leggero vantaggio orobico nel computo complessivo, che vede 11 vittorie dei padroni di casa a fronte dei 7 successi friulani e dei 16 pareggi.
Le ultime 3 sfide hanno visto alternarsi i 3 possibili risultati: 1-1 l’8 Maggio 2016, in quella che rimane la storica ultima presenza di Giampaolo Bellini dopo 18 stagioni in maglia nerazzurra: a lui venne affidato il rigore dell’1-1, che pareggiava la rete iniziale di Duvàn Zapata. Il colombiano era una autentica bestia nera per i nerazzurri, tanto che andò in rete anche la stagione successiva, l’11 Dicembre 2016, in un incredibile 1-3 per i bianconeri; incredibile perchè l’Atalanta costruì nel primo tempo una serie impressionante di palle gol, per poi ritrovarsi sotto 0-1 al 45′ al primo affondo degli ospiti. Il punteggio finale fu oggettivamente uno dei risultati più bugiardi che si ricordino a Bergamo negli ultimi anni.

La scorsa stagione invece prevalsero gli orobici per 2-0, il 31 Marzo 2018, con reti di Petagna e Masiello.
Andando indietro nel tempo troviamo alcuni punteggi “pesanti”, da ambo le parti: un 5-0 e un 6-0 in favore dei nerazzurri in due stagioni consecutive, 1953/54 e 1954/55 (tripletta di Rasmussen nella prima occasione, doppiette dello stesso danese e di Bassetto nella seconda) e un più recente 1-5 per i friulani nell’Ottobre 2001 (doppiette di Jorgensen e Muzzi), che mise in seria discussione la panchina di Vavassori, il quale aveva raccolto soltanto 4 punti nelle prime 7 giornate di quella stagione.
A suo modo storico è anche il precedente del 17 Novembre 1996: l’Atalanta lo vinse per 1-0 grazie a… una zolla. Un innocuo retropassaggio di testa di Bertotto, infatti, colpì una zona di campo piena di fango e spiazzò completamente il portiere Battistini.




Le pagelle di Atalanta-Fiorentina

GOLLINI-SUPER, DJIMSITI FA UN PARTITONE, FREULER GIU’

E’ difficile esprimere giudizi di fronte alle mille emozioni di questa storica serata, però ci proviamo come sempre a giudicare la prova dei nostri ragazzi che ancora una volta trovano in Gollini le parate decisive a tener a galla tutto quanto con stasera Djimsiti che parte male ma si riscatta poi con una partita di grande spessore; bene anche Ilicic e il Papu la davanti con Zapata che compie una gara di grande sacrificio mentre Freuler, sostituito da Pasalic nella ripresa, non ha brillato.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 9: prima parte del capolavoro compiuta, adesso tra una ventina di giorni viene il bello, con quella finale da giocarsi a viso aperto e la possibilità di portare a Bergamo un trofeo che manca dal 1963 e tutti ci auguriamo di cuore che riesca in questa grande impresa!

GOLLINI 8: decisivo, in avvio di primo e secondo tempo con almeno un paio di interventi che tengono a galla i suoi. Non può nulla invece sul gol di Muriel in avvio.

MASIELLO 7: incertezza iniziale a parte sul gol di Muriel, riscatta il tutto con una partita ricca di tanti interventi provvidenziali.

DJIMSITI 7.5: bravo, soprattutto a non abbattersi anche lui dopo quell’avvio di gara un po’ così; prende in mano la situazione e lo si trova in tutte le situazioni complicate come protagonista positivo e decisivo. Applausi!

PALOMINO 6.5: qualche sbavatura di troppo per lui, ma nel complesso senza particolari errori gravi.

CASTAGNE 6.5: sprinta e corre, specialmente nella seconda parte di gara quando gli avversari iniziano ad avere il fiato corto. Offre a Gosens il pallone al bacio che poteva venir sfruttato meglio dal compagno.

FREULER 5.5: non molto in partita, non riesce a trovar le giuste giocate perdendo anche diversi contrasti in mezzo al campo (PASALIC 6.5: dentro in un ruolo non propriamente suo, svolge con ordine il compitino andando anche al tiro nel finale).

DE ROON 7: diga la in mezzo che consente spesso la rapida ripartenza delle azioni dei nostri. Bene.

GOSENS 6.5: buona la sua prova, riesce anche qualche volta ad andar sul fondo e metter in mezzo palloni interessanti. Sfiora anche il gol a fine primo tempo. (PESSINA s.v.: solo un paio di minuti per lui, poi si gode la festa con i compagni)

GOMEZ 8: si procura il rigore che consente di rimetter subito in pista il match dopo il difficile avvio e mette la firma sul gol che vale la finale: difficile pretendere di più…

ILICIC 8: esce stremato e pure mezzo infortunato, ma mette in campo tutta la sua qualità e giocate utili a far volare i suoi in finale. Freddo dal dischetto a realizzare il gol del pari che vale un enorme sospiro di sollievo sugli spalti. (MANCINI s.v.: dentro nel finale, ingiudicabile)

ZAPATA 7: partita di grande sacrificio per lui, ciò nonostante sfiora anche il gol in almeno un paio di occasioni. Bravo!

LA FESTA A FINE GARA NELLO SPOGLIATOIO NERAZZURRO



Apoteosi-Dea: E’ FINALE! Rimontata la Viola, Bergamo in delirio

COPPA ITALIA, SEMIFINALE DI RITORNO

ATALANTA-FIORENTINA 2-1: ILICIC E IL PAPU CI PORTANO A ROMA

L’Atalanta è in finale: no, non è uno scherzo, non stiamo raccontando nulla di fantascientifico. Papu e compagni staccano il pass per Roma ed il 15 maggio contenderanno il trofeo alla Lazio; per la quarta volta nella sua storia la squadra bergamasca raggiunge la finale di coppa: un successo e due sconfitte nelle due precedenti esperienze, ora la speranza è che questo gruppo possa davvero mettere la ciliegina sulla torta e regalare qualcosa di impensabile ai propri tifosi fino ad un paio di anni fa. Tuttavia stasera non è stata sicuramente una passeggiata, con la Viola determinata a guastar la festa dei ventimila del Comunale e che passa subito con Muriel al terzo e sfiora il raddoppio due volte nei minuti successivi; superata la paura la Dea prende forza ed inizia a spingere e trova il pari dal dischetto al quarto d’ora con Ilicic; la gara resta equilibratissima, nella ripresa Gollini è decisivo in avvio su Chiesa poi i nerazzurri osano di più e Lafont prima salva per due volte la Fiorentina, poi la combina grossa sul tiro di Gomez che si lascia sfuggire e che manda in delirio tutta Bergamo: finisce 2-1, ormai è notte fonda, ma in Città Alta e dintorni la festa continua.

Bergamo: indescrivibile, inimmaginabile, passata da un brivido lungo una decina di minuti in cui tutto pareva compromesso e finito con l’esplosione di gioia di una intera città al triplice fischio finale. L’Atalanta va, si prende la quarta finale di Coppa Italia della sua storia e spera di scriverci anche il lieto fine il prossimo 15 maggio. Intanto però, godiamoci questo ennesimo, incredibile capolavoro che i ragazzi del Gasp hanno costruito iniziando a fine gennaio vincendo a Cagliari, sbarazzandosi poi con un secco 3-0 della Juve e ribadendo questa sera la superiorità sulla Viola dopo il pirotecnico 3-3 dell’andata a Firenze. Si vola in finale e la sensazione è che ci sarà mezza Bergamo o anche più nella capitale per spingere questi ragazzi verso un sogno che tutti vorremmo diventasse realtà.

C’E’ DJIMSITI IN DIFESA: senza Toloi infortunato ed Hateboer squalificato, il Gasp mette Gosens in fascia e lancia Dijmsiti titolare in difesa insieme a Masiello e Palomino con davanti Ilicic pronto ad accendere il Papu e Zapata mentre negli ospiti Montella, invece, in difesa punta sulla coppia Pezzella e Ceccherini che ha tolto il posto a Hugo a occuparsi di Zapata-Ilicic con Muriel e Chiesa davanti pronti a far male in velocità.

MURIEL SPAVENTA SUBITO TUTTI: si comincia nel ricordo di Mino Favini, storico maestro del calcio giovanile nerazzurro (splendido striscione della curva che recita: “Educatore di campioni, con passione e umiltà”) e la partita si fa subito tosta per la Dea: pronti via e la Fiorentina è già avanti quando Chiesa apre per Muriel che sfrutta la doppia indecisione di Masiello e Djimsiti e chiude il contropiede battendo Gollini in uscita.

ILICIC DAL DISCHETTO FA 1-1: l’Atalanta assorbe il colpo a tempo di record anche se rischia veramente grosso quando prima Chiesa sciupa una ghiotta occasione per raddoppiare e poi Gollini sfoggia una paratona su Veretout, ma dopo una decina di minuti pareggia: Ceccherini abbocca alla finta del Papu e lo butta giù in area: calcio di rigore solare, con Ilicic che fa 1-1 dal dischetto. La partita ricomincia in quel preciso momento, lo spavento sembra trasformare l’Atalanta, che inizia a schiacciare i viola nella loro metà campo. In assenza di Zapata, un po’ apatico, sono sempre i soliti noti a trascinare i nerazzurri: Gomez, schierato dietro le punte, arretra molto, più di quello che gli comporterebbero i gradi da trequartista e Ilicic, a destra, è libero di spaziare per non dare punti di riferimento mentre la Fiorentina cerca spazi che il pressing atalantino le chiude quasi sempre: Chiesa, prova un paio di contropiedi ma senza successo e così è la Dea a sfiorar il vantaggio a nove dall’intervallo: cross morbido di Castagne da destra e colpo di testa di Gosens che finisce di poco fuori. Ancora qualche giro d’orologio e dopo un solo minuto di recupero si va al riposo sull’1-1.

GOLLINI IPNOTIZZA BENASSI: inizia la ripresa e la Viola prova ancora a sorprendere la Dea andando vicinissima al vantaggio con Muriel che offre un gran pallone a Benassi che però trova sulla sua strada Gollini, bravo a chiudergli lo spazio in uscita. Poi è Masiello a sbrogliare una situazione pericolosa nei minuti successivi. L’Atalanta fatica a trovar il bandolo della matassa e allora ecco che il Gasp interviene sostituendo Freuler (oggi non la sua gara migliore) e inserendo Pasalic che va a fare la mezzala sinistra.

PAPU-GOL VALE LA FINALE: l’Atalanta si riaccende col passare dei minuti, intanto Ilicic sale in cattedra: assist per Zapata, con la difesa viola che si rifugia in corner. Poi eccolo, al minuto ventitre, il gol che chiude la partita: tiro da fuori del Papu e goffo intervento di Lafont che finisce in porta con il pallone: è il delirio a Bergamo, l’Atalanta piazza il sorpasso.

TUTTI A ROMA!: a Fiorentina a quel punto accusa il colpo, perdono quota tanto Chiesa, che vaga per il campo senza più esser pericoloso, quanto Muriel apparso sfiduciato. I minuti che separano dal fischio finale paiono interminabili per i tifosi del Comunale, ma la gioia può esplodere senza freni al quarto di recupero quando il triplice fischio del direttore di gara fa scatenare la festa in campo e sugli spalti: è tutto vero, andiamo a Roma a giocarci una coppa che questo gruppo ed i suoi tifosi meriterebbero già stasera senza alcun dubbio; invece ci restano ancora novanta minuti che ci separano da un grande sogno che questi ragazzi proveranno in ogni modo a tramutare in realtà. Per il momento grazie, per questa ennesima serata per cuori forti che conserveremo sempre nei nostri cuori di tifosi.

IL TABELLINO:

ATALANTA-FIORENTINA 2-1 (primo tempo 1-1)

RETI: 3′ Muriel (F), 14′ rig. Ilicic (A), 24′ st Gomez (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Masiello, Djimsiti, Palomino; Castagne, Freuler (13′ st Pasalic), De Roon, Gosens (48′ st Pessina); Gomez; Ilicic (40′ st Mancini), Zapata – A disp.: Berisha, Rossi, Reca, Piccoli, Ibanez, Colpani, Delprato, Cambiaghi, Barrow – All.: Gasperini

FIORENTINA (3-5-2): Lafont; Milenkovic, Pezzella, Ceccherini; Mirallas (43′ st Edimilson), Benassi (34′ st Simeone), Veretout, Gerson (20′ st Dabo), Biraghi; Chiesa, Muriel – A disp.: Brancolini, Ghidotti, Vitor Hugo, Laurini, Norgaard, Hancko, Beloko, Graiciar, Vlahovic – All.: Montella

ARBITRO: Calvarese di Teramo

NOTE: gara di andata: Fiorentina-Atalanta 3-3 – spettatori: 20mila circa – ammoniti: Ceccherini, Pezzella, Mirallas (F), Gosens (A) – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




La Lazio ci aspetta: dai Atalanta, tutti insieme per centrare la finale di coppa!

BERGAMO, ORE 20.45

NOVANTA MINUTI DA DEA PER VOLARE A ROMA

Ci siamo: novanta minuti e sapremo se l’Atalanta avrà scritto un’altra pagina della sua incredibile favola che negli ultimi tre anni sta appassionando tifosi nerazzurri e non solo. Si riparte dal 3-3 dell’andata al Franchi contro una Fiorentina che si gioca l’ultima ancora di una stagione certamente non all’altezza delle aspettative e che Papu e compagni dovranno essere bravi ad arginare e colpire al momento giusto se vogliono scrivere il loro nome a fianco a quello della Lazio come finalista della coppa Italia. Ai ragazzi del Gasp per staccare il pass per Roma basta non perdere, ma sappiamo benissimo come questi ragazzi sappiano fare bene tutto, tranne che l’essere attendisti e calcolare i rischi: prepariamoci quindi ad una nuova gara di grandissime emozioni che vi racconteremo in diretta da un Comunale che si annuncia gremito per spingere questi ragazzi verso un traguardo che manderebbe in delirio una intera città. FORZA RAGAZZI!!!

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: out sicuramente Toloi ed Hateboer, il primo per infortunio ed il secondo per squalifica, mister Gasperini non ha particolari dubbi da sciogliere in vista di questa importantissima partita: Gosens sostituirà l’olandese squalificato in fascia mentre dietro Palomino pare in vantaggio su Dijmsiti per un posto da titolare mentre davanti toccherà ai soliti tre con Ilicic ad ispirare Gomez e Zapata.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Palomino, Mancini, Masiello; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Ilicic, Gomez; Zapata – Allenatore: Gasperini

FIORENTINA (4-3-3): Lafont; Milenkovic, Pezzella, Ceccherini, Biraghi; Benassi, Veretout, Edimilson; Chiesa, Muriel, Simeone – Allenatore: Montella

ARBITRO: Calvarese di Teramo