Arrivano i ciprioti, l’Atalanta va alla ricerca di un’altra EuroNotte da sogno

REGGIO EMILIA, ORE 21.05

DEA E APOLLON PER UNA PARTITA… EPICA!

E’ di nuovo tempo d’Europa per l’Atalanta di mister Gasperini che, nel terzo turno del Gruppo E, attende questa sera a Reggio Emilia i ciprioti dell’Apollon Limassol in un match di estrema importanza per Gomez e compagni che guidano il girone e voglio provare a dare un altro altro segnale importante per cercare di qualificarsi al turno successivo. Gara da preparare in ogni minimo dettagli per il tecnico nerazzurri, con i suoi che proveranno a mettersi subito alle spalle lo scivolone di Marassi contro la Samp e tentare così di aver la meglio su un Apollon che, da ipotetica cenerentola del girone, ha sin qui anch’esso stupito collezionando due pareggi pesantissimi contro Lione ed Everton. In dubbio fino all’ultimo Papu Gomez, reduce da un pestone rimediato domenica nel secondo tempo.

AVVISO IMPORTANTE

Come già ampiamente annunciato, questa sera saremo Reggio Emilia per raccontarvi in diretta tutte le emozioni del match di Europa League, bissando così l’esperienza in quel di Lione e sperando che i nostri ragazzi riescano a regalarci altre indimenticabili emozioni che noi vi racconteremo minuto per minuto attraverso la nostra pagina Facebook; per questo motivo saranno visibili solo a tarda serata/notte, non appena di rientro dallo stadio, il racconto del match e le pagelle firmate come sempre Mondoatalanta.it

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Masiello, Caldara, Paolomino; Hateboer, Freuler, de Roon, Spinazzola; Ilicic; Gomez, Petagna – All.: Gasperini

APOLLON LIMASSOL (4-1-4-1): Bruno Vale; João Pedro, Hector Yuste, Angeli, Jander; Alef; Jakolis, Sachetti, Allan, Adrian Sardinero; Maglica – All.: Sofronis Avgousti.

ARBITRO: Kabakov (Bulgaria)




Serie A, i risultati dopo la 8a giornata

NAPOLI INARRESTABILE, SOLO L’INTER RESTA IN SCIA

L’ottava giornata di campionato si apre con la clamorosa stacca interna della Juve contro la Lazio (autentica bestia nera dei bianconeri, sconfitti ad agosto in supercoppa proprio dai biancocelesti) che consente al Napoli di allungare ulteriormente grazie al successo in casa della Roma; dietro insegue solo l’Inter che, trascinata da Icardi, vince il derby col Milan (terza sconfitta consecutiva per i rossoneri) e si mantiene a due punti dai partenopei in attesa della supersfida di settimana prossima. Bene Bologna e Fiorentina, mentre in coda primo successo del Verona e anche per il Genoa a Cagliari. Vediamo ora tutti i risultati di questa avvincente giornata insieme ai marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

14/10
ore 18
Juventus-Lazio 1-2: 24′ Douglas Costa (J), 47′, 54′ rig. Immobile (L)

ore 20.45
Roma-Napoli 0-1: 20′ Insigne

15/10
ore 12.30
Fiorentina-Udinese 2-1: 28′, 57′ Thereau (F), 72′ Samir (D)

ore 15
Bologna-Spal 2-1: 30′ Poli (B), 50′ aut. Salamon (B), 89′ Antenucci (S)

Cagliari-Genoa 2-3: 8′ Galabinov (G), 36′ Taarabt (G), 48′ Pavoletti (C), 76′ Rigoni (G), 80′ Joao Pedro (C)

Crotone-Torino 2-2: 25′ Rohden (C), 54′ Iago Falque (T), 65′ Martella (C), 93′ De Silvestri (T)

Sampdoria-Atalanta 3-1: 21′ Cristante (A), 57′ Duvan Zapata (S), 60′ Caprari (S), 69′ Linetty (S)

Sassuolo-Chievo Verona 0-0

ore 20.45
Inter-Milan 3-2: 28′ Icardi (I), 56′ Suso (M), 63′ Icardi (I), 81′ aut. Handanovic (M), 90′ rig. Icardi (I)

16/10
ore 20.45
Verona H.-Benevento 1-0: 74′ Romulo (V)

LA CLASSIFICA
Pos Squadra Punti G V N P GF GS Ultime giornate
1 Napoli 24 8 8 0 0 26 5
V V V V V
2 Inter 22 8 7 1 0 17 5
V V V N V
3 Juventus 19 8 6 1 1 21 7
P N V V V
4 Lazio 19 8 6 1 1 21 10
V V V P V
5 Roma 15 7 5 0 2 14 5
P V V V V
6 Sampdoria 14 7 4 2 1 11 9
V P VNN
7 Bologna 14 8 4 2 2 8 8
V V V N P
8 Torino 13 8 3 4 1 14 13
NNP VN
9 Chievo V. 12 8 3 3 2 9 9
NV VNN
10 Milan 12 8 4 0 4 12 13
P P P V V
11 Fiorentina 10 8 3 1 4 12 11
V P N P V
12 Atalanta 9 8 2 3 3 13 13
P N N VN
13 Udinese 6 8 2 0 6 13 15
P V P P P
14 Cagliari 6 8 2 0 6 6 14
P P P P V
15 Crotone 6 8 1 3 4 6 14
NNV P P
16 Verona H. 6 8 1 3 4 4 16
V N P N P
17 Genoa 5 8 1 2 5 8 13
V P P N P
18 Spal 5 8 1 2 5 7 14
P N P P P
19 Sassuolo 5 8 1 2 5 4 15
NP P V P
20 Benevento 0 8 0 0 8 2 19
P P P P P



Le pagelle di Sampdoria-Atalanta

BENE BOMBER-CRISTANTE, POI TANTE PROVE DOUBLE-FACE

Giornata davvero dal doppio volto per i ragazzi del Gasp passati dalla gloria del primo tempo ai nefasti della ripresa: e Cristante si ritrova così da bomber ed eroe di giornata a migliore in campo di una truppa che si scioglie come neve al sole nella seconda metà del match: nemmeno gli innesti di Gomez e Cornelius cambiano l’andazzo di una gara ormai compromessa con il mister blucerchiato Giampaolo che da scacco matto al Gasp con i cambi nell’intervallo.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 5.5: mette in gabbia la Samp nel suo derby personale in quel di Marassi ma non trova le giuste misure alle mosse del collega blucerchiato nell’intervallo che spengono la sua sin li bella Atalanta e la costringono alla resa. C’è da lavorare, ma siamo sicuri che troverà le giuste contromisure.

BERISHA 6: inizio col brivido, ma poi passa praticamente un tempo da spettatori e si ritrova nella ripresa ad incassarne tre senza nemmeno capire nemmeno lui come.

MASIELLO 6: un salvataggio importante nel finale di primo tempo, ma nella ripresa cede il fianco ad una Samp che sale un po’ da tutte le parti. Comunque sufficiente.

CALDARA 5.5: nel momento apatico dei suoi anche lui non riesce a porre rimedio subendo quel quarto d’ora da dimenticare che costa la partita.

PALOMINO 5.5: anche per lui pochi problemi nel primo tempo, ma nella ripresa patisce parecchio l’imprevedibilità di una Samp che sorprende un po’ ovunque i ragazzi del Gasp.

HATEBOER 6: benino, qualche sprint dei suoi di buona fattura, poi un po’ opaco nella ripresa nel grigiore generale.

DE ROON 5: si vede poco anche nel buon primo tempo dei suoi, poi nella ripresa sparisce dai radar sino alla sostituzione (GOMEZ 5.5: entra e prova a scuotere i suoi ma resta anche lui con le polveri bagnate sciupando un paio di opportunità che meritavano miglior sorte).

FREULER 5.5: peccato per quella botta da fuori che il portiere gli respinge di pugno nel primo tempo, poi nella ripresa soffre parecchio lo scompiglio generale e rimedia persino una sciocca ammonizione nel finale.

SPINAZZOLA 5.5: primo tempo in cattedra, con il lancio preciso sulla testa di Cristante per il gol del vantaggio e diverse buone giocate degne del suo nome, poi anche per lui scende il buio.

CRISTANTE 6.5: segna ancora e va pure vicino al raddoppio: i gol non dovrebbero nemmeno toccare a lui ma in questo avvio di stagione è sicuramente un’arma in più per il Gasp; se solo avesse segnato anche il secondo…

PETAGNA 5: movimento e passaggi non mancano ma il coraggio di concludere quello, come una costante, si. Peccato, perchè è forse questo il vero, grande suo problema che gli ha sinora impedito di esplodere definitivamente. (CORNELIUS 5.5: entra a gara compromessa, ha il merito di crearsi un paio di occasioni che però non concretizza).

ILICIC 5: tutto (o quasi) in una conclusione respinta di pugni da Puggioni, e qualche giocata discreta ma poi sfumata sul più bello. Da rivedere anche lui. (VIDO s.v.: non ha modo di farsi particolarmente notare, ingiudicabile).

 




Stregata da se stessa, l’Atalanta segna e domina, ma non basta: la Samp la ribalta, 3-1

SERIE A, OTTAVA GIORNATA

SAMPDORIA-ATALANTA 3-1: GIAMPAOLO AZZECCA I CAMBI, DEA K.O.

Sconfitta davvero incredibile quella maturata a Marassi per i ragazzi del Gasp, che pagano caro un atteggiamento poco concreto sotto porta in un primo tempo letteralmente dominato e sbloccato solamente dall’illusorio gol di Cristante; le tante occasioni fallite per chiudere il conto consentono alla Samp di riorganizzarsi durante l’intervallo e trovare le giuste controffensive con gli innesti di Linetty e Caprari che saranno decisivi per ribaltare il match: infatti bastano quindici minuti di ripresa ai padroni di casa per stravolgere le gerarchie del primo tempo e chiudere i conti prima trovando il pari con Zapata, poi mettendo la freccia con Caprari e a venti dalla fine, mettere in ghiaccio il match proprio con Linetty. Sconfitta bruciante, ma che può servire per il futuro a questi ragazzi che hanno il brutto difetto di non riuscir mai a concretizzare le tante belle azioni sviluppate; c’è da lavorare insomma, ma il calendario non da tregua: giovedì c’è l’Apollon a Reggio Emilia per la terza, fondamentale, gara di Europa League.

Genova: una partita dai due volti, ma con l’impronta evidenti di entrambi gli allenatori con il nostro Gasperini che tiene in scacco per un tempo la Samp di Giampaolo ma non ha la lucidità giusta per metterla all’angolino e chiudere i conti nel momento in cui i padroni di casa erano in tilt; esattamente l’opposto di quanto il tecnico blucerchiato riesce a capitalizzare nella ripresa quando, con i cambi scuote il match e la ribalta andando a centro tre volte in altrettante occasioni nel giro di un quarto d’ora e dando scacco alla truppa atalantina che si ferma così dopo sette risultati utili consecutivi tra campionato e Europa League.

PAPU IN PANCHINA: Gasperini, probabilmente in vista dell’Europa League, lascia Gomez in panchina e in attacco si affida a Petagna, assistito da Ilicic. La Sampdoria, si affida alla vena realizzativa di Zapata e Quagliarella, e conta di far valere il fattore Marassi dove ne ha fatte le spese anche il Milan di recente.

AVVIO INCERTO, POI SOLO DEA: il mister si affida così Cristante dietro le punte, azzeccando in pieno la mossa. Il fantasista improvvisato causa una sorta di cortocircuito nella difesa della Samp: quando si inserisce, mentre Ilicic e Petagna si allargano, infatti, Torreira non lo segue e i centrali non trovano mai il tempo giusto per prenderlo. Dopo l’illusorio avvio, con l’errore di Berisha, che perde palla sull’attacco di Quagliarella, ma rimedia ribattendone il tiro, la sfida si mette in discesa per i bergamaschi: Puggioni para le conclusioni di Ilicic e Freuler, poi vede sfilare vicino al palo destro quella di Cristante.

CRISTANTE PER L’ILLUSIONE: il motore dei nerazzurri aumenta sempre più i suoi giri sino a sbloccare meritatamente il match: Puggioni cade nell’errore, uscendo a vuoto sul cross di Spinazzola e aprendo così la strada alla conclusione semplice, di testa, dell’incursore Cristante. La reazione blucerchiata è stentata, con il solo Zapata capace di rendersi pericoloso su assist di Praet, il tiro del colombiano, però, trova Berisha pronto alla respinta. Ultimo di un telegramma di un primo tempo che va così in archivio con i nostri avanti meritatamente nel punteggio.

GIAMPAOLO CAMBIA, E’ BLACK-OUT: secondo tempo che si apre con due cambi che si riveleranno decisivi con mister Giampaolo che inserisce Caprari e Linetty, rapidità e forza, per Ramirez e Verre, capovolgendo le sorti del match: Gasperini, nel frattempo, si è fatto più cauto, arretrando un po’ Cristante e spostando Ilicic su Torreira. Ma la Samp dilaga: all’undicesimo arriva il pari, Quagliarella salta Berishia in uscita defilata e mette in mezzo per la testa di Zapata che fa 1-1. Tutto da rifare.
CAPRARI-LINETTY, SI VA A PICCO: ma il peggio deve ancora arrivare: con i nerazzurri in bambola al quarto d’ora arriva il sorpasso, ancora su intuizione del colombiano a liberare Strinic e cross vincente per Caprari. Il colpo finale arriva da Linetty, su invenzione assist di Praet, e incursione perfetta con annessa conclusione vincente al minuto ventiquattro.
UNA LEZIONE DI CUI FAR TESORO: all’Atalanta non basta così l’ingresso di Gomez dopo il gol del 2-1, l’argentino fallisce anche un paio di buone occasioni quando la Dea prova a scuotersi nuovamente nel finale per tornare almeno in partita; dentro anche Cornelius e Vido con Gasperini che prova il tutto per tutto, ma il danese viene stoppato due volte da Puggioni nei minuti finali. Poco altro da aggiungere, pare tutto un film già visto, con un’Atalanta bella, a tratti straripante e convincente ma che finisce sempre col raccogliere meno di quanto seminato: un film già visto ad esempio a Firenze dove, tuttavia, si era portato a casa la pellaccia, oggi invece lo specchiarsi troppo in se stessa e l’eccessivo compiacimento ha portato ai nerazzurri una lezione che, se ne faranno tesoro in futuro, potrà anche rivelarsi salutare. Intento però testa bassa e pedalare, giovedì c’è l’Apollon in Europa League, e qui si che c’è da badare al sodo senza troppi fronzoli.

IL TABELLINO:

SAMPDORIA-ATALANTA 3-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 21′ Cristante (A), 56′ Zapata (S), 60′ Caprari (S), 68′ Linetty (S)

SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni; Strinic, Regini, Silvestre, Bereszynski; Praet, Torreira, Verre (dal 46′ Linetty); Ramirez (dal 46′ Caprari); Quagliarella, Zapata (dall’88’ Kownacki) – A disposizione: Krapikas, Tozzo; Andersen, Sala, Caprari, Djuricic, Alvarez, Ferrari, Murru – Allenatore: Giampaolo

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Masiello, Caldara, Palomino; Spinazzola, Freuler, De Roon (dal 63′ Gomez), Hateboer; Cristante, Petagna (dal 67′ Cornelius), Ilicic (dal 72′ Vido) – A disposizione: Rossi, Gollini; Orsolini, Gosens, Castagne, Kurtic, Mancini, Haas, Bastoni – Allenatore: Gasperini

ARBITROMariani di Aprilia

NOTE: spettatori 20. 000 circa – ammoniti: Freuler, Hateboer e Cristante (A), Silvestre, Caprari e Regini (S)  – espulsi: nessuno – recuperi: p.t. 1′, s.t. 3′.




Atalanta, inizia dalla Samp un altro ciclo di ferro

GENOVA, ORE 15

DORIA NEL MIRINO, E GIOVEDI’ C’E’ L’APOLLON

Dopo la pausa per le nazionali, riecco il campionato di serie A che ricomincia oggi per i nerazzurri di Gasperini con la insidiosa trasferta di Genova in casa di una Samp partita alla grande in questo primo frangente di stagione ma reduce tuttavia dal brutto scivolone dell’ultimo turno contro l’Udinese. Gara importante per Gomez e compagni, molti dei quali reduci dagli impegni delle rispettive nazionali e quindi non certo in condizione fisica ideale: quella di Marassi è il primo appuntamento dell’ennesimo ciclo di ferro per i nerazzurri che giovedì torneranno in campo a Reggio Emilia contro l’Apollon Limassol per un altro fondamentale appuntamento di Europa League per un calendario che vedrà i ragazzi del Gasp impegnati praticamente ogni tre giorni da qui alla prima domenica di novembre. Una serie di test severissimi per capire ancor di più le reali possibilità di questa squadra che non vuol smettere di stupire.

AVVISO IMPORTANTE

L’appuntamento consueto con il racconto del match di questo pomeriggio a Marassi e delle pagelle è posticipato alla serata di questa sera a causa di un impegno che occuperà gran parte della giornata di chi vi sta scrivendo. Seguiremo live il match in diretta dalla nostra pagina Facebook come d’abitudine ma è quindi posticipato di qualche ora l’appuntamento con i nostri articoli sul sito Mondoatalanta.it. Grazie

LE PROBABILI FORMAZIONI

SAMPDORIA (4-3-1-2): 1 Puggioni; 24 Bereszynski, 26 Silvestre, 19 Regini, 17 Strinic; 21 Verre, 34 Torreira, 18 Praet; 90 Ramirez; 91 Zapata, 27 Quagliarella. A disp.: 92 Tozzo, 13 Ferrari, 3 Andersen, 7 Sala, 29 Murru, 10 Djuricic, 16 Linetty, 11 Alvarez, 9 Caprari, 99 Kownacki. All. Gianpaolo.

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 5 Masiello, 13 Caldara, 6 Palomino; 33 Hateboer, 11 Freuler, 4 Cristante, 37 Spinazzola; 72 Ilicic, 29 Petagna, 10 Gomez. A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 95 Bastoni, 28 Mancini, 21 Castagne, 15 De Roon, 27 Kurtic, 32 Haas, 7 Orsolini, 8 Gosens, 9 Cornelius, Vido. All. Gasperini.

ARBITRO: Mariani di Aprilia




Se tutte le strade portano a… Lione!

DIARIO EUROPEO: IL RACCONTO DELLA SPLENDIDA TRASFERTA A LIONE

Credo poco nel destino, ritengo sempre che ognuno di noi è artefice e costruttore del proprio futuro ma ci sono momenti in cui davvero anche le più ferme convinzioni non ti impediscono tuttavia di fermarti a riflettere su come talvolta sia tutto così stranamente imprevedibile ma allo stesso tempo incredibile e, nel mio caso, tutto ruota intorno alla città di Lione che due settimane or sono ci ha visti protagonisti della straordinaria partita dei nostri ragazzi contro i padroni di casa francesi.

Una storia davvero curiosa che mi ha portato, per un motivo o per un altro a tornare in questa città una volta l’anno dal 2015 ad oggi: nella prima occasione fu un viaggio di piacere alla scoperta di una di quelle che reputavo una “delle tante” città nel corso del mio cammino di grande appassionato di viaggi che mi porta, appena il lavoro ed i giorni di ferie a disposizione me lo consentono, a staccare la spina e salire su un treno, bus o aereo qualsiasi che porti alla scoperta della nostra splendida Europa: tuttavia il mio fu solo un arrivederci alla cittadina francese quando, con un amico, venuti a sapere che la prima partita della Nazionale ai campionati europei del 2016 si disputava proprio a Lione, decidemmo di richiedere due biglietti alla Uefa e quindi prepararci a ritornare oltralpe. Fu proprio così, a metà febbraio ricevemmo i biglietti ed a giugno ci mettemmo lo zaino in spalla e partimmo per la seconda volta con destinazione Lione: non sono un tifoso azzurro sfegatato, ma da amante del calcio mi ero sempre chiesto “l’effetto che fa” assistere ad una gara di una competizione così importante; e, infatti, l’atmosfera incredibile, l’invasione di tifosi belgi e italiani per la città, le emozioni di andare in uno stadio modernissimo e ristrutturato proprio per l’occasione aggiunti poi alla vittoria dei nostri furono qualcosa per cui ancora oggi nel raccontarlo provo ancora una grandissima emozione.

All’uscita dallo stadio ricordo bene il mio amico che, sapendo della mia fede nerazzurra, mi disse tra il serio e il faceto: “Dai Lu, magari un giorno anche la tua Atalanta giocherà qui…”: ammetto di essermi fatto una risata e di aver subito lasciato cadere il discorso pensando tra me e me “Forse alla playstation…”.

Sicuramente non avevo fatto i conti con l’Atalanta del Gasp, la cui storia dello scorso campionato la conosciamo tutti a memoria (e chi se la scorda più?) e quindi arriviamo al giorno dei sorteggi per il girone di Europa League che attendeva la Dea dopo 26anni di assenza dalle coppe: quando l’urna ha abbinato la targhetta con il nome dell’Atalanta al Girone E, riecco balzare subito all’occhio quel nome: Lione! Ancora tu? Non ci pensai su due volte, arrivato a casa la sera mi incollai al pc e prenotai subito viaggio e hotel in attesa di acquisire i biglietti successivamente al momento della vendita.

E così si arriva al giorno della partenza, la vigilia del match contro i francesi: il mio viaggio fu in solitaria ma sarei ben presto stato   in ottima compagnia nerazzurra in terra francese: mi sono infatti incontrato con tre ragazzi provenienti rispettivamente da Roma, Padova e… Barcellona per vedere… l’Atalanta! Ed èproprio anche per ringraziare loro che vi sto raccontando un po’ tutto quanto: Andrea, Davide e Alessandro sono stati i miei compagni di avventura in terra francese; dal canto mio ho potuto ringraziarli portandoli in giro per la città e facendo da cicerone in una location che ormai conosco quasi come le mie tasche ma sicuramente la loro compagnia e simpatia nel corso della nostra due giorni nerazzurra mi lascia sicuramente in debito con loro.

Arriva così il giorno della partita, con diverse macchie nerazzurre che iniziano a vedersi per la città che hanno avuto la meglio sulle esagerate raccomandazioni che descrivevano i tifosi del Lione come una tifoseria poco tollerante: in realtà si è rivelato il tutto l’esatto opposto con molti di loro che, il giorno dopo il match, vedendomi con la maglietta della Dea ti fermavano quasi a volersi complimentare. L’atmosfera inizia a farsi sempre più emozionante con lo scorrere delle ore ed il percorso in tram (dove ci ha raggiunto anche Marco, amico di Davide giunto anche lui da Roma per tifare Dea) verso lo stadio è un lungo conto alla rovescia sino al curvone che ci fa intravedere lo stadio: a quel punto il silenzio è la miglior risposta per esprimere emozioni e pensieri che circolavano nella testa di tutti noi alla vista di un vero e proprio gioiello di tecnologia che contiene fino a 60mila persone nel suo interno; foto di gruppo di rito quasi come una reliquia, giretto allo store dei tifosi locali per cercare (e trovare) la sciarpa celebrativa della partita e poi via, dentro lo stadio: manca circa un’oretta all’inizio del match, il tempo di mangiare un panino veloce (ed augurarsi di digerirlo) ed a quel punto è tutto pronto, si comincia!

Il match ve lo abbiamo raccontato in lungo e in largo sui social ma anche nel nostro sito, evito dunque di dilungarmi troppo: i padroni di casa spingono e mettono in difficoltà i nostri che, difendono bene ma faticano a ripartire con un sussulto di Hateboer a sfiorare il vantaggio come unica nota lieta di un primo tempo che si chiude con il gol francese proprio a due minuti dall’intervallo: Davide, seduto alla mia sinistra in tribuna, commenta il match con Marco ed è davvero divertente sentire persone dall’accento romano parlare di Atalanta; alla frase “Ao, questi so forti…” mi sentivo quasi imbarazzato nel voler rispondere… “Pota”.

La ripresa parte tra i cambi del Gasp e le speranze di veder qualcosa di diverso che si materializza al minuto dodici: il Papu prepara la palla per calciare la punizione guadagnata dai nostri al limite dell’area e… boom, palla nel sacco con lo spicchio di tifosi nerazzurri sopra di noi che fa tremare tutto lo stadio dal boato d’esultanza mentre Davide quasi mi stritola il braccio sinistro ed io sorrido con gli occhi quasi lucidi nel veder il Papu esultar a tre metri da me con i compagni mentre i francesi imprecano di tutto e di più per il gol incassato. I minuti restanti alla fine del match diventano un mix di emozioni e sofferenza che con lo scorrere dei minuti diventa la speranza che si materializza in realtà al triplice fischio del direttore di gara: strappiamo un punto preziosissimo a Lione e restiamo imbattuti e primi nel girone mentre il mio braccio è ormai definitivamente stato… triturato da Davide con cui mi concederò l’immancabile foto ricordo a fine partita. Ci raggiungono poi anche Alessandro e Andrea che erano in un settore adiacente al nostro dello stadio e la nostra missione può dirsi compiuta: ce ne rientriamo nei rispettivi alloggi, io inizio a preparare gli articoli che avete letto due settimane fa e la notte sul cielo (nero)azzurro di Lione può così scendere.

Chiudo questo racconto ringraziando ancora una volta i miei compagni di avventura (alcuni dei quali ritroverò anche a Reggio Emilia la settimana prossima per il match importantissimo contro l’Apollon dove vi racconteremo ancora una volta in tempo reale le emozioni europee che questa Atalanta ci sta regalando) e quando alcuni cercheranno di raccontare che il calcio è uno sport che sa solo dividere, stampate loro questo articolo e spiegategli come una partita di pallone ha portato ad incontrarsi tra loro persone provenienti dai posti più inaspettati per poter tifare insieme la nostra Dea. Continuo a non credere nel destino, ma Lione è stata e sarà sicuramente una piacevole pagina della mia vita da tifoso: a proposito… lo sapete dove si gioca la finale di Europa League a maggio 2018??

 

Buon viaggio a tutti i sognatori…

Foto di gruppo a pochi passi dalla vecchia Lione con i telecronisti Sky Massimo Marianella e Lorenzo Minotti incontrati la mattina del match

 




Serie A, i risultati dopo la 7a giornata

NAPOLI FORZA SETTE: E’ IN TESTA DA SOLO

Turno di campionato che regala gol a grappoli ed emozioni, con il Napoli che si ritrova in vetta solitaria infilando la settima vittoria consecutiva con un perentorio 3-0 al Cagliari e sfruttando la frenata della Juventus a Bergamo. Al secondo posto con i bianconeri sale l’Inter, che piega a fatica il Benevento (alla settima sconfitta consecutiva ed ancora a zero punti); segue la Lazio che ne rifila sei al malcapitato Sassuolo. La Roma vince a San Siro e apre la mini-crisi del Milan mentre in coda importanti pari in rimonta per Verona e Crotone. Ricapitoliamo ora quanto successo in questa giornata con tutti i risultati, marcatori, e la nuova classifica:

I RISULTATI

30/9
ore 18
Udinese-Sampdoria 4-0:  27′ rig. De Paul, 66′ rig. e 85′ Maxi Lopez, 95′ rig. Fofana

ore 20.45
Genoa-Bologna 0-1: 73′ Destro

01/10
ore 12.30
Napoli-Cagliari 3-0: 5′ Hamsik, 41′ rig. Mertens, 47′ Koulibaly

ore 15
Benevento-Inter 1-2: 19′ e 22′ Brozovic (I), 42′ D’Alessandro (B)

Chievo V.-Fiorentina 2-1: 6′ Simeone (F), 25′ e 46′ Castro (C)

Lazio-Sassuolo 6-1: 27′ rig. Berardi (S), 46′ e 58′ Luis Alberto (L), 56′ De Vrij (L), 64′ e 70′ Parolo (L), 81′ rig. Immobile (L)

Spal-Crotone 1-1: 39′ Paloschi (S), 59′ Simy (C)

Torino-Verona H. 2-2: 31′ Iago Falque (T), 44′ Niang (T), 90′ Kean (V), 92′ rig. Pazzini (V)

ore 18
Milan-Roma 0-2:  72′ Dzeko (R), 77′ Florenzi (R)

ore 20.45
Atalanta-Juventus 2-2: 21′ Bernardeschi (J), 24′ Higuain (J), 31′ Caldara (A), 67′ Cristante (A)

LA CLASSIFICA
Pos Squadra Punti G V N P GF GS Ultime giornate
1 Napoli 21 7 7 0 0 25 5
V V V V V
2 Juventus 19 7 6 1 0 20 5
NV V V V
3 Inter 19 7 6 1 0 14 3
V V N V V
4 Lazio 16 7 5 1 1 19 9
V V P V V
5 Roma 15 6 5 0 1 14 4
V V V V P
6 Torino 12 7 3 3 1 12 11
NP V N V
7 Milan 12 7 4 0 3 10 10
P P V V P
8 Sampdoria 11 6 3 2 1 8 8
P V N N V
9 Chievo V. 11 7 3 2 2 9 9
V V N N P
10 Bologna 11 7 3 2 2 6 7
V V N P P
11 Atalanta 9 7 2 3 2 12 10
NNV N V
12 Fiorentina 7 7 2 1 4 10 10
P N P V V
13 Udinese 6 7 2 0 5 12 13
V P P P V
14 Cagliari 6 7 2 0 5 4 11
P P P V V
15 Spal 5 7 1 2 4 6 12
NP P P P
16 Crotone 5 7 1 2 4 4 12
NV P P P
17 Sassuolo 4 7 1 1 5 4 15
P P V P P
18 Verona H. 3 7 0 3 4 3 16
NP N P P
19 Genoa 2 7 0 2 5 5 11
P P N P P
20 Benevento 0 7 0 0 7 2 18
P P P P P