Serie A, i risultati e la classifica dopo la trentottesima giornata

NAPOLI SECONDO, CARPI IN B, E IL MILAN FUORI DALL’EUROPA

Con l’ultima giornata di campionato arrivano anche i definitivi verdetti di questo emozionante campionato: detto già della Juve campione per la quinta volta, il Napoli mantiene il secondo posto travolgendo il Frosinone mentre la Roma resta sul podio dopo la bella vittoria che spedisce il Milan fuori dall’Europa. In coda epilogo amaro per il Carpi a cui non basta il successo di Udine per compiere il balzo salvezza a causa della contemporanea vittoria del Palermo sul Verona che vale la salvezza ai rosanero. Rivediamo ora tutto quanto, gli ultimi risultati, la classifica definitiva e anche gli otto principali marcatori di questa stagione:

I RISULTATI

14/5
ore 17
Juventus-Sampdoria 5-0
5′ Evra (J), 15′ Dybala (J) rig, 37′ Dybala (J), 77′ Chiellini (J), 85′ Bonucci (J)

ore 20.45
Napoli-Frosinone 4-0
44′ Hamsik (N), 52′ Higuain (N), 62′ Higuain (N), 71′ Higuain (N)

Milan-Roma 1-3
19′ Salah (R), 59′ El Shaarawy (R), 82′ Emerson (R), 87′ Bacca (M)

Sassuolo-Inter 3-1
6′ Politano (S), 26′ Pellegrini (S), 31′ Palacio (I) 39′ Politano (S)

15/5
ore 18
Chievo V.-Bologna 0-0

Genoa-Atalanta 1-2
52′ D’Alessandro (A), 58′ Pavoletti (G), 82′ Kurtic (A)

Empoli-Torino 2-1
12′ Maccarone (E), 54′ Zielinski (E), 56′ Obi (T)

ore 20.45
Lazio-Fiorentina 2-4
2′ Lulic (L), 31′ Vecino (F), 40′ Bernardeschi (F), 45′ Tello (F), 70′ Vecino (F), 73′ rig. Klose (L)

Palermo-Verona H. 3-2
28′ Vazquez (P), 49′ Viviani (V), 52′ Maresca (P), 63′ Gilardino (P), 84′ Pisano (V)

Udinese-Carpi 1-2
36′ rig. Verdi (C), 38′ Verdi (C), 79′ rig. Di Natale (U)

LA CLASSIFICA FINALE

Pos. Squadra P.ti Gio Vin Nul Per GF GS Diff Pen.
1 Juventus* 91 38 29 4 5 75 20 55 0
2 Napoli*** 82 38 25 7 6 80 32 48 0
3 Roma*** 80 38 23 11 4 83 40 43 0
4 Inter**** 67 38 20 7 11 50 38 12 0
5 Fiorentina**** 64 38 18 10 10 59 42 17 0
6 Sassuolo**** 61 38 16 13 9 49 40 9 0
7 Milan 57 38 15 12 11 49 43 6 0
8 Lazio 54 38 15 9 14 52 52 0 0
9 Chievo V. 50 38 13 11 14 43 45 -2 0
10 Genoa 46 38 13 7 18 45 48 -3 0
11 Empoli 46 38 12 10 16 40 49 -9 0
12 Torino 45 38 12 9 17 52 55 -3 0
13 Atalanta 45 38 11 12 15 41 47 -6 0
14 Bologna 42 38 11 9 18 33 45 -12 0
15 Sampdoria 40 38 10 10 18 48 61 -13 0
16 Udinese 39 38 10 9 19 35 60 -25 0
17 Palermo 39 38 10 9 19 38 65 -27 0
18 Carpi** 38 38 9 11 18 37 57 -20 0
19 Frosinone** 31 38 8 7 23 35 76 -41 0
20 Verona H.** 28 38 5 13 20 34 63 -29 0

 

*campione d’Italia, qualificata alla prossima Champions League
**retrocessa in serie B
***qualificata alla prossima Champions League
****qualificata alla prossima Europa League

LA CLASSIFICA MARCATORI

Gonzalo Higuain (Napoli) 36 gol

Paulo Dybala (Juventus) 19

Carlos Bacca (Milan) 18

Mauro Icardi (Inter) 16

Mohammed Salah (Roma) 14

Leonardo Pavoletti (Genoa) 14

Josip Ilicic (Fiorentina) 13

Eder (Sampdoria-Inter) 13




Le pagelle di Genoa-Atalanta

RADUNOVIC SALVA TUTTO, BORRIELLO SFORTUNATO

Ultima di campionato che porta alla ribalta il giovane portiere Radunovic, decisivo nel finale con una gran parata in pieno recupero e che fa ben sperare nel caso di una (probabile) partenza di Sportiello. In mezzo De Roon si conferma, Gagliardini supera l’emozione iniziale e gioca una buona gara. Gomez in gran forma è tra i più pericolosi, D’Alessandro merita sicuramente maggior continuità il prossimo anno.

LE PAGELLE

ALL.: REJA 8: se sarà la sua ultima gara da tecnico atalantino non ci è dato sapere, quel che è certo sicuramente è la sua millesima panchina festeggiata alla grande in una gara in cui azzecca praticamente tutto. Bravo a motivare i suoi in un match che valeva solo per la gloria.

RADUNOVIC 7: poco impegnato, subisce il gol di Pavoletti senza particolari colpe ma sigilla la vittoria all’ultimo secondo con la gran parata su Pandev. Troppo presto per far valutazioni su questo ragazzo ma se il buongiorno si vede dal mattino…

CONTI 6: pasticcia un po’ troppo, nella ripresa spesso quelli del Genoa hanno la meglio su di lui.

MASIELLO 6.5: gara attenta, concede davvero poco agli avversari.

DJIMSITI 6.5: altra prestazione positiva, si sta preparando al meglio per gli europei da affrontare con l’Albania tra qualche settimana.

Kurtic e compagni esultano dopo il golBRIVIO 6: pochi spunti degni di nota, svolge con ordine il compitino.

GAGLIARDINI 6.5: un po’ timido all’inizio, ma nel complesso prende coraggio con il passare dei minuti e fa vedere buone cose. (CIGARINI s.v.: una manciata di minuti per potersi godere il risultato finale)

DE ROON 6.5: solita quantità e qualità che lo contraddistingue. Speriamo davvero possa trascorrere un altro anno con noi…

FREULER 6: chili e quantità in mezzo al campo, svolge il compito assegnato con ordine (MONACHELLO s.v.: pochissimi minuti per lui, ingiudicabile).

D’ALESSANDRO 6.5: quando accelera è veramente imprendibile, sul gol è bravo a saltare la marcatura e andar a segno. (KURTIC 7: quella che si dice una mossa vincente. Entra e nel giro di poco va a toccar quanto basta il pallone che vale la vittoria. Grande!)

BORRIELLO 6.5: pochi palloni giocabili, ma quel pallone che manda a centrare la traversa grida ancora vendetta.

GOMEZ 6.5: diventato “italiano” questa settimana, sforna l’ennesima prestazione da nazionale che dovrebbe far riflettere mister Conte in vista dei campionati europei… altra pedina possibilmente da non cedere in vista della prossima stagione.




Mister Reja, mille di queste panchine! L’Atalanta si congeda alla grande vincendo a Marassi, Genoa K.O.!

SERIE A, TRENTOTTESIMA GIORNATA

GENOA-ATALANTA 1-2: D’ALESSANDRO-KURTIC, LA DEA CHIUDE COL BOTTO

Si chiude nel migliore dei modi il campionato dell’Atalanta, con i nerazzurri che vincono in casa del Genoa e si regalano un bottino di quarantacinque punti in questa stagione che ha portato all’ennesima importantissima salvezza conquistata con anticipo. Partita divertente ma con poche emozioni nel primo tempo ma che si sblocca in avvio di ripresa con la rete di D’Alessandro che rompe l’equilibrio a cui segue la risposta pochi minuti dopo di Pavoletti. Con il match fermo sul pari, mister Reja azzecca il cambio con l’innesto di Kurtic che nel finale trova la deviazione vincente per permettere ai nerazzurri di portar a casa il bottino pieno; in evidenza il giovane portiere Radunovic, decisivo all’ultimo secondo su Pandev.

Genova: ultimi novanta minuti e poi… liberi tutti. Il campionato dell’Atalanta si conclude in quel di Marassi al termine dell’ennesima stagione dove l’obiettivo principare è stato centrato per l’ennesima volta: cinque salvezze consecutive in serie A, roba che non si vedeva da diverso tempo da queste parti, eppure a voler guardar il film della stagione resta anche quel briciolino di rammarico per quel periodo di buio coninciso con le tredici partite a secco di vittorie in cui la squadra è involuta (figlia anche di un calcio mercato fatto di partenze eccellenti già a gennaio) e pareva aver smarrito quella lucidità che si è ritrovata nel momento giusto per poter arrivare così al traguardo senza affanni.

MILLE DI QUESTI REJA: in una domenica con pochi motivi di attenzione, sicuramente la millesima panchina da tecnico di mister Reja è qualcosa che merita una citazione per un uomo buono come il pane che si è conquistato nel corso di questo anno e mezzo la fiducia e l’affetto del pubblico ma probabilmente non quello della dirigenza che, salvo sorprese, sarà orientata a nuove scelte in vista della prossima stagione. Ciò non toglie che a mister Reja va il “grazie” grande così da parte di tutti.

LINEA A VERDE DEA: l’aveva promesso il tecnico atalantino e lo ha mantenuto dando spazio in questa ultima giornata a chi davvero si è visto poco in questa stagione: e così in porta tocca al giovane promettente Radunovic e Gagliardini in mezzo al campo con chance anche per Conti in difesa che il campo lo ha visto sicuramente più dei primi due all’esordio. Nel Genoa (anche il tecnico Gasperini è ai saluti) spazio a Suso e Pavoletti in avanti dopo la roboante vittoria nel derby con la Samp di settimana scorsa.

UNA OCCASIONE A TESTA: senza particolari assilli, le due squadre si affrontano a viso aperto sin dalle prime battute senza tuttavia costruire occasioni da gol degne di nota anche se vanno segnalati due gol annullati al genoano Pavoletti per fuorigioco: nel primo caso decisione giusta del direttore di gara, nel secondo restano decisamente molti dubbi. Padroni di casa che spingono maggiormente nella prima parte di gara mentre i nerazzurri si fanno vedere con maggior incisività a partire da pochi minuti dalla mezz’ora quando con Gomez i nerazzurri mettono i brividi a Lamanna con una gran staffilata da fuori che esce di pochissimo. La risposta del Genoa arriva due minuti più tardi con una ghiotta opportunità spedita alta da Laxalt da ottima posizione in area di rigore atalantina. Ultime scaramucce di un primo tempo quasi balneare che va in archivio con le due squadre ferme sullo 0-0.

D’ALESSANDRO FA CENTRO!: la ripresa prende il via senza cambi e con i ragazzi di Reja capaci di sbloccare il match dopo sei minuti grazie ad una bella accelerazione da Gomez per D’Alessandro che, entrato in area, supera Lamanna e mette dentro il gol del vantaggio atalantino che rompe così l’equilibrio.

PAVOLETTI TROVA IL PARI: tempo sei minuti ed il match ritrova subito l’equilibrio con i padroni di casa che segnano l’1-1 su corner da sinistra, c’è prima la spizzata di un giocatore genoano, e poi l’irruzione nel cuore dell’area di Pavoletti che scaraventa il pallone in rete battendo Radunovic.

GRAN BATTAGLIA A MARASSI: gara che si mantiene molto divertente, con le due contendenti che non rinunciano a darsi battaglia pur senza particolari ambizioni di risultato: se il Genoa risulta pericoloso quando attacca con Suso prima e Pavoletti poi, l’Atalanta è pericolosissima poco dopo il quarto d’ora grazie alla bellissima punizione di Borriello che colpisce la traversa e Lamanna si salva in corner con una deviazione abile ma anche un po’ fortunosa.

KURTIC, MOSSA VINCENTE: lo scorrere dei minuti da il via alla girandola dei cambi da una parte all’altra con mister Reja che inserisce Kurtic, Cigarini e Monachello a cavallo con la mezz’ora e sarà proprio il primo sostituto a tramutarsi nella mossa vincente del tecnico friulano nel giorno della sua millesima panchina: i nerazzurri passano nuovamente a otto dalla fine grazie alla deviazione vincente su un pallone spiovente in area di Kurtic che tocca quanto basta per metter il pallone alle spalle di Lamanna.

IL SIGILLO DI RADUNOVIC: finale con il Genoa che, a questo punto, cerca con forza il pareggio negli ultimi minuti per non chiudere con una sconfitta dinnanzi al proprio pubblico ma, al quarto minuto di recupero, è l’esordiente Radunovic a negare ogni speranza di pareggio al grifone con una tempestiva uscita di Radunovic su Pandev che coinciderà, di li a poco, con il triplice fischio finale dell’arbitro che chiude così la stagione dei nerazzurri con un bel successo in quel della Marassi rossoblu come ultima ciliegina sulla torta di una stagione iniziata a tutta velocità, a cui è seguita una fase di deciso calo seguita (fortunatamente) dalla ripresa nella seconda parte del girone di ritorno che ha condotto in porto senza troppi patemi la salvezza numero cinque consecutiva, roba mica da poco da queste parti.

GRAZIE DI CUORE A TUTTI!: come di consueto, siamo giunti anche per questa stagione ai titoli di coda al termine di una annata che, come d’abitudine, ci ha regalato grandi emozioni: certo, probabilmente chiudiamo con un pizzico di amaro in bocca per quel che avrebbe potuto essere senza quel periodo di black-out tra Natale e la vigilia di Pasqua che chissà dove ci avrebbe potuto portare. Quel che è certo è la certificazione dell’ennesima salvezza da mettere in cornice, come già ripetuto più volte, la quinta consecutiva mostrando anche sprazzi di bel calcio e partite che verranno ricordate come il grande exploit di Roma a fine novembre. Dal mio punto di vista non posso che abbracciare tutto il pubblico che, attraverso questo sito, la pagina social e senza dimenticare gli amici di Atalantini.com (con cui collaboro ormai da tempo immemore con una collaborazione che si fa di anno in anno sempre più solida) mi segue e mi sostiene dando anche forza e determinazione a chi vi scrive di proseguire anche quando la stanchezza e momenti negativi ti farebbero venir voglia di mandar tutto alle ortiche. Un grazie sincero, un inchino virtuale di fronte a tutti voi che costituite la vera famiglia nerazzurra che mi permette di proseguire quella che per me è una semplice passione con tanta grinta e determinazione. All’anno prossimo più carichi che mai e… FORZA ATALANTA!!!

IL TABELLINO

GENOA-ATALANTA 1-2 (primo tempo 0-0)

RETI: D’Alessandro (A) al 7’, Pavoletti (G) al 13’, Kurtic (A) al 37’ s.t.

GENOA (3-4-3): Lamanna; Munoz, Burdisso, Izzo; Ansaldi, Rigoni (dal 9’ s.t. Pandev), Rincon, Dzemaili (dal 7’ s.t. Tachtsidis), Laxalt; Suso (dal 30’ s.t. Gabriel Silva), Pavoletti – A disposizione: Donnarumma, Sommariva, Fiamozzi, Ierardi, Anibal,Gabriel Silva, Ntcham, Capel, Lazovic, Matavz – All.: Gasperini

ATALANTA (4-3-3): Radunovic; Conti, Masiello, Djimsiti, Brivio; Gagliardini (dal 37’ s.t. Cigarini), De Roon, Freuler (dal 33’ s.t. Monachello); D’Alessandro (dal 29’ s.t. Kurtic) Borriello, Gomez – A disposizione: Sportiello, Turrin, Kresic, Cherubin, Raimondi, Migliaccio, Tulissi, Diamanti – All.: Reja

ARBITRO: Aureliano di Bologna

NOTE: gara di andata: Atalanta-Genoa 0-2 – ammoniti Laxalt, Izzo, Rincon, Masiello, D’Alessandro, Brivio – calci d’angolo: 7-5 per il Genoa – recupero 0’ p.t., 4’ s.t.




Ultimo giorno di scuola: a Genova un’Atalanta sperimentale per chiudere la stagione

GENOVA, ORE 18

PASSERELLA FINALE, CON QUALCHE GIOVANE TITOLARE

Con il match delle 18 in quel di Marassi sponda genoana arriva alla conclusione il campionato dell’Atalanta che giunge così ai titoli di coda con la quinta salvezza in cassaforte già da alcune settimane e con i classici bilanci di fine stagione. Prima però c’è da onorare l’impegno contro il Genoa con la possibilità di vedere qualche ragazzo dal primo minuto che potrebbe rappresentare il futuro immediato dei nerazzurri: dal portiere Radunovic a Conti passando per Gagliardini sono questi i motivi principare di un match che, sulla carta, ha decisamente ben poco da chiedere ad ambo le contendenti. Per mister Reja millesima panchina da allenatore: in settimana si saprà il suo futuro. Non perdete anche per questa ultima partita il racconto del match sulla nostra pagina Facebook e, al fischio finale dell’arbitro, il racconto (visibile oggi anche sul sito partner Atalantini.com) e le pagelle firmate Mondoatalanta.it

LE PROBABILI FORMAZIONI

GENOA (3-5-2): 23 Lamanna; 24 Munoz, 8 Burdisso, 5 Izzo; 3 Ansaldi, 88 Rincon, 31 Dzemaili, 30 Rigoni, 93 Laxalt; 17 Suso, 19 Pavoletti – In panchina: 32 Donnarumma, 39 Sommariva, 15 Marchese, 34 G. Silva, 29 Fiamozzi, 77 Tachtsidis, 18 Ntcham, 16 Capel, 22 Lazovic, 42 Matavz, 21 Pandev, 37 Panico – All.: Gasperini

ATALANTA (4-3-3): 1 Radunovic; 24 Conti, 5 Masiello, 55 Djimsiti, 28 Brivio; 4 Gagliardini, 21 Cigarini; 11 Freuler: 7 D’Alessandro, 22 Borriello, 10 Gomez – In panchina: 57 Sportiello, 93 Dramè, 33 Cherubin, 77 Raimondi, 17 Kurtic, 8 Migliaccio, 43 Turrin, 23 Diamanti, 15 de Roon, 97 Tulissi, 45 Monachello – All.: Reja

ARBITRO: Aureliano di Bologna (Cecconi-Dei Giudici)

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Serie A, i risultati e la classifica dopo la trentasettesima giornata

LOTTA APERTA PER IL SECONDO POSTO, TORNA IN B IL FROSINONE

Penultimo turno di campionato che va in archivio e, a novanta minuti dalla fine di questa stagione arriva un altro verdetto con la retrocessione del Frosinone (tra gli applausi dei propri sostenitori) in serie B con un solo posto disponibile per restare in A con il Palermo (importantissimo pari a Firenze conquistato dai ragazzi di Ballardini) in vantaggio sul Carpi (sconfitto in casa dalla Lazio dopo aver fallito anche due calci di rigore). Ma ci saranno ancora emozioni nell’ultimo turno di campionato con Milan e Sassuolo a contendersi un posto in Europa mentre Napoli e Roma si giocheranno il secondo posto alle spalle di una Juve sconfitta dal Verona nel posticipo. Ricapitoliamo ora quanto accaduto in questa giornata con tutti i risultati, marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

7/5
ore 18
Inter-Empoli 2-1
12’ Icardi (I), 37’ Pucciarelli (E), 40’ Perisic (I)

ore 20.45
Bologna-Milan 0-1
40′ rig. Bacca (M)

8/5
ore 12.30
Roma-Chievo V. 3-0
18′ Naingollan (R), 39′ Rudiger (R), 85′ Pjanic (R)

ore 15
Fiorentina-Palermo 0-0

Carpi-Lazio 1-3
23′ Bisevac (L), 32′ Candreva (L), 73′ Klose (L), 84′ Mbakogu (C)

Frosinone-Sassuolo 0-1
85′ Politano (S)

Sampdoria-Genoa 0-3
3′ Pavoletti (G), 26′ Suso (G), 76′ Suso (G)

Atalanta-Udinese 1-1
10′ Zapata (U), 19′ rig. Bellini (A)

ore 20.45
Torino-Napoli 1-2
12′ Higuain (N), 20′ Callejon (N), 66′ Bruno Peres (T)

Verona H.-Juventus 2-1
43′ rig. Toni (V), 55′ Viviani (V), 93′ rig. Dybala (J)

LA CLASSIFICA

Pos. Squadra P.ti Gio Vin Nul Per GF GS Diff Pen.
1 Juventus** 88 37 28 4 5 70 20 50 0
2 Napoli 79 37 24 7 6 76 32 44 0
3 Roma 77 37 22 11 4 80 39 41 0
4 Inter 67 37 20 7 10 49 35 14 0
5 Fiorentina 61 37 17 10 10 55 40 15 0
6 Sassuolo 58 37 15 13 9 46 39 7 0
7 Milan 57 37 15 12 10 48 40 8 0
8 Lazio 54 37 15 9 13 50 48 2 0
9 Chievo V. 49 37 13 10 14 43 45 -2 0
10 Genoa 46 37 13 7 17 44 46 -2 0
11 Torino 45 37 12 9 16 51 53 -2 0
12 Empoli 43 37 11 10 16 38 48 -10 0
13 Atalanta 42 37 10 12 15 39 46 -7 0
14 Bologna 41 37 11 8 18 33 45 -12 0
15 Sampdoria 40 37 10 10 17 48 56 -8 0
16 Udinese 39 37 10 9 18 34 58 -24 0
17 Palermo 36 37 9 9 19 35 63 -28 0
18 Carpi 35 37 8 11 18 35 56 -21 0
19 Frosinone** 31 37 8 7 22 35 72 -37 0
20 Verona H.** 28 37 5 13 19 32 60 -28 0

*campione d’Italia

**retrocessa in serie B

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Le pagelle di Atalanta-Udinese

GARA VERA A META’, MA DJIMSITI SI CONFERMA

In un match durato di fatto solo quarantacinque minuti si può abbozzare qualche valutazione dettata dall’unica parte di gara giocata con vera intensità: Masiello in difesa mantiene ordine e sicurezza mentre Djimsiti continua il percorso di crescita nonostante qualche incertezza sul gol ospite. Bene Cigarini in mezzo, Borriello davanti conquista il penalty del pari.

LE PAGELLE

ALL.: REJA 6: trova quel punticino per chiudere dignitosamente una stagione comunque positiva. Nel giro di un paio di settimane si conoscerà anche il suo destino sulla panchina nerazzurra.

SPORTIELLO 6: subisce subito un gol, ma poi può comodamente assistere da spettatore non pagante.

Bellini insieme al presidente PercassiBELLINI 9: l’addio più dolce: in gol, ed infine osannato da uno stadio gremito apposta per lui. Vero, ultimamente il fiato era corto, ma sono personaggi come lui che mancano a questo calcio malato. Ci macherà. Grazie Capitano!!! (TOLOI 6: quasi un tempo di ordinaria amministrazione).

MASIELLO 6.5: buona partita in copertura concede poco agli avversari.

DJIMSITI 6.5: qualche dubbio di posizione sul gol subito ma il ragazzo ha carattere e si farà vedere in un paio di ottimi interventi difensivi successivi.

BRIVIO 6: pasticcia un po’ troppo, sufficienza stiracchiata la sua.

CIGARINI 6.5: finchè è partita vera fa valere la sua qualità con buone giocate.

DE ROON 6.5: attento e propositivo la in mezzo. Bene. (MIGLIACCIO s.v.: attimi finali di gara per lui)

KURTIC 6: lotta e si sbatte come di consueto, complessivamente positivo.

DIAMANTI 6: spigliato in avvio, poi si incarta troppo su se stesso. Nella ripresa non pervenuto anche lui.

D’ALESSANDRO 6: pimpante per un tempo, nella ripresa si adegua all’andazzo (RAIMONDI s.v.: entra a giochi ampiamente fatti).

BORRIELLO 6: suo lo zampino nell’azione che genera il rigore del pareggio. Poi poco altro.




L’Atalanta abbraccia il suo capitano: per Bellini una festa d’addio da sogno

SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA

ATALANTA-UDINESE 1-1: IL CAPITANO FIRMA IL LIETO FINE

Si chiude con un pareggio il campionato casalingo dell’Atalanta che pareggia 1-1 contro l’Udinese nel giorno che ha segnato l’addio (con gol) di tutto il pubblico nerazzurro a capitan Bellini, che con il termine della stagione appenderà le scarpette al chiodo. Gara viva soprattutto nel primo tempo, con i nerazzurri che partono determinati ma gli ospiti che passano al primo affondo con un colpo di testa di Zapata ma il pareggio atalantino arriva nove minuti dopo su calcio di rigore trasformato proprio da Gianpaolo Bellini che chiude così con un gol la sua splendida carriera. Complice anche i risultati degli altri campi, il secondo tempo trascorre con le due squadre che pensano a non farsi male e, al triplice fischio finale, gli ospiti possono festeggiar la salvezza matematica e i nerazzurri dedicarsi a salutare degnamente il loro capitano con il gigantesco abbraccio del pubblico e il consueto giro di campo dei giocatori.

UNA STORIA COME POCHE: ci sono poche storie che fanno commuovere nel calcio di oggi, quella di Gianpaolo Bellini lo è. Ha trascorso diciotto anni all’Atalanta da calciatore il difensore di Sarnico e si appresta a viverne degli altri da dirigente. Oggi, il minuto cinquantuno resterà inciso negli annali della società nerazzurra perchè rappresenta il momento in cui ha lasciato l’attività agonistica col prolungato abbraccio dei compagni, sotto lo sguardo dell’umanissimo arbitro Rizzoli e dopo aver segnato su rigore il gol del pareggio dell’Atalanta, il suo primo al Comunale (gli altri cinque in serie A li aveva realizzati tutti in trasferta). Tutto lo stadio che lo aveva accolto con una stupenda coreografia composta da migliaia di cartonati con la sua maglia sventolati dal pubblico, una super gigantografia con la sua maglia nerazzurra e una con la sua faccia, si è alzato in piedi per il tributo a una bandiera che non ha mai tradito in un calcio dove, ahinoi, le bandiere restano sempre in minor numero.

4PARTITA VERA PER UN TEMPO: il racconto del match è quello di una partita che, di fatto, dura solamente un tempo in cui le due squadre vanno entrambe a segno per quello che sarà poi il risultato finale. Parte bene la squadra di casa che pare aver il piglio giusto per creare grattacapi ai friulani di De Canio che però passano al primo affondo quando Zapata capitalizza al meglio uno spiovente in area al decimo andando ad insaccar di testa il punto del vantaggio. La reazione atalantina arriva dopo nove minuti quando in un contatto in area ospite tra Danilo e Borriello il difensore tocca con la mano e il direttore di gara non ha dubbi nell’indicare il dischetto. Tutto lo stadio acclama a gran voce il nome di Bellini che si presenta così sul dischetto e, con la freddezza di un vero attaccante, spiazza il portiere e mette a segno il gol che riporta in equilibrio il match con il difensore nerazzurro abbracciato da tutti i compagni (panchinari compresi). Per larghi tratti nel primo tempo l’Atalanta ha dato la sensazione di poter far sua la sfida, nel secondo tempo tuttavia non lo ha fatto, lasciando il pari ed il punto-salvezza all’Udinese grazie anche alla complicità degli altri risultati maturati nel corso della giornata odierna.

GRANDE FESTA, GRAZIE CAPITANO!: con il triplice fischio del direttore di gara dopo un solo minuto di recupero inizia a quel punto la festa per Bellini (435 partite in nerazzurro, 281 in serie A), col giro di campo dei nerazzurri tutti con la maglia numero 6 del capitano. Che si è congedato commosso dal suo stadio: “Impossibile trovare le parole per descrivere quello che sto provando da giorni e che provo ora. Neppure nei sogni più belli che ho fatto avrei potuto immaginare una cosa del genere. L’Atalanta è dei tifosi, i calciatori passano, l’Atalanta è vostra. Io ho avuto l’onore di portare questa maglia. E sono contento che una giornata del genere si celebri nel giorno della festa della mamma (che lui ha perso ndr). Auguri Mamma. L’ultima cosa è legata al tatuaggio di mia moglie “non sognare la tua vita ma vivi i tuoi sogni”. Io l’ho vissuto anche grazie a voi”. Parole toccanti, spezzate più volte dalla commozione di questo ragazzo che oggi porta via con se un pezzo della nostra storia con un saluto che ha fatto venir i brividi a tutto lo stadio. Quindi il saluto del presidente Percassi (“grande giocatore, grande uomo e soprattutto grande capitano”) e il lungo giro di campo con famiglia, squadra e staff. Complimenti, capitano, ci mancherai, sarà difficile dimenticare questi splendidi anni passati insieme. Grazie di cuore!

Foto ricordo al termine dei festeggiamenti

IL TABELLINO

ATALANTA-UDINESE 1-1 (primo tempo 1-1)

RETI: Zapata (U) al 10′ , Bellini (A) su rigore al 19′ p.t.

ATALANTA (4-2-3-1): Sportiello; Bellini (dal 6′ s.t. Toloi), Masiello, Djimsiti, Brivio; Cigarini, De Roon (dal 41′ s.t. Migliaccio); D’Alessandro (dal 31′ s.t. Raimondi), Diamanti, Kurtic; Borriello – In panchina: Radunovic, Turrin, Cherubin, Dramè, Conti, Freuler, Gagliardini, Monachello, Gakpé – All.: Reja

UDINESE (3-5-2): Karnezis; Wague (dal 19′ p.t. Heurtaux) , Danilo, Domizzi; Widmer, Badu, Kuzmanovic (dal 43′ p.t. Lodi), Hallfredsson, Ali Adnan; Thereau, Zapata – In panchina: Meret, Romo, Piris, Pasquale, Fernandes, Balic, Edenilson, Guilherme, Perica, Matos – All.: De Canio

ARBITRO: Rizzoli di Bologna.

NOTE: gara di andata: Udinese-Atalanta 2-1 – spettatori: 18mila circa – ammoniti: Brivio (A), Kuzmanovic (U), Ali Adnan per gioco scorretto – recuperi: 4′ p.t. e 1′ s.t.