Le pagelle di Atalanta-Genoa

SI SALVANO IN POCHI, SPORTIELLO SEMPRE ATTENTO

Altra giornata difficile per mister Reja, le sue scelte hanno convinto davvero poco ed i cambi sono apparsi tardivi, dovrà lavorar molto sulla testa di una squadra apparsa davvero impaurita e stanca nonostante la classifica continui a sorridere ed il girone di andata va in archivio comunque con quei ventiquattro punti che indicano come la squadra sappia essere decisamente migliore della copia sbiadita vista oggi. E’ il momento più difficile, bisogna fare quadrato e restare uniti, così se ne potrà uscire.

LE PAGELLE

ALL.: REJA 5: come già detto nella cronaca della gara, in campo vanno i giocatori, ma il tecnico deve saper cogliere il momento giusto per cambiare, prima che sia troppo tardi: e allora ci si chiede perchè Monachello sia entrato così tardi o come la squadra possa aver subito un simile calo fisico nelle ultime gare. C’è da lavorare, lui lo sa. L’Inter è dietro l’angolo.

SPORTIELLO 6.5: prende due gol, ma per il resto fa quel che può senza particolari colpe.

BELLINI 5.5: benino nel complesso dopo aver iniziato bene alla distanza va in riserva e deve poi uscire.

TOLOI 6: poche sbavature, svolge il compitino senza assilli particolari.

PALETTA 6: anche per lui pochi errori in un match deciso da due episodi.

BRIVIO 5.5: prova anche a farsi vedere in avanti qualche volta ma nel complesso non da molta sicurezza.

GRASSI 5.5: lontano parente del bel giocatore ammirato fino poco tempo fa. Deve ricaricare anche lui le pile.

CIGARINI 5.5: sostituire De Roon non era facile, fa quel che può ma paga il momento-no dei suoi.

KURTIC 5: compleanno amaro, combina davvero poco. Spesso in confusione, non incide.

D’ALESSADRO 5.5: corsa e grinta non gli mancano ma purtroppo pesa su di lui il paragone con Moralez.

DENIS 5: altra giornata da fantasma per lui. Peccato, ma ormai fa davvero molta fatica.

GOMEZ 5.5: nel grigiore generale fa fatica anche lui a far la differenza.

SOSTITUZIONI

MIGLIACCIO 5.5: entra per rinforzare gli ormeggi in mezzo ma la squadra va a fondo…

MONACHELLO s.v.: entra a partita ormai compromessa, si mette in evidenza con un paio di conclusioni insidiose.

ESTIGARRIBIA s.v.: pochi minuti per lui, ingiudicabile.




Si diverte solo il Genoa: Atalanta altro disatro, quarta sconfitta di fila

SERIE A, DICIANNOVESIMA GIORNATA

ATALANTA-GENOA 0-2: OSPITI OK IN DUE MINUTI, DEA MOLLE E A FONDO

Quarta sconfitta consecutiva per i nerazzurri, che non invertono la rotta e, al contrario, subiscono l’ennesimo K.O. al termine di una gara giocata decisamente sottototono e che il Genoa ha vinto con un micidiale uno-due a dieci minuti dalla fine ponendo così fine alla serie di cinque sconfitte consecutive per la squadra di Gasperini. Non si arresta invece il periodo negativo dei nerazzurri, apparsi disorientati e incapaci di rendersi pericolosi contro un avversario non certo irresistibile e che, fino ad oggi, non aveva mai vinto in trasferta. Si chiude così, nel peggiore dei modi, un girone di andata che ha fatto sognare nella prima parte i tifosi ma che si chiude con questi quattro scivoloni, uniti all’addio di Maxi Moralez che hanno decisamente riportato a terra i nerazzurri.

Bergamo: guardando lo score delle ultime tre gare di Atalanta e Genoa verrebbe da dire, con molta ironia, che proseguono di pari passo: la voce sconfitta è diventata una costante pericolosa per entrabe le contendenti di quest’oggi al Comunale con i rossoblu che, addirittura, arrivano da cinque KO consecutivi contro i tre dei nerazzurri. Un momento non certo dei migliori per queste due squadre con gli uomini di Reja che paiono aver smarrito continuità e lucidità e quelli di Gasperini che sono addirittura precipitati in acque pericolose, con una sola lunghezza di vantaggio sul Frosinone terz’ultimo. Match quindi non dei più facili per un’Atalanta che vuol interrompere la serie negativa in attesa che la sessione di mercato invernale porti i giusti accorgimenti dopo la partenza di Maxi Moralez e con un attacco in cui il solo Denis non riesce ad essere decisivo come un tempo e necessita assolutamente di un innesto all’altezza per non rovinare quanto di buono fatto fino ad oggi.

TORNA PALETTA, RIECCO KURTIC: dopo aver portato in ritiro la squadra nei giorni che hanno preceduto il match, mister Reja ritrova Paletta in difesa ed opta per un centrocampo di qualità pur dovendo fare a meno dello squalificato De Roon con Kurtic che torna titolare nel giorno del suo compleano e Cigarini in cabina di regia con Grassi mentre in attacco è confermato il trio con D’Alessandro e Gomez ai lati e Denis in mezzo. Negli ospiti Munoz vince il ballottaggio con De Maio, Rigoni dal primo minuto a centrocampo con Suso, Pavoletti e Laxalt in avanti.

PRIMO TEMPO DI SBADIGLI: match al via con l’Atalanta che ci prova subito al quinto con un colpo di testa in area di Grassi che sfila sul fondo non di molto anche se il tutto risulterà un fuoco di paglia in un match che cadrà in un sonno decisamente profondo con le due squadre che si annullano a vicenda nonostante siano i nerazzurri a mantener il pallino del gioco senza però mai sfondare in maniera pericolosa. Nel finale della prima frazione combinano bene Denis e Gomez a quattro dall’intervallo con la conclusione di quest’ultimo che viene bloccata in due tempi da Perin. Il Genoa si fa vedere nel recupero con una bella iniziativa di Rincon che conclude da fuori, il pallone viene sporcato da Cigarini e la sfera sbatte sulla traversa e finisce in corner sui cui sviluppi l’arbitro chiude un primo tempo veramente brutto con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, CAMBIA POCO: avvio di ripresa dove sono gli ospiti a farsi apprezzar maggiormente con Munoz che al quarto colpisce di testa sugli sviluppi di un corner mandando il pallone fuori. Partita che rimane bloccata, con le due squadre che faticano a creare qualcosa che possa assomigliare ad una azione degna dal poter essere riportata sul taccuino del cronista: sprazzi di Atalanta al quarto d’ora quando Cigarini prova la soluzione dalla distanza ma con mira imprecisa. A venti dal novantesimo Reja opta per il primo cambio inserendo la forza di Migliaccio al posto di un Grassi non in splendida giornata oggi.

DOCCIA FREDDA DZEMAILI: ospiti che si rendono pericolosi con l’avvicinarsi della mezz’ora quando Diego Capel riceve un ottimo pallone in area e conclude al volo con la palla che viene sporcata quanto basta per finir in corner ed evitare guai peggiori ad un’Atalanta che appare stanca e priva di idee che a dieci dalla fine paga a caro prezzo la continua flessione quando arriva in area nerazzurra un pallone perfetto per la conclusione al volo di Dzemaili che Sportiello può solo toccare e vedere finire nel sacco con gli ospiti che sbloccano all’improvviso un match sin li soporifero.

PAVOLETTI, NOTTE FONDA PER LA DEA: nemmeno il tempo di mettersi a ragionare su quanto tempo resta per provare a rimettere in piedi il match che per l’Atalanta arriva il micidiale contropiede rossoblu con Laxalt che si invola e smarca Pavoletti in area e per il centravanti è agevole l’appoggio in rete che vale il 2-0 e taglia definitivamente le gambe ai nerazzurri.

FISCHI E AMAREZZA: con gli spalti che a questo punto iniziano a mugugnare e fischiare, Reja si gioca gli ultimi due cambi a disposizione con l’innesto di Monachello per Bellini ed Estigarribia per Kurtic ma il finale è purtroppo già scritto, con una squadra che non si ritrova più e che, con l’addio di Maxi Moralez, pare aver ricevuto il colpo di grazia. Le responsabilità non spetta a chi vi scrive attribuirle, spesso si cerca nell’allenatore il vero responsabile (e lo scorso anno si esonerò per molto meno…) ma ricordiamoci sempre che, alla fine, ad andare in campo sono i giocatori. La palla ora passa alla società, ora urge davvero intervenire, anche perchè la sfida di sabato prossimo con l’Inter è dietro l’angolo…

IL TABELLINO

ATALANTA-GENOA 0-2 (primo tempo 0-0)

RETI: Dzemaili al 34’, Pavoletti al 36’ s.t.

ATALANTA (4-3-3): Sportiello; Bellini (dal 27’ s.t. Monachello), Toloi, Paletta, Brivio; Grassi (dal 26’ s.t. Migliaccio), Cigarini, Kurtic (dal 38’ s.t. Estigarribia); D’Alessandro, Denis, Gomez – A disposizione: Radunovic, Bassi, Conti, Cherubin, Stendardo, Masiello, Dramé, Ranieri, Estigarribia – All.: Reja

GENOA (3-5-2): Perin; Munoz, Burdisso, Izzo; Ansaldi, Rigoni (dal 24’ s.t. Dzemaili), Tachtsidis, Rincon, Laxalt; Suso (dal 1’ s.t. Capel), Pavoletti – A disposizione: Lamanna, Donnarumma, De Maio, Marchese, Ntcham, Gakpé, Lazovic, Pandev – All.: Gasperini

ARBITRO: Guida di Torre Annunziata

NOTE: ammoniti Paletta, D’Alessandro e Izzo per gioco scorretto, Suso per comportamento non regolamentare.




Arriva il Genoa al giro di boa: forza Atalanta, bisogna invertire la rotta

BERGAMO, ORE 15

MATCH-CHIAVE PER RITROVARE SERENITA’

La serie A chiude oggi il girone di andata e per l’Atalanta di Reja, reduce da tre sconfitte consecutive, si prepara a ricevere un Genoa anch’esso in difficoltà in un match che si annuncia delicato per entrambe le contendenti nel pomeriggio del Comunale. Dopo la sconfitta di Udine il tecnico nerazzurro recupera lo squalificato Paletta in difesa e parte incenzionato ad inserire Migliaccio in mezzo al campo con Cigarini e Grassi a comandare le operazioni mentre in avanti è confermato il trio formato da Gomez e D’Alessandro ai lati con Denis in mezzo. Sul fronte ospite occhio al probabile esordio del neo-arrivato Suso nel Genoa con Pavoletti in forma dopo la doppietta nel derby perso con la Samp. Si gioca alle 15, non perdetevi l’appuntamento sulla nostra pagina Facebook per il racconto in diretta delle emozioni della gara e, al fischio finale dell’arbitro, la cronaca del match e le pagelle firmate Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (4-3-3): Sportiello; Bellini, Toloi, Paletta, Brivio; Grassi, Migliaccio, Cigarini; D’Alessandro, Denis, Gomez. Allenatore: Reja

GENOA (4-3-3): Perin; De Maio, Burdisso, Izzo, Ansaldi; Rincon, Rigoni, Laxalt; Suso, Pavoletti, Gakpè. Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Guida di Torre Annunziata

 




Serie A, i risultati e la classifica dopo la diciottesima giornata

L’INTER RESISTE AGLI ATTACCHI E RESTA IN VETTA

Il turno di campionato dell’Epifania non porta grandi scossoni in vetta dove tutto o quasi resta invariato: l’Inter si impone nel delicato match di Empoli e resta prima in classifica mentre dietro solo la Roma (rocambolesco 3-3 in casa del Chievo) perde il passo di Fiorentina, Juve e Napoli che restano in scia della squadra di Mancini. Inizia male l’anno per il Milan, sconfitto in casa dal sorprendente Bologna di Donadoni; guai anche per il Genoa, affossato dalla Samp nel derby ed a due soli punti dal Frosinone terz’ultimo. In coda, buon pari del Carpi in casa della Lazio mentre sempre più a fondo il Verona. Andiamo a riepilogare quanto accaduto con tutti i risultati, marcatori e la prima classifica del 2016:

I RISULTATI

5/1
ore 20.45
Genoa-Sampdoria 2-3
39′ Eder (S), 49′ Soriano (S), 63′ Soriano (S), 70′ Pavoletti (G), 80′ Pavoletti (G)

6/1
ore 12.30
Udinese-Atalanta 2-1
23′ Thereau (U), 46′ Perica (U), 75′ D’Alessandro (A)

ore 15
Chievo V.-Roma 3-3
7′ Sadiq (R), 37′ Florenzi (R), 44′ Paloschi (C), 58′ Dainelli (C), 71′ Iago Falque (C), 86′ Pepe (C)

Juventus-Verona H. 3-0
8′ Dybala (J), 44′ Bonucci (J), 81′ Zaza (J)

Lazio-Carpi 0-0

Milan-Bologna 0-1
82′ Giaccherini (B)

Palermo-Fiorentina 1-3
13′ Ilicic (F), 42′ Ilicic (F), 77′ Gilardino (P), 93′ Blaszczykowski (F)

Sassuolo-Frosinone 2-2
13′ Dionisi (F), 22′ Defrel (S), 45′ Ajeti (F), 74′ Falcinelli (S)

ore 18
Empoli-Inter 0-1
46′ Icardi (I)

ore 20.45
Napoli-Torino 2-1
17′ Insigne (N), 32′ Quagliarella (T), 42′ Hamsik (N)

LA CLASSIFICA

Pos. Squadra P.ti Gio Vin Nul Per GF GS Diff Pen.
1 Inter 39 18 12 3 3 24 11 13 0
2 Napoli 38 18 11 5 2 33 14 19 0
3 Fiorentina 38 18 12 2 4 35 16 19 0
4 Juventus 36 18 11 3 4 31 14 17 0
5 Roma 33 18 9 6 3 35 20 15 0
6 Sassuolo 28 17 7 7 3 22 17 5 0
7 Milan 28 18 8 4 6 24 22 2 0
8 Empoli 27 18 8 3 7 23 23 0 0
9 Atalanta 24 18 7 3 8 20 21 -1 0
10 Lazio 24 18 7 3 8 20 26 -6 0
11 Udinese 24 18 7 3 8 17 25 -8 0
12 Chievo V. 23 18 6 5 7 24 21 3 0
13 Sampdoria 23 18 6 5 7 27 28 -1 0
14 Torino 22 17 6 4 7 22 22 0 0
15 Bologna 22 18 7 1 10 20 24 -4 0
16 Palermo 18 18 5 3 10 18 29 -11 0
17 Genoa 16 18 4 4 10 17 26 -9 0
18 Frosinone 15 18 4 3 11 19 36 -17 0
19 Carpi 11 18 2 5 11 15 33 -18 0
20 Verona H. 8 18 0 8 10 12 30 -18 0



Le pagelle di Udinese-Atalanta

LA DIETRO NON CI SIAMO, D’ALESSANDRO NOTA POSITIVA

Prova decisamente al di sotto delle aspettative dei nerazzurri che pagano care le molte assenze, specialmente in difesa dove Toloi dimostra di non essere ancora al meglio e Dramè paga caro le tappe bruciate troppo velocemente apparendo fuori condizione e ricadendo nuovamente in noie che lo costringono alla sostituzione. Simbolo del momento-no dei nerazzurri è sicuramente De Roon, che appare nervoso e poco in palla mentre Gomez risulta sicuramente tra i migliori insieme a D’Alessandro che prova al meglio a non far rimpiangere Moralez trovando anche la via del gol.

LE PAGELLE

ALL.: REJA 5.5: vero, senza Moralez non è la stessa cosa, però la squadra appare davvero in difficoltà, specialmente nel primo tempo ove compromette di fatto il match. Prova il tutto per tutto nella ripresa ma ormai è troppo tardi.

SPORTIELLO 6.5: evita almeno un altro paio di gol, nel complesso non può nulla sui due subiti.

CONTI 6: gettato nella mischia all’improvviso da titolare non sfigura pur in una gara non certo facile. Benino.

TOLOI 5.5: un po’ in bambola, spesso gli avversari gli sfuggono via che è un piacere…

CHERUBIN 5.5: non da sicurezza al reparto dimostrando parecchie lacune.

DRAME’ 5: prima rischia un clamoroso quanto sciocco rigore, poi si fa nuovamente male ed è costretto ad uscire.

GRASSI 5.5: non brilla, forse distratto dalle tante voci in chiave mercato non riuscendo ad imporsi come sa.

DE ROON 5.5: nervoso e poco attivo, prosegue la sua fase in ombra con una prestazione deludende.

CIGARINI 6: buone cose le fa vedere soprattutto nella ripresa quando è anche grazie a lui che i nostri dimezzano lo svantaggio.

D’ALESSANDRO 6.5: certo Moralez era un’altra cosa, ma questa sua partita giocata con tanta voglia e grinta condita con il gol della speranza nel finale è veramente un buon segnale per lui e per la squadra.

DENIS 5: spiace, ma quello visto oggi è nuovamente il fantasma del bomber ammirato nei tempi passati.

GOMEZ 6.5: ad un certo punto pare che la squadra ruotasse intorno a lui, ma purtroppo non può far tutto da solo.

SOSTITUZIONI

BRIVIO 6: rileva Dramè in un match certo non facile. Svolge con ordine il suo compitino.

MONACHELLO 5.5: dentro negli ultimi venti minuti. Tanto fumo e poco arrosto.

ESTIGARRIBIA s.v.: dentro nel finale, non cambia l’andamento delle cose.




Anno nuovo, problemi vecchi: lo sgambetto dell’ex Colantuono condanna una spenta Atalanta

SERIE A, DICIOTTESIMA GIORNATA

UDINESE-ATALANTA 2-1: THEREAU-PERICA, SOLO CARBONE NELLA CALZA

Anno nuovo, problemi vecchi: l’Atalanta inizia il 2016 senza mettersi alle spalle il negativo finale dello scorso anno con una prova decisamente altalenante in quel di Udine dove i ragazzi di Reja vengono sconfitti 2-1 dall’Udinese del grande ex Colantuono: gara segnata soprattutto nel primo tempo, quanto i bianconeri riescono a segnare due volte con Thereau e Perica nel recupero con un’Atalanta troppo rinunciataria. Nella ripresa mister Reja rende più offensiva la sua squadra che, pur rischiando in diverse occasioni il terzo gol, dimezza lo svantaggio con D’Alessandro alla mezz’ora e nel combattuto finale crea qualche problemino ai friulani senza tuttavia trovare il punto del possibile pareggio. Si resta fermi nuovamente a quota ventiquattro punti, ma le preoccupazioni, specie per le difficoltà in zona gol dopo l’addio di Moralez, iniziano a crescere.

Udine: con le feste ai titoli di coda torna anche il campionato di serie A che, nell’anticipo di mezzogiorno, regala un match particolare all’Atalanta che fa visita all’Udinese allenata da quello Stefano Colantuono che ha scritto la storia recente del club orobico culminata tuttavia con l’amaro esonero della scorsa stagione e l’arrivo in panchina dell’attuale tecnico Reja. Difficile che per il tecnico romano questa sia una gara come le altre con i nerazzurri che vanno a caccia di una inversione di rotta con il nuovo anno rispetto ad un 2015 chiuso con due sconfitte.

LA PRIMA DI CONTI: squalifiche ed infortuni non danno una mano al tecnico nerazzurro che deve, di fatto, inventarsi la difesa con Toloi e Cherubin nel ruolo di centrali e l’esordio di Conti da titolare mentre in avanti dopo la partenza di Maxi Moralez per il Messico a fine anno tocca a D’Alessandro non far rimpiangere il piccoletto argentino nel tridente formato con Gomez e Denis. Nei padroni di casa Colantuono punta sull’inventiva di Lodi in mezzo per innescare il temibile duo formato da Perica e Thereau in avanti.

DEA MOLLE, CASTIGO THEREAU: la squadra di casa dà subito l’idea di voler prendere in mano l’iniziativa e, dopo la classica fase iniziale, va vicinissima al vantaggio al quarto d’ora con una conclusione in diagonale dall’interno dell’area di Therau che finisce fuori di un niente. Fa davvero fatica la squadra di Reja a farsi vedere in area bianconera, tant’è che il forcing dei padroni di casa trova lo spunto vincente al ventiduesimo quando ancora Thereau in occasione di un corner trova il tocco vincente dopo che in precedenza Sportiello si era superato in occasione di un colpo di testa in mischia.

REAZIONE TIMIDA: inizialmente stordita dal vantaggio, l’Atalanta deve anche fare a meno di Dramè alla mezz’ora (noie muscolari per lui appena rientrato dall’infortunio) con Brivio che entra in campo al suo posto; dopo la mezz’ora segnali di risveglio dei nerazzurri che si fanno vedere almeno un paio di volte con Gomez, la seconda con la sfera che esce di un nulla sul fondo.

FATAL RECUPERO: la buona volontà non permette tuttavia ai nerazzurri di riuscire a trovare il punto del pari in un primo tempo che, al contrario, si chiude con il raddoppio della squadra di Colantuono che arriva da un cross in area che trova libero di poter colpire di testa Perica che batte nuovamente Sportiello portanto l’Udinese sul 2-0 per una prima frazione che andrà a chiudersi di li a poco con una Atalanta davvero deludente in questi primi quarantacinque minuti del 2016.

REJA RISCHIATUTTO: ripresa al via senza cambi nelle due squadre con il tema del match che cambia davvero poco rispetto a quanto visto nella prima parte con la squadra di casa che vede annullato il punto del 3-0 a Thereau per una posizione di fuorigioco che, vista e rivista, risulta in realtà non esserci. Mister Reja si gioca il secondo cambio al quarto d’ora con l’ingresso di Monachello al posto di Grassi con il modulo che passa così ad un offensivo 4-2-4.

SPERANZA-D’ALESSANDRO: con i padroni di casa che mollano leggermente la presa, l’Atalanta prende campo ed inizia a farsi veder con maggior frequenza dalle parti di Karnezis fino a trovare il gol che dimezza lo svantaggio ad un minuto dalla mezz’ora con D’Alessandro, lesto a trovare la deviazione vincente su un pallone che sfilava in area bianconera e battere Karnezis.

BEFANA AMARA, QUASI UNA TRADIZIONE: finale di speranza per la squadra di Reja che si gioca anche la carta Estigarribia, inserito in mezzo al campo al posto di Conti per una squadra super-offensiva in un finale di gara in cui potrebbe succedere davvero di tutto con Iturra che, dopo essersi fatto metà campo da solo, viene stoppato sul più bello, a tu per tu con Sportiello e Gomez che, sull’altro fronte, vede deviata in corner la possibile palla del pareggio. Cinque minuti di recupero nel finale che, tuttavia, non portano i frutti sperati a Denis e compagni: il triplice fischio dell’arbitro sancisce la terza sconfitta consecutiva per un’Atalanta che inizia così il nuovo anno con una sconfitta maturata soprattutto dopo un primo tempo giocato decisamente al di sotto delle aspettative e con quella cronica mancanza in fase offensiva (accentuata dalla partenza di Maxi Moralez) che rischia davvero di rappresentare un problema se non si troveranno i giusti accorgimenti in questa sessione di mercato appena iniziata. Diventa così quasi una poco piacevole “tradizione” l’inizio poco favorevole di campionato dopo le festività natalizie per questa squadra che non riesce a mettersi alle spalle il momento negativo.

IL TABELLINO

UDINESE-ATALANTA 2-1 (primo tempo 2-0)

RETI: 22′ p.t. Therau (U), 46′ p.t. Perica (U), 29′ s.t. D’Alessandro (A)

UDINESE (3-5-2): Karnezis; Piris, Danilo, Felipe; Widmer, Badu, Lodi, Bruno Fernandes (27’ st Iturra), Edenilson (34’ st Adnan); Thereau, Perica (38’ st Zapata) – In panchina: Meret, Heurtaux, Guilherme, Marquinho, Camigliano, Insua, Di Natale, Aguirre, Coppolaro – All.: Colantuono

ATALANTA (4-3-3): Sportiello; Conti (34’ st Estigarribia), Toloi, Cherubin, Dramé (31’ pt Brivio); Grassi (18’ st Monachello), De Roon, Cigarini; D’Alessandro, Denis, Gomez – In panchina: Bassi, Radunovic, Masiello, Bellini, Migliaccio, Kurtic, Gasperoni – All.: Reja

ARBITRO: Cervellera di Taranto

NOTE: spettatori: 14mila circa – recupero: 2′ p.t. e 5′ s.t.




La Befana riporta il campionato: l’Udinese e Colantuono, sfida doppia per l’Atalanta

UDINE, ORE 12.30

IL COLA RITROVA GLI AMICI DI UN TEMPO…

Terminate ormai le festività il campionato di Serie A torna dopo la sosta ed il primo anticipo di mezzogiorno di questo nuovo anno vede i nerazzurri di Reja protagonisti sul campo dell’Udinese del grande ex Stefano Colantuono che proprio all’attuale tecnico nerazzurro lasciò il posto dopo le prime giornate del girone di ritorno la scorsa stagione al termine di un cammino complessivo di ben sette anni al timone della squadra atalantina. Inutile dire che non sarà una gara come tutte le altre quella del tecnico romano contro un’Atalanta che proverà ad iniziare il nuovo anno in maniera diversa da come aveva concluso un 2015 andato in archivio con due sconfitte. Si gioca alle 12.30, non perdetevi il classico appuntamento sulla nostra pagina Facebook per il racconto in diretta del match e, al fischio finale, la cronaca (visibile oggi anche sul sito partner Atalantini.com) e le pagelle firmate Mondoatalanta.it

LE PROBABILI FORMAZIONI

UDINESE (3-5-2): 31 Karnezis; 89 Piris, 5 Danilo, 30 Felipe; 27 Widmer, 7 Badu, 20 Lodi, 8 Bruno Fernandes, 21 Edenilson; 77 Thereau, 10 Di Natale – A disp.:97 Meret, 90 Romo, 11 Domizzi,75 Heurtaux, 26 Pasquale, 53 Adnan, 19 Guilherme, 23 Marquinho, 33 Kone, 16 Iturra, 18 Perica, 74 Aguirre – All.: Colantuono

ATALANTA (4-3-3): 57 Sportiello; 6 Bellini, 3 Toloi,33 Cherubin, 93 Dramé; 21 Cigarini, 15 De Roon, 88 Grassi; 7 D’Alessandro, 19 Denis, 10 Gomez – A disp.:30 Bassi, 1 Radunovic, 5 Masiello, 24 Conti, 27 Brivio, 8 Migliaccio, 27 Kurtic, 20 Estigarribia, 45 Monachello – All.: Reja

ARBITRO: Cervellera di Taranto